Notizie in Pillole dal 14 settembre 2023 al 20 settembre 2023 (fonte: Agra press)

 

AGEA PRESENTA RISULTATI E PROSPETTIVE CRIMINAL FOCUS AREA, INTERVENTI DI VITALE, RISPOLI, FRADDOSIO 

10185 – roma (agra press) – “dopo 9 mesi e mezzo sono convinto che il percorso intrapreso in agea e’ quello giusto. siamo partiti ridisegnando l’organizzazione interna e siamo pronti per sviluppare la nuova ‘mission’ dell’agenzia. avevamo trovato una situazione caotica e disorganizzata e ora invece abbiamo messo a regime le energie interne per fare sistema”, ha detto fabio VITALE, direttore generale di agea, concludendo l’open forum finale per presentare risultati e prospettive future del progetto criminal focus area – cfa. sul progetto cfa VITALE ha parlato in un’intervista ad “agra press” disponibile qui https://www.youtube.com/watch?v=f5SwX9MB2kA “quello che presentiamo oggi e’ solo uno degli strumenti che stiamo mettendo in campo”, ha detto VITALE che ha citato il rinnovo per 3 anni della convenzione con l’arma dei carabinieri e la nuova convezione con inps. “agea cambiera’ molto perche’ non saremo piu’ passivi ma faremo ‘intelligence’ amministrativa, cooperando con le forze dell’ordine. la carta dei suoli, che sara’ operativa dal 1 febbraio 2024, avra’ in questo senso un impatto fondamentale per la correttezza della gestione degli aiuti”, ha aggiunto il direttore agea. “al centro del nostro progetto ci sono lo sviluppo dell’agricoltura e gli agricoltori che oggi percepiscono agea come un moloch che non funziona!”, ha detto ancora VITALE che, parlando del sistema ibrido stato-regioni di erogazione dei pagamenti, ha chiesto di creare con fini operative una conferenza tra agea e i direttori generali agricoltura di tutte le regioni. parlando del sian il direttore ha parlato di un sistema che deve essere al servizio dell’agricoltura ma che oggi e’ “un colabrodo”: per questo sara’ necessaria uniformita’ nel deposito sul sian dei fascicoli aziendali da parte dei singoli organismi pagatori regionali, in modo da avere maggiore uniformita’. “mettere la tecnologia a supporto della prevenzione e repressione di importanti fenomeni criminosi, pone un tassello importante nel nostro ambizioso progetto di ripristino della legalita’, in particolare nelle aree meno sviluppate e quindi piu’ deboli del paese grazie ai finanziamenti europei previsti dal pon legalita’ e’ stato possibile mettere a servizio delle forze di polizia, degli enti pubblici e degli enti locali gestori del territorio le piu’ moderne tecnologie in materia di telerilevamento di fotointerpretazione del suolo capaci di fornire informazioni preziose sia per le attivita’ di indagine, sia per le attivita’ di gestione e monitoraggio del territorio’. alla presenza di istituzioni, forze dell’ordine ed esponenti delle realta’ economiche e sociali del panorama nazionale, sono state presentate le funzionalita’ e finalita’ del progetto e le sue evidenze scientifiche”, ha detto ancora VITALE parlando del progetto cfa. sviluppato sulla base del protocollo d’intesa sottoscritto con il ministero dell’interno, criminal focus area e’ nato con l’obiettivo di contrastare i fenomeni criminali connessi alle attivita’ produttive grazie a strumenti tecnologici innovativi e all’avanguardia messi a disposizione degli ‘addetti ai lavori’ e forze dell’ordine impegnati nel ripristino e nel rafforzamento della legalita’ nelle regioni che sono parte del programma pon legalita’. qui la sintesi del progetto (https://bit.ly/3LwZlnj ) il progetto e’ stato illustrato da pier paolo FRADDOSIO, direttore dell’organismo pagatore di agea, che ha spiegato come si e’ sviluppato il lavoro, i risultati raggiunti e le potenzialita’ future. sono stati presentati in particolare tre casi studio di applicazione del progetto cfa che hanno visto coinvolte tre aree particolarmente sensibili del paese: il comune di caivano, il comune di san severo e la regione sicilia. “l’innovazione tecnologica permettera’ una sempre piu’ efficace difesa dell’ambiente e degli ecosistemi. i progetti messi in campo consentono e consentiranno all’arma dei carabinieri di ottimizzare l’impiego di risorse umane, materiali e di migliorare l’azione preventiva e repressiva nel settore agro-forestale, fortificando, cosi’, l’efficienza della capillarita’ dei presidi nel territorio, anche nella essenziale funzione di salvaguardia delle nostre preziose risorse naturali”, ha detto nel suo intervento andrea RISPOLI, generale di corpo d’armata e comandante cufaa-comando carabinieri unitaÌ€ forestali, ambientali e agroalimentari. “le criminal focus area – ha spiegato andrea ROSATI, direttore associazione mondiale di zootecnia e referente scientifico del progetto – sono aree potenzialmente interessata da attivita’ criminose e il loro monitoraggio e lo sviluppo di correlazioni con dati giudiziari, ambientali ed economici costituiscono degli strumenti di supporto decisionale e di valutazione e controllo del territorio. dalle ricerche effettuate, emerge che la maggior parte delle cfa sono concentrate nelle zone del mezzogiorno e nella stessa area si registrano il maggior numero di famiglie in condizioni di poverta’ relativa, evidenziando una situazione di correlazione tra criminalita’ e poverta’. inoltre, andando a raffrontare le criminal focus area con i reati ambientali emerge una strettissima correlazione tra i fenomeni, che puo’ essere ulteriormente approfondita e che conferma che l’individuazione delle cfa puo’ consentire la prevenzione dei fenomeni illeciti e quindi dei reati ambientali”.

 

COLTURE PROTEICHE: DE CASTRO, BIOTECNOLOGIE SONO SOLUZIONE NON CARNE SINTETICA 

10171 – bruxelles (agra press) – “lo ripetiamo da mesi, e adesso lo abbiamo messo anche nero su bianco in una relazione del parlamento europeo: la carne sintetica, con i suoi impatti da un punto di vista ambientale, sociale, economico ed etico non puo’ rappresentare una soluzione al deficit strutturale di proteine affrontato dall’europa. al contrario, la scienza ci offre soluzioni ben piu’ sostenibili, a partire dalle nuove tecnologie ad evoluzione assistita delle piante, che possono portare ad un incremento nel breve termine della produzione europea di proteine vegetali, grazie a varieta’ piu’ produttive e piu’ resistenti.” lo afferma in un comunicato paolo DE CASTRO, membro della commissione agricoltura del parlamento europeo, in seguito all’approvazione – informa il comunicato – del rapporto di iniziativa sulla strategia europea per le proteine. “nonostante il testo messo al voto includesse un paragrafo che definiva la carne sintetica un’opportunita’ da sfruttare, grazie agli emendamenti presentati insieme alla collega daniela RONDINELLI e vari altri deputati del gruppo dei socialisti e democratici, siamo riusciti a ribaltare questo impianto, eliminando ogni riferimento al cibo di laboratorio e sottolineando l’importanza delle nuove biotecnologie sostenibili nella sfida globale per un’agricoltura in grado di produrre di piu’, utilizzando meno input”, spiega l’europarlamentare pd, che conclude: “la battaglia contro il cibo sintetico e a favore di una scienza che, come con le tea, sostenga e rafforzi i cicli biologici necessari alla produzione di cibo, continua. e come paesi mediterranei dovremo essere in grado di creare un blocco granitico a difesa del legame cibo-natura, che rischia di essere sostituito a causa di visioni opposte alle nostre, soprattutto da parte dei paesi nord-europei”.

 

CANAPA: AGRINSIEME CHIEDE LA SOSPENSIONE DEL DECRETO CHE NE LIMITA L’USO A FINI FARMACEUTICI 

10183 – roma (agra press) – “sospendere il decreto che dichiara illecito l’uso non farmacologico del prodotto da estratti di canapa, alla luce delle evidenze scientifiche e in considerazione anche delle pratiche adottate in altri paesi europei, e avviare un percorso di approfondimento condiviso e partecipato da istituzioni, operatori e comunita’ scientifica. e’ la richiesta avanzata da agrinsieme ai ministri della salute, orazio SCHILLACI, e dell’agricoltura, francesco LOLLOBRIGIDA , in merito al decreto 7 agosto 2023 (n. 20ao5476) emanato dal ministero della salute, che revoca il decreto 28 ottobre 2020 e aggiorna le tabelle contenenti l’indicazione delle sostanze stupefacenti psicotrope”. lo rende noto un comunicato di agrinsieme, coordinamento costituito da cia, confagricoltura, copagri e alleanza delle cooperative agroalimentari, che prosegue: “il provvedimento, – spiega il coordinamento – inserendo le composizioni ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di canapa nella tabella dei medicinali, sezione b, e’ fortemente restrittivo e presenta molte criticita’, a partire dall’essere in contrasto con i principi dell’ue relativi alla libera circolazione delle merci, con inevitabili ripercussioni sugli operatori economici. ‘le limitazioni sull’utilizzo di cbd – aggiunge agrinsieme – rischiano di demonizzare un settore come quello della canapa industriale, regolamentato dalla legge 242 del 2016, che presenta un enorme potenziale in termini di fibra, alimenti, florovivaismo, cosmetica, bioplastiche, bioedilizia, etc’. solo nel nostro paese la vendita di prodotti a base di cbd vale circa 150 milioni di euro l’anno e impiega, nelle diverse fasi della filiera, circa 10.000 lavoratori, con una percentuale molto alta di giovani impiegati nella produzione agricola. in europa, italia compresa, la domanda di prodotti con cbd e’ inoltre in continuo aumento. ‘per questo motivo, – spiega il coordinamento – la scelta di obbligare la commercializzazione di cbd ad uso esclusivamente farmacologico escluderebbe molte aziende italiane dal mercato, con evidenti conseguenze negative sia dal punto di vista economico che sociale’. con il provvedimento in oggetto, infatti, l’italia rischierebbe di essere l’unico paese europeo a considerare il cbd con le preparazioni ad uso orale come stupefacente favorendo aziende straniere, soprattutto francesi e tedesche, nel complesso di un mercato sempre piu’ fiorente”.

 

FLOROVIVAISMO: LA PIETRA (MASAF), CON LOLLOBRIGIDA ABBIAMO FORTEMENTE VOLUTO UN DDL IN MATERIA 

10200 – roma (agra press) – “flormart e’ il palcoscenico piu’ consono per ribadire che e’ venuto il momento per il florovivaismo di smettere i panni di cenerentola dell’agricoltura italiana. il settore vanta quasi tre miliardi di fatturato, numeri importanti che possiamo e dobbiamo incrementare, forti anche della grande considerazione che il comparto gode in europa, come dimostra il dato delle esportazioni pari al 75% dell’intera produzione, che qualifica il settore florovivaistico come una vera e propria eccellenza. proprio partendo da questo enorme potenziale, insieme con il ministro LOLLOBRIGIDA, abbiamo fortemente voluto un disegno di legge in materia di florovivaismo con un intento preciso: dare una legge quadro al settore, che la attende da anni e che grazie ad essa, finalmente, potra’ sapere con certezza i ruoli di ogni appartenente alla filiera; chi deve fare cosa in un’ottica di strategia nazionale, con una prospettiva di ampio respiro. dobbiamo valorizzare, anche tramite una apposita cabina di regia, quelle componenti del florovivaismo meno sfruttate che possono, anzi devono contribuire a sviluppare ancora di piu’ l’intero comparto”, afferma il sottosegretario al masaf, patrizio LA PIETRA, a margine dell’inaugurazione, a padova, di flormart.

 

GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), PRONTI A PARTECIPARE A ‘DIALOGO STRATEGICO’ SU FUTURO AGRICOLTURA 

10160 – roma (agra press) – “in questi ultimi anni gli agricoltori europei sono sempre stati in prima linea nell’affrontare impatti geopolitici significativi, dovuti alle conseguenze della brexit, all’aumento dei costi energetici e di produzione, all’inflazione, alla crisi covid, alle questioni legate al sostegno del settore agricolo ucraino, gli incendi boschivi o gli sconvolgimenti climatici che stanno influenzando la nostra produzione, raccolto dopo raccolto”, ha detto il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, che e’ anche vicepresidente del copa, intervenuto al parlamento europeo in rappresentanza delle organizzazioni agricole europee, alla conferenza organizzata dal ppe ‘european farmer’s deal’. GIANSANTI ha ricordato quanto sia centrale il ruolo degli agricoltori nell’economia mondiale: “siamo pronti a fare la nostra parte con un forte impegno per garantire la sicurezza alimentare in europa, in termini di disponibilita’, convenienza e accessibilita’ per tutti, coniugando i 3 pilastri della sostenibilita’: economico, ambientale e sociale. ma per proseguire su questa strada e’ necessario riconoscere il giusto reddito agli agricoltori, investire in ricerca, innovazione e nuove tecnologie, favorire il ricambio generazionale, investire nelle aree rurali e migliorare le infrastrutture e i servizi. dobbiamo investire nelle 4f: food/feed/fuels/fibres”. “copa-cogeca ha accolto con entusiasmo il riconoscimento dato al settore agricolo e forestale da ursula VON DER LEYEN nel suo ultimo discorso sullo stato dell’unione europea insieme all’annuncio di aprire ‘un dialogo strategico’ sul futuro dell’agricoltura, atteso da tutti gli attori della filiera, e non vediamo l’ora di avere maggiori dettagli e di poter contribuire in modo concreto a questa discussione”, ha concluso GIANSANTI. al convegno del ppe e’ intervenuta anche diana LENZI, sempre di confagricoltura, in rappresentanza del ceja, l’organizzazione dei giovani agricoltori europei.

 

NEL DISCORSO PER 75MO COSTITUZIONE PRESIDENTE CONSULTA SCIARRA CITA IL PAESAGGIO AGRARIO DI SERENI 

10163 – roma (agra press) – “cultura, ambiente e democrazia” e’ stato il tema scelto dala presidente della corte costituzionale silvana SCIARRA per il suo intervento alla cerimonia che si e’ svolta oggi alla camera per il il 75° anniversario dell’entrata in vigore della costituzione. ha detto, fra l’altro, la presidente: ” la nozione di ambiente, anche quando non era esplicita nel testo della costituzione, eÌ€ emersa con l’avanzare di un costituzionalismo proiettato in avanti, che incrocia la crescita delle democrazie liberali e ne corregge i possibili eccessi, ponendo gradualmente un’enfasi sulla tutela di beni collettivi. nella tutela del paesaggio, anche prima della riforma dell’art. 9, la corte costituzionale ha riversato interpretazioni di lungo respiro. ascoltiamo la sua voce attraverso le parole di una sentenza celebre. il paesaggio «nel suo aspetto visivo» assomma «contenuti ambientali e culturali» e dunque e di per se un valore costituzionale. non si tutela un concetto astratto di «bellezze naturali», ma «un bene complesso ed unitario» che la giurisprudenza costituzionale considera valore primario e assoluto4. mi soffermo sull’espressione «aspetto visivo», che daÌ€ l’idea del colpo d’occhio trasmesso dai maestri della pittura italiana, cosiÌ€ come, piuÌ€ di recente, dalla fotografia d’autore. la costituzione tutela la cultura quale parte integrante dell’ambiente, preservandone l’integrita, ovvero valorizzando l’inclusione delle opere dell’uomo che non solo non disturbano una tale armonia, ma ne accrescono le potenzialitaÌ€. dunque non eÌ€ stravagante affermare che la cultura ambientale possa – forse debba – diffondersi nelle scuole e nelle universitaÌ€ partendo dalla storia dell’arte e dallo studio delle opere architettoniche che si collocano armoniosamente nell’ambiente, divenendone componente essenziale. con la nozione di paesaggio che si enuclea dalle sentenze della corte costituzionale si intersecano le letture degli storici dell’arte, come pure degli studiosi della storia agraria italiana, a cominciare da emilio SERENI e dal suo fortunato libro del 1961 “storia del paesaggio agrario italiano”5, in cui si descrive la molteplicitaÌ€ delle agricolture italiane e con esse il comporsi delle attivitaÌ€ produttive dentro la scena naturale. non eÌ€ un caso che quel libro sia corredato di tante immagini. in quella scena si devono includere, tra l’altro, le lunghe coste italiane e il mare che le circonda. la tutela non puo non essere dinamicamente sintonizzata con nuovi bisogni, legati all’evolvere delle attivitaÌ€ economiche e produttive. anche di questa sintonia la corte e stata sempre consapevole, proponendo una giurisprudenza che combina la competenza legislativa statale con il coinvolgimento delle autonomie territoriali, per imprimere dinamismo alla tutela ambientale6. la compatibilita fra tutela ambientale e attivita dell’uomo si propone nel dibattito contemporaneo in termini prorompenti, in ragione dell’urgenza di favorire la cosiÌ€ detta “transizione verde”. si tratta di una giurisprudenza che, senza tradire il valore riposto nello stato, cui spetta esercitare questa competenza, lascia emergere le competenze legislative regionali nel governo del territorio, facendo in modo, per esempio, che gli impianti di energia rinnovabile non disturbino il contesto paesaggistico e siano dunque installati in modo idoneo”. qui il testo integrale del discorso https://bit.ly/3Lp7E4I

 

AGRIFISH: OK A PROPOSTA COMMISSIONE PER 454,8 MLN AIUTI CALAMITA’ 2022 A ITALIA E ROMANIA 

10125 – bruxelles (agra press) – il comunicato stampa diramato al termine della riunione del consiglio dei ministri dell’agricoltura e della pesca dell’ue del 18 settembre informa sulle questioni trattate. “il consiglio ha approvato la proposta della commissione di fornire un totale di 454,8 milioni di euro in aiuti in caso di CALAMITA’ ALLA ROMANIA E ALL’ITALIA, per riparare i danni inflitti dalle catastrofi naturali nel 2022, e alla turchia, in relazione ai terremoti del febbraio 2023. l’assistenza proverra’ dal bilancio 2023 dell’ue. CONSULTAZIONI ANNUALI SULLA PESCA PER IL 2024: i ministri hanno proceduto a uno scambio di opinioni sulla gestione degli stock ittici condivisi con il regno unito per il 2024, che sono oggetto di negoziati bilaterali annuali. le consultazioni avranno luogo tra ottobre e l’inizio di dicembre. durante la riunione del consiglio, i ministri hanno accolto con favore la tempestiva presentazione della proposta della commissione sulla posizione dell’ue nelle consultazioni. ‘il dibattito di oggi e’ stato un importante punto di partenza per definire le nostre priorita’ per le consultazioni sulla pesca per il 2024, che sono cruciali per il nostro settore. e’ fondamentale tenere conto dei pilastri sociali, economici e ambientali nel processo decisionale, con l’obiettivo di garantire un futuro stabile, prevedibile e prospero per i pescatori e le donne, nonche’ promuovere il necessario ricambio generazionale’, ha detto luis PLANAS PUCHADES, ministro spagnolo ad interim dell’agricoltura, della pesca e dell’alimentazione. i ministri hanno inoltre scambiato opinioni sulle consultazioni annuali con la norvegia , che hanno subito importanti cambiamenti dalla brexit, con sei titoli gestiti trilateralmente da ue, norvegia e regno unito. i ministri hanno inoltre discusso delle consultazioni con gli stati costieri. nel corso della riunione i ministri hanno sottolineato che si dovrebbe tenere conto della sostenibilita’ sociale, economica e ambientale, insieme ai migliori pareri scientifici, come base per le prossime discussioni. hanno inoltre delineato le priorita’ nazionali per le diverse consultazioni, fornendo cosi’ alla commissione un orientamento politico per le posizioni dell’ue. DIRETTIVA SULLA SALUTE DEL SUOLO: i ministri dell’agricoltura dell’ue hanno discusso pubblicamente gli aspetti agricoli della proposta di direttiva sul monitoraggio e la resilienza del suolo, sulla base delle informazioni fornite dalla commissione, e hanno accolto con favore la proposta e l’obiettivo di migliorare la sostenibilita’ della gestione del suolo nell’ue. durante la discussione, hanno sottolineato l’importanza della direttiva per il settore agricolo, sottolineando che puo’ contribuire a ridurre i costi del degrado del suolo e la perdita di produttivita’ legata all’erosione del suolo. inoltre, i ministri hanno affermato che sarebbe necessario tenere conto dei diversi tipi di caratteristiche geografiche e climatiche degli stati membri, nonche’ delle specificita’ dei vari settori agricoli nell’ue. alcuni ministri hanno sottolineato che i costi amministrativi della proposta dovrebbero essere ulteriormente analizzati. ‘la proposta di direttiva sulla salute del suolo mira a migliorare la qualita’ dei suoli agricoli. siamo consapevoli della sua importanza, perche’ il suolo non e’ solo un mezzo di produzione, ma e’ anche un elemento vitale nello sfruttamento agricolo. proteggiamo il buono stato delle acque e della nostra atmosfera attraverso la legislazione. allo stesso modo, e’ stato molto arricchente condividere idee sulla gestione sostenibile del suolo ed esprimere la nostra opinione su come proteggere e ripristinare i suoli dell’ue, che sono di importanza strategica per il futuro del settore agricolo’, ha detto PLANAS. la proposta di direttiva e’ stata pubblicata dalla commissione il 5 luglio 2023 ed e’ in linea con la strategia dell’ue per il suolo, che mira a garantire che tutti gli ecosistemi del suolo dell’ue siano in buone condizioni entro il 2050. la proposta sulla salute del suolo fornisce una definizione di cio’ che costituisce un suolo sano e stabilisce misure per il monitoraggio e la valutazione della salute del suolo, della gestione sostenibile del suolo e della bonifica dei siti contaminati. la configurazione ambiente del consiglio e’ responsabile del suo esame. QUESTIONI AGRICOLE LEGATE AL COMMERCIO: durante le discussioni, i ministri hanno affrontato la situazione attuale dei mercati agricoli internazionali, concentrandosi sullo stato attuale dei flussi commerciali dei prodotti agroalimentari. hanno inoltre discusso dei negoziati condotti dalla commissione europea per nuovi accordi di libero scambio, anche con il mercosur e l’australia. per quanto riguarda l’australia, hanno sottolineato che l’offerta di accesso al mercato agricolo dell’ue gia’ sul tavolo e’ sostanziale e commercialmente significativa, esprimendo riluttanza a ulteriori concessioni. tuttavia, i ministri hanno ribadito il loro sostegno generale ai negoziati in corso sugli accordi commerciali, sottolineando al contempo la necessita’ di promuovere l’agricoltura sostenibile e garantire che le ambizioni ambientali siano rispettate. inoltre, il consiglio ha affrontato altri sviluppi sul fronte multilaterale e ha discusso del commercio agroalimentare con i principali partner commerciali dell’ue . i ministri hanno inoltre fatto il punto sulle attuali questioni agricole legate al commercio, alla luce dell’impatto dei recenti sviluppi legati alla guerra della russia contro l’ucraina. a questo proposito, il consiglio ha ribadito il suo pieno sostegno all’ucraina e la commissione ha informato gli stati membri della scadenza, il 15 settembre 2023, delle misure di salvaguardia per le importazioni ucraine applicate nei cinque stati membri in prima linea. la commissione ha spiegato che grazie al lavoro della piattaforma di coordinamento con l’ucraina e alle corsie di solidarieta’, le distorsioni del mercato in questi cinque paesi sono state risolte. la maggior parte degli stati membri ha accolto con favore la scadenza delle misure di salvaguardia, una volta constatato che le perturbazioni del mercato si erano normalizzate e considerando l’impegno dell’ucraina a introdurre misure per evitare future distorsioni del mercato. inoltre, hanno sottolineato l’importanza di salvaguardare l’integrita’ del mercato unico. il consiglio ha concluso che e’ necessario continuare a monitorare la situazione. UNA VISIONE A LUNGO TERMINE PER LE ZONE RURALI DELL’UE (LTVRA): DARE FORMA AL FUTURO DELLE ZONE RURALI DELL’UE: nel corso di una sessione pubblica, la presidenza spagnola ha invitato i ministri a tenere un dibattito sulla visione a lungo termine per le zone rurali dell’ue. i ministri hanno discusso delle sfide che queste aree si trovano attualmente ad affrontare, nonche’ delle potenziali opportunita’ a loro disposizione. l’obiettivo dello scambio era fornire orientamenti politici, nonche’ suggerimenti e azioni appropriate per il futuro. inoltre, il prossimo forum di alto livello sulla politica rurale su come plasmare il futuro delle zone rurali, organizzato dalla presidenza spagnola e dalla commissione europea, si terra’ a sigüenza (spagna) a fine mese (27-29 settembre), fornira’ degli input per questo processo. la presidenza spagnola intende proporre, in una delle prossime sessioni del consiglio, l’approvazione da parte del consiglio di conclusioni su questo importante tema. lo scambio politico dei ministri preparera’ il terreno a questo scopo. ‘dobbiamo definire con chiarezza i meccanismi piu’ adeguati per promuovere aree rurali dinamiche, in cui la produzione agroalimentare costituisce uno dei principali asset del futuro’, ha detto PLANAS. ALTRE QUESTIONI: tra le altre questioni e in sessione pubblica, la presidenza spagnola ha fornito ai ministri informazioni sul vertice delle nazioni unite sui sistemi alimentari +2. la presidenza ha ribadito l’importanza della resilienza e della sostenibilita’ dei nostri sistemi alimentari, soprattutto nel contesto del cambiamento climatico e considerando il peggioramento della situazione della sicurezza alimentare. sempre durante una sessione pubblica, la delegazione polacca ha fornito informazioni sull’impatto del progetto di regolamento sul ripristino della natura sull’agricoltura, mentre la delegazione svedese ha aggiornato i ministri sull’epidemia di peste suina africana nel loro paese. i ministri hanno inoltre ricevuto informazioni dalla delegazione slovena sui danni causati dalle recenti inondazioni estreme ai settori agricolo, forestale e dell’acquacoltura del paese. la delegazione greca ha informato i ministri sull’impatto dei recenti devastanti disastri naturali nel paese. i ministri hanno ricevuto informazioni anche dalla delegazione danese sulla semplificazione e una migliore regolamentazione delle politiche comuni dell’ue in materia di alimentazione, agricoltura e pesca. i ministri hanno adottato formalmente una proposta di revisione del regolamento sulle disposizioni per la pesca nella zona dell’ACCORDO DELLA COMMISSIONE GENERALE PER LA PESCA NEL MEDITERRANEO (cgpm), recependo cosi’ nel diritto dell’ue una serie di misure di conservazione e gestione della pesca adottate dalla cgpm nel 2018 e nel 2019.”

 

L’AFFLUSSO DI GRANO UCRAINO INCRINA LA SOLIDARIETA’ UE VERSO KIEV, AVVERTE IL “WALL STREET JOURNAL” 

10102 – new york (agra press) – “the wall street journal” ha pubblicato un articolo sulla controversia all’interno dell’unione europea riguardo all’importazione di grano dall’ucraina. inizialmente, alcuni dei suoi membri orientali, come polonia, ungheria e slovacchia – scrive il giornale – avevano vietato l’importazione di grano ucraino, sostenendo di essere stati gravemente colpiti dall’afflusso di questo cereale a basso costo, e avevano minacciato di agire da soli per mantenere il divieto. la commissione europea ha recentemente deciso, dopo settimane di negoziati, di porre fine a queste restrizioni, anche perche’ l’ucraina aveva minacciato di portare la questione all’organizzazione mondiale del commercio. secondo i nuovi accordi, l’ucraina ha accettato misure per prevenire un’eccessiva esportazione di grano verso l’ue, e la commissione europea si e’ impegnata a non imporre ulteriori restrizioni fintanto che tali misure saranno efficaci. tuttavia, polonia, ungheria e slovacchia hanno annunciato che manterranno il divieto, anche se consentiranno il suo transito attraverso i loro paesi. questa disputa ha causato tensioni all’interno dell’ue e ha creato uno scontro tra l’ucraina e la polonia, fedeli alleati nel conflitto con la russia. la questione del grano ha diviso in generale tutta l’ue, con la maggior parte degli stati membri contrari all’estensione dell’accordo. il conflitto commerciale sulla questione del grano ha sollevato domande sulla solidarieta’ europea e sul sostegno all’ucraina. inoltre, ha aumentato l’incertezza sul sostegno degli stati uniti all’ucraina, in vista delle prossime elezioni presidenziali americane. le esportazioni di cereali sono una parte fondamentale dell’economia ucraina, e il blocco delle esportazioni di grano ha avuto un impatto significativo sull’ucraina. mentre l’ucraina cerca di adottare nuove rotte di esportazione, la disputa ha complicato ulteriormente le relazioni tra i paesi coinvolti. infine, l’articolo sottolinea come il sostegno economico e militare all’ucraina da parte dell’ue stia diventando sempre piu’ importante, ma i fondi disponibili si stiano esaurendo. la situazione rimane complessa, con conseguenze significative per l’ucraina e la stabilita’ dell’europa orientale.

 

ENERGIE RINNOVABILI OFFSHORE: CORTE CONTI UE, DUBBI ECOLOGICI ANCHE SU COESISTENZA CON LA PESCA 

10138 – lussemburgo (agra press) – “lo sviluppo delle energie rinnovabili offshore (ero) produce risultati contrastanti, avvisano gli auditor della corte dei conti europea in una relazione. l’azione e il denaro dell’ue hanno contribuito allo sviluppo della ‘energia blu’ allo scopo di perseguire gli obiettivi climatici ed energetici dell’ue-27. tuttavia, secondo gli auditor, l’ue rischia di non realizzare le proprie ambizioni, mentre occorre fare molto di piu’ per rendere le energie rinnovabili offshore sostenibili sotto il profilo socioeconomico e ambientale”, informa un comunicato della corte dei conti europea. negli ultimi 15 anni l’ue ha destinato quasi 17 miliardi di euro di aiuti al settore dell’energia blu, per favorire lo sviluppo e la diffusione della tecnologia, fissando obiettivi di crescita ambiziosi, che pero’ potrebbero risultare difficili da raggiungere. “l’espansione delle ero racchiude in se’ un ‘dilemma ecologico’: se da un lato queste fonti energetiche sono essenziali per la transizione verde dell’ue, dall’altro il loro sviluppo puo’ nuocere all’ambiente marino. benche’ la strategia ue cerchi di conciliare le ero con la biodiversita’, la commissione europea non ne ha stimato i potenziali effetti sull’ambiente, in termini fra l’altro di spostamenti di specie e cambiamenti nella struttura delle popolazioni, disponibilita’ del cibo o modelli migratori.  e’ raro che le rinnovabili offshore coesistano con altri settori di attivita’. in particolare, i conflitti con la pesca restano per la maggior parte irrisolti e spesso, al momento di valutare i singoli progetti, le ero vengono osteggiate. parimenti, i paesi dell’ue che condividono le stesse acque raramente pianificano progetti in comune e perdono cosi’ l’opportunita’ di usare in modo piu’ efficiente lo scarso spazio marittimo disponibile. inoltre, le implicazioni socioeconomiche dello sviluppo delle energie rinnovabili offshore non sono state studiate in modo sufficientemente approfondito”, spiega ancora la corte. maggiori dettagli con il testo integrale della relazione disponibili qui https://tinyurl.com/3fuc74z7

 

PNRR: AUDIZIONE ISTAT AL SENATO SU STATO DI ATTUAZIONE DEL PIANO AL 31 MAGGIO 2023 

10134 – roma (agra press) – si e’ svolta al senato della repubblica, davanti alle commissioni congiunte 5a (programmazione economica, bilancio) e 4a (politiche dell’unione europea), l’audizione di monica PRATESI, direttrice del dipartimento per la produzione statistica dell’istat, per la relazione sullo stato di attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza (pnrr), aggiornata al 31 maggio 2023. il testo integrale della relazione qui https://tinyurl.com/ykbeb8a3

 

BREXIT: LEADER LABURISTA STARMER AL “FINANCIAL TIMES” PROMETTE PROFONDA RISCRITTURA ACCORDO 

10101 – londra (agra press) – sir keir STARMER, leader laburista britannico, ha promesso di cercare una profonda riscrittura dell’accordo sulla brexit nel 2025 se il suo partito vincera’ le prossime elezioni generali, affermando che ha il dovere nei confronti dei suoi figli di ricostruire le relazioni con l’ue. STARMER ha dichiarato al financial times che mettera’ una relazione commerciale piu’ stretta con bruxelles e una nuova partnership con le imprese al centro dei suoi sforzi per sostenere la crescita economica della gran bretagna. l’accordo commerciale e di cooperazione della gran bretagna con l’ue, negoziato dall’ex primo ministro boris JOHNSON, dovrebbe essere rivisto nel 2025 e STARMER ha affermato di considerare questo come un momento “importante” per ripristinare le relazioni. “quasi tutti riconoscono che l’accordo raggiunto da JOHNSON non e’ un buon affare: e’ troppo magro”, ha detto. “entrando nel 2025 cercheremo di ottenere un accordo molto migliore per il regno unito”. STARMER ha concesso l’intervista in occasione di una conferenza dei leader del centrosinistra a montreal. il viaggio rientrava nel tentativo del leader laburista, il cui partito attualmente gode nei sondaggi di un vantaggio del 15-20% sui conservatori al potere, di presentarsi come futuro primo ministro.

 

QU (FAO) ANNUNCIA APPELLO CONGIUNTO PER LE FORESTE VERSO IL 2030 

10124 – roma (agra press) – “il verde dovrebbe essere il colore del futuro,” ha dichiarato QU dongyu, direttore generale dell’organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura (fao), durante un incontro ai margini del summit sugli obiettivi di sviluppo sostenibile (sdg) dedicato a creare slancio sul ruolo delle foreste nel contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. il vertice e’ stato organizzato dal collaborative partnership on forests (cpf), presieduto dalla fao, una partnership di 16 importanti organizzazioni globali all’interno e all’esterno del sistema delle nazioni unite con mandati significativi sulle foreste. durante la riunione, il cpf ha lanciato l’appello congiunto per le foreste verso il 2030, sottolineando la necessita’ di un aumento dell’azione e dell’impegno politico per rafforzare l’attuazione delle soluzioni forestali nel perseguimento degli sdgs e di altri obiettivi globali.

 

CONFAGRICOLTURA, TASSI DI INTERESSE PREZZI AL RIBASSO E CLIMA A RISCHIO LE PRODUZIONI AGRICOLE 

10051 – roma (agra press) – “la banca centrale europea (bce) ha deciso un ulteriore aumento dei tassi d’interesse di riferimento per contrastare l’inflazione. secondo gli esperti della bce, dovrebbe attestarsi, in media, al 5,6% quest’anno e scendere al 3,2% nel 2024”, afferma la nota settimanale di confagricoltura, che prosegue: “nel comunicato diffuso a conclusione della riunione del comitato direttivo dell’istituito di francoforte si sottolinea che ‘le pressioni di fondo sui prezzi restano elevate’. per i prodotti destinati all’alimentazione prosegue, invece, la fase ribassista dei prezzi a livello internazionale in atto da oltre un anno. secondo l’ultimo rapporto diffuso dalla fao, le quotazioni delle principali ‘commodities’ hanno fatto registrare lo scorso agosto una riduzione del 2,1% rispetto a luglio. nei confronti del picco raggiunto nel marzo 2022, il taglio e’ di 24 punti percentuali. sulle quotazioni dei cereali incidono il mancato rinnovo dell’accordo sul grano dal mar nero e le recenti stime del dipartimento di stato usa all’agricoltura, secondo le quali la produzione mondiale di grano sara’ inferiore a quella della precedente campagna, con una riduzione delle giacenze nell’ordine di 7 milioni di tonnellate. in controtendenza rispetto all’indice generale della fao i prezzi di riso e zucchero. a seguito del blocco senza scadenza delle esportazioni di riso bianco non basmati deciso dall’india, le quotazioni hanno toccato il massimo da quindici anni. il blocco e’ stato deciso per contrastare l’aumento dei prezzi all’interno, a seguito della diminuzione dei raccolti dovuta alle piogge monsoniche di eccezionale intensita’. nel caso dello zucchero, ad agosto, i prezzi sono saliti di oltre il 34% sui livelli dello scorso anno. alla base del balzo in avanti c’e’ il crollo della produzione in tailandia (secondo esportatore mondiale dopo il brasile) causato dalla siccita’. secondo le stime dell’organizzazione internazionale dello zucchero (iso), la produzione mondiale di zucchero potrebbe attestarsi al di sotto della domanda per un ammontare di circa 2 milioni di tonnellate. alcune indicazioni possono essere tratte dai dati che precedono. i livelli di produzione dell’agricoltura su scala globale sono messi a crescente rischio dal cambiamento climatico. la diminuzione dei raccolti fa salire i prezzi e determina le condizioni per scelte protezionistiche contrarie al libero mercato. con il risultato di spingere ulteriormente al rialzo le quotazioni. l’adattamento al cambiamento climatico richiede tempo, ingenti investimenti e la piu’ ampia diffusione delle innovazioni tecnologiche. nel frattempo, lo scenario migliore e’ quello di avere a disposizione produzioni abbondanti e di qualita’ il piu’ vicino possibile ai punti di trasformazione e consumo. e’ la condizione, a ben vedere, che le imprese agricole che producono per il mercato, e piu’ in generale il sistema agroalimentare, garantiscono ai consumatori europei. il potenziale produttivo va salvaguardato per limitare al massimo la dipendenza dalle importazioni dai paesi terzi”.

 

BIOLOGICO: D’ERAMO (MASAF), PUBBLICATO IN GU DECRETO ADOZIONE PIANO NAZIONALE SEMENTI BIO 

10069 – roma (agra press) – “e’ stato pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto di adozione del piano nazionale delle sementi biologiche”. lo rende noto in un comunicato il sottosegretario al ministero dell’agricoltura, sovranita’ alimentare e foreste con delega al settore luigi D’ERAMO. “tra le finalita’ del piano aumentare la disponibilita’ delle sementi bio per una riduzione progressiva e significativa del numero di deroghe per l’uso di sementi non biologiche al posto di quelle biologiche; favorire l’individuazione e la produzione di una piu’ ampia gamma di varieta’ biologiche delle specie di piante agricole adatte alla produzione bio, migliorandone l’aspetto sia qualitativo che quantitativo; promuovere il miglioramento genetico partecipativo per la selezione di piante che rispondano ai bisogni degli agricoltori, adattandosi ai diversi contesti ambientali e climatici e ai diversi sistemi colturali”, informa il comunicato, nel precisare che “il piano sara’ aggiornato con cadenza triennale con il supporto scientifico del crea”. “diventa operativo uno strumento che era da tempo atteso e che contribuira’ a creare le condizioni perche’ il settore possa crescere ancora”, afferma D’ERAMO, che conclude: “stiamo lavorando per portare a casa altri importanti provvedimenti come il piano d’azione nazionale e il marchio biologico italiano. a breve ci confronteremo con i rappresentanti della filiera anche sullo schema di decreto legislativo che riguarda l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento ue su produzione, etichettatura e controlli. dal masaf un impegno costante per lo sviluppo di un settore strategico”.

 

PERONOSPORA: LOLLOBRIGIDA, SOSTEGNO PRIVILEGERA’ AGRICOLTORI CON PROCEDURE PER PROTEZIONE PIANTE 

10052 – roma (agra press) – “grazie al governo MELONI si e’ tornato a parlare di agricoltura, un mondo che era stato marginalizzato. abbiamo aumentato i fondi per il settore, incrementandoli di un miliardo di euro gia’ nella prima legge di bilancio. quest’anno potremmo arrivare a spendere, grazie a nuovi interventi, 3 o 4 miliardi in piu’, cifre inimmaginabili prima”. lo ha detto il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA , intervenendo – informa il masaf – all’incontro ‘l’italia e l’abruzzo vincenti’, organizzato da fdi. “stiamo lavorando per fronteggiare il problema della peste suina africana attraverso il depopolamento programmato dei cinghiali, con il coinvolgimento dell’esercito grazie al supporto del ministro della difesa CROSETTO”, ha aggiunto LOLLOBRIGIDA, che ha proseguito: “tra le nuove emergenze, il granchio blu. abbiamo stanziato nell’immediato risorse per aiutare il comparto pesca e dall’altro fatto conoscere questo prodotto coinvolgendo cuochi e testimonial, perche’ il consumo di questa specie invasiva puo’ portare ricchezza. senza dimenticare la peronospora che ha portato, insieme a fitopatie e clima sfavorevole, una riduzione della produzione che in parte potra’ essere compensata dagli stoccaggi precedenti. implementeremo il capitolo dedicato a fronteggiare questa criticita’ ma saranno privilegiati nel sostegno quegli agricoltori che dimostreranno di aver attivato tutte le procedure per proteggere le piante”.

 

RINATURAZIONE PO: CONFAGRICOLTURA CRITICA PIANO APPROVATO E FINANZIATO DA PNRR 

10031 – roma (agra press) – “confagricoltura ha inviato ai ministeri competenti una nota che evidenzia le criticita’ rispetto al progetto di rinaturazione del po approvato e finanziato dal pnrr con 357 milioni. nella conferenza di servizio, convocata da aipo (agenzia interregionale per il fiume po) e finalizzata all’approvazione del progetto di fattibilita’ tecnico economica, le associazioni territoriali della confederazione direttamente coinvolte nel progetto e l’associazione pioppicoltori italiani hanno evidenziato e ribadito le ricadute negative del progetto sull’agricoltura dal punto di vista economico e ambientale. i punti critici riguardano la mancanza di comunicazione, soprattutto verso le categorie economiche, i tempi strettissimi di interlocuzione attivati da fine agosto, totalmente incompatibili con la portata del progetto, e la mancanza di attente valutazioni di impatto ambientale e paesaggistico, determinanti per gli interventi previsti”, rende noto un comunicato stampa della confederazione. “il risultato e’ un testo blindato, che, non lasciando alcuna flessibilita’ alle parti coinvolte, penalizzera’ interi settori della nostra economia, con conseguenti rischi per l’occupazione e gli investimenti”, evidenzia confagricoltura, che aggiunge: “il progetto coinvolge quattro regioni (piemonte, lombardia, emilia-romagna, veneto), caratterizzate da un’economia agricola di eccellenza e avrebbe pertanto richiesto un coinvolgimento costante con i territori e le rappresentanze imprenditoriali per condividere soluzioni relative a interventi idraulico-morfologici, forestali e di rinaturalizzazione. siamo convinti che limitare colture strategiche, come quella del pioppo, nelle aree indicate dal programma di azione, non portera’ vantaggi ne’ sul piano della rinaturazione, ne’ in caso di piene e alluvioni. al contrario, c’e’ il rischio, se gli interventi non saranno ritagliati sulle esigenze dei singoli territori, di avere piu’ insicurezza in caso di alluvioni senza, peraltro, combattere la siccita’, ma sicuramente compromettendo colture ad oggi non toccate dal rischio esondazioni”. “le proposte di confagricoltura si articolano in una profonda revisione del progetto, destinando i fondi a una piu’ efficace gestione e regimazione del fiume stesso che possa consentire la convivenza tra ambiente e attivita’ agricola; nella sospensione di tutte le procedure di esproprio e di ritiro di concessioni. si chiede inoltre una valutazione ambientale e paesaggistica dell’intero progetto e dei singoli interventi e un ripensamento radicale degli interventi proposti, individuando un modello condiviso e virtuoso per la coltivazione del pioppo in aree golenali”, precisa il comunicato. fabio BOCCALARI, presidente dell’associazione pioppicoltori italiani, evidenzia che, cosi’ come attualmente e’ scritto il progetto, il comparto rischia di perdere oltre il 15% della superficie oggi coltivata in italia: “parliamo di 7.000 ettari che non potranno piu’ ospitare pioppi con conseguenze pesanti sull’intero settore, un’eccellenza dell’italia agricola e industriale ampiamente riconosciuta anche a livello internazionale. produrre legno, inoltre, significa sottrarre all’atmosfera parte del carbonio corresponsabile dell’effetto serra, sotto forma di anidride carbonica, stoccandolo in prodotti e manufatti. mantenere la produzione italiana significa poi non aumentare le importazioni, evitando emissioni di co2 determinate dai necessari trasporti”. “occorre affermare con determinazione che i pioppeti sono boschi dal piemonte fino alla foce del po e sono l’unico polmone verde della pianura padana: i pioppi, a partire da quelli con certificazione forestale sostenibile, devono essere considerati parte integrante del progetto”, aggiunge il presidente della fnp risorse boschive di confagricoltura, enrico ALLASIA.

 

LA PIETRA (MASAF), INVESTIMENTI STRATEGICI IN AGRICOLTURA PER OTTENERE INDIPENDENZA ALIMENTARE 

10038 – roma (agra press) – “la guerra in ucraina ha reso evidente come sia necessario un cambio di strategia nella gestione dell’agricoltura. dobbiamo puntare su una maggiore indipendenza energetica ed alimentare e proprio per centrare questo obiettivo il governo MELONI sta investendo molto sulle energie rinnovabili, ma stiamo operando anche per trasferire ai giovani un nuovo approccio al lavoro nei campi, rendendolo il piu’ possibile attrattivo. per ottenere questo risultato bisogna contrastare il lavoro nero, il caporalato, lo sfruttamento, garantendo allo stesso tempo adeguate misure di sicurezza sul lavoro ed investimenti su progetti moderni e tecnologici. cosi’ sono fiducioso che riusciremo a coinvolgere le nuove generazioni nella crescita del comparto, dandogli in dote un futuro lavorativo redditizio e gratificante”, afferma il sottosegretario LA PIETRA, nel punto stampa in prefettura, a foggia, durante il primo giorno di incontri sul territorio con gli imprenditori agricoli pugliesi.

 

PESCA: GRANCHIO BLU, MAMMI (EMILIA-ROMAGNA) NESSUNA RISPOSTA DA GOVERNO SU EMERGENZA NAZIONALE 

10022 – bologna (agra press) – “nei giorni scorsi la regione emilia-romagna ha nuovamente sollecitato il ministero dell’agricoltura per avere l’autorizzazione all’impiego dello strumento di pesca chiamato ‘ostreghero’, e far fronte alla grave situazione nella sacca di goro e le aree costiere del comune di comacchio. la richiesta e’ dettata dalla necessita’ di contrastare in modo urgente e rapido la continua proliferazione del granchio blu, all’interno dei siti di acquacoltura e nelle aree immediatamente limitrofe”, rende noto un comunicato stampa della regione. “siamo ancora in attesa di ricevere risposta dal governo alla richiesta della regione di dichiarare l’emergenza nazionale per la piaga del granchio blu che ha colpito i pescatori e gli acquacoltori di goro e comacchio. nel frattempo, la proliferazione del granchio ha raggiunto anche altri territori della costa. da parte nostra abbiamo messo a disposizione 1 milione di euro per indennizzare gli acquacoltori colpiti dall’emergenza granchio blu, un importante segnale di attenzione per chi ha subito danni nel lavoro quotidiano in mare”, afferma l’assessore all’agricoltura alessio MAMMI. “ad oggi la regione emilia-romagna non ha ancora ricevuto risposta in merito alla richiesta di emergenza nazionale fatta dal presidente della regione stefano BONACCINI lo scorso mese di agosto, per riconoscere facolta’ e strumenti finanziari adeguati alle amministrazioni locali per procedere allo smaltimento dei granchi e gli indennizzi alle imprese. la regione emilia-romagna ha chiesto inoltre una strategia di contrasto al granchio blu piu’ strutturata a livello nazionale, anche attraverso il tavolo tecnico istituito dal ministero con le regioni, le associazioni che rappresentano le cooperative della pesca e i principali istituti nazionali”, conclude il comunicato.

 

CONFINDUSTRIA, MATTARELLA RICHIAMA LEGAME TRA ECONOMIA E DEMOCRAZIA E INVITA A NON CAVALCARE LE PAURE 

10020 – roma (agra press) – il presidente della repubblica sergio MATTARELLA partecipato questa mattina all’assemblea di confindustria .ha detto il presidente: “se vi e’ qualcosa che una democrazia non puo’ permettersi e’ di ispirare i propri comportamenti, quelli delle autorita’, quelli dei cittadini, a sentimenti puramente congiunturali. con il prevalere di inerzia ovvero di impulsi di ansia, di paura. con due possibili errori: una reazione fatta di ripetizione ossessiva di argomenti secondo i quali, a fronte delle sfide che la vita ci presenta quotidianamente, basta denunziarle senza adeguata e coraggiosa ricerca di soluzioni. quasi che i problemi possano risolversi da se’, senza l’impegno necessario ad affrontarli. oppure – ancor peggio – cedere alle paure, quando non alla tentazione di cavalcarle, incentivando – anche contro i fatti – l’esasperazione delle percezioni suscitate. sono questioni ben presenti alle persone raccolte qui questa mattina che, giorno dopo giorno, sono chiamate ad assumere decisioni, ad agire con razionalita’ e concretezza, a guardare e progettare il futuro delle imprese che si trovano a guidare. in un’espressione: a evitare fatui irenismi e credere, invece, nella forza delle istituzioni, nella solidita’ delle proprie imprese, nel valore dell’iniziativa e dell’innovazione nel mondo che cambia velocemente. e’ il senso del messaggio che luigi EINAUDI – primo presidente della repubblica eletto – consegnava il 31 marzo del 1947, nelle considerazioni finali da governatore della banca d’italia, a poche settimane dall’assumere le funzioni di vice presidente del consiglio e ministro del bilancio del governo DE GASPERI. a proposito della situazione economica, EINAUDI scriveva: ‘e’ necessario che gli italiani non credano di dover la salvezza a nessun altro fuorche’ se stessi’. oggi diremmo: a noi stessi e agli altri popoli con i quali abbiamo deciso di raccoglierci nell’unione europea. ringrazio confindustria di questa occasione di riflessione, e rinnovo un saluto cordiale a tutti voi qui riuniti. nel discorso con cui franklin delano ROOSEVELT inauguro’ la sua presidenza degli stati uniti – giusto novant’anni fa – utilizzo’ una locuzione divenuta, giustamente, famosa, che calza a proposito: ‘la sola cosa di cui dobbiamo avere paura e’ la paura stessa, l’irragionevole e ingiustificato terrore senza nome che paralizza gli sforzi necessari a convertire la ritirata in progresso’. si era nell’ambito della grande depressione economica del 1929 e si fu capaci di passare al new deal, al ‘nuovo patto’ che vide gli stati uniti affrontare i drammatici problemi economici e occupazionali che li avevano devastati, assumendo la leadership del mondo libero. oggi siamo in una condizione, fortunatamente, ben diversa, che ci conduce, tuttavia, a richiamare il legame, per quanto possa a molti apparire scontato, tra economia e democrazia. la crisi del capitalismo, in quegli anni, mise in discussione anche gli ordini politici esistenti, registrando un diffuso malcontento verso la democrazia, ritenuta noiosa e inefficace rispetto ai totalitarismi che si erano affacciati e che si stavano consolidando. gli argomenti non erano nuovi, qualche studioso li indicava nella ricerca di un sentimento di unita’ perduto, che fosse incentrato sulla autenticita’ culturale, sulla originalita’ delle proposte di comunismo e fascismo, sulla creazione di ‘uno spazio affrancato – cosi’ si diceva – dalle pressioni della mercificazione e dalle grigie logiche dei mercati’. cosi’ testualmente ricorda harry HAROOTUNIAN, storico americano. le idee dovevano essere davvero confuse se una casa automobilistica americana, la studebaker, sia pure con intenti diversi, denominava un suo prodotto di punta ‘dictator’, dittatore. l’ascesa di HITLER in germania avrebbe dato poi un colpo decisivo alla produzione di quel modello. in alcune situazioni europee, com’e’ noto, la crisi dell’economia concorse alla crisi della democrazia ed ecco perche’, al contrario, una economia in salute contribuisce al bene del sistema democratico e della liberta’, alla coesione della nostra comunita’. il presidente BONOMI ha fatto riferimento a un panorama di democrazie in regresso a livello mondiale, affermando, opportunamente, che ‘senza democrazia non possono esserci ne’ mercato, ne’ impresa, ne’ lavoro, ne’ progresso economico e sociale’. e’ rilevante raccogliere questi stimoli in un ambito cosi’ qualificato. e’ di grande valore che il mondo dell’industria italiana, cosi’ centrale nella vita del paese e cosi’ prezioso nell’ambito dell’unione europea, sappia di contribuire, con il suo impegno e con il suo lavoro, al rafforzamento della repubblica e delle sue istituzioni, secondo la significativa affermazione: ‘la costituzione esprime anche l’anima delle imprese italiane’. nel dibattito pubblico del dopoguerra italiano si e’, spesso, lamentato che la costituzione non poteva fermarsi ai cancelli delle fabbriche, segnalando, con questo, una sofferenza del sindacato dei lavoratori per molti temi che hanno trovato poi riscontro nella contrattazione tra le parti sociali. la definizione poc’anzi prospettata nella relazione, secondo cui ‘l’impresa e’ lo spazio democratico in cui i valori del bene comune e della responsabilita’ sociale devono manifestarsi nella loro concretezza, cosi’ come e’ accaduto nei mesi durissimi della pandemia’, unitamente all’intento di proporre un mercato del lavoro ‘inclusivo’, specialmente per giovani e donne – che renda quindi effettivo il diritto al lavoro – induce alla consapevolezza che i luoghi di vita, le persone, i cittadini che li animano, sono parte, irrinunciabile, del progetto di coesione sociale, di liberta’, di diritti e di democrazia della repubblica. la democrazia si incarna nei mille luoghi di lavoro e di studio. nel lavoro e nella riflessione dei corpi sociali intermedi della repubblica. nel riconoscimento dei diritti sociali. nella liberta’ d’intraprendere dei cittadini. prima di ogni altro fattore, a muovere il progresso e’, infatti, il ‘capitale sociale’ di cui un paese dispone. un capitale che non possiamo impoverire. e’ una responsabilita’ che interpella anche il mondo delle imprese: troppi giovani cercano lavoro all’estero, per la poverta’ delle offerte retributive disponibili. permettetemi di ricordare, per un momento, un gran lombardo, un patriota, fautore delle autonomie e portatore di una visione lungimirante, carlo CATTANEO. gia’ nel 1864 ammoniva: ‘prima di ogni lavoro, prima di ogni capitale, quando le cose sono ancora non curate e ignote in seno alla natura, e’ l’intelligenza che comincia l’opera e imprime in esse, per la prima volta il carattere della ricchezza’. le aziende sono al centro di un sistema di valori, non soltanto economici. siete voi, a ricordare – anche a me – che l’impresa ha responsabilita’ che superano i confini delle sue donne e dei suoi uomini; e, aggiungo, dei suoi mercati. le imprese sono veicoli di crescita, di innovazione, di formazione, di cultura, di integrazione, di moltiplicazione di influenza, fattore di soft-power. e sono, anche, agenti di liberta’. generare ricchezza e’ una rilevante funzione sociale. e’ una delle prime responsabilita’ sociali dell’impresa. naturalmente, non a detrimento di altre ricchezze, individuali o collettive. non e’ il capitalismo di rapina quello a cui guarda la costituzione nel momento in cui definisce le regole del gioco. il principio non e’ quello della concentrazione delle ricchezze ma della loro diffusione. il modello lo conosciamo: e’ quello che ha fatto crescere l’italia e l’europa. il bilancio che ne va tratto non interpella i singoli stake-holder aziendali ma si rapporta all’intero sistema economico e sociale. e’ quel concetto ampio di ‘economia civile’ che trova nella lezione dell’illuminismo settecentesco napoletano e, puntualmente, in antonio GENOVESI, un solido riferimento. qual e’ un principio fondamentale della democrazia? evitare la concentrazione del potere, a garanzia della liberta’ di tutti. vale per le istituzioni. vale per le imprese, a proposito delle quali possiamo parlare di concorrenza all’interno di un mercato libero. e la lotta ai monopoli ne rappresenta capitolo importante. l’impresa e’ una formazione intermedia nella nostra societa’, un corpo sociale di quelli richiamati dalla costituzione che contribuiscono alle finalita’ da questa definite, concorrendo al soddisfacimento di bisogni. lo stato coordina gli interessi e le necessita’ di ciascuno degli interlocutori, orientandoli al soddisfacimento delle istanze delle comunita’. poc’anzi ho richiamato il tema sostanziale del rapporto sostanziale tra economia e istituzioni. l’impresa, non a caso – e’ stato ricordato – e’ normata nella parte I della costituzione: quella sui diritti e i doveri dei cittadini. l’art. 41 scandisce che l’iniziativa economica privata e’ libera. che non puo’ svolgersi in contrasto con l’utilita’ sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla liberta’, alla dignita’ umana. cosa significa libera? significa che non vi e’ piu’ bisogno di ‘regie patenti’, come ai tempi medievali, per esercitare una professione, un’attivita’, un’impresa. significa che la repubblica ha spostato dal sovrano al cittadino il potere di scegliere, di decidere. significa evadere dal dirigismo economico e dal protezionismo tipico delle esperienze autoritarie. significa trasferire sul terreno dell’economia il principio di liberta’. la costituzione opta decisamente per un’economia di mercato in cui la liberta’ politica e’ il quadro entro cui si inserisce la liberta’ economica, le attivita’ con le quali le imprese partecipano, come si e’ detto, a raggiungere le finalita’ delineate nella prima parte della costituzione. ma attenzione: in quali condizioni si attua il precetto costituzionale? quando i poteri pubblici assicurano qualita’ nei servizi; efficacia, efficienza e chiarezza del sistema normativo; quando viene garantita sicurezza contro le forme assunte dalla criminalita’; quando l’efficacia sanzionatoria verso comportamenti scorretti e’ equa e incisiva. sono temi che conoscete bene e che richiedono ancora impegno per il loro pieno conseguimento. si e’ discusso a lungo sull’esistenza di una ‘costituzione economica’ separabile dal resto della costituzione. sarebbe davvero singolare immaginare percorsi separati per lo sviluppo dei rapporti economici, quelli politici, quelli sociali. al centro della costituzione vi sono, difatti, i diritti della persona umana non quelli del presunto ‘homo oeconomicus’. ecco, quindi, il riferimento all’utilita’ sociale. era l’abate GALIANI a dirci – anche lui nel ‘700 – che ‘la tirannide e’ quel governo in cui pochi diventano felici a spese e col danno di tutto il rimanente, che diventa infelice’. il crescere delle disuguaglianze rischia di rendere attuale questo scenario. le imprese non sono estranee all’art.3 della carta che ricorda come sia compito della repubblica – in tutte le sue articolazioni pubbliche e di spontanea attivita’ e iniziativa privata – ‘rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la liberta’ e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese’. l’italia progredisce e si sviluppa con il dialogo tra le parti sociali. vanno tenuti ben presenti – sempre e da tutti, in ogni ambito – i doveri descritti all’articolo 2, dove si esige ‘l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarieta’ politica, economica e sociale’. l’economia di mercato, cioe’, non pone in discussione valori costituzionalmente rilevanti, quali il rispetto della dignita’ umana e il dovere di solidarieta’. o l’art. 35, relativo alla tutela del lavoro, il 36, sulle condizioni di lavoro, o il 37 sulla donna lavoratrice. e’ anzitutto il tema della sicurezza sul lavoro che interpella, prima di ogni altra cosa, la coscienza di ciascuno. democrazia e’ rispetto delle regole, a partire da quelle sul lavoro. indipendentemente dall’ovvio rispetto delle norme, sarebbero incomprensibili imprese che – contro il loro interesse – non si curassero, nel processo produttivo, della salute dei propri dipendenti. incomprensibili se non si curassero di eventuali danni provocati all’ambiente, in cui vivono e vivranno. incomprensibili – e di breve durata – se non sapessero guardare al futuro. fuor di logica se pensassero di non dover rispondere ad alcuna autorita’ o alla pubblica opinione, in merito a eventuali conseguenze di proprie azioni. con eguale determinazione vanno rifiutate spinte di ingiustificate egemonie delle istituzioni nella gestione delle regole o, all’opposto, di pseudo-assolutismo imprenditoriale, magari veicolato dai nuovi giganti degli ‘over the top’ che si pretendono, spesso, ‘legibus soluti’. democrazia e mercato – scrive, nel suo ultimo libro, MARTIN WOLF – hanno in comune l’idea di uguaglianza e concorrono entrambi alla sua attuazione. non c’e’ bisogno di particolare acume per osservare che gli imprenditori sono attori sociali essenziali nella nostra societa’. basta pensare anche soltanto alla crisi della pandemia che abbiamo attraversato quando, insieme ad altre categorie, avete evitato che l’italia si fermasse. non siamo un paese senza memoria. ho piu’ volte ringraziato quanti negli ospedali, nei servizi, nelle aziende, nelle catene della logistica, nella pubblica amministrazione, hanno fatto si’ che fronteggiassimo quell’improvvisa, sconosciuta e drammatica insidia. grazie a voi. che avete avuto coraggio, che avete anche fatto delle vostre fabbriche dei centri vaccinali in supporto a quelli pubblici! grazie ai lavoratori delle vostre aziende che hanno assunto, con altrettanto coraggio, la propria quota di rischi! siete stati, poi, protagonisti di una ripresa prodigiosa e positivamente contagiosa, senza eguali nei g7. adesso tante imprese sono state colpite da alluvioni. le avversita’ si manifestano su piu’ fronti. l’interrogativo e’: la nostra comunita’ e’ adeguatamente resiliente? e’ sufficientemente desiderosa di futuro, di voler guardare avanti? abbiamo fiducia nel nostro paese e nel suo futuro; e sapere di avere il mondo dell’impresa impegnato, con convinzione e con capacita’, per il progresso dell’italia, e’ motivo di conforto e di grande apprezzamento. auguri!”, afferma MATTARELLA.

 

ISTAT, PROSEGUE AD AGOSTO FASE RALLENTAMENTO INFLAZIONE SCESA A +5,4% CARRELLO SPESA A +9,7% 

9995 – roma (agra press) – “ad agosto 2023, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettivita’ (nic), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,3% su base mensile e del 5,4% su base annua, da +5,9% nel mese precedente (la stima preliminare era +5,5%)”. lo rende noto un comunicato dell’istat, che prosegue: “la decelerazione del tasso di inflazione si deve prevalentemente ai prezzi degli energetici non regolamentati (da +7,0% a +5,7%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,6% a +5,8%), degli alimentari non lavorati (da +10,4% a +9,2%), dei servizi relativi ai trasporti (da +2,4% a +1,2%), dei beni durevoli (da +5,4% a +4,6%) e, in misura minore, degli alimentari lavorati (da +10,5% a +10,0%). tali effetti sono stati solo in parte compensati dalla moderata accelerazione dei prezzi dei servizi relativi all’abitazione (da +3,6% a +3,9%) e dall’attenuarsi della flessione degli energetici regolamentati (da -30,3% a -29,6%). l”inflazione di fondo’, al netto degli energetici e degli alimentari freschi rallenta ancora (da +5,2% a +4,8%), cosi’ come quella al netto dei soli beni energetici (da +5,5%, registrato a luglio, a +5,0%). si attenua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +7,0% a +6,3%) e quella relativa ai servizi (da +4,1% a +3,6%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -2,7 punti percentuali, dai -2,9 di luglio. i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona registrano un ulteriore rallentamento in termini tendenziali (da +10,2% a +9,4%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto subiscono un’accelerazione (da +5,5% a +6,9%). l’aumento congiunturale dell’indice generale si deve principalmente alla crescita dei prezzi degli energetici sia non regolamentati (+1,7%) sia regolamentati (+1,1%), dei servizi relativi ai trasporti (+1,2%), degli alimentari lavorati (+0,6%), dei beni durevoli (+0,4%) e dei servizi relativi all’abitazione (+0,3%); tali effetti sono stati solo in parte compensati dall’attenuazione dei prezzi degli alimentari non lavorati (-0,5%). l’inflazione acquisita per il 2023 e’ pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,2% per la componente di fondo. l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (ipca) aumenta dello 0,2% su base mensile e del 5,5% su base annua (da +6,3% di luglio), confermando la stima preliminare. la flessione piu’ marcata dell’ipca, rispetto a quella osservata nel nic, si deve alla dinamica dei saldi estivi (di cui il nic non tiene conto); i prezzi di abbigliamento e calzature registrano un calo congiunturale (-3,2%) piu’ ampio di quello di agosto 2022 (-0,7%), determinando cosi’, per questa divisione di spesa, un rallentamento da +5,4% a +2,7%. l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (foi), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e del 5,2% su base annua”. l’istat fa notare che “prosegue ad agosto la fase di rallentamento dell’inflazione (scesa a +5,4%) e della sua componente di fondo (+4,8%). la decelerazione su base annua dei prezzi al consumo, ancora fortemente influenzata dalla dinamica dei beni energetici, riflette anche l’evoluzione favorevole dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e il rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni alimentari, la cui crescita in ragione d’anno rimane, tuttavia, su valori relativamente alti (+9,7%). permane, infine, elevato, sebbene in decelerazione, il ritmo di crescita dei prezzi del ‘carrello della spesa’, che ad agosto si attesta a +9,4%”. testo integrale e nota metodologica al link https://bit.ly/3ZhOVNU

 

CONFAGRICOLTURA E FRUITIMPRESE INCONTRANO AMBASCIATORE VIETNAM: RAFFORZARE SCAMBI COMMERCIALI 

9958 – roma (agra press) – “rafforzare le relazioni e gli scambi commerciali tra le imprese italiane e vietnamite. questo l’obiettivo dell’incontro, a roma, tra confagricoltura, fruitimprese e l’ambasciatore del vietnam, duong hai HUNG”. lo rende noto un comunicato stampa della confagricoltura che cosi’ prosegue: “l’ortofrutta e’ uno dei principali settori chiave dell’export del vietnam, il terzo comparto dopo il legname e i prodotti ittici. e’ anche un export dinamico, grazie anche ai protocolli fitosanitari firmati con la cina che consentiranno di aprire maggiormente questo mercato. il componente della giunta nazionale di confagricoltura, nicola CILENTO, ha evidenziato che la confederazione e’ da sempre aperta agli scambi con l’estero, nel rispetto del principio di reciprocita’ delle regole di produzione, degli standard di sicurezza e ambientali, in modo da garantire al consumatore un prodotto di qualita’. il presidente di fruitimprese marco SALVI, che ha partecipato all’incontro assieme al vicepresidente giacomo SUGLIA e ad alcuni consiglieri, ha confermato che il nostro settore ortofrutticolo e’ disponibile ad intensificare gli scambi con il vietnam, attualmente raggiungibile solamente con le nostre mele, auspicando, d’intesa con confagricoltura, che il dossier fitosanitario per esportare kiwi e pere giunga a rapida conclusione. fruitimprese ha inoltre accolto con interesse la proposta di collaborazione dell’ambasciatore duong hai HUNG di avviare contatti tra le aziende dei due paesi. nell’incontro e’ emerso che negli ultimi anni, dopo un andamento altalenante, l’export di prodotti dell’ortofrutta dal vietnam verso l’unione europea e’ aumentato del 10%, coprendo parte del fabbisogno rispetto alle capacita’ produttive. esiste un potenziale di crescita nelle relazioni tra i due paesi – hanno evidenziato le due associazioni – considerato che in italia c’e’ una forte tradizione di consumo di prodotti ortofrutticoli: nel 2022 l’export di frutta fresca ha raggiunto 5.3 miliardi di euro, a fronte di 4,7 miliardi di importazioni. confagricoltura, fruitimprese e l’ambasciata del vietnam si sono impegnate per la firma di un memorandum, entro la fine dell’anno, per incentivare la collaborazione e gli scambi tra le imprese dei due paesi”.

 

EMILIA ROMAGNA, DELEGAZIONE DELLA COREA DEL SUD INCONTRA I VERTICI REGIONALI DI AGRITURIST 

9963 – Bologna (agra press) – “a scuola di agriturismo: una delegazione della corea del sud ha incontrato a bologna i vertici regionali di agriturist per conoscere da vicino come opera la prima associazione agrituristica italiana, costituita nel 1965 con l’obiettivo di promuovere e tutelare gli agriturismi e l’ambiente, i prodotti enogastronomici, il paesaggio e la cultura rurale, tanto che la parola ‘agriturismo’ e’ nata proprio insieme ad agriturist”. lo rende noto un comunicato stampa della regione emilia-romagna che cosi’ prosegue: “i due rappresentanti coreani dell’ufficio ricerche e servizi agricoli della regione gyeongsangnam-do, younggeul YOO e jung WOOJUNG, sono stati accolti nella sede di agriturist emilia romagna, sotto le due torri, dal presidente gianpietro BISAGNI, che si e’ detto ‘onorato e felice della richiesta avanzata tramite il consolato generale della repubblica di corea a milano’, nella quale si menzionava l’interesse da parte della delegazione a visitare la sede di agriturist emilia romagna per studiare il ruolo dell’associazione nel territorio e nell’ambito del comparto agrituristico”. “siamo un riferimento per chi vuole approfondire il nostro sistema agrituristico e intende prendere come spunto agriturist – ha sottolineato il presidente degli agriturismi associati a confagricoltura -, per valorizzare anche in estremo oriente il turismo rurale, i prodotti locali, il patrimonio culturale e paesaggistico”. “la delegazione coreana ha valutato l’incontro utile e proficuo – prosegue il comunicato – sottolineando che le informazioni raccolte serviranno per costruire una associazione simile ad agriturist in corea del sud. i rappresentanti dell’ufficio ricerche e servizi agricoli della regione gyeongsangnam-do si sono soffermati sul ruolo istituzionale ricoperto dall’associazione agrituristica, insieme a confagricoltura, e sulla rilevanza del contributo fornito da agriturist per arrivare alla emanazione della legge-quadro statale che disciplina attualmente l’agriturismo (legge 20 febbraio 2006, n. 96) e delle leggi regionali che dettano le norme specifiche”.

 

BIOCARBURANTI: UNCAI, AGROMECCANICI PRONTI A INVESTIRE 

9959 – roma (agra press) – “l’italia non si arrende alle scelte discutibili dell’europa e si fa promotrice di una nuova alleanza mondiale sui biocarburanti, insieme a stati uniti, india, brasile, emirati arabi, argentina, bangladesh. lo ha annunciato il premier giorgia MELONI, che ha evidenziato il ruolo strategico di questa fonte energetica rinnovabile e a bassa emissione di carbonio, in linea con gli obiettivi del green deal europeo e del piano repowereu”. lo rende noto un comunicato stampa di uncai che cosi’ prosegue: “l’alleanza punta a promuovere il progresso e l’adozione diffusa dei biocarburanti, facilitando i progressi tecnologici e definendo solidi standard e procedure di certificazione. l’italia e’ leader nella sperimentazione e produzione di sementi e tecnologie che rendono la produzione di materia prima agricola per biocarburanti perfettamente sinergica, complementare e migliorativa della stessa produzione agricola, realizzando un perfetto modello di economia circolare. a guidare questa rivoluzione verde ci sono anche gli agromeccanici italiani, che rappresentano il 40% del mercato dei mezzi agricoli. essi sono i soggetti deputati ad acquistare i mezzi piu’ innovativi, avendo la possibilita’ di cambiare parco macchine regolarmente, prima che queste diventino obsolete. spesso partecipano a comunita’ energetiche e sono soci degli agricoltori nella costruzione e gestione degli impianti di biogas e ora di biometano. il biometano ricavato dagli scarti agricoli potra’ sostituire una quota importante dei consumi interni di metano fossile e far girare i mezzi piu’ avanzati e puliti”. “accogliamo con favore l’iniziativa dell’italia di aderire all’alleanza mondiale sui biocarburanti, che riconosce il valore aggiunto della nostra filiera agroenergetica. gli agromeccanici italiani sono pronti a investire in innovazione e sostenibilita’, contribuendo alla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e alla valorizzazione delle biomasse agricole”, dichiara aproniano TASSINARI, presidente di uncai, l’unione nazionale contoterzisti agromeccanici e industriali. “l’italia sfida cosi’ l’europa – prosegue il comunicato – che lo scorso aprile ha escluso i biocarburanti dalle deroghe accordate in vista della fine, nel 2035, delle vendite di auto con motori alimentati con carburanti di origine fossile. una scelta contestata dal governo italiano, perche’ la deroga e’ stata concessa ai carburanti di origine sintetica (e-fuels) che non sono disponibili e ancora allo studio sotto il profilo dell’impatto ambientale. l’unione europea ha quindi messo da parte il principio essenziale della neutralita’ tecnologica, considerato che i biocarburanti costituiscono una realta’ consolidata”. “l’auspicio e’ che le novita’ definite in ambito del g20 inducano le istituzioni di bruxelles a rivedere le scelte fatte”, afferma TASSINARI, secondo cui “la valorizzazione delle biomasse agricole per la produzione di biocarburanti avviene anche attraverso il recupero di terreni degradati e inquinati reso economicamente sostenibile dall’intervento professionale degli agromeccanici. partendo dall’utilizzo degli scarti delle coltivazioni e degli allevamenti e’ possibile arrivare in italia all’obiettivo di immettere nella rete 8 miliardi di metri cubi di gas ‘verde’ da qui al 2030, particolarmente importante per il fabbisogno energetico nazionale”.