Notizie in Pillole dal 16 dicembre al 21dicembre 2022 (fonte: Agra press)
GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA) A RADIO RADICALE, NECESSARIO PIANO STRATEGICO PER RINFORZO AGRICOLTURA
13063 – roma (agra press) – “il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, intervistato oggi a radio radicale, ha ripercorso i principali temi discussi nella due giorni di assemblea dell’organizzazione tenutasi nei giorni 14 e 15: ‘persone, agricoltura ambiente’, che ha visto la partecipazione del presidente del consiglio giorgia MELONI e dei ministri LOLLOBRIGIDA, URSO, TAJANI e SALVINI, delle istituzioni nazionali ed europee, e del presidente di confindustria carlo BONOMI. e’ stata una importante occasione che ha visto il loro contributo nel lanciare la centralita’ del ruolo dell’agricoltura e dell’agroindustria, che piu’ di altri settori hanno pagato a caro prezzo le conseguenze della pandemia prima, e della guerra russia ucraina poi”, rende noto un comunicato stampa di confagricoltura. “‘questa situazione ha sacrificato la crescita e la ripresa economica dell’italia e dell’europa. noi come italiani dovremmo riflettere – ed e’ il messaggio che abbiamo voluto lanciare dal palco dell’assemblea – sulla necessita’ di un progetto di strategia per l’agroindustria del paese”, ha detto GIANSANTI, il quale chiede al governo programmazione e un piano concreto per rafforzare l’intera filiera nazionale del cibo. nella sua lunga intervista, GIANSANTI ha ricordato le diverse criticita’ che coinvolgono il settore in questo momento storico: dai mutamenti climatici alla food security, dall’europa alla politica agricola comunitaria; dalla legge di bilancio al cuneo fiscale; dal caro energia e fertilizzanti, alla proroga della moratoria dei prestiti per dare liquidita’ alle imprese. molti altri i temi trattati in trasmissione: volatilita’ dei prezzi; politiche della bce e ripercussioni sul comparto; carne sintetica vs carne naturale ed etica legata alle produzioni; infine, la produzione di grano e la crisi del settore tabacchicolo nel sud del paese”, conclude il comunicato.
EMILIA ROMAGNA: IL 23/12 CONFERENZA STAMPA SU RISORSE STANZIATE E BANDI PSR
13056 – bologna (agra press) – “l’emilia-romagna rilancia il proprio impegno per un’agricoltura che tenga insieme sostenibilita’ ambientale, economica e sociale, con un’attenzione particolare alla ricerca e all’innovazione tecnologica. e’ questo il filo conduttore delle azioni del piano di sviluppo rurale appena concluso e dei prossimi interventi della programmazione 2023-27, sui quali la regione e’ gia’ pronta a fare uscire i nuovi bandi. il punto sulle risorse stanziate e sui prossimi bandi sara’ fatto venerdi’ 23 dicembre alle ore 12, nel corso di una conferenza stampa in regione a bologna (viale aldo moro 52, piano ammezzato) alla quale partecipera’ l’assessore regionale all’agricoltura alessio MAMMI. sara’ possibile seguire la conferenza stampa sia in presenza che da remoto. i giornalisti che intendono partecipare sono pregati di inviare, entro le ore 11 di venerdi’ 23 dicembre, una e-mail all’indirizzo stampaseg@regione.emilia-romagna.it indicando la modalita’ (in presenza o in videocollegamento)”, informa la regione emilia-romagna.
MINISTRO FITTO HA PRESENTATO RELAZIONE ANNUALE COLAF
13053 – roma (agra press) – “il ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il piano nazionale di ripresa e resilienza, on. raffaele FITTO, alla ‘sala zuccari’ di palazzo giustiniani del senato della repubblica, ha questa mattina presentato la relazione annuale al parlamento – anno 2021 – del comitato nazionale per la lotta contro le frodi nei confronti dell’ue (colaf), curata dal nucleo della guardia di finanza per la repressione delle frodi nei confronti dell’unione europea che opera presso il dipartimento per le politiche europee della presidenza del consiglio dei ministri. la relazione sara’ pubblicata sul sito web del dipartimento per le politiche europee https://bit.ly/3HUf6ns”, rende noto un comunicato stampa del dipartimento per le politiche europee.
PIANO STRATEGICO: MASAF ANNUNCIA INTESA IN CONFERENZA STATO-REGIONI SU DECRETO PAGAMENTI
13060 – roma (agra press) – “su proposta del ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste francesco LOLLOBRIGIDA, la conferenza permanente per i rapporti tra lo stato, le regioni e le province autonome di trento e bolzano, nella seduta odierna ha sancito l’intesa sullo schema di decreto ministeriale relativo alle modalita’ di applicazione dei pagamenti diretti previsti dal piano strategico della pac 2023-2027”, rende noto un comunicato stampa del masaf. “si tratta di un provvedimento molto atteso, adottato a sole tre settimane di distanza dall’approvazione del piano strategico (decisione del 2 dicembre 2022), con cui si disciplinano le modalita’ di erogazione dei pagamenti diretti della pac per l’anno 2023, interamente finanziati dall’unione europea e finalizzati a sostenere il reddito degli agricoltori, con una dotazione di circa 3,6 miliardi di euro all’anno. il decreto ministeriale prevede la prosecuzione del cosiddetto sostegno di base al reddito degli agricoltori, cui sono destinati 1.678 milioni di euro all’anno e del processo di convergenza nazionale dei diritti all’aiuto, attraverso il quale, entro il 2026, tutti i diritti all’aiuto dovranno raggiungere un valore pari ad almeno l’85% della media nazionale. con lo stesso provvedimento si prevede, inoltre, l’avvio del cosiddetto sostegno redistributivo, che privilegia le aziende medio-piccole, destinatarie di un contributo aggiuntivo limitato ai primi 14 ettari posseduti e si attivano, per la prima volta, specifici interventi a finalita’ ecologico-ambientale (eco-schemi), cui sono destinati circa 900 milioni di euro all’anno”, prosegue il ministero, che aggiunge: “gli eco-schemi rappresentano una delle maggiori novita’ della pac 2023-2027 e hanno l’obiettivo di stimolare l’assunzione di impegni ambientali piu’ ambiziosi e mirati alle peculiarita’ dei diversi territori e tipologie produttive, capaci di rafforzare in modo mirato il contributo dell’attivita’ agricola alla societa’ ed all’ambiente, di migliorare la sostenibilita’ di tutti i processi produttivi. gli eco-schemi attivati sono 5 e prevedono l’impegno del settore zootecnico alla riduzione della resistenza antimicrobica, l’inerbimento delle colture arboree, la salvaguardia degli oliveti di particolare valore paesaggistico, il sostegno ai sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento, e misure specifiche per gli impollinatori”. “viene infine rafforzata la politica in favore dei giovani agricoltori e potenziati gli aiuti accoppiati al reddito, finalizzati a settori o prodotti di particolare rilevanza dal punto di vista socio-economico e ambientale. i settori interessati dagli aiuti accoppiati sono: latte; carni bovine; carni ovine e caprine; frumento duro; semi oleosi (colza e girasole); riso; barbabietola da zucchero; pomodoro destinato alla trasformazione; olio d’oliva; agrumi; colture proteiche comprese le leguminose”, conclude il masaf.
FITOFARMACI: GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), NEGOZIATI IN STALLO NO DIVIETI MA DARE VALIDE ALTERNATIVE
12964 – roma (agra press) – “battuta d’arresto per il negoziato sulla proposta di regolamento della commissione europea relativa all’uso sostenibile dei fitofarmaci”, afferma la confagricoltura, nel rendere noto che “il consiglio ha chiesto ufficialmente la messa a punto di un’analisi supplementare che consenta di valutare l’impatto a lungo termine della proposta sulla sicurezza alimentare, sulla variazione dei prezzi per i consumatori e sulla competitivita’ del settore agricolo della ue, tenendo conto delle conseguenze economiche della guerra in ucraina. la nuova relazione dovra’ essere presentata, al massimo, entro sei mesi”. “il progetto legislativo presentato a giugno dalla commissione prevede, entro il 2030, una riduzione del 50% dell’utilizzo di fitofarmaci a livello europeo rispetto alla media del periodo 2015-2017, con una riduzione di almeno il 35% nei singoli stati membri. per l’italia, il taglio sarebbe di oltre il 60%”, spiega la confagricoltura. “la decisione assunta dal consiglio e’ un’ottima notizia perche’ da’ seguito al lavoro che abbiamo svolto negli ultimi mesi”, afferma il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, nel sottolineare che “non e’ assolutamente in discussione la continuita’ del processo verso un’agricoltura sempre piu’ sostenibile sotto il profilo ambientale, ma la sicurezza alimentare deve restare l’obiettivo centrale del nostro settore”. “la via da seguire non e’ quella dei divieti proposta dalla commissione. grazie alla ricerca, occorre invece mettere a disposizione degli agricoltori valide alternative ai prodotti chimici”, evidenzia GIANSANTI, che conclude: “in primo luogo, la commissione dovrebbe accelerare le procedure per l’inquadramento nell’ordinamento europeo delle tecniche di evoluzione assistita (tea) per il miglioramento genetico, che consentono di salvaguardare il potenziale produttivo con una minore pressione sulle risorse naturali”.
AIUTI DI STATO: COMMISSIONE UE, PIU’ SOLDI ALL’ITALIA PER LE IMPRESE DURANTE GUERRA IN UCRAINA
12984 – bruxelles (agra press) – la commissione europea ha ritenuto che le modifiche a un regime di garanzia italiano esistente, compreso un aumento del budget fino a 23 miliardi di euro e la proroga al 31 dicembre 2023, per sostenere le imprese nel contesto della guerra della russia contro l’ucraina, siano in linea con il quadro di riferimento temporaneo per gli aiuti di stato in caso di crisi, informa un comunicato. il budget complessivo della misura non supera i 33 miliardi di euro; previsti aiuti di importo limitato, sotto qualsiasi forma, per le imprese colpite dalla crisi attuale o dalle successive sanzioni e controsanzioni, fino a un importo maggiorato di 250.000 euro e 300.000 euro rispettivamente nel caso dei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura.
TETTO PREZZO GAS: GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), DECISIONE POSITIVA MA IN RITARDO DI MOLTI MESI
12947 – roma (agra press) – un comunicato stampa di confagricoltura rende noto che: “‘una decisione importante, anche per ostacolare la speculazione. se fosse stata assunta gia’ nei mesi scorsi, come proposto dall’italia, l’aumento dell’inflazione sarebbe stato inferiore. secondo la banca d’italia, i due terzi del rialzo dei prezzi al consumo dipendono dal caro energia’. cosi’ il presidente della confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, sulla decisione presa oggi al consiglio energia dell’unione europea sull’introduzione di un tetto al prezzo del gas naturale. ‘tutti gli esperti indicano che il 2023 sara’ un anno particolarmente difficile per le forniture energetiche’, prosegue GIANSANTI. ‘dopo il ‘price cap’, serve ora una rapida decisione sulla costituzione di un fondo europeo per la gestione della crisi e per sostenere la transizione ecologica. non basta fare affidamento sugli aiuti a livello nazionale’. ‘in germania – ricorda confagricoltura – e’ stato varato uno stanziamento straordinario di 200 miliardi di euro per ridurre fino al 2024 le bollette di famiglie ed imprese. in francia, invece, gli aiuti diretti alle imprese sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2023 con uno sconto sulle bollette fino al 30 per cento. mentre, in grecia e’ stato deciso in questi giorni un sostegno mensile alle famiglie, che puo’ arrivare fino a mille euro, per limitare l’impatto della crescita della spesa per l’alimentazione’. ‘in italia – sottolinea il presidente della confagricoltura – le misure a favore delle imprese sono previste solo per il primo trimestre dell’anno venturo. senza una solida iniziativa comune, rischiamo il collasso del mercato unico europeo’. ‘per l’agricoltura, chiediamo intanto l’attivazione urgente della riserva di crisi della pac con la ripartizione tra gli stati membri della dotazione che ammonta a 450 milioni di euro’, conclude GIANSANTI”.
GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), ANNO CHE VERRA’ SARA’ IN CHIAROSCURO VANNO DATE GARANZIE A CONSUMATORI
12927 – roma (agra press) – “l’anno che verra’ sara’ in chiaroscuro, ma l’agricoltura dovra’ fare di tutto per dare quelle garanzie che i consumatori ci chiedono”. lo ha detto stamani il presidente di confagricoltura massimiliano GIANSANTI – informa un comunicato di confagricoltura – intervenendo a uno mattina. “pochi sanno che l’agricoltura e’ un comparto importante dell’economia italiana: siamo il primo settore del paese, con 570 miliardi di contributo al pil, l’agroindustria, e l’italia e’ leader in molte produzioni apprezzate nel mondo, come ad esempio l’olio, ma anche frutta come mele, pere, carciofi”, ha sottolineato GIANSANTI, che ha proseguito: “siamo il primo paese produttore di grano duro e di riso in europa. il 2022 e’ stato un anno difficile: in particolare la siccita’, il caro energia spaventano e mettono preoccupazione per l’anno che verra’. il nostro settore puo’ crescere ancora, ma se non mettiamo in campo alcune misure urgenti, come ad esempio ha fatto il governo tedesco impegnando 200 mld per l’economia, o la francia, che ha messo un tetto al costo dell’energia supportando l’agricoltura, noi italiani rischiamo piu’ degli altri. capisco che le misure che il governo ha a disposizione sono limitate, ma dobbiamo cercare di spenderle bene per migliorare la nostra posizione, continuando a produrre cibo di qualita’”. GIANSANTI – continua il comunicato – ha poi parlato di europa. “dobbiamo confrontarci con un mercato molto aggressivo e dunque dobbiamo lavorare in una serie di accordi volti a tutelare gli agricoltori italiani”, ha spiegato il presidente di confagricoltura, secondo il quale “solo cosi’ possiamo dare valore a queste nostre capacita’ di tramandare storia e tradizioni nel mondo proiettandoci nel futuro; e in questo le tecnologie e il digitale saranno determinanti per poter raccontare meglio quello che facciamo”. “quindi, da una parte la promozione e l’informazione, dall’altra accordi commerciali che debbano necessariamente chiedere pari livelli di standard qualitativi e produttivi a livello internazionale, perche’ altrimenti facciamo una competizione impari”, ha concluso GIANSANTI.
ACCORDO TRA PARLAMENTO UE E CONSIGLIO SU RIDUZIONE EMISSIONI INDUSTRIALI
12931 – bruxelles (agra press) – il parlamento europeo e il consiglio dei capi di stato o di governo degli stati membri dell’ue hanno trovato l’accordo sul sistema di scambio delle quote di emissioni (ets) per ridurre ulteriormente le emissioni industriali e investire maggiormente in tecnologie rispettose del clima. l’accordo richiede ora la sua adozione formale da parte del parlamento europeo e del consiglio. successivamente la nuova legislazione sara’ pubblicata nella gazzetta ufficiale dell’unione ed entrera’ in vigore. con un comunicato la commissione europea “accoglie con favore l’accordo provvisorio raggiunto”, che mira a “rafforzare il sistema ets dell’ue, applicare lo scambio di quote di emissioni a nuovi settori per un’efficace azione climatica a livello economico e istituire un fondo sociale per il clima. questo accordo – aggiunge la commissione – e’ un passo fondamentale per raggiungere l’impegno dell’ue di ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030. allo stesso tempo, il fondo sociale per il clima contribuira’ a garantire una transizione equa”. “sullo sfondo dell’invasione russa dell’ucraina, questo accordo – sottolinea la commissione ue – dimostra ancora una volta la determinazione dell’ue a diventare neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, a trasformare la nostra economia e la nostra societa’, a non lasciare indietro nessuno e a garantire la nostra sicurezza energetica. per integrare la consistente spesa per il clima nel bilancio dell’ue, gli stati membri spenderanno la totalita’ dei proventi dello scambio di quote di emissione in progetti legati al clima e all’energia e per affrontare gli aspetti sociali della transizione”. “il sistema ets dell’ue fissa un prezzo per la co2 e riduce ogni anno il livello di emissioni consentito in settori quali la produzione di energia elettrica e calore, i settori industriali ad alta intensita’ energetica e l’aviazione commerciale. l’accordo raggiunto – spiega la commissione – ridurra’ le emissioni dei settori ets dell’ue del 62% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2005. si tratta di un aumento sostanziale di 19 punti percentuali rispetto alla riduzione del 43% prevista dalla legislazione vigente. anche la velocita’ delle riduzioni annuali delle emissioni aumentera’, passando dal 2,2% annuo previsto dal sistema attuale al 4,3% dal 2024 al 2027 e al 4,4% dal 2028. la market stability reserve, che stabilizza il mercato del carbonio rimuovendo le quote in eccesso, sara’ rafforzata. l’accordo prevede la graduale eliminazione delle quote di emissione gratuite per alcune imprese e la graduale introduzione del carbon border adjustment mechanism (meccanismo di aggiustamento alle frontiere per il carbonio – cbam, cioe’ la tassa sulle emissioni di carbonio dei prodotti importati) tra il 2026 e il 2034 per i settori interessati. questo fa seguito all’accordo provvisorio raggiunto il 13 dicembre dai colegislatori europei sul cbam”. prosegue il comunicato spiegando che “l’accordo include anche le emissioni del trasporto marittimo nel sistema ets, rendendo l’ue la prima giurisdizione a fissare un prezzo esplicito per le emissioni del settore marittimo. per sostenere gli stati membri nei loro sforzi per ridurre le emissioni degli edifici, del trasporto su strada e di alcuni settori industriali, a partire dal 2027 sara’ avviato un nuovo sistema di scambio di emissioni separato per l’uso dei combustibili pertinenti. se finora le riduzioni delle emissioni in questi settori non sono state sufficienti a mettere l’ue sulla strada giusta per raggiungere l’obiettivo della neutralita’ climatica entro il 2050, il nuovo sistema garantira’ riduzioni efficaci sotto il profilo dei costi e generera’ entrate che saranno disponibili per gli stati membri e per il sostegno del fondo sociale per il clima. questo sistema a monte regolamentera’ i fornitori di carburante piuttosto che le famiglie e gli automobilisti. sono previste salvaguardie per consentire il rilascio di quote supplementari sul mercato se i prezzi superano determinate soglie e per evitare la doppia tariffazione in presenza di misure nazionali esistenti. il compromesso raggiunto aumenta anche l’entita’ dei fondi per l’innovazione e la modernizzazione. il fondo di modernizzazione sosterra’ la transizione di altri tre stati membri. il fondo per l’innovazione sara’ ampliato e potra’ sostenere anche gli sforzi di decarbonizzazione del settore marittimo”. per quanto riguarda la creazione di un fondo sociale per il clima, la commissione evidenzia che questo “fornira’ un sostegno finanziario dedicato agli stati membri per aiutare i cittadini vulnerabili e le microimprese a investire in misure di efficienza energetica come l’isolamento delle abitazioni, le pompe di calore, i pannelli solari e la mobilita’ elettrica. sara’ inoltre in grado di fornire un sostegno diretto al reddito che coprira’ fino al 37,5% dei nuovi piani sociali per il clima nazionali. entrera’ in funzione nel 2026, prima dell’entrata in vigore del nuovo sistema ets per i carburanti destinati ai trasporti e all’edilizia, e sara’ finanziato con 65 miliardi di euro provenienti dal bilancio dell’ue, piu’ il 25% di cofinanziamento da parte degli stati membri”.
LOLLOBRIGIDA A ASSESSORI AGRICOLTURA CON VOI CONFRONTO COSTANTE VOSTRO APPORTO ESSENZIALE
12835 – roma (agra press) – “il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste francesco LOLLOBRIGIDA ha incontrato una delegazione della commissione politiche agricole della conferenza delle regioni e delle province autonome”. lo rende noto un comunicato del masaf, che prosegue: “al centro dell’incontro, le proposte strategiche di regioni e province autonome per i prossimi provvedimenti della nuova legislatura e la legge di bilancio, con particolare relazione alla crisi energetica e al conseguente incremento dei prezzi delle materie prime, al conflitto in ucraina e alla siccita’. le questioni principali oggetto del confronto si sono incentrate sullo stato di crisi di ambiti portanti del settore primario, sull’applicazione del piano strategico per la pac 2023-2027, sulla gestione della risorsa acqua e sulla sicurezza idraulica di gran parte del territorio, sulle problematiche della pesca, sul contrasto alle fitopatie, sulla semplificazione delle procedure e sulla gestione sostenibile e valorizzazione delle risorse forestali. tra i temi trattati dal ministro LOLLOBRIGIDA nella riunione, anche la revisione delle modalita’ applicative e delle misure previste dal pnrr per il settore primario”. “e’ fondamentale attivare tra i nostri livelli di governo sinergie operative che possano essere messe in atto nel modo piu’ immediato possibile”, ha detto alla delegazione LOLLOBRIGIDA, nel concludere che “tra il ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste e questa commissione ci sara’, sotto la mia guida, un confronto costante, considerato l’apporto essenziale delle regioni sui temi che ci impegnano”.
INFLAZIONE: ISTAT, A NOVEMBRE RIMANE STABILE SU BASE TENDENZIALE +11,8%
12871 – roma (agra press) – “nel mese di novembre 2022, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettivita’ (nic), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,5% su base mensile e dell’11,8% su base annua (come nel mese precedente e confermando la stima preliminare). l’inflazione rimane stabile su base tendenziale a causa, principalmente, degli andamenti contrapposti di alcuni aggregati di spesa: da un lato rallentano i prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +79,4% a +69,9%), degli alimentari non lavorati (da +12,9% a +11,4%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +7,2% a +6,8%); dall’altro accelerano i prezzi degli energetici regolamentati (da +51,6% a +57,9%), dei beni alimentari lavorati (da +13,3% a +14,3%), degli altri beni (da +4,6% a +5,0%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,2% a +5,5%). l'”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +5,3% a +5,6%; quella al netto dei soli beni energetici sale da +5,9% a +6,1%. i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano una modesta accelerazione su base tendenziale (da +12,6% a +12,7%); rallentano, al contrario, anch’essi di poco, quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,9% a +8,8%)”, informa un comunicato dell’istat.
EMILIA ROMAGNA: CONFAGRICOLTURA, NEL 2023 CI SARANNO MENO FRUTTETI E PIU’ ETTARI DI SEMINATIVI
12852 – bologna (agra press) – “cambia la geografia dell’agricoltura emiliano-romagnola nel 2023. ci saranno meno frutteti e piu’ ettari a seminativo. confagricoltura emilia romagna stima nell’anno la crescita delle superfici a grano fino a toccare 260.000 ettari complessivi e l’aumento dell’incidenza del duro sul tenero che raggiunge il 40%; bene inoltre l’andamento dell’orzo che arriva a sfiorare i 26.000 ettari totali. in vista delle prossime semine primaverili, si guarda positivamente anche alle colture oleaginose, destinate al mercato alimentare (soia e girasole in primis), sulla spinta del boom di richieste innescato dal conflitto russo-ucraino. sempre nello scenario tendenziale, e’ stimato invece in forte calo il mais (-15%). lo sguardo d’insieme sulle colture a seminativo in emilia-romagna rileva la costante diminuzione delle risaie, che in sei anni si sono ridotte della meta’ (da 8.000 a 4.000 ettari circa). pressoche’ stabile, oltre i 15.000 ettari, la superficie a barbabietola da zucchero destinata all’unica filiera bieticolo-saccarifera d’italia”, informa in un comunicato confagricoltura emilia romagna. “si conferma per il quarto anno consecutivo l’incremento delle coltivazioni di grano tenero e duro in tutta la regione . nel 2022 la resa si e’ attestata mediamente al di sotto degli standard del territorio a causa delle difficili condizioni climatiche, a fronte pero’ di quotazioni del periodo sensibilmente elevate. cresce anche la superficie a orzo seguendo la buona performance commerciale ottenuta dal cereale anche in terreni cosiddetti ‘marginali’. flette quella del mais per la scarsa redditivita’ e i costi di produzione troppo alti: la coltura richiede una giusta concimazione e molta acqua”, ha dichiarato il presidente dei cerealicoltori di confagricoltura emilia romagna, lorenzo FURINI. “colture non irrigue diventano, per necessita’, irrigue se vogliono sopravvivere agli effetti del cambiamento climatico: siccita’ e ondate di calore. su tutte la soia, che in regione rappresenta circa 43.000 ettari coltivati, ed e’ la componente proteica piu’ comune nella mangimistica. dove si e’ potuto dare acqua le rese sono state soddisfacenti, tra i 20 e i 35 quintali ad ettaro con punte di 40, ma senza irrigazione di soccorso sono scese fino a 5 quintali ad ettaro (idem per i secondi raccolti). il prezzo all’origine ha oltrepassato i 60 euro al quintale nel 2022 e non puo’ che essere di buon auspicio per il futuro nonostante la fiammata dei costi colturali nelle principali voci di spesa: diserbanti, concimi e gasolio agricolo. in estrema sintesi – sottolinea il produttore ferrarese di semi oleosi – ci attendiamo un trend positivo delle semine anche nel 2023 per soia, colza e girasole ‘alto-oleico’ ad uso alimentare”, ha spiegato marco FACCIA, responsabile oleaginose per confagricoltura emilia romagna. “preoccupa la crescente disaffezione alla risicoltura, oggi estesa solo su 4000 ettari, quasi interamente concentrati nel ferrarese. chiediamo sostegno alle istituzioni per continuare a produrre riso di qualita’ nel delta del po. le risaie svolgono un ruolo ambientale di prim’ordine e costituiscono un deterrente efficace contro la risalita del cuneo salino, concorrendo a preservare l’agricoltura e la biodiversita’ in tutto il territorio e fondamentale e’ ottenere la deroga per la bruciatura delle stoppie di riso, in scadenza alla fine del 2022′. inoltre, al fine di salvaguardare la filiera del riso, si reputano necessari meccanismi automatici di attivazione della clausola di salvaguardia da parte della commissione ue, per contrastare l’importazione di derrate alimentari a dazio zero dai paesi pma tra cui cambogia e birmania/myanmar”, ha detto giampaolo CENACCHI, presidente dei risicoltori di confagricoltura emilia romagna. “l’accento va posto infine sulla bieticoltura diffusa da piacenza a rimini, con le superfici maggiori a bologna (6.600 ha), ferrara (4.100 ha) e modena. e’ un’ottima coltura da rinnovo. va menzionata infatti l’importanza che ricopre nella rotazione, migliora la resa e la qualita’ delle colture che seguono. novita’ per il 2023: l’agricoltore potra’ contare su un prezzo alla semina incrementato del 33% rispetto all’anno precedente”, conclude il comunicato.