Notizie in Pillole dal 12 ottobre 2023 al 18 ottobre 2023 (fonte: Agra press)

 

PARLAMENTO UE APPROVA POSIZIONE SU BILANCIO 2024 CON RIPRISTINO FONDI TAGLIATI ORA I TRILOGHI 

11525 – straburgo (agra press) – con 424 voti, 101 voti contrari e 102 astensioni il parlamento europeo ha approvato una risoluzione sul bilancio ue 2024 ripristinando i fondi tagliati dal consiglio nella posizione negoziale (772 milioni di euro), riportandoli al livello del progetto di bilancio iniziale proposto dalla commissione. il voto di oggi da’ il via a tre settimane di triologhi con il consiglio, con l’obiettivo di raggiungere un accordo tra le due istituzioni in tempo per il bilancio del prossimo anno, che sara’ votato dal parlamento e firmato dalla presidente entro la fine del 2023. nella risoluzione si afferma che nuovo contesto geopolitico ed economico, ‘in aggiunta al peggioramento della crisi climatica e della crisi della biodiversita”, ha dato origine a ‘nuove esigenze politiche’. inoltre si ricordano i limiti dell’attuale assetto finanziario dell’ue. nel testo adottato oggi, il parlamento ha allineato le richieste per il bilancio 2024 a quelle presentate per la proposta di revisione intermedia del bilancio a lungo termine (qfp, quadro finanziario pluriennale), per il quale il parlamento prevede di inserire fino a 75,8 miliardi di euro fra il 2024 e il 2027. basandosi su tale integrazione, vengono rafforzati i finanziamenti per le iniziative volte a migliorare l’autonomia strategica, per gli aiuti umanitari, per la migrazione e per l’assistenza esterna, e si afferma che “il regolamento sul qfp rivisto deve fornire il quadro per il bilancio 2024″. gli stati membri non hanno ancora raggiunto un accordo su una posizione comune sulla revisione del qfp. hanno inoltre aumentato i finanziamenti per i programmi e le politiche considerati essenziali per affrontare le conseguenze della guerra in ucraina e i prezzi elevati dell’energia. cio’ dovrebbe aiutare la ripresa post-pandemica e la transizione ecologica, e sostenere i giovani, in particolare grazie a un rafforzamento del programma erasmus+ che tiene conto dell’aumento dell’inflazione e del costo della vita, e che ha l’obiettivo di rendere il programma accessibile a tutti”. https://bit.ly/3rOWCPF

 

API: D’ERAMO (MASAF), LAVORIAMO A NUOVO PIANO NAZIONALE COINVOLGENDO FILIERA 

11550 – roma (agra press) – “il sottosegretario al ministero dell’agricoltura, sovranita’ alimentare e foreste, luigi D’ERAMO, ha riunito oggi al masaf i rappresentanti della filiera apistica per affrontare con loro le priorita’ del settore, a iniziare dal come affrontare la crisi della produzione, aggravata nel 2023 dai cambiamenti climatici e da una primavera particolarmente difficile. a questo, e’ stato ricordato, si aggiungono il calo dei consumi interni e la concorrenza sleale di prodotti adulterati e di scarsa qualita’ che arrivano da altri paesi e venduti a prezzi irrisori e insostenibili per gli apicoltori italiani”, rende noto un comunicato stampa del masaf. “per mettere in campo misure realmente efficaci abbiamo intenzione di coinvolgere tutti gli attori della filiera nella stesura del nuovo piano apistico nazionale che sostituisca il precedente del 2006, ormai superato, cosi’ da condividere il documento con le regioni gia’ nelle prossime settimane. l’obiettivo e’ che diventi un utile strumento di sviluppo, ma anche di sostegno, di una realta’ preziosa per tutto il made in italy agroalimentare che vogliamo tutelare e far tornare a crescere. lavoreremo perche’ si arrivi al piu’ presto a una sintesi per individuare gli interventi piu’ utili e linee guida comuni, portando avanti allo stesso tempo altri strumenti come il sistema di qualita’ nazionale”, evidenzia il sottosegretario.

 

“THE WASHINGTON POST”: NEGLI STATI UNITI GIRO DI VITE SU FALSI PRODOTTI ALIMENTARI 

11482 – washington (agra press) – i produttori di zafferano spagnolo, miele manuka o autentico parmigiano-reggiano italiano stanno aumentando i loro sforzi per evidenziare le imitazioni che ritengono fraudolente e per farlo utilizzano sempre piu’ strumenti hi-tech, tra cui ologrammi commestibili, qr code, numeri seriali e inchiostro invisibile, scrive “the washington post” in un articolo dedicato alla contraffazione e alla sicurezza alimentare. l’articolo specifica che gli ologrammi commestibili vengono utilizzati dal parmigiano reggiano. questo zelo per stanare gli imitatori dipende in parte da frodi sempre piu’ sofisticate, specialmente per i prodotti di fascia alta, continua il giornale, facendo presente pero’ che non sempre sono questi ad essere oggetto di sofisticazioni, ma che possono interessare prodotti piu’ comuni come i baccelli di vaniglia o la soia bio. tali frodi costano al settore agroalimentare 40 miliardi di dollari all’anno, secondo la statunitense fda. “consumatori e investitori sono stufi di pagare per qualcosa che non ottengono e ancor piu’ stufi che si dicano loro delle bugie”, scrive il “washington post”. le tecnologie per sbarrare la strada alle frodi hanno guadagnato impulso negli stati uniti anche grazie al fatto che c’e’ una scadenza in vista: la legge per la modernizzazione della sicurezza alimentare della fda presto richiedera’ a molte industrie alimentari una maggiore tracciabilita’ dei dati per poter piu’ rapidamente identificare problemi come le malattie di origine alimentare. ma c’e’ una regola che alcune industrie vogliono insegnare all’opinione pubblica attraverso una campagna di marketing: se un prezzo e’ troppo basso per sembrare vero e’ perche’ probabilmente [il prodotto] non lo e’.

 

“THE NEW YORK TIMES”: IN PROVENZA, I PRODUTTORI DI VINO AFFRONTANO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO 

11443 – new york (agra press) – “il cambiamento climatico si puo’ assaporare”, dice un enologo francese assaggiando un vino bianco, secondo quanto riporta patricia COHEN su “the new york times”, la quale spiega che I gusti delle varieta’ secolari vengono alterati da picchi di temperatura, scarse precipitazioni, gelate improvvise e periodi imprevedibili di condizioni meteorologiche estreme. la vite e’ una delle colture piu’ sensibili alle condizioni meteorologiche e i coltivatori, dall’australia all’argentina, hanno faticato a far fronte alla situazione. l’imperativo e’ particolarmente importante in europa, che ospita cinque dei dieci principali paesi produttori di vino al mondo e comprende il 45% delle aree vitivinicole del pianeta, fa presente COHEN, che racconta diverse esperienze di come i viticoltori francesi stiano cercando di far fronte a questa sfida.

 

“FINANCIAL TIMES”: E’ POSSIBILE COLTIVARE MELE A PROVA DI CLIMA? 

11446 – londra (agra press) – il “financial times” ha pubblicato un articolo in cui parla di richard VOLZ, un esperto nella selezione di nuove varieta’ di mele, che ha lavorato a lungo in nuova zelanda. la sua sfida era creare nuove varieta’ di mele in grado di resistere a condizioni climatiche estreme, ad esempio in regioni molto calde come la catalogna in spagna. in collaborazione con scienziati e coltivatori di spagna e nuova zelanda, VOLZ e i suoi collaboratori hanno sviluppato attraverso un lungo processo di ibridazione, selezione e prove di crescita, una nuova varieta’ di mela chiamata “tutti”, progettata per crescere in condizioni climatiche molto calde. tuttavia, il cambiamento climatico ha superato le aspettative, con temperature record che mettono in dubbio l’intero settore delle mele. l’articolo esamina anche l’importanza della diversita’ genetica delle mele in un’epoca di cambiamento climatico e menziona le nuove tecniche di modifica genetica che potrebbero essere utilizzate per accelerare il processo di sviluppo di nuove varieta’.

 

ISMEA PRESENTA IL RAPPORTO SULL’AGROALIMENTARE ITALIANO 

11475 – roma (agra press) – ismea ha presentato a palazzo merulana a una vasta e autorevole platea il suo rapporto sull’agroalimentare italiano. il ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA ha concluso i lavorI. il commissario straordinario livio PROIETTI e la direttore generale maria chiara ZAGANELLI, hanno tratto le cocnlsuini della prima parte dll’incontro dopo le relazioni dei funzionari ismea antonella FINIZIA, maria NUCERA, linda FIORITI, di giordano ZEVI di banca d’italia, gabriele CANALI docente dell’universita’ cattolica del sacro cuore, luca SALVATICI dell’universita’ roma tre. successivamente sono intervenuti i due diversi panel tommaso BATTISTA presidente copagri, mauro BUSSONI segretario generale confesercenti, carlo alberto BUTTARELLI presidente ferderdistribuzione, cristiano FINI presidente cia, massimiliano GIANSANTI presidente confagricoltura, paolo MASCARINO presidente federalimentare, fabio massimo PALLOTTINI presidente italmercati rete d’imprese, carlo PICCININI presidente alleanza cooperative italiane settore agroalimentare, ettore PRANDINI presidente coldiretti, lino enrico STOPPANI presidente fipe e vicepresidente confcommercio, matteo ZOPPAS, presidente dell’ice.

 

RAPPORTO ISMEA: LOLLOBRIGIDA, EFFICIENTARE SISTEMA PER MANTENERE QUALITA’ 

11488 – roma (agra press) – “i dati ismea dimostrano come la nostra produzione agricola di trasformazione sia forte e competitiva anche se abbiamo registrato delle criticita’”. lo ha detto il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA , in occasione della presentazione del rapporto dell’ ismea sull’agroalimentare italiano. “le problematiche che abbiamo di fronte si sono accumulate, negli anni, in termini di logistica, di distribuzione, di promozione e di difesa. dal primo giorno, il governo MELONI lavora per trovare soluzioni a queste criticita’. investire le risorse a disposizione nella maniera piu’ corretta possibile, efficientando il sistema, abbattendo i costi di produzione, garantendo che la qualita’ continui ad essere un valore aggiunto, e’ fondamentale”, ha concluso il ministro LOLLOBRIGIDA.

 

RAPPORTO ISMEA: GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), NECESSARIO RAFFORZARE COLLABORAZIONE INTERA FILIERA 

11513 – roma (agra press) – “filiere forti verticali su settori premium quali vino, pasta, ortofrutta, lattiero-caseario; collaborazione stretta con industria e gdo; digitalizzazione e tecnologie applicate. sono questi i macrodriver sui quali insistere per crescere in produttivita’. rafforzando la collaborazione di tutta la filiera possiamo costruire un programma forte per l’agroindustria italiana”. lo ha detto il presidente di confagricoltura massimiliano GIANSANTI in occasione del convegno per la presentazione del rapporto ismea sull’agroalimentare italiano. per GIANSANTI “dobbiamo anche aumentare i nostri sforzi per affrontare le difficolta’ dovute ai cambiamenti climatici, agli eventi geopolitici, all’instabilita’ dei mercati e alle speculazioni, ma solo lavorando insieme possiamo affrontare le sfide”.

 

RAPPORTO ISMEA: COMPETITIVITA’, IN ITALIA PREZZI ALIMENTARI CRESCIUTI MENO DELLA MEDIA UE 

11469 – roma (agra press) – “nonostante la svolta restrittiva delle politiche monetarie delle banche centrali e la dinamica salariale moderata, l’inflazione in italia rimane elevata (+5,3% su settembre 2022 secondo le stime preliminari dell’istat, in lieve flessione su base mensile) ed emergono segnali di difficolta’ del sistema economico, in uno scenario geopolitico dove si moltiplicano i fattori di instabilita’ e incertezza”. lo rende noto un comunicato stampa di ismea che cosi’ prosegue: “l’agroalimentare e’ stato tra i settori piu’ colpiti e uno dei principali centri di trasmissione degli aumenti dei prezzi in italia, a causa del suo ruolo nell’economia e della sua dipendenza dall’estero per prodotti energetici, materie prime e beni intermedi che lo rendono particolarmente vulnerabile alle tensioni su mercati internazionali. ciononostante, la dinamica dei prezzi dei prodotti alimentari e’ risultata inferiore a quella media registrata nell’ue e in germania e spagna. sono alcune delle evidenze del rapporto ismea sull’agroalimentare italiano. piu’ nel dettaglio nel 2022, il contributo dell’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari all’inflazione e’ stato significativo. la crescita media dei prezzi (misurata dall’indice istat per i prodotti alimentari, bevande e tabacco, armonizzato per i confronti europei) ha raggiunto l’8,1%, ma e’ stata piu’ contenuta di quella media dell’ue (10,2%) e dell’eurozona (9%). meglio di noi ha fatto la francia, che grazie al suo maggior grado di autosufficienza, alimentare ed energetica, ha subito di meno gli aumenti dei prezzi internazionali ed e’ riuscita a contenere gli incrementi degli alimentari a un +6%. diverso il caso delle utenze domestiche, che in italia sono cresciute nel 2022 di oltre il 35%, quasi il doppio della media ue (+18%), due volte quelle della germania e piu’ del triplo della francia. nella prima meta’ del 2023, nonostante il raffreddamento dei listini internazionali dell’energia e delle materie prime, l’inflazione per i prodotti alimentari nel carrello della spesa ha continuato a salire, raggiungendo in italia il suo picco a marzo (+12%), ma evidenziando, anche in questo caso, una dinamica inferiore a quella registrata a livello comunitario. a questo proposito, tuttavia, va ricordato che in italia il reddito pro-capite resta inferiore alla media ue, con un divario che si e’ progressivamente ampliato nell’ultimo decennio. l’effetto combinato dell’inflazione e della bassa crescita dei redditi – specie quelli da lavoro dipendente – ha eroso il potere d’acquisto e il tasso di risparmio delle famiglie, con forti squilibri sul piano distributivo: il tasso d’inflazione subito dalle famiglie piu’ fragili e’ risultato piu’ alto rispetto a quello delle famiglie benestanti (12,1% vs 7,2%), per effetto della diversa incidenza e della diversa composizione della spesa alimentare. l’impatto sugli acquisti alimentari domestici e’ stato significativo, con volumi in riduzione (-3,7% nel 2022 secondo istat), scontrini in aumento (+5%) e una ricomposizione del carrello guidata dalle esigenze di risparmio e dagli effetti dell’aumento della spesa incomprimibile per l’abitazione sul budget disponibile per l’alimentazione. tuttavia, pur in presenza dei consueti effetti asimmetrici dell’inflazione, l’analisi della trasmissione dei prezzi lungo la filiera agroalimentare effettuata da ismea, non ha evidenziato fenomeni speculativi su larga scala a carico di nessuna delle fasi. la filiera e’ stata in grado di mantenere sotto controllo le variazioni dei prezzi, rallentando e diluendo nel tempo gli incrementi a valle. se infatti gli shock al rialzo dei prezzi degli input si sono ripercossi in tempo reale sui costi dell’agricoltura e, a seguire, sui costi dell’industria di trasformazione, il trasferimento alla distribuzione e al consumo finale e’ avvenuto con maggior gradualita’, sia per l’impossibilita’ dell’industria di ritoccare tempestivamente i contratti in essere con la gdo, sia per evitare eccessive e repentine contrazioni della spesa delle famiglie”.

 

RAPPORTO ISMEA: COMPETITIVITA’, AGROALIMENTARE ITALIA AL 3 POSTO IN UE PER VALORE PRODUZIONE 

11470 – roma (agra press) – “nel decennio 2012-2022 l’industria alimentare ha mostrato una tendenza di buona crescita reale, mentre l’agricoltura ha vissuto annate sfavorevoli in successione, soprattutto a causa dell’andamento climatico: il 2022 e’ stato l’anno piu’ caldo e meno piovoso da quando vengono monitorati i dati meteoclimatici in italia ed il 2023 si sta rivelando anche peggiore. cio’ ha fatto retrocedere l’italia in terza posizione nella graduatoria ue della produzione agricola, dopo francia e germania (prima era seconda dopo la francia); ma, soprattutto, dal 2021 ha passato alla francia il primato del valore aggiunto, mantenuto quasi ininterrottamente dal nostro paese nel corso del decennio”. lo rende noto un comunicato stampa di ismea. “il peso dell’italia sulla produzione agricola dell’ue – prosegue il comunicato – e’ pari al 14%, ma sale al 37% per il vino, dove e’ secondo solo a quello della francia (43%), e al 33% per l’olio d’oliva, dove segue il 48% della spagna. anche per la frutta, con il 18% della produzione dell’ue, l’italia fronteggia la forte concorrenza della spagna, che ne copre il 28%. ma soprattutto l’italia conferma la sua vocazione alle attivita’ secondarie e ai servizi in agricoltura, che insieme rappresentano il 18% della produzione agricola nazionale e che ribadiscono la sua leadership in europa sul fronte della diversificazione e multifunzionalita’ del settore agricolo. oltre agli effetti del clima, pesano sull’agricoltura italiana alcune debolezze strutturali, quali la scarsa presenza di giovani imprenditori (solo il 9%, contro il 12% della media ue) ed il correlato basso livello di formazione di chi guida la maggioranza delle aziende agricole. persiste, inoltre, la frammentazione del tessuto produttivo, nonostante l’aumento della superficie agricola aziendale dell’ultimo decennio, che segnala la presenza di un lento processo di concentrazione e riorganizzazione. anche l’accesso alla terra si conferma un punto dolente per l’agricoltura italiana, principalmente a causa della scarsa disponibilita’ che porta i valori fondiari ad essere in media quasi sei volte superiori quelli della francia e due volte quelli della spagna. dal lato dell’industria alimentare, l’italia si posiziona al terzo posto nella graduatoria dei paesi ue, ma con un trend migliore rispetto ai principali partner. il nostro paese, che copre circa il 12% del valore aggiunto totale, dopo la germania e la francia, ma sopra alla spagna, e’ leader incontrastato nell’industria pastaria, (oltre il 73% del fatturato dell’ue) e con un ruolo di rilievo nel vino (28%), prodotti da forno e biscotti (21%), nonche’ negli ortofrutticoli trasformati, nell’industria del caffe’, del te’ e delle tisane e nell’industria molitoria e del riso, con un peso analogo, pari al 17% del fatturato europeo. analizzando l’insieme dei settori della produzione agricola e della trasformazione industriale, nel 2022 il valore aggiunto della filiera agroalimentare e’ arrivato a 64 miliardi di euro: 37,4 miliardi generati dal settore agricolo e 26,7 miliardi dall’industria alimentare. in questa configurazione ‘ristretta’, il comparto rappresenta il 3,7% del valore aggiunto dell’intera economia italiana; inglobando le fasi a valle della produzione alimentare, ossia distribuzione e ristorazione, si arriva al 7,7%, ma se si considerano anche i servizi e le attivita’ necessari per far arrivare i prodotti dal campo alla tavola (trasporti, logistica, intermediazione), la stima del peso dell’agroalimentare sul pil supera il 15,2%”.

 

RAPPORTO ISMEA: COMPETITIVITA’, ITALIA MIGLIORA POSIZIONAMENTO SUI MERCATI INTERNAZIONALI 

11468 – roma (agra press) – “nell’ultimo decennio la competitivita’ dell’agroalimentare italiano sui mercati esteri e’ in aumento: le nostre esportazioni sono cresciute al ritmo del +7,6% all’anno, ben maggiore di quello delle esportazioni mondiali (+5,6%), con una quota di mercato che passa dal 2,8% del 2012 al 3,4% nel 2022”. lo rende noto un comunicato di ismea che cosi’ prosegue: “lo share del nostro agroalimentare sui mercati internazionali e’ uguale a quello della spagna, anch’essa contraddistinta da uno spiccato dinamismo dell’export, mentre e’ inferiore alle quote di germania e francia (rispettivamente del 4,8% e 4,3% nel 2022), che tuttavia si sono ridotte nel decennio. il peso dell’export tricolore sulle spedizioni comunitarie si attesta al 10%, al pari di quello spagnolo, piu’ contenuto di quello francese e tedesco. ma in generale, e presso la quasi totalita’ dei principali paesi acquirenti, l’italia ha migliorato il suo posizionamento competitivo. nel triennio piu’ recente, tra il 2019 ed il 2022, le esportazioni agroalimentari italiane sono aumentate del +34%, superando il record di 60 miliardi di euro nel 2022 e, nello stesso periodo, le importazioni sono cresciute del +37%. la bilancia commerciale agroalimentare e’ migliorata nel triennio, con il saldo in attivo nel 2020 e nel 2021; mentre nel 2022 si e’ consolidato il surplus per i trasformati, ma e’ aumentato contemporaneamente il deficit della fase agricola, facendo tornare in negativo – sia pur di poco – il saldo complessivo. nel confronto con i partner europei, il settore agroalimentare tedesco e’ quello che mostra il maggior livello d’integrazione commerciale internazionale, grazie anche alla forte presenza all’estero, specie in europa, della sua distribuzione alimentare; la francia, al contrario, e’ il paese piu’ orientato al proprio mercato interno. la francia – a parte i vini – e’ specializzata principalmente nell’esportazione di materie prime agricole, mentre italia e germania in quella di prodotti trasformati. l’italia e’ leader mondiale nell’export di trasformati di pomodoro, pasta, vino, formaggi; la spagna si focalizza su ortofrutta, olio d’oliva e carni suine. nel complesso, considerando i primi 20 prodotti esportati da ciascun paese, l’italia e’ seconda solo alla francia in termini di prezzo medio, che segnala un alto livello di qualita’ delle esportazioni, mentre germania e spagna, caratterizzate da valori medi unitari inferiori, tendono ad esercitare una concorrenza di prezzo”.

 

PAC: AGEA E MASAF, ANTICIPI 2023-2027 2.4 MILIARDI A 722MILA AZIENDE 

11447 – roma (agra press) – sono state avviate le procedure di pagamento degli anticipi pac per l’anno 2023 il cui valore complessivo ammonta a 2,4 miliardi di euro. una cifra importante, ripartita tra circa 1,700 miliardi per i pagamenti diretti e circa 700 milioni per lo sviluppo rurale, inserendosi nella dotazione finanziaria della politica agricola comune 2023-2027 gia’ dal primo anno dalla sua implementazione. ne hanno dato notizia ministero e agea in una conferenza coordinata dal capo di gabinetto del ministero raffaele BORRIELLO. “oggi immettiamo liquidita’ per 722mila aziende con 2,4 miliardi e contiamo, entro il 30 giugno, di poter arrivare a 7 miliardi. diamo la possibilita’ ai nostri agricoltori non solo di resistere ma di programmare il lavoro e continuare a produrre e garantire alle persone buon cibo e un’alimentazione sana”, ha dichiarato il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA . qui le dichiarazioni del ministro LOLLOBRIGIDA a margine della conferenza https://youtu.be/_A7gAvOE0jI “grazie al direttore dell’agea fabio VITALE, che ha efficientato la macchina, oggi riusciamo a raggiungere un risultato importante. per la prima volta assicuriamo alle nostre imprese agricole liquidita’ nei tempi previsti, specie in un momento di difficolta’ come questo che stiamo vivendo”, ha aggiunto il ministro che ha ribadito come “l’agricoltura non fosse al centro del dibattito mentre il governo l’ha riportata all’attenzione che merita”. LOLLOBRIGIDA ha anche ribadito il ruolo delle regioni, anche attraverso gli organismi pagatori regionali esistenti, sottolineando l’importanza del valore della sussidiarieta’ e, al tempo stesso, di una strategia e di un indirizzo nazionale. “gli anticipi erogati avranno l’obiettivo di sostenere il reddito degli agricoltori e rilanciare gli investimenti nel settore agricolo, permettendo al comparto di ripartire con nuova linfa, una ritrovata energia e il sostegno economico di cui necessita”, hanno spiegato ministero e agea. “nonostante fosse il primo anno di introduzione di una nuova pac, complicata e complessa, difficile da mettere a terra, siamo riusciti nel nostro intento: ha vinto il sistema paese con l’impegno di tutti. attraverso l’avvio dei pagamenti d’anticipo pac 2023 offriamo tempestivo e continuativo seguito a uno strumento fondamentale per il necessario sviluppo di tutto il settore agroalimentare, permettendo a tanti operatori del settore di guardare al proprio futuro con maggiore fiducia e sicurezza. agea vuole dare risposte trasparenti e puntuali, seguite da azioni concrete per accompagnare gli addetti ai lavori nel percorso di accesso alle misure di sostegno assegnate all’italia dall’unione europea”, ha sottolineato VITALE che ha annunciato tra oggi e domani 18 ottobre i primi due decreti di pagamento. “le risorse che interesseranno il settore nell’arco temporale 2023-2027 consentiranno di affrontare, in maniera sistemica, sfide importanti relative a interventi che riguarderanno transizione ecologica e digitale, equita’, competitivita’ e diversificazione, capitoli questi che verranno affrontati secondo una programmazione capace di intercettare le caratteristiche distintive di ogni area di intervento”, ha aggiunto il direttore agea. “come agea volgiamo puntare sulla sovranita’ dei dati, da mettere a disposizione del ministero e anche degli altri soggetti interessati. anche grazie a questi dati abbiamo potuto verificare che il nostro paese ha perso circa 3,5 miliardi (700 milioni/anno per 5 anni) per aiuti non richiesti per terreni che invece ne avrebbero avuto la possibilita’”, ha detto ancora VITALE che ha anche preannunciato che dal 2024 scattera’ la semplificazione delle procedure di agea, con varie innovazioni, come la carta dei suoli, e con l’abbattimento del contenzioso con un’azione preventiva. l’erogazione dei 2,4 miliardi di euro seguira’ una precisa tabella di marcia per tutti gli organismi pagatori del paese e incidera’ positivamente sul valore aggiunto dell’intero comparto agricolo, corrispondente a circa 37 miliardi di euro (fonte: istat, andamento dell’economia agricola, anno 2022. agea in qualita’ di organismo pagatore procedera’ al versamento di circa 1 miliardo e 450 milioni di euro di anticipi, secondo la seguente suddivisione temporale: anticipi pagamenti diretti (16 ottobre – 30 novembre): circa 1 miliardo di euro per 426.000 domande; anticipi sviluppo rurale (16 ottobre – 30 novembre): circa 450 milioni di euro per le circa 100.000 richieste arrivate. i settori principali che ne beneficeranno: sostegno di base al reddito degli agricoltori, per un maggiore equilibrio tra sostenibilita’ ambientale e redditivita’ economica; sostegno diretto al reddito agricolo (sui primi 14 ettari per aziende sino a 50 ettari); sostegno ai giovani agricoltori; promozione di pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente (eco-schemi) destinate a tutelare ambiente, biodiversita’ e benessere degli animali; sostegno accoppiato per determinate tipologie di colture (frumento duro, soia, riso, pomodoro da trasformazione, barbabietola da zucchero, semi oleosi, agrumi, olio di oliva e piante proteiche). aiuti e interventi dello sviluppo rurale per superfici e animali (biologico, integrato e zone svantaggiate). un quadro d’insieme unico a livello europeo che fa dell’italia il primo paese in europa a erogare gli anticipi per tutti gli interventi previsti dalla nuova pac a partire dal primo giorno utile. tale tempestiva liquidita’ finanziaria messa a disposizione del settore agricolo riguarda sia la precedente programmazione della pac 2014-2022, sia l’attuale (2023-2027). un’operazione che conferma la sinergia e il ruolo chiave di masaf e agea per sostenere la competitivita’ delle imprese agricole e i rispettivi piani di investimenti. alla conferenza sono intervenuti, tra gli altri: il presidente della commissione agricoltura della camera, mirco CARLONI; l’assessore all’agricoltura della regione lombardia, alessandro BEDUSCHI, in rappresentanza della conferenza delle regioni; il presidente di coldiretti, ettore PRANDINI, ed il presidente di confagricoltura massimiliano GIANSANTI. presenti in sala, tra gli altri, esponenti della camera e del senato di fdi, il presidente di confcooperative fedagripesca, carlo PICCININI, ed il vicepresidente di copagri, giovanni BERNARDINI.

 

CONFAGRICOLTURA ER, IL 23/10 A BOLOGNA MANIFESTAZIONE “SOSTENIAMO LA FRUIT VALLEY” 

11452 – bologna (agra press) – “non sara’ solo una manifestazione di piazza, confagricoltura scendera’ tra la gente nel cuore di bologna, con una campagna di sensibilizzazione e divulgazione, per chiedere alle istituzioni urgenti misure in favore dei frutticoltori”. lo afferma un comunicato di confagricoltura emilia romagna, che prosegue: “l’appuntamento e’ per lunedi’ 23 ottobre, con partenza del corteo alle ore 9.30 da piazza dell’unita’, poi l’arrivo nella piazza lucio dalla dove, alle ore 11.00, avra’ inizio l’incontro aperto a tutti. in contemporanea, una serie di iniziative si snoderanno nel centro citta’ coinvolgendo i passanti. sotto lo slogan ‘sosteniamo la fruit valley’, sono attesi agricoltori provenienti dalle varie province dell’emilia-romagna ma pure da territori vicini, pronti a una grande mobilitazione attorno ai temi chiave del comparto ortofrutticolo, nella regione simbolo di prodotti d’eccellenza. l’attenzione va anche alla lettura della territorialita’ attraverso secoli di storia, tecnica vivaistica e ricerca varietale. problemi di mercato, crisi climatica e inflazione stanno spingendo gli imprenditori agricoli verso l’abbandono delle colture arboree. ‘sosteniamo la fruit valley’ vuole essere un appello pubblico alla comunita’ per sostenere la frutticoltura italiana, affinche’ il nostro messaggio arrivi forte alle istituzioni, spiegano i promotori. ‘servono interventi legislativi, sgravi contributivi per alleggerire il costo del lavoro, risarcimenti veloci per i danni causati da avversita’ meteo catastrofali (alluvioni, frane, gelate e trombe d’aria), adeguati strumenti di gestione del rischio e protezione del reddito, una strategia di difesa fitosanitaria che sia piu’ efficace rispetto all’attuale politica ue ‘from farm to fork’ e l’auspicio a rivedere la restoration law. per continuare a investire in frutticoltura, occorre incrementare la redditivita’ aziendale, bisogna innovarsi’, dice chiaro il presidente regionale di confagricoltura marcello BONVICINI chiamando a raccolta gli associati. esorta azioni tempestive marco PICCININI, presidente dei frutticoltori di confagricoltura emilia romagna, ‘per tutelare il valore delle produzioni locali di qualita’, non perdere competitivita’ e quote di mercato, difendere aziende e posti di lavoro lungo la filiera, salvaguardare il patrimonio ambientale e paesaggistico quindi frenare gli espianti, ma soprattutto invertire il trend in continua crescita delle importazioni di frutta: il paradosso della nostra fruit valley’.”.

 

GIORNATA ALIMENTAZIONE: INTERVENTO DEL PRESIDENTE MATTARELLA ALLA CERIMONIA DI APERTURA ALLA FAO 

11385 – roma (agra press) – il presidente della repubblica sergio MATTARELLA e’ intervenuto alla cerimonia di apertura della giornata mondiale dell’alimentazione quest’anno dedicata al tema “l’acqua e’ vita, l’acqua e’ cibo. non lasciare indietro nessuno”. di seguito il testo integrale dell’intervento: “signor direttore generale QU, maesta’, signor presidente d’irlanda, primo ministro della repubblica unita di tanzania, altezza principe di giordania, autorita’, signore e signori, sono particolarmente grato dell’opportunita’ che mi viene offerta di intervenire alla giornata mondiale dell’alimentazione, occasione di stimolo per l’intera comunita’ internazionale – e che sollecita in particolare i paesi piu’ PROSPERI – a moltiplicare i loro sforzi per porre fine alla fame nel mondo e garantire a milioni di esseri umani un equo accesso al cibo. come ci ha ricordato poc’anzi il direttore generale, il numero di quanti soffrono di malnutrizione e’ in aumento e ci restituisce l’immagine di un mondo in preoccupante ritardo nel perseguimento degli obiettivi dell’agenda 2030 delle nazioni unite, quadro di riferimento dei traguardi che la comunita’ internazionale si e’ data per rendere sostenibile la vita sul pianeta. raggiungere questa ‘sostenibilita” oggi vuol dire non soltanto combattere la fame nel presente, ma impegnarci per sradicare le cause che ne sono all’origine: penso alla perdurante difficolta’ di alcune regioni del mondo di uscire dalla spirale della poverta’, ai numerosi conflitti, con il loro bagaglio di crisi umanitarie sempre piu’ protratte nel tempo; all’intensita’ e frequenza delle catastrofi naturali causate da un cambiamento climatico, che gia’ oggi sta condizionando ogni aspetto della nostra vita, devastando interi territori e mietendo vittime. ne sono tragica testimonianza le ultime inondazioni di derna in libia. la fame, del resto, e’ causa concorrente o scatenante di violenze e anche di guerre, e contrastarla costituisce una preziosa opera di pace. e’ un compito difficile e complesso, che richiede consapevolezza da parte dei decisori a cui far seguito con un impegno coordinato di tutti. assistiamo, invece, ad un preoccupante aumento delle tensioni internazionali, ad un allargarsi delle faglie fra paesi e fra regioni del mondo e ad un ritorno di atteggiamenti imperialistici e dei nazionalismi. un quadro che il segretario generale dell’onu, GUTERRES, ha efficacemente descritto come ‘un mondo multipolare senza multilateralismo’ e per questo piu’ esposto a tensioni geopolitiche e ad una preoccupante tendenza alla contrapposizione piuttosto che alla collaborazione fra stati. non mancano purtroppo gli esempi. il medio oriente e’ nuovamente in fiamme, a causa di un vile attacco che e’ gia’ riuscito ad elevare a livelli inusitati la spirale dell’orrore e delle violenze. ma non e’ il solo caso. la guerra che da oltre 20 mesi semina morte e distruzione nel cuore dell’europa, a seguito dell’aggressione russa all’ucraina, e’ un’altra dimostrazione di queste pericolose tendenze a un ritorno al caos. lungi dal limitare i suoi effetti alle regioni direttamente interessate dal conflitto, la guerra contribuisce ad accrescere l’instabilita’ in vaste aree del mondo e, prevalentemente nei paesi piu’ vulnerabili; continua a diffondere insicurezza alimentare e scarsita’ di beni essenziali. la scellerata decisione di mosca del luglio scorso di uscire dall’accordo sul grano peggiora ulteriormente questo scenario. e’ un delitto trasformare cibo e acqua in strumenti di conflitto. al contrario, cibo e acqua sono testimonianza della indivisibilita’ del destino dell’umanita’. il diritto al cibo e all’acqua sono iscritti dentro un piu’ ampio diritto alla vita, e sorreggono un’idea di ‘sicurezza umana’ che richiede cooperazione. e’ questa la sfida che ci interpella: dare vita e dignita’ alle persone, ai popoli, di ogni latitudine. l’insicurezza alimentare non e’ soltanto scarsita’ di cibo: e’ anche mancato accesso all’acqua e la giornata mondiale dell’alimentazione di quest’anno e’ opportunamente dedicata proprio a questo aspetto. la sfida per l’acqua e’ antica, basti pensare alla sofisticata rete di acquedotti che ci ha lasciato in eredita’ la roma classica e che le valse il titolo di regina aquarum – regina delle acque – testimonianza dell’ingegno e della determinazione richiesti per avere accesso a questo prezioso elemento. oggi la sua scarsita’ o assenza e’ sempre piu’ alla radice di poverta’ e conflitti e richiede di affrontare con determinazione e altrettanto ingegno la gestione sostenibile di un bene essenziale, che e’ al tempo stesso strumento di pace e moltiplicatore di benessere. l’accesso all’acqua e’ un diritto fondamentale, oggi troppo spesso a rischio, anche per effetto del cambiamento climatico che vede la desertificazione di aree sempre piu’ estese del pianeta. le sfide che ho richiamato – dal cambiamento climatico, all’aumento dei conflitti, alla scarsita’ di cibo e di acqua, che ne sono la conseguenza – hanno un comune denominatore: sono tutte transnazionali. da qui l’esigenza di combatterle utilizzando e valorizzando al meglio quel formidabile strumento rappresentato dalle nazioni unite, l’unico disponibile, e, per quel che riguarda l’agricoltura e la nutrizione, dalle agenzie che orgogliosamente ospitiamo qui a roma. fao, programma alimentare mondiale e ifad concorrono, da prospettive diverse, a dare una decisiva risposta al problema dell’insicurezza alimentare. la sfida per vincere la piaga della fame – un imperativo morale, prima ancora che socio-economico – puo’ e deve essere vinta rimettendo al centro l’impegno multilaterale, la capacita’ delle nazioni unite di operare una sintesi efficace del capitale umano, tecnologico e finanziario dei singoli stati, impiegandolo laddove e’ piu’ necessario, creando in tal modo uno sviluppo durevole. e’ un impegno che la repubblica italiana sostiene attivamente e che ci ha portato ad organizzare qui a roma con la fao, lo scorso luglio, il secondo vertice sui sistemi alimentari, e a fare della sicurezza alimentare uno dei temi portanti della presidenza italiana del g7. e’ con questo saldo proposito di contribuire alla costruzione di sistemi alimentari sostenibili e resilienti che esprimo riconoscenza a quanti, a diversi livelli e in diversi contesti geografici, si adoperano per raggiungere questo obiettivo. grazie”.

 

GIORNATA ALIMENTAZIONE: LOLLOBRIGIDA, ESPORTARE KNOW HOW E TECNOLOGIE PER GARANTIRE BUON CIBO A TUTTI 

11381 – roma (agra press) – “la sovranita’ alimentare e’ la strada da percorrere per assicurare la sicurezza alimentare nel mondo. deve essere questo il principio da perseguire per garantire gli approvvigionamenti e la liberta’ di quei popoli che non devono piu’ essere espulsi dalla propria terra a causa della fame. ringrazio il presidente MATTARELLA per le chiare parole usate oggi, sottolineando come sia un ‘delitto trasformare cibo e acqua in strumenti di conflitto’. il modello deve essere quello di garantire cibo a tutti, ma di qualita’: la soluzione non puo’ essere cibo standardizzato e omologato. come gia’ condiviso con i colleghi ministri dell’agricoltura durante i g7, i g20 o gli incontri alla fao, dobbiamo cooperare con i paesi in difficolta’ esportando le nostre conoscenze, capacita’ e tecnologie, puntando sull’innovazione”. lo afferma il ministro della dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA , in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione.

 

PAC: CONFAGRICOLTURA, CON INGRESSO UCRAINA VA AUMENTATO BILANCIO UE ATTUALE DOTAZIONE E’ INADEGUATA 

11373 – roma (agra press) – “a breve, la commissione europea licenziera’ un documento sulle prospettive del nuovo allargamento che potrebbe far salire fino a 36 il numero degli stati membri dell’unione”. lo afferma la nota settimanale di confagricoltura, che prosegue: “oltre all’ucraina e alla moldavia, sono candidati all’adesione la georgia e alcuni paesi dell’area dei balcani occidentali. la decisione sull’apertura dei negoziati spetta al consiglio europeo. ‘non c’e’ allargamento senza un ripensamento riguardante i meccanismi interni della ue’, ha evidenziato la presidente della commissione, ursula VON DER LEYEN, a meta’ settembre, nel discorso sullo stato dell’unione. l’allargamento – evidenzia confagricoltura – avra’ indubbiamente un forte impatto sul bilancio della ue, che ammonta all’1,2% del pil dei 27 attuali stati membri. in un documento redatto dal segretariato generale del consiglio in vista della recente riunione informale, a granada, dei capi di stato e di governo, e’ stato indicato che, a legislazione invariata, il costo dell’adesione dell’ucraina ammontera’ a poco meno di 190 miliardi di euro nell’arco di sette anni, che e’ la durata del bilancio pluriennale della ue. per gli altri paesi canditati, il costo si attestera’ attorno a 75 miliardi. per l’agricoltura, in particolare, l’estensione all’ucraina della pac in vigore determinerebbe maggiori spese nell’ordine di 96 miliardi di euro in sette anni. a bilancio invariato, per compensare i maggiori oneri, i trasferimenti agli agricoltori dei 27 stati membri dovrebbero essere tagliati di almeno il 20% rispetti ai livelli attuali. gli elementi critici del nuovo allargamento della ue – sottolinea confagricoltura – vanno al di la’ degli aspetti strettamente finanziari. l’adesione dell’ucraina e’ potenzialmente in grado di far saltare il regolare funzionamento dei mercati agricoli. come dimostrano le tensioni sorte con gli stati membri confinanti per le importazioni e il transito di grano ucraino. a seguito dell’aggressione russa, sono stati sospesi i dazi doganali e i contingenti sui prodotti agroalimentari dell’ucraina destinati al mercato europeo. nel giro di un anno, stando ai dati della commissione europea, le importazioni dall’ucraina sono praticamente raddoppiate. alla fine del 2021, ammontavano a circa 7 miliardi euro, saliti a piu’ di 13 a dicembre dello scorso anno. nei primi sei mesi del 2023 si e’ registrato un ulteriore aumento del 45% in valore sullo stesso periodo del 2022. alla luce di queste cifre, l’ucraina e’ diventata il terzo fornitore di prodotti agroalimentari della ue, dopo regno unito e brasile, e andando ad occupare la posizione finora detenuta dagli stati uniti. cereali, semi oleosi, colture proteiche e pollame i prodotti piu’ esportati dall’ucraina negli stati membri dell’unione. entro il 2027 – ricorda confagricoltura – la pac dovra’ essere riformata e, necessariamente, si dovra’ tener conto delle prospettive dell’allargamento. alcuni elementi di massima possono essere gia’ evidenziati: il bilancio della ue deve essere aumentato. l’attuale dotazione finanziaria della pac, pari allo 0,4% del pil dei 27 stati membri, e’ inadeguata a reggere l’impatto dell’allargamento e per assolvere ai nuovi impegni chiesti al settore per la transizione ecologica ed energetica. al di la’ di quella che sara’ la data formale dell’adesione, va previsto per l’ucraina un periodo transitorio prima della piena applicazione della pac. il periodo di transizione servira’ per l’adeguamento delle regole dell’unione in materia di sicurezza alimentare, protezione dell’ambiente e delle risorse naturali”.

 

ALLUVIONE: MAZZONI (CONFAGRICOLTURA), VOGLIAMO COLTIVARE LA TERRA NON I RISTORI 

11410 – forlì (agra press) – “l’alluvione ha cambiato la morfologia di ampie fette della romagna e sara’ necessario sottrarre terra all’agricoltura per la sicurezza del territorio. un sacrificio che il nostro settore dovra’ fare, e in parte e’ gia’ cosi’ nei fatti, ma a patto che sia poi garantita una sicurezza complessiva: il mondo agricolo non sarebbe in grado di sopportare un altro evento come quello del maggio scorso”, ha dichiarato alberto MAZZONI, vicepresidente di confagricoltura forli’-cesena e rimini e presidente della circoscrizione di forli’. “il piano di difesa idraulica e’ il primo passo per mettere in sicurezza i corsi d’acqua e il territorio. noi agricoltori vogliamo coltivare la terra, non le promesse di rimborsi”, ha aggiunto MAZZONI.

 

LOLLOBRIGIDA, DIFENDERE IL MONDO AGRICOLO SIGNIFICA DIFENDERE LA QUALITA’ 

11359 – roma (agra press) – c”importante vedere qui come due paesi amici lavorino sul settore primario dell’agricoltura. la difesa del nostro cibo, ambiente e turismo passa per una relazione forte sui grandi temi”, ha detto il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste francesco LOLLOBRIGIDA nel corso dell’incontro avvenuto a bolzano con il suo omologo austriaco il ministro dell’agricoltura norbert TOTSCHNIG accolti dal presidente dell’unione agricoltori e coltivatori diretti sudtirolesi, leo TIEFENTHALER. “un rapporto che protegga l’agricoltura dai grandi carnivori e metta in condizione i nostri prodotti di avere maggiore garanzia nel mercato del valore aggiunto dato dalla qualita’ delle produzioni. difendere il mondo agricolo significa difendere la qualita’ e la possibilita’ di produrre. mantenere la produzione alimentare nel paese significa: sicurezza degli approvvigionamenti, valore aggiunto che rimane sul territorio, posti di lavoro e tutela di elevati standard qualitativi. abbiamo lavorato con il collega norbert a questo scopo in unione europea e oggi abbiamo avuto modo di relazionare al mondo degli agricoltori e allevatori il nostro comune lavoro e impegno”, ha continuato il ministro. a cles LOLLOBRIGIDA ha visitato il consorzio melinda e la fiera pomaria. “l’agricoltura e’ centrale, oggi piu’ di altri periodi della storia. e’ importante produrre e difendere la qualita’. io credo che la valorizzazione dei nostri prodotti sia decisiva. qui in trentino il futuro dell’agricoltura e’ legato anche alla mela, frutto simbolo di questo territorio”, ha proseguitoLOLLOBRIGIDA, che ha concluso : “il miglioramento della qualita’ dei processi produttivi lungo tutta la filiera e l’innovazione finalizzata a una maggiore sostenibilita’ rappresentano sfide che l’italia vuole cogliere a beneficio di persone e imprese che, investendo in questa direzione, possono diventare piu’ solide e attrattive per i giovani”.

 

LOLLOBRIGIDA ANNUNCIA VIA LIBERA DEL CDM ALLA RIORGANIZZAZIONE DEL MASAF 

11398 – roma (agra press) – “approvata, oggi dal consiglio dei ministri, la riorganizzazione del ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste”, informa un comunicato stampa del masaf. “grazie a questo nuovo assetto organizzativo del dicastero, che ho personalmente voluto e che riflette le esigenze amministrative e funzionali del masaf, vogliamo rendere piu’ efficace e piu’ efficiente l’azione amministrativa nei confronti delle imprese. nel testo definitivamente approvato abbiamo accolto i suggerimenti del consiglio di stato”, ha spiegato il ministro francesco LOLLOBRIGIDA . “il settore vitivinicolo – prosegue il comunicato – nell’ambito dell’organizzazione comune di mercato (ocm), resta in capo al dipartimento della politica agricola comune e dello sviluppo rurale e la promozione e valorizzazione del settore vitivinicolo, come tutte le attivita’ di promozione dei prodotti agroalimentari, in capo al dipartimento della sovranita’ alimentare e dell’ippica. al dipartimento della sovranita’ alimentare e dell’ippica vanno le competenze in materia di personale, comprese le procedure di mobilita’ interna ed esterna, dei dipendenti assegnati all’ispettorato icqrf. tra le novita’ principali del decreto, il cambio della denominazione del dipartimento delle politiche competitive, della qualita’ agroalimentare, della pesca e dell’ippica in ‘dipartimento della sovranita’ alimentare e dell’ippica’. e’ stata istituita una nuova direzione generale per l’ippica per avere un maggior coordinamento alle politiche in materia. creata anche una nuova direzione generale con competenze specifiche in materia di affari generali e di bilancio. infine, per assicurare la tempestiva attuazione degli indirizzi e dei programmi assegnati ai dipartimenti dal ministro, per garantire un pronto e coerente allineamento dell’indirizzo politico in attivita’ amministrativa, e’ stato istituito il comitato di coordinamento, che sara’ presieduto dal capo di gabinetto e al quale parteciperanno i capi dipartimento”.

 

MANOVRA: LOLLOBRIGIDA, SEMINIAMO OGGI L’ITALIA DEL DOMANI 

11376 – roma (agra press) – “obiettivo del governo MELONI e’ quello di difendere gli italiani, le nostre grandi potenzialita’ e le nostre produzioni. l’italia e’ una superpotenza della qualita’, della competenza, della ricerca e dell’innovazione. dobbiamo investire al meglio sui mercati nazionali ed esteri. un anno fa abbiamo preso un impegno serio con il popolo italiano che intendiamo mantenere per i prossimi cinque anni: restituire al paese non solo speranza, ma fatti concreti che possano rispondere alle esigenze dei cittadini. la legge di bilancio e’ fatta di serieta’ e di un’impostazione che permette oggi di seminare l’italia del domani”. lo ha detto il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA , intervenendo a nemi – informa il masaf – alla convention organizzata dal gruppo provinciale fdi roma “il giusto sentiero, riflessioni su un anno di risultati”, con luciano CIOCCHETTI, vicepresidente della commissione affari sociali alla camera dei deputati.

 

ASSEMBLEA SENIOR CONFAGRICOLTURA EMILIA ROMAGNA CON MAMMI, BONVICINI, SANTORI 

11344 – bologna (agra press) – un comunicato stampa di confagricoltura emilia-romagna rende noto che: “il ruolo attivo dell’anziano in una societa’ che invecchia. di cio’ si e’ parlato oggi, a rimini, all’assemblea dei senior di confagricoltura emilia romagna. ‘bisogna investire nell’invecchiamento attivo perche’ puo’ generare importanti benefici nell’ottica della solidarieta’ intergenerazionale’, esorta la politica il presidente regionale anpa-pensionati di confagricoltura, carlo SIVIERI, che un anno fa ha dato vita al think tank dei senior di confagricoltura emilia romagna per ottimizzare le opportunita’ di salute e accompagnare, con competenza e saggezza, le aziende agricole nella crescita. ‘cambiano i paradigmi – prosegue SIVIERI – le persone anziane sono una risorsa. gli agricoltori senior, nello specifico, rimangono un perno centrale del sistema produttivo e potrebbero ricoprire un ruolo anche all’interno degli istituti agrari, usufruendo dei fondi messi a disposizione per la professionalizzazione dei giovani’. con lui il presidente di confagricoltura emilia romagna, marcello BONVICINI: ‘il 78% dei conduttori in emilia-romagna ha una azienda agricola ricevuta in eredita’, pertanto si fa evidente la necessita’ di implementare le attivita’ dei senior nei confronti del welfare di comunita’ e l’affiancamento a figli o nipoti nella gestione dell’impresa. servono progetti mirati a sostenere il ruolo degli anziani nella societa’ moderna, in particolare nell’ambito del ricambio generazionale’. richiama l’attenzione, piu’ in generale, sulla perdita di redditivita’ delle aziende agricole e zootecniche, ‘sul crollo verticale dei ricavi, in alcuni casi del 30-40%, sul boom incontrollato dei costi di produzione e sulla spinta inflazionistica’. un appello rivolto alle istituzioni con l’auspicio che siano modificate le strategie quadro a partire dalla nuova politica agricola comune. e’ intervenuto in video collegamento angelo SANTORI, vicepresidente nazionale vicario, segretario e fondatore della prima associazione pensionati di confagricoltura (poi anpa), che ha messo al centro ‘l’esigenza di accelerare la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti: un terzo della popolazione del paese e’ ultrasessantenne’ ha sottolineato, chiedendo a gran voce che, nella legge di bilancio, ‘siano previste le risorse necessarie all’avvio del patto non-autosufficienza’. cosi’ l’assessore regionale all’agricoltura alessio MAMMI: ‘sono molto onorato di poter partecipare a questa giornata con anpa confagricoltura. l’emilia-romagna e’ il cuore agroalimentare del paese e dobbiamo essere tutti molto grati agli agricoltori che con il loro lavoro e il loro impegno ogni giorno ci permettono di portare cibo buono, sicuro e di qualita’ sulle nostre tavole. nel nostro territorio il ricambio generazionale in agricoltura e’ un tema centrale: tantissimi giovani decidono di dedicarsi all’agricoltura partendo dalle esperienze e dalle tradizioni maturate in famiglia, aggiungendo quelle nuove competenze che appartengono loro e che portano in dote in azienda. gli agricoltori pensionati sono i detentori di questo patrimonio di esperienze e spesso rimangono il punto di riferimento dell’impresa agricola, anche se non piu’ operativi. la regione emilia romagna sta sostenendo le imprese nel ricambio generazionale attraverso moltissime risorse: e’ una chiara scelta politica. col psr 2014- 2022 abbiamo messo 180 milioni di euro a disposizione delle imprese agricole per i nuovi insediamenti dei giovani (che sono stati piu’ di 2mila) e per il sostegno alle imprese di giovani. continueremo a sostenere queste politiche nel nuovo sviluppo rurale 2023-2027, anche attraverso un nuovo bando che uscira’ entro la fine del 2023′. hanno partecipato all’incontro, tra gli altri, anche rodolfo GARBELLINI, presidente nazionale anpa e carlo CARLI, presidente confagricoltura forli’ cesena e rimini, alice CONSOLI presidente anga giovani di confagricoltura emilia romagna, emma PETITTI presidente assemblea legislativa regione emilia romagna, cristina TINELLI, direttore relazioni ue e internazionali di confagricoltura e vincenzo LENUCCI, direttore area economica di confagricoltura”.

 

BIOLOGICO: D’ERAMO (MASAF) FIRMA DECRETO MINISTERIALE SU CONTROLLI LABORATORIO 

11329 – roma (agra press) – “il sottosegretario all’agricoltura, sovranita’ alimentare e foreste, luigi D’ERAMO, ha firmato il decreto ministeriale che riguarda i controlli di laboratorio, nell’ambito dei controlli ufficiali volti a verificare il rispetto delle condizioni e delle misure per l’importazione nell’unione europea di prodotti biologici e prodotti in conversione, in conformita’ al regolamento (ue) 2018/848”. lo rende noto un comunicato del masaf, che precisa: “tra le finalita’ dei controlli, effettuati dagli appositi organismi delegati e dall’agenzia delle dogane e monopoli, quella di ricercare la presenza di una o piu’ sostanze non ammesse; verificare l’integrita’ delle caratteristiche biologiche del prodotto durante ogni fase della produzione, preparazione, magazzinaggio e distribuzione; l’applicazione e l’efficacia delle misure precauzionali volte a evitare la contaminazione del prodotto bio”. “si tratta di un ulteriore provvedimento per il biologico, anche attraverso tali controlli si potra’ garantire che nel nostro paese non siano ammessi prodotti non conformi alle norme comunitarie. un’altra garanzia per operatori e consumatori”, afferma D’ERAMO.

 

CER: IN EMILIA-ROMAGNA FALDA FREATICA SOTTO I 2 METRI IN TUTTE LE PIANURE 

11266 – parma (agra press) – in emilia-romagna, la falda acquifera in tutte le pianure e’ ormai a una profondita’ inferiore a 2 metri, secondo i dati provenienti dall’osservatorio delle falde acquifere campus cer-anbi, in collaborazione con arpae, che rilevano una diminuzione diffusa dei livelli dell’acqua. anche il fiume po a palantone e’ un metro al di sotto della media 2004-2022. ci sono speranze di piogge nel fine settimana. questa situazione – sottolinea il cer – rappresenta una sfida per le radici delle colture, compresi gli alberi, poiche’ faticano ad accedere alle risorse idriche. i cali piu’ significativi si riscontrano a parma, con una diminuzione di 301 cm rispetto al livello del terreno, mentre i livelli meno critici si verificano a ravenna, che ha registrato un aumento del 3% nei livelli dell’acqua. questi dati sono confrontati con le medie storiche dal 1997 al 2021. la situazione potrebbe cambiare nella prossima settimana, con le previsioni che indicano la possibilita’ di deboli precipitazioni, soprattutto sulle colline e poi nelle pianure.