Notizie in Pillole dal 23 settembre al 29 settembre 2022 (fonte: Agrapress)
G20 AGRICOLTURA: QU (FAO), CRISI DI ACCESSO AL CIBO NON DIVENTI CRISI DI DISPONIBILITA’ ALIMENTARE
9729 – bali (agra press) – QU dongyu, direttore generale dell’organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle nazioni unite (fao), ha affermato alla riunione dei ministri dell’agricoltura del g20 in corso in indonesia che i conflitti sono e rimarranno i principali motori delle crisi alimentari, sottolineando l’importanza di raggiungere la pace. “i costi umani, sociali ed economici del conflitto sono sempre immensi. la pace e’ una condizione preliminare per la resilienza dei sistemi agroalimentari nazionali e internazionali”, ha affermato QU, osservando che l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari al consumo avra’ “implicazioni devastanti” per la sicurezza alimentare e la nutrizione globali. “i prezzi dei generi alimentari sono molto alti per i consumatori e i prezzi dei fattori di produzione sono molto alti per gli agricoltori”, ha rilevato. la fao ha proposto un fondo per il finanziamento delle importazioni alimentari ( fiff ) per consentire a 62 paesi importatori netti di prodotti alimentari a basso reddito, che ospitano quasi 1,8 miliardi di persone, di finanziare bisogni urgenti, impegnandosi a investire di piu’ in sistemi agroalimentari sostenibili a livello nazionale. l’approvazione della proposta – ora all’attenzione del fondo monetario internazionale – offrirebbe un modo rapido per rafforzare la resilienza dei sistemi agroalimentari a breve termine, ha affermato QU. altre azioni a breve termine includono l’aumento della disponibilita’ di fertilizzanti, chiarendo la loro esenzione dalle sanzioni legate alla guerra, e l’efficienza nel loro utilizzo. “dobbiamo evitare che una crisi di accesso al cibo diventi anche una crisi di disponibilita’ alimentare”, ha affermato QU.
CONGRESSO UILA: GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), URGENTE ARGINARE EFFETTI CRISI
9718 – roma (agra press) – “e’ urgente arginare gli effetti della grave crisi alla quale anche l’agricoltura italiana e’ fortemente esposta. crisi dovuta, da un lato, al notevole aumento dei costi di produzione per le imprese e, dall’altro, alla preoccupante erosione del potere di acquisto delle famiglie, e conseguente calo dei consumi, che si sta osservando a causa della ripresa inflattiva”, afferma il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, intervenendo oggi al VII congresso uila, in corso a roma. sul fronte dell’occupazione, GIANSANTI ha posto l’accento – precisa confagricoltura – sulla necessita’ di ridurre il cuneo fiscale: “il costo del lavoro e’ troppo alto anche rispetto ad altri paesi ue. noi abbiamo dimostrato responsabilita’ nel rinnovare il ccnl in un momento difficile perche’ crediamo nel contratto e nel lavoro regolare combattiamo il lavoro nero e lo sfruttamento, ma la legge 199 va migliorata a sei anni dalla sua entrata in vigore. confagricoltura e’ senz’altro favorevole alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro, ma sono necessari adeguati incentivi alle imprese”. GIANSANTI si e’ quindi detto preoccupato – sottolinea confagricoltura – per la proposta ue di riduzione dei prodotti fitosanitari e per l’equiparazione delle emissioni delle imprese agricole a quelle industriali per gli effetti che potrebbero generare sul fronte della sicurezza alimentare e sulla tenuta del sistema. “sicurezza alimentare, digitalizzazione, agricoltura 4.0 sono elementi indispensabili per continuare a crescere e l’impresa che si rinnova tecnologicamente per coniugare la produttivita’ con la sostenibilita’ va supportata”, afferma GIANSANTI. il presidente di confagricoltura – spiega il comunicato – ha infine esortato il governo ad utilizzare al meglio le risorse del pnrr anche sulle energie da fonti rinnovabili, sui sistemi idrici e la transizione energetica. “dobbiamo essere attori sulle rinnovabili. gli agricoltori lo sono da tempo con il biogas e il fotovoltaico”, conclude il presidente.
STATO-REGIONI: VIA LIBERA AI PUNTI AGROALIMENTARI PRESENTI IN ODG
7008 – roma (agra press) – nella seduta di oggi la conferenza stato-regioni ha esaminato, tra gli altri, cinque punti di interesse per l’agroalimentare su cui e’ stata espressa l’intesa con alcune precisazioni. ecco in dettaglio i punti: intesa sullo schema di decreto del mipaaf recante la modalita’ di funzionamento del “FONDO PER LO SVILUPPO DELLA PRODUZIONE BIOLOGICA” nonche’ i requisiti e i criteri per la definizione dei soggetti e delle iniziative che possono essere finanziate con le risorse del fondo medesimo: la conferenza ha espresso l’intesa condizionata all’accoglimento degli emendamenti presentati; intesa sullo schema di decreto recante disposizioni attuative del regolamento (ue) 2022/128 della commissione del 21 dicembre 2021 relativamente al RICONOSCIMENTO DEGLI ORGANISMI PAGATORI e all’attivita’ di supervisione dell’autorita’ competente: la conferenza ha espresso l’intesa, con la raccomandazione di prevedere adeguate risorse per coprire gli oneri di funzionamento degli opr; intesa sullo schema di decreto ministeriale recante “intervento a SOSTEGNO DELLE AZIENDE AVICOLE ITALIANE, che hanno subito danni indiretti dalle misure sanitarie di restrizione alla movimentazione di prodotti avicoli e volatili vivi nel periodo 1 gennaio – 31 maggio 2022”: la conferenza esprime l’intesa, condizionata agli emendamenti presentati, con la richiesta al governo di un impegno per integrare i fondi a disposizione, anche in relazione alle possibili evoluzioni del quadro epidemiologico; intesa sullo schema di decreto ministeriale recante l’adozione del PIANO DEL SETTORE CASTANICOLO 2022-2027: la conferenza esprime l’intesa tenendo conto delle richieste inviate; parere sullo schema di decreto interministeriale recante disposizioni per la definizione dei criteri per incentivare l’USO SOSTENIBILE DELL’ACQUA IN AGRICOLTURA e per sostenere l’uso del sistema informativo nazionale per la gestione delle risorse idriche in agricoltura (SIGRIAN) per usi irrigui collettivi e di autoapprovvigionamento: la conferenza esprime parere favorevole sul nuovo testo del 27/9, ferme restando le garanzie della stabilita’ delle graduatorie in essere per l’anno corrente per i pertinenti investimenti del pnrr e del fondo ex legge n.178/2020.
G-20 AGRICOLTURA: QU (FAO), DIGITALIZZAZIONE GRANDE OPPORTUNITA’ PER DONNE E GIOVANI AREE RURALI
9703 – bali (agra press) – la digitalizzazione ha un grande potenziale per guidare il progresso verso un futuro inclusivo per i piccoli agricoltori del mondo e puo’ aiutare a stimolare una maggiore produttivita’ e sostenibilita’ dei sistemi agroalimentari, oltre a migliorare i mezzi di sussistenza e le opzioni per donne e giovani, ha affermato QU dongyu, direttore generale dell’organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura (fao), in un incontro collaterale in vista della riunione dei ministri dell’agricoltura del g-20 a bali. “la trasformazione digitale apre un’importante opportunita’ per accelerare le occasioni di business delle donne e dei giovani nei sistemi agroalimentari, per compiere passi concreti per porre fine alla fame e alla poverta’”, ha affermato QU alla sessione di dialogo ministeriale di alto livello del g20/forum globale sulla trasformazione dell’agricoltura digitale nell’accelerazione dell’imprenditoria femminile e giovanile.
ELEZIONI: I NON ELETTI TRA I PARLAMENTARI COLLEGATI ALL’AGRICOLTURA
9685 – roma (agra press) – le elezioni politiche hanno visto l’esclusione di alcuni politici legati al settore agricolo. l’ex ministra teresa BELLANOVA (azione/iv) non e’ stata eletta nei collegi plurinominali del senato in puglia e sicilia. esclusi poi tutti gli esponenti ex m5s passati con ipf a causa del risultato complessivo insufficiente di insieme per il futuro. escono quindi dal parlamento l’ex presidente della comagri della camera, filippo GALLINELLA, e giuseppe L’ABBATE, ex sottosegretario alle politiche agricole nel governo conte-2. esclusi anche luciano CILLIS e luciano CADEDDU, entrambi membri della comagri camera.
PESTICIDI: CONFAGRICOLTURA E FAI, STOP UE A NEONICOTINOIDI FARA’ BENE AD AMBIENTE E API
9708 – roma (agra press) – “la proposta di un regolamento europeo, annunciata dalla commissaria ue stella KYRIAKIDES, che sbarri l’import di alimenti provenienti dai paesi extraeuropei che fanno ancora uso di neonicotinoidi, non puo’ che trovare pieno consenso anche tra gli apicoltori italiani. il divieto di questi insetticidi, deciso dall’unione europea nel 2018 perche’ dannosi per le api mellifere, e’ stato in effetti efficace solo a meta’ visto che nel resto del mondo la gran parte dei paesi non ne aveva ne’ sospeso, ne’ regolamentato l’impiego. cio’ creava una disparita’ di trattamento tra agricoltori, con obblighi e benefici limitati ai 27 stati membri dell’unione. e, peggio ancora, con una perdurante mortalita’ di api che a livello globale stava diventando insostenibile per gli apicoltori”, rende noto un comunicato stampa di confagricoltura. “la decisione ue di avanzare concretamente verso sistemi produttivi piu’ sostenibili, condizionando tutte le importazioni alimentari al rispetto di standard europei che garantiscano la protezione dell’ambiente apre la prospettiva ad un cambiamento epocale con benefici sia per le api mellifere di tutto il pianeta, sia per gli agricoltori europei che si vedranno finalmente equiparati ai loro colleghi extraeuropei”, sottolinea il presidente della federazione apicoltori italiani (fai) raffaele CIRONE. “si tratta dunque della prima proposta che condiziona le importazioni al rispetto di regole ue finalizzate al rispetto dell’ambiente: un principio che, grazie alle api, assumera’ valenza globale all’insegna della reciprocita’ negli scambi commerciali. a condizione che venga attivata una adeguata rete di monitoraggio e controllo dei residui di queste molecole negli alimenti”, conclude la fai.
EMILIA-ROMAGNA: MAMMI, VIA LIBERA A SVILUPPO RURALE 2023-2027 CON QUASI 1 MLD
9721 – bologna (agra press) – “via libera da parte dell’assemblea legislativa alla programmazione per lo sviluppo rurale 2023-2027 che prevede quasi un miliardo di euro per l’agroalimentare dell’emilia-romagna. dopo l’approvazione dell’aula, il complemento di programmazione per lo sviluppo rurale del piano strategico della pac 2023-2027 sara’ trasmesso al ministero delle politiche agricole e poi inviato alla commissione europea per l’approvazione finale, possibile gia’ entro l’anno”, rende noto un comunicato stampa della regione emilia-romagna. “complessivamente ammontano a 913,2 milioni di euro i fondi per lo sviluppo rurale da qui al 2027, cifra che piazza la regione al primo posto per valore delle risorse ottenute fra le regioni del centro-nord: il 40% dall’europa, quasi 372 milioni, e il restante 60% fra finanziamento statale (379 milioni) e regionale (162,5 milioni). si tratta di oltre 132 milioni di euro in piu’ rispetto alla programmazione europea 2014-20, considerati nel nuovo settennato 2021-27 anche i due anni del psr di transizione 2021 e 2022. un risultato reso possibile, oltre che dal superamento del criterio dei parametri storici di riparto, dalla maggiore quantita’ di fondi europei ottenuta proprio nel biennio di transizione e dal maggiore cofinanziamento sia statale che regionale per il 2023-2027”, aggiunge il comunicato. “prosegue l’impegno a favore di un settore fondamentale per l’economia regionale e il made in italy, grazie a eccellenze e prodotti unici al mondo. con la nuova programmazione si punta ad accompagnare l’agricoltura regionale verso una maggiore sostenibilita’ e innovazione digitale e tecnologica, a tutela della qualita’ che la contraddistingue, ma anche a dare un sostegno concreto al settore nel pieno della crisi energetica, con i prezzi di gas e materie prime alle stelle, e con gli effetti combinati del cambiamento climatico e della pandemia negli ultimi due anni coi quali fare i conti tutti i giorni”, spiega l’assessore regionale all’agricoltura, alessio MAMMI.
ELEZIONI: CONFERME E NUOVI INGRESSI TRA I PARLAMENTARI COLLEGATI AL MONDO AGRICOLO
9684 – roma (agra press) – con i dati sui collegi plurinominali si delinea ormai quasi completamente il quadro degli eletti. vediamo quelli che fanno riferimento, in diverso modo, al mondo agricolo. per la camera, l’imprenditore agricolo dimitri COIN (lega) e’ stato rieletto nel collegio uninominale castelfranco veneto. eletto al plurinominale in basilicata aldo MATTIA (fdi), gia’ direttore regionale coldiretti. per si-verdi e’ stato eletto in tre diversi collegi plurinominali (lombardia, puglia, emilia romagna) il sindacalista dei braccianti aboubakar SOUMAHORO, sconfitto invece a sorpresa nel collegio uninominale di modena. sempre alla camera, nel collegio uninominale marche – u04 ha vinto l’assessore all’agricoltura della regione marche mirco CARLONI (lega), che lascera’ il suo incarico. eletto al plurinominale in sicilia giuseppe CASTIGLIONE (azione/iv), gia’ sottosegretario al mipaaf. per quanto riguarda il senato, il responsabile agricoltura di fratelli d’italia luca DE CARLO e’ stato eletto nel collegio uninominale di treviso. per m5s il ministro in carica stefano PATUANELLI e’ stato eletto nei collegi plurinominali di campania e lazio. eletta anche gisella NATURALE nel plurinominale puglia01, componente della comagri del senato. dal mondo sindacale arrivano due nuove elette per il pd. eletta al plurinominale in lombardia maria chiara GADDA (azione/iv), attualmente deputata in comagri. passa al senato anche antonino GERMANA’ (lega), anche lui attualmente membro della comagri della camera. ricordiamo inoltre, come anticipato ieri, gli eletti legati al mondo agricolo nei collegi uninominali. al senato: gian marco CENTINAIO (lega; pavia), sottosegretario alle politiche agricole nel governo uscente; giorgio maria BERGESIO (lega; cuneo), meinhard DURNWALDER (svp; bressanone), patrizio giacomo LA PIETRA (fdi; prato). eletta anche la parlamentare europea mara BIZZOTTO (lega; vicenza). alla camera eletto francesco BATTISTONI (fi; ascoli piceno), attuale sottosegretario alle politiche agricole. eletti anche: maria cristina CARETTA (fdi; vicenza), monica CIABURRO (fdi; cuneo), raffaele NEVI (fi; terni), manfred SCHULLIAN (svp; bolzano), tutti attualmente nella comagri della camera. eletta alla camera inoltre tiziana NISINI (lega; arezzo), attuale sottosegretaria al lavoro con delega agli ammortizzatori sociali che si e’ occupata in particolare del comparto pesca. e’ da precisare infine che, per avere l’elenco definitivo di tutti i senatori e deputati della nuova legislatura occorre attendere che gli eletti in piu’ collegi, come ad esempio molti leader di partito, scelgano il collegio di elezione e quindi si provveda al subentro dei primi tra i non eletti
PESTICIDI: APPROVATA PROPOSTA COMMISSIONE DI ABBASSARE I LIMITI DI RESIDUI PER PROTEGGERE API
9692 – bruxelles (agra press) – gli stati membri hanno dato il via libera oggi alla proposta della commissione europea di abbassare i limiti massimi di residui (lmr) di due pesticidi neonicotinoidi noti per i loro effetti negativi sulle api. lo rende noto un comunicato stampa della commissione che cosi’ prosegue: “le valutazioni dell’agenzia europea per la sicurezza alimentare mostrano che il clothianidin e il thiamethoxam rappresentano un rischio elevato per gli impollinatori. per questo motivo, il loro uso all’aperto era gia’ stato vietato nell’ue nel 2018. per le importazioni di alimenti e mangimi, le nuove norme abbasseranno i limiti massimi di residui esistenti per queste sostanze al livello piu’ basso che puo’ essere misurato con le tecnologie piu’ recenti. l’adozione delle regole e’ prevista per l’inizio del prossimo anno. gli operatori del settore alimentare e i paesi terzi avranno tempo sufficiente per adattarsi alle nuove regole. i nuovi lmr si applicheranno agli alimenti prodotti nell’ue – dove la soglia e’ gia’ molto bassa – e a quelli importati da paesi terzi. stella KYRIAKIDES, commissario per la salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato: ‘e’ la prima volta che abbassiamo gli lmr per tenere conto dell’impatto delle sostanze attive sull’ambiente, che puo’ avere conseguenze globali. si tratta di un passo importante nel nostro lavoro nell’ambito della “strategia dalla fattoria alla tavola”. dato il loro impatto negativo sugli impollinatori di tutto il mondo, comprese le api, l’uso di questi due neonicotinoidi e’ gia’ stato bloccato nell’ue. oggi facciamo un ulteriore passo avanti, contribuendo alla transizione verso sistemi alimentari sostenibili, anche a livello globale. una volta che le regole concordate oggi saranno in vigore, i prodotti importati non potranno piu’ contenere residui di questi due neonicotinoidi’. il regolamento mettera’ in pratica gli obiettivi della commissione, annunciati nel patto verde per l’europa e nella strategia farm to table, e terra’ conto degli aspetti ambientali nel valutare le richieste di tolleranza all’importazione di pesticidi non piu’ consentiti nell’ue, rispettando al contempo le norme e gli obblighi dell’organizzazione mondiale del commercio (omc). dopo aver consultato i membri dell’omc, la proposta della commissione e’ stata presentata al comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi, dove e’ stata sostenuta da una maggioranza qualificata di stati membri. il regolamento sara’ presentato al consiglio e al parlamento, che hanno due mesi di tempo per reagire. se non ci saranno obiezioni da parte delle due istituzioni, il regolamento sara’ adottato all’inizio del 2023″.
ELEZIONI: GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), L’AGRICOLTURA RESTI UNA PRIORITA’ E’ IL MOTORE DELLA ECONOMIA
9645 – roma (agra press) – “confagricoltura guarda con favore al nuovo scenario politico in corso di definizione. gli italiani al voto hanno espresso compattezza e desiderio di stabilita’. sono certo che il nuovo esecutivo riconoscera’ l’importanza di tutelare l’imprenditoria agricola, da sempre volano di sviluppo e crescita economica per il paese. tra le priorita’ che il prossimo governo dovra’ affrontare, vi sono certamente la stabilizzazione del reddito degli agricoltori e l’incremento della potenzialita’ produttiva del comparto, per farsi garante della sicurezza alimentare a favore dei consumatori italiani ed europei. il momento storico che stiamo affrontando, destabilizzato prima dalla pandemia e attualmente dal conflitto russo-ucraino, richiede un intervento deciso a supporto degli imprenditori e dei lavoratori della filiera, vessati dalle ripercussioni economiche legate al rincaro delle materie prime e al costo dell’energia. e’ necessario intervenire con ogni sforzo possibile per tutelare un settore nevralgico per la nostra economia”, ha dichiarato massimiliano GIANSANTI, presidente di confagricoltura, “la piu’ antica organizzazione di tutela e di rappresentanza delle imprese agricole (167.658, assuntrici di manodopera), che generano oltre il 45% della produzione lorda vendibile per 34 miliardi di euro di valore aggiunto”.
AGRIFISH: PATUANELLI RIBADISCE NO A NUTRISCORE ENTRO NOVEMBRE APPROVAZIONE PIANO STRATEGICO
9644 – bruxelles (agra press) – a margine del consiglio agricolo di bruxelles PATUANELLI ha risposto ad alcune domande dei giornalisti. sui temi agricoli PATUANELLI ha detto di aver ribadito il no italiano al nutriscore che “sara’ sicuramente ribadito anche dal prossimo ministro delle politiche agricole”. PATUANELLI ha anche chiesto una valutazione di impatto delle nuove norme sui fitofarmaci. sul piano strategico il ministro ha detto che prevede l’approvazione da parte della commissione entro novembre o forse anche prima, ribadendo che il ritardo generale e’ stato dovuto al ritardo dell’accordo in conferenza stato-regioni sui fondi feasr. parlando invece delle elezioni, PATUANELLI dopo aver spiegato di aver commentato i risultati con il ministro danese dell’agricoltura rasmus PREHN e con quello spagnolo luis PLANAS, che hanno espresso “qualche preoccupazione”, ha detto che sara’ giusto valutare il governo dal suo operato e dalla capacita’ di rendere concrete le promesse fatte in campagna elettorale. sui buoni risultati del m5s per PATUANELLI ha pesato “la credibilita’ di CONTE, che ringrazio personalmente” e le proposte positive fatte dal movimento. PATUANELLI ha parlato di un’opposizione “seria, responsabile, consapevole e propositiva” ma anche “ferma” perche’ a suo giudizio il governo della destra non sapra’ dare risposte al paese. qui le dichiarazioni complete di patuanelli https://bit.ly/3ygYVen
AGRIFISH: APPROVATO NO PAPER SU PESTICIDI PER CHIEDERE ANALISI IMPATTO NUOVO REGOLAMENTO COMMISSIONE
9651 – roma (agra press) – nel consiglio agrifish 17 stati membri hanno approvato un ‘no paper’ che chiede alla commissione ue un’analisi di impatto extra sul regolamento di riduzione dei fitofarmaci per tenere conto del rischio di forte calo della produzione agricola europea in un momento in cui si chiede agli agricoltori europei di produrre di piu’. “l’iniziativa del consiglio agricoltura e’ speculare a quanto la comagri del parlamento eruoepo ha dichiarato al consiglio informale con le parole del presidente norbert LINS”, ha osservato l’europarlamentare paolo DE CASTRO (s&d) che ha aggiunto: “solo una iniziativa comune di parlamento e consiglio ue puo’ fermare questa scellerata proposta della commissione”.
PESCA: CORTE CONTI UE, LA LOTTA DEGLI STATI MEMBRI ALLA PESCA ILLEGALE VA INTENSIFICATA
9647 – lussemburgo (agra press) – “la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata costituisce una delle piu’ grandi minacce per gli ecosistemi marini e compromette gli sforzi per gestire le risorse ittiche in modo sostenibile. nonostante i provvedimenti assunti dall’ue e dagli stati membri per tenerla sotto controllo, tali misure non sono efficaci quanto dovrebbero perche’ i singoli stati membri effettuano le verifiche e applicano le sanzioni in modi diversi. questa e’ la conclusione a cui e’ giunta la corte dei conti europea in una relazione speciale pubblicata oggi. la corte raccomanda alla commissione europea di vigilare affinche’ gli stati membri rafforzino i propri regimi di controllo per impedire l’importazione nell’ue di prodotti della pesca illegale e di adoperarsi perche’ essi applichino sanzioni dissuasive contro la pesca illegale esercitata nelle acque dell’ue e degli altri paesi. l’ue e’ uno dei principali attori globali nel settore della pesca, sia in termini di flotta peschereccia (con circa 79 000 navi), sia in qualita’ di maggiore importatore al mondo di prodotti ittici (il 34 % del commercio totale a livello mondiale). in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, l’ue si e’ impegnata a porre fine alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata entro il 2020, ma non vi e’ riuscita. in ogni caso, non basta assicurare la legalita’ di un prodotto per garantire che quest’ultimo provenga da fonti sostenibili”, informa un comunicato della corte dei conti ue. “l’ue dispone di regimi di controllo per contrastare lo spaccio di prodotti ittici pescati illegalmente ai consumatori. nonostante tali misure, pero’, questi prodotti continuano a finire nel piatto dei cittadini dell’ue. cio’ e’ fra l’altro dovuto al fatto che le verifiche e le sanzioni sono applicate in modo diverso a seconda dello stato membro”, ha affermato eva LINDSTROM, il membro della corte responsabile della relazione. “nel 2008 l’ue ha istituito un sistema di certificazione delle catture al fine di garantire la legalita’ dei prodotti della pesca importati. secondo la corte, tale sistema ha migliorato la tracciabilita’ e ha rafforzato i controlli sulle importazioni, ma i controlli eseguiti dagli stati membri non sono uniformi. il sistema di certificazione delle catture dell’ue e’ basato su documentazione cartacea, con il maggior rischio di frode che ne consegue, mentre sarebbe piu’ efficace – sostiene la corte – un’unica banca dati elettronica a livello di unione. in realta’, la commissione europea ha sviluppato un sistema informatico a livello di ue per svelare piu’ facilmente le frodi e automatizzare i controlli, ma nessuno stato membro lo utilizza. la commissione ha proposto di renderne obbligatorio l’uso. la commissione e il consiglio, qualora reputino carenti i regimi di controllo in atto in paesi non appartenenti all’ue che esportano prodotti ittici nell’unione, possono intervenire emettendo cartellini ‘gialli’ o ‘rossi’. quando viene attribuito un cartellino rosso a uno di questi paesi, gli stati membri dell’ue sono tenuti a respingere tutte le importazioni di prodotti della pesca provenienti dai suoi pescherecci. la corte ha riscontrato che il sistema dei cartellini si e’ rivelato utile, innescando riforme nella maggior parte dei paesi a cui e’ stato applicato”, continua la corte. “agli stati membri spetta verificare l’attivita’ di pesca condotta dalla flotta battente la loro bandiera e nelle loro acque. la corte ha constatato che le verifiche nazionali hanno spesso rilevato casi di pesca illegale. cio’ nonostante, in alcuni stati membri persistono, a causa di scarsi controlli, volumi di pesca eccessivi e una comunicazione incompleta delle catture. la dichiarazione errata delle catture costituisce l’infrazione piu’ comune commessa dalla flotta dell’ue, a cui fa seguito la pesca in zone di divieto o senza contingenti assegnati e l’utilizzo di attrezzi illegali. e’ ampiamente dimostrato, stando alla corte, che e’ problematico imporre il rispetto dell’obbligo di sbarco e che i rigetti illegali in mare continuano. la corte ha inoltre constatato che i progetti finanziati dall’ue sottoposti all’audit avevano concorso a rafforzare il regime di controllo della pesca. quanto al sistema sanzionatorio, la corte ha rilevato che la grande maggioranza delle infrazioni gravi individuate ha determinato l’avvio di un’indagine o di un procedimento penale, con la conseguente irrogazione tempestiva di sanzioni. dall’audit e’ emerso pero’ che non vi sono condizioni di parita’ nel territorio dell’ue. ad esempio, la corte ha osservato che l’ammenda media inflitta per un’infrazione analoga variava da circa 200 euro (cipro, lituana ed estonia) a oltre 7 000 euro (spagna). in alcuni stati membri, le sanzioni non costituivano un adeguato deterrente contro la pesca illegale, in quanto non erano commisurate ai vantaggi economici ricavati dalle infrazioni. la corte raccomanda alla commissione di perseguire l’applicazione uniforme ed efficace di un sistema sanzionatorio dissuasivo. andrebbe inoltre armonizzata l’applicazione del sistema di punti di penalita’ nei vari stati membri”, conclude il comunicato. la relazione speciale 20/2022 “azione dell’ue per contrastare la pesca illegale – regimi di controllo in atto ma indeboliti da verifiche e sanzioni non uniformi applicate dagli stati membri” e’ disponibile qui https://bit.ly/3f9CReH
PIL: ISTAT, CRESCITA A +6,7% NEL 2021 STIME IN RIALZO
9564 – roma (agra press) – un comunicato stampa dell’istat informa che “nel 2021 il tasso di variazione del pil in volume e’ pari a +6,7%, con una revisione al rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto alla stima di aprile. sulla base dei nuovi dati, nel 2020 il pil in volume e’ sceso del 9,0%, invariato rispetto alla stima di aprile. nel 2021 il pil ai prezzi di mercato risulta pari a 1.782.050 milioni di euro correnti, con una revisione al rialzo di 6.614 milioni rispetto alla stima di aprile scorso. per il 2020 il livello del pil risulta rivisto verso l’alto di 3.660 milioni di euro. nel 2021 gli investimenti fissi lordi sono aumentati in volume del 16,5%, i consumi finali nazionali del 4,2%, le esportazioni di beni e servizi del 13,4% e le importazioni del 14,7%.i dati qui presentati incorporano la revisione dei conti nazionali annuali relativa al triennio 2019-2021, effettuata per tenere conto delle informazioni acquisite dall’istat dopo la stima pubblicata lo scorso aprile. in particolare, le stime dell’anno 2020 incorporano i dati definitivi sui risultati economici delle imprese e quelli completi relativi all’occupazione”. “il valore aggiunto in volume e’ aumentato dell’11,5% nell’industria in senso stretto, del 21,6% nelle costruzioni e del 4,7% nel settore dei servizi, mentre e’ diminuito dell’1,3% nel settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca. nel 2021, per l’insieme delle societa’ non finanziarie la quota di profitto e’ pari al 41,0% e il tasso di investimento e’ pari al 23,1%. il reddito disponibile delle famiglie consumatrici ha segnato nel 2021 un aumento del 3,7% in valori correnti e del 2,1% in termini di potere d’acquisto. il contestuale aumento dei consumi privati (+6,9%), ha generato una flessione della propensione al risparmio delle famiglie passata al 13,1% dal 15,6% del 2020. l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al pil e’ pari nel 2021 a -7,2% (-9,5% nel 2020), invariato rispetto alla stima pubblicata ad aprile. il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) e’ pari a -3,7% del pil”, conclude l’istat.
ISMEA PRESENTA A TERRA MADRE ANTEPRIMA RAPPORTO “GIOVANI AGROALIMENTARE E TERRITORIO”
9580 – torino (agra press) – un comunicato stampa di ismea rende noto che: “l’italia e’ tra i paesi che maggiormente contribuiscono all’invecchiamento della popolazione europea, e nelle aree rurali il numero dei giovani si e’ quasi dimezzato negli ultimi 10 anni, ponendo a rischio la tenuta demografica e socio-economica di interi territori con gravi conseguenze anche sotto il profilo ambientale. e’ da queste premesse, assai poco rassicuranti, che prende le mosse l’analisi di ismea presentata oggi a torino presso terra madre – salone del gusto nel corso della conferenza ‘generazione terra: valore, cibo e ambiente. il ruolo dei giovani nella filiera agroalimentare italiana’. nell’ambito dell’incontro, a cui hanno preso parte la presidente di slow food italia, barbara NAPPINI, il responsabile servizio statistiche e indicatori sull’agricoltura di istat roberto GISMONDI, i rappresentanti di ismea fabio DEL BRAVO e giorgio VENCESLAI, assieme a due giovani agricoltori: claudio AMERI della cooperativa maramao bio e linda ORLANDINI, socia consorzio castanicoltori alta valle del reno, sono stati presentati i principali highlight del rapporto ‘giovani agroalimentare e territorio’ e il nuovo strumento fondiario di ismea a sostegno del ricambio generazionale in agricoltura. l’evento, moderato da giuseppe BOTTERO responsabile della redazione economica de la stampa, e’ stata anche l’occasione per anticipare alcuni dei dati dell’ultimo censimento sull’agricoltura italiana dell’istat, che saranno approfonditi all’interno del rapporto. il quadro demografico generale e’ allarmante e l’esistenza di divari sulla dotazione di infrastrutture e i servizi non favorisce la permanenza dei giovani nelle aree rurali. piu’ rassicuranti sono i dati sulle imprese a conduzione giovanile in agricoltura, che, seppur di poco, crescono di numero nel quinquennio, in controtendenza rispetto al resto dell’economia e alla progressiva riduzione del numero di aziende agricole nel complesso. le aziende condotte da giovani presentano un grado maggiore competitivita’, produttivita’, propensione all’innovazione e orientamento al mercato. in base ai dati del registro delle imprese, dal 2017 ad oggi sono nate ogni giorno per mano di giovani fino a 35 anni di eta’ 21 nuove aziende agricole, mentre 5 hanno chiuso i battenti, rendendo il saldo tra iscrizioni e cessazioni in attivo per oltre 6.000 aziende nella media del quinquennio. per effetto di queste dinamiche il numero di imprese agricole condotte dalle nuove generazioni risulta a fine 2021 di 56.172, manifestando una crescita dello 0,4% all’anno negli ultimi 5 anni. nello stesso periodo il numero complessivo delle aziende agricole si e’ ridotto al ritmo dello 0,7% all’anno e quello delle aziende ‘giovanili’ dell’intera economia addirittura del 2,4%, corrispondente alla scomparsa di oltre 70.000 imprese nel periodo osservato. i dati dell’ultimo censimento dell’istat mettono in evidenza alcune peculiarita’ dei giovani agricoltori che fanno impresa, confermando la stretta correlazione che c’e’ tra le nuove generazioni e una maggiore competitivita’, capacita’ di innovare, di fare rete, di diversificare le fonti di reddito e produrre valore nel territorio. mediamente i giovani sono piu’ formati (49,7% dei capi azienda giovani ha un diploma di scuola superiore e il 19,4% una laurea), le aziende da loro condotte sono piu’ grandi (18,3 ettari di sau per azienda contro 10,7), piu’ orientate al mercato e il loro livello di digitalizzazione e’ il doppio dell’agricoltura nel complesso, cosi’ come piu’ elevata risulta la propensione all’innovazione (il 24,4% dei giovani ha realizzato almeno un investimento innovativo nel triennio 2018-2020, a fronte del 9,7% dei non giovani). i giovani sono poi in prima linea anche nel modello di agricoltura multifunzionale, che sta cambiando la percezione del settore primario italiano, spesso con importanti ricadute sull’ambiente e sulla collettivita’, come nel caso della produzione di energie rinnovabili o l’agricoltura sociale. il giovane agricoltore, da semplice produttore di derrate alimentari, diventa creatore di servizi e generatore di valore per il territorio rurale, attraverso esempi di successo come gli agriturismi, le attivita’ di trasformazione e vendita diretta dei prodotti, le fattorie didattiche, gli agriasili. l’incidenza dei giovani nelle aziende con attivita’ connesse, sale infatti al 19%. questa capacita’ di creare valore e svolgere funzioni diverse dei giovani incontra un terreno fertile in termini di opportunita’ di sviluppo e mantenimento delle imprese nelle aree del territorio – ampiamente diffuse nelle province italiane – caratterizzate da eccellenze e peculiarita’ dei prodotti agroalimentari e da fattori storici, culturali e ambientali, a cui fa da contraltare il dinamismo e l’attivismo delle amministrazioni locali e degli operatori pubblici e privati per la loro valorizzazione attraverso certificazioni, marchi e riconoscimenti in ambito agroalimentare come in ambito turistico e ambientale. di queste l’ismea fornisce uno spaccato originale e dettagliato tramite il suo osservatorio territoriale della qualita’ e sostenibilita’. ‘i giovani che scelgono l’agricoltura sono in gran parte laureati, hanno viaggiato all’estero, usano il web e la tecnologia – ha commentato la presidente di slow food italia, barbara NAPPINI. nelle loro imprese, oltre alla coltivazione, sviluppano attivita’ di trasformazione dei prodotti e vendita diretta, fattorie didattiche e agricoltura sociale per l’inserimento di persone svantaggiate. sono attenti all’ambiente, impegnati nella lotta alla crisi climatica, credono nei valori di un’agricoltura sostenibile. anima della transizione ecologica, sono loro la generazione a cui guardare per declinare le politiche agricole del futuro: con lungimiranza e coraggio, le generazioni attuali hanno compreso e accolto in prima persona l’urgenza delle crisi -climatica, ambientale e sociale- che viviamo. l’agricoltura per loro e anche per slow food e’ un progetto culturale, una scelta consapevole: significa diventare artefici piuttosto che consumatori di senso’. ‘il censimento delle aziende agricole riferito al 2020, condotto nel 2021 ed i cui primi risultati sono stati diffusi a giugno 2022, ha indicato con chiarezza che l’agricoltura italiana si sta orientando verso un modello gestionale piu’ moderno rispetto al passato – ha sottolineato roberto GISMONDI dell’istat. meno aziende agricole ma piu’ grandi, meno terreni di proprieta’, piu’ multifunzionalita’; ma anche persistenti gap rispetto agli altri settori economici: ritardo nella digitalizzazione, formazione professionale del capo azienda ancora non del tutto adeguata, forti discrepanze territoriali. in tale contesto, dinamico e ricco di contrasti, il ruolo del capo azienda ‘giovane’ (fino a 40 anni) non decolla: rispetto al 2010, nel 2020 la percentuale di aziende agricole con capo azienda giovane e’ scesa dall’11,5% al 9,3%. si tratta di una tendenza coerente con quanto si sta verificando negli altri settori economici, che dipende anche dalla maggiore attrattivita’ di altre forme di impiego e dalla fuga verso l’estero. tuttavia, una lettura piu’ approfondita degli esiti censuari evidenzia che i capo azienda giovani tendono a guidare particolari tipologie di aziende, ancora non numerosissime, ma fortemente caratterizzate da alcuni fattori identificativi. sono prevalentemente aziende piu’ grandi della media, con terreni in affitto (e non di proprieta’), con almeno un’attivita’ connessa, molto propense verso la pratica biologica e verso la commercializzazione dei prodotti aziendali, estremamente innovative e digitalizzate. inoltre, il capo azienda giovane ha un titolo di studio piu’ elevato della media (solo un capo azienda giovane su cinque non va oltre la licenza elementare, rispetto ai tre su cinque tra i capo azienda over 40) ed ha una maggiore propensione a frequentare corsi di aggiornamento. cosa succedera’ dopo il censimento? se, come l’istat conta di poter fare, con il 2023 si aprira’ la stagione del censimento ‘permanente’ dell’agricoltura, sara’ possibile disporre con cadenza annuale di dati strutturali sulle aziende agricole italiane, in grado di analizzare l’evoluzione della figura del capo azienda e, piu’ in generale, delle caratteristiche della forza lavoro impiegata’. ‘il coinvolgimento dei giovani nel settore agricolo e’ un obiettivo della politica agricola comune europea e una sfida per l’italia – ha evidenziato invece fabio DEL BRAVO responsabile della direzione servizi per lo sviluppo rurale dell’ismea. una maggiore presenza di giovani e’ necessaria per accelerare e concretizzare il rinnovamento di cui necessita il settore agricolo per essere piu’ competitivo, sia rispetto alle altre agricolture europee sia rispetto agli altri settori economici riducendo il divario di redditivita’ che lo contraddistingue, sia per essere in grado di affrontare le sfide ambientali e assicurare il contributo all’adattamento e alla mitigazione dei cambiamenti climatici. il ricco ecosistema di produzioni certificate, presidi e riconoscimenti territoriali, attrattori ricreativi e culturali, oltre a creare occupazione di qualita’, puo’ rappresentare una reale opportunita’ per dispiegare tutte le potenzialita’ del modello di agricoltura italiano in cui le attivita’ secondarie e quelle di supporto rappresentano ormai piu’ di un quinto del valore della produzione e basato sulla distintivita’ e la conseguente maggiore creazione di valore’. ‘ismea e’ da sempre al fianco dei giovani imprenditori agricoli per contribuire al processo di turnover generazionale, necessario per mantenere in vita e sviluppare ulteriormente il settore agricolo e le aree rurali del paese – ha infine dichiarato giorgio VENCESLAI, responsabile servizi per le imprese di ismea. negli anni sono stati messi a punto diversi strumenti come la misura piu’ impresa, che concede contributi a fondo perduto e mutui a tasso agevolato ai giovani imprenditori agricoli, e la banca nazionale delle terre agricole che prevede, sempre per i giovani imprenditori agricoli, la possibilita’ di pagare ratealmente il prezzo del terreno agricolo acquistato. i finanziamenti per l’acquisto dei terreni, inoltre, saranno riattivati non appena bruxelles dara’ l’ok. lo strumento ripartira’ con significative novita’ rispetto al passato, prevedendo modalita’, finalita’ e agevolazioni differenti a seconda delle qualifiche del richiedente’. il rapporto completo dell’ ismea verra’ reso disponibile sul sito web dell’istituto nelle prossime settimane”.
GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA) RIELETTO VICEPRESIDENTE DEL COPA
9571 – roma (agra press) – un comunicato stampa di confagricoltura rende noto che: “massimiliano GIANSANTI, presidente di confagricoltura, e’ stato rieletto oggi vicepresidente del comitato delle organizzazioni agricole europee (copa), che riunisce 60 organizzazioni dei paesi membri della ue e 36 organizzazioni partner di altri paesi. presidente del copa, per i prossimi due anni, e’ stata rieletta la francese christiane LAMBERT. ‘dobbiamo garantire un’azione politica che possa stabilizzare il reddito degli agricoltori e certezze nell’incrementare la potenzialita’ produttiva, rispondendo alle esigenze dei consumatori europei e mondiali che ci chiedono sempre piu’ cibo, e sempre piu’ sicuro e di qualita’ – ha sottolineato massimiliano GIANSANTI -. il momento storico che stiamo attraversando, tra pandemia e conflitto russo-ucraino, con le pesanti ripercussioni economiche causate dai rincari delle materie prime – ha proseguito – richiede da parte della ue ogni sforzo possibile per consentire alle imprese agricole, non solo di ripartire, ma anche di innovarsi, rafforzando cosi’ il nostro sistema agricolo e agroalimentare. tutto questo sara’ possibile grazie al lavoro propositivo del coordinamento degli agricoltori europei’. massimiliano GIANSANTI, romano, imprenditore agricolo, gestisce aziende agricole – a roma, viterbo e parma – specializzate nella produzione di cereali, latte e prodotti zootecnici ed attive in ambito agroindustriale e agroenergetico attraverso la produzione di energia elettrica da fotovoltaico. a parma produce parmigiano reggiano e a roma latte bovino di alta qualita’ per la centrale del latte.
BIOLOGICO: RIEGLER (CONFAGRICOLTURA), ITALIA SEMPRE LEADER IN UE AUMENTANO COLTIVAZIONI E OPERATORI
9604 – roma (agra press) – un comunicato stampa di confagricoltura rende noto che: ‘”oggi si festeggia la giornata europea della produzione biologica. la ricorrenza e’ l’occasione per fare il punto su un settore, quello del bio, che in italia continua a crescere in estensione dei terreni e in produttivita’”. toni RIEGLER, presidente della federazione nazionale agricoltura biologica di confagricoltura, commenta cosi’ gli ultimi dati sull’andamento del comparto: 2,2 milioni di ettari (il 17% della sau totale); 4.413 nuovi ingressi nel sistema di certificazione che in totale raggiungono quota 86.144 (+5,4% rispetto al 2020). dati che comunque non devono far diminuire l’attenzione sul settore visto il rallentamento delle aziende in conversione biologica. ‘il bio italiano si conferma leader in europa – aggiunge RIEGLER – e il nostro paese e’ il piu’ vicino agli obiettivi fissati da bruxelles per il 2030. rispetto a una media europea del 9% dei terreni coltivati in modo biologico, lo stivale e’ ormai al 17%’. con questo ritmo, secondo le previsioni, nel 2027 verranno raggiunti i 2,7 milioni di ettari e 3 milioni nel 2030. il traguardo del 25%, indicato nella strategia farm to fork 2030, e’ molto vicino. alcune regioni si distinguono per la crescita della propria sau destinata al bio: campania +55%, toscana +25% e friuli-venezia giulia +23%. le coltivazioni biologiche che crescono di piu’ sono i vigneti +9,2% e i noccioleti +12,5%, insieme alle colture permanenti +3,5% e ai cereali +2,8%. quest’anno, le vendite di prodotti alimentari bio italiani si sono attestate sui 5 miliardi di euro mentre l’export, con il suo marchio made in italy cresce del 16% rispetto al 2021, per complessivi 3,4 miliardi di euro di vendite sui mercati esteri. ‘dati che mettono in evidenza come il bio abbia ricadute positive sia a livello ambientale, che di produzione agricola – commenta emilio FIDORA, di recente eletto vicepresidente del gruppo di lavoro sull’agricoltura biologica del copa-cogeca -. sempre piu’ rilevante e’ il valore del mercato generato. anche se dobbiamo registrare una flessione dei consumi domestici dello 0,8%, a conferma del peso del minor potere di acquisto sulle scelte degli italiani’. ‘l’adozione del piano d’azione nazionale per la produzione biologica e i prodotti biologici rappresenta l’occasione per aumentare la competitivita’ delle filiere bio e garantire un’equa remunerazione e redditivita’ alle aziende del comparto, legando sempre piu’ lo sviluppo del settore alla crescita dei consumi del prodotto, valorizzando maggiormente le produzioni del made in italy”‘.
“MONDO AGRICOLO”: GIANSANTI, L’OMBRA DELLA RECESSIONE SUL SISTEMA ITALIA
9545 – roma (agra press) – “l’ombra della recessione sul sistema italia” e’ il titolo dell’editoriale di massimiliano GIANSANTI che apre il numero di settembre di “mondo agricolo”, il mensile di confagricoltura diretto da gabriella BECHI, la quale intervista il direttore generale di confagricoltura annamaria BARILE la quale racconta le decisioni prese e le nuove idee per ottimizzare la collaborazione tra federazione, unioni e sede centrale. tra gli altri articoli, BECHI scrive un articolo intitolato “quello che serve”, in cui vengono riassunte le indicazioni dell’organizzazione degli imprenditori agricoli al nuovo governo e alessandra AUSANIO firma “l’agricoltura secondo i partiti”, una rassegna dei contenuti agricoli dei programmi elettorali. la rivista e’ consultabile al link https://bit.ly/3r7uxyJ
“THE WALL STREET JOURNAL”: I COSTI DEL BURRO AUMENTANO PER LA SCARSITA’ DELLE FORNITURE
9550 – new york (agra press) – “la minore produzione di latte nelle aziende lattiere statunitensi e la carenza di manodopera per gli impianti di lavorazione hanno pesato sulla produzione di burro per mesi, lasciando la quantita’ di burro nelle celle frigorifere statunitensi alla fine di luglio al livello piu’ basso dal 2017, secondo il dipartimento dell’agricoltura”, riferisce jesse NEWMAN su “the wall street journal”. le scarse forniture hanno fatto salire i prezzi del burro nei supermercati statunitensi , superando la maggior parte degli altri alimenti nell’ultimo anno. i prezzi dei generi alimentari negli stati uniti ad agosto sono aumentati del 13,5% negli ultimi 12 mesi, il piu’ grande aumento annuale dal 1979, ma il burro ha superato tutti, aumentando del 24,6% nello stesso periodo. nel frattempo – continua l’articolo – alcuni caseifici stanno cercando di produrre piu’ burro possibile prima dell’intensa stagione dei dolci natalizi. in effetti, il problema del burro inizia con latte, spiega NEWMAN. la mandria da latte degli stati uniti si e’ contratta l’anno scorso a causa dell’aumento dei costi per gli allevatori. l’aumento delle spese legate ai mangimi, alla manodopera e ad altri beni ha ridotto i margini degli allevatori nonostante i prezzi del latte record. e cosi’, dopo essere calata nel 2021, la produzione usa di burro e’ scesa del 2% fino a luglio, secondo l’usda e il burro nelle celle frigorifere, nello stesso periodo e’ calato del 21% a 314 milioni di libbre), sottolinea NEWMAN.Agrapresshttps://www.agrapress.it/