Notizie in Pillole dal 15 giugno 2023 al 21giugno 2023 (fonte: Agra press)
ASSEMBLEA CONFCOOPERATIVE CON SALVINI, FITTO, URSO,
LOLLOBRIGIDA, SISTO, LEO, SANTANCHE’, BELLUCCI
6629 – roma (agra press) – dedicata al prendersi cura, l’assemblea della confcooperative che si e’ tenuta oggi all’auditorium parco della musica a roma ha raccolto attorno a se un molto applaudito nutrito gruppo di rappresentanti del governo: dal vicepresidente del consiglio Matteo SALVINI ai ministri Raffaele FITTO (affari europei), Adolfo URSO (made in italy), Daniela SANTANCHE’ (turismo), francesco LOLLOBRIGIDA (in video perche’ al g20 in india); di viceministro come francesco paolo SISTO (giustizia), Maurizio LEO (economia, Maria Teresa BELLUCCI (lavoro) e il sindaco di roma Roberto GUALTIERI. il presidente Maurizio GARDINI ha introdotto gli interventi, rinunciando alla tradizionale relazione (diffusa in stampa qui https://bit.ly/43In1vV) che – ha annunciato aprirà l’8 e 9 maggio del 2024 l’assemblea elettiva dell’associazione. tra gli ospiti Pierferdinando CASINI, Simone GAMBERINI, presidente di Legacoop, cristiano FINI, presidente della cia; Tommaso BATTISTA presidente della copagri. “siamo imprese tre volte italiane”, perche’ produciamo in italia, perche’ qui paghiamo le tasse e perche’ usiamo prodotti italiani ha ricordato GARDINI chiudendo i lavori. “in tutti i cantieri di cui si è parlato stamattina c’e’ da fare”, ha aggiunto esortando i soci a “essere protagonisti del grande cambiamento in atto di cui si è avuta percezione stamattina”. “non abbiamo bisogno di contrapposizione sul pnrr: la riuscita del piano è riuscita dell’intero sistema paese; bisogna fare in fretta ma bene”, ha detto FITTO che ha ricordato l’imminente incontro con la commissione europea sui correttivi, precisando che il repower eu sara’ un capitolo aggiuntivo. “abbiamo il dovere di individuare gli interventi che non si possono realizzare inseriti da precedente governo”, ha ribadito il ministro sottolineando il nuovo ruolo della cabina regia del pnrr assegnato dal governo MELONI. URSO, introdotto da GARDINI, come “il ministro della cooperazione”, perche’ in capo al suo dicastero’ c’e’ il controllo, e perche’ è il ministro che ha fatto alcune innovazioni, tra cui il tavolo con il masaf su filiere agroindustriali. “noi confidiamo che la vera cooperazione sia tutelata”, ha detto il presidente di confcooperative. “e’ sempre piu’ il vostro ministero perche’ è il ministero delle imprese e del made in italy che mette al centro le persone come sempre avete fatto voi”, ha rassicurato URSO. tra gli argomenti toccati dal ministro c’e’ stato quello della contraffazione che – ha detto – “va colpita a monte non a valle nel piccolo ambulante”. a giudizio del ministro un “tema importante è la formazione che sta a voi molto a cuore” perche’ “dobbiamo mettere insieme il mondo del lavoro con i giovani e – ha spiegato – il ddl sul made in italy incentiva” questa sinergia. disegno di legge, ha aggiunto, che è il primo di una serie “il modello italiano delle pmi anche cooperative sta diventando un modello trainante in giro per mondo”, perche’ “questo sistema è più resiliente di quello di altri paesi”, non solo europei, tant’è – ha aggiunto – che l’Italia è cresciuta piu’ di usa, Giappone, gran Bretagna, Francia e Germania con previsioni al rialzo per il 2024″. infine, il ministro ha ricordato che ” siamo la seconda potenza agricola in Europa ma siamo sempre sul podio perche’ Avete continuato a produrre in Italia quando dicevano al massimo si trasformare prodotti agricoli coltivati altrove”. il viceministro giustizia SISTO ha sottolineato il “rapporto di grande cordialità con confcooperative” chiedendo un'”azione di fiducia nei confronti di questo governo e della riforma della giustizia” che – ha ribadito – stiamo cercando si costituzionalizzare per ricostituire il rapporto di fiducia con il cittadino”. “per noi la giustizia deve rimanere nelle aule giudiziarie”, ha sottolineato sostenendo che “la giustizia deve essere servente nei confronti della cooperazione”. infine, SISTO ha parlato della importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro ipotizzando una defiscalizzazione dei costi. GARDINI ha presentato il viceministro LEO sottolineando che riforma fiscale, “che è epocale”, ha “bisogno di un mandato pieno che il governo ritiene di avere”. al viceministro il presidente di confcooperative ha chiesto di tenere conto dei territori svantaggiati e porre attenzione al credito cooperativo. “la riforma fiscale dovrà essere approvato entro fine estate per poter partire con i decreti attuativi nel 2024”, ha reso noto LEO convinto del fatto che il “momento è maturo per creare certezza diritto” in campo fiscale. “vogliamo riportare in Italia imprese andate via per colpa dell’incerto sistema fiscale e rendere Italia attrattiva”, sotto questo aspetto, ha indicato. A SALVINI GARDINI ha posto il problema degli appalti al massimo ribasso. “sono certo che in confcooperative avremo un alleato sincero su cose fattive al netto di opinioni diverse”, ha detto il vicepresidente del consiglio. “Maurizio ho bisogno di avere critiche costruttive se qualcosa non funziona”, ha aggiunto. “su molti temi spero e ho bisogno che la politica sia unita” , ha detto anche SALVINI. “il codice degli appalti che entra vigore a luglio è una rivoluzione culturale che dà fiducia e che toglie complicazioni”, ha sottolineato spiegando che “a me non serve che siano pochissime aziende a fare tutto e per questo ho introdotto la divisione in lotti per permettere una piu’ ampia partecipazione oltre alla premialità per le aziende del territorio e per l’uso di materiali provenienti da aree che rispettano lavoro”. anche il vicepresidente del consiglio ha sottolineato che l'”agroalimentare asset fondamentale per lo sviluppo del paese”. GARDINI ha ricordato a SANTANCHE’ che il turismo è molto importante per confcooperative: sia quello della riviera sia quello delle aree interne. “vi chiedo di fare squadra! i piccoli borghi mi stanno molto a cuore e sarebbe importante riscoprire l’essere italiani”, ha detto la ministro sostenendo che “noi possiamo intervenire su crediti imposta e sulla defiscalizzazione per chi investe in queste aree “. Giorgia MELONI ha sempre creduto nel turismo e per questo, nel governo, esiste un ministero con portafoglio”, ha sottolineato SANTANCHE’ annunciando che arriveranno altri soldi dal pnrr per il turismo. introdotta con molto calore da GARDINI ha chiuso gli interventi del governo il viceministro BELLUCCI che ha assicurato di essere “qui convintamente e mi sento amica di confcooperative perche’ ci sono valori comuni in campo sociale fondati sulla dottrina sociale della chiesa. all’inizio della mattinata è intervenuto il sindaco GUALTIERI che ha sottolineato il ruolo e la funzione cooperazione.
CONFAGRICOLTURA: 21/6 CONVEGNO SU MANODOPERA CON
CALDERONE, GIANSANTI, LANDINI, ROTA, MANTEGAZZA
6681 – roma (agra press) – “lavoratori agricoli cercasi” è il convegno che confagricoltura organizza per mercoledì 21 giugno, alle 10:30, a palazzo della valle a roma. nel ricco programma sono previsti gli interventi, tra gli altri, di: marina Elvira CALDERONE, ministra del lavoro; Maurizio LANDINI, segretario generale CGIL; Onofrio ROTA, segretario generale fai cisl; Stefano MANTEGAZZA, segretario generale Uila UIL. per confagricoltura interverranno, tra gli altri, il presidente massimiliano GIANSANTI e la direttrice generale Annamaria BARRILE. “per le imprese agricole è sempre piu’ difficile trovare lavoratori disponibili e adeguatamente professionalizzati. da nord a sud, dall’ortofrutta alla zootecnia, il grido di allarme è unanime: manca manodopera. questa carenza, grave e strutturale, genera problemi di produzione e crea stress alle imprese”. lo rende noto un comunicato stampa della confagricoltura che cosi’ prosegue: “non è una questione solo agricola, ma è piu’ grave e preoccupante, proprio per le caratteristiche di questo tipo di attivita’, poco elastica rispetto ai tempi delle lavorazioni, che seguono i cicli biologici naturali. finora si è ricorso in modo crescente a manodopera straniera, con tutte le incertezze dei decreti flussi e delle relative procedure, oppure esternalizzando con contratti di appalto labour intensive, con le preoccupazioni di una normativa tutt’altro che chiara rispetto a questa forma contrattuale. sono queste le soluzioni possibili o si puo’ fare di piu’ per restituire dignità al lavoro agricolo e renderlo maggiormente attrattivo, specialmente per i giovani? che cosa fanno gli altri paesi? verranno analizzati e dibattuti, con esperti della materia e rappresentanti delle istituzioni, i problemi del mercato del lavoro agricolo e i fenomeni economici e sociali che lo caratterizzano, immaginando possibili soluzioni, anche innovative, per aiutare le imprese a risolvere questa criticita’. l’appuntamento è per mercoledì 21 giugno a roma, a palazzo della valle, alle 10.30.” link al programma: https://tinyurl.com/347ek4ku .
CORTE COSTITUZIONALE: SONO ALIENABILI LE TERRE
DI PROPRIETA’ PRIVATA GRAVATE DA USI CIVICI
6638 – roma (agra press) – “la previsione della inalienabilità delle terre di proprietà privata gravate da usi civici, introdotta dalla legge n. 168 del 2017, si pone in contrasto con gli artt. 3 e 42, secondo comma, cost.. e’ quanto si legge nella sentenza n. 119 (https://bit.ly/3qHzp0K) depositata oggi (redattrice la giudice EMANUELA navarretta), con cui la corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 3, comma 3, della legge n. 168 del 2017 ‘nella parte in cui, riferendosi ai beni indicati dall’art. 3, comma 1, non esclude dal regime della inalienabilità le terre di proprietà di privati, sulle quali i residenti del comune o della frazione esercitano usi civici non ancora liquidati'”. lo rende noto un comunicato della Corte costituzionale, che prosegue: “la corte precisa che, in caso di alienazione delle terre di proprietà privata, i diritti di uso civico seguono il bene e i componenti della collettività continuano a poter esercitare tutte le facoltà che gli usi civici conferiscono loro. al contempo, il diritto di proprietà circola preservando sulla terra il vincolo paesaggistico, che impedisce al proprietario di apportare modificazioni pregiudizievoli per gli usi civici. di conseguenza, ‘chiunque acquisti il fondo non puo’ compiere alcun atto che possa compromettere il pieno godimento promiscuo’, nonche’ il valore paesistico-ambientale correlato alla conservazione degli usi civici. la corte ha, pertanto, affermato che il regime di inalienabilità delle terre di proprietà privata su cui insistono usi civici, che non era previsto dalla legislazione antecedente a quella del 2017, ‘si dimostra totalmente estraneo alla tutela di interessi generali’ ‘sotto qualunque prospettiva lo si consideri’: l’inalienabilità non ha alcuna ragionevole connessione con lo scopo di assicurare la funzione sociale della proprietà privata. conclusivamente, la norma censurata determina una ”irragionevole conformazione e, di riflesso, una illegittima compressione della proprietà privata’”.
PREZZI : ISMEA, CARRELLO SPESA PIU’ CARO +8,6% IN PRIMOTRIMESTRE 2023
6668 – roma (agra press) – “la spesa per alimenti e bevande è costata agli italiani quasi 2 miliardi di euro in piu’ rispetto allo scorso anno, a fronte pero’ di una riduzione delle quantità acquistate”. lo rende noto un comunicato stampa di ismea, in riferimento all’ultima rilevazione dell’osservatorio ismea-nielseniq sugli acquisti alimentari domestici relativa al primo trimestre di quest’anno. “l’inflazione, seppur in rallentamento su base annua, continua a rimanere su valori particolarmente sostenuti soprattutto nel settore alimentare, dove istat certifica un +12,6% a marzo. in questo contesto l’incremento medio dello scontrino dell’8,6% indicato da ismea riflette una contrazione delle quantità acquistate e l’adozione di strategie volte al risparmio, soprattutto da parte dei nuclei a basso reddito, senza particolari differenze tra nord, centro e sud della penisola. secondo l’analisi, tra le diverse tipologie di famiglie acquirenti sono quelle con figli adolescenti (le cosiddette ‘maturino families’) a fare i maggiori sacrifici. per loro l’aumento dello scontrino rimane sotto al 2% ma il carrello si svuota di quasi il 13% delle quantità. di contro i nuclei familiari molto giovani (pre-family) e gli anziani senza figli a carico riducono solo di pochissimo i volumi acquistati, con esborsi maggiori rispettivamente del 7% e dell’11%. tra i vari canali distributivi, il discount con una quota che ha superato il 20%, è quello in cui si registra il maggior scostamento tra aumento della spesa (+8%) e riduzione in volume degli acquisti (-8%), a conferma del fatto che sono le famiglie basso spendenti a subire maggiormente le conseguenze del carovita. analizzando le diverse categorie, nel primo trimestre, la spesa risulta in aumento per tutti i comparti alimentari con incrementi a doppia cifra per uova (+20%), latte e derivati (+18%), derivati dei cereali (+13%) e lievemente inferiori per le carni (+9%). nel reparto ortofrutta la spesa cresce di oltre il 3% con variazioni dei prezzi correlati anche a fattori meteorologici e dinamiche produttive che rendono difficile una lettura generalizzata. gli acquisti di oli vegetali crescono del 5% ma il confronto avviene su un 2022 segnato da rincari record, trainati dall’olio di semi (+52% il prezzo di quello di girasole). il comparto delle bevande registra un incremento di spesa complessivo dell’8,5% al quale contribuiscono soprattutto le bevande analcoliche, in un contesto di spesa invariata e contrazioni in quantità per i vini e di rialzi della spesa inferiori alla media e riduzione in volume delle birre. per i prodotti ittici, dopo un 2022 in forte flessione, torna a crescere la spesa, trainata questa volta proprio dal segmento del fresco che era stato il piu’ penalizzato nella scorsa stagione. il pesce fresco, infatti, è l’unica voce a registrare un recupero dei volumi (+2%) che, associato all’incremento dei prezzi, fa crescere la spesa del 6,7%. a fronte di cio’, importanti rinunce dei consumatori hanno interessato sia i prodotti ittici surgelati che le conserve ittiche”. link per scaricare il report :bit.ly/3oWY3dq .
ALLUVIONE: ENPAIA, VARATO ANTICIPO TFR PER LAVORATORI
DOPO SOSPENSIONE CONTRIBUTI IMPRESE
6642 – roma (agra press) – “il cda della fondazione enpaia, dopo aver sospeso i versamenti dei contributi previdenziali per le aziende iscritte, ha approvato una delibera che consentirà ai lavoratori iscritti colpiti dalle recenti alluvioni di richiedere in anticipo il 50% del Tfr maturato, stanziando per tale operazione una somma complessiva di 10 milioni di euro”. lo rende noto un comunicato di enpaia, che prosegue: “i lavoratori interessati sono quelli delle aziende situate nelle zone indicate nei provvedimenti sullo stato di emergenza varati dal governo dopo l’alluvione che ha colpito i territori delle province di Reggio-Emilia, Modena, bologna, Ferrara, Ravenna e di forli’-cesena; quelli della provincia di rimini (a partire dal 16 maggio 2023); e quelli dei comuni colpiti dalle alluvioni che dal 15 al 17 maggio hanno inondato nelle marche territori di fano, Gabicce mare, monte Grimano terme, Montelabbate, Pesaro, Sassocorvaro, Urbino, Fiorenzuola, Marradi, Palazzuolo sul serio e il comune di Londa (della citta’ metropolitana di Firenze); nonche’ i lavoratori delle aziende ricadenti negli ulteriori comuni che dovessero essere in futuro individuati dal legislatore. i lavoratori iscritti a enpaia, residenti o proprietari di immobili nei comuni indicati possono richiedere, entro il 31 ottobre 2023, un’anticipazione sul Tfr pari al 50% del Tfr maturato alla data della richiesta”. “la scelta di enpaia è stata guidata dalla volontà a di essere vicini ai propri iscritti, imprese e lavoratori, di tutti quei territori colpiti dagli eccezionali eventi atmosferici, per aiutarli a fronteggiare le spese impreviste causate da situazioni oggettivamente drammatiche che rischiano di mettere in ginocchio un settore come quello primario importantissimo per l’economia del paese”, afferma Giorgio PIAZZA, presidente della fondazione.
ALLUVIONE: EMILIA-ROMAGNA, 8,8 MLD PRIMA STIMA PROVVISORIA
DANNI 1,1 MLD PER 12MILA AZIENDE AGRICOLE
6684 – bologna (agra press) – “e’ di 8,8 miliardi di euro la prima stima, seppur ancora provvisoria, dei danni causati dalle alluvioni di maggio in Emilia-Romagna. di questi, 1,8 miliardi riguardano gli interventi per fare fronte all’emergenza, molti dei quali gia’ partiti in queste settimane. il rendiconto, come richiesto dal governo, è stato presentato oggi a roma al primo incontro del tavolo permanente fra l’esecutivo e gli enti locali, coordinato dal ministro alla protezione civile, nello MUSUMECI. a guidare la delegazione della regione Emilia-Romagna il presidente Stefano BONACCINI”, informa un comunicato della regione Emilia-Romagna. “abbiamo una prima stima di danni vicina ai 9 miliardi di euro. di questi 1,8 miliardi sono necessari per riparare gli argini, i reticoli e le strade prima dell’autunno. risorse necessarie a mettere in sicurezza le comunita’ dal ripetersi di eventi catastrofici come quelli di maggio: in particolare fiumi e viabilità locale. il governo, e ringrazio il ministro Musumeci per l’incontro, valuterà tutto il materiale che abbiamo prodotto e ci riconvocherà. si è dunque trattato di una riunione molto importante, per i dati che abbiamo fornito, ma ancora interlocutoria, un giudizio lo esprimeremo quando avremo le risposte”, ha affermato BONACCINI. “alla luce di tutto crediamo serva una pianificazione organica degli interventi, per ripartire e ricostruire. per questo, il governo sulla nomina del commissario alla ricostruzione decida chi ritiene, ma faccia in fretta, ne abbiamo bisogno al piu’ presto perche’ la ricostruzione deve partire adesso, non tra un anno”, ha aggiunto BONACCINI. nella stima dei danni, il comparto agricolo è uno dei settori piu’ colpiti: le imprese danneggiate e coinvolte sono 12mila per 1,1 miliardi di danni tra la stima di perdite di produzione, i ripristini fondiari, i terreni persi e gli animali coinvolti dall’alluvione. il dettaglio della stima dei danni qui https://tinyurl.com/sxmcbupp .
ALLUVIONE: MINISTERO LAVORO, DA OGGI DOMANDE
PER AMMORTIZZATORE UNICO EMERGENZIALE
6676 – roma (agra press) – “da oggi sul sito INPS è possibile presentare le domande per ricevere gli aiuti messi a disposizione dallo stato a sostegno dei lavoratori dipendenti e autonomi delle zone colpite dalle recenti alluvioni nelle regioni Emilia-Romagna, toscana e marche. novecento i milioni di euro disponibili, di cui 620 milioni per la cassa integrazione emergenziale e 253,6 milioni di euro per l’indennità una tantum destinata ad autonomi e professionisti”. lo rende noto un comunicato stampa del ministero del lavoro che cosi’ prosegue: “secondo una procedura concertata con i rappresentanti regionali, le aziende potranno presentare la domanda accedendo, in autonomia o tramite intermediari, al proprio cassetto previdenziale entro il mese successivo alla sospensione delle attivita’, e compilando un file .csv. anche gli autonomi e i professionisti dovranno presentare la richiesta dell’indennità una tantum sul sito INPS: prevista una finestra per l’invio delle istanze compresa tra il 15 giugno e il 30 settembre 2023. unica domanda e un solo soggetto erogatore, l’INPS, per rendere tempestiva l’erogazione del sussidio”. “abbiamo puntato sin da subito sulla celerità per fare fronte in modo tempestivo ai bisogni delle famiglie, cosi’ duramente provate dall’alluvione. in emergenza, le procedure vanno ridotte al minimo, privilegiando l’immediatezza degli interventi”, commenta la ministra del lavoro e delle politiche sociali, marina CALDERONE.
ALLUVIONE: VACCARI (PD), SERVE IL COMMISSARIO GOVERNO
ORA DECIDA I COMUNI INDICANO BONACCINI
6674 – roma (agra press) – “il governo è fermo. ha dichiarato di avere a disposizione soldi che concretamente non ci sono e non è in grado di prendere decisioni in tempi rapidi per aiutare i cittadini dell’Emilia romagna che con fatica stanno rientrando nelle loro case e nelle loro aziende, anche solo per stimare i danni subiti nei giorni dell’alluvione. la presidente MELONI ascolti i sindaci che su quei territori dal 2 maggio scorso stanno rappresentando lo stato e chiedono subito risorse e operatività per riconquistare nei tempi piu’ rapidi possibili una normalità non solo utile per quelle terre ma anche per il paese che potrà tornare a contare su produzioni e su servizi, a cominciare da quelli turistici, di grande eccellenza. l’Emilia, le forze produttive e associative, i sindacati e gli enti locali si sono gia’ espressi perche’ il presidente della regione, Stefano BONACCINI (pd) venga nominato commissario. le polemiche, le perdite di tempo e i rilanci non servono a niente se non a dare visibilità a chi da solo non ne ha”, ha dichiarato in un comunicato Stefano VACCARI, capogruppo pd in commissione agricoltura camera.
RISORSE IDRICHE: ANBI, ITALIA RESTA PAESE CICALA GIA’
DIMENTICATA LA LEZIONE DI ROMAGNA E PIEMONTE
6644 – roma (agra press) – “e’ la pianura ferrarese l’immagine dell’instabilità climatica, contro cui l’Italia deve attrezzarsi: sono bastate infatti solo poche settimane per passare da emblema di un paese a rischio desertificazione (intrusione salina, agricoltura in sofferenza, territori assetati) a registrare ora il record di precipitazioni da 60 anni a questa parte (dallo scorso 1° ottobre sono caduti mm. 620,4 di pioggia, ma ben mm. 300 solo a maggio)”. lo afferma un comunicato di anbi. “in meno di un mese e mezzo l’aspetto idrologico dell’Italia ha subito una radicale mutazione: se fino alla fine di aprile si parlava di invasi vuoti, fiumi a secco e territori inariditi, oggi si parla di piogge record e bacini da svuotare”, ribadisce francesco VINCENZI, presidente di anbi. “la sconcertante realta’ è proprio questa, a dimostrazione di come la lezione sia difficile da assumere a cultura del paese: al termine di una fase pluvio metricamente copiosa e purtroppo foriera anche di gravi conseguenze materiali ed umane, ampie zone del territorio torneranno a rischio siccita’, impossibilitate a capitalizzare il surplus di risorsa idrica, di cui stanno beneficiando”, evidenzia massimo GARGANO, direttore generale di anbi, che afferma: “passano i secoli, ma la morale della favola sulla cicala e la formica ci resta sconosciuta!”. “il report settimanale dell’osservatorio anbi sulle risorse idriche continua a segnalare come il permanere dell’incertezza atmosferica sulla penisola provochi il succedersi di fenomeni estremi, causa di disagi e danni al paese”, rileva il comunicato, che prosegue: “negli scorsi 7 giorni, ‘bombe d’acqua’ ed allagamenti hanno interessato: Torino, dove sono caduti 60 millimetri di pioggia in un’ora (nelle 5 ore successive sono diventati mm.100); sezze, in provincia di latina, dove un nubifragio (caduti mm.106) ha inondato la citta’, mentre a roma gli oramai consueti temporali pomeridiani si manifestano in maniera progressivamente piu’ violenta, rovesciando sulle strade fino a 80 mm di pioggia in 4 ore e provocando enormi disagi ad una citta’, che di certo non eccelle per resilienza agli eventi meteo; la provincia di Arezzo ed il chianti, dove cumulate di pioggia, superiori ai 50 millimetri, sono state registrate in poche ore, mentre a Siena un nubifragio (mm.32,2) ha allagato la citta’; Catanzaro, dove le cumulate hanno rapidamente toccato i 53 millimetri. al nord, i livelli dei grandi serbatoi naturali sono in rapida crescita, con il lago d’iseo al 99,3% di riempimento ed il maggiore al 96,2%; anche il Lario (83,5%), ma soprattutto il Benaco (80%) sono tornati dopo molti mesi in linea con le medie del periodo. in valle d’Aosta la portata della dora Baltea mantiene un ‘trend’ positivo, grazie a copiose precipitazioni ed al progressivo scioglimento delle nevi in quota; anche il torrente lys conserva abbondante acqua in alveo. in piemonte crescono le portate dei fiumi, che in larga parte si attestano su valori superiori alla media. in Lombardia continua a ridursi il deficit nelle riserve idriche: ad oggi, per tornare in media servirebbe il 15,6% d’acqua in piu’ (dopo aver toccato anche il -60%). sono costanti i livelli del fiume adda come quelli di serio e Mincio, mentre è in calo l’oglio. in Liguria si segnala la crescita delle portate nei fiumi magra ed argentina, un’invarianza nell’entella ed un lieve calo nella vara. in veneto, a Boara pisani, il fiume Adige risulta essere in calo e, se è vero che il livello del fiume è 10 centimetri superiore all’anno scorso, nel confronto con le annualita’ precedenti solo nel siccitosissimo 2017 si registrò un dato piu’ basso. diminuiscono le portate anche di brenta e Bacchiglione, mentre crescono quelle di Piave e Livenza. sulla regione, il mese di maggio è stato piu’ piovoso della media (+52%) con punte del +143% sul bacino del fissero-tartaro-canal bianco (massimo assoluto dal ’94) e del 114% su quello del po. resta purtroppo critico lo stato delle acque sotterranee che, seppur in ripresa, registra livelli pari od inferiori ai minimi storici nel settore occidentale a causa dell’inerzia dell’acquifero; anche nell’alta pianura trevigiana i livelli della falda non si discostano molto dai valori minimi (fonte: arpa veneto). in Emilia-Romagna aumentano in maniera consistente le portate dei fiumi appenninici, dove spiccano la portata della secchia, che ora raggiunge i 66 metri cubi al secondo e la netta ripresa, dopo un lungo periodo di crisi idrica, della trebbia che, nonostante il perdurare del deficit pluviometrico all’interno del suo bacino, dalla fine di maggio riesce a mantenere portate superiori alle medie storiche del periodo. il fiume po rimane sotto media nelle stazioni di rilevamento emiliane e lombarde, mentre a nord conferma livelli piu’ confortanti. in toscana, nonostante le piogge continuino a ripetersi da giorni, le portate dei fiumi, rispetto agli exploit della settimana scorsa, risultano ridimensionate, pur rimanendo, nella maggior parte dei casi, superiori alla media degli anni piu’ recenti. decrescono anche i fiumi delle marche, ma gli invasi regionali sono ormai al colmo del riempimento con la conseguenza che i volumi eccedenti i limiti di regolazione verranno rilasciati a mare. in Umbria, il livello del lago Trasimeno cresce di 4 centimetri, ma resta assai lontano dal livello medio mensile. un contenuto aumento dei volumi invasati (circa 80.000 metri cubi) viene registrato alla diga di Arezzo, mentre decrescono i livelli dei fiumi Tevere, nera e Chiascio. accomunati dalle stesse difficolta’ di recupero idrico sono, nel lazio, i laghi di Nemi, albano e sabatino (bracciano) che, privi di immissari, dipendono strettamente dalla situazione di acque sotterranee compromesse, oltre che dai lunghi periodi di siccita’ ed anche dall’eccessiva antropizzazione dei territori. a roma, il Tevere si mantiene su una portata (mc/s 150 ca.) superiore alla media, cosi’ come i livelli di Aniene e fiora; sulla capitale, nell’anno in corso sono gia’ caduti, soprattutto grazie agli apporti meteorici di maggio e giugno, all’incirca mm. 500 di pioggia ovvero un quantitativo superiore alle precipitazioni cumulate nell’intera annata 2022 (mm. 459). in continuita’ con lo scorso anno, restano invece scarse le piogge sul litorale nord delle province di roma e Viterbo, mentre il fiume Liri, pur calando, nel frusinate si mantiene a livelli piu’ alti rispetto al recente passato. anche in Abruzzo, il mese di maggio ha registrato abbondanti precipitazioni con cumulate fino a 200 millimetri nel fucino e sulla costa teramana e pescarese; nel complesso, sulla provincia di Teramo il mese scorso è caduto il 342,2% in piu’ della media mensile di maggio ed anche nelle altre province il surplus di precipitazioni supera il 200% (fonte: regione Abruzzo). in Molise crescono i livelli del fiume Volturno, che proseguono anche in Campania per poi diminuire verso la foce; in quest’ultima regione cala anche la portata del Sele, mentre cresce quella del Garigliano. infine, continua la stagione felice per le riserve idriche di Basilicata (+ 60 milioni di metri cubi rispetto all’anno scorso) e puglia (+ 65 milioni di metri cubi ca. sul 2022)”.
ITALIA ZUCCHERI-COPROB: CITTA’ DEL GELATO
SCEGLIE ZUCCHERO 100% ITALIANO
6685 – roma (agra press) – “arrivare progressivamente ad un prodotto 100% italiano creato con ingredienti di qualita’ altamente selezionati e provenienti da filiera agricola sostenibile certificata e, allo stesso tempo, far guadagnare al gelato artigianale nazionale il podio nella competizione con la produzione industriale tipicamente multinazionale. questo l’impegno di citta’ del gelato che ha scelto di utilizzare l’unico zucchero 100% italiano, proveniente da barbabietole coltivate da imprese bieticole nazionali, nella propria produzione di gelato artigianale tanto amato in oltre 25 paesi nel mondo”. lo rende noto un comunicato stampa di italia zuccheri-coprob che prosegue: “una scelta di responsabilita’ e di tutela per il settore agricolo del nostro paese che dà vita alla collaborazione con italia zuccheri-coprob, cooperativa ed esclusivo produttore del comparto saccarifero nazionale con sede in Emilia-Romagna e un indotto complessivo di circa 7000 aziende agricole, fortemente impegnata nella tutela dell’ambiente e del territorio all’insegna di una equa cooperazione. un accordo nato grazie all’appartenenza di entrambe le aziende a filiera italia, l’alleanza nazionale della produzione agricola, dell’industria alimentare di eccellenza e della distribuzione in cui valori e impegni comuni sul piano sociale, economico ed ambientale vengono condivisi per lavorare in sinergia e valorizzare la distintività di prodotti agricoli e agroalimentari, e promuovere accordi di filiera trasparenti”. “spesso raccontiamo ai nostri clienti ed ai consumatori l’origine di tante materie prime e dimentichiamo lo zucchero, ingrediente di origini agricole e protagonista principale di tutti i nostri gelati” commenta Gianni CARUCCI executive chairman di citta’€ del gelato. “una scelta che permette ai consumatori di valorizzare il lavoro degli agricoltori italiani – aggiunge Alessandro BENINCA’, direttore generale di italia zuccheri commerciale srl -. oggi per il nostro consumatore 100% italiano e€ sinonimo di sicurezza, eccellenza, qualità€ e sostegno al nostro territorio. quindi anche l’ingrediente zucchero, se raccontato, è€ in grado di valorizzare il prodotto finito”.
FERIA (CAI AGROMEC), ASSEMBLEA CONFERMA ROSSELLA
GUIZZARDI PRESIDENTE E PEDRIALI SEGRETARIO
6678 – Bologna (agra press) – “feria, federazione Emilia romagna imprese agromeccaniche, aderente a caì agromec, ha rinnovato durante l’ultima assemblea le cariche della propria organizzazione. all’unanimità il consiglio ha deliberato un rinnovamento nel segno della continuita’. presidente è stata infatti confermata Rossella GUIZZARDI, che per la prima volta sara’ affiancata dai vicepresidenti Roberto FERRARI e claudio VERUCCHI. anche il segretario regionale rimane michele PEDRIALI, che sara’ supportato dai vicesegretari paolo RUBINI e luca VALLONE”. lo rende noto un comunicato stampa di caì agromec. “tante azioni di presenza e partecipazione per la nostra categoria ai massimi livelli istituzionali – dichiara la presidente GUIZZARDI – ci hanno permesso una crescita in reputazione, in presenza e posizionamento del nostro settore. questo percorso di sviluppo è stato fatto grazie alla collaborazione di tutti gli associati, cercando di essere uniti e collaborativi”.
ASSICA: ASSEMBLEA ELEGGE PRESIDENTE PIETRO
D’ANGELI DIRETTORE CLAI IMOLA
6671 – roma (agra press) – l’assemblea di assica (associazione industriali delle carni e dei salumi), che si è svolta oggi a roma ha eletto all’unanimità Pietro D’ANGELI come presidente. gia’ vicepresidente nell’ultimo biennio, raccoglie il testimone di Ruggero LENTI, che aveva ricoperto l’incarico dal 2021. “voglio ringraziare tutti gli associati per la fiducia riposta in me e desidero sottolineare che il mio mandato sara’ in continuita’ con le presidenze precedenti di Ruggero LENTI e di nicola LEVONI, cui vanno la mia gratitudine e stima per il prezioso lavoro svolto”, ha dichiarato il presidente. dal 2005 D’ANGELI è direttore generale della clai di Imola, cooperativa all’interno della quale è cresciuto, sin dal suo ingresso in azienda nel 1988 in qualita’ di direttore di produzione e di stabilimento. 4
CEREALI: ANACER, IN PRIMO TRIMESTRE 2023 IMPORT
STABILE IN QUANTITA’ MA CON +15,6% IN VALORE
6683 – roma (agra press) – “sulla base dei dati provvisori istat le importazioni in italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nel primo trimestre 2023 sono risultate stabili nelle quantità con 5,5 milioni di tonnellate ed in aumento nei valori di 346,8 milioni di euro (+15,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. lo rende noto un comunicato stampa di alacre che cosi’ prosegue: “risultano aumentare le importazioni complessive dei cereali in granella di 200.000 t (+5,6%), pari ad un controvalore di +241,7 milioni di euro (+21,6%): a fronte della riduzione delle quantità importate di grano tenero (-142.000 t), orzo (-31.500 t) ed in misura minore di mais (-3.000t), avena (-2.800 t) ed altri cereali (-4.000 t), si registra l’incremento degli arrivi di grano duro (+384.000 t). l’import di riso, considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio e riso lavorato, aumenta di 13.100 t (+18,5%). per quanto riguarda le oleaginose e relative farine, si riscontra un calo delle quantità importate di semi e frutti oleosi di 82.000 t (-11%), pari a -21,2 milioni di euro (-4,7%) e delle farine proteiche vegetali di 35.000 t (-5,5%), per un controvalore di +36,1 milioni di euro (+15%). le esportazioni dall’italia nel primo trimestre 2023 si riducono nelle quantità di 216.000 tonnellate (-15,8%) e aumentano nei valori di 130,6 milioni di euro (+9,2%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. si riducono le quantità esportate di cereali in granella (-162.000 t, dovuto soprattutto al grano duro), dei prodotti trasformati (-41.800 t) e delle paste alimentari (-12.800 t, in particolare verso i paesi comunitari). risultano invece in aumento le vendite all’estero della semola di grano duro (+21,4%%) e dei mangimi a base di cereali (+10,2%). riguardo al riso, le esportazioni diminuiscono di 14.800 tonnellate (-7,4% considerato nel complesso tra risone, semigreggio e lavorato). stabile l’export di farina di grano tenero. i movimenti valutari relativi all’import/export del settore hanno comportato nei primi tre mesi del 2023 un esborso di valuta pari a 2.565,7 milioni di euro (2.218,9 nel 2022) ed introiti per 1.551,1 milioni di euro (1.420,5 nel 2022). pertanto, il saldo valutario netto è pari a -1.014,6 milioni di euro, contro -798,4 milioni di euro nel 2022. i suddetti dati, basati sull’anno solare, sono stati elaborati ai fini della bilancia commerciale del settore cerealicolo. per una corretta analisi dei flussi commerciali import/export deve essere considerato il periodo 1° luglio – 30 giugno, corrispondente alla campagna di commercializzazione agricola”.
BIOLOGICO: TAVOLETTA (ACLI TERRA), SODDISFAZIONE
PER APPROVAZIONE PIANO NAZIONALE SEMENTI
6679 – roma (agra press) – “acli terra accoglie con grande soddisfazione il varo del piano nazionale delle sementi biologiche. è un’importante pietra miliare per promuovere l’agricoltura sostenibile e la transizione verso pratiche agricole piu’ rispettose dell’ambiente e della salute umana”. cosi’ il presidente nazionale di acli terra, nicola TAVOLETTA , intervenendo a un dibattito nella capitale, ha commentato l’adozione del piano, dopo il passaggio del decreto del masaf in conferenza stato-regioni, informa un comunicato stampa dell’associazione. TAVOLETTA ha aggiunto che “acli terra sostiene pienamente il provvedimento varato dal ministero dell’agricoltura, e l’impegno del sottosegretario luigi D’ERAMO (lega) in direzione di un futuro sempre piu’ sostenibile per il settore agricolo italiano”. il presidente ha poi sottolineato come “l’adozione del piano nazionale delle sementi biologiche garantirà una serie di vantaggi significativi per l’agricoltura italiana e l’intera comunita’, tra i quali: la protezione dell’ambiente, perche’ le sementi biologiche promuovono pratiche agricole rispettose dell’ecosistema, riducendo l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici nocivi. e cio’ contribuira’ a preservare la biodiversita’ e la salute degli ecosistemi agricoli. in secondo luogo, – aggiunge TAVOLETTA – preserva la salute pubblica, poiché’ le sementi biologiche sono coltivate senza l’uso di sostanze chimiche sintetiche, garantendo la produzione di alimenti piu’ salutari e privi di residui di pesticidi. questo favorisce un miglioramento generale del benessere della popolazione”. inoltre, il presidente acli terra ha evidenziato la significativa sostenibilita’ economica del piano: “la promozione delle sementi biologiche crea nuove opportunita’ per gli agricoltori italiani, incoraggiando la diversificazione delle colture e la valorizzazione dei prodotti locali. questo potrebbe contribuire a ridurre la dipendenza dalle importazioni e a sostenere l’economia rurale. è anche importante l’etichettatura trasparente: il piano prevede anche la tracciabilità delle sementi biologiche, garantendo una maggiore trasparenza per i consumatori e facilitando scelte consapevoli”. “acli terra – ha quindi concluso TAVOLETTA – sostiene convintamente il piano nazionale delle sementi biologiche e intende contribuire alla sua implementazione efficace. è necessario collaborare e vigilare per una transizione armoniosa verso un modello di agricoltura sostenibile, ponendo al centro la tutela dell’ambiente, della salute umana e la massima sicurezza alimentare”.
ORTOFRUTTA: DA DOMANI IL TOUR NELLA
GDO DI “SPETTACOLI ALLA FRUTTA”
6643 – Milano (agra press) – parte da domani in veneto e proseguirà nelle settimane successive in piemonte, toscana e puglia il tour di “spettacoli alla frutta” nella grande distribuzione. si tratta di un progetto di filiera che mette insieme 22 aziende del settore ortofrutticolo, unite per promuovere i consumi nei supermercati italiani, con un format itinerante di spettacolo e intrattenimento. i primi quattro gruppi distributivi coinvolti sono Alì, dimar, unicoop Firenze e mega Mark. il tour poi riprenderà in autunno, nei supermercati di altri quattro gruppi della gdo e piu’ precisamente in alcuni punti vendita di Carrefour in Lombardia, di coop alleanza 3.0 in Emilia romagna, di Conad pac 2000a tra Umbria e lazio e di ap commerciale (insegna sole 365) in Campania.
SUINICOLTURA: CREFIS, DOPO TRE MESI POSITIVI SI
RIDIMENSIONANO A MAGGIO PREZZI E REDDITIVITA’
6641 – Mantova (agra press) – dati negativi, a livello congiunturale, per la redditività dei suinicoltori italiani: a maggio l’indice crefis del ciclo chiuso risulta in calo dell’1,4%. ma questo cedimento puntuale, sostanzialmente dovuto alla diminuzione dei prezzi dei suini da macello pesanti – avverte il centro ricerche economiche sulle filiere sostenibili dell’universita’ cattolica del s. cuore diretto da Gabriele CANALI – va contestualizzato con il dato tendenziale che è ampiamente positivo, con un +30,6%. il mercato di maggio vede, come accennato, un calo delle quotazioni dei suini da macello pesanti destinati a prodotto dop pari al 4,2% rispetto ad aprile, per un valore di 2,133 euro/kg; mentre la variazione anno su anno resta ampiamente favorevole, segnando un +33%. tutti i dati al link https://www.crefis.it/suini/.
ORTOFRUTTA: SALVI (FRUITIMPRESE), RILANCIO CONSUMI
PRIORITA’ MA UE TAGLIA FONDI PROMOZIONE
6626 – roma (agra press) – l’export italiano di ortofrutta si presenta nel primo trimestre 2023 in grande ripresa, segnala fruitimprese, spiegando che in un quadro che vede i volumi segnare un +6,5% ed i valori in crescita di oltre i 10 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2022 (+10,7%), spiccano le performance in valore di ortaggi e legumi (+20,8%) e agrumi (+15,6%). anche la frutta fresca (+4%) registra buoni risultati, rileva l’associazione. “il rilancio dei consumi rimane l’obiettivo principale per i prossimi mesi – afferma il presidente di fruitimprese, marco SALVI – intento che purtroppo non sembra essere raccolto dalla unione europea dalla quale si attendeva un incremento del budget promozionale. invece la proposta per il 2024, resa nota nei giorni scorsi, va nella direzione opposta con un calo di 1 milione di euro per i programmi multinazionali del settore ortofrutta”. “sì conferma – conclude SALVI – un comportamento incomprensibile se non schizofrenico della commissione che proclama, con la strategia farm to fork, di voler incentivare il consumo dei prodotti freschi, ma non fa nulla di concreto in questa direzione, anzi ci propone soluzioni irricevibili come il regolamento sui fitofarmaci e sugli imballaggi”.
SI CONCLUDE IL PROGETTO D-DUST SATELLITI E MODELLI
PREDITTIVI PER STUDIARE L’INQUINAMENTO AGRICOLO
6631 – Milano (agra press) – si è concluso il progetto d-dust avviato un anno fa per studiare l’inquinamento causato dalle attivita’ agricole attraverso satelliti e modelli predittivi. il progetto, finanziato dal bando “data science for science e society” di fondazione Cariplo, ha schierato il politecnico di Milano, dipartimento di ingegneria civile e ambientale (dica) come capofila, con la collaborazione della fondazione politecnico di Milano, il dipartimento di elettronica, informazione e bioingegneria (deib) e l’università degli studi dell’insubria (disat) come partner scientifici. le analisi di d-dust hanno studiato in particolare le concentrazioni di ammoniaca e pm2.5. i risultati sperimentali – spiega un comunicato – “mostrano significative correlazioni statistiche tra la distribuzione spaziale e temporale delle attivita’ agricole e i picchi di concentrazione, specialmente dell’ammoniaca, la quale puo’ portare alla formazione di nuovo particolato in atmosfera. le correlazioni tra i dati di qualita’ dell’aria di riferimento e i dati “non-convenzionali” sono risultate promettenti nell’ottica di un loro possibile utilizzo congiunto nelle future procedure di monitoraggio degli inquinanti considerati”.
CHEF EXPRESS (GRUPPO CREMONINI): PROSEGUE PROGETTO
SOSTEGNO A FONDAZIONE HUMANITAS PER RICERCA
6662 – roma (agra press) – “al via la nuova fase del progetto a sostegno della ricerca scientifica lanciato da chef express in partnership con fondazione humanitas per la ricerca, guidata da Alberto MANTOVANI”. lo rende noto un comunicato stampa del gruppo Cremonini che cosi’ prosegue: “all’avvio del progetto, lo scorso aprile, chef express ha fatto una donazione diretta alla fondazione e ha coinvolto anche i clienti che, attraverso le casse digitali distribuite in 69 punti vendita in tutta italia, possono fare una donazione per fondazione humanitas per la ricerca fino al 17 dicembre 2023. scatta ora la seconda fase del progetto. a partire dal mese giugno e fino al 28 settembre 2023, nelle 57 aree di ristorazione sulle autostrade gestite da chef express, saranno lanciati due menu speciali senza variazione di prezzo, ‘colazione sprint’ e ‘juicy’, associati all’iniziativa. per ogni menù venduto, chef express devolverà 30 cent a fondazione humanitas per la ricerca. infine, i due menu speciali verranno riproposti, sempre nella rete autostradale, dal 17 novembre al 17 dicembre 2023”.
CANTINE RIUNITE & CIV, PROGETTO PER IMPIEGO
FOGLIE DI VITE PER COMPOSTI NUTRACEUTICI
6680 – Reggio Emilia (agra press) – “la foglia di vite? una risorsa sottovalutata ma con un potenziale molto elevato, sia dal punto di vista salutistico che economico. per trasformarla da scarto a prodotto ad alto valore nasce ‘vine leaf for life’, progetto presentato da cantine riunite & civ, in collaborazione con Astra – innovazione e sviluppo e ri.nova, enti specializzati nella ricerca scientifica in ambito agroalimentare, con sedi rispettivamente a tebano (faenza, ra) e cesena (Fc), e l’università di Modena e Reggio Emilia. l’obiettivo del progetto è chiaro: sviluppare innovative modalità di raccolta meccanizzata delle foglie (su vitigni a bacca rossa), che ne garantiscano l’integrità e preservino le proprietà, da destinare all’estrazione di composti utili alla nutraceutica. il progetto è stato ammesso a contributo nell’ambito del psr 2014-2020 della regione Emilia-Romagna, tipo di operazione 16.2.01 – supporto per progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale – focus area 3a”. lo rende noto un comunicato stampa del gruppo. “dalla filiera vitivinicola non si ottengono solo uva e vino – spiega Giovanni NIGRO, responsabile della filiera vitivinicola ed olivo-oleicola di ri.nova.- ma anche tanti altri prodotti. fra i piu’ abbondanti, e meno valorizzati, ci sono sicuramente le foglie di vite, ricche di sostanze bioattive dalle diverse proprietà benefiche per la salute umana. con il progetto vine leaf for life oltre a sviluppare un innovativo cantiere di lavoro per la raccolta meccanizzata delle foglie in post vendemmia, puntiamo a perseguire un approccio integrato, attraverso tecniche agronomiche e strategie di difesa del vigneto che prevedano l’utilizzo di fitofarmaci a residuo zero o molto ridotto. in questo modo sara’ possibile destinare le foglie alla produzione di un’ampia gamma di prodotti ad alto valore dal punto di vista dietetico-salutistico capaci di soddisfare le esigenze di fasce di consumatori inediti per la filiera vitivinicola”. “questa nuova proposta salutistica – spiega NIGRO – potrebbe consentire al mondo vitivinicolo di ottenere interessanti ricavi e di ridurre i costi di produzione, aprendo nuove opportunita’ di business per la filiera. le aziende vitivinicole, grazie a vine leaf for life, potranno recuperare un sottoprodotto del vigneto da destinare allo sviluppo di nuovi prodotti nutraceutici e, contemporaneamente, utilizzare innovazioni tecnico-agronomiche dall’impatto positivo sulla salute umana e sull’ambiente”. “il nuovo percorso produttivo, da foglie di vite a estratti nutraceutici-alimentari, che viene messo in campo nell’ambito del progetto – conclude NIGRO – potrebbe produrre in tempi rapidi effetti tangibili su diversi attori della filiera vitivinicola”.
“RASSEGNA ESTERA AGRA PRESS”: CINA, BIETOLE
LIRA TURCA, MAIS OGM, FRAGOLE, MAROCCO
6647 – roma (agra press) – viene dalla Cina l’articolo che apre il n.1474 della “rassegna della stampa estera” di agra press, dedicato al sostegno a uno sviluppo piu’ ecologico dell’agricoltura. sempre in Cina un articolo spiega perche’ le sementi sono una questione di sicurezza alimentare. in Austria i bieticoltori rivogliono i neonicotinoidi per difendere le coltivazioni mentre dalla Turchia, a causa del crollo della lira turca, dovrebbe arrivare un’invasione di frutta. nella disputa sul mais ogm il Canada si schiera a fianco degli statti uniti contro il Messico. in spagna mangiare biologico costa un +62% in piu’ e intanto gli ambientalisti tedeschi mettono in guardia sul consumo di fragole. infine, per la pesca, un articolo dal Marocco informa che non ci sono negoziati in corso per l’accordo ittico tra ue ed il paese africano.
“L’INFORMATORE AGRARIO”: DE CASTRO, I
MAL DI PANCIA UE QUESTIONE DI METODO
6635 – Verona (agra press) – “riforma di dop e igp: la politica sulla qualita’ si rafforza” è il titolo dell’opinione di giulio MALORGIO che apre il numero di questa settimana de “l’informatore agrario”, il giornale diretto da Antonio BOSCHETTI. la rivista pubblica una intervista di angelo DI MAMBRO a paolo DE CASTRO raccolta sotto il titolo “i mal di pancia ue: questione di metodo”. michele FERRANDINO della cia -agricoltori italiani parla con Gaetano MENNA di pomodoro da industria. altri articoli si occupano del mancato anticipo dei pagamenti pac, delle domande pac 2023, delle tea, del fondo per le filiere e di numerosi altri argomenti. lo speciale è sulle macchine per l’orticoltura.
“LE MONDE”: PRIMO MINISTRO BORNE VUOLE UN NUOVO
CONTRATTO POLITICO CON IL MONDO RURALE
6624 – Parigi (agra press) – oggi, giovedì 15 giugno, il primo ministro francese Elisabeth BORNE , sara’ nel dipartimento della vienne per proporre “un nuovo contratto politico con il mondo rurale”, scrive “le monde”. avrà la forma di un piano denominato “france ruralites” che la prima ministra presenterà durante il suo viaggio, spiega il giornale. le campagne sono “un’opportunita’” per la Francia, afferma l’entourage di BORNE. “smettiamola di contrapporre le popolazioni urbane e rurali”, devono “sostenersi a vicenda”, insistono. nei 31.000 comuni che compongono i territori rurali del paese (il 90% della sua superficie), 22 milioni di abitanti vivono con il sentimento spesso espresso di essere abbandonati. due sondaggi ifop condotti online per le famiglie rurali, tra il 27 aprile e l’11 maggio, con due campioni di 1.002 e 1.505 persone, mostrano che molti problemi rimangono, in particolare in termini di accesso ai servizi pubblici, soprattutto sanitari. e sebbene si rilevi un ripopolamento delle zone rurali, proprio quest’ultimo aspetto costituisce l’ostacolo principale. il piano “non è guidato” dalla necessita’ di riconquistare elettoralmente le zone rurali, che hanno votato in massa per marine le pen, precisa il governo, pur riconoscendo che “e’ un elemento da tenere in considerazione”. france ruralites contiene un’ampia sezione di misure volte a migliorare la vita quotidiana dei francesi che vivono in campagna, prosegue “le monde”, con una dotazione di 90 milioni di euro che finanzieranno progetti “ecologici e solidali”, che potrebbero aiutare i cittadini che vivono nelle campagne a fare a meno dell’auto, sia per andare in stazione che in farmacia. inoltre, 36 milioni di euro in tre anni saranno destinati anche alle imprese locali. per quel riguarda la salute, la presidente del consiglio annuncerà lo schieramento di cento “medicobus”. il loro ruolo sara’ quello di permettere ai medici, e in particolare agli specialisti, di entrare in contatto con le popolazioni piu’ isolate. “stiamo anche raddoppiando il numero dei centri sanitari multidisciplinari, che passeranno da 700 a 1.400 nelle aree rurali”, aggiunge Elisabeth BORNE.
VENETO: CONFAGRICOLTURA, NICOLA MEZZANATO
PRESIDENTE REGIONALE SETTORE AGROENERGIE
6691 – Venezia (agra press) – “sara’ nicola MEZZANATO a guidare la sezione agroenergie di confagricoltura veneto, che si occupa delle energie rinnovabili legate al mondo agricolo. un tema oggi di grande attualità alla luce dell’impennata delle bollette del gas e della luce, seguita l’anno scorso allo scoppio del conflitto in ucraina, che ha indotto molte aziende agricole a orientarsi in un percorso di autoproduzione energetica. MEZZANATO, da sempre impegnato nell’azienda familiare di bovini da carne e titolare di un impianto a porto viro che utilizza i reflui aziendali per la produzione di biogas, succede al padovano Giovanni MUSINI”. lo rende noto un comunicato stampa di confagricoltura veneto.
G20: LOLLOBRIGIDA, MODELLO AGRICOLO
ITALIA BASATO SU TERRA E LAVORO
6733 – roma (agra press) – “terra e famiglia sono i pilastri del futuro. il tema di questa sessione plenaria ci impone di riflettere sulle cause dell’insicurezza alimentare e di collaborare affinche’ siano rimosse. non possiamo tacere di fronte all’impatto che la guerra di aggressione russa ha avuto e continua ad avere non solo sul popolo ucraino, ma anhe sulla sicurezza alimentare di molti stati”. lo ha detto – informa un comunicato del masaf – il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste francesco LOLLOBRIGIDA, intervenendo alla plenaria “agricoltura sostenibile per la sicurezza alimentare e la nutrizione”, alla riunione dei ministri dell’agricoltura del g20 in corso a Hyderabad in india. “ritengo che ognuno di noi, per la propria parte, debba impegnarsi affinche’ le pratiche agricole siano sempre piu’ sostenibili. l’Italia è al lavoro per ridimensionare l’impatto ambientale della produzione di cibo”, ha sottolineato LOLLOBRIGIDA. “le politiche che stiamo attuando continuano a supportare questi obiettivi promuovendo le produzioni locali in modo da poter coniugare agricoltura, conservazione dell’ambiente e della biodiversita’ e lotta ai cambiamenti climatici. quanto alla nutrizione, l’Italia propone una dieta salubre, equilibrata e diversificata. siamo prima di tutto per l’uso di un corretto modello di sviluppo basato su terra, lavoro, famiglia e benessere, che per noi significa, in una parola, civilta’”, ha aggiunto il ministro. infine, sugli impegni internazionali, LOLLOBRIGIDA ha sottolineato – informa il comunicato – come il governo italiano abbia posto particolare attenzione verso le aree del sud del mondo, africa e asia in particolare, dove si registrano i piu’ alti tassi di insicurezza alimentare. “siamo disponibili a condividere tecnologie, formazione e ricerca attraverso le nostre imprese per garantire qualita’, innovazione, produzione, sostenibilita’ ambientale ed economica e quindi benessere a livello mondiale”, ha concluso il ministro.
G20: LOLLOBRIGIDA, LA BIODIVERSITA’ È UNA RICCHEZZA
NECESSARIO IMMAGINARE STRATEGIA DI TUTELA
6743 – roma (agra press) – “la biodiversita’ è una ricchezza per l’Italia. costruire una rete di aree protette, ripristinare gli ecosistemi terrestri e marini e attuare una politica attenta alla forestazione. sono questi i tre pilastri sui quali vogliamo immaginare una strategia di tutela. il piano europeo di sviluppo agricolo comune definisce la biodiversita’ una caratteristica essenziale del nostro sistema agroalimentare, perche’ garantisca anche una ricchezza qualitativa dei nostri prodotti alimentari”, ha affermato il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste francesco LOLLOBRIGIDA, intervenendo alla riunione dei ministri dell’agricoltura del g20. “con il piano strategico, che sostiene attivita’ di recupero, di caratterizzazione, di conservazione delle razze animali e delle risorse genetiche di interesse agricolo e alimentare, abbiamo investito 135 milioni per raggiungere questi obiettivi. oltre 217 milioni sono stati stanziati per la tutela degli impollinatori. abbiamo diminuito in maniera radicale gli antibiotici per evitare la resistenza antimicrobica nelle specie animali”, prosegue il ministro. “in italia c’e’ stato un aumento significativo delle foreste. la nostra nazione vanta una norma, la legge SERPIERI, di cui ricorre proprio quest’ anno il centenario, per la tutela di questo patrimonio e per la lotta al dissesto idrogeologico. bisogna pero’ coniugare sostenibilita’ ambientale e tutela delle biodiversita’ con i potenziali benefici economici diretti e indiretti che derivano da questo settore. è stato calcolato che da questo comparto si potrebbero creare oltre 150mila posti di lavoro tra diretti e indiretti”, spiega LOLLOBRIGIDA. “il g20 è un’occasione strategica per discutere e promuovere tutte quelle attivita’ volte a garantire agricoltori, allevatori e pescatori che sono i primi ambientalisti. tematiche che saranno approfondite dal 24 al 26 luglio a roma, nel corso conferenza sulla sicurezza alimentare presso la fao”, conclude LOLLOBRIGIDA.
COMMERCIO ESTERO: ISTAT, AD APRILE 2023 CALA EXPORT
UE ED EXTRA UE IMPORT REGISTRA NETTO INCREMENTO
6723 – roma (agra press) – “ad aprile 2023 si stima una flessione congiunturale per le esportazioni (-1,7%) e una crescita per le importazioni (+5,3%)”. lo rende noto un comunicato dell’Istat, che prosegue: “la diminuzione su base mensile dell’export è dovuta al calo delle vendite verso entrambe le aree ue (-1,5%) ed extra ue (-2,0%). nel trimestre febbraio-aprile 2023, rispetto al precedente, l’export si riduce del 2,2%, l’import del 6,5%. ad aprile 2023, l’export diminuisce su base annua del 5,4% in termini monetari e segna una contrazione piu’ ampia in volume (-10,3%). la riduzione dell’export in valore riguarda sia i mercati ue (-5,7%) sia quelli extra ue (-4,9%). l’import registra una flessione tendenziale del 12,3% in valore – molto piu’ marcata per l’area extra ue (-19,4%) rispetto all’area ue (-5,6%) -, mentre in volume mostra un calo piu’ contenuto (-4,8%). tra i settori che contribuiscono maggiormente alla riduzione tendenziale dell’export si segnalano: metalli e prodotti in metallo (-20,1%), articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (-22,1%), prodotti della raffinazione (-31,7%) e sostanze e prodotti chimici (-14,7%). aumentano su base annua le esportazioni di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+24,7%), autoveicoli (+30,1%) e macchinari e apparecchi n.c.a. (+5,2%). su base annua, i paesi che forniscono i maggiori contributi alla flessione dell’export nazionale sono: Germania (-8,7%), Belgio (-23,0%) e regno unito (-13,7%). per contro, crescono le esportazioni verso stati uniti (+6,5%), svizzera (+4,1%), spagna (+3,6%) e Turchia (+8,6%). nei primi quattro mesi del 2023, le esportazioni registrano una crescita tendenziale del 5,9%, cui contribuisce in particolare l’aumento delle vendite di macchinari e apparecchi n.c.a. (+14,2%), articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (+17,6%), autoveicoli (+22,7%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+10,5%). la stima del saldo commerciale ad aprile 2023 è pari a +318 milioni di euro (era -3.639 milioni ad aprile 2022). il deficit energetico (-5.730 milioni) si riduce rispetto a un anno prima (-9.111 milioni), mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta da 5.472 milioni di aprile 2022 a 6.047 milioni di aprile 2023. nel mese di aprile 2023 i prezzi all’importazione diminuiscono dell’1,0% su base mensile e del 6,2% su base annua (era -2,6% a marzo)”. l’Istat fa notare che “ad aprile, l’export registra una nuova flessione su base mensile – la seconda consecutiva-, che riguarda entrambe le aree, ue ed extra-ue, ed è dovuta alla riduzione delle vendite di prodotti intermedi e beni di consumo. l’import, interrompendo la dinamica negativa in atto da autunno scorso, registra un marcato incremento congiunturale, diffuso a tutti i raggruppamenti. su base annua, l’export flette per la prima volta da febbraio 2021, mentre l’import segna per il secondo mese consecutivo una contrazione cui contribuisce per un terzo il crollo degli acquisti di gas naturale e petrolio greggio dalla Russia. l’ulteriore calo su base mensile e l’ampliamento della flessione su base annua dei prezzi all’import sono ancora principalmente spiegati dai ribassi dei prezzi dei prodotti energetici; al netto di questi, i prezzi all’import registrano un calo congiunturale modesto (-0,2%) e crescono dello 0,9% in termini tendenziali”. il testo integrale e la nota metodologica sono disponibili al link
AGROALIMENTARE: AVVIATA COLLABORAZIONE GARANTE PREZZI-CAMERE
COMMERCIO PER MONITORAGGIO TERRITORIALE
6731 – roma (agra press) – “il garante per la sorveglianza dei prezzi, benedetto MINEO, ha avviato un progetto pilota per una continua trasmissione di dati e informazioni rilevati da alcune camere di commercio sui prezzi all’ingrosso nel settore agroalimentare nei loro territori”. lo rende noto un comunicato del mimit, che prosegue: “il progetto, realizzato in collaborazione con Unioncamere e alcune camere di commercio, prevede la condivisione dei dati sul prezzo di filiera di alcuni prodotti monitorando il costo delle materie prime (grano, mais e bestiame) e il prezzo all’ingrosso dei beni alimentari particolarmente rappresentativi della spesa delle famiglie (carni, latte, formaggi, uova, oli, riso e cereali). il coinvolgimento delle camere di commercio, che si aggiunge alla collaborazione avviata qualche giorno fa con le regioni, costituirà un ulteriore strumento con cui il garante potrà realizzare un monitoraggio sempre piu’ accurato e capillare dei prezzi nelle prime fasi della filiera agroalimentare, consentendo cosi’ di evidenziare eventuali tensioni che dovessero generarsi ed anticipandone al contempo il possibile impatto sul bilancio delle famiglie”.
ALLUVIONE: EMILIA-ROMAGNA, PRESTITI ISMEA A TASSO ZERO
FINO 30MILA EURO PER IMPRESE AGRICOLE E PESCA
6746 – bologna (agra press) – “un prestito a tasso zero fino a 30mila euro, della durata di 5 anni, con due di preammortamento. è questa una nuova misura finanziaria di ismea, l’istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, rivolta alle imprese agricole e della pesca colpite dall’alluvione. verra’ attivata a partire dal 3 luglio prossimo”, rende noto un comunicato stampa della regione Emilia-Romagna. “e’ una prima risposta per assicurare liquidità alle nostre imprese che hanno subito danni. desidero ringraziare ismea per quest’opportunità che abbiamo condiviso, in attesa degli altri provvedimenti finanziari a livello nazionale e che la delimitazione delle aree colpite sia integrata coi territori mancanti. poter ottenere un prestito a zero interessi almeno per la prima fase è sicuramente una boccata d’ossigeno importante per il nostro territorio. dal canto nostro, come regione, continuiamo a lavorare con imprese e territorio, in un confronto serrato, in modo da individuare risorse adeguate e urgenti per far ripartire quanto prima l’economia del settore e risarcire chi ha subito danni, dopo quelle che abbiamo gia’ deciso di mettere a disposizione tramite il nostro bilancio ed i fondi dello sviluppo rurale”, spiega l’assessore regionale all’agricoltura, Alessio MAMMI. “si chiama prestito mia ismea e intende assicurare liquidità alle imprese agricole e della pesca colpite dagli eventi alluvionali che si sono verificati a partire dal 1° maggio 2023. puo’ contare su una dotazione finanziaria di 15 milioni di euro. possono accedere al prestito mia, dunque, le imprese agricole e della pesca che, alla data del 1° maggio 2023, risultino avere sede legale o sede operativa, o con superfici aziendali, nelle province e nei comuni individuati dall’allegato 1 al decreto-legge 1° giugno 2023, n.61”, prosegue la regione, che conclude: “il valore nominale del finanziamento non puo’ essere inferiore a 3mila euro e non puo’ superare il 50 per cento dell’ammontare dei ricavi registrati nel 2022 dal soggetto beneficiario, come risultata dall’ultima dichiarazione fiscale presentata alla data di domanda del prestito, e non puo’ comunque superare l’importo di 30mila euro. gli oneri finanziari sul prestito sono azzerati mediante la concessione di un contributo in regime de minimis, nei limiti del massimale disponibile in capo alla singola impresa. la domanda puo’ essere presentata esclusivamente in forma telematica sul portale dedicato (https://strumenti.ismea.it/) dal lunedì al venerdi’, dalle ore 9 alle ore 17. tutte le informazioni sono disponibili all’indirizzo https://bit.ly/3PgfGzi“.
ALLUVIONE: VINCENZI (ANBI), OCCORRONO STANZIAMENTI
URGENTI DI RISORSE NECESSARIA NOMINA COMMISSARIO
6729 – roma (agra press) – “in romagna è urgente il ripristino delle funzionalità della rete scolante e delle apparecchiature elettromeccaniche”. lo afferma un comunicato di anbi. “non intervenire velocemente significa aumentare il rischio idraulico per quel territorio, anche solo per le piogge che potrebbero cadere sul reticolo di bonifica, travolto dalle rotte fluviali”, segnala francesco VINCENZI, presidente di anbi. “questi interventi, il cui costo è stimato in centinaia di milioni di euro, non possono essere finanziati con risorse proprie dei consorzi di bonifica, i cui introiti sono commisurati solo sull’ordinaria manutenzione”, precisa il direttore generale di anbi, massimo GARGANO. “occorrono stanziamenti urgenti di risorse e serve un intervento normativo di accelerazione degli iter procedurali per l’affidamento dei lavori. in questo riproponiamo la necessita’ della nomina di un commissario ad hoc”, afferma VINCENZI. “nei 25.000 ettari gestiti dal consorzio di bonifica della romagna occidentale i canali che richiedono intervento hanno uno sviluppo lineare di 450 chilometri; danneggiati anche 9 impianti idrovori, 4 centrali di pompaggio irrigue ed un importantissimo impianto di regimazione idraulica”, evidenzia il comunicato, che prosegue: “altri impianti sono tuttora fuori servizio per i danni subiti dalle cabine di trasformazione, dai quadri e motori elettrici; altri ancora sono solo parzialmente funzionanti per danni alle tubazioni di scarico ed agli sgrigliatori. la fuoriuscita tumultuosa d’acqua limacciosa dai fiumi ha provocato diffusi danni alla rete di bonifica, quali rotte arginali, fontanazzi, erosioni, interrimenti. in alcuni casi, al fine di accelerare il deflusso dalle aree allagate, si è provveduto ad effettuare aperture controllate negli argini dei canali per favorire l’immissione dell’acqua in alveo e l’allontanamento dal territorio. gli interventi piu’ urgenti sono ora il risezionamento e l’espurgo dei corsi d’acqua, il contenimento di frane e la ricostruzione di rotte arginali su circa 100 chilometri di canali”. “finora siamo intervenuti con opere d’urgenza, atte a prevenire il rischio di ulteriori rotture ed esondazioni anche con eventi atmosferici di modesta entità”, spiega Antonio VINCENZI presidente del consorzio di bonifica della romagna occidentale, nel sottolineare che “adesso bisogna realizzare le opere definitive nel piu’ breve tempo possibile per scongiurare situazioni di immanente rischio idraulico e per poter soddisfare le richieste di approvvigionamento irriguo, che gia’ stanno pervenendo da numerose aziende agricole.” “ad essere danneggiati dai vasti allagamenti nel comprensorio del consorzio di bonifica della romagna occidentale sono stati 9 impianti idrovori (sabbadina nel comune di Conselice; Brignani e fossa raulla nel comune di lugo; tratturo, secchezzo, ballirana, taglio corelli, dane, molinazza nel comune di alfonsine), 4 centrali di pompaggio irrigue (selice nel comune di argenta; tarabina nel comune di Conselice; santerno-senio 1 nel comune di lugo; santerno-senio 3 nel comune di castel bolognese), 2 gruppi di pompaggio irrigui (cer – canale dei mulini e Fossatone di san bernardino nel comune di lugo), un importantissimo impianto di regimazione idraulica (ponte chiavica nel comune di Ravenna)”, conclude il comunicato.
ALLUVIONE: MARTINANGELO (AGROCEPI), PRIORITARIO
AGIRE RAPIDAMENTE E GARANTIRE RISORSE
6735 – roma (agra press) – “‘e’ mio dovere essere qui. una visita doverosa’, ha affermato Corrado MARTINANGELO, presidente nazionale di agrocepi, in visita a Fontanelice (bo) e a castel bolognese (ra)”. lo rende noto un comunicato di agrocepi, che prosegue: “MARTINANGELO, vincenzo DI SARNO, componente della giunta nazionale, e Rosanna BEATRICE, vicepresidente del dipartimento tutela consumatori e responsabile dei servizi, hanno incontrato la sindaca di Fontanelice Gabriele MELUZZI e alcuni imprenditori del territorio per rendersi conto personalmente dei danni che il maltempo ha provocato e confrontarsi direttamente sulle necessita’ e sulle priorita’ per la ripartenza. ‘non si vada ad allentare l’attenzione – è il monito di MARTINANGELO -. il sole, la spiaggia e l’ombrellone portano ad allentare l’attenzione sulla rappresentatività di un dramma che è nazionale. lo stato di emergenza dichiarato deve avere sempre di piu’ un carattere nazionale, se vogliamo muovere anche le leve di alcune risorse europee che l’Emilia-Romagna ha ben sfruttato durante l’altra fase drammatica del terremoto. ci sono queste risorse’. le frane in collina e gli allagamenti in pianura significano aziende tuttora completamente isolate, perdita completa della produzione annuale, impossibilità di lavorare e spese da anticipare per rendere nuovamente percorribili strade padronali e vicinali. quindi ‘i due punti che vedo prioritari sono il tempo e le risorse – aggiunge MARTINANGELO -. c’e’ gia’ un ritardo sul commissario. ma il commissario, senza risorse, non lo farebbe nessuno. credo neanche il presidente della regione, di cui ho massimo rispetto e stima’. MARTINANGELO incalza affermando che sarebbe auspicabile definire un grande piano per l’emergenza e la ripresa con una regia istituzionale unica e concentrare le risorse su obiettivi e scelte prioritarie per i territori e le imprese e non distribuendo soldi a pioggia. ‘sicurezza dei territori e sicurezza alimentare devono essere valori integrativi per il futuro – conclude MARTINANGELO – la permanenza in Emilia romagna, con la partecipazione degli altri nostri dirigenti, Antonio NAPOLI, Maurizio TAGLIAZUCCHI e paolo SEGALLA, è stata anche l’ occasione per visitare realta’ produttive del sistema ortofrutta/ortaggi e sviluppare con agrocepi Emilia romagna nuove iniziative a sostegno delle imprese’.”
PROTEZIONE CIVILE: PARTE LA CAMPAGNA
ESTIVA ANTINCENDI BOSCHIVI
6717 – roma (agra press) – si è aperta la campagna estiva antincendio boschivo 2023, come stabilito dalle raccomandazioni del ministro per la protezione civile nello MUSUMECI. le raccomandazioni, pubblicate sulla g.u. 117 del 20 maggio, sottolineano come l’analisi dell’andamento del fenomeno incendi boschivi dell’anno passato, sia a livello nazionale che europeo, abbia fatto emergere una tendenza caratterizzata da eventi di grosse dimensioni sempre piu’ frequenti e in aree prima non interessate dal fenomeno. il 2023, inoltre – si legge nel comunicato del dipartimento della protezione civile – registra per il secondo anno consecutivo significativi deficit idrici, che contribuiscono ad aumentare la probabilità di incendi boschivi con forti impatti sul territorio.
AIA, A CONGRESSO ASPA RICORDATO FRANCO VALRE’ PUNTO
RIFERIMENTO SCIENTIFICO PER SISTEMA ALLEVATORI
6726 – roma (agra press) – “nell’ambito dei lavori del 25° congresso dell’aspa-associazione scientifica di produzione animale, in corso di svolgimento a monopoli (bari), in un intervento del past president prof. bruno RONCHI e’ stata ricordata la figura del prof. franco VALFRE’, astigiano, classe 1933, l’illustre cattedratico scomparso nel dicembre 2021 che fu a lungo collaboratore dell’associazione italiana allevatori, rappresentando anche un solido punto di riferimento tecnico e scientifico dell’intero sistema allevatori”. lo rende noto un comunicato di aia, che prosegue: “importante il ruolo del prof. VALFRE’ per la sua autorevolezza nell’ambito della medicina veterinaria, soprattutto a cavallo degli anni duemila, nel pieno della crisi bse, facendo parte in quel periodo del comitato scientifico costituito in ambito aia. negli anni successivi, a coronamento di una carriera nel corso della quale ha ricoperto numerosi e prestigiosi incarichi sia in ambito universitario che pubblico, in particolare all’istituto superiore di sanità di roma, il prof. VALFRE’ fu anche tra i promotori e primo amministratore unico del dqa-dipartimento qualita’ agroalimentare – gli succedette uno dei suoi primi allievi, il prof. Oliviero OLIVIERI – , portando l’ente terzo di certificazione di riferimento del sistema allevatoriale a raggiungere elevati livelli di autorevolezza nel campo di applicazione delle produzioni agroalimentari e di origine zootecnica. ai lavori del 25° congresso aspa, che si conclude venerdi’ 16 giugno, è intervenuta anche una rappresentanza del sistema allevatori, con contributi di aia. – presenti il direttore generale mauro DONDA ed il direttore tecnico riccardo NEGRINI – e di ara puglia”.
ASSOVERDE-CONFAGRICOLTURA, CONFERMATA PRESIDENTE
ROSI SGARAVATTI RINNOVATO IL CONSIGLIO NAZIONALE
6730 – roma (agra press) – “rosi ZULIANI SGARAVATTI (sgaravatti green land) è stata confermata, dall’assemblea riunita a palazzo della valle, presidente nazionale e paolo IACHERI (cav. Emilio giovetti srl) vicepresidente”. lo rende noto un comunicato di assoverde-confagricoltura, che prosegue: “i nuovi consiglieri sono: carlo Antonio BARRETTA (vivai barretta srl), Davide CANEPA (agro service srl), carlo CARAMORI (caramori piante srl), Giuseppe GOI (vivai goi azienda agricola), salvatore LIDDO (imav), Onofrio MAZZARELLI (assi verde srl), Giuseppe STROPPA (verbena cooperativa sociale onlus). l’assemblea ha inoltre confermato luca UGLIANO revisore dei conti e stefania PISANTI segretario generale. rafforzare il verde ‘made in italy’ attraverso l’azione sinergica delle varie componenti della filiera, radicandosi ancora piu’ fortemente sul territorio per continuare a sviluppare l’associazione. potenziare i servizi e le consulenze a supporto delle aziende puntando sulla formazione degli operatori, sulla ricerca e la qualificazione del personale, questi gli obiettivi dell’associazione. ‘queste scelte condivise – ha sottolineato la presidente di assoverde-confagricoltura – tra le varie nostre componenti: manutentori e realizzatori, produttori, professionisti, fornitori di prodotti, materiali e attrezzature, contribuiranno a diffondere una sempre maggiore conoscenza e consapevolezza sulla salvaguardia dell’ambiente, del paesaggio e del suolo. servono interventi professionali di pianificazione integrata, di progettazione mirata, di realizzazione e di cura a garanzia di una corretta e continua manutenzione delle aree verdì. i cambiamenti climatici in atto ci spingono a salvaguardare il pianeta vivendo in armonia con la natura. nella citta’ le aree verdi rappresentano solo l’8%, di conseguenza, investire nel verde non è solo un valore estetico, ma crea ricadute positive sull’ambiente, sull’indotto e sul futuro dei cittadini.
‘siamo orgogliosi di rappresentare le imprese e i professionisti nel settore della costruzione del verde. attraverso i diversi percorsi intrapresi in questi anni, come quello politico culturale, che ha portato dalla pubblicazione del libro bianco del verde, giunto alla seconda edizione, ci impegniamo – ha concluso la presidente rosi SGARAVATTI – ad innestare e far diventare la realizzazione di aree verdi la cura e la manutenzione professionale un processo virtuoso e naturale nelle aree urbane, periurbane e nella citta”.
CAP PARMA: CON DEMO FRUMENTI 2023 AGRICOLTORI IN CAMPO
PER SCOPRIRE I MIGLIORI GRANI DELLA STAGIONE
6704 – roma (agra press) – “anche per quest’anno l’appuntamento, ormai consolidato, che il consorzio agrario di parma riserva a tutti gli imprenditori agricoli desiderosi di scoprire l’andamento reale delle diverse tipologie di grano, duro e tenero, nei campi prova dell’azienda agricola canale dei fratelli franco e bruno MINGARDI a roncole verdi di busseto (pr), non ha deluso le promesse”. lo rende noto un comunicato del consorzio, che prosegue: “accolti dal presidente del cap Giorgio GRENZI e dal direttore Roberto MADDE’, sono stati numerosi i soci e gli interessati che hanno potuto conoscere ed approfondire le diverse caratteristiche dei frumenti sperimentali seminati dallo staff tecnico agronomico consortile. per ognuna delle diverse tipologie di seminativo proposte dalle aziende leader del settore sono state illustrate, nel corso del pomeriggio, le differenti peculiarità, le variazioni di posizionamento in campo e le molteplici varieta’ di trattamento effettuate nel corso della stagione per migliorare qualita’ e resa. tra i frumenti ‘teneri’ si sono distinti il Giorgione, genesi e la novità kalipe’, mentre tra quelli ‘duri’ si sono evidenziati: Ovidio, giulio, nazareno e nonno mariano. ‘grazie agli studi in campo effettuati periodicamente dai nostri esperti agronomici – ha evidenziato il presidente del consorzio agrario di parma Giorgio GRENZI – il cap trasferisce, ogni anno, le sue conoscenze piu’ aggiornate sulle migliori e piu’ adattabili varieta’ anche alla luce delle diverse contingenze dei mercati e questo è un servizio sempre piu’ rilevante riservato ai soci e interessati’.”
TOFFOLI (ASSOFERTILIZZANTI), BENE ATTENZIONE ISTITUZIONI
UE A SETTORE MA NECESSARIO ULTERIORE SFORZO
6734 – Bergamo (agra press) – “all’assemblea annuale di Asso fertilizzanti-federchimica si e’ tenuto il confronto tra Rosanna CONTE (europarlamentare id/lega, relatrice ombra della ‘risoluzione del parlamento europeo sulla comunicazione della commissione relativa alla garanzia della disponibilita’ e dell’accessibilità economica dei concimi’), diana LENZI (ceja), Gabriele CANALI (università cattolica del sacro cuore di piacenza) e Giovanni TOFFOLI (presidente Asso fertilizzanti – federchimica) sullo scenario futuro dei fertilizzanti a livello ue”. lo rende noto un comunicato dell’associazione. il presidente TOFFOLI ha affermato: “l’anno appena trascorso ha segnato profondamente il settore dei fertilizzanti. per questo motivo, abbiamo molto apprezzato l’attenzione che le istituzioni europee hanno prestato al comparto, ma è necessario un ulteriore sforzo affinche’ le misure proposte si concentrino su pratiche agricole e di gestione dei nutrienti sostenibili, non su obiettivi irrealistici”.
INFLAZIONE: ISTAT, A MAGGIO SI RIPORTA AI LIVELLI
DI MARZO (+7,6%) DOPO RISALITA DI APRILE
6714 – roma (agra press) – “nel mese di maggio 2023, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (nic), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,3% su base mensile e del 7,6% su base annua, da +8,2% nel mese precedente, confermando la stima preliminare”. lo rende noto un comunicato dell’ISTAT, che prosegue: “la decelerazione del tasso di inflazione si deve, in prima battuta, al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +26,6% a +20,3%) e, in misura minore, di quelli degli alimentari lavorati (da +14,0% a +13,2%), degli altri beni (da +5,3% a +5,0%), dei servizi relativi ai trasporti (da +6,0% a +5,6%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,9% a +6,7%). tali effetti sono stati solo in parte compensati dalle tensioni al rialzo dei prezzi degli alimentari non lavorati (da +8,4% a +8,8%) e di quelli dei servizi relativi all’abitazione (da +3,2% a +3,5%). l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, registra un lieve rallentamento da +6,2% a +6,0%, cosi’ come quella al netto dei soli beni energetici, che passa da +6,3% a +6,2%. si attenua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +10,3% a +9,3%) e in misura minore quella relativa ai servizi (da +4,8% a +4,6%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -4,7 punti percentuali, da -5,5 di aprile. i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano in termini tendenziali (da +11,6% a +11,2%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +7,9% a +7,1%). l’aumento congiunturale dell’indice generale si deve principalmente ai prezzi degli alimentari non lavorati (+1,5%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,0%), degli alimentari lavorati (+0,6%) e dei servizi relativi all’abitazione (+0,4%), a cui si oppone il calo dei prezzi degli energetici non regolamentati (-1,6%) e regolamentati (-0,2%). l’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,6% per l’indice generale e a +4,7% per la componente di fondo. l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (ipca) aumenta dello 0,3% su base mensile e dell’8,0% su base annua (in decelerazione da +8,6% di aprile); la stima preliminare era +8,1%. l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (foi), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 7,2% su base annua”. l’ISTAT fa notare che “a maggio l’inflazione riprende a scendere, tornando, dopo la risalita registrata ad aprile, al livello di marzo 2023 (+7,6%). il rallentamento appare ancora fortemente influenzato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici, in particolare della componente non regolamentata, in calo su base congiunturale. nel settore alimentare, i prezzi dei prodotti lavorati mostrano un’attenuazione della loro crescita su base annua, che contribuisce alla decelerazione dell’inflazione di fondo (scesa a +6,0%). prosegue, infine, la fase di rallentamento della crescita tendenziale dei prezzi del ‘carrello della spesa’, che a maggio è pari a +11,2%”. il testo integrale e la nota metodologica sono disponibili al link https://bit.ly/440uvdB.
“TERRA E VITA”: RABBONI, INTERPROFESSIONE RESTA UN
VALORE AGGIUNTO PER FILIERA POMODORO NORD ITALIA
6412 – roma (agra press) – l’editoriale del n.19 del settimanale “terra e vita” è firmato da Tiberio RABBONI, presidente oi pomodoro industria nord italia. RABBONI argomenta i motivi per cui l’organizzazione interprofessionale resta un valore aggiunto per la competitivita’ della filiera del pomodoro da industria del nord italia, anche in un periodo problematico come quello attuale. tra gli altri temi trattati: il conto economico del grano tenero resta in utile; gli importi definitivi del sostegno accoppiato; la flavescenza un’emergenza sottostimata; le tea; la prossima legge quadro sul florovivaismo. lo speciale tecnico è dedicato alla lavorazione del terreno.
SARDEGNA: ACCORDO COMMERCIALE TRA CONFAGRICOLTURA
E BANCO DI SARDEGNA PER IMPRESE AGRICOLE
6756 – Cagliari (agra press) – “il banco di sardegna e confagricoltura sardegna hanno firmato un accordo per favorire le imprese agricole associate nell’accesso ai finanziamenti, ai servizi di consulenza e ai prodotti offerti dal banco. l’iniziativa si inserisce nel percorso che il banco ha avviato con l’intenzione di creare sinergie con i principali soggetti attivi nel comparto agricolo per offrire agli operatori del settore gli strumenti necessari alle proprie esigenze finanziarie”, rende noto un comunicato stampa di confagricoltura sardegna, che aggiunge: “la convenzione e’ stata siglata a Cagliari da Giampietro ARRA, responsabile dell’area affari del banco di sardegna, e dal presidente di confagricoltura sardegna, paolo MELE. il protocollo prevede che per tutte le domande di finanziamento, eventualmente predisposte con il supporto delle strutture di assistenza delle sedi provinciali e regionali di confagricoltura, il banco di sardegna si impegni a istruire e a completare la procedura in tempi certi, applicando condizioni economiche mitigate rispetto agli attuali standard di mercato. inoltre, il banco di sardegna fornirà alle imprese una consulenza specialistica finalizzata a individuare le migliori soluzioni a supporto delle loro attivita’”.
PIACENZA: CONFAGRICOLTURA, ALL’AGRICORNIOLA
IL PRIMO DISTRIBUTORE AUTOMATICO DI CARNE
6702 – piacenza (agra press) – al “bancolat” che esiste da oltre un decennio, si affianca ora il “bancomeat” per iniziativa dell’azienda agricola corniola di ‘Fabrizio MICHELOTTI, che ha installato il primo nell’area di fronte al proprio agriturismo agri corniola a Sarmato (pc), lungo la via emilia, rende noto confagricoltura piacenza, a cui l’azienda è associata. “piu’ che innovazione tecnologica qui abbiamo quella di prodotto. all’interno del bancomeat troviamo hamburger e hamburger gourmet, spiedini, arrosticini di bovino salsicce e salamelle, preparato per ragù. prevediamo anche una variazione stagionale e in autunno inseriremo brasati, arrosti e i tagli, pronti e non, del pranzo della domenica”, spiega MICHELOTTI, proprietario dell’azienda che ha un patrimonio zootecnico di circa 900 capi, compresa di spacci-macelleria e agriturismo.
CONFAGRICOLTURA MANTOVA AL SEMINARIO ESTIVO DI SYMBOLA,
DAL 21 AL 24 GIUGNO CON GIANSANTI E CORTESI
6711 – Mantova (agra press) – dal 21 al 24 giugno, a Mantova si svolgerà la ventunesima edizione del seminario estivo di symbola, dal titolo “coesione è competizione: la forza dei territori nella transizione verde”, per il quale confagricoltura Mantova sara’ partner. saranno quattro giornate di incontri, analisi, riflessioni e visioni, nella cornice del teatro scientifico Bibiena, che ospitera’ tutti gli appuntamenti in programma. tra questi, in particolare “Mantova e la sfida della transizione verde” (mercoledì 21 giugno, ore 9.30), vedrà la partecipazione del presidente dell’organizzazione agricola Alberto CORTESI, e “legno, ritorno al futuro” (giovedì 22 giugno, ore 16.30), invece vedrà la presenza di massimiliano GIANSANTI, presidente nazionale di confagricoltura.
BATTISTA (COPAGRI) INCONTRA MINISTRO CASELLATI, AVANTI
SU RIFORME ISTITUZIONALI E SEMPLIFICAZIONE
6799 – roma (agra press) – “l’italia sta vivendo da tempo una fase molto complessa e delicata, legata agli effetti di una pandemia che fortunatamente è alle nostre spalle e del conflitto in atto sul versante comunitario orientale, che ha introdotto nuovi e ulteriori fattori di instabilità sociale ed economica. è anche e soprattutto per tali ragioni che garantire una stabilita’ al paese e alle imprese, sia attraverso le riforme istituzionali che con una sempre piu’ incisiva azione sulla semplificazione normativa, diventa sempre piu’ fondamentale in termini di programmazione e di crescita economica”. lo sottolinea in un comunicato stampa il presidente della copagri Tommaso BATTISTA, che è stato ricevuto oggi dalla ministra per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI (fi) per un approfondimento sui profili relativi alle riforme istituzionali emersi in occasione del confronto tra il governo e le parti sociali dello scorso maggio. “sì e’ trattato di un confronto molto articolato e sicuramente positivo, durante il quale abbiamo avuto modo di registrare un’ampia convergenza di vedute con la ministra CASELLATI sulla necessita’ di puntare con sempre maggiore determinazione sulla semplificazione e sulla sburocratizzazione, facilitando la creazione di lavoro e di innovazione, con particolare riferimento al comparto agricolo, troppo spesso frenato da una mole di adempimenti burocratici che ne minano la competitivita’ rispetto alle produzioni estere e che diventano ostacolo agli investimenti da parte delle imprese”, evidenzia il presidente, ricordando che “ad esempio, spesso trascorre piu’ di un anno prima che gli imprenditori agricoli possano vedersi riconosciuti i programmi presentati nell’ambito dei psr, che rappresentano un grande elemento di liquidità per le aziende agricole”. “in altre parole, bisogna andare a rovesciare l’attuale paradigma in base al quale l’eccessiva burocrazia e l’inefficienza dei servizi costa al nostro paese circa l’11% del pil annuo, praticamente il doppio dell’evasione fiscale. è solo agendo su queste leve che si potrà garantire una vera crescita del paese che possa assicurare benefici anche nel medio-lungo periodo e contribuire alla stabilita’ economica delle imprese e dei produttori agricoli, da tempo in debito di ossigeno in relazione ai noti incrementi record dei costi di produzione e delle tariffe dell’energia”, rimarca BATTISTA. “i sempre piu’ necessari interventi sul fronte del lavoro e del reperimento della manodopera, agendo sul cosiddetto ‘dl flussi’, la sempre maggiore esigenza di puntare sulla ricerca e sull’innovazione applicata all’agricoltura, a partire dal positivo via libera alla sperimentazione in campo delle tecniche di evoluzione assistita-tea e l’efficientamento della rete infrastrutturale, andando in particolare a colmare le gravi carenze della struttura irrigua sono stati alcuni dei numerosi altri temi toccati durante l’approfondito confronto”, conclude il presidente della copagri.
CORTE CONTI: DA POTENZIAMENTO SIAN MIGLIORE
GESTIONE FONDO SOLIDARIETA’ NAZIONALE
6775 – roma (agra press )- “il potenziamento del sistema informativo agricolo nazionale (sian) risulta essenziale per velocizzare le procedure di concessione e liquidare gli incentivi nell’ambito della gestione del fondo di solidarieta’ nazionale, oltreché’ per ridurre le elevate giacenze nel conto corrente di tesoreria intestato ad Agea. è quanto afferma la Corte dei conti nell’analisi che la sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello stato ha condotto in merito alla gestione 2015-2022 del fondo di solidarieta’ nazionale, istituito per favorire la ripresa economica e produttiva delle imprese agricole danneggiate dalle avversita’ atmosferiche”. lo rende noto un comunicato della corte dei conti, che prosegue: “nel documento, approvato con delibera n. 37/2023/g (https://bit.ly/3qVzP3x), la magistratura contabile ha rimarcato l’importanza, nell’ambito degli aiuti europei, dell’allineamento delle tempistiche tra le campagne per le produzioni zootecniche e quelle per le produzioni vegetali. ampie sono state le rassicurazioni del ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste su una maggiore sinergia con i soggetti coinvolti, sull’implementazione del sian – prevista entro giugno 2023 – e sull’allineamento dei tempi di emanazione dei bandi, per una maggiore tempestività ed efficienza dell’azione amministrativa”.
LOLLOBRIGIDA, COMPITO POLITICA È PROTEGGERE
E VALORIZZARE ECCELLENZE AGROALIMENTARI
6818 – roma (agra press) – “la politica deve riuscire a proteggere e valorizzare le eccellenze della nostra nazione. le imprese in italia devono avere la possibilità di continuare ad affermarsi nel consumo interno e sviluppare ancor di piu’ l’export nel mondo, riuscendo a difendere la qualita’ alimentare dalle aggressioni, che spesso vengono effettuate anche attraverso etichettature o modelli che, in nome di principi ideologici, cancellano sistemi industriali attraverso politiche che non hanno particolare coerenza, come il dibattito tra riciclo e riuso o quello della qualita’. l’Italia è eccellenza per il riciclo e se ora l’Europa invece vira su un altro tipo di indirizzo noi dobbiamo fare la nostra parte”. lo ha dichiarato il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste francesco LOLLOBRIGIDA , a margine dell’assemblea degli industriali di parma, accompagnato dal capogruppo di fratelli d’Italia alla camera, Tommaso FOTI, informa un comunicato stampa del masaf. “noi siamo la seconda nazione al mondo per longevità. dobbiamo essere presi ad esempio, mentre si fa esattamente il contrario. come governo stiamo facendo un importante lavoro per raccontare e portare le nostre imprese all’estero, insieme all’ice guidata da Matteo ZOPPAS. fuori dall’italia c’e’ tanta sete e fame di quello che vogliamo e sappiamo produrre”, ha concluso il ministro.
6/7 A PALAZZO ROSPIGLIOSI ASSEMBLEA NAZIONALE
PRODUTTORI DI FEDERBIO “IL BIO A RACCOLTA”
6785 – bologna (agra press) – “al via l’assemblea nazionale dei soci produttori di federbio, organizzata per dare voce ai produttori dell’agricoltura biologica, anello fondamentale della filiera agroalimentare che avrà l’occasione di presentare le proprie richieste e discutere le possibili soluzioni. l’incontro riunirà le 16 associazioni dei produttori bio a palazzo Rospigliosi giovedì 6 luglio ed è aperto a tutti gli operatori del settore bio”. lo rende noto un comunicato di federbio, che prosegue: “approccio integrato per favorire la circolarita’ dei nutrienti, criticita’ del sistema di certificazione, carico burocratico e necessita’ di sostenere il giusto prezzo, sono alcuni tra i punti cardine che definiscono l’approccio del biologico, un settore in crescita che centra gli obiettivi delle strategie europee farm to fork e biodiversita’. durante la giornata, verra’ definito il manifesto dei produttori del biologico, un documento che segna un importante passo avanti per il settore, affinche’ l’agricoltura biologica assuma un ruolo sempre piu’ centrale nelle decisioni politico-economiche del paese. agricoltori e allevatori bio insieme per far sentire la propria voce e mettere a disposizione l’esperienza concreta di un pezzo fondamentale di quella filiera che parte dalla terra e arriva alle nostre tavole. il manifesto sara’ il risultato dei contenuti emersi durante i quattro webinar organizzati da federbio nei mesi scorsi, in cui i soci produttori, le associazioni, le istituzioni e i referenti scientifici si sono confrontati sui temi cruciali, quali: normativa e standard di autoproduzione per i mezzi tecnici dell’agricoltura biologica; riforma del sistema di certificazione e semplificazione della burocrazia; giusto prezzo per gli agricoltori nel mercato dei prodotti biologici; il futuro della zootecnia puo’ essere il biologico?. l’assemblea dei produttori, a cui è prevista la presenza di rappresentanti del governo e del parlamento, sara’ inoltre l’occasione per discutere le azioni necessarie per promuovere ulteriormente l’agricoltura biologica e rafforzare l’importante valore aggiunto dato dal settore come asse strategico del made in italy”.
22/6 A FOGGIA PUNTO SU CRISI COMPARTO GRANO DURO
E VITIVINICOLO DI LIBERIAGRICOLTORI E GRANOSALUS
6782 – roma (agra press) – “giovedì 22 giugno alle ore 11.30, a foggia, nell’hotel Cicolella in viale XXIV maggio 60, la confederazione italiana liberi agricoltori e l’associazione granosalus terranno una prima conferenza stampa per fare il punto sulla grave crisi che investe il comparto del grano duro e vitivinicolo”. lo rende noto un comunicato della confederazione che prosegue: “il mondo agricolo attraversa una fase di crisi drammatica che ha riflessi importanti per il consumo di cibo, la salute dei consumatori e il bilancio sanitario dello stato. crollano i prezzi dei cereali e gli aiuti al reddito, la trasparenza di mercato è spesso negata (la cun e il registro telematico sono stati sospesi), la nuova pac assottiglia almeno di un terzo le risorse per gli agricoltori, in modo piu’ incisivo per quelli delle aree interne, delle regioni del sud e delle isole, alcuni psr disincentivano le produzioni ecologiche, gli ecoschemi sono ancora un’incognita. la commissione europea, per ripristinare la biodiversita’, chiede che almeno il 10% della superficie agricola non sia coltivata. anche nel settore vitivinicolo emerge un quadro preoccupante come la gravità di patologie che colpiscono i nostri vigneti. con questa situazione il dramma sarebbe l’abbandono delle campagne che favorirebbe l’importazione di derrate straniere o di cibi sintetici. cosi’ la questione agricola si intreccia sempre piu’ con la salute dei nostri consumatori. chi come liberi agricoltori e grano Salus ha a cuore le sorti del pianeta, deve poter mettere le future generazioni in grado di guardare avanti con fiducia al ruolo della politica per continuare ad avere speranza e orientarla secondo le esigenze di un ‘progetto umanò, che significa liberare la vista dal caos e da interessi particolari. ecco perche’ liberi agricoltori insieme a grano Salus vuole aprire scenari futuri, rimettere al centro la funzione naturale del cibo prodotto dalla terra e dagli agricoltori, la democrazia economica, la difesa del territorio e, soprattutto, la salute dei consumatori sempre piu’ minacciata da importazioni incontrollate”.
TOSCANA: 21-22/6 IV CONFERENZA AGRICOLA CON LOLLOBRIGIDA,
GIANI, SACCARDI, DE CASTRO, WOJCIECHOWSKI
6800 – Firenze (agra press) – “si svolgerà mercoledì 21 e giovedì 22 giugno la quarta edizione della ‘conferenza regionale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale’, nella sede della camera di commercio industria artigianato e agricoltura di piazza Mentana 2 a Firenze”, informa un comunicato stampa della regione toscana che cosi’ prosegue: “collocato in un momento chiave per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, l’appuntamento consentirà di fare il punto su cio’ che e’ stato fatto negli ultimi 6 anni, a partire dalla precedente edizione della conferenza (obiettivo terra – 2017), nei settori agricolo, agroalimentare, forestale e dello sviluppo rurale, e porrà l’attenzione su cio’ che ancora deve essere fatto, alla luce dei cambiamenti in atto e nell’ottica di delineare alcune linee strategiche per la futura programmazione (psp e csr 2023-2027). proprio per gli argomenti in discussione si configura anche come incontro annuale del psr-feasr 2014-2022. le autorità europee, nazionali e regionali, cosi’ come gli attori regionali in rappresentanza del mondo agricolo e dello sviluppo rurale, si riuniranno per discutere sugli scenari futuri e sulle tematiche di maggiore rilevanza per il mondo agricolo. parteciperà ai lavori di giovedì 22 il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste francesco LOLLOBRIGIDA . apriranno la conferenza il presidente della regione Eugenio GIANI, la vicepresidente e assessora all’agroalimentare stefania SACCARDI, il presidente della camera di commercio di Firenze Leonardo BASSILICHI. tra gli interventi che seguiranno, da segnalare: quello dell’assessore all’economia e attivita’ produttive della regione Leonardo MARRAS, di massimo VINCENZINI, presidente dell’accademia dei georgofili, di patrizio LA PIETRA, sottosegretario di stato per l’agricoltura, la sovranita’ alimentare e le foreste, di Camilla LAURETI (s&d) della commissione agricoltura e sviluppo rurale del parlamento europeo, di nicola DANTI (re) della commissione per l’industria, la ricerca e l’energia del parlamento europeo e paolo DE CASTRO (s&d) della commissione agricoltura e sviluppo rurale del parlamento europeo. la giornata seguente, segnaliamo gli interventi di valentino BERNI, presidente cia toscana, Fabrizio FILIPPI, presidente coldiretti toscana, marco NERI, presidente confagricoltura toscana, Maurizio BIGAZZI, presidente Confindustria toscana, Monia MONNI, assessora all’ambiente, economia circolare e protezione civile della regione toscana, Matteo BIFFONI, presidente Anci toscana, Cristina MANETTI, capo di gabinetto della regione toscana, mirco CARLONI (lega), presidente commissione agricoltura della camera dei deputati, silvio FRANCESCHELLI, della commissione agricoltura del senato e janusz WOJCIECHOWSKI, commissario per l’agricoltura della commissione ue, chiude i lavori della due giorni la vicepresidente stefania SACCARDI”. link per iscrizioni e programma completo: bit.ly/469D2gc .
GEORGOFILI: 20/6 GIORNATA STUDIO ONLINE
SU USO DEI DATI NELLE AZIENDE AGRICOLE
6783 – Firenze (agra press) – “martedi’ 20 giugno dalle ore 14.30 si svolgerà una giornata di studio online su ‘uso dei dati nelle aziende agricole: opportunita’ e barriere’ (programma https://bit.ly/3JluHMN), organizzata dall’accademia dei georgofili”. lo rende noto un comunicato dei georgofili, nel precisare che “l’iniziativa ha l’obiettivo di condividere gli aggiornamenti sulle imminenti disposizioni della politica agricola comunitaria, che prevedono l’inserimento obbligatorio di dati aziendali ai fini delle erogazioni e l’uso di strumenti di gestione delle informazioni a fini di supporto tecnico”. “in particolare, verra’ fatto il punto dello stato di applicazione del quaderno di campagna e dello strumento fast (farm sustainability tool for nutrients)”, conclude il comunicato. per partecipare è necessario compilare il forum al link https://bit.ly/3NAyZ59.
CONFAGRICOLTURA, AUMENTI COSTI PRODUZIONE
SENZA PRECEDENTI +25,3% IN AGRICOLTURA
6770 – roma (agra press) – “eventi climatici fuori dall’ordinario e un aumento a doppia cifra dei costi di produzione hanno penalizzato lo scorso anno l’agricoltura italiana. secondo i dati diffusi dall’Istat, si è registrata una contrazione in termini reali del valore aggiunto, del volume delle produzioni e dell’occupazione”. lo fa notare la nota settimanale di confagricoltura, che prosegue: “i costi di produzione sostenuti dagli agricoltori, in particolare, sono saliti nel giro di un anno del 25,3 per cento. un aumento ‘di portata eccezionale – ha evidenziato l’Istat – senza precedenti negli ultimi decenni’. anche i prezzi dei prodotti agricoli sono saliti, ma con una percentuale sensibilmente inferiore, pari al 17,7 per cento sul 2021. i dati dell’Istat forniscono anche una serie di indicatori positivi sulla resilienza e sulla vitalità delle imprese di settore che, nonostante i negativi risultati dello scorso anno, consentono all’agricoltura italiana di collocarsi, a livello europeo, in seconda posizione per valore aggiunto e al terzo posto per valore della produzione. c’e’ poi un altro aspetto ancora piu’ positivo. nonostante le difficolta’ degli ultimi anni, dalla pandemia alle conseguenze economiche dell’aggressione russa all’ucraina, gli investimenti fissi lordi sono aumentati lo scorso anno del 16% in valori correnti e del 12,7% in volume. le imprese stanno reagendo alle difficolta’, puntando sulle innovazioni per contrastare l’impatto dei cambiamenti climatici e per accrescere la sostenibilita’ ambientale dei processi produttivi. dalla revisione del piano nazionale di ripresa e resilienza dovrebbero arrivare nuovi appositi incentivi per sostenere la spinta agli investimenti per la transizione verde e digitale. per quanto riguarda le prospettive – segnala confagricoltura – i riflettori vanno accesi sulla contrazione dei consumi alimentari. la spesa aumenta come conseguenza dell’inflazione, ma calano i consumi in termini di quantità. nel caso dei prodotti ortofrutticoli, da gennaio a marzo, gli acquisti al dettaglio sono calati di circa il 10% sul primo trimestre del 2022. anche le esportazioni fanno registrare nel complesso un calo in volume. per i vini, ad esempio, dopo gli eccellenti miglioramenti ottenuti negli ultimi anni, le vendite all’estero in quantità sono rimaste praticamente invariate nei primi tre mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022. sul mercato del regno unito la flessione è stata di oltre il 13 per cento. per contrastare l’inflazione alimentare, alcuni stati membri della ue hanno assunto specifiche decisioni. in spagna, è stata ridotta l’iva sui prodotti di maggiore consumo. in Francia, il governo ha promosso un’iniziativa della grande distribuzione che, su base volontaria, ha limitato o bloccato la crescita dei prezzi del carrello della spesa. l’iniziativa proseguirà fino all’autunno. l’indice fao segnala che i prezzi dei prodotti agricoli sono in calo da un anno in ambito internazionale. non calano, invece, nella stessa misura i costi di produzione sostenuti dagli agricoltori. l’inflazione rallenta, ma dovrebbe restare oltre il 5% nella media dell’anno corrente. la zona dell’euro, intanto, è entrata in recessione tecnica. la situazione dovrebbe essere oggetto di una comune riflessione da parte di tutti i protagonisti dell’agroalimentare italiano, per provare a raggiungere un’intesa su come affrontare i prossimi mesi che saranno ancora caratterizzati da un quadro di riferimento incerto. frenare la caduta dei consumi – sostiene confagricoltura – è nell’interesse dell’intera filiera nell’ottica della salvaguardia dei livelli produttivi e dell’occupazione”.
CONTRAFFAZIONE ALIMENTARE: LA PIETRA (MASAF), CONTRASTO
E LOTTA A ITALIAN SOUNDING PRIORITA’ GOVERNO
6809 – roma (agra press) – “la lotta alla contraffazione e all’italian sounding è una priorita’ dell’esecutivo e l’assunzione da parte del ministro Adolfo URSO della presidenza del consiglio nazionale per la lotta alla contraffazione e all’italian sounding (cnalcis) testimonia la grande attenzione che il governo meloni intende riservare nel contrasto di fenomeni illegali che penalizzano pesantemente la nostra economia, causando mancati introiti per miliardi di euro alle nostre imprese. auguro buon lavoro al presidente URSO e a tutti i componenti del consiglio, assicurando la mia piena disponibilita’ di neoconsigliere del cnalcis a collaborare in un’ottica di difesa del made in italy, nel campo agroalimentare, nella moda e in tutti i settori nei quali le Italia eccelle, grazie a una qualita’ che rende unica e impareggiabile la produzione delle nostre piccole e grandi aziende”. lo dichiara il sottosegretario al masaf, patrizio LA PIETRA (fdi).
IMMIGRAZIONE: LOLLOBRIGIDA, TAVOLO CON BANGLADESH
PER FORMAZIONE E CORRETTA INCLUSIONE
6769 – roma (agra press) – “un altro passo avanti sulla formazione degli immigrati provenienti dal Bangladesh si è registrata oggi, nel corso del bilaterale che ho avuto con il collega Mohammad abdur RAZZAQUE a Hyderabad, nel corso dei lavori del g20 in india”. lo afferma il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA. “organizzare corsi formativi prima delle partenze è la strada per promuovere un processo di integrazione in italia, affinche’ gli immigrati regolari possano conoscere le tecnologie e i metodi di produzione italiani. allo stesso tempo, abbiamo chiesto di rendere piu’ semplici le regole per il rimpatrio di chi arriva illegalmente nella nostra nazione o di chi ha commesso un reato”, spiega il ministro. “l’impegno è quello di creare un tavolo di lavoro composto dai ministeri dell’agricoltura, del turismo e degli interni di italia e Bangladesh, per contrastare il fenomeno di flussi irregolari causati principalmente dalla povertà. il governo MELONI lavora affinche’ questo modello di collaborazione possa diventare un esempio di corretta inclusione e di collaborazione tra stati, per dare a tutti gli immigrati la possibilità di ottenere quella formazione che puo’ trasformarsi in un valore aggiunto per i loro paesi e per l’Italia”, conclude LOLLOBRIGIDA.
UCRAINA: CEREALI, INIZIATA
LA RACCOLTA 2023
6804 – Kiev (agra press) – gli agricoltori della regione meridionale ucraina di Odessa hanno iniziato la raccolta del grano 2023, trebbiando il primo orzo invernale, secondo quanto riferito da funzionari locali all’agenzia di stampa Reuters. l’ucraina – continua l’agenzia – è uno dei principali produttori ed esportatori di cereali a livello mondiale, ma si prevede che quest’anno il raccolto si ridurrà a causa dell’invasione della Russia, passando a circa 45 milioni di tonnellate dai 53 milioni del 2022. la scorsa settimana il ministero dell’agricoltura ha dichiarato – aggiunge Reuters – che la semina primaverile 2023 dell’ucraina era stata quasi completata, con quasi 13 milioni di ettari investiti. la superficie totale seminata al 16 giugno – conclude l’agenzia – comprendeva 271.100 ettari di grano primaverile, 810.000 ettari di orzo, 138.500 ettari di piselli, 146.200 ettari di avena, 4 milioni di ettari di mais e altri prodotti.
FAO, AL SECONDO VERTICE PARLAMENTARE MONDIALE PATTO
STORICO CONTRO LA FAME E LA MALNUTRIZIONE
6806 – Valparaíso (agra press) – il secondo vertice parlamentare globale contro la fame e la malnutrizione si è chiuso in Cile con un nuovo patto parlamentare globale per lavorare alla trasformazione dei sistemi agroalimentari e per promuovere il diritto ad un’alimentazione adeguata a tutti, informa la fao con un comunicato. nel testo, oltre 200 parlamentari, 15 presidenti e vicepresidenti di parlamenti nazionali e regionali e di organismi parlamentari di 64 paesi decidono di impegnarsi a lavorare per una transizione verso sistemi agroalimentari che siano sostenibili, inclusivi, equi, resilienti e che favoriscano la realizzazione del diritto a un’alimentazione adeguata a tutti, spiega il comunicato.
ALLUVIONE: LOLLOBRIGIDA, TEMPISTICA CALCOLO DANNI
NECESSARIA PER ESSERE PRONTI PER RICOSTRUZIONE
6824 – roma (agra press) – “dobbiamo essere pronti a iniziare una fase di ricostruzione quindi ci stiamo dando una tempistica che permetta di riuscire a calcolare esattamente i danni. in agricoltura è necessario verificare quali effetti abbiamo avuto gli eventi alluvionali sulle colture. perche’ una cosa è avere l’acqua sui proprio terreni, altro che l’acqua danneggi il raccolto di quest’anno, altro ancora vedere desertificato l’intero territorio con il rischio anche che gli imprenditori lascino le terre, ed è questo quello che dobbiamo evitare”, ha dichiarato il ministro dell’agricoltura, francesco LOLLOBRIGIDA, a margine dell’assemblea degli industriali di parma.
INCENDI: CONFAGRICOLTURA SARDEGNA, OK REGIONE
PER IMPIEGO DRONI MA SERVE PIU’ PREVENZIONE
6761 – Cagliari (agra press) – “bene ha fatto la protezione civile della sardegna e quindi l’assessore della difesa dell’ambiente, marco PORCU, a dotare le strutture dell’antincendio regionale di droni per monitorare i territori dell’isola in funzione di contrasto ai roghi estivi. una scelta innovativa che ci auguriamo possa permettere di migliorare il lavoro di tutti e ridurre i danni alle aziende agricole e al patrimonio boschivo. ancora tanto invece deve fare la regione in termini di prevenzione e cura di campagne e foreste, nell’ambito dei ristori verso gli imprenditori che ogni anno perdono raccolti, animali e strutture, e nella rigenerazione dei territori devastati dalle fiamme. a quasi due anni di distanza rimane il tragico esempio del montiferru, dove oltre 12mila ettari di oliveti, pascoli e macchia mediterranea attendono interventi che stentano a manifestarsi”, ha dichiarato in un comunicato il presidente di confagricoltura sardegna, paolo MELE.
MANGIMI: EMILCAP, FATTURATO RECORD NELL’ANNO
NERO DEL SETTORE OLTRE 35 MILIONI DI RICAVI
6787 – parma (agra press) – “in chiusura di bilancio 2022 anche la mangimistica italiana ha risentito, cosi’ come altri settori, dei contraccolpi dell’inflazione e dell’incremento esponenziale dei costi della produzione in gran parte riconducibili agli effetti del conflitto in ucraina, ma, oltre a questi indicatori sfavorevoli, si sono aggiunti anche pesanti aggravi dei costi per mantenere costante l’approvvigionamento delle forniture energetiche”. lo rende noto un comunicato di emilcap, che prosegue: “nonostante questo scenario poco rassicurante, all’insegna di una sostanziale volatilità dei mercati di riferimento, a parma il mangimificio emilcap (società controllata di scopo di tre consorzi agrari: consorzi agrari d’Italia (cai), consorzio agrario di parma e consorzio terre padane) non solo ha attraversato senza evidenti ripercussioni l’annus horribilis del comparto, ma ha centrato un traguardo inatteso, ottenendo, grazie ad una pianificazione oculata, sia antecedente che in corso di esercizio, il migliore dei risultati di bilancio della sua storia ormai decennale. ‘i ricavi di gestione, in soli dodici mesi – ha evidenziato il direttore di emilcap Giandomenico FAGANDINI -, sono passati da 31,650 milioni di euro a quota 35,593: quota mai toccata prima d’ora e di questo risultato non possiamo che essere soddisfatti nonostante gli scenari globali siano in continua evoluzione’. un plauso all’operato della struttura è arrivato dal presidente di emilcap: ‘e’ stato un anno non facile, ma devo complimentarmi con il direttore Giandomenico FAGANDINI, con lo staff e tutti i collaboratori – ha affermato il presidente di emilcap Gabriele CRISTOFORI – per l’ottimo risultato che ci mostra un’impresa in salute che ha messo a profitto competenza dei manager, esperienza ed efficienza del personale tutto. naturalmente, in quest’ottica di espansione e consolidamento, un contributo fondamentale ci arriva proprio dal nuovo assetto di consorzi agrari d’italia che ci offre un ricco panorama di opportunita’ negoziali e certezze di filiera di proporzioni molto piu’ ampie’. emilcap concentra dalla sua nascita, dieci anni fa, la produzione di mangimi non/ogm nello stabilimento di parma per tutti gli animali ma, principalmente, per vacche da latte (parmigiano reggiano) anche con tecnologie speciali di precottura degli alimenti (estrusione ed expandatura), uniche nel panorama produttivo italiano, poiché’ utilizzano solo materie prime conformi al disciplinare del parmigiano reggiano per produrre miscele in farina, in pellet, expandate, estruse e multimix”.
DA PROGETTO VAPORE 4 VARIETA’ POMODORO INDUSTRIA
RESISTENTI A PERONOSPORA E ALTERNARIA
6805 – cesena (agra press) – “obiettivo raggiunto: il pomodoro del futuro oggi è molto piu’ vicino. la sfida, lanciata due anni fa dal progetto va.po.re. ‘valutazione, diffusione e introduzione di nuove varieta’ di pomodoro resistenti a peronospora e alternaria per la produzione di pomodoro da industria a minor impatto ambientale e maggior salubrità”, iniziativa realizzata nell’ambito del psr 2014-2020 Emilia-Romagna nella mis. 16.1., puo’ dirsi vinta: le prove in campo, in laboratorio e in fase di trasformazione hanno identificato quattro nuove varieta’ di pomodoro ideali per la coltivazione in regime biologico, resistenti a peronospora o alternaria (o a entrambe) e adatte per la trasformazione in passate, salse, cubetti o succhi. oggi messe a dimora in 30 aziende agricole nelle zone piu’ vocate dell’Emilia-Romagna, le varieta’ cartizze, milbech, Mascali e 20t6406 sono pronte a diffondersi in tutto il paese”. lo rende noto un comunicato stampa di ri.nova che cosi’ prosegue: “il progetto, di durata biennale, ha riunito tera seeds, (capofila del progetto), realta’ sementiera di Gambettola (fc) specializzata nella ricerca, miglioramento genetico e riproduzione delle sementi che negli ultimi anni ha introdotto varieta’ innovative e apprezzate come syraz, Cartizze, ts500 e rulander, ri.nova, ente di ricerca in ambito delle produzioni vegetali di cesena (Fc), conserve italia, azienda leader in Europa nel settore delle conserve ortofrutticole e titolare (tra gli altri) dei marchi Cirio e valfrutta, e il crea of, principale ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari. il progetto ha visto anche la partecipazione di ire coop emilia-romagna (ente di formazione di confcooperative), e di diverse aziende agricole biologiche nel territorio regionale”. “tutte le nuove varieta’ sono state analizzate per la verifica dei residui di fitofarmaci controllando oltre 430 principi attivi – spiega Katia di PRODI, responsabile di laboratorio controllo qualita’ degli alimenti di conserve italia – allo scopo di garantire al consumatore un prodotto sicuro e rispondente a tutti i requisiti della produzione biologica che, nel nostro paese per alcuni principi attivi, pone limiti ancora piu’ rigorosi che nel resto d’Europa. anche le analisi effettuate sui relativi prodotti trasformati sono rispondenti alle piu’ recenti raccomandazioni europee come, ad esempio, quella relativa al monitoraggio della presenza di tossine dell’alternaria negli alimenti. le nuove varieta’, inoltre, mostrano buoni livelli di licopene, sostanza nota per le sue proprietà antiossidanti e per gli effetti benefici sull’organismo confermando di essere adeguate agli standard estremamente elevati previsti dal progetto”.
TOSCANA: CONFAGRICOLTURA, APERTURA DI SACCARDI
SU PROROGA DELLE SERRE TEMPORANEE
6813 – Pistoia (agra press) – si è svolto a Pistoia un incontro di confagricoltura con l’assessore all’agricoltura e vicepresidente della regione stefania SACCARDI sulla normativa delle serre agricole temporanee e sulle prospettive del florovivaismo, informa un comunicato. il presidente regionale di confagricoltura marco NERI ha chiesto di “rispettare le specificita’ del vivaismo”, mentre il presidente e il direttore provinciali andrea ZELARI e Daniele LOMBARDI hanno aggiunto che serve “legare la durata delle serre alla vita delle aziende, al loro ciclo produttivo”. da parte sua SACCARDI ha risposto chiedendo “una proposta normativa dettagliata da affrontare assieme al presidente e all’assessore all’urbanistica della regione”.
RIPRISTINO NATURA: CONSIGLIO UE RAGGIUNGE ACCORDO
INTRODOTTE MODIFICHE A PROPOSTA DELLA COMMISSIONE
6870 – Lussemburgo (agra press) – il Consiglio dei ministri europei dell’ambiente ha raggiunto un accordo (orientamento generale) su una proposta di legge sul ripristino della natura, informa un comunicato diramato al termine della riunione. “la proposta – prosegue il comunicato – mira a mettere in atto misure di recupero che copriranno almeno il 20% delle aree terrestri e il 20% delle aree marine dell’UE entro il 2030 e tutti gli ecosistemi che necessitano di ripristino entro il 2050. il documento stabilisce obiettivi e obblighi specifici, giuridicamente vincolanti, per il ripristino della natura in ciascuno degli ecosistemi elencati, dai terreni agricoli e dalle foreste agli ecosistemi marini, d’acqua dolce e urbani. l’approccio generale servirà come mandato per i negoziati con il parlamento europeo sulla forma finale della legislazione”. rispetto alla proposta della commissione ue, il testo del consiglio – continua il comunicato – “stabilisce un equilibrio tra il mantenimento di obiettivi ambiziosi per il ripristino della natura e la garanzia di flessibilità per gli stati membri nell’attuazione del regolamento, mantenendo al contempo condizioni di parità e riducendo gli oneri amministrativi. il consiglio ha concordato che gli stati membri mettano in atto misure di ripristino che portino in buone condizioni almeno il 30% degli habitat degli ecosistemi terrestri, costieri, d’acqua dolce e marini che non sono in buone condizioni entro il 2030. cio’ si applicherebbe ad almeno il 30% dell’area totale dei tipi di habitat ritenuti non in buone condizioni, anziché’ all’area di ciascun gruppo di habitat, come inizialmente proposto dalla commissione. gli stati membri dovrebbero tuttavia stabilire misure di ripristino per almeno il 60% entro il 2040 e per almeno il 90% entro il 2050 dell’area di ciascun gruppo di habitat che non è in buone condizioni. gli stati membri hanno aggiunto un’eccezione per le aree marine che presentano habitat di sedimenti soffici, per i quali gli stati membri potranno applicare una percentuale inferiore per gli obiettivi e l’obiettivo del 2030 non sara’ applicato”. “gli stati membri – si legge piu’ avanti nel comunicato – concordano sul fatto che mancano dati sulle condizioni di alcuni habitat ed è quindi difficile quantificarne il miglioramento”, perciò hanno stabilito che “le misure quantitative di ripristino si applicheranno solo alle aree in cui le condizioni degli habitat sono note”. con diversi step, comunque, “le condizioni di tutti gli habitat dovranno essere note entro il 2040, ad eccezione dei sedimenti molli per i quali il termine è esteso al 2050”. la proposta del consiglio ue contiene inoltre obblighi specifici per gli ecosistemi, per i quali sono state introdotte diverse flessibilità, pur mantenendo “il requisito di ‘nessuna perdita netta’, che prevede che entro il 2030, rispetto all’entrata in vigore del regolamento, non si verifichi alcuna perdita netta di spazio verde urbano e di copertura arborea urbana, a meno che gli ecosistemi urbani non abbiano gia’ piu’ del 45% di spazio verde”. per quanto riguarda la riunificazione delle torbiere, sono stati ammorbiditi gli obiettivi, “per tenere conto del fatto che alcuni stati membri sono colpiti in modo sproporzionato da questi obblighi. il consiglio ha stabilito di ripristinare il 30% delle torbiere drenate sotto uso agricolo entro il 2030 e il 50% entro il 2050, con la possibilità per gli stati membri piu’ colpiti di applicare una percentuale inferiore”. “il consiglio – va avanti il comunicato – ha previsto una maggiore flessibilità nell’uso degli indicatori per monitorare gli ecosistemi forestali. per quanto riguarda gli elementi paesaggistici ad alta diversita’ negli ecosistemi agricoli, come siepi, filari di alberi, macchie, fossati, stagni o alberi da frutto, il consiglio ha aggiunto la possibilità di concentrare le misure su quelli necessari per la conservazione della biodiversita’. il consiglio ha aggiunto l’obbligo per gli stati membri di garantire il mantenimento della connettività fluviale ripristinata”. secondo le nuove regole, “gli stati membri dovranno presentare regolarmente alla commissione piani nazionali di ripristino che mostrino come intendono raggiungere gli obiettivi. dovranno inoltre monitorare e riferire sui loro progressi. il consiglio ha optato per un approccio graduale. invece di presentare piani completi fino al 2050, due anni dopo l’entrata in vigore del regolamento, gli stati membri presenteranno prima piani di ripristino nazionali che copriranno il periodo fino al giugno 2032, con una panoramica strategica per il periodo successivo al giugno 2032. entro giugno 2032 gli stati membri presenteranno piani di ripristino fino al 2042 con una panoramica strategica fino al 2050 ed entro giugno 2042 presenteranno piani fino al 2050. il consiglio ha aggiunto la possibilità per gli stati membri di prendere in considerazione nei loro piani le specifiche diversita’ nazionali in termini di requisiti sociali, economici e culturali, caratteristiche regionali e locali e densità di popolazione, compresa la situazione specifica delle regioni ultraperiferiche. il consiglio ha armonizzato, per quanto possibile, i cicli di monitoraggio e rendicontazione con i cicli di rendicontazione esistenti in altre legislazioni ambientali”. nel suo testo, “il consiglio ha aggiunto un nuovo articolo che prevede che la pianificazione, la costruzione e la gestione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, la loro connessione alla rete e le relative strutture di rete e di stoccaggio, si presume abbiano un interesse pubblico prevalente. cio’ significa – spiega il comunicato – che beneficerebbero di una deroga agli obblighi di miglioramento continuo e di non deterioramento. inoltre, gli stati membri potrebbero esentare questi progetti dall’obbligo di dimostrare che sono disponibili soluzioni alternative meno dannose, se è stata effettuata una valutazione ambientale strategica. per garantire l’allineamento con la direttiva sulle energie rinnovabili, attualmente in fase di revisione, gli stati membri possono anche limitare l’applicazione di queste esenzioni in base alle priorita’ stabilite nei loro piani nazionali integrati per l’energia e il clima. il consiglio ha anche chiarito che i piani e i progetti per l’unico scopo della difesa nazionale possono essere considerati di interesse pubblico prevalente e possono essere esentati dal requisito che non siano disponibili soluzioni alternative meno dannose. tuttavia, gli stati membri devono mettere in atto misure per mitigare gli impatti sui tipi di habitat in cui applicano questa esenzione”. relativamente al finanziamento delle misure di ripristino, “il consiglio ha introdotto una nuova disposizione che chiede alla commissione di presentare una relazione, un anno dopo l’entrata in vigore del regolamento, con una panoramica delle risorse finanziarie disponibili a livello dell’UE, una valutazione del fabbisogno di fondi per l’attuazione e un’analisi per identificare eventuali lacune di finanziamento. la relazione dovrebbe anche includere proposte adeguate, se del caso, e senza pregiudicare il prossimo quadro finanziario pluriennale (2028-2034)”. l’orientamento generale approvato dal consiglio servirà come mandato per i negoziati con il parlamento europeo sulla forma finale della legislazione. l’esito dei negoziati dovrà essere adottato formalmente dal consiglio e dal parlamento europeo.
RIPRISTINO NATURA: PICHETTO FRATIN, PROPOSTA REGOLAMENTO
INAPPLICABILE E NON SOSTENIBILE DA TUTTI
6882 – Lussemburgo (agra press) – la proposta di regolamento per il ripristino della natura “non assicura un adeguato bilanciamento tra obiettivi, fattibilita’ e rischi: non possiamo permetterci che non sia applicabile, efficace e sostenibile da tutte le categorie interessate, tra cui agricoltura e pesca”, ha affermato il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica gilberto PICHETTO FRATIN, intervenendo nella sessione del consiglio ambiente a lussemburgo, ribadendo la contrarieta’ italiana all’orientamento generale sul nuovo strumento normativo, poi approvato a maggioranza qualificata in consiglio, rende noto un comunicato stampa. “anche l’italia – ha spiegato PICHETTO – ritiene che il regolamento sia uno strumento cruciale per arrestare la perdita di biodiversita’ e affrontare il cambiamento climatico con il suo impatto su societa’ ed economia”. per questo, ha aggiunto il ministro, “ci siamo impegnati nel negoziato perche’ il testo, nel rispetto della portata innovatrice del regolamento, possa essere efficace ed attuabile, garantendo la necessaria flessibilita’ agli stati membri”. spiega il comunicato che pur sottolineando alcune modifiche migliorative, PICHETTO ha chiarito i motivi per cui il testo non possa essere considerato soddisfacente dall’italia: tra queste, “le deroghe sulle energie rinnovabili”, “gli obiettivi di ripopolamento dell’avifauna”, “il tema delle risorse finanziarie, che devono essere chiarite e rese disponibili prima dell’entrata in vigore”. su quest’ultimo argomento – aggiunge il comunicato – il ministro ha chiarito che “le implicazioni finanziarie incidono sull’applicabilita’ concreta: la disponibilita’ di risorse certe e adeguate – ha aggiunto – rappresenta una condizione imprescindibile e per questo abbiamo ribadito l’importanza di esplicitare misure aggiuntive e l’inserimento nell’articolato di uno strumento specifico”.
RIPRISTINO NATURA: LIPU, APPROVAZIONE CONSIGLIO UE
ALTRO PASSO FONDAMENTALE, DISPIACE IL NO ITALIANO
6873 – roma (agra press) – “un giorno importantissimo per la biodiversita’ europea. nonostante il voto contrario dell’italia, la possibilita’ di una grande opera di rigenerazione della natura dell’unione è piu’ vicina”, dichiara la lipu in un comunicato. il no del ministro dell’ambiente italiano gilberto PICHETTO FRATIN, “che pure ha esaltato nel suo intervento il valore della legge – dichiara danilo SELVAGGI, direttore generale della lipu-birdlife italia -, è legato soprattutto alla mancanza di uno specifico strumento finanziario di sostegno. l’esigenza italiana è comprensibile ma non sufficiente a giustificare il voto contro. ingiustificata è anche la contrarieta’ italiana per un indicatore vincolante sullo stato di salute degli uccelli degli ambienti agricoli. invertire il loro declino nel nostro paese – aggiunge SELVAGGI – è fattibile e importante anche per certificare la qualita’ delle produzioni agricole nazionali”.
ALLUVIONE: MAMMI (EMILIA-ROMAGNA), GOVERNO RICONOSCE
CIRCOSTANZE ECCEZIONALI E CONCEDE DEROGHE
6886 – Bologna (agra press) – “riconoscimento delle condizioni di forza maggiore e circostanze eccezionali che, a partire dal 1° maggio scorso, hanno interessato i territori dell’emilia-romagna colpiti da alluvioni e frane. di qui, una serie di deroghe ai termini per la presentazione delle domande pac, per il rispetto degli impegni dei pagamenti diretti e per i programmi operativi delle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli. sono alcuni dei punti salienti del decreto-legge approvato dal ministro dell’agricoltura, francesco LOLLOBRIGIDA , e che riguarda le zone dell’emilia-romagna gia’ individuate nel precedente decreto-legge 61”, informa un comunicato stampa della regione. “il ministero ha accolto le nostre istanze – commenta alessio MAMMI, assessore regionale all’agricoltura – varando in tempi rapidi questo decreto che stabilisce deroghe per una realta’ come la nostra, drammaticamente colpita dagli effetti del maltempo. l’auspicio – ha proseguito l’assessore – è di continuare questo percorso, iniziato con le deroghe regionali e proseguito, con quest’atto, a livello nazionale. ora l’emanazione, che stiamo richiedendo con forza, di provvedimenti a carattere comunitario. a tutto questo si aggiunge, naturalmente – conclude MAMMI – il bisogno assoluto di risorse: devono essere erogati il prima possibile i 100 milioni di euro promessi dal governo”.
ALLUVIONE:GARDINI (ALLEANZA COOPERATIVE),RIVEDERE RISORSE
STANZIATE, MORATORIE MUTUI, AMMORTIZZATORI
6858 – roma (agra press) – “‘le risorse allocate ad oggi appaiono ancora inferiori al fabbisogno. parliamo, infatti, di circa 1,6 mld di euro rispetto agli oltre 2 mld annunciati che sarebbero, comunque, insufficienti rispetto ai danni che hanno interessato famiglie, imprese e infrastrutture dell’area colpita. dalla definizione dell’area colpita, alla moratoria mutui, dalla liquidita’ da assicurare dalla filiera agroalimentare a quella del welfare, passando per la rivisitazione degli ammortizzatori sociali evidenziamo sei misure di intervento immediato’, lo ha detto maurizio GARDINI, presidente di alleanza cooperative intervenendo, anche a nome dei copresidenti simone GAMBERINI e giovanni SCHIAVONE, in audizione in commissione ambiente e territorio della Camera dei deputati”. lo rende noto un comunicato di alleanza delle cooperative. “definire con esattezza il perimetro dell’area danneggiata, accertandosi che non siano state escluse parti di territorio o di costa. da evitare anche l’ampliamento indiscriminato che andrebbe a ripercuotersi su efficacia e giustizia delle misure va riservata un’attenzione particolare alle aree interne: e’ urgente intervenire, con risorse adeguate, per sostenere l’economia di quei territori ora difficilmente raggiungibili per le oltre mille frane che si sono prodotte e per le strade distrutte”, ha sottolineato GARDINI, che ha aggiunto: “intervenire sulla moratoria mutui: il periodo di sospensione fissato al 30 giugno e’ troppo breve. bisogna anche chiarire che il costo degli interessi non sia a carico del solo sistema bancario e, soprattutto, evitare il rischio che le imprese che accedono alla moratoria vengano riclassificate in una situazione di merito creditizio peggiorativa”. “le banche locali e di territorio, come le 10 banche di credito cooperativo dell’emilia romagna che dispongono di ben 394 sportelli, il 40% dei quali nelle aree alluvionate, sono imprese danneggiate al pari delle altre. è quindi opportuno che ricevano l’attenzione e la cura che si riserva alle imprese di tutti gli altri settori”, ha rilevato il presidente di alleanza delle cooperative. “la filiera agroalimentare ha bisogno di liquidita’. per questo motivo chiediamo un esonero contributivo e previdenziale a favore dei datori agricoli che operano nelle sedi del ‘cratere’, delle imprese della pesca e dell’acquacoltura attive nelle acque interne, marittime e lagunari che sono fuori dal cratere, ma comunque ricadenti nelle aree per le quali e’ stato dichiarato lo stato di emergenza”, ha affermato GARDINI, nel precisare che, “quanto agli ammortizzatori sociali per i lavoratori subordinati del settore privato, occorre evitare applicazioni paradossali che escludono l’applicazione della misura alle imprese che hanno subito una riduzione dell’attivita’ o ai lavoratori di aziende non colpite dall’alluvione residenti al di fuori dei comuni dell’area alluvionata, ma che non hanno potuto raggiungere il luogo di lavoro per l’interruzione delle strade”. “sui servizi educativi, socio assistenziali, socio sanitari e sanitari le pa devono prevedere una remunerazione automatica e non rimessa alla discrezionalita’ della pa perlomeno con riferimento alle spese incomprimibili”, ha concluso il presidente di alleanza delle cooperative.
VITERBO-RIETI: CONFAGRICOLTURA, SERVE
RIFLESSIONE COMUNE SU DATI ECONOMICI
6846 – viterbo-rieti (agra press) – confagricoltura viterbo-rieti osserva che la situazione dei costi di produzione, dell’inflazione alimentare e del calo dei consumi “dovrebbe essere oggetto di una comune riflessione da parte di tutti i protagonisti dell’agroalimentare italiano, per provare a raggiungere un’intesa su come affrontare i prossimi mesi che saranno ancora caratterizzati da un quadro di riferimento incerto. frenare la caduta dei consumi è nell’interesse dell’intera filiera, nell’ottica della salvaguardia dei livelli produttivi e dell’occupazione”.
ASSOLATTE, PAOLO ZANETTI CONFERMATO PRESIDENTE, OBIETTIVO
SOSTENIBILITA’ COMPETITIVITA’ ED EXPORT
6869 – milano (agra press) – si è svolta a milano la settantottesima assemblea degli associati di assolatte, durante la quale è stato rinnovato il consiglio direttivo e paolo ZANETTI è stato riconfermato alla presidenza, informa un comunicato. in apertura di assemblea ZANETTI aveva esordito affermando: “stiamo attraversando una fase storica davvero particolare e ci troviamo ad operare in un contesto molto diverso dal passato e in continua evoluzione”. in questo contesto il tema della sostenibilita’ – spiega il comunicato – è divenuto strategico e trova pronto il settore industriale, “ma deve essere chiaro – ha aggiunto ZANETTI – che la transizione ecologica deve andare di pari passo con la sostenibilita’ economica e sociale”. altro tema discusso in assemblea è stato la capacita’ competitiva, oggi limitata da fattori strutturali e da regole obsolete, spesso superate dalla tecnologia. una riflessione è stata fatta sui prodotti sintetici, riguardo ai quali – secondo ZANETTI – “finche’ non verranno fornite tutte le risposte si impone un approccio politico prudente sia a livello nazionale che europeo”. l’analisi economica del settore lattiero-caseario presentata in assemblea ha evidenziato le criticita’ sul fronte interno, mentre bene è andato il canale estero che, nonostante tutto – sottolinea assolatte -, si è confermato ancora una volta leva di crescita fondamentale per le aziende. il 2022 ha visto un nuovo record di esportazioni casearie, che grazie a un +6,4% giungono a quasi 570 mila tonnellate. il comunicato stampa integrale con l’analisi economica e’ disponibile a questo
link https://tinyurl.com/2p82zfbf .
SISTEMI ALIMENTARI: LOLLOBRIGIDA, L’ITALIA PUO’
ESPORTARE PROPRIO MODELLO NUTRIZIONALE
6883 – roma (agra press) – “la sfida della sicurezza alimentare puo’ essere affrontata attraverso due proposte alternative: garantire cibo per tutti o promuovere un buon cibo per tutti. penso che la via da perseguire sia la seconda”. cosi’ il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste francesco LOLLOBRIGIDA , intervenendo al convegno ‘verso il vertice onu sui sistemi alimentari’ organizzato dall’universita’ della tuscia, a viterbo, insieme al presidente della commissione ambiente, territorio e lavori pubblici alla camera mauro ROTELLI (fdi). il convegno ha visto la partecipazione anche dei ministri ABODI, SCHILLACI, TAJANI e SANTANCHE’, informa un comunicato stampa del masaf. “dobbiamo lavorare – ha detto il ministro- verso una civilta’ diversa da quella attuale, in cui non ci siano persone ricche che continuano a nutrirsi in maniera sana e persone povere che mangiano male. l’italia, pur essendo una piccola nazione, è la seconda piu’ longeva dopo il giappone e puo’ esportare il proprio modello nutrizionale basato sulla dieta mediterranea”.”l’italia – ha continuato francesco LOLLOBRIGIDA – puo’ farsi carico di promuovere un futuro in cui la qualita’ del cibo, la sicurezza alimentare e la tutela dell’ambiente siano garantiti per tutti. puntiamo a un modello di sviluppo basato su ricerca, innovazione, condivisione delle conoscenze per una sicurezza alimentare mondiale che possa assicurare cibo di qualita’ a tutte le popolazioni che, ancora oggi, vivono in condizioni precarie. in questo senso vanno gli sforzi per la crescita dell’africa, una terra che ha grandi potenzialita’ alla quale non dobbiamo chiedere di lavorare per noi, ma insieme a noi, offrendo ai nostri ricercatori e alle nostre imprese una concreta possibilita’ di sviluppo”.”sul piano della produzione – ha proseguito il ministro – c’e’ ancora molto da fare. l’europa pone la sostenibilita’ come presupposto fondamentale, senza pero’ offrire le condizioni giuste per raggiungere gli obiettivi preposti. si pensi alla questione del packaging o ai fitofarmaci. paletti che non fanno altro che far diminuire la nostra produzione stimolando quella degli altri stati che inquinano molto di piu’ perche’ hanno regole diverse dalle nostre. dobbiamo continuare a perseguire cio’ che riteniamo giusto, spostando l’europa verso un pragmatismo che metta insieme ambiente e produttiva’”. durante il convegno il ministro ha salutato il andrea RINALDO, vincitore del prestigioso stockholm water prize. “tale riconoscimento – ha detto LOLLOBRIGIDA – conferma l’eccezionale impegno dell’italia nel campo della gestione delle risorse idriche”.
CONFAGRICOLTURA A GOVERNO E PARLAMENTO UE, SERVE AUMENTO
BILANCIO AGRICOLO CONTRO EFFETTI INFLAZIONE
6896 – roma (agra press) – “da una prima lettura, la commissione europea non ha proposto aumenti delle spese agricole della ue fino al 2027. una decisione incomprensibile, alla luce della crescita eccezionale dell’inflazione che ha tagliato il valore reale dei pagamenti diretti e degli incentivi agli investimenti che, secondo la stessa commissione, hanno gia’ fatto registrare una flessione lo scorso anno. è il commento a caldo di confagricoltura alla proposta di revisione di medio termine del quadro finanziario pluriennale dell’unione”, informa un comunicato stampa della confederazione che cosi’ prosegue: “il sistema agroalimentare ha assicurato i rifornimenti al mercato interno e contribuito ad evitare una crisi alimentare globale – spiega confagricoltura – il tutto con un impegno di spesa limitato allo 0,4% del pil europeo. un aumento del bilancio agricolo è fondamentale per garantire la continuita’ produttiva e delle iniziative per la transizione ecologica. è poi evidente la grande discrepanza tra l’inflazione prevista quando il bilancio pluriennale fu approvato e quella reale. l’aumento dell’inflazione ha anche innescato un rialzo senza precedenti dei costi di produzione, a partire dall’energia. confagricoltura si rivolgera’ al governo e al parlamento europeo per modificare la proposta della commissione a favore delle imprese agricole. senza un aumento – conclude palazzo della valle – continuera’ la concessione degli aiuti di stato, che sono ammontati lo scorso anno a sette miliardi di euro. proseguendo su questa strada, rischia di saltare il mercato unico”.
SISTEMI ALIMENTARI: GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), SETTORE
PRIMARIO CENTRALE PER SVILUPPO SOSTENIBILE
6863 – roma (agra press) – “assistiamo a una discrepanza, ormai consolidata, tra i prezzi agricoli e quelli dei prodotti ai consumatori. come dimostrano le recenti rilevazioni dell’indice fao, mentre questi ultimi continuano a crescere, i primi calano”, ha detto il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, all’incontro a viterbo che ha chiuso il ciclo di appuntamenti preliminari al food system summit, in programma a roma, nella sede della fao, dal 24 al 26 luglio. un altro tema affrontato da GIANSANTI è stato quello della crescita della domanda di cibo e della conseguente necessita’ di aumentare la produzione agricola, tendenze che vedono coinvolte tutte le economie mondiali: “nel prossimo decennio dovremo aumentare la produzione agricola media globale del 28%. cio’ comportera’ cambiamenti nell’assetto stesso del settore primario. sara’, infatti, necessario stabilire su dove distribuire questo incremento e con quali strumenti e risorse. non solo: a tale aumento non corrispondera’ una crescita del numero di ettari di terreno coltivabili, anzi, il contrario”. altro argomento centrale è quello dei cambiamenti climatici. “l’anno che stiamo vivendo è stato davvero anomalo, passando da siccita’ ad alluvioni che stanno mettendo in crisi intere produzioni. basti pensare che, anche se siamo a giugno, nelle campagne italiane non c’e’ ancora una sola mietitrebbia in azione”, ha aggiunto GIANSANTI. il sistema primario deve essere parto della soluzione, come lo è stato fino ad oggi. “a livello mondiale, nell’arco di 30 anni il settore agricolo ha ridotto le emissioni pro capite del 20%. secondo un recente studio dell’universita’ di oxford, negli ultimi 10 anni in italia le attivita’ zootecniche hanno contribuito a raffreddare l’atmosfera con un risparmio di 49 milioni di tonnellate di co2. numeri che dimostrano che il modello agricolo italiano è tra i piu’ avanzati”, ha spiegato GIANSANTI. in questo quadro si inseriscono il processo di transizione ecologica e l’applicazione della ricerca di base al miglioramento delle specie vegetali e animali. riferendosi all’emendamento sulle tecniche di evoluzione assistita recentemente approvato, il presidente di confagricoltura ha dichiarato: “spero che adesso l’iter di conversione in legge non incontri ostacoli. l’apertura alla ricerca genomica è importante e trova preparate le universita’ italiane che, nonostante il lungo periodo di oscurantismo che abbiamo vissuto, non hanno smesso di lavorare e trovare soluzioni che miglioreranno quantita’ e qualita’ dei nostri prodotti. e per questo dobbiamo ringraziarle”.
SISTEMI ALIMENTARI: BATTISTA (COPAGRI), RIPARTIRE
DA RICERCA E DA MODELLO AGRICOLO AVANZATO ITALIA
6894 – roma (agra press) – “siamo qui oggi per affermare con sempre maggiore convinzione che la ricerca e l’innovazione sono e saranno sempre piu’ determinanti per garantire a tutti un’alimentazione adeguata, da intendersi in termini di disponibilita’ sufficiente di cibo nutriente e di qualita’”. lo ha sottolineato il presidente della copagri tommaso BATTISTA intervenendo al convegno ‘verso il secondo vertice onu sui sistemi alimentari. la ricerca, tra innovazione e tradizione’, organizzato dal ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste e dall’universita’ degli studi della tuscia e svoltosi oggi alla presenza del ministro francesco LOLLOBRIGIDA. lo rende noto un comunicato stampa della copagri. “in una situazione nella quale, pero’, si chiede al primario di aumentare la produzione del 30% diventa fondamentale continuare a lavorare per mettere l’agricoltura nella condizione di resistere ai numerosi fattori di rischio ai quali è esposta, come le sempre piu’ innegabili conseguenze del climate change, le ricadute dell’instabilita’ geopolitica e gli effetti della volatilita’ dei prezzi delle commodity”, ha fatto notare il presidente. “ci troviamo poi in una condizione nella quale nel mondo ci sono oltre 150 milioni di persone in condizioni di insicurezza alimentare, preoccupante cifra cui fanno da contraltare numeri altrettanto importanti sull’obesita’, e diventa quindi prioritario riaffermare i principi alla base dei modelli alimentari mediterranei, puntando con decisione sulla formazione e sull’educazione alimentare, e promuovendo sempre piu’ convintamente il grande patrimonio di biodiversita’ e le numerose distintivita’ che caratterizzano il nostro paese, che puo’ vantare un modello agricolo molto avanzato”, ha osservato BATTISTA. “come produttori agricoli dobbiamo chiederci che contributo puo’ apportare l’agricoltura italiana all’interno del nostro sistema alimentare e una delle sicure risposte passa dal trasferimento e dall’applicazione al primario delle innumerevoli ricadute della ricerca e dell’innovazione, temi sui quali abbiamo una storia importante che parte dall’incredibile lavoro portato avanti da nazareno STRAMPELLI ormai un secolo fa”, ha proseguito il presidente, ricordando la grande importanza del via libera alla sperimentazione in campo delle tecniche di evoluzione assistita-tea, grazie alle quali “si riusciranno a ottenere varieta’ maggiormente resistenti agli stress biotici e abiotici, fornendo risposte concrete alle problematiche legate alla carenza idrica o, al contrario, all’eccesso di acqua”.
EXPORT: ASSOCARNI, DA DOGANE CINESI AUTORIZZAZIONE
PER 12 STABILIMENTI ITALIANI DEL SETTORE BOVINO
6860 – roma (agra press) – in un comunicato assocarni “accoglie con soddisfazione l’autorizzazione di 12 stabilimenti italiani del settore bovino da parte delle autorita’ doganali cinesi (gacc) e ringrazia il ministero della salute italiano e l’ambasciata d’italia a pechino per l’ottimo lavoro svolto e per la caparbieta’ con la quale hanno condotto le trattative in questi anni”. “si tratta della conclusione di un lavoro avviato da anni che finalmente arriva al traguardo a cui assocarni ha lavorato in maniera determinante e perfettamente coordinata con il nostro ministero della salute e l’ambasciata d’italia a pechino e che oggi apre, in uno scenario di commercio globale non facile, nuove opportunita’ importanti per le aziende italiane del settore bovino. certo, non sara’ facile inserirsi in un mercato molto competitivo in cui dominano brasile e australia ma siamo certi che il marchio made in italy, accompagnato dalla qualita’ e sicurezza delle nostre carni saranno un valore aggiunto”, ha commentato serafino CREMONINI, presidente di assocarni. “per raggiungere questo risultato la recente missione di assocarni a pechino, alla quale ha preso parte il nostro ministero della salute, l’ambasciata d’italia a pechino, ice e il ministero della dogane cinesi (gacc) e’ stata decisiva, perche’ proprio in quell’occasione le autorita’ doganali cinesi hanno avuto una ulteriore conferma della capillarita’ del nostro sistema veterinario pubblico e della serieta’ delle imprese rappresentate da assocarni”, ha concluso francois TOMEI, direttore generale di assocarni.
LOLLOBRIGIDA, SE SI FA SQUADRA
L’ITALIA NON HA CONCORRENTI
6843 – roma (agra press) – “bisogna ragionare ad una sostenibilita’ ambientale che viaggi insieme a quella produttiva e che garantisca l’equilibrio sociale. l’italia ha un potenziale enorme, anche al di fuori dei nostri confini. è una evidenza che constato quotidianamente nelle fiere internazionali. l’italia è vista come un punto di riferimento”. lo ha detto il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA, – informa un comunicato del masaf – nel corso del suo intervento all’assemblea degli industriali di parma. “siamo stati in albania, una nazione che ha oggi le precondizioni per entrare in europa e ci chiede di essere interlocutori della loro crescita, per sviluppare quei settori strategici dei quali hanno bisogno. lo stesso accade in algeria, tunisia, libia ed egitto, dove la prospettiva di coniugare nuovamente la politica di sviluppo italiana all’interno delle relazioni internazionali è un’opportunita’ di crescita”, ha sottolineato il ministro. “l’ africa detiene il 60% dei terreni arabili mondiali ma non riesce a produrre cibo. è necessario sostenere l’africa, in termini di produzione, in nome di una sicurezza alimentare che sia raggiunta grazie al principio ‘buon cibo per tutti’ “, ha aggiunto LOLLOBRIGIDA. “bisogna che lo stato accompagni il mondo dell’impresa e che ogni pezzo d’italia sostenga l’intero sistema perche’ da questo punto di vista noi non abbiamo competitor. va creata la consapevolezza di dover fare squadra, perche’ da soli si è perdenti. uno stato ha senso se tiene insieme e libera le migliori energie della nazione all’interno di una visione di crescita”, ha concluso il ministro.
ALLUVIONE: ALLEANZA COOPERATIVE, SNELLIRE BUROCRAZIA
E PUNTARE SU CONCRETA GESTIONE TERRITORIO
6854 – roma (agra press) – “‘una politica piu’ attenta ai problemi dei territori e un apparato amministrativo meno ostaggio della burocrazia’. è quello che chiede l’alleanza cooperative agroalimentari attraverso il suo coordinatore settore forestale mario DE ANGELIS per il quale l’attuale emergenza post-alluvione in emilia romagna ‘rende sempre piu’ impellente l’esigenza di snellire le procedure, al fine di spendere bene e meglio le risorse messe a disposizione dal pnrr e da altri fondi europei per realizzare puntuali interventi di messa in sicurezza del territorio e di valorizzazione delle aree interne a rischio spopolamento'”. lo rende noto un comunicato di alleanza cooperative agroalimentari, che prosegue: “una sana gestione del territorio e del nostro patrimonio agricolo e boschivo è secondo DE ANGELIS ‘la prima azione seria e concreta che la politica dovrebbe attuare e rafforzare: non piu’ piani straordinari e irrealizzabili, bensi’ semplici progetti di manutenzione ordinaria del patrimonio rurale, in grado di creare lavoro e occupazione. la cooperazione forestale potrebbe in tal senso dare delle prime risposte alle tante questioni che la politica puntualmente ha lasciato irrisolte, in primo luogo attraverso l’occupazione che riduce lo spopolamento dei territori. è il presidio naturale, infatti, che assicura in primo luogo la messa in sicurezza del territorio, concetto questo che è stato ribadito anche dai documenti di programmazione delle politiche per la strategia nazionale per le aree interne’. secondo DE ANGELIS ‘e’ nelle aree interne sempre piu’ spopolate che si gonfiano i fiumi e i torrenti che poi esondano in pianura e minacciano interi paesi. la presenza dell’uomo è dirimente in tema di dissesto idrogeologico e gestione del territorio ed ecco perche’ è fondamentale adoperarsi affinche’ le aree interne di tutta italia non diventino un deserto. la fuga verso la citta’ moltiplica gli effetti negativi e accelera l’abbandono dei comuni che un po’ alla volta perdono servizi e assistenza e quindi popolazione’. l’alleanza cooperative forestale ha anche rielaborato le numerose informazioni storiche censite e organizzate in archivi digitali relative ai danni e gli impatti socio-economici prodotti dai vari eventi alluvionali e inondazioni che causano vittime e danni rilevanti ogni anno”. l’elenco delle localita’ colpite da alluvioni e inondazioni a partire dal 1951 è disponibile al link https://bit.ly/3NCV4Ab.
ALLUVIONE: UNCAI, CONTOTERZISTI ROMAGNOLI IN AUDIZIONE
IN COMMISSIONE AMBIENTE ALLA CAMERA
6895 – roma (agra press) – i contoterzisti sono stati uditi presso la commissione ambiente alla camera in merito alle catastrofiche alluvioni in romagna, rende noto un comunicato di uncai. il direttore di apimai ravenna e di uncai, roberto SCOZZOLI, ha segnalato in quella sede come le decisioni sin qui prese fermino la mano di chi lavora o vorrebbe riprendere a lavorare nelle campagne alluvionate. sono frenati – ha evidenziato SCOZZOLI – soprattutto i contoterzisti, mai citati nei provvedimenti sin qui emanati, che per la sola provincia di ravenna hanno subito danni per oltre dieci milioni di euro tra infrastrutture, macchine e attrezzature agricole e dimezzamento dei lavori agricoli (come la raccolta) a seguito di spese gia’ anticipate. il punto critico è la carenza di direttive concrete per la ripartenza e l’assenza di stime veritiere dei danni, ha spiegato SCOZZOLI, che ha concluso auspicando “che vengano introdotte tutte le risorse economiche per permettere il prosieguo delle attivita’ agricole ed agromeccaniche non solo con lo slittamento degli oneri fiscali e/o con le sospensioni dei mutui e leasing, ma con una azione importante ed interventi economici a fondo perduto”.
PROPRIETA’ FONDIARIA: GEORGOFILI, FUNZIONE DELLA FONDAZIONE
CA’ GRANDA È IN LINEA CON COSTITUZIONE
6851 – firenze (agra press) – “la proprieta’ fondiaria gestita dalla fondazione patrimonio ca’ granda svolge una funzione sociale in linea con i principi sanciti nella costituzione italiana che promuove il razionale sfruttamento del suolo e l’instaurazione di equi rapporti sociali (art. 44) e la tutela del paesaggio, del patrimonio storico artistico, dell’ambiente, della biodiversita’ e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni (art. 9)”. lo rende noto un comunicato congiunto dell’accademia dei georgofili e della fondazione patrimonio ca’ granda, che prosegue: “uno studio multidisciplinare condotto dagli studiosi dell’accademia dei georgofili ha infatti evidenziato la piena aderenza della gestione della fondazione – impegnata nella contemporanea valorizzazione agricola, ambientale e culturale del patrimonio rurale del policlinico di milano – con i principi costituzionali, indicandola come un caso unico a livello nazionale. questo riconoscimento è stato attribuito da autorevoli accademici dopo un’attenta analisi della fondazione patrimonio ca’ granda, presieduta dall’arch. marco GIACHETTI e diretta dal dott. achille LANZARINI, che dal 2015 si è presa cura dei terreni e delle cascine donati nei secoli all’ospedale, affettuosamente chiamato dai milanesi la ‘ca’ granda’, finalizzando i risultati di gestione al sostegno dei progetti di ricerca scientifica del policlinico. la coerenza con i principi sanciti dalla costituzione si basa su diversi fattori. la fondazione patrimonio ca’ granda svolge un’attivita’ di tutela e di valorizzazione di questo vasto patrimonio agroambientale, il piu’ grande d’italia, che comprende un’area di 8.500 ettari di terra in lombardia, di cui il 79% è situato in aree protette, promuovendo un uso razionale, che oggi diremmo sostenibile, del suolo. inoltre, i progetti di creazione di nuovi habitat ecologici, di conservazione delle antiche cascine, di valorizzazione dei canali irrigui garantiscono la tutela del paesaggio, del patrimonio storico artistico, dell’ambiente, della biodiversita’ e degli ecosistemi. in secondo luogo, la fondazione si è impegnata a instaurare equi rapporti sociali con l’adozione, prevista dalla normativa agraria, dell’accordo collettivo con le organizzazioni professionali. una garanzia per gli agricoltori affittuari di ottenere parita’ ed equita’ di trattamento, nonche’ di continuita’ contrattuale, permettendo la stabilita’ economica e sociale nelle comunita’ locali, ed evitando fenomeni di agricoltura speculativa che depaupera la fertilita’ dei terreni e la qualita’ dell’ambiente. l’approccio multidisciplinare dello studio ha consentito cosi’ di valutare in maniera olistica l’impatto delle attivita’ della fondazione patrimonio ca’ granda, evidenziando l’efficacia delle strategie adottate e l’importanza del suo contributo nel raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla nostra carta costituzionale. i risultati della ricerca, presentati nella sede dell’accademia dei georgofili a firenze durante il convegno ‘costituzione e proprieta’ fondiaria. il caso della fondazione patrimonio ca’ granda’, sono stati pubblicati nel volume ‘fondazione patrimonio ca’ granda. uno studio storico, giuridico, economico della valorizzazione del suo patrimonio’ (societa’ editrice fiorentina), a cura di nicola LUCIFERO, enrico MARONE, paolo NANNI, professori dell’universita’ di firenze e accademici dei georgofili che hanno esaminato da tre punti di vista differenti e integrati questa best practice italiana”.
21/6 A ROMA TAVOLO CONFRONTO TRA EX MINISTRI
AGRICOLTURA CONVOCATO DA LOLLOBRIGIDA
6884 – roma (agra press) – “domani, 21 giugno, alle ore 11.00, nella biblioteca storica del ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, il ministro francesco LOLLOBRIGIDA ha convocato il primo tavolo di confronto con i ministri che negli ultimi trenta anni hanno amministrato il dicastero”. lo rende noto un comunicato stampa del masaf che cosi’ prosegue: “sara’ un confronto per analizzare, attraverso l’esperienza maturata negli anni di governo, le priorita’ del mondo agricolo e l’asset nazionale a cui tutti hanno lavorato con impegno. hanno aderito gli ex ministri stefano PATUANELLI, maria teresa BELLANOVA, maurizio MARTINA, nunzia de GIROLAMO, mario CATANIA, francesco saverio ROMANO, luca ZAIA, paolo DE CASTRO, gianni ALEMANNO, alfonso PECORARO SCANIO, walter LUCCHETTI, adriani poli BORTONE, alfredo luigi DIANA e calogero MANNINO. al termine del tavolo, alle 12.30, si terra’ il punto stampa del ministro francesco LOLLOBRIGIDA”.
ANTITRUST: OK AD ACQUISIZIONE DI GRANTERRE
SPA DA PARTE DI CONSORZIO GRANTERRE
6833 – roma (agra press) – l’autorita’ garante della concorrenza e del mercato ha dato il proprio assenso all’operazione di acquisizione da parte della societa’ cooperativa consorzio granterre – caseifici e allevamenti s.c.a. della holding granterre s.p.a (denominata bonterre s.p.a. sino al 31 dicembre 2022), in quanto – spiega l’antitrust – l’operazione in esame comporta il mero passaggio da un controllo congiunto a un controllo esclusivo su granterre da parte del consorzio granterre e non comporta modifiche alla struttura concorrenziale dei mercati interessati (salumi e formaggi).
CAVIRO PRESENTA IL QUARTO BILANCIO
DI SOSTENIBILITA’
6861 – forli’ (agra press) – caviro ha presentato la IV edizione del bilancio di sostenibilita’, informa un comunicato. il nuovo manifesto del gruppo, “il cerchio della vite” – si legge -, sintetizza il modello di perfetta circolarita’ della cooperativa, in cui l’uva che nasce in vigna viene trasformata in vino, con un processo in cui gli scarti di lavorazione anziche’ esser gettati ritrovano valore e tornano alla vigna come fertilizzante. il gruppo processa ogni anno 624.000 t di scarti: oltre il 99% di questi trova nuova vita ma l’obiettivo ora è di concentrarsi sull’1% che rimane. grazie al fatturato record pari a 417 milioni di euro, l’anno fiscale 2021-2022 – aggiunge il comunicato – è da considerarsi positivo a livello di performance complessive di gruppo. oltre il 97% del valore generato è stato distribuito agli stakeholder mentre gli investimenti sono stati pari a 23,5 milioni, il 64% dei quali è stato effettuato in ambito esg (environmental, social, governance).
ANAFIBJ CON FEDANA AL CONGRESSO
DEGLI ZOOTECNICI ITALIANI 2023
6856 – roma (agra press) – “nelle giornate dal 13 al 16 giugno 2023, anafibj ha partecipato attivamente al congresso aspa tenutosi a monopoli, bari”. lo rende noto un comunicato di anafibj, che prosegue: “il congresso aveva il titolo ‘scienze delle produzioni animali: innovazione e sostenibilita’ per le generazioni future’ ed è stato ospitato di nuovo dalla puglia dopo 47 anni. i contributi scientifici sono stati in numero eccezionale: 24 invitati internazionali, 296 presentazioni orali e 167 poster. molto interessanti le sessioni proposte dagli organizzatori: si è parlato di biodiversita’ nelle diverse specie animali, impatto ambientale e come incide sugli animali, nuove strategie alimentari per il bestiame, allevamento di precisione, genetica genomica e biodiversita’, benessere e salute animale; interessante anche la sessione fedana con titolo ‘breeding for our future’. dagli uffici anafibj sono stati presentati molti lavori, elencati di seguito: martino CASSANDRO, quale invited speaker, ha discusso il ‘rethinking breeding strategies in livestockspecies’; raffaella FINOCCHIARO ha presentato il lavoro ‘predicted methane emission: a new breeding value for the italian holstein’ e poi ‘genetic parameters of growth, feed efficiency and greenhouse gases emissions in italian holstein young bulls’; lorenzo BENZONI ha discusso il lavoro ‘animal breeding sustainability: the italian holstein experience’; valentina FERRARI ha presentato ‘genetic aspects of heifer fertility in italian holstein population’; anna FABRIS ha mostrato il lavoro sulla jersey ‘preliminary genetic analysis for survival in italian jersey’. inoltre, anafibj e’ stata co-autrice di numerosi altri lavori presentati da gruppi di ricerca di alcune universita’ italiane: the effect of ancestral and snp panel genotyping on genomic inbreeding coefficients from imputed snp in holstein-friesian dairy cows; the genetic background of lactation persistency in the italian holstein breed; validation of genomic breeding values for feed efficiency using field data: experience from unibo experimental herd; modelling gwp of milk production using technical efficiency indicators; integrative factorial methods to explore the relationships between genotypes, phenotypes and climate in holstein cows; study of fertility traits in italian jersey cattle. da questo congresso emerge come il comparto agro-zootecnico italiano sia proiettato verso il futuro, pronto ad accogliere le nuove sfide e sempre presente al fianco degli allevatori per garantire la completa sostenibilita’ del nostro settore. fedana e le ana associate sono risultate sempre piu’ coinvolte nella ricerca zootecnica nazionale e protagoniste di un cambiamento culturale che passa per la ricerca applicata negli allevamenti italiani di tutte le specie di interesse zootecnico”.
ASSOGRASSI: PAOLO VALUGANI
NOMINATO PRESIDENTE
6862 – milano (agra press) – riconoscere il ruolo del rendering – il processo che riutilizza i sottoprodotti – nella filiera delle carni e la sua capacita’ di creare valore è l’obiettivo con cui assograssi, l’associazione nazionale dei produttori grassi e proteine animali, ha rinnovato i suoi vertici, in occasione dell’assemblea annuale, che si è svolta a napoli nell’ambito del ventunesimo congresso di efpra, l’organizzazione europea del comparto, informa un comunicato. il nuovo consiglio ha nominato presidente paolo VALUGANI, gia’ consigliere dell’associazione, oltre che coordinatore del comitato tecnico. VALUGANI è regulatory & compliance manager di alberio spa e fa parte dello standing technical commitee e del sustainability commitee di efpra.
CONSORZIO BONIFICA EMILIA CENTRALE COINVOLGE
ANCHE STUDENTI DELLE MARCHE
6850 – reggio emilia (agra press) – a conclusione delle attivita’ formative, educative e didattiche del consorzio di bonifica dell’emilia centrale per l’anno scolastico 2022-2023, svolte in sinergia con anbi emilia-romagna, cbe hanno coinvolto oltre 2350 studenti della regione, 74 alunni provenienti dall’istituto comprensivo montegranaro di fermo, nelle marche, accompagnati da sei insegnanti, hanno assistito ad una performance multimediale al museo permanente allestito alla chiavica di boretto (re), attraverso il cui racconto i giovanissimi hanno potuto apprendere il significato dell’attivita’ di bonifica e le principali funzioni necessarie alla tutela dei comprensori gestiti e alla difesa delle comunita’, dalla sicurezza idraulica – con l’attivita’ di contrasto al dissesto idrogeologico; all’irrigazione necessaria per le coltivazioni del territorio, all’insegna della sostenibilita’ e dell’efficientamento idrico.
ETICHETTE: CASAGRANDE (CONFAGRICOLTURA PC), PER EVITARE
NUTRISCORE AZIENDE DEVONO TESTARE NUTRINFORM
6841 – piacenza (agra press) – “se si vuole avere una possibilita’ che si affermi a livello europeo la proposta italiana dell’etichetta nutrizionale nutrinform battery (nib) in alternativa al nutriscore – afferma marco CASAGRANDE direttore di confagricoltura piacenza – dobbiamo essere in grado di utilizzare la finestra temporale dei prossimi mesi, fino alla nomina della prossima commissione europea, per produrre studi che, facendo seguito a quelli presentati in occasione della notifica del nutrinfom a livello comunitario, verifichino il comportamento dei consumatori al momento degli acquisti in presenza del nib sui prodotti a scaffale”. attualmente, un problema è costituito dal fatto che il nib, anche in italia, è troppo poco utilizzato, rileva CASAGRANDE, lanciando un appello alle imprese affinche’ lo adottino, eventualmente approfittando delle previsioni dell’art. 28 del ddl made in italy, “promozione del sistema nutrinform battery”.
“NATURE” LA PERDITA DI ACQUE SOTTERRANEE ANCHE PER
IRRIGAZIONE HA CAMBIATO INCLINAZIONE DELLA TERRA
6832 – londra (agra press) – gli esseri umani hanno pompato abbastanza acqua dalle riserve idriche sotterranee da spostare il polo nord geografico della terra a una velocita’ di 4,36 centimetri all’anno, scrive “nature” nel suo briefing settimanale sulla base di un articolo pubblicato su “geophysical research letters”. “il movimento delle masse atmosferiche e delle masse d’acqua durante i cambiamenti stagionali – spiega il breve riassunto – fa oscillare naturalmente i poli del pianeta fino a diversi metri ogni anno. ma per spiegare completamente quanto l’asse si è inclinato tra il 1993 e il 2010, bisogna tenere conto degli spostamenti delle acque sotterranee causati dall’uomo. piu’ di duemila miliardi di tonnellate di acqua sono state estratte dai serbatoi sotterranei in quel periodo, in particolare per l’irrigazione nell’india nordoccidentale e nel nord america occidentale”.
PESCA: LE MARINERIE ITALIANE SI MOBILITANO CONTRO
IL PIANO UE 23/6 INIZIATIVE NEI PORTI
6840 – roma (agra press )- “le marinerie italiane si mobilitano per ribadire il proprio no al piano d’azione ue che impone una serie di misure dirompenti per l’assetto del settore. l’appuntamento è per la giornata di venerdi’ 23 giugno con una serie di iniziative promosse dal mondo della rappresentanza di cooperative, imprese e lavoratori agci agrital, confcooperative fedagripesca, legacoop agroalimentare, coldiretti impresapesca, federpesca, fai-cisl, flai-cgil e uila pesca”. lo rende noto un comunicato congiunto, che prosegue: “il piano promosso dal commissario alla pesca ed all’ambiente virginijus SINKEVICIUS prevede una forte limitazione della pesca a strascico in tutta europa entro il 2030 e propone la creazione di ulteriori aree marine protette, senza considerare l’impatto sociale ed economico su imprese, lavoratori, territori e basandosi su dati scientifici non aggiornati e accurati. un piano che – denunciano associazioni e sindacati di settore – ci portera’ alla totale dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento di prodotti ittici. l’obiettivo è la salvaguardia di un settore che garantisce sicurezza alimentare e un approvvigionamento equo, salutare e sostenibile di prodotti ittici freschi e con alti standard di qualita’, che rispettano le regole di tracciabilita’ e certificazione europea. ma con la mobilitazione si punta anche ad assicurare un futuro a migliaia di lavoratori, cooperative, imprese, famiglie e territori. lo smantellamento della pesca a strascico causerebbe peraltro – sottolineano le varie sigle – un aumento delle importazioni da paesi in cui la pesca non rispetta la nostra legislazione in materia di ambiente, sicurezza e lavoro. in italia la pesca a strascico rappresenta il 20% della flotta totale peschereccia – concludono agci agrital, confcooperative fedagripesca, legacoop agroalimentare, coldiretti impresapesca, federpesca, fai-cisl, flai-cgil e uila pesca – con 2088 unita’, circa 7000 lavoratori, il 30% degli sbarchi ed il 50% dei ricavi. un settore che in europa rappresenta il 25% degli sbarchi totali di prodotti ittici ed il 38% dei ricavi, con oltre 7.000 imbarcazioni”.
PESCA: ORGANIZZAZIONI PESCA SOSTENGONO GOVERNO
CONTRO PIANO AZIONE UE IN VISTA AGRIFISH
6890 – roma (agra press) – “l’obiettivo della commissione di eliminare gradualmente la pesca a strascico e’ chiaramente sproporzionato, ingiustificato e basato pareri scientifici non oggettivi, oltre ad essere una politica assolutamente miope per garantire l’approvvigionamento alimentare dei paesi ue”, sostengono in un comunicato le organizzazioni federpesca, coldiretti, alleanza delle cooperative, fai cisl, flai cgil e uila pesca, che hanno unitariamente promosso per venerdi’ 23 giugno una giornata di mobilitazione in tutta italia. “una giornata che vuole far sentire il supporto del settore al governo italiano in vista del consiglio agrifish a bruxelles del 26 e 27 giugno per ribadire ancora una volta la contrarieta’ dell’italia a questa proposta che vuole condannare l’italia alla totale dipendenza dalle importazioni di prodotti ittico non considerando l’impatto socioeconomico sul settore. una giornata in cui il settore vuole dimostrare l’assoluta contrarieta’ alle politiche della commissione europea e il supporto al governo italiano impegnato nella difesa del settore”, conclude il comunicato.
PESCA: CONTE (ID/LEGA), DA ROMA A BRUXELLES
UNITI PER FERMARE PIANO D’AZIONE UE
6868 – bruxelles (agra press) – “da bruxelles a roma, la lega è unita nel difendere la pesca italiana contro il disastroso piano d’azione dell’ue che vuole cancellare la pesca a strascico e ridurre di un terzo le aree marine per le attivita’ del settore. dopo le barricate che abbiamo alzato al parlamento europeo, oggi alla Camera dei deputati, grazie alla lega, la commissione agricoltura ha bocciato il piano ue. si tratta di un segnale forte in vista della protesta del 23 giugno delle marinerie italiane e del prossimo consiglio ue sulla pesca. questo piano d’azione è un boomerang: in nome di un ambientalismo ideologico, si vuole vietare la pesca a strascico praticata da ben 2088 imbarcazioni italiane. noi non lo accetteremo: non possiamo rinunciare al 20% della flotta italiana e a intere filiere ittiche per far spazio al pesce importato da paesi terzi che nemmeno rispettano le nostre stesse regole e standard, o peggio per rifilarci il pesce prodotto in laboratorio”, ha dichiarato rosanna CONTE (id/lega), componente della commissione pesca e agricoltura del parlamento europeo.
PESCA: VACCARI (PD), DA UE TROPPE RIGIDITA’
PER LO STRASCICO SERVE FLESSIBILITA’
6877 – roma (agra press) – “non possiamo condividere le rigidita’ e i vincoli del piano d’azione dell’unione europea sulla pesca a strascico. per questo come gruppo pd abbiamo votato una risoluzione in commissione agricoltura alla camera, insieme alle altre forze politiche, che chiede all’unione europea di riconsiderare quelle indicazioni introducendo forme di flessibilita’ che tengano conto di alcune marinerie, come quella italiana, che gia’ ha importanti limiti di pesca oltre che di spazi marini. semmai si tratta di aumentare e ricercare gli interventi che rafforzino le imbarcazioni in termini di sostenibilita’ senza pregiudicare oltre ventimila posti di lavoro oggi garantiti dalla nostra marineria. tenere uniti ambiente e pesca per noi è possibile, cosi’ come garantire la sostenibilita’ ambientale, ma anche economica e sociale. per farlo non servono pero’ colpi ad escludendum ma buon senso e decisioni di gradualita’”, ha dichiarato in un comunicato stefano VACCARI, capogruppo pd in commissione agricoltura della camera, insieme ai colleghi di partito antonella FORATTINI, stefania MARINO e andrea ROSSI.
PESCA: SACCARDI (TOSCANA), SOSTEGNO A PROTESTA
MARINERIE A FIANCO DI IMPRESE E LAVORATORI
6892 – firenze (agra press) – “i divieti generalizzati sono sterili e controproducenti. contestiamo il nuovo piano d’azione ue per la pesca che, imponendo una serie di veti, si traduce in una serie di misure negative per l’assetto del settore che, per la toscana, significa conseguenze devastanti”. cosi’ la vicepresidente e assessora all’agricoltura e pesca stefania SACCARDI prendendo posizione sulla comunicazione della commissione inerente al marine action plan 2023, informa un comunicato stampa della regione. “non condividendo l’approccio – prosegue SACCARDI – penso che l’indirizzo da seguire sarebbe piuttosto quello di individuare nelle aree tutelate misure gestionali idonee anziche’ introdurre interdizioni di cosi’ grande rilevanza per alcune areali marini come quello toscano che, oltre a avere un impatto sociale rilevante, possono risultare negative proprio per l’ambiente a causa a esempio della crescita dello sforzo di pesca nelle aree rimanenti”. “SACCARDI – prosegue il comunicato – sostiene cosi’ anche la protesta manifestata contro la ‘marine action plan’ – (com (2023) 102 final’ presentata dal commissario europeo agli oceani, ambiente e pesca nel mese di febbraio, sostenuta in questi giorni dal mondo della rappresentanza di cooperative, imprese e lavoratori agci agrital, confcooperative, fedagripesca, legacoop agroalimentare, coldiretti impresapesca, federpesca, fai-cisl, flai cgil e uila pesca, che venerdi’ 23 metteranno in atto una mobilitazione generale. l’action plan pone infatti l’obiettivo di vietare entro il 2024, in tutte le aree ‘natura 2000′ la pesca esercitata con attrezzi mobili”. “un provvedimento – sottolinea SACCARDI – che se in alcune aree puo’ non provocare danni eccessivi, in toscana avrebbe addirittura un impatto molto negativo per la flotta peschereccia locale. l’eventuale applicazione del piano d’azione comporterebbe la chiusura di tutta la pesca a strascico a nord dell’isola d’elba fino alla liguria. a a sud dell’elba rimarrebbero pochissime aree attualmente lavorabili. cio’ comporterebbe oltre alla chiusura di imprese di pesca, anche in forma di cooperativa, anche la perdita di tutti i canali commerciali nonche’ la difficolta’ operativa delle op e delle strutture dei mercati ittici in funzione e in fase di avvio”. “un’altra considerazione – aggiunge SACCARDI – riguarda l’obiettivo della politica comunitaria in materia ambientale, vale a dire quello di proteggere legalmente il 30% dei nostri mari. sottolineo che l’areale toscano ha gia’ raggiunto questo obiettivo perche’ su circa 1,5 milioni di ettari, circa 450mila sono tutelati e il santuario dei cetacei, inoltre, interessa tutto l’areale marino regionale. occorre sicuramente prevedere interventi per tutelare le risorse naturali ma anche per garantire al contempo lo svolgimento delle attivita’ ritenute compatibili con il mantenimento del buono stato ambientale. in altre parole, occorre programmare gli interventi e le misure in un’ottica di sostenibilita’ socioeconomica ambientale, principio-guida generale questo che traspare ormai in tutte le politiche settoriali comunitarie e nazionali ma che in alcuni casi, come questo che sta suscitando le preoccupazioni dei pescatori, si fa fatica a individuare”. “confidiamo pertanto – conclude SACCARDI – che il ministro voglia sostenere queste posizioni e noi saremo al suo fianco”.
VITERBO-RIETI: CONFAGRICOLTURA, SERVE
RIFLESSIONE COMUNE SU DATI ECONOMICI
6846 – viterbo-rieti (agra press) – confagricoltura viterbo-rieti osserva che la situazione dei costi di produzione, dell’inflazione alimentare e del calo dei consumi “dovrebbe essere oggetto di una comune riflessione da parte di tutti i protagonisti dell’agroalimentare italiano, per provare a raggiungere un’intesa su come affrontare i prossimi mesi che saranno ancora caratterizzati da un quadro di riferimento incerto. frenare la caduta dei consumi è nell’interesse dell’intera filiera, nell’ottica della salvaguardia dei livelli produttivi e dell’occupazione”.
OGGI CONVEGNO CONFAGRICOLTURA CON LANDINI GIANSANTI
ROTA, MANTEGAZZA, CALDERONE, CAPONE
6961 – roma (agra press) – bisogna volare alto, ha detto il presidente della confagricoltura massimiliano GIANSANTI intervenendo al convegno della sua organizzazione dedicato al lavoro agricolo cui ha preso parte, tra gli altri, il segretario generale della cgil maurizio LANDINI. “e’ naturale fare un percorso insieme ai sindacati” per ammodernare contratto lavoro, capendo quali sono i problemi: dalla formazione alla qualificazione all’uso della robotica. per fare cio’, ha osservato il presidente, va “trovata un’idea comune di cosa è lavoro agricolo”. GIANSANTI ha sostenuto che la narrazione sulle condizioni di lavoro nel settore sia fatta dai pochi che sono fuori dalle regole mentre gli imprenditori di confagricoltura sono di tutt’altra pasta, ha affermato. per il presidente di confagricoltura gli enti bilaterali devono dare risposte su molti argomenti, tra cui l’incontro tra domanda e offerta di lavoro che – ha aggiunto – non si risolve con i voucher ma, eventualmente, con contratti a tempo indeterminato trasversali piu’ aziende. il presidente ha lanciato l’idea di stilare documento tra imprese e sindacati su produttivita’ lavoro agricolo da inviare al governo. “sempre ci vanteremo di essere l’organizzazione numero 1 in tema di lavoro”, ha concluso GIANSANTI ribadendo quanto affermato dalla direttore generale anna maria BARRILE che, in apertura dei lavori, aveva ricordato che e’ in confagricoltura che “si firma il contratto” (qui comunicato https://bit.ly/3pnID1I). LANDINI ha replicato sostenendo che “piu’ che volare alto è il momento di fare sistema” e che, anzi, “siamo in ritardo”. è necessario “incentivare il ruolo centrale dei contratti nazionali”, ha puntualizzato il segretario della cgil spiegando che “con questa chiarezza siamo disponibili al confronto”. “ci sono piu’ cose da fare insieme”, ha aggiunto spiegando che cio’ “riguarda il futuro del nostro paese, anche in altri ambiti perche il punto è il come gestiamo i cambiamenti”, a cominciare da quello climatico. per il segretario generale della cgil “uno dei problemi da affrontare è la precarieta’ derivante da appalti e subappalti”. “se chiedo sempre di piu’ alle persone c’e’ sempre piu’ bisogno di un riconoscimento”, ha sottolineato. per quanto riguarda il contratto il leader della cgil ha aggiunto che c’e’ il tema della stabilita’ del lavoro e che è necessaria una politica “che riconosca la realta’ dei flussi migratori”. LANDINI ha ricordato che “siamo un paese con altissima evasione fiscale” mentre sarebbe necessario un sistema fiscale che possa sostenere la formazione. infine, ha sostenuto che sono necessari uffici di collocamento come dotazioni di organico cospicue, come in francia e germania .con un videomessaggio è intervenuta la ministro del lavoro lavoro marina CALDERONE per la quale lo sviluppo dell’agricoltura di qualita’ va fatto coinvolgendo giovani italiani anche con percorsi di formazione professionale e dando impulso al comparto in termini di modernita’ come fatto in bilancio 2023 con i voucher. al convegno hanno anche parlato i segretari generali di fai, onofrio ROTA e uila, stefano MANTEGAZZA. a giudizio di ROTA l’agricoltura e’ un’asset strategico con un milione di lavoratori e dunque se si vuol dare dignita’ al settore e’ opportuno compiere una “riflessione su come lungo la catena del valore, in modo sostenibile, si possa costruire il giusto riconoscimento del lavoro agricolo” (qui https://bit.ly/46cZg0P). MANTEGAZZA ha ricordato che “prosegue la tendenza alla diminuzione di operai a tempo determinato a fronte di un incremento delle giornate lavorate”. “i lavoratori agricoli ci sono, ma ha ragione il responsabile della contrattazione di confagricoltura roberto CAPONE, nel dire che ci sono cortocircuiti nell’ incrocio tra domanda e offerta di lavoro”, tema sul quale aspettiamo che il governo faccia qualcosa anche se sarebbe meglio “dare una mano con bilateralita’”, ha affermato. CAPONE ha ricordato che il “settore agricolo riesce a rinnovare contratti regolarmente e che a settembre ci sara’ una valutazione dell’impatto dell’inflazione”. gli incrementi sono possibili – ha aggiunto – ma con un sostegno attraverso una detassazione”, ha asserito. ersilia DI TULLIO di nomisma ha dato conto dei dati dell’ osservatorio sul mercato del lavoro agricolo che nomisma cura da tempo su dati inps al momento fermi al 2021. secondo queste stime180 mila aziende assumono poco piu’ di 1milione lavoratori agricoli prevalentemente maschi di cui solo 4 % sono impiegati. centomila sono i lavoratori a tempo indeterminato (318 mila stranieri non comunitari pari 20% ).
LOLLOBRIGIDA INCONTRA I SUOI PREDECESSORI: CAMBIANO
GOVERNI MA OBIETTIVI STRATEGICI DEVONO RESTARE
6957 – roma (agra press) – “era doveroso chiedere a tutti quelli che hanno rappresentato questo ministero, nella storia repubblicana, di incontrarsi. provare a confrontarsi e ricevere i loro consigli è per me importante. cambiano i ministri ma gli obiettivi strategici devono rimanere gli stessi. ci vuole stabilita’, non di governi, ma, ripeto, di obiettivi, che possano rendere sempre piu’ forte l’italia, garantendo quella ricchezza che puo’ aiutare anche i piu’ deboli”, ha detto il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA, in merito all’incontro organizzato con i ministri dell’agricoltura degli ultimi 30 anni. “stiamo promuovendo il made in italy nel mondo, per rappresentare quella qualita’ che è frutto di secoli di studi e ricerche. i nostri piatti rappresentano un’eccellenza e dobbiamo proteggerli, raccontando al mondo che differenza c’e’ tra un prodotto che richiama l’italianita’ ed uno che invece è realizzato in italia, secondo disciplinari, con tutela dei lavoratori e della sostenibilita’ ambientale”, ha aggiunto LOLLOBRIGIDA. sull’alluvione il ministro ha ribadito che il governo è intervenuto immediatamente, “avviando un confronto con le rappresentanze degli agricoltori, andando nei luoghi colpiti per quantificare i danni, che ancora non possono essere del tutto definiti. abbiamo stanziato fondi, attivato il sistema assicurativo e ovviamente tutti quei provvedimenti necessari per evitare che si desertifichi il territorio”, ha concluso LOLLOBRIGIDA. incontrando i giornalisti al termine dell’incontro, LOLLOBRIGIDA ha espresso l’intenzione di creare una sorta di tavolo con i colleghi ex ministri che si dovrebbe riunire anche in futuro, auspicando inoltre che questa esperienza possa estendersi anche ad altri ministeri. rispondendo a una specifica domanda, LOLLOBRIGIDA ha sottolineato che sulle tea non ci sono state divergenze di opinioni significative. all’incontro hanno partecipato gli ex ministri: alfredo luigi DIANA, adriana poli BORTONE, stefano PATUANELLI, maria teresa BELLANOVA, maurizio MARTINA, nunzia DE GIROLAMO, mario CATANIA, francesco saverio ROMANO, luca ZAIA, paolo DE CASTRO, gianni ALEMANNO, alfonso PECORARO SCANIO. https://bit.ly/43S1tNt
ALFREDO DIANA AD “AGRA PRESS”: PREOCCUPANTE
LA SITUAZIONE DEL BILANCIO AGRICOLO UE
6964 – roma (agra press) – in occasione dell’incontro degli ex ministri dell’agricoltura convocato al roma dall’attuale responsabile del dicastero francesco LOLLOBRIGIDA a roma, alfredo DIANA, ministro dell’agricoltura nei governi AMATO I (dal 21/3 al 29/4 1993) e CIAMPI (dal 29/4/1993 al 11/5/1994), ha rilasciato un’intervista ad agra press sulla situazione dell’agricoltura italiana in cui parla in particolare del bilancio agricolo della ue. qui il link all’intervista qui https://bit.ly/44acTvN. durante il suo mandato, dopo il referendum abrogativo del 1993, il dicastero è stato ridenominato ministero per il coordinamento delle politiche agricole, alimentari e forestali.
STATO-REGIONI: INTESA SU OCM VINO
PROMOZIONE MERCATI PAESI TERZI
6801 – roma (agra press) – la conferenza stato-regioni si è riunita oggi in seduta ordinaria. nell’ordine del giorno sono stati esaminati alcuni punti di interesse agricolo. è stata raggiunta l’intesa sullo schema di decreto del masaf recante modalita’ attuative della misura “PROMOZIONE SUI MERCATI DEI PAESI TERZI DELL’OCM VINO”. su questo punto la conferenza delle regioni nel dare parere favorevole ha espresso specifiche raccomandazioni e richieste. in particolare, “si auspica l’attivazione da parte del masaf dei lavori per la predisposizione dell’avviso nazionale, ribadendo la massima disponibilita’ in sede tecnica alla definizione dei suoi contenuti. è tra l’altro richiesto di prevedere l’opportunita’ della partecipazione di almeno due progetti nei bandi regionali, anziche’ uno, come attualmente previsto e di prevedere dei tempi congrui per le istruttorie delle amministrazioni regionali. per i progetti multiregionali si chiede di esplicitare che si tratta di opzione da parte di ciascuna regione”, spiega in un comunicato la conferenza delle regioni. presa d’atto anche per gli altri punti: informativa sullo schema di decreto del masaf recante “ulteriore PROROGA dei termini di presentazione delle DOMANDE DI AIUTO DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNE per l’anno 2023”; informativa sullo schema di decreto del masaf recante “riconoscimento, ai sensi del regolamento (ue) 2021/2116, delle CAUSE DI FORZA MAGGIORE E CIRCOSTANZE ECCEZIONALI che, a partire dal giorno 1° maggio 2023, hanno interessato i territori delle regioni emilia-romagna, marche e toscana e modifica degli allegati ai decreti del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del 30 settembre 2020 e del 29 settembre 2022”; designazione di tre componenti del COMITATO TECNICO FAUNISTICO-VENATORIO di cui all’articolo 8 della legge 11 febbraio 1992, n. 157, recante “norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”.
RIPRISTINO NATURA: CONFAGRICOLTURA PIEMONTE, IL 27
GIUGNO SI TENGANO PRESENTI LE ESIGENZE DEL SETTORE
6839 – torino (agra press) – “apprendiamo con favore la notizia che il “pacchetto natura” a bruxelles è stato messo in discussione e che si siano prese in considerazione le evidenze sostenute da tempo da confagricoltura”, afferma enrico ALLASIA, presidente di confagricoltura piemonte rispetto allo stallo registrato all’europarlamento sulla “nature restoration law”. “non discutiamo – prosegue ALLASIA – sull’importanza di tutelare e proteggere l’ambiente e le sue risorse da usi smodati e spropositati; infatti, da anni gli agricoltori italiani perseguono gia’ quest’obiettivo”. “vogliamo pero’ evidenziare – prosegue – che … la legge, nella sua forma attuale, comportera’ perdite economiche disastrose per agricoltori e pescatori, mettera’ in pericolo le catene di approvvigionamento europee, aumentera’ i prezzi dei prodotti alimentari per i consumatori e ostacolera’ lo sviluppo delle energie rinnovabili”, asserisce il presidente di confagricoltura piemonte. il 27 giugno prossimo, la commissione europea tornera’ a discutere questo “elemento chiave della strategia europea del green deal”, cosi’ come è stato definito dagli stati membri. “la partita è quindi ancora aperta”, sottolinea ALLASIA.
DL ALLUVIONE: AGRINSIEME CHIEDE SOSPENSIONE RATE
MUTUI E AZZERAMENTO CONTRIBUTI PER TUTTO IL 2023
6938 – roma (agra press) – “estensione della sospensione rate mutui fino al 31 dicembre 2023 e azzeramento per tutto il 2023 dei contributi (inps e bollette) per le aziende agricole colpite dall’alluvione in emilia-romagna. queste alcune delle richieste che confagricoltura, cia, copagri e alleanza delle cooperative agroalimentari, attraverso il coordinamento agrinsieme, hanno presentato in commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della camera nel corso dell’audizione sul testo del provvedimento dedicato ai ristori dei danni al settore primario”. lo rende noto un comunicato di agrinsieme, che prosegue: “con il ddl di conversione bisogna avviare un percorso che guardi a lungo termine per salvaguardare la produttivita’ delle aziende e dell’economia dei territori. sono vari i fondi a cui poter attingere per recuperare risorse. per primi i fondi di coesione non ancora impegnati. mentre, il piano di sviluppo rurale (psr) avrebbe bisogno di un processo di revisione che lo adegui al novo contesto climatico. al riguardo, per agrinsieme sarebbe opportuno creare una misura ad hoc come gia’ successo per il covid. stesso aggiornamento è necessario per le regole di gestione e controllo del piano strategico nazionale (psn). infine, risulta necessaria la disponibilita’ del fondo di emergenza dell’unione europea per il cui accesso, è necessario ricordare, la procedura deve essere attivata entro le dodici settimane dall’evento climatico eccezionale. nel corso dell’audizione, il coordinamento ha presentato richieste di modifica puntuali come quelle relative alle diverse proroghe delle sospensioni dei termini dei versamenti tributari e contributivi previsti. semplificare è la parola d’ordine anche per l’accesso agli indennizzi che bisogna portare fino al 100% del danno e a favore di tutte le imprese colpite dall’alluvione per danni strutturali e mancato reddito. in emilia romagna bisogna intervenire presto e bene. fin dalle prime ore del 16 maggio, è stato evidente che alluvioni e fenomeni franosi avrebbero stravolto la morfologia del suolo, devastando il 42% della superficie agricola, per oltre 1,5 miliardi di danni. dai calcoli di oggi non sono incluse le conseguenze delle perdite di produttivita’ futura per moria delle piante e animali, per le superficie agricole compromesse dalle frane, dai danni ai mezzi e alle strutture. le principali emergenze individuate sono i terreni completamente sradicati e franati, i siti alluvionati, l’asfissia che l’alluvione ha determinato nei vigneti e nei frutteti, gli allevamenti allagati, i danneggiamenti irreversibili alle infrastrutture viarie, le rotture degli impianti di irrigazione, i danni idrogeologici e spondali. le aziende agricole coinvolte sono quasi 21mila, il 49% dell’intera regione. di queste, oltre il 29% si trova nei comuni con allagamenti e il 19% in quelli con frane. gli addetti in agricoltura, caccia e pesca colpiti sono oltre 41mila e rappresentano il 55% degli addetti del settore regionale. l’emilia-romagna è la seconda regione produttrice di ortofrutta in italia con 180.000 ettari coltivati e rappresenta, in termini di volume, il 15% della produzione nazionale. le coltivazioni colpite dall’alluvione corrispondono al 45% circa della superficie ortofrutticola regionale, pari a quasi 80.000 ettari”.
DL ALLUVIONE: BERGAMINI (LEGA), POSITIVO
PARERE FAVOREVOLE UNANIME
6930 – roma (agra press) – è “positivo il parere favorevole votato da tutti i gruppi politici in commissione agricoltura” della camera sul decreto-legge contenente interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali dello scorso maggio, dichiara davide BERGAMINI (lega), relatore del provvedimento in commissione. “il riconoscimento di una integrazione al reddito mensile ai lavoratori agricoli colpiti, cosi’ come la previsione di misure a sostegno per le imprese danneggiate – dice BERGAMINI – sono risposte importanti per territori”. è “prevista anche una modifica che allarga la possibilita’ della raccolta di legname dagli alvei dei fiumi”, fortemente voluta dalla lega, per gli imprenditori agricoli”, conclude BERGAMINI.
PAC: FAI FLAI E UILA, INGIUSTIFICATA DISCRIMINAZIONE
VERSO SINDACATO IN COMITATO MONITORAGGIO PSN
6939 – roma (agra press) – “si è insediato il comitato di monitoraggio nazionale per l’attuazione del piano strategico della pac 2023-2027 che portera’, tra le varie misure, a disciplinare e monitorare la condizionalita’ sociale, importante novita’ della nuova programmazione agricola fortemente voluta dalle organizzazioni confederali”. lo rende noto un comunicato congiunto di fai cisl, flai cgil e uila uil, che prosegue: “al tavolo hanno partecipato circa 80 rappresentanti tra istituzioni, organizzazioni agricole, cooperative, ambientaliste, e alimentari. ma lo spazio riservato ai sindacati è stato decisamente inadeguato. fai cisl, flai cgil e uila uil denunciano la mancanza dell’attribuzione di un posto al tavolo della discussione e, dunque, l’impossibilita’ di esprimere la loro posizione in merito agli argomenti trattati. nel decreto istitutivo del comitato di monitoraggio, infatti, viene riconosciuto un posto ad ognuna delle associazioni datoriali agricole in seno al tavolo, mentre per i sindacati dei lavoratori si è scelto di individuare un solo soggetto rappresentativo di tutte le sigle – confederali ed autonome – non tenendo conto di alcun criterio di rappresentanza e rappresentativita’. ‘riteniamo ingiustificata tale discriminazione verso il mondo dei rappresentanti dei lavoratori agricoli’ dichiarano fai, flai e uila. ‘per questa ragione chiediamo al ministero di conoscere i criteri sulla base dei quali tale decisione è stata assunta, in quanto non coerente con i numeri sulla rappresentanza e la rappresentativita’, certificati dalle istituzioni competenti e consegnate a suo tempo al masaf. è noto, infatti, che fai, flai e uila sono le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, che esprimono un rappresentante in seno al cnel attraverso le proprie confederazioni’. ‘e’ inammissibile dunque’ concludono i sindacati ‘lasciare fuori da una discussione cosi’ rilevante i rappresentanti dei lavoratori del settore agricolo, proprio nell’anno di entrata in vigore della nuova politica agricola comunitaria e della condizionalita’ sociale che dovra’ essere disciplinata e correttamente applicata gia’ dal 2023, cosi’ come da impegni di questo ministero’.”
ALLUVIONE: ANBI, MANCANZA FINANZIAMENTI IMPEDISCE RICOSTRUZIONE
ARGINE E CONSOLIDAMENTO SPONDE IDICE
6912 – roma (agra press) – “nel bolognese c’e’ un torrente che, in una situazione di cristallizzato immobilismo decisionale, continua ad allagare circa 600 ettari di territorio: e’ la rotta dell’idice”, “da cui fuoriescono oltre 7.000 litri d’acqua al secondo”, sottolinea l’associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue (anbi), facendo presente che a monte della rotta ci sono oltre 3 chilometri d’argine in precaria sicurezza che sconsigliano la chiusura dell’argine, senza procedere ai necessari rinforzi a monte, per i quali la regione emilia romagna non dispone da sola delle necessarie risorse, dell’ordine delle centinaia di milioni di euro. “la rotta dell’idice è l’immagine di un dramma, che rischia di essere troppo velocemente dimenticato. i giorni passano e, senza adeguati stanziamenti nonche’ normative finalizzati alla sistemazione e ricostruzione del reticolo idraulico, le zone alluvionate arriveranno all’autunno idraulicamente fragili: ogni evento meteo rischiera’ di avere l’effetto dello sciame sismico su territori colpiti da un terremoto”, spiega francesco VINCENZI, presidente dell’anbi.
ALLUVIONE: LE COOPERATIVE AGRICOLE BRACCIANTI DI
RAVENNA PREMIATE SUL PALCO DEL WMF FESTIVAL
6917 – ravenna (agra press) – le cooperative agricole braccianti della provincia di ravenna sono state premiate sul palco del we make future (wmf), una delle piu’ importanti fiere internazionali rivolte all’innovazione, svolta nei giorni scorsi a rimini. a salire sul palco per ricevere il “we make future award legacoop” sono stati andrea CAROTI, rudy MAIANI e massimo BEZZI in rappresentanza delle sette cab (agrisfera, fusignano, bagnacavallo e faenza, terra, massari, campiano e cervia). il premio è stato assegnato per i gesti di solidarieta’ mostrati dalle cooperative che, pur duramente colpite dalla recente alluvione, «hanno dato prova di grande generosita’ e solidarieta’ nei confronti della collettivita’», non solo dando il permesso di allagare i propri campi per salvare i centri abitati, ma con numerosi atti concreti di supporto al territorio e alle popolazioni. «e’ stato un atto dovuto scegliere di salvare le persone e le case, dal primo giorno abbiamo cercato di aiutare e di aiutarci per ripartire. ci siamo rimboccati le maniche: questo significa essere cooperatori», hanno commentato i rappresentanti delle cab, che hanno ricevuto il premio dalle mani del presidente nazionale di legacoop simone GAMBERINI, affiancato dalla conduttrice diletta LEOTTA e dal fondatore del wmf cosmano LOMBARDO. “il premio assegnato alle cab – dice il presidente di legacoop romagna, paolo LUCCHI — simboleggia l’impegno di tutte le cooperatrici e i cooperatori del territorio che condividono ‘un’idea di futuro tesa al bene comune’. le cooperative agricole braccianti di ravenna sono un esempio di come la cooperazione possa essere una leva di sviluppo sostenibile e di coesione territoriale, capace di generare valore economico e sociale per tutti”.
ALLUVIONE: I BAGNINI DELLA ROMAGNA IN SOCCORSO
DELLE COOPERATIVE AGRICOLE BRACCIANTI
6920 – romagna (agra press) – i bagnini del sib (sindacato italiano balneari – confcommercio) hanno deciso di sostenere in modo concreto la viticoltura romagnola e le cooperative agricole braccianti di ravenna, che hanno avuto piu’ di 6mila ettari di coltivazioni sommerse e decine di milioni di euro di danni. “condividiamo il vino per condividere una speranza”: è il motto con cui le imprese balneari aderenti in tutta italia acquisteranno 20mila bottiglie prodotte con l’uva delle cab e imbottigliate da un’altra cooperativa, terre cevico, con l’etichetta “tutto è possibile”. l’iniziativa prende il nome di “romagna nostra” ed è stata suggellata da un incontro tra il presidente del sib antonio CAPACCHIONE, il responsabile dell’emilia-romagna dell’organizzazione simone BATTISTONI, il presidente di terre cevico marco NANNETTI e i rappresentanti delle sette cooperative agricole braccianti della provincia di ravenna. «ringraziamo di cuore sib confcommercio — dice il presidente di legacoop romagna paolo LUCCHI — per la sensibilita’ e la vicinanza al territorio che ha dimostrato dando vita a questa importante iniziativa. nonostante i gravi problemi che hanno dovuto affrontare durante l’alluvione, le cooperative agricole braccianti (cab) hanno dimostrato solidarieta’ e senso civico, offrendo il loro aiuto alle istituzioni e alla popolazione. questa iniziativa rappresenta un riconoscimento di questo impegno e la dimostrazione che l’aiuto reciproco e la mutualita’ sono valori fondamentali per il percorso di ricostruzione che ci attende».
ALLUVIONE: CIRCA 360MILA EURO I DANNI
AL CANALE EMILIANO ROMAGNOLO
6913 – roma (agra press) – nell’ambito dell’esame del ddl alluvione, la commissione ambiente della camera ha svolto un’audizione del consorzio c.e.r. – canale emiliano-romagnolo, in cui il presidente nicola DALMONTE, ha illustrato le operazioni straordinarie implementate durante l’emergenza e i relativi danni subi’ti dall’infrastruttura, stimabili – ha detto – in circa 360.000 euro. al termine della relazione di DALMONTE e’ intervenuto l’onorevole aldo MATTIA (fdi), ringraziando il cer e tutti i consorzi di bonifica, guidati da anbi, per la loro opera attenta che ha, di fatto, scongiurato ulteriori e ancor piu’ pesanti criticita’ e chiedendo maggiori informazioni in merito ai danni subiti; la risposta, nel dettaglio, e’ pervenuta dalla direttrice generale del cer e coordinatrice di anbi emilia-romagna raffaella ZUCARO, la quale ha comunicato le criticita’ all’impianto del savio e la rottura arginale in corrispondenza del fiume montone. “l’eccezionale inversione di flusso, operata nel canale c.e.r. grazie ad una riconosciuta perizia idraulica, è stata l’esempio di un sistema, quello dei consorzi di bonifica, messosi senza remore al servizio del territorio. il grazie, ribadito anche in sede di commissione parlamentare, deve pero’ essere sostanziato da adeguati finanziamenti statali per ricostruire la rete idraulica. i consorzi di bonifica, i cui bilanci sono tarati sulla gestione ordinaria, non hanno risorse sufficienti e le mancate riparazioni metterebbero in ulteriore pericolo territori gia’ duramente provati”, dichiara massimo GARGANO, dg anbi.
ALLUVIONE: DA CONFAI MANTOVA IL SOSTEGNO
AI CONTOTERZISTI DELLA ROMAGNA
6944 – mantova (agra press) – “confai mantova sostiene i colleghi contoterzisti della romagna, colpiti dall’alluvione delle scorse settimane, attraverso una raccolta fondi coordinata da cai agromec, la confederazione nazionale degli agromeccanici e agricoltori italiani, a cui l’associazione di mantova aderisce”. lo rende noto un comunicato di confai mantova. “le imprese agromeccaniche romagnole, seppure alle prese con gravi difficolta’, non si sono risparmiate nell’attivita’ di soccorso, mettendo a disposizione mezzi e risorse per aiutare la popolazione, le istituzioni, le aziende e il territorio”, spiega il presidente di confai mantova, marco SPEZIALI, nel sottolineare che “per questo interverremo a sostegno dei colleghi e degli enti di solidarieta’, con una raccolta fondi che sara’ destinata recependo le indicazioni dei territori e dei soggetti colpiti dalla tragedia”. “a livello provinciale sono stati gia’ raccolti 5mila euro fra gli associati a confai mantova. chi volesse donare puo’ farlo attraverso il conto corrente it79 x 05034 11750 0000000053338 del banco bpm”, conclude il comunicato.
PESTE SUINA: BRUZZONE (LEGA), BENE OK COMAGRI
A RISOLUZIONE PER CONTRASTO DIFFUSIONE VIRUS
6922 – roma (agra press) – è stata “approvata in commissione la risoluzione proposta dalla lega per il contrasto alla diffusione della peste suina africana”, annuncia il deputato della lega e componente della commissione agricoltura della camera francesco BRUZZONE, primo firmatario dell’atto. “attualmente questo virus è stato identificato in cinque regioni, ma rischia di diffondersi anche ad altri capi e allevamenti sul resto del territorio italiano, sottolinea BRUZZONE, ringraziando “tutte le forze politiche che hanno voluto dare il loro contributo fattivo a questo testo, votandolo”. “spiace che ci sia chi, come il m5s, non abbia partecipato a questo processo per risolvere un problema sentito a livello nazionale tra cittadini e operatori di settore”, conclude il deputato. (testo qui https://bit.ly/3XfnmEa ).
PESTE SUINA: CARAMIELLO (M5S), GOVERNO
MIOPE, SERVE PIANO A LUNGO TERMINE
6966 – roma (agra press) – “sulla questione della peste suina, il governo sta dimostrando grande miopia e scarsa visione politica”, afferma in un comunicato Alessandro CARAMIELLO, capogruppo del movimento 5 stelle in commissione agricoltura alla camera, aggiungendo che “non si spiega altrimenti la ragione di rifiutare tout court le nostre proposte”. “da parte nostra – continua CARAMIELLO -, non c’e’ nessuna volontà di negare la necessita’ dell’abbattimento del bestiame, qualora si renda necessario. manca, pero’, da parte dell’esecutivo, una prospettiva a lungo termine. mancano adeguati sostegni alla zootecnia, la concessione di ulteriori poteri al commissario alla peste suina e la realizzazione di un piano nazionale per la sterilizzazione dei cinghiali”.
4-5/7 A ROMA ASSEMBLEA NAZIONALE ANBI PRESENTAZIONE
“10 OPERE PER PAESE IDRICAMENTE PIU’ SICURO”
6948 – roma (agra press) – “si terrà martedi’ 4 luglio (pomeriggio) e mercoledì 5 luglio (mattina), nel centro congressi dell’ hotel Sheraton golf parco de’ medici a roma, l’assemblea dell’anbi (associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue), annuale appuntamento di confronto sullo stato e le prospettive delle risorse idriche, nonche’ sulle problematiche collegate alla loro gestione. come consuetudine, le sessioni di lavoro vedranno il succedersi di confronti sui temi di maggiore attualità fra qualificati stakeholders e rappresentanti di governo e parlamento di fronte ad una platea di centinaia di operatori dei consorzi di bonifica ed irrigazione da tutta italia. l’assemblea sara’ anticipata nella mattinata di martedi’ 4 luglio da una conferenza stampa, in cui saranno presentate ’10 opere per un paese idrica mente piu’ sicuro'”, informa un comunicato dell’anbi.