Notizie in Pillole dal 29 giugno 2023 al 05 luglio 2023 (fonte: Agra press)

 

PERONOSPORA: CONFAGRICOLTURA, COLPITA TUTTA ITALIA SUBITO RISTORI A IMPRESE VITIVINICOLE 

7582 – roma (agra press) – “il comparto vitivinicolo nazionale ha bisogno di urgenti interventi per sostenere gli agricoltori, vittime dei danni prodotti dalla peronospora. dopo gli allarmi lanciati nelle scorse settimane, confagricoltura torna chiedere provvedimenti immediati sia a livello nazionale che europeo per contrastare la fitopatia che sta mettendo in ginocchio le attuali produzioni”. lo rende noto un comunicato di confagricoltura, che prosegue: “il primo passo e’ l’attivazione di un tavolo tecnico, che si occupi di definire le azioni di ristoro. per la confederazione la strada da percorrere e’ quella di un intervento legislativo con copertura finanziaria, che includa anche una specifica deroga all’esclusione dalle agevolazioni delle categorie di danni (alle produzioni e alle strutture) previste dal sistema dell’assicurazione agevolata, anche laddove le fitopiatie non siano previste tra le cause. in questo modo si permetterebbe sia alle aziende colpite di accedere agli interventi compensativi e sia di incrementare i fondi destinati alle compensazioni. a livello europeo potrebbe essere opportuno chiedere alla commissione di concedere flessibilita’ che permettano l’uso dei fondi dell’ocm vino come compensazione del mancato reddito, causato dalle fitopatie. ulteriori risorse da destinare ai ristori possono essere recuperate all’interno del recente provvedimento della commissione sui sostegni finanziari di emergenza. queste misure – dedicate, ad esempio, alla compensazione dei redditi erosi da problemi alle produzioni – sono finanziate con un plafond di 330 milioni di euro, di cui 60,5 milioni in quota all’italia. a questa somma potrebbe andare ad aggiungersi un contributo statale concesso fino al 200% della somma stanziata da bruxelles. specifica attenzione va prestata anche alle produzioni biologiche prevedendo una opportuna deroga ai limiti posti all’uso del rame. la peronospora ha trascinato il comparto del vino italiano in una vera e propria emergenza che non ha bisogno soltanto di interventi immediati. altrettanto fondamentale e’ tutelare qualita’ e quantita’ della produzione nazionale nel futuro. ecco perche’ il monitoraggio e la prevenzione con adeguati trattamenti da un lato e le nuove tecniche di genomica assistita (tea) dall’altro sono gli strumenti che, secondo la confederazione, devono essere alla base di strategie di medio-lungo periodo. le piogge intense e prolungate del periodo di maggio e giugno 2023 hanno favorito la diffusione della peronospora su tutta la penisola. questa malattia fungina, tra le piu’ aggressive, ha potuto propagarsi anche a causa delle precipitazioni e delle alluvioni che non hanno permesso l’accesso ai campi. ad oggi, specie in alcune zone, la peronospora ha compromesso definitivamente la consistenza dei grappoli colpiti. le criticita’ maggiori sono presenti nelle regioni del centro sud italia in particolare in abruzzo, molise, campania, basilicata e puglia, dove si rileva la presenza della malattia a macchia di leopardo con una incidenza del 20% delle superfici ma con picchi anche del 70/80%. di entita’ minore ma comunque preoccupante la situazione in toscana, liguria, emilia-romagna, sicilia e umbria e marche, invece attacchi di peronospora sotto controllo nelle regioni del nord e nelle restanti regioni”.

 

TEA: PACCHETTO COMMISSIONE UE CON MISURE PER USO SOSTENIBILE RISORSE NATURALI 

7606 – bruxelles (agra press) – un comunicato stampa della commissione europea rende noto che: “una legge sul monitoraggio del suolo mettera’ l’ue sulla strada per suoli sani entro il 2050, raccogliendo dati sulla salute dei suoli e mettendoli a disposizione degli agricoltori e di altri gestori del suolo. la legge riguarda anche la normativa sulla gestione sostenibile del suolo e affronta situazioni di inaccettabili rischi per la salute e l’ambiente dovuti alla contaminazione del suolo. le proposte odierne stimoleranno anche l’innovazione e la sostenibilita’, consentendo l’uso sicuro del progresso tecnico nelle nuove tecniche genomiche, per consentire lo sviluppo di colture resistenti ai cambiamenti climatici e la riduzione dell’uso di pesticidi chimici e garantendo sementi piu’ sostenibili, di alta qualita’ e diversificate e materiale riproduttivo per piante e foreste. infine, nuove misure propongono anche di ridurre i rifiuti alimentari e tessili, il che contribuira’ a un uso piu’ efficiente delle risorse naturali ea un’ulteriore riduzione delle emissioni di gas serra provenienti da questi settori”, rende noto un comunicato stampa della commissione ue. “queste misure porteranno benefici economici, sociali, sanitari e ambientali a lungo termine a tutti. garantendo risorse naturali piu’ resilienti, le nuove norme sostengono in particolare le persone che vivono direttamente della terra e della natura. contribuiranno alla prosperita’ delle zone rurali, alla sicurezza alimentare, a una bioeconomia resiliente e fiorente, porranno l’ue in prima linea nell’innovazione e nello sviluppo e contribuiranno a invertire la perdita di biodiversita’ e a prepararsi alle conseguenze del cambiamento climatico. il 60-70% dei suoli nell’ue e’ attualmente malsano. inoltre, un miliardo di tonnellate di suolo viene spazzato via ogni anno a causa dell’erosione, il che significa che lo strato superiore fertile rimanente sta scomparendo rapidamente. i costi associati al degrado del suolo sono stimati in oltre 50 miliardi di euro all’anno. la proposta per la prima legislazione dell’ue sui suoli fornisce una definizione armonizzata di salute del suolo, mette in atto un quadro di monitoraggio completo e coerente e promuove la gestione sostenibile del suolo e la bonifica dei siti contaminati. la proposta riunisce diverse fonti di dati sul suolo sotto lo stesso tetto, combinando i dati di campionamento del suolo dell’indagine lucas (land use and coverage area frame survey) dell’ue con i dati satellitari di copernicus e dati nazionali e privati. l’obiettivo finale e’ ottenere suoli dell’ue sani entro il 2050, in linea con l’ambizione dell’ue relativa all’inquinamento zero”, prosegue la commissione ue, che aggiunge: “i dati sul suolo sosterranno l’innovazione, le soluzioni tecnologiche e organizzative, in particolare nelle pratiche agricole. aiutera’ gli agricoltori e altri proprietari terrieri ad attuare i metodi di trattamento piu’ appropriati e li aiutera’ ad aumentare la fertilita’ del suolo e le rese, riducendo al minimo il consumo di acqua e nutrienti. inoltre, questi dati miglioreranno la nostra comprensione delle tendenze in materia di siccita’, ritenzione idrica ed erosione, rafforzando la prevenzione e la gestione dei disastri. suoli sani e dati migliori forniscono ulteriori opportunita’ di reddito per agricoltori e gestori del territorio, che possono essere ricompensati per l’agricoltura basata sul carbonio, ricevere pagamenti per i servizi ecosistemici o per aumentare il valore dei suoli sani e del cibo prodotto su di essi. la proposta non impone alcun obbligo diretto ai proprietari e ai gestori dei terreni, compresi gli agricoltori. gli stati membri definiranno pratiche positive e negative per la gestione del suolo. definiranno inoltre misure di rigenerazione per riportare i suoli degradati a uno stato sano, sulla base delle valutazioni nazionali della salute del suolo. queste valutazioni informeranno anche su altre politiche dell’ue, come lulucf, pac e gestione delle risorse idriche. la proposta chiede inoltre agli stati membri di affrontare i rischi inaccettabili per la salute umana e l’ambiente dovuti alla contaminazione del suolo, guidati dal principio ‘chi inquina paga’. gli stati membri dovranno identificare, indagare, valutare e bonificare i siti contaminati”. “agricoltori e allevatori hanno bisogno di accedere a innovazioni all’avanguardia. le nuove tecnologie possono contribuire a rafforzare la resilienza sia per l’agricoltura che per i terreni forestali e proteggere i raccolti dagli effetti del cambiamento climatico, della perdita di biodiversita’ e del degrado ambientale. le nuove tecniche genomiche (ngt) sono strumenti innovativi che aiutano ad aumentare la sostenibilita’ e la resilienza del nostro sistema alimentare. consentono di sviluppare varieta’ vegetali migliorate, resistenti al clima, resistenti ai parassiti, che richiedono meno fertilizzanti e pesticidi e possono garantire rese piu’ elevate, contribuendo a dimezzare l’uso e il rischio dei pesticidi chimici e riducendo la dipendenza dell’ue dalle importazioni agricole. nella maggior parte dei casi, queste nuove tecniche portano a modifiche piu’ mirate, precise e rapide rispetto alle tecniche convenzionali, mentre coltivano un raccolto che e’ lo stesso che si sarebbe potuto ottenere con tecniche classiche come la selezione dei semi e l’incrocio. la nostra proposta: stabilire due categorie di piante ottenute da ngt: piante ngt paragonabili a piante naturali o convenzionali, e piante ngt con modificazioni piu’ complesse; entrambe le categorie saranno soggette a requisiti diversi per raggiungere il mercato tenendo conto delle loro diverse caratteristiche e profili di rischio. gli impianti della prima categoria dovranno essere notificati. le piante della seconda categoria passeranno attraverso il processo piu’ ampio della direttiva sugli ogm; incentivare lo sviluppo degli impianti verso una maggiore sostenibilita’; garantire la trasparenza su tutte le piante ngt sul mercato dell’ue (ad esempio, attraverso l’etichettatura delle sementi); offrire un solido monitoraggio degli impatti economici, ambientali e sociali dei prodotti ngt. il settore europeo delle sementi e’ il piu’ grande esportatore nel mercato globale delle sementi (20% del mercato globale con un valore stimato di 7-10 miliardi di euro e 7.000 aziende per lo piu’ pmi). e’ importante che la legislazione sia al passo con l’evoluzione della scienza. questa proposta aggiornera’ e semplifichera’ le norme attuali, alcune delle quali hanno piu’ di 50 anni. il regolamento proposto sulla produzione e la commercializzazione di materiale riproduttivo vegetale e forestale aumentera’ la diversita’ e la qualita’ di sementi, talee e altro materiale riproduttivo vegetale (mpr). garantiranno rese stabili grazie a varieta’ vegetali a prova di futuro attraverso test di sostenibilita’ (ad esempio, resistenza alle malattie). le sementi si adatteranno anche meglio alle pressioni del cambiamento climatico e contribuiranno a preservare la diversita’ genetica delle colture coltivate e contribuiranno a garantire la sicurezza alimentare. la proposta ridurra’ la burocrazia e aumentera’ l’efficienza e l’efficacia dei sistemi di registrazione e certificazione. per i materiali riproduttivi forestali, aiuteremo a garantire che l’albero giusto sia piantato nel posto giusto in modo che le foreste si adattino meglio ai cambiamenti climatici. il miglioramento genetico degli alberi consente di accelerare l’adattamento ai cambiamenti climatici delle foreste, garantendo cosi’ la loro continua produttivita’ in futuro. quasi 59 milioni di tonnellate di cibo (131 kg/abitante) vengono sprecate ogni anno nell’ue, con un valore di mercato stimato di 132 miliardi di euro. oltre la meta’ dello spreco alimentare (53%) e’ generato dalle famiglie, seguite dal settore di trasformazione e manifatturiero (20%). la lotta allo spreco alimentare e’ una tripla vittoria: risparmia cibo per il consumo umano e quindi contribuisce alla sicurezza alimentare. aiuta aziende e consumatori a risparmiare denaro e riduce l’impatto ambientale della produzione e del consumo di cibo. per accelerare i progressi dell’ue, la commissione propone che, entro il 2030, gli stati membri riducano gli sprechi alimentari del 10%, nella trasformazione e nella produzione, e del 30% (pro capite), congiuntamente al dettaglio e al consumo (ristoranti, servizi di ristorazione e famiglie). i rifiuti tessili gravano anche su risorse naturali limitate. circa il 78% dei rifiuti tessili non viene raccolto in modo differenziato dai consumatori e finisce nei rifiuti domestici misti, destinati all’incenerimento o alla discarica. maggiori informazioni sulla proposta odierna sono in un comunicato stampa dedicato. le proposte saranno ora discusse dal parlamento europeo e dal consiglio nell’ambito della procedura legislativa ordinaria. il green deal europeo e’ un must per la salute dei nostri cittadini e del pianeta. dalla sua presentazione nel dicembre 2019, ha messo in moto una trasformazione profonda e olistica della nostra societa’ e della nostra economia. il pacchetto odierno completa le proposte precedenti nell’ambito del pilastro ‘risorse naturali’ del green deal. queste iniziative e i loro obiettivi si basano su soluzioni fornite dalla natura come nostro miglior alleato nella lotta contro il cambiamento climatico. per raggiungere la neutralita’ climatica, in particolare per migliorare l’assorbimento di carbonio da parte dei pozzi naturali, realizzare la legge sul clima dell’ue e sostenere gli impegni internazionali dell’unione europea nell’ambito dell’accordo di parigi e del quadro kunming-montreal per la biodiversita’, dobbiamo urgentemente rafforzare la resilienza delle risorse naturali ecosistemi in tutta l’ue, aumentare la loro capacita’ di aiutarci ad adattarci ai cambiamenti climatici e mantenere la loro capacita’ produttiva per garantire una sicurezza alimentare e materiale duratura”, conclude la commissione ue.

 

TEA: CONFAGRICOLTURA, PROPOSTA COMMISSIONE UE IMPORTANTE CAMBIAMENTO VERSO TRANSIZIONE AMBIENTALE 

7601 – roma (agra press) – “per confagricoltura le proposte di sviluppo delle tecniche genomiche presentate dalla commissione ue al parlamento di bruxelles rappresentano un importante cambio di passo, che riporta l’europa al centro del dibattito sulla ricerca scientifica applicata al settore agricolo. in attesa di esaminarla in tutti i dettagli, confagricoltura giudica positivamente l’iniziativa della commissione che mira a fare, finalmente, chiarezza sulla differenza tra le nuove tecniche genomiche (ngt) e gli organismi geneticamente modificati (ogm). dissipando, cosi’, quelle ambiguita’ che hanno costretto al palo l’intero settore della ricerca europea”, rende noto un comunicato stampa della confederazione. “la proposta inviata al parlamento di bruxelles rappresenta un cambiamento di approccio al tema della transizione ambientale: la sostenibilita’ non puo’ essere perseguita soltanto con divieti e limitazioni, ma e’ necessario dare agli agricoltori valide alternative e strumenti che permettano di ridurre l’uso di fitofarmaci e lo sfruttamento delle risorse naturali senza intaccare le produttivita’ delle proprie aziende”, precisa confagricoltura. “l’unione europea ha imboccato la strada giusta manifestando la volonta’ di riconoscere l’importanza della ricerca di specie vegetali resistenti alle conseguenze del cambiamento climatico. l’applicazione di queste tecniche permettera’ di fronteggiare molte delle attuali minacce alla capacita’ produttiva nazionale: dalle malattie fungine derivanti da eccessive precipitazioni e alluvioni, alla siccita’ e alla salinita’ del suolo e delle acque fluviali”, afferma la divulgatrice scientifica e presidente della fnp proteoleaginose di confagricoltura, deborah PIOVAN. “adesso l’auspicio e’ che l’iter di approvazione di una legge che regolamenti tali tecniche proceda spedito e si concluda, come annunciato, entro i primi mesi del 2024. l’impegno assunto dalla spagna nel suo semestre alla guida del consiglio ue, ad avviare un focus sul tema nel prossimo settembre, fa ben sperare che il dossier possa approdare in aula gia’ a febbraio”, conclude confagricoltura.

 

MIELE: RAPPORTO ISMEA-OSSERVATORIO SU MANCATA PRODUZIONE E STIMA DANNI PRIMAVERA 2023 

7608 – roma (agra press) – “la situazione di grave difficolta’ dell’apicoltura gia’ segnalata con le ultime rilevazioni mensili eseguite dall’osservatorio nazionale del miele e’ evoluta in una vera e propria gravissima situazione di allerta. la mancata produzione ha raggiunto livelli mai sfiorati e ad essa si sono associati altri fattori negativi quali la perdita di famiglie per fame, il ricorso diffuso, massiccio e continuativo alla nutrizione di soccorso, a livelli costosissimi e, cio’ nonostante, la pratica ha consentito generalmente la sola sopravvivenza delle famiglie senza il mantenimento della capacita’ produttiva da parte delle stesse. nell’area interessata dalle inondazioni e frane dell’emilia-romagna sono inoltre andate perse diverse migliaia di alveari”, rende noto un comunicato stampa dell’osservatorio nazionale miele. in allegato il report elaborato dall’osservatorio e da ismea, con l’analisi dei fenomeni e una stima dei danni articolata per regione https://bit.ly/3O0YCML

 

EMILIA-ROMAGNA: 2,2MLN EURO PER PROGETTI VOLTI A MIGLIORARE STATO SALUTE PATRIMONIO BOSCHIVO 

7586 – bologna (agra press) – “dal diradamento, alla conversione ad alto fusto e l’eliminazione di specie alloctone invasive -azioni indispensabili per migliorare lo stato di salute di boschi e foreste – fino alla manutenzione straordinaria dei sentieri e delle aree attrezzate: sono 20 i progetti presentati da comuni, unioni di comuni, enti parco, ma anche consorzi forestali e finanziati dalla regione con oltre 2,2 milioni di euro”. lo rende noto un comunicato della regione emilia-romagna. “continua il nostro impegno per migliorare, tutelare e valorizzare il patrimonio boschivo pubblico e privato, una risorsa fondamentale per la comunita’, innanzi tutto da un punto di vista ambientale e paesaggistico. con questo bando finanziamo tutti quegli interventi che permettono di migliorare la salute di boschi e foreste aumentando sensibilmente la loro capacita’ di assorbire anidride carbonica, contrastare il dissesto idrogeologico, prevenire gli incendi, rafforzare la biodiversita’”, spiega l’assessora regionale ai parchi e forestazione barbara LORI, che prosegue: “ma non dimentichiamo che boschi e foreste possono essere anche un’occasione di sviluppo in particolare per le aree appenniniche, a partire dalle imprese forestali locali e dall’opportunita’ di facilitare la fruizione anche turistica di luoghi di elevato valore paesaggistico. ed e’ per questo che finanziamo anche i progetti per mantenere in buona efficienza la rete dei sentieri, i punti di osservazione, la segnaletica”. “il bando – l’ultimo previsto per la misura 08 del programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 – ha permesso di assegnare contributi al 100% da un minimo di 50 a un massimo di 150 mila euro. i lavori dovranno essere assegnati entro il 31 ottobre 2023 e conclusi entro il 30 giugno 2024”, conclude il comunicato.

 

PATATE: PER L’EMILIA ROMAGNA FIRMATO CONTRATTO QUADRO PER CESSIONE DA CONSUMO FRESCO 2023-2026 

7594 – bologna (agra press) – l’associazione di produttori agripat, le cooperative agricole di commercializzazione apofruit italia, cico, patfrut, gli operatori commerciali, baschieri rino s.r.l., fuitem & orsini fruttaexport s.r.l., leonesi s.r.l, orsini ercole s.r.l, ortofrutticola parma s.r.l., romagnoli fratelli s.p.a., pizzoli s.p.a., marmocchi angiolino s.r.l. e fruitimprese, hanno sottoscritto il contratto quadro per la cessione delle patate da consumo fresco per il prossimo triennio. dopo la firma, il documento verra’ trasmesso alla regione per le apposite verifiche e, successivamente, al masaf, per il completamento dell’iter amministrativo previsto dalla normativa vigente. massimo CRISTIANI, presidente del ce.pa, il centro di documentazione per la patata nella cui sede e’ avvenuta la firma, si dice soddisfatto per “il risultato ottenuto, frutto del lavoro di regolamentazione, difesa e valorizzazione di una delle piu’ qualificate e innovative produzioni pataticole in europa. un’intesa ottenuta grazie al lavoro portato avanti da 35 anni da produttori e operatori commerciali coordinati dal ce.pa”.

 

ALLUVIONE: CONFAGRICOLTURA A COMMISSARIO FIGLIUOLO MASSIMA COLLABORAZIONE FARE PRESTO 

7548 – roma (agra press) – “massima disponibilita’ e collaborazione, nell’auspicio di una rapida definizione delle misure per la ripresa e la ricostruzione delle aree danneggiate, in un’ottica di un’importante semplificazione burocratica”. e’ quanto ha affermato il direttore generale di confagricoltura, annamaria BARRILE, nell’incontro di stamani al masaf con francesco paolo FIGLIUOLO, commissario straordinario per la ricostruzione post alluvione in emilia romagna, informa un comunicato stampa della confagricoltura. “ringraziamo il ministro francesco LOLLOBRIGIDA e FIGLIUOLO per l’occasione di oggi e apprezziamo che gia’ ieri ci sia stato un sopralluogo nei territori alluvionati – ha detto BARRILE -. confagricoltura e’ pronta a collaborare alla definizione di una strategia nazionale che, a medio lungo termine, ci permetta di proteggere e preparare l’agricoltura alla gestione di questa ormai ineluttabile sfida climatica. nell’immediato, il ruolo del commissario sara’ decisivo per gestire al meglio l’emergenza nella direzione di una semplificazione delle procedure e di un sostegno finanziario prolungato, insieme a un piano di ricostruzione mirato”. le stime sull’impatto dell’alluvione – precisa confagricoltura – mostrano come le frane abbiano stravolto la morfologia del suolo. “si devono inoltre considerare le perdite di produttivita’ per moria di piante e animali, – ha aggiunto BARRILE – con relativo incremento di fitopatie ed epizoozie, di superficie agricola franata, danni ai mezzi, attrezzature, scorte e strutture, che riguardano tutta la filiera agroindustriale”. “tra le proposte avanzate da confagricoltura – prosegue il comunicato – la necessita’ di un cofinanziamento nazionale del 200% sulla riserva di crisi della pac per poter indennizzare le aziende colpite. sono indispensabili risorse adeguate a risarcire le imprese e sostenerle nella ricostruzione delle strutture e degli impianti frutticoli in campo; linee di credito dedicate con costo del denaro calmierato, garantite dallo stato e diversificate nel rientro, secondo le peculiarita’ delle singole filiere produttive. a riguardo, BARRILE ha ringraziato ismea per le misure introdotte, evidenziando al contempo l’urgenza di continuare a sostenere le imprese gia’ messe a dura prova da gelate e siccita’”. “auspichiamo un tavolo di confronto aperto – ha concluso BARRILE – per poter risollevare il settore primario di una regione a forte vocazione agroalimentare, di alto valore per l’economia del nostro paese”.

 

GELATE TARDIVE: MAMMI (EMILIA-ROMAGNA) SOLLECITA IMPEGNO PARLAMENTO PER RAPIDI INDENNIZZI 

7520 – bologna (agra press) – “‘oltre all’impegno della regione, abbiamo pero’ assoluta necessita’ che siano garantiti indennizzi nazionali, in tempi possibilmente brevi, adeguati alle imprese dell’emilia-romagna colpite dalle gelate e grandinate del 2023, come gia’ avvenuto per quelle del 2020 e 2021. in passato furono stanziati circa 65 milioni di euro. per il valore delle produzioni e l’impatto economico e sui posti di lavoro che il comparto ha, l’ortofrutta dell’emilia-romagna e’ un’eccellenza nazionale che sta soffrendo moltissimo a causa di fattori esterni: va sostenuta e rilanciata. vanno salvate le produzioni’. e’ questa, in sintesi, la richiesta dell’assessore regionale all’agricoltura, alessio MAMMI, ai parlamentari emiliano-romagnoli di tutti gli schieramenti affinche’ intervengano, per le proprie competenze, per dare un supporto alle imprese dell’emilia-romagna”. lo rende noto un comunicato della regione emilia-romagna, che prosegue: “gia’ da diversi anni il comparto ortofrutticolo dell’emilia-romagna e’ in grave sofferenza soprattutto a causa degli effetti dei cambiamenti climatici, ai quali si aggiungono i numerosi problemi causati dalle fitopatie. la situazione ha visto un reiterarsi di fenomeni che creano seri problemi di sostenibilita’ economica e faticano a mettere le imprese nelle condizioni di poter mantenere le produzioni. ‘esprimo tutta la mia preoccupazione, che piu’ volte ho trasmesso anche al governo, anche ai parlamentari eletti in emilia-romagna per lo stato in cui versano le produzioni dell’ortofrutta regionale duramente colpite dagli eventi alluvionali di maggio – aggiunge MAMMI – che si sommano ad una situazione gia’ sensibilmente compromessa dalle pesanti perdite dovute a gelate tardive di aprile. eventi che hanno interessato varie zone dell’emilia-romagna, e che hanno investito le produzioni ortofrutticole provocando ingenti perdite di prodotto, in particolare nelle province di forli’-cesena, ravenna, ferrara, rimini, modena e reggio emilia’. complessivamente l’ortofrutta dell’emilia-romagna nel 2022 ha generato una produzione lorda vendibile di 1,2 miliardi di euro su una superficie coltivata di 56.691 ettari. un sistema ortofrutticolo regionale e’ caratterizzato da un elevato processo di aggregazione: circa il 50% dei produttori regionali aderisce ad una organizzazione di produttori, a fronte di una media nazionale ed europea del 35-40%. viale aldo moro, per affrontare il cambiamento climatico, continua ad investire in ricerca: un bando e’ stato appena chiuso per le applicazioni innovative in campo. inoltre, da giugno 2020, a seguito dell’aumento del numero medio di gelate primaverili e dell’aggravarsi degli effetti negativi provocati da tali eventi sulle produzioni frutticole, la regione ha proposto l’inserimento nel psr 2014-2022 di nuove operazioni per la prevenzione danni al potenziale produttivo frutticolo da gelate primaverili. in questo modo si soddisfa il fabbisogno di investimenti preventivi delle aziende agricole che ogni anno, in misura sempre maggiore, si trovano a fronteggiare danni. il primo bando ha permesso di dare risposta a 56 domande per una spesa ammessa pari ad euro 3,9 milioni di euro ed un contributo di 2,7 milioni. un secondo bando aperto nel 2021, ha finanziato complessivamente 290 domande per un importo complessivo di investimenti pari ad euro 18,2millioni e di contributi concessi pari ad euro 12,7milioni. un terzo bando e’ stato adottato la settimana scorsa a favore del quale e’ stata proposta al comitato di sorveglianza del psr una modifica della tabella finanziaria con un incremento della dotazione di circa 4 milioni di euro. ancora una volta si rende necessario, come e’ stato nel 2020 e nel 2021, dove complessivamente erano state destinate alle aziende colpite piu’ di 65 milioni di euro, che vi sia un intervento straordinario che riconosca il valore delle produzioni e metta le aziende nelle condizioni di poter continuare a produrre e investire”.

 

PAC: AGEA ANNUNCIA RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI NEL PRIMO ANNO DELLA PROGRAMMAZIONE 2023-2027 

7507 – roma (agra press) – “agea per la prima volta, centra l’ obiettivo e grazie alla messa appunto del sistema di erogazione fondi, raggiunge nel primo anno della nuova pac 2023-2027 i risultati attesi”. lo rende noto un comunicato di agea, che prosegue: “si e’ conclusa il 30 giugno 2023 la raccolta delle domande uniche nei termini che, anche e soprattutto grazie al lavoro congiunto con tutti i centri di assistenza agricola, ha raggiunto il 100% delle domande attese. infatti, sono state raccolte e validate un totale di 419.515 domande uniche, 100.113 domande sigc sviluppo rurale nuova programmazione 2023-2027 e 60.108 domande sigc sviluppo rurale vecchia programmazione 2014-2022. tutto questo e’ stato possibile grazie alla task force e cronoprogramma messo in campo da agea, che ha permesso un monitoraggio costante nella fase di presentazione delle domande e garantito una corretta ricezione delle domande attese. rimane, comunque, la possibilita’ di presentare eventualmente la domanda unica tardiva fino al 25 luglio 2023 con le penalita’ previste dell’1% per ciascun giorno di ritardo rispetto alla suddetta data di scadenza del 30 giugno. tale obiettivo soprattutto sulla qualita’ e completezza dei dati delle domande ricevute, permettera’ di eseguire i successivi controlli piu’ agevolmente e di rispettare l’ulteriore deadline dei pagamenti che agea si e’ prefissata di iniziare dal 16 ottobre 2023 per gli anticipi e dal 1° dicembre 2023 per i saldi. il risultato ottenuto rappresenta per l’agenzia non solo un punto di arrivo ma anche di partenza, che traccia un percorso di miglioramento dell’organizzazione stessa, che vuole rispondere con rapidita’ al complesso sistema del new delivery model previsto dalla nuova programmazione della pac ed essere cosi’ parte attiva all’interno del sistema agricolo italiano. l’organismo pagatore agea, inoltre, rende noto il costante impegno nel garantire liquidita’ alle imprese agricole attraverso l’autorizzazione di ulteriori pagamenti di saldo della domanda unica e delle misure a superficie dello sviluppo rurale per l’anno 2022. per la domanda unica 2022 i pagamenti complessivamente hanno interessato 422.722 beneficiari, per un importo totale di 1.506 milioni di euro. nel solo mese di giugno 2023 sono stati erogati 238 milioni di euro. in parallelo sempre negli ultimi giorni di giugno u.s., il settore della gestione del rischio misura 17.1 ha autorizzato, altresi’, s. un ulteriore pagamento di n. 16.587 domande per produzioni vegetali riferite alle annualita’ 2015-2022, relativamente a n. 9.784 beneficiari – per un importo complessivo pari ad euro 27.443.846,91, con quota comunitaria pari ad euro 12.349.657,05. per le misure a superficie dello sviluppo rurale 2022 misure sigc i pagamenti complessivamente hanno interessato 115.207 beneficiari, per un importo totale di 764 milioni di euro, distribuendo sempre a giugno 2023 fondi per circa 35 milioni di euro”. il dettaglio, per tipologia di intervento, dello stato di avanzamento complessivo delle domande uniche e psr sigc – nuova e vecchia programmazione – presentate al 30 giugno 2023, e’ disponibile al link https://bit.ly/44raCN2

 

CONTRATTI FILIERA: CONFAGRICOLTURA CHIEDE SCORRIMENTO GRADUATORIA E PIU’ TEMPO PER RICORSI 

7475 – roma (agra press) – “vista la forte adesione delle imprese al quinto bando dedicato a progetti per contratti di filiera nel settore agricolo ed agroalimentare, confagricoltura rinnova la richiesta al ministero dell’agricoltura e della sovranita’ alimentare di prendere in considerazione la possibilita’ di recuperare ulteriori risorse da destinare allo scorrimento della graduatoria. ulteriori risorse potrebbero essere cercate all’interno dei finanziamenti dei fondi di coesione non ancora impegnati e non utilizzati”. lo rende noto un comunicato stampa di confagricoltura che cosi’ prosegue: “la confederazione delle imprese agricole italiane ritiene opportuno, inoltre, che il ministero preveda tempi piu’ congrui, rispetto alla scadenza del 10 luglio prossimo indicata nel decreto della graduatoria del bando appena svolto, finalizzati a concedere ai beneficiari la possibilita’ di presentare eventuale richiesta di riesame di alcune posizioni. la richiesta di confagricoltura parte dalla necessita’ di estendere al maggior numero possibile di imprese l’accesso ai contratti di filiera, strumenti sostenuti sia dallo stato che dall’unione europea proprio perche’ capaci di promuovere investimenti che coinvolgono le produzioni agricole e gli altri segmenti della filiera agroalimentare”.

 

CONFAGRICOLTURA, RUOLO CRUCIALE DELL’AGRICOLTURA NELLA LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO 

7437 – roma (agra press) – “la pressione dei cambiamenti climatici sulle attivita’ agricole diviene, giorno dopo giorno, sempre piu’ estrema”. lo afferma la confagricoltura nella sua nota settimanale, che prosegue: “mentre l’aumento delle temperature ci porta alla memoria il fenomeno siccitoso che ha caratterizzato il 2022 e la prima parte del 2023, sono ancora ben visibili i segni lasciati dalla drammatica alluvione che ha colpito alcune regioni del centro italia, prima fra tutte l’emilia romagna. siccita’ e alluvione, due facce della stessa medaglia: quella del cambiamento climatico. per l’agricoltura, l’acqua e’ sempre stata fondamentale per garantire costanti cicli produttivi, con i relativi livelli di produttivita’ e competitivita’ per le imprese operanti nel settore. governare e convivere con questi fenomeni climatici e’ divenuto, pertanto, un elemento chiave nelle agende di tutti i governi dei paesi del mondo. la stessa fao ha individuato come argomento chiave per la conferenza internazionale sullo ‘state of food and agriculture’, che si svolge a roma in questi giorni, la gestione delle risorse idriche. nel nostro paese, la costituzione, sia pure tardiva di una cabina di regia e la nomina di un commissario straordinario, sono comunque segnali di una sensibilita’ del governo italiano sul tema, ma non e’ sufficiente senza una riforma della governance dei servizi idrici e un intervento sulle infrastrutture esistenti per garantire efficienza e forniture costanti a imprese e cittadini. le imprese agricole, dal canto loro, fanno la loro parte per ridurre il consumo di acqua in agricoltura utilizzando sistemi di nuove tecnologie e nuovi sistemi di irrigazione di precisione, facendo quanto possibile per mantenere standard elevati di produzione, oltre a investire costantemente sulle pratiche di assorbimento di carbonio. l’approccio strategico alla materia non puo’ tuttavia prescindere da uno spettro piu’ ampio di riflessione. la lotta ai cambiamenti climatici rimane uno dei temi principali dell’agenda 2030 della commissione europea, nella consapevolezza che l’agricoltura resta uno dei destinatari principali delle politiche green realizzate a bruxelles. in questo senso, la stessa commissione ha recentemente deciso uno stanziamento addizionale di fondi ue per gli agricoltori europei per contrastare gli effetti avversi dei cambiamenti climatici, nonche’ che per supplire al rincaro dei prezzi all’origine dei prodotti, pari nel complesso a 330 milioni di euro. di questi, l’italia e’ divenuta destinataria di una delle maggiori quote dello stanziamento, pari a oltre 60 milioni di euro. vista la possibilita’ offerta dalla commissione, confagricoltura auspica che questo stanziamento sia incrementato del 200% da aiuti nazionali, nella consapevolezza della destinazione d’uso agricola e della rendicontazione di spesa prevista entro la fine del 2023. resta sullo sfondo l’evidenza che questa compensazione, seppur rilevante, necessita di essere accompagnata da investimenti strutturali e da una visione lungimirante per l’agricoltura italiana ed europea, soprattutto in un’ottica di mantenimento della sicurezza alimentare per i cittadini e della salvaguardia dell’intero comparto”.

 

CEREALI: CONFAGRICOLTURA, IN CALO RESE E PRODUZIONE GRANO PREOCCUPANO QUOTAZIONI 

7403 – roma (agra press) – “e’ entrata nel vivo la raccolta del grano, con grande ritardo e all’insegna della forte incertezza. a pesare sono state le piogge tardive che hanno infranto le prospettive di quella che fino ai primi di maggio si presentava come un’ottima annata, sia per il grano duro, sia per quello tenero. con le trebbiature ancora in corso, confagricoltura rileva le prime impressioni dei territori di produzione. i raccolti sono stati letteralmente falciati dalle piogge e, da nord a sud, i cali sono evidenti. l’andamento climatico ha fatto si’ che s’invertissero tendenze consolidate: nel centro e nel nord del paese, ad esempio, si raccoglieva prima il tenero, poi il duro, ma quest’anno e’ stato il contrario”, rende noto un comunicato stampa della confederazione, che aggiunge: “in emilia-romagna l’alluvione ha colpito duro. la regione, fanno sapere i tecnici, sconta intanto la perdita totale del raccolto su 13 mila ettari di grano e orzo, sommersi per piu’ giorni. si stima un calo del 20% dei cereali. nella terza regione italiana per la produzione di grano duro, dopo puglia e sicilia, si temono, in media, rese inferiori fino al 40/50%, mentre la situazione appare migliore per il tenero. in puglia, in capitanata, la raccolta del grano duro e’ in corso e terminera’ entro due settimane. ad oggi si stima un calo delle rese di circa il 20%. in sicilia, allo stato attuale, le rese inferiori del frumento hanno punte di oltre il 30%, con i grani antichi piu’ penalizzati dall’allettamento. in veneto, nel veronese, il quadro e’ ancora con luci e ombre: le rese variano da zona a zona, per alcune varieta’ piu’ in calo, altre stabili. nei prossimi giorni si avra’ una valutazione piu’ omogenea. in piemonte, nella provincia di alessandria, inizia in questi giorni il raccolto del frumento tenero. la qualita’ sembra buona, mentre la quantita’ e’ in calo”. “e’ ancora presto per fare stime piu’ precise, anche perche’ la situazione e’ a macchia di leopardo: in alcune aree del paese, proprio a causa delle piogge, non si e’ riusciti ad entrare nei campi con i mezzi e la trebbiatura non e’ ancora iniziata. sul fronte prezzi c’e’ preoccupazione. in italia, si registra un consistente aumento degli arrivi di cereali dal nord est europeo, in un contesto di mercato segnato da una contrazione dei prezzi che nel giro di un anno e’ stata del 40%”, rimarca confagricoltura. “i costi di produzione non hanno avuto riduzioni rilevanti e pertanto i conti sono in rosso per le imprese che producono per il mercato. e’ quanto sta accadendo per un altro cereale, il riso. dopo l’emergenza siccita’, le aziende del comparto lanciano l’allarme: le sono quotazioni troppo basse, incapaci di coprire i costi produttivi”, conclude confagricoltura.

 

PROMOZIONE: CONFAGRICOLTURA URGENTE PUBBLICARE L’AVVISO NAZIONALE OCM VINO 

7354 – roma (agra press) – “il masaf ha pubblicato l’atteso decreto ministeriale sulla misura relativa alla promozione sui mercati dei paesi terzi con modifiche importanti per la partecipazione al programma ocm vino. alla prossima annualita’ – spiega confagricoltura in un comunicato – sara’ possibile presentare un solo progetto per tipologia nazionale, multiregionale o regionale, e le aziende inserite nei soggetti collettivi dovranno ‘partecipare ad almeno una delle azioni previste per ciascun paese terzo'”. “sono vincoli con impatto molto forte sulla capacita’ progettuale – afferma confagricoltura – e occorrera’ trovare un equilibrio per agevolare la partecipazione di aziende di minore dimensione, senza limitare la progettualita’ di quelle piu’ strutturate”. fra le novita’ invece e’ positiva la possibilita’, per i progetti che sono stati inseriti nella graduatoria definitiva, di ritenere ammissibili le spese effettuate dopo il 16 ottobre, anche prima della stipula del contratto con agea, per consentire di avviare subito le attivita’”. “grazie all’azione sindacale di confagricoltura, d’intesa con le altre organizzazioni – sottolinea il comunicato -, sono stati confermati nel decreto i progetti multiregionali e tutti i criteri di valutazione”. “a questo punto – conclude confagricoltura – vista la tempistica di emanazione del decreto ministeriale, diventa urgente la pubblicazione dell’avviso nazionale per la presentazione dei progetti che definisce annualmente le modalita’ attuative del decreto, senza il quale non e’ possibile avviare la procedura di presentazione dei progetti. auspichiamo un coinvolgimento dei rappresentanti delle imprese in questa fase per un confronto diretto sugli aspetti operativi e procedurali della misura”.

 

GREEN DEAL: IN VIGORE DA OGGI REGOLAMENTO UE CONTRO DEFORESTAZIONE GLOBALE 

7360 – bruxelles (agra press) – informa la commissione europea con un comunicato che “oggi entra in vigore il pionieristico regolamento dell’ue sulle catene di approvvigionamento prive di deforestazione, un tassello fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversita’. quando le aziende esportano o immettono sul mercato dell’ue olio di palma, bestiame, soia, caffe’, cacao, legname e gomma o prodotti derivati come manzo, mobili o cioccolato, dovranno condurre una rigorosa verifica per dimostrare che questi prodotti non contribuiscono alla deforestazione o al degrado delle foreste. il regolamento – sottolinea la commissione – riflette il desiderio dei cittadini europei di non essere piuu’ responsabili della deforestazione globale attraverso i propri consumi. dopo l’entrata in vigore di oggi, gli operatori e i commercianti hanno ora 18 mesi di tempo per prepararsi a rispettare il regolamento. le aziende dovranno confermare che il prodotto e’ stato realizzato su terreni che non sono stati oggetto di deforestazione o degrado forestale dopo il 31 dicembre 2020. il regolamento si applica in modo uniforme ai prodotti provenienti sia dall’interno che dall’esterno dell’ue. le piccole imprese beneficeranno di adattamenti speciali, come un periodo di adattamento piu’ lungo. la commissione ue avviera’ inoltre un dialogo con i paesi terzi per facilitare l’attuazione del regolamento e per affrontare insieme le cause profonde della deforestazione e del degrado forestale e ridurre i rischi di deforestazione. la commissione – conclude il comunicato – ha pubblicato un documento di domande frequenti per aiutare gli operatori e i commercianti, in particolare le pmi, a conformarsi ai requisiti del regolamento”.

 

PROTEZIONE ACQUE: COMMISSIONE AMBIENTE EUROPARLAMENTO CHIEDE MISURE RESTRITTIVE CONTRO INQUINAMENTO 

7361 – bruxelles (agra press) – i deputati della commissione ambiente dell’europarlamento hanno adottato la loro posizione sulla nuova normativa sulla protezione delle acque sotterranee e di superficie dall’inquinamento e sul miglioramento degli standard di qualita’ dell’acqua, informa un comunicato. la nuova legge, sulla quale i deputati hanno adottato la loro posizione con 69 voti a favore, 4 contrari e 15 astensioni, rivede la direttiva quadro sulle acque, la direttiva sulle acque sotterranee e la direttiva sugli standard di qualita’ ambientale (direttiva sulle acque di superficie). l’obiettivo delle revisioni e’ proteggere meglio la salute umana e gli ecosistemi naturali dagli agenti inquinanti. tra le altre richieste, la commissione ambiente vuole che una serie di sostanze siano aggiunte alla lista di controllo non appena saranno identificati metodi di monitoraggio adeguati, tra cui le microplastiche, i microrganismi resistenti agli antimicrobici e alcuni geni di resistenza agli antimicrobici, nonche’ eventualmente i solfati, gli xantati e i metaboliti di pesticidi non rilevanti. per proteggere meglio le acque sotterranee dell’ue, i deputati chiedono anche che i valori soglia applicabili alle acque sotterranee siano dieci volte inferiori a quelli delle acque superficiali. vogliono inoltre che un sottoinsieme di pfas specifici e il pfas totale siano aggiunti all’elenco degli inquinanti delle acque sotterranee. allo stesso modo, gli eurodeputati chiedono standard piu’ severi per glifosato, bisfenolo, atrazina, prodotti farmaceutici e metaboliti non rilevanti dei pesticidi. gli eurodeputati, infine, vogliono che i produttori di prodotti che contengono sostanze inquinanti contribuiscano ai costi dei monitoraggi e hanno chiesto alla commissione ue di valutare la creazione di un meccanismo di responsabilita’ estesa del produttore.

 

LOLLOBRIGIDA E FESNEAU CREANO GRUPPO CONTATTO TECNICO ITALIA-FRANCIA CONTRO DIFFUSIONE PESTE SUINA 

7411 – roma (agra press) – “la peste suina africana e’ una malattia virale che colpisce i suidi (suini e cinghiali) attualmente diffusa in diversi paesi europei. la malattia si trasmette all’interno delle popolazioni di cinghiali selvatici per contatto diretto o indiretto tra suidi, per ingestione da parte di prodotti a base di carne suina contaminati dalla malattia o per contatto con persone, veicoli o attrezzature portatori del virus. questa malattia non e’ trasmissibile all’uomo. la cooperazione transfrontaliera e’ uno strumento centrale nella lotta contro questa malattia, al fine di promuovere lo scambio di informazioni e armonizzare i metodi di sorveglianza e controllo. a margine del vertice unione europea-unione africana dei ministri dell’agricoltura in programma per il 30 giugno e il 1 ° luglio 2023 a roma, francesco LOLLOBRIGIDA ministro dell’agricoltura, delle foreste e della sovranita’ alimentare dell’italia e marc FESNEAU ministro dell’agricoltura e della sovranita’ alimentare della francia, hanno concordato di incrementare i livelli di cooperazione tra i due paesi con l’obiettivo di prevenire la diffusione della peste suina africana al di fuori delle zone infettate”, rende noto un comunicato stampa del masaf, che aggiunge: “in tale occasione, i due ministri hanno annunciato la creazione di un gruppo di contatto tecnico che riunisce esperti di entrambi i paesi in materia di salute animale, fauna selvatica e caccia, a livello regionale e nazionale. l’obiettivo di questo gruppo di contatto tecnico sara’ quello di coordinare le strategie per prevenire la diffusione della malattia. gli obiettivi principali saranno: organizzare scambi di informazioni tra i diversi livelli regionali e nazionali; condividere esperienze sulle modalita’ di gestione operativa; lavorare su strategie comuni, in particolare sulla gestione della popolazione di cinghiali selvatici e la sorveglianza della fauna selvatica; favorire l’identificazione di progetti scientifici congiunti; realizzare una cooperazione operativa per le zone di confine”.

 

CEREALI: RUSSIA, PER MINISTRO ESTERI LAVROV NON C’E’ MOTIVO PER RINNOVO ACCORDO MAR NERO 

7392 – roma (agra press) – “la russia attualmente non vede motivi a sostegno dell’estensione dell’accordo sul grano, ha detto oggi il ministro degli esteri russo sergey LAVROV. ‘non vedo quali argomenti abbiano coloro che vorrebbero continuare questa iniziativa nel mar nero perche’, come ho detto, e’ diventata da tempo un’iniziativa commerciale in termini di grano ucraino’, ha detto LAVROV”, informa l’agenzia di stampa russa tass. “(LAVROV) ha fatto riferimento alle statistiche del joint coordination center (jcc) di istanbul, che registra tutte le navi che consegnano prodotti agricoli ucraini nell’ambito dell’iniziativa del mar nero. ‘per tutto il periodo dell’accordo, ogni mese due navi del world food program hanno lasciato i porti ucraini con carichi per i paesi bisognosi ed il numero di trasportati commerciali di grano ha raggiunto circa 90 al mese’, ha aggiunto LAVROV”, riporta ancora la tass. LAVROV ha anche spiegato che “le esportazioni russe di fertilizzanti e cibo continuano nonostante tutti gli ostacoli provenienti dall’occidente”. “se l’iniziativa del mar nero viene interrotta, garantiremo la fornitura di un volume di cereali comparabile o maggiore ai paesi piu’ poveri a nostre spese, gratuitamente”, ha aggiunto ancora LAVROV.