Notizie in Pillole dal 03 agosto 2023 al 10 agosto 2023 (fonte: Agra press) 

ORTOFRUTTA: PONSO (CONFAGRICOLTURA), IMPRESE AL PALO SERVE URGENTEMENTE RILANCIARE IL SETTORE 

9139 – roma (agra press) – “estate nera per l’ortofrutta, fiore all’occhiello e orgoglio nazionale, che vale 14 miliardi e rappresenta il 27% del totale della produzione agricola italiana”. lo afferma un comunicato di confagricoltura. “l’effetto combinato dell’incremento dei costi di produzione con l’inflazione, condito dall’andamento climatico estremo, ha creato un mix esplosivo che ci preoccupa perche’ mette a rischio il futuro delle nostre imprese e dell’occupazione nel settore. ora occorre fare quadrato, andare avanti e cercare di recuperare il piu’ possibile”, afferma michele PONSO, presidente della federazione nazionale ortofrutticola di confagricoltura. “in italia sono 300mila le aziende ortofrutticole, il comparto che assorbe la maggiore occupazione, oltre il 40%. siamo tra i maggiori produttori al mondo di pomodori, finocchi, carciofi, melanzane, cime di rapa, indivie, mele e pere, pesche, nettarine, albicocche, uve da tavola, meloni e kiwi”, ricorda il comunicato, che prosegue: “sul fronte dell’export l’italia raggiunge risultati molto positivi; tra i prodotti maggiormente esportati figurano mele, uva, kiwi, pere, arance, pesche e nettarine. per quanto riguarda i consumi, l’ortofrutta incide per circa il 20% sul carrello della spesa. per acquistare ortaggi, le famiglie italiane hanno speso nel 2022 il 4,7% in piu’, mentre l’incremento e’ stato del 2,7% per gli acquisti di frutta”. “il nostro e’ un comparto strategico, che ha sempre investito in innovazione e ricerca. ora non ci sono piu’ margini e manca liquidita’, produciamo in perdita e, nonostante l’aumento fisiologico dei consumi dovuto al caldo, non si puo’ continuare cosi'”, sottolinea PONSO, nel concludere che “e’ necessario e urgente salvare il salvabile, far partire subito il ‘recovery plan’ richiesto dal presidente di confagricoltura GIANSANTI al ministro francesco LOLLOBRIGIDA, per curare e rilanciare questo settore”.

 

EMILIA-ROMAGNA: 16,3 MILIONI ALL’ANNO PER BIOLOGICO E AGROAMBIENTE SU PSR 2023-27 

9207 – Bologna (agra press) – “sostegno all’agricoltura biologica e ad alcuni interventi agro climatico ambientali. la giunta regionale ha approvato le domande relative ai bandi emanati nel dicembre scorso, come complemento del programma di sviluppo rurale 2023-27 della regione emilia-romagna, in applicazione del piano strategico della pac approvato dalla commissione europea”. lo rende noto un comunicato stampa della regione che cosi’ prosegue: “sono 2.620 le domande di sostegno finanziate per adottare e mantenere pratiche e metodi di produzione biologica, con la concessione dell’area agricoltura sostenibile, che in tutta la regione riguarda una richiesta per oltre 14,7 milioni di euro annui e una superficie totale di oltre 68.600 ettari”. “il nostro obiettivo – ha detto l’assessore all’agricoltura alessio MAMMI – e’ sostenere il reddito delle imprese agricole e garantire opportunita’ di investimento e innovazione per i nostri agricoltori”.

 

DL ASSET: CONFAGRICOLTURA, DA GOVERNO RISPOSTA SIGNIFICATIVA SU PERONOSPORA ORA INCREMENTARE FONDO 

9170 – roma (agra press) – “dal governo e’ arrivata una prima e significativa risposta alla crisi delle imprese che hanno subito crolli della produzione viticola a causa della peronospora”, afferma confagricoltura a proposito delle misure inserite nel decreto legge varato dal consiglio dei ministri. “e’ senz’altro rilevante la possibilita’ accordata alle imprese di accedere agli interventi previsti dalla normativa sul ristoro dei danni da eventi climatici eccezionali e il contributo in conto interessi, gestito da ismea, a sostegno della liquidita’”, prosegue confagricoltura. “resta pero’ il problema di fondo rappresentato dalla limitatezza dei fondi pubblici, considerata la dimensione del problema, che e’ diffuso in larga parte delle zone produttive italiane. la ricomparsa della peronospora, causata da un eccesso di umidita’, ha provocato una contrazione produttiva che oscilla tra il 20 e il 50% rispetto ai livelli ordinari. i tagli piu’ profondi sono localizzati nelle regioni del centro-sud. tenuto conto dei danni provocati al settore agricolo da eventi climatici eccezionali – dalla siccita’ alle alluvioni, alla grandine – a cui si sono aggiunti in alcune regioni gli incendi, facciamo affidamento su un sostanziale aumento della dotazione finanziaria del fondo di solidarieta’ nazionale nell’ambito della prossima legge di bilancio. allo stesso tempo, dovrebbe essere avviata una riflessione sull’opportunita’ di aggiornare la normativa vigente in materia di danni da eventi climatici avversi (decreto legislativo n.102 del 29 marzo 2004)”, conclude confagricoltura.

 

CASTELLUCCI (CONFAGRICOLTURA), VENDEMMIA IN CALO PESANO COSTI PRODUZIONE E MANCANZA MANODOPERA 

9097 – roma (agra press) – “dopo anni di vendemmie anticipate, il 2023 ristabilisce l’equilibrio dei tempi di raccolta, in alcuni casi anche in ritardo, ma lascia il segno sulla quantita’, in quasi tutta italia in diminuzione dal 20 al 50%. l’andamento climatico ha inciso profondamente sulla maturazione delle uve e sui volumi prodotti, sia per le gelate primaverili e le grandinate estive principalmente al nord, sia per la peronospora, che e’ ricomparsa con virulenza, soprattutto al centro sud, a causa dell’umidita’ persistente. e’ quanto e’ emerso nell’ultima riunione della federazione nazionale vino di confagricoltura, a cui hanno partecipato i presidenti delle sezioni regionali par fare il punto della situazione prima dell’inizio della vendemmia”. lo rende noto un comunicato di confagricoltura, che prosegue: “il calo si evidenzia in molte regioni: parte del piemonte, friuli venezia giulia, in parte della liguria, toscana, emilia romagna, umbria, marche, abruzzo, campania, molise, basilicata, calabria, puglia e sicilia. in controtendenza lombardia, trentino alto adige e veneto, dove oggi si valuta circa il 5% in piu’ dei quantitativi rispetto al 2022”. “in un contesto cosi’ complesso, i viticoltori italiani hanno fatto tutto il possibile, ma sono stati messi a dura prova per contrastare le fitopatie acuite dal clima bizzarro. per chi fa viticoltura biologica, in alcune zone si prospetta addirittura una vendemmia piu’ che dimezzata in termini di quantita’. le prossime settimane saranno decisive per valorizzare al meglio la produzione”, afferma il presidente della federazione vino di confagricoltura, federico CASTELLUCCI. “a favorire la diffusione della peronospora sono stati le abbondanti piogge di tarda primavera e inizio estate”, spiega il comunicato, nel precisare che “l’italia non e’ la sola ad affrontare questo problema: anche i viticoltori francesi sono alle prese con la malattia che attacca in particolare le varieta’ piu’ sensibili”. “molte lavorazioni non hanno potuto essere effettuate perche’ le condizioni climatiche hanno impedito l’accesso ai terreni”, aggiunge CASTELLUCCI. “l’emergenza peronospora si inquadra nella problematica sempre piu’ ampia e grave legate alle fitopatie nel settore agricolo, per il quale confagricoltura chiede la predisposizione di un ‘piano straordinario di azione per la lotta alla diffusione delle fitopatie’ che analizzi, sviluppi e sostenga specifiche misure che portino a potenziare e rendere piu’ efficace la strategia nazionale di monitoraggio e contrasto delle malattie”, informa il comunicato. “chi e’ riuscito a trattare i vigneti ha dovuto affrontare ulteriori costi per salvare il raccolto. costi almeno raddoppiati, in alcuni casi triplicati rispetto ad annate ordinarie, per la lotta fitosanitaria (carburanti, personale, antiparassitari), i trattamenti necessariamente ripetuti e il gasolio, che incidono notevolmente sul conto economico finale e pesano sui bilanci delle aziende, gia’ ridotti per la flessione dei consumi conseguente all’aumento dell’inflazione. la crescita del prezzo delle uve attesa in alcuni areali non sara’ mai tale da compensare l’incremento dei costi sostenuto”, precisa CASTELLUCCI. “a queste problematiche si aggiunge la continua presenza dei cinghiali che non risparmia le vigne di tutta italia”, sottolinea il comunicato, che conclude: “in vista della prossima vendemmia permangono infine le difficolta’ a reperire manodopera, che, per il settore vitivinicolo, rappresenta il 20% del totale delle assunzioni in agricoltura. le nuove misure sui flussi non sono fluide nella gestione burocratica e, nonostante le buone intenzioni e l’apertura del governo alle richieste del mondo agricolo, si arenano ancora sulle pratiche amministrative, troppo lente rispetto ai tempi dettati dalla natura e dalle esigenze delle aziende”.

 

BONACCINI SCRIVE A MELONI E CHIEDE INCONTRO URGENTE PER RISTORO DANNI DELL’ALLUVIONE 

9128 – bologna (agra press) – all’indomani dell’ultimo consiglio dei ministri prima della pausa estiva, il presidente della regione emilia romagna, stefano BONACCINI, ha inviato una lettera alla presidente del consiglio, giorgia MELONI, per chiedere un incontro urgente e avanzare alcune proposte per la ricostruzione delle zone colpite dall’alluvione. la lettera e’ stata firmata insieme al sindaco di bologna, LEPORE, e ai presidenti delle province di ravenna e forli’-cesena, DE PASCALE e LATTUCA. due le proposte inviate all’esecutivo: attivare i risarcimenti tramite i crediti di imposta e trasferire al commissario FIGLlUOLO le risorse per oltre un miliardo gia’ stanziate ma ancora non impiegate.

 

PESCA: SALVADOR (API-CONFAGRICOLTURA), COMPRATE PRODOTTO ITALIANO E OCCHIO ALL’ETICHETTA 

9182 – roma (agra press) – “in vacanza si sceglie di portare in tavola sempre piu’ pesce: registriamo un aumento dei consumi che quest’anno ci permettera’ di superare i 30 kg annui pro-capite. ottimi anche i risultati per cozze e vongole in particolare, di cui siamo leader indiscussi per l’allevamento delle veraci. le famiglie hanno finalmente riscoperto l’importanza della provenienza locale e della filiera corta, optando per la genuinita’, la qualita’ e la sicurezza alimentare dei prodotti ittici italiani”. lo sostiene pier antonio SALVADOR, presidente dell’associazione piscicoltori (api) di confagricoltura, analizzando – precisa un comunicato di api – l’impennata dei consumi di prodotti dell’itticoltura nazionale. “l’italia si conferma il mercato piu’ grande al mondo per spigole e orate, e continuano a rimanere alti anche i consumi di cozze e vongole”, evidenzia il comunicato, che prosegue: “cresce anche il numero di estimatori delle diete light, che prediligono la sostenibilita’ ed i prodotti locali, scegliendo trote e salmerini per piatti dal sapore delicato e dalla preparazione veloce. particolarmente richieste le trote di taglie grandi, di cui piu’ del 40% e’ destinato alla ristorazione. come ricorda la fao, l’acquacoltura e’ il sistema piu’ efficiente e sostenibile per la produzione di proteine animali. il pesce fa bene, si sa, e con il caldo e le vacanze cresce la voglia di mangiarne di piu’. i molluschi costituiscono una preziosa fonte di proteine di alta qualita’ e minerali, con un basso contenuto lipidico e un’elevata percentuale di acidi grassi polinsaturi. orate e spigole poi sono ricche di omega3 ed apprezzate dai consumatori per il sapore delle loro carni bianche”. “tuttavia la produzione nazionale attuale per queste due ultime specie (di 17500 tonnellate) non e’ assolutamente sufficiente a soddisfare le richieste e importiamo troppo pesce da altri paesi, come grecia e turchia, ignorando il nostro potenziale”, spiega SALVADOR, che conclude: “dobbiamo impegnarci, insieme alle istituzioni e agli amministratori, a utilizzare meglio e mettere a frutto i nostri 7500 chilometri di coste, tanto piu’ che aumenta l’attenzione sull’origine del prodotto, anche al ristorante: allevato o pescato, l’importante e’ che sia italiano. ai consumatori chiediamo di controllare la provenienza”.

 

DL ASSET: CDM VARA NORME PER LOTTA A PERONOSPERA E GRANCHIO BLU 

9133 – roma (agra press) – Il comunicato stampa di palazzo chigi diramato a conclusione della riunione informa che “il consiglio dei ministri, su proposta del presidente giorgia MELONI, del ministro delle imprese e del made in italy adolfo URSO, del ministro delle infrastrutture e dei trasporti matteo SALVINI, del ministro del lavoro e delle politiche sociali marina CALDERONE, del ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste francesco LOLLOBRIGIDA e del ministro del turismo daniela SANTANCHE’ e del ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica gilberto PICHETTO FRATIN, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti a tutela degli utenti e in materia di attivita’ economiche e investimenti strategici”. (https://bit.ly/3DO9iZu ) il decreto, fra l’altro, informa il comunicato, “interviene con norme specifiche per il settore della pesca e per quello delle produzioni viticole. nel primo caso, si intende contrastare il fenomeno della diffusione della specie granchio blu che sta infestando alcune zone costiere italiane, creando gravi danni all’economia del settore ittico e dell’acquacoltura, incentivando economicamente i soggetti che si dedicano alla cattura e allo smaltimento di tale specie. nel secondo caso, si consente l’attivazione degli interventi compensativi del fondo di solidarieta’ nazionale a favore delle imprese viticole che, a causa dell’andamento stagionale particolarmente umido della primavera 2023, hanno subito danni alle produzioni di uva a causa di attacchi di peronospora”.

 

DL ASSET: LOLLOBRIGIDA, TRASFORMIAMO CRITICITA’ GRANCHIO BLU IN OPPORTUNITA’ 

9127 – roma (agra press) – “trasformiamo una criticita’ in un’opportunita’. se c’e’ consumo e commercio c’e’ una filiera che si attiva naturalmente. i granchi blu sono una grande risorsa, sulla base ad esempio di un mercato potenziale molto interessante come quello degli stati uniti e della cina, che utilizzano questo animale in maniera massiva”. cosi’ il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA , nel corso dell’incontro di questa mattina al masaf con le associazioni e le istituzioni locali per definire in maniera puntuale gli interventi da programmare dopo che in consiglio dei ministri e’ stata autorizzata la spesa di 2,9 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza granchio blu. lo rende noto un comunicato stampa del ministero. “il granchio blu, tra le sue proprieta’, ha una presenza forte di vitamina b12, estremamente preziosa per l’organismo umano. queste proprieta’ possono diventare un elemento di promozione molto rilevante”, sottolinea il ministro. “mancando un predatore nei nostri mari bisogna che sia l’uomo ad assumersi la responsabilita’ di intervenire. e ritengo che i pescatori, da buoni ambientalisti quali sono, possano farlo in maniera puntuale”, conclude.

 

TURISMO: AGRITURIST (CONFAGRICOLTURA) OMBRE E LUCI SULLE VACANZE ESTIVE 

9037 – roma (agra press) – “‘buio inframmezzato da luci’. questo l’andamento per i mesi di luglio e dei primi giorni di agosto riassunti da augusto CONGIONTI, presidente di agriturist, l’associazione di confagricoltura che ha dato il nome all’agriturismo in italia”. lo rende noto un comunicato di agriturist. “dopo i mesi di maggio e giugno veramente positivi ci aspettavamo un’estate da boom. purtroppo, cosi’ non e’ per diverse ragioni”, afferma CONGIONTI, che prosegue:” tutto il settore turistico paga innanzitutto l’andamento climatico, a cui si aggiunge l’aumento dei costi, l’inflazione, il caro benzina e quello dei biglietti per chi viaggia in treno o in aereo. per quanto riguarda le nostre strutture tengono quelle vicine alle citta’ d’arte; gli agriturismi vicini alle coste restano piuttosto in linea con lo scorso anno, ma man mano che ci si allontana verso l’interno la situazione peggiora. sul territorio nazionale si passa da un -10% registrato a luglio a un -30%, senza calcolare le aree colpite dall’alluvione o da altre calamita’”. “a salvare la stagione sono senz’altro gli stranieri che dall’europa e dall’estero hanno deciso, numerosi, di scegliere i nostri agriturismi per le vacanze”, spiega il presidente di agriturist, nel sottolineare che “sono due le considerazioni che vengono subito in mente e ci devono far riflettere: da un lato l’effetto covid, che spingeva gli italiani verso spazi verdi, natura e buon cibo e’ finito, e si e’ ritornati a concorrere con mete estere competitive come grecia, croazia e albania; dall’altro, per le famiglie, le incognite sul futuro sono ancora troppe. i giorni di vacanza si contraggono, si opta per situazioni economicamente sostenibili e si prenota per fine agosto o settembre”. “in italia le aziende agrituristiche attive sono piu’ di 25.000 e oltre il 60% dei comuni italiani ne ospita almeno una”, rileva il comunicato, che precisa: “quasi la meta’ offre almeno tre servizi e piu’ di una su tre e’ condotta da un’imprenditrice. dalla liguria al veneto, dalla toscana alle marche, dalla campania all’abruzzo, dalla puglia alla calabria, alla sicilia alla sardegna, l’agroambiente, grazie al lavoro degli imprenditori agricoli, non solo e’ quello piu’ esteso, ma mantiene vitali i territori rurali. non e’ un caso che l’84% degli agriturismi sia in aree collinari e montane e solo il 16% in pianura”. “riconosciamo al piano strategico di sviluppo del turismo l’attenzione a diffondere quello dei borghi e delle campagne, ma guardando al futuro, ritengo sia giusto fare quadrato e unire l’intero comparto con le diverse realta’ che lo compongono, per costruire offerte differenziate sul territorio che possano decongestionare le citta’ nei periodi critici, come lo scorso luglio, proponendo pacchetti che permettano conoscere e apprezzare anche le infinite bellezze dell’italia rurale”, conclude CONGIONTI.

 

GRANO: CONFAGRICOLTURA, CON BOMBE RUSSE +5% QUOTAZIONI UE SALVAGUARDI IL SUO POTENZIALE PRODUTTIVO 

9038 – roma (agra press) – “oltre 100mila tonnellate di grano sono state distrutte dai bombardamenti russi sui porti dell’ucraina che si affacciano sul mar nero e sul danubio. la reazione dei mercati internazionali e’ stata immediata. solo nella giornata di ieri, e’ stato del 5% l’aumento delle quotazioni del grano”. lo rende noto la nota settimanale di confagricoltura, che prosegue: “i prezzi restano comunque sensibilmente al di sotto (circa il 20%) del picco registrato nel marzo 2022. secondo l’indice della fao, i prezzi internazionali dei cereali sono diminuiti lo scorso mese di giugno oltre il 2% rispetto a maggio. dopo il mancato rinnovo dell’accordo sul grano dal mar nero la federazione russa punta a ostacolare in ogni modo le esportazioni agroalimentari dell’ucraina. a livello europeo sono allo studio nuove iniziative per ampliare i cosiddetti ‘corridoi di solidarieta”, che hanno assicurato un’alternativa alla movimentazione via mare di prodotti ucraini, sia pure con tempi e costi superiori. ‘a seguito del crollo delle vendite all’estero di gas naturale – rileva il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI – la russia usa il grano come arma per ottenere l’allentamento delle sanzioni imposte dalla comunita’ internazionale per l’aggressione all’ucraina. tra le richieste presentate per far ripartire l’accordo sul mar nero, c’e’ infatti la riconnessione della banca nazionale dell’agricoltura al sistema dei trasferimenti finanziari internazionali (swift)’. confagricoltura ricorda che le sanzioni non si applicano ai prodotti destinati all’alimentazione e ai mezzi tecnici per la produzione agricola, inclusi i fertilizzanti. nella campagna 2022-2023, le esportazioni di grano russo hanno raggiunto il massimo storico di 45 milioni di tonnellate. ‘la situazione e’ di estrema incertezza – sottolinea il presidente -. in questo quadro, e’ inspiegabile l’atteggiamento della commissione europea che non intende dare seguito alla richiesta di numerosi stati membri per prorogare le deroghe alla rotazione obbligatoria dei seminativi e alla destinazione a finalita’ non produttiva di una parte dei terreni. l’unione europea – conclude GIANSANTI – deve salvaguardare il proprio potenziale produttivo, anche per contribuire a scongiurare il persistente rischio di una crisi alimentare globale’.”.

 

GRANO: “EL PAIS”, SENZA ACCORDO MAR NERO I CEREALICOLTORI UCRAINI CHIUDERANNO ENTRO DUE ANNI 

9054 – roma (agra press) – “senza l’accordo del mar nero sul grano, chiuderemo entro due anni”: e’ questo il timore degli agricoltori ucraini, riportato in un servizio dell’inviato speciale del quotidiano spagnolo “el pais”, oscar GUTIERREZ. l’uscita della russia dall’accordo ha messo l’agricoltura ucraina alle corde: i raccolti si accumulano nei silos che mosca bombarda ed intanto i prezzi del trasporto via terra aumentano. secondo l’associazione agricola ucab, che riunisce le grandi imprese del settore, ben 2 milioni di tonnellate di cereali destinati all’esportazione sono rimasti bloccati nell’ultimo anno. l’articolo esamina nel dettaglio le richieste della russia per il rinnovo, in particolare con la riapertura del collegamento al sistema di pagamento swift per la banca agricola russa (rosselkhozbank), e la posizione ucraina, contraria alle richieste di mosca. sullo stesso tema, un editoriale de “el pais” accusa PUTIN di voler usare una nuova arma per piegare l’ucraina. “si tratta di sabotare le esportazioni di grano ucraino con il triplice obiettivo di privare kiev di una delle sue poche fonti di reddito, ricattare i paesi poveri (soprattutto africani) che dipendono dall’estero per sfamare le proprie popolazioni e provocare sul mercato un aumento dei prezzi che va a vantaggio delle casse della russia, paese che rivaleggia con l’ucraina come potenza esportatrice agricola mondiale”, spiega l’editoriale.

DELEGA FISCALE: CONFAGRICOLTURA, PASSO IMPORTANTE A SOSTEGNO AZIENDE AGRICOLE INNOVATIVE 

9039 – roma (agra press) – “confagricoltura plaude all’approvazione della delega fiscale che fissa, nell’ambito della fiscalita’ agricola, i principi della tassazione delle nuove tecniche di coltivazione evolute e dei redditi dei beni che derivano dalle attivita’ di coltivazione ed allevamento, che concorrono alla tutela dell’ambiente e alla lotta ai cambiamenti climatici”. lo rende noto un comunicato di confagricoltura, che prosegue: “per la confederazione si tratta di un importante passo in avanti verso un fisco che accompagni gli sviluppi delle innovazioni produttive e gli investimenti per lo sviluppo delle agroenergie e per la lotta ai cambiamenti climatici. e’ questo il supporto ideale che le imprese agricole si attendono dal governo”.

 

GRANCHIO BLU: LOLLOBRIGIDA, STANZIATI 2,9 MILIONI DI EURO PER EMERGENZA ORA STRATEGIA PER IL FUTURO 

9035 – roma (agra press) – “abbiamo stanziato 2,9 milioni di euro, che domani formalizzeremo in consiglio dei ministri. martedi’ mattina ci incontreremo al ministero con tutte le associazioni, insieme ai dirigenti e definiremo in maniera puntuale esattamente quali sono gli interventi da programmare e le aree che riteniamo idonee per affrontare l’emergenza”, ha dichiarato il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ e delle foreste francesco LOLLOBRIGIDA , a porto tolle in veneto nella sede del consorzio cooperative pescatori del polesine, all’incontro con le associazioni, categorie e rappresentanti delle cooperative interessate al provvedimento a sostegno al contrasto al granchio blu che verra’ discusso nel corso del consiglio dei ministri in programma domani. lo rende noto un comunicato stampa. “abbiamo una vocazione strategica nell’affrontare i problemi e ragionare non solo su quello che avviene oggi ma su quello che non deve avvenire in futuro e su questo elemento in particolare ci sono idee che vengono portate avanti dalle associazioni, dai nostri tecnici del ministero. dobbiamo definire non solo le aree ma anche le modalita’ di intervento e le misure piu’ idonee da intraprendere”, ha spiegato il ministro. “siamo in un’area molto rilevante per la pesca che in questo momento ha una criticita’ dovuta al granchio blu, una animale allogeno che quest’anno si e’ moltiplicato in maniera pericolosa. per il governo meloni la pesca, su cui in questi anni si e’ investito poco, e’ strategica. con la pandemia e poi con la guerra di aggressione della russia verso l’ucraina si e’ compreso meglio quello che noi dicevamo da tempo ossia che le filiere lunghe di approvvigionamento non sono sufficienti e sono instabili. bisogna rimettere al centro la nostra produzione, la nostra economia e tra questi elementi sicuramente l’agricoltura, l’allevamento e la pesca. intendiamo investire il piu’ possibile per rilanciare queste attivita’”, ha concluso francesco LOLLOBRIGIDA .

 

GRANO: GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), NECESSARI PIANO PLURIENNALE E VALORIZZAZIONE PRODOTTO ITALIANO 

8989 – roma (agra press) – “per il grano il tasso di autoapprovvigionamento e’ inadeguato e inferiore al potenziale dell’italia. e’ necessario farlo salire con il varo di un piano pluriennale che parta dalle sementi, per arrivare fino alla migliore valorizzazione mercantile delle produzioni nazionali”, ha detto il presidente della confagricoltura massimiliano GIANSANTI durante la riunione del tavolo ministeriale di settore, presieduta dal ministro dell’agricoltura francesco LOLLOBRIGIDA. insieme al presidente GIANSANTI ha partecipato alla riunione il presidente della federazione nazionale di prodotto di confagricoltura carlo MARESCA. GIANSANTI ha messo in evidenza che gli agricoltori italiani sono costretti ad utilizzare, in larga misura, sementi prodotte all’estero non sempre adatte alle esigenze delle nostre aree di produzione. “per migliorare la situazione la ricerca ha un ruolo essenziale”, ha aggiunto il presidente della confederazione, secondo il quale “anche il crea puo’ dare un valido contributo in una logica di partenariato tra parti private e settore pubblico”. gli accordi di filiera hanno dimostrato di essere uno strumento senz’altro utile per la crescita e il miglioramento qualitativo delle produzioni, “ma vanno rafforzati grazie all’estensione delle intese a tutte le rappresentanze dell’attivita’ di trasformazione”. importante anche riconoscere il giusto prezzo alle imprese del comparto. “gli utilizzatori dei nostri prodotti – ha proseguito GIANSANTI – hanno giustamente bisogno di garanzie in termini di qualita’ e quantita’, ma allo stesso tempo l’impegno richiesto agli agricoltori va remunerato in modo adeguato e stabile”. per quanto riguarda la situazione dei mercati, la campagna e’ stata segnata da una serie di eventi climatici eccezionali che hanno inciso, in particolare, sulla qualita’ della produzione. “i prezzi all’origine – ha rilevato il presidente di confagricoltura – hanno fatto registrare inizialmente una drastica contrazione, a cui ha fatto seguito un rialzo dovuto a fattori esterni come la siccita’ in canada, per quanto riguarda il grano duro, e il mancato rinnovo dell’accordo sul grano dal mar nero relativamente al tenero”. sempre in materia di quotazioni, GIANSANTI si e’ detto favorevole alla ripresa dell’attivita’, sospesa dal 2022, della commissione unica nazionale, anche perche’ “dalle borse merci locali arrivano spesso indicazioni contrastanti non sempre giustificate”. il presidente di confagricoltura ha, infine, chiesto che i cereali siano inclusi nella lista dei settori beneficiari dei sostegni straordinari destinati all’italia dalla riserva di crisi della pac. a questo riguardo, e’ stata rilanciata la richiesta di integrare i fondi della ue (circa 60 milioni di euro) con il cofinanziamento massimo nazionale (200 per cento) consentito dalla ue. 

 

 

MATTARELLA CON ALTRI CAPI DI STATO EUROPEI FIRMA APPELLO A SOSTEGNO CONTRASTO CRISI CLIMATICA 

8934 – roma (agra press) – i presidenti di alcuni paesi del mediterraneo e membri del gruppo arraiolos a sostegno dell’impegno per arrestare gli effetti della crisi climatica hanno sottoscritto un appello, firmato da sergio MATTARELLA, presidente della repubblica italiana; zoran MILANOVIC, presidente della repubblica di croazia; katerina SAKELLAROPOULOU, presidente della repubblica ellenica; george VELLA, presidente della repubblica di malta; marcelo REBELO DE SOUSA, presidente della repubblica portoghese; natasa pirc MUSAR, presidente della repubblica di slovenia. questo il testo dell’appello: “come previsto, la crisi climatica e’ arrivata e ha raggiunto dimensioni esplosive, tanto che si parla ormai di ‘stato di emergenza climatica’. il segretario generale delle nazioni unite alla fine di luglio ha definito la crisi attuale uno stato di ‘ebollizione globale’. i suoi effetti sono visibili soprattutto nella nostra regione, il mediterraneo, che e’ gravemente colpita e a rischio immediato non soltanto di scarsita’ di acqua ed elettricita’, ma anche di inondazioni, diffuse ondate di calore, incendi e desertificazione. i fenomeni naturali estremi stanno distruggendo l’ecosistema e minacciando la nostra vita quotidiana, il nostro stile di vita. non c’e’ piu’ tempo da perdere, non c’e’ piu’ tempo per scendere a compromessi per ragioni politiche o economiche. e’ imperativo agire e prendere iniziative urgenti ed efficaci. tutti i paesi del mediterraneo devono coordinarsi e reagire, impegnarsi in uno sforzo collettivo per arrestare e invertire gli effetti della crisi climatica. e’ dovere di tutti noi agire in questa direzione e adottare politiche concrete volte a questo sforzo. sensibilizzare l’opinione pubblica, educare e ispirare in tutti l’etica della responsabilita’ ambientale. non solo per il presente, ma anche per il futuro dei nostri figli e delle generazioni che verranno. i capi di stato dei seguenti paesi del mediterraneo e membri del gruppo arraiolos si impegnano a sostenere pienamente le iniziative di azione congiunta e fanno appello all’unione europea, agli altri paesi del mediterraneo e alla comunita’ internazionale affinche’ mantengano questo tema in cima alla loro agenda politica”.

 

GRANO: ISMEA PUBBLICA REPORT TENDENZE SUL DURO E SUL TENERO CON DINAMICHE PREZZI ALL’ORIGINE 

8974 – roma (agra press) – “ismea pubblica i due report tendenze sul frumento duro e tenero, con gli ultimi aggiornamenti sulle dinamiche dei prezzi all’origine, sulla situazione dei raccolti in italia e nel mondo e le prospettive future alla luce dello stop di mosca all’intesa per l’esportazione di grano attraverso il mar nero dai porti ucraini”. i due rapporti ismea su grano duro e tenero qui https://tinyurl.com/vy23p828  il comunicato stampa dell’ismea prosegue: “per il grano duro – si legge nel report – dopo la fiammata dei prezzi del biennio 2021-2022, nel 2023 il mercato si e’ ridimensionato sulla scia del medesimo andamento delle commodity agricole ed energetiche. i prezzi del frumento duro, cresciuti nello scorso anno soprattutto per il crollo della produzione del canada, a partire dall’autunno 2022 si sono ridotti a causa della ripresa dei raccolti nordamericani e della maggiore disponibilita’ a livello globale. per il grano tenero, i prezzi hanno invertito la tendenza alla crescita a partire dai primi mesi del 2023, ma le crescenti tensioni legate al mancato rinnovo dell’accordo sul grano ucraino e le prime indicazioni sul peggioramento dei fondamentali stanno nuovamente innescando una corsa ai rialzi. in italia, intanto, i raccolti di frumento duro dovrebbero aumentare nel 2023 in ragione soprattutto della crescita delle superfici, incoraggiata dai prezzi elevati dello scorso autunno che hanno positivamente orientato gli investimenti, ma sussistono diffuse preoccupazioni sul profilo qualitativo della granella compromessa dalle piogge di maggio e giugno. situazione analoga per il tenero, stimato in crescita dai dati provvisori diffusi recentemente dall’istat (+11,6% le superfici e +10,6% i raccolti a 3 mln/t), ma su cui incombono le medesime preoccupazioni relative all’impatto delle piogge tardo primaverili. per entrambi i prodotti, le quotazioni di luglio, mese che segna l’avvio della nuova campagna produttiva, registrano variazioni positive, sulla scia delle stime al ribasso sui raccolti mondiali, e – segnatamente per il grano tenero – dell’attuale blocco sul mar nero, oltreche’ per il deludente risultato qualitativo atteso a livello nazionale. per il proseguo della campagna 2023/24 e’ verosimile supporre, per quanto concerne il frumento duro, il mantenimento degli attuali livelli di prezzo o, quantomeno, escludere evidenti flessioni. si prospettano, infatti, elementi di criticita’ determinati dalla contrazione dell’offerta globale, soprattutto in alcuni paesi del nord africa che sono anche grandi consumatori, ma anche del nord america dove il clima particolarmente secco sta destando molte preoccupazioni. per il grano tenero, di cui l’italia e’ strutturalmente deficitaria (l’import compre il 60% del nostro fabbisogno) lo scarso livello qualitativo che si prefigura per i raccolti nazionali nel 2023 potrebbe determinare una spinta aggiuntiva all’import, esponendo maggiormente l’italia alle possibili turbolenze sui mercati internazionali. facendo unicamente riferimento alle dinamiche dei fondamentali attualmente prospettate, il calo dei raccolti mondiali, il lieve incremento della domanda e la flessione attesa delle scorte per il 2023/24, rappresentano di certo degli elementi di criticita’, ma non sembrerebbero di entita’ tale da giustificare, da soli, variazioni significative dei prezzi”.

 

TAVOLO GRANO: LOLLOBRIGIDA E LA PIETRA INCONTRANO FILIERA E ORGANIZZAZIONI AGRICOLTORI 

8959 – roma (agra press) – “oggi il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA, ed il sottosegretario patrizio LA PIETRA (fdi) hanno incontrato le rappresentanze degli agricoltori italiani e gli attori della filiera impegnati nella produzione, nello stoccaggio e nella trasformazione del frumento e dei derivati”. lo rende noto un comunicato stampa del masaf. “la politica puo’ intervenire sul versante della promozione del grano made in italy per aumentare le esportazioni, valutando anche accorgimenti su temi come il credito d’imposta, per contratti di medio e lungo termine, e un sostegno alla produzione che aiuti la filiera ad abbattere i costi, con la conseguente crescita della competitivita’. e’ un impegno che ci portera’ verso una sempre maggiore trasparenza della catena del valore e dei prezzi finali, oltre che ad una migliore tracciabilita’ del prodotto”, ha dichiarato LOLLOBRIGIDA. “un elemento importante emerso dal tavolo e’ stata la disponibilita’ a riattivare in via sperimentale la cun, commissione unica nazionale, sospesa dal 2022. ora le filiere sono chiamate a fornire alla politica proposte e soluzioni congiunte, che possano consentire di raggiungere appieno anche nel settore cerealicolo quella sovranita’ alimentare che e’ il cardine dell’azione di questo governo e del masaf”, ha aggiunto il ministro. “la crisi causata dal conflitto russo-ucraino impone una pianificazione in grado di stabilizzare i prezzi ed e’ sempre piu’ urgente intensificare gli sforzi sinergici perche’ tutte le filiere impegnate facciano sempre piu’ sistema, in un’ottica di sostenibilita’ economica e di sovranita’ alimentare. inoltre dobbiamo puntare sulla ricerca, che puo’ sicuramente contribuire ad aumentare la qualita’, gia’ elevatissima, del grano 100% italiano”, ha sottolineato LA PIETRA.

 

GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), OCCORRE INCENTIVARE LA STABILIZZAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO 

8929 – roma (agra press) – “occorre favorire la stabilizzazione dei rapporti di lavoro anche nel settore agricolo attraverso appositi strumenti contrattuali e incentivi economici”. lo ha detto il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI in riferimento “alla nota del ministero del lavoro e delle politiche sociali, della banca d’italia e dell’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (anpal), da cui emerge che nei settori privati extra agricoli e’ aumentata l’incidenza dei contratti a tempo indeterminato sul totale delle attivazioni nette”, informa un comunicato di confagricoltura. “pur essendo la gran parte della attivita’ agricole di tipo stagionale, e’ indubbio infatti che la percentuale di forza lavoro a tempo indeterminato – che oggi si attesta intorno al 10% – potrebbe essere migliorata”, sottolinea il comunicato, nel rilevare che “la stabilizzazione comporterebbe vantaggi per il datore di lavoro, che potrebbe contare su personale formato e fidelizzato, e per l’addetto, che migliorerebbe la propria condizione lavorativa, acquisendo maggiore sicurezza”. “al contempo, la stabilizzazione potrebbe favorire la contrazione della spesa da parte dell’inps per la disoccupazione agricola che, come noto, riguarda quasi esclusivamente gli operai agricoli a tempo determinato, e potrebbe contribuire a contenere il deplorevole fenomeno dello sfruttamento e del caporalato, che si verificano quasi esclusivamente nell’ambito dei lavori stagionali”, ha sottolineato il presidente di confagricoltura. “occorre, a parere della maggiore organizzazione datoriale, ridurre il costo del lavoro per le aziende agricole e, in particolare, per quelle che assumono a tempo indeterminato o che trasformano in rapporti stabili quelli in essere a tempo determinato”, continua il comunicato, che aggiunge: “la nota del ministero del lavoro evidenzia che, nei mesi di maggio e giugno, l’occupazione agricola ha avuto una contrazione nei territori colpiti da eventi meteorologici estremi, come le alluvioni in emilia-romagna, toscana e marche”. “poiche’ sussiste la preoccupazione che analoga riduzione possa verificarsi a causa delle forti ondate di caldo, e’ indispensabile attivare appositi strumenti di tutela per le aziende e per i lavoratori costretti a sospendere le attivita’”, evidenzia GIANSANTI. “a tal fine confagricoltura ha formulato alcune proposte, in sede di conversione in legge del cosiddetto ‘decreto caldo’, chiedendo la cassa integrazione agricola (cisoa) anche per gli operai a tempo determinato e per tutti gli eventi verificatisi a partire dal 1° luglio”, conclude il comunicato.