Notizie in Pillole dal 13 gennaio 2022 al 19 gennaio 2023 (fonte: Agra press)

 

CONFAGRICOLTURA: 24/1 PREMIO BANDO AGRICOLTURA SOCIALE CON LOLLOBRIGIDA, GIANSANTI, SANTORI 

487 – roma (agra press) – si svolgera’ il 24 gennaio dalle ore 10,15 a roma, a palazzo della valle sede della confagricoltura in corso vittorio emanuele n.101, la cerimonia di premiazione dei vincitori del bando “coltiviamo agricoltura sociale”. la cerimonia sara’ aperta da una tavola rotonda sull’agricoltura sociale, a cui parteciperanno francesco LOLLOBRIGIDA, ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste; massimiliano GIANSANTI, presidente confagricoltura; angelo SANTORI, presidente senior l’eta’ della saggezza onlus. ci sara’ poi la cerimonia di premiazione dei progetti vincitori dell’edizione 2022, a cui parteciperanno: andrea DE DOMINICIS, universita’ di roma tor vergata; virginia ANTONINI, reale foundation; orazio SCHILLACI, ministro della salute che deve confermare.

 

CORTE GIUSTIZIA UE: BIOCIDI, STATI MEMBRI POSSONO ATTUARE RESTRIZIONI IN MATERIA DI PROMOZIONE 

475 – lussemburgo (agra press) – “allo scopo di migliorare la tutela della salute pubblica e dell’ambiente, due decreti francesi adottati nel 2019 disciplinano le pratiche commerciali e la pubblicita’ relativa a vari tipi di biocidi”, in particolare “insetticidi e i rodenticidi non possano essere oggetto di determinate pratiche commerciali, quali sconti, riduzioni di prezzo e ribassi” e ne viene limitata la pubblicita’ commerciale, come pure quella di taluni prodotti disinfettanti, spiega un comunicato dalla corte di giustizia europea come premessa alla sentenza nella (causa c-147/21 /cihef e a.). “il comite’ interprofessionnel des huiles essentielles françaises (cihef – comitato interprofessionale degli olii essenziali francesi) e taluni produttori di olii essenziali hanno presentato un ricorso dinanzi al consiglio di stato francese chiedendo l’annullamento dei decreti, per la loro presunta incompatibilita’ con il regolamento sui biocidi (regolamento ue n. 528/2012). il consiglio di stato francese – prosegue il comunicato – ha quindi chiesto alla corte se tale regolamento e, piu’ in generale, il principio di libera circolazione delle merci ostino a disposizioni nazionali restrittive in materia di pratiche commerciali e di pubblicita’ relative ai biocidi autorizzati sul mercato e che perseguono un obiettivo di tutela della salute pubblica e dell’ambiente”. “nella sua sentenza – spiega il comunicato -, la corte di giustizia dell’ue dichiara che ne’ il regolamento sui biocidi ne’, piu’ in generale, il diritto dell’unione ostano a una normativa nazionale che vieti talune pratiche commerciali quali riduzioni di prezzo, sconti, ristorni, la differenziazione delle condizioni generali e particolari di vendita, la consegna di unita’ gratuite e tutte le pratiche equivalenti, relative ai biocidi rientranti nei tipi di prodotto 14 (rodenticidi) e 18 (insetticidi, acaricidi e prodotti destinati al controllo degli altri artropodi). la corte – sottolinea il comunicato – precisa che spetta al giudice del rinvio verificare se siffatti divieti siano giustificati da obiettivi di tutela della salute e della vita delle persone e dell’ambiente, siano idonei a garantire il conseguimento di detti obiettivi e non eccedano quanto necessario per raggiungerli”. per la corte, invece, “il regolamento sui biocidi osta ad una normativa nazionale che imponga una dicitura supplementare per gli annunci pubblicitari rivolti a professionisti a favore dei biocidi rientranti nei tipi di prodotto 2 (disinfettanti e alghicidi non destinati all’applicazione diretta sull’uomo o animali) e 4 (settore dell’alimentazione umana e animale) e nei tipi di prodotto 14 e 18”. “a determinate condizioni, pero’, gli stati possono vietare la pubblicita’ rivolta al pubblico” e nella sua sentenza la corte di giustizia dell’ue precisa anche a quali condizioni uno stato membro possa adottare tali misure.

 

CORTE DI GIUSTIZIA UE: NO A DEROGHE ALL’USO DI INSETTICIDI NEONICOTINOIDI VIETATI 

477 – lussemburgo (agra press) – la corte di giustizia dell’ue nell’ambito di un ricorso diretto all’annullamento di sei provvedimenti che autorizzano temporaneamente l’uso di insetticidi a base di sostanze attive vietate nell’ue per il trattamento, l’immissione sul mercato e la semina di sementi, in particolare di barbabietole da zucchero (causa c-162/21 pesticide action network europe e.a.) ha stabilito che “gli stati membri non possono derogare alle disposizioni sui divieti all’immissione in commercio e all’uso di sementi trattate con prodotti fitosanitari contenenti neonicotinoidi”, informa un comunicato. la corte di giustizia doveva pronunciarsi, su richiesta del consiglio di stato belga, sulla possibilita’ di derogare, in virtu’ dell’articolo 53 del regolamento 1107/2009 “situazioni di emergenza in materia di protezione fitosanitaria”, al divieto di utilizzare prodotti fitosanitari contenenti clotianidin o tiametoxam (insetticidi del gruppo dei neonicotinoidi), nello specifico per il trattamento di sementi e la semina di sementi trattate. “questi divieti – spiega la corte – sono stati adottati per garantire l’elevato livello di protezione della salute degli animali che si vuole raggiungere”, sottolinea la corte di giustizia dell’ue.

 

EUROSTAT, DA FONTI RINNOVABILI 22% ENERGIA CONSUMATA NEL 2021, ANCORA LONTANI DA OBIETTIVI 2030 

478 – bruxelles (agra press) – la quota del consumo finale lordo di energia da fonti rinnovabili a livello ue ha raggiunto il 21,8% nel 2021, rende noto con un comunicato eurostat, sottolineando la riduzione dello 0,3% rispetto al 2020, con un dato per la prima volta in calo. “se si considera l’obiettivo dell’ue fissato al 32% per il 2030 dalla direttiva 2018/2001 sulla promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili, la quota del 21,8% registrata per il 2021 e’ ancora ben al di sotto dell’obiettivo – spiega eurostat -. pertanto, i paesi devono intensificare gli sforzi per rimanere al di sopra della soglia di riferimento” e cio’ e’ ancora piu’ necessario se si considera che la commissione intende innalzarlo al 40 fino al 45%. sopra la media europea si colloca la svezia al 62,6%, con un mix di biomassa, energia idroelettrica, energia eolica, pompe di calore e biocarburanti liquidi. quindici degli stati membri dell’ue sono al di sotto della media europea, tra questi c’e’ anche l’italia, che non arriva al 20%.

 

NASCE LA “COALIZIONE DEI MINISTRI DEL COMMERCIO SUL CLIMA” 

481 – bruxelles (agra press) – la commissione europea, gli stati membri dell’ue e 26 paesi partner hanno lanciato la “coalizione dei ministri del commercio sul clima”, il primo forum ministeriale mondiale dedicato a questioni relative al clima, al commercio e allo sviluppo sostenibile, informa un comunicato della commissione ue. la coalizione sosterra’ una azione globale per promuovere politiche commerciali che possano contribuire a far fronte ai cambiamenti climatici attraverso iniziative locali e mondiali. l’obiettivo della coalizione e’ creare partenariati tra le comunita’in ambito commerciale e climatico, per individuare modalita’ con cui la politica commerciale puo’ contribuire ad affrontare i cambiamenti climatici.

 

TAJANI INCONTRA QU E CONFERMA PIENO SOSTEGNO GOVERNO A FAO E A POLO AGROALIMENTARE ONU 

490 – roma (agra press) – un comunicato stampa della farnesina rende noto che: “il vice presidente del consiglio e ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, antonio TAJANI, si e’ recato oggi in visita alla fao, dove ha incontrato il direttore generale QU dongyu. nel corso dell’incontro, il vice presidente del consiglio ha confermato il pieno sostegno del governo italiano all’agenzia e al polo agroalimentare delle nazioni unite ospitato a roma (fao, ifad, pam), terzo per rilevanza globale, dopo new york e ginevra. l’italia ha una delle piu’ importanti filiere agroalimentari del mondo ed e’ patria della dieta mediterranea, scientificamente riconosciuta come una delle piu’ sane al mondo. anche per questo, il governo considera la sicurezza alimentare e la sostenibilita’ agricola un interesse prioritario della politica estera italiana. l’impegno del governo in questo settore ha dato vita a una vera e propria diplomazia alimentare, che negli ultimi anni si e’ particolarmente sviluppata anche grazie alla collaborazione tecnica della fao. a questo riguardo, TAJANI ha tenuto a ringraziare il direttore generale QU per il sostegno fornito nell’organizzazione del dialogo ministeriale mediterraneo sulla crisi alimentare nel quadro del g7 2022. l’ultima sessione del dialogo, presieduta dal vice presidente del consiglio TAJANI lo scorso dicembre, ha visto coinvolti tutti i paesi del bacino del mediterraneo con l’obiettivo di trovare risposte di medio-lungo periodo alla crisi alimentare che ha colpito l’area a causa della guerra in ucraina. TAJANI e QU hanno concordato di rafforzare ulteriormente la collaborazione tra la farnesina e la fao, anche in vista della presidenza italiana del g7 nel 2024”.

 

PENSIONI: APERTO IL TAVOLO DI CONFRONTO AL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI 

470 – roma (agra press) – “presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali si e’ svolto oggi il primo incontro del tavolo tecnico per la riforma delle pensioni”. lo rende noto un comunicato del ministero del lavoro, che prosegue: “insieme al ministro del lavoro e delle politiche sociali, marina CALDERONE, erano presenti all’incontro con le associazioni datoriali e sindacali i sottosegretari claudio DURIGON (lavoro) e federico FRENI (economia e finanze), i vertici dell’inps e l’ufficio legislativo del ministero della pubblica amministrazione. all’attenzione del confronto e’ stato portato l’attuale quadro della spesa pensionistica, anche in un’ottica di evoluzione del sistema all’interno del quale si dovra’ tenere conto degli scenari demografici in italia, dei cambiamenti nei modelli organizzativi delle imprese e della congiuntura economica attuale. in questo senso, il ministro CALDERONE ha anticipato la volonta’ di ripristinare permanentemente il nucleo di valutazione della spesa previdenziale per meglio monitorare i fattori che influenzano l’andamento del settore, consentendo cosi’ una revisione sostenibile del complesso sistema pensionistico vigente. in relazione alle direttrici della riforma, si lavorera’ per trovare meccanismi di ulteriore miglioramento dell’attuale normativa vigente per quanto riguarda, in particolare, la flessibilita’ in uscita specialmente in riferimento alle categorie piu’ interessate da lavori usuranti; uno degli obiettivi principali sara’ quello di assicurare la possibilita’ di lasciare prima il lavoro revisionando le pensioni sperimentali come la cd. opzione donna, puntando al contempo sul potenziamento della previdenza complementare con un’azione di vera e propria educazione previdenziale mirata a rendere piu’ adeguati gli assegni pensionistici. attenzione anche ai meccanismi di staffetta generazionale al fine di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro senza disperdere il patrimonio di competenze dei piu’ anziani con una cooperazione virtuosa fra stato e imprese per favorire il ricambio generazionale. ‘la razionalizzazione dei sistemi di accesso a pensione che ci proponiamo di realizzare risponde alla volonta’ di dare certezze a quanti, dopo una vita di lavoro, si interrogano rispetto alle effettive prospettive pensionistiche’, ha affermato il ministro marina CALDERONE. che ha aggiunto: ‘serve un quadro chiaro e stabile di norme affinche’ i singoli possano scegliere come eventualmente provvedere a integrare gli assegni, con congruo anticipo e in maniera sostenibile’. prossimo incontro previsto per l’8 febbraio, con un tavolo verticale dedicato alle misure per giovani e donne. si proseguira’ poi con tavoli settimanali per arrivare velocemente alla definizione della riforma”.

 

INFLAZIONE: PER WOJCIECHOWSKI AUMENTO PREZZI ALIMENTARI NON DIPENDE DA SPECULAZIONI MA DA GUERRA 

450 – strasburgo (agra press) – la commissione europea assicura di non aver ricevuto “segnali significativi” che la speculazione stia avendo “un impatto significativo” sui prezzi dei generi alimentari, pur non escludendo che tale speculazione sia in atto. “non abbiamo ricevuto segnali significativi che indichino che la speculazione abbia un impatto significativo sui prezzi alimentari. vediamo invece che l’aumento dei prezzi del cibo e’ la conseguenza dell’aggressione russa in ucraina, che ha provocato anche l’aumento dei prezzi dell’energia”: lo ha detto janusz WOJCIECHOWSKI, commissario europeo per l’agricoltura, intervenendo al parlamento europeo a strasburgo nel question time sull’inflazione alimentare. il commissario ha detto comunque che non si puo’ escludere che siano in atto speculazioni e che queste possano contribuire all’inflazione alimentare ma ha sottolineato che la commissione non ha prove in tal senso. WOJCIECHOWSKI ha anche ribadito che e’ responsabilita’ dei singoli stati membri agire contro la speculazione sul mercato se viene registrata. il commissario ha aggiunto che se un eurodeputato puo’ fornire prove e informazioni che ci sono in atto speculazioni, lui ed il suo dipartimento lo prenderanno “molto sul serio”. secondo WOJCIECHOWSKI, inoltre, l’aumento del reddito degli agricoltori nello scorso anno e’ stato inferiore all’aumento dei prezzi dei generi alimentari; ha anche aggiunto che l’aumento dei costi di produzione nel settore agroalimentare non e’ stato totalmente compensato dall’aumento dei prezzi ricevuti dagli agricoltori. sempre in tema di costi di produzione, il commissario ha indicato nei fertilizzanti il princiaple responsabile degli aumenti, insieme ai costi dell’energia. in un contesto segnato dall’inflazione, WOJCIECHOWSKI ha ammesso che la pac e’ stata sottovalutata. il valore di tutta la produzione agricola e’ aumentato a causa dell’inflazione da 450 a 536 miliardi di euro ma la spesa per la pac non e’ cambiata, nonostante l’inflazione. per questo, secondo WOJCIECHOWSKI, la pac potrebbe essere meno efficace e costituire un incentivo minore per gli agricoltori. WOJCIECHOWSKI ha ribadito che la pac e l’intero bilancio ue “non erano preparati a questo livello di inflazione”, riferendosi all’aumento dei prezzi negli ultimi mesi. “eravamo preparati a un certo livello di inflazione ma non all’enormita’ della crisi. prima abbiamo avuto la pandemia, ora la guerra causata dall’aggressione russa. questa e’ una situazione nuova. non eravamo in questa situazione quando il bilancio e’ stato adottato nel luglio 2020”, ha affermato. per quanto riguarda l’eliminazione o la riduzione dell’iva su frutta e verdura in tutta l’unione europea, il commissario ritiene che sia uno degli strumenti che potrebbero essere utilizzati per aumentare l’accesso ad alimenti sani e per questo darebbe il benvenuto a misure di questo tipo. infine WOJCIECHOWSKI ha ricordato che la commissione europea sta preparando un documento sullo sviluppo delle colture proteiche, importanti per garantire una maggiore autonomia alla agricoltura europea.

 

PE: MARC ANGEL (S&D) ELETTO VICEPRESIDENTE 

422 – bruxelles (agra press) – marc ANGEL (s&d, lu) ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti espressi ed e’ stato eletto vicepresidente del parlamento europeo, dopo due turni di voto. il nuovo vicepresidente sostituisce eva KAILI (ni, el) come quinto vicepresidente dell’ufficio di presidenza del parlamento europeo.

 

COMMERCIO ESTERO: ISTAT, A NOVEMBRE 2022 EXPORT IN AUMENTO CON ALIMENTARE +17,3% 

424 – roma (agra press) – “a novembre 2022 si stima una crescita congiunturale per le esportazioni (+3,9%) e una flessione per le importazioni (-1,4%). l’aumento su base mensile dell’export e’ dovuto all’incremento delle vendite verso i mercati extra ue (+8,3%), mentre quelle verso l’area ue risultano stazionarie. nel trimestre settembre-novembre 2022, rispetto al precedente, l’export cresce dell’1,3%, l’import diminuisce del 2,6%. a novembre 2022, l’export cresce su base annua del 18,0% in termini monetari mentre in volume e’ sostanzialmente invariato (+0,2%). la crescita dell’export in valore e’ piu’ sostenuta verso l’area extra ue (+22,5%) rispetto ai mercati ue (+14,0%). l’import in valore registra un incremento tendenziale del 20,4% – piu’ intenso per l’area extra ue (+27,7%) rispetto all’area ue (+14,8%) – e si riduce dell’1,3% in volume. tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano: mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+69,3%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+45,8%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+17,3%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+12,4%) e computer, apparecchi elettronici e ottici (+27,4%)”, informa un comunicato dell’istat. “su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori all’incremento dell’export nazionale sono: stati uniti (+31,2%), svizzera (+54,1%), francia (+14,2%), regno unito (+27,6%) e spagna (+22,4%). l’esportazioni verso la russia si confermano in forte flessione (-27,6%). nei primi undici mesi del 2022, la crescita tendenziale dell’export (+20,5%) e’ dovuta in particolare all’aumento delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+44,3%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+18,4%), prodotti petroliferi raffinati (+85,4%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+9,9%), sostanze e prodotti chimici (+21,7%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+17,3%). a novembre 2022 il saldo commerciale e’ positivo e pari a +1.445 milioni di euro (+2.200 milioni a novembre 2021). il deficit energetico (-8.456 milioni) e’ piu’ ampio rispetto a un anno prima (-5.777 milioni) ma l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, pari a 9.901 milioni, e’ elevato e in forte aumento rispetto a novembre 2021 (7.976 milioni). nel mese di novembre 2022 i prezzi all’importazione diminuiscono dell’1,0% su base mensile e aumentano del 13,6% su base annua (era +15,7 a ottobre 2022)”, conclude l’istat. il testo integrale e la nota metodologica di istat qui https://bit.ly/3ZOpfIW

 

INFLAZIONE: ISTAT, A DICEMBRE 2022 INDICE PREZZI AL CONSUMO AUMENTA DELL’11,6% SU BASE ANNUA 

381 – roma (agra press) – “nel mese di dicembre 2022, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettivita’ (nic), al lordo dei tabacchi, aumenti dello 0,3% su base mensile e dell’11,6% su base annua (da +11,8% del mese precedente), confermando la stima preliminare”. lo rende noto un comunicato dell’istat, che prosegue: “in media, nel 2022 i prezzi al consumo crescono dell’8,1% (+1,9% nel 2021). al netto degli energetici e degli alimentari freschi (l”inflazione di fondo’), i prezzi al consumo aumentano del 3,8% (+0,8% nell’anno precedente) e al netto dei soli energetici del 4,1% (+0,8% nel 2021). il rallentamento su base tendenziale dell’inflazione e’ dovuto prevalentemente ai prezzi degli energetici non regolamentati (che, pur mantenendo una crescita sostenuta, passano +69,9% a +63,3%), degli alimentari non lavorati (da +11,4% a +9,5%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +6,8% a +6,0%); per contro, un sostegno alla dinamica dell’inflazione deriva dall’accelerazione dei prezzi degli energetici regolamentati (da +57,9% a +70,2%), degli alimentari lavorati (da +14,3% a +14,9%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,5% a +6,2%) e dei servizi relativi alle comunicazioni (da +0,2% a +0,7%). nel mese di dicembre 2022, l'”inflazione di fondo” (cioe’ al netto degli energetici e degli alimentari freschi)accelera da +5,6% a +5,8% e quella al netto dei soli beni energetici sale da +6,1% a +6,2%. i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale da +12,7% a +12,6%, come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,8% di novembre a +8,5%). l’aumento congiunturale dell’indice generale e’ dovuto, per lo piu’, alla crescita da un lato dei prezzi degli energetici regolamentati (+7,8%), dei beni alimentari lavorati (+0,8%) e degli altri beni (+0,7%), dall’altro, a causa di fattori stagionali, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,4%) e dei servizi relativi ai trasporti (+1,1%). gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi degli energetici non regolamentati (-3,9%) e degli alimentari non lavorati (-0,6%). l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (ipca) aumenta dello 0,2% su base mensile e del 12,3% su base annua (da +12,6% di novembre), confermando la stima preliminare. la variazione media annua del 2022 e’ pari a +8,7% (+1,9% nel 2021). l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (foi), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,3% su base mensile e del 11,3% rispetto a dicembre 2021. la variazione media annua del 2022 e’ pari a +8,1% (era +1,9% nel 2021). nel 2022 l’impatto dell’inflazione, misurata dall’ipca, e’ piu’ ampio sulle famiglie con minore capacita’ di spesa (+12,1%; +7,2% per quelle con maggiore capacita’ di spesa). a dicembre il rallentamento dell’inflazione in termini tendenziali e’ dovuto prevalentemente alla decelerazione dei prezzi di abitazione, acqua, elettricita’ e combustibili (da +56,6% a +54,5%), dei trasporti (da +6,9% a +6,2%) e dei prodotti alimentari e bevande analcoliche (da +13,6% a +13,1%) (prospetto 2 e figura 2); tale dinamica e’ stata solo in parte compensata dall’accelerazione dei prezzi di ricreazione, spettacoli e cultura (che passano da +2,3% a +3,4%), dei mobili, articoli e servizi per la casa (da +7,5% a +7,8%), dei servizi ricettivi e di ristorazione (da +7,9% a +8,1%), di altri beni e servizi (da +3,3% a +3,5%) e dalla flessione meno ampia dei prezzi delle comunicazioni (da -2,1% a -1,3%). scomponendo il tasso di inflazione nella somma dei contributi dovuti alle singole divisioni, l’impatto piu’ ampio sulla crescita tendenziale dell’indice generale dei prezzi al consumo deriva dai prezzi di abitazione, acqua, elettricita’ e combustibili (5,975 punti percentuali) e dei prodotti alimentari e bevande analcoliche (2,422); minore quello dei prezzi dei trasporti (0,904), dei servizi ricettivi e di ristorazione (0,760) e di mobili, articoli e servizi per la casa(0,625). l’unico contributo negativo e di modesta entita’ e’ quello dei prezzi delle comunicazioni (-0,035)”.

 

MILLEPROROGHE: LE RICHIESTE DI CONFAGRICOLTURA A COMMISSIONI AFFARI COSTITUZIONALI E BILANCIO SENATO 

366 – roma (agra press) – un comunicato stampa rende noto che: “la direzione data dal governo al nuovo decreto milleproroghe e’ quella giusta ma ci sono alcuni ulteriori interventi che confagricoltura ritiene siano fondamentali per le aziende del settore primario. sono sei le proroghe che il direttore generale della confederazione, annamaria BARRILE, ha richiesto di inserire nel decreto-legge durante l’audizione presso le commissioni riunite affari costituzionali e bilancio del senato. la prima serve a scongiurare il dimezzamento dell’aliquota agevolata prevista dalla misura transizione 4.0 di cui confagricoltura chiede la proroga anche per l’anno in corso. un provvedimento necessario per continuare a incentivare la propensione agli investimenti delle imprese agricole nel percorso di transizione tecnologica ed ambientale. di fondamentale importanza per la filiera e’ anche la proroga al 2023 dell’applicazione della compensazione del 9,5% sul calcolo dell’iva per le cessioni di bovini e suini vivi per sostenere due comparti particolarmente colpiti dalla crisi. quest’anno scade l’incentivo stabilito in legge di bilancio 2020 per il triennio 2020-2022 destinato agli investimenti in colture arboree pluriennali come oliveti, vigneti e frutteti. trattandosi di colture caratterizzate da rese che richiedono almeno tre anni di tempo, confagricoltura chiede che gli incentivi in favore delle imprese agricole soggette alla determinazione del reddito d’impresa, vengano rinnovati anche per il prossimo triennio. il settore primario e’ particolarmente preoccupato anche dalla scadenza della proroga relativa ai certificati di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari. confagricoltura chiede l’estensione fino al 30 giugno 2023 della validita’ dei certificati in scadenza nel 2022 per garantire al sistema della formazione il tempo necessario a smaltire il grande numero di autorizzazioni in attesa di rinnovo. durante il periodo piu’ duro della pandemia la validita’ dei certificati e’ stata prorogata per scongiurare gli assembramenti che si sarebbero creati con lo svolgimento in presenza dei corsi di formazione. la proroga e’ poi proseguita con lo slittamento del termine dello stato di emergenza sanitaria, determinando cosi’ un accumulo delle autorizzazioni, nel frattempo, andate a naturale scadenza. la confederazione chiede, inoltre, la proroga delle misure di sostegno per il comparto olivicolo anche per l’annualita’ 2023 alla luce degli effetti devastanti del batterio della xylella fastidiosa. effetti che rischiano di vanificare la spinta all’acquisto dei terreni agricoli come incentivo alla ripresa dei territori colpiti dall’evento calamitoso. una ripresa necessaria per scongiurare l’abbandono di intere aree che non risultino piu’ economicamente produttive. la modifica suggerita da confagricoltura ha come obiettivo anche una ricomposizione fondiaria che permetta di raggiungere una dimensione media aziendale sostenibile. problema particolarmente sentito nei territori maggiormente interessati dal batterio, come il salento, spesso caratterizzati da un eccessivo frazionamento delle superfici, che in molti casi (circa l’80%) non superano i 2 ettari di estensione aziendale. infine, confagricoltura richiede la proroga della revisione delle macchine agricole per i veicoli immatricolati entro il 31 dicembre 1983 e attualmente obbligati al rinnovo entro il 30 giugno 2021. la proroga dell’obbligo e’ necessaria per due ragioni: l’impossibilita’ di rispettare la scadenza a causa della mancanza del quadro di riferimento; l’impatto organizzativo ed economico che il nuovo adempimento puo’ avere sulle imprese.”.

 

CESENA: CONFAGRICOLTURA, MATTEO BRUNELLI ELETTO PRESIDENTE 

345 – cesena (agra press) – passaggio di consegne ai vertici della circoscrizione di cesena di confagricoltura, informa un comunicato di con fagricoltura cesena. il presidente marcello FILIPPI si e’ dimesso e al suo posto e’ stato eletto matteo BRUNELLI, che assumera’ anche la vicepresidenza interprovinciale di confagricoltura forli-cesena e rimini. FILIPPI restera’ sia nel consiglio di circoscrizione che in quello interprovinciale. si tratta di un ricambio generazionale proiettato al futuro per dare modo alle giovani forze imprenditoriali di subentrare a chi ha gia’ dato tanto all’associazione, spiega il comunicato.

 

CORTE CONTI UE: IN EUROPA DAL 2004 ANCORA IN AUMENTO QUANTITA’ DI RIFIUTI PERICOLOSI 

356 – lussemburgo (agra press) – “la produzione di rifiuti pericolosi aumenta e l’ue non puo’ non affrontare la questione”, ha dichiarato eva LINDSTRÖM, membro della corte dei conti europea responsabile dell’analisi. “i metodi da preferire per occuparsi dei rifiuti pericolosi sono il riciclo e il recupero di energia. si dovrebbe ricorrere allo smaltimento solo come estrema risorsa. ciononostante, oltre il 50 % del totale dei rifiuti pericolosi dell’ue viene ancora smaltito. in questa analisi, abbiamo mostrato che prevenzione e trattamento dei rifiuti pericolosi sono tuttora difficoltosi, ma presentano anche delle opportunita’”. “il modo migliore di far fronte alla questione e’ in primo luogo far si’ che i rifiuti pericolosi non vengano prodotti. questo principio e’ stato una priorita’ dell’ue fin dal 1991. l’azione dell’ue e’ stata incentrata sull’influenzare il modo in cui gli operatori economici progettano e realizzano i prodotti, sul rendere chi inquina responsabile dei propri rifiuti e sul fornire ai consumatori migliori informazioni. nonostante tali iniziative, la quantita’ di rifiuti pericolosi prodotti nell’ue non sta calando”. lo rende noto un comunicato dell’ ufficio stampa della corte dei conti europea, che cosi’ prosegue: “i rifiuti pericolosi devono essere trattati in appositi impianti, conformemente a regole e requisiti di sicurezza rigidi. l’onere amministrativo e i maggiori costi per gli operatori economici che ne conseguono rendono concreto il rischio di traffico illecito: gli stessi operatori non dichiarano i rifiuti prodotti come pericolosi e li scaricano abusivamente o li spediscono altrove in violazione della normativa. la corte sottolinea che classificare e tracciare adeguatamente i rifiuti pericolosi aiuterebbe a prevenire trattamenti impropri e scorciatoie illecite, pur rilevando che i rifiuti pericolosi vengono classificati in modi differenti negli stati membri. secondo la corte, inoltre, la commissione europea potrebbe intensificare i propri sforzi per armonizzare la normativa ue applicabile. allineare i registri elettronici nazionali dei rifiuti pericolosi al registro europeo previsto per la spedizione dei rifiuti aiuterebbe a tracciarli con maggiore efficacia durante tutto il loro ciclo di vita. idealmente, i rifiuti pericolosi dovrebbero essere preparati per essere riutilizzati o riciclati. tuttavia, la maggior parte di tali rifiuti non e’ adatta al riutilizzo e il riciclo e’ limitato da impedimenti tecnici e dalla mancanza di opportunita’ di mercato per i rifiuti riciclati. nell’analisi, la corte evidenzia che migliorare le tecnologie e la capacita’ di riciclo creerebbe diverse possibilita’: ad esempio, recuperare le materie prime critiche dalle apparecchiature elettroniche e da altri rifiuti sosterrebbe l’autonomia strategica dell’ue. il traffico illecito e lo scarico abusivo dei rifiuti pericolosi continuano a essere attivita’ lucrative: secondo alcune stime, i ricavi annuali si attestano tra 1,5 e 1,8 miliardi di euro per il solo traffico illecito. i casi individuati, le indagini e le azioni penali sono rari, e le sanzioni sono modeste. il ricorso alla digitalizzazione per meglio tracciare i rifiuti pericolosi e contrastare le false dichiarazioni, oltre a un sistema di sanzioni piu’ dissuasivo, potrebbe limitare le possibilita’ di praticare il traffico illecito. anche un divieto su tutte le spedizioni di rifiuti da smaltire, proposto dalla commissione nel 2021, potrebbe contribuire a contenere tale tipo di traffico”.

 

INCONTRO LOLLOBRIGIDA E ORDINI PROFESSIONALI AGRARIA CON PERITI AGRARI, AGRONOMI, AGROTECNICI 

337 – roma (agra press) – “nella mattinata di oggi si e’ svolto presso il ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste un incontro tra il ministro francesco LOLLOBRIGIDA e l’associazione ‘professioni italiane’, che raggruppa i consigli nazionali degli ordini, collegi e federazioni aderenti al comitato unitario professioni ed alla rete professioni tecniche, alla presenza dell’onorevole marta SCHIFONE (fdi), capo dipartimento di fratelli d’italia per le libere professioni”. lo rende noto un comunicato stampa del masaf, che cosi’ prosegue: “al centro dell’incontro a cui erano presenti i rappresentanti dei dottori agronomi e forestali, dei periti agrari, dei tecnologi alimentari e degli agrotecnici, un focus sul mondo delle professioni tecniche e sul loro coinvolgimento nella definizione delle politiche di sviluppo del settore agroalimentare e dei territori, con supporto tecnico all’attivita’ del masaf. il ministro LOLLOBRIGIDA ha ribadito l’importanza del ruolo svolto dai soggetti presenti all’incontro e l’opportunita’ di attivare tutte le necessarie sinergie per un’azione quanto piu’ partecipata e coordinata in ambito agricolo e agroalimentare, nell’ottica di una sussidiarieta’ che assume cosi’ una portata centrale. il titolare del masaf ha sottolineato ancora una volta il valore strategico della collaborazione dei diversi dicasteri coinvolti sui dossier di comune competenza, anche nella direzione di un maggiore coinvolgimento degli enti incontrati oggi”. “e’ nostra precisa volonta’ coltivare con interlocutori come quelli ricevuti oggi al masaf una relazione continua, anche per dare sempre piu’ forza alle filiere nazionali. questo dialogo permanente ci portera’ a coinvolgere ancora di piu’ questi ordini professionali, continuando nel solco del cambio di paradigma che abbiamo impresso alle politiche portate avanti dal ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste”, ha concluso il ministro LOLLOBRIGIDA.

 

CINGHIALI: ISPRA, 1,5 MLN CAPI STIMATI IN 2021 ABBATTIMENTI +45% IN SETTE ANNI DANNI PER 120 MLN 

295 – roma (agra press) – sono stati presentati al convegno di viterbo di confagricoltura i risultati dell’indagine nazionale di ispra sulla gestione del cinghiale in italia nel periodo 2015-2021. “nel periodo 2015-21 il prelievo di cinghiale e’ aumentato del 45%: in media sono stati abbattuti circa 300.000 cinghiali all’anno (di cui 257.000 in caccia ordinaria e 42.000 in interventi di controllo faunistico). nello stesso periodo, gli importi annuali dei danni all’agricoltura sono oscillati tra 14,6 e 18,7 milioni di euro, con una media annuale pari a oltre 17 milioni. nei sette anni dello studio l’86% degli abbattimenti di cinghiale (circa 1,8 milioni di animali) e’ avvenuto in attivita’ di caccia ordinaria e il restante 14% (circa 295.000 animali) in attivita’ di controllo faunistico. il 30% del prelievo totale (circa 630.00 mila animali) e’ stato realizzato in toscana e sono sette le regioni che hanno prelevato oltre un milione di animali nel periodo 2015-2021 (toscana, emilia-romagna, piemonte, lazio, umbria, liguria e marche), per un complessivo 73% del prelievo totale. il 38% dell’attivita’ di controllo faunistico stata realizzata all’interno delle aree protette nazionali e regionali, la restante parte (circa 184.000 animali) in territorio non protetto. le regioni piu’ colpite dai danni da cinghiale sono risultate abruzzo e piemonte con, rispettivamente, circa 18 e 17 milioni di € nel periodo considerato. altre tre regioni hanno fatto registrare oltre 10 milioni di € di danni: toscana, campania e lazio. solo nella provincia autonoma di bolzano non si rilevano danni all’agricoltura, in relazione alla distribuzione ancora molto limitata del cinghiale in questo contesto”, informa il comunicato ispra. maggiori informazioni qui https://bit.ly/3X8ByOn

 

CINGHIALI: CONFAGRICOLTURA, IN 7 ANNI DANNI AD AGRICOLTURA PER 120 MLN NECESSARIO CAMBIO DI PASSO 

266 – viterbo (agra press) – “‘in italia e’ necessario un cambio di passo nella gestione di alcune specie di fauna selvatica. un nuovo modello che tenga insieme gli interessi delle imprese agricole e la tutela ambientale oggi e’ possibile’. e’ questo il messaggio che il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, lancia dal convegno ‘fauna selvatica e territori: conoscere per gestire’, organizzato a viterbo dalla confederazione e l’ente produttori di selvaggina (eps)”. lo rende noto un comunicato di confagricoltura, che prosegue: “l’incontro e’ servito per ribadire la vicinanza delle due organizzazioni al settore faunistico-venatorio che eps rappresenta con ben 2.700 istituti faunistici e 5.000 soci, gestori di una superficie di 1 milione di ettari su tutto il territorio nazionale. sono stati presentati i dati elaborati da ispra sulla diffusione del cinghiale, con un focus specifico sulle conseguenze che la proliferazione della specie ha sul lavoro delle imprese agricole. la non adeguata gestione di alcune specie selvatiche ha molteplici conseguenze. a partire dalla diffusione di epizoozie che possono avere gravi effetti sulle attivita’ economiche del settore primario, come recentemente accaduto proprio con la peste suina africana (psa) in varie aree dello stivale. alcuni passi in avanti sono stati comunque fatti. come gli importanti interventi presenti nella legge di bilancio 2023 ottenuti grazie all’attenzione del ministro dell’agricoltura e della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA. confagricoltura ritiene, pero’, che siano necessari interventi piu’ specifici su alcuni aspetti che interessano direttamente le aziende agricole: una migliore gestione del periodo di apertura della caccia, la previsione di un maggiore selezione di alcune specie, e un piu’ efficace sistema di risarcimento dei danni. confagricoltura e eps auspicano un piano organico di interventi mirati che ponga fine alla diffusione fuori misura di alcuni esemplari di fauna selvatica anche in ambienti non caratteristici. le conseguenze sono molte: danni alla flora locale, marginalizzazione delle imprese agricole e abbandono di interi territori in particolare montani e collinari. il problema della diffusione non gestita dei cinghiali coinvolge direttamente gli agricoltori, ma ormai si tratta di un fenomeno che non riguarda piu’ soltanto il settore primario. basti pensare ai pericoli per l’incolumita’ pubblica nelle zone rurali ma anche nei pressi dei centri abitati. la corretta gestione della fauna selvatica chiama tutta la societa’ civile ad un lavoro condiviso. i dati ispra sulla presenza del cinghiale in italia nel periodo 2015-2021: in italia si conta un milione e mezzo di esemplari di cinghiale. una proliferazione altissima la quale si sono messe in campo campagne di selezione cresciute in sette anni del 45%. l’ispra segnala che gli abbattimenti sono stati circa 300.000 all’anno (di cui 257.000 in caccia ordinaria e 42.000 in interventi di controllo faunistico). il 30% dei contenimenti totali e’ stato effettuato in toscana. ingenti i danni all’agricoltura con una media annuale di oltre 7 milioni di euro. la stima complessiva e’ risultata di poco inferiore a 120 milioni di euro di danni per un totale di oltre 105.000 casi. le regioni piu’ colpite sono abruzzo e piemonte con, rispettivamente, circa 18 e 17 milioni di euro nel periodo considerato. altre tre regioni hanno fatto registrare oltre 10 milioni di danni all’anno: toscana, campania e lazio”.

 

PRODUZIONE INDUSTRIALE: ISTAT, A NOVEMBRE 2022 -0,3% SU OTTOBRE PER ALIMENTARE -3,9% SU BASE ANNUALE 

269 – roma (agra press) – “a novembre 2022 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dello 0,3% rispetto a ottobre. nella media del trimestre settembre-novembre il livello della produzione diminuisce dell’1,0% rispetto ai tre mesi precedenti. l’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale solo per i beni strumentali (+0,1%) mentre cala per l’energia (-4,5%), i beni di consumo (-0,4%) e i beni intermedi (-0,3%). corretto per gli effetti di calendario, a novembre 2022 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 3,7% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 come a novembre 2021). crescono solo i beni strumentali (+1,8%); diminuiscono, invece, i beni di consumo (-2,6%), i beni intermedi (-5,2%) e in misura molto marcata l’energia (-16,2%). tra i settori di attivita’ economica che registrano variazioni tendenziali positive (su base annuale) si segnalano la fabbricazione di mezzi di trasporto e la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+7,3% per entrambi i settori), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+6,4%) e la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (+2,4%). le flessioni piu’ ampie si registrano nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-17,1%), nell’industria del legno, della carta e della stampa (-10,8%) e nella fabbricazione di prodotti chimici (-8,6%). per le industrie alimentari, delle bevande e del tabacco si registra un -3,9%”, informa l’istat. il testo integrale della nota istat disponibile qui https://bit.ly/3k8Yled

 

PREZZI AGRICOLI: D’ERAMO (MASAF), CON AUMENTI MEDI DEL 24% PRIORITA’ E’ SOSTENERE SETTORE STRATEGICO 

257 – roma (agra press) – “le stime sui prezzi agricoli in ue diffuse dall’eurostat restituiscono la misura dei rincari con cui il settore primario sta facendo i conti. fra il 2021 e il 2022 in europa i prezzi sono aumentati in media del 24%, con aumenti piu’ elevati per cereali (+45%), uova (+43%) e latte (+31%). rincari ancora piu’ pesanti per i prezzi di fertilizzanti e ammendanti che hanno fatto registrare un +87% e i costi dell’energia a +59%”. lo ricorda il sottosegretario di stato all’agricoltura, alla sovranita’ alimentare e foreste, luigi D’ERAMO nel commentare i dati pubblicati dall’eurostat, che prosegue: “conflitto in ucraina, siccita’, costo dell’energia e pressioni inflazionistiche le principali cause degli aumenti dei prezzi. pur spendendo di piu’ inoltre, come evidenziato dall’istat, le famiglie italiane comprano meno, e spesso sono costrette a scegliere anche prodotti con prezzi piu’ bassi ma di minore qualita’. con cio’ che ne consegue per la salute. nostra priorita’ e’ sostenere un settore strategico della nostra economia e della vita di tutti noi e che le nostre filiere non siano colpite anche da speculazioni”.

 

SICUREZZA SUL LAVORO: PRIMO INCONTRO TAVOLO CON MINISTRI, SINDACATI, ASSOCIAZIONI DATORIALI 

282 – roma (agra press) – si e’ svolto al ministero del lavoro e delle politiche sociali il primo incontro del tavolo sulla sicurezza sul lavoro, informa il ministero con un comunicato. la ministra marina CALDERONE insieme ai colleghi di governo giuseppe VALDITARA (istruzione e merito), paolo ZANGRILLO (pubblica amministrazione) e orazio SCHILLACI (salute) hanno incontrato i principali interlocutori sociali – inail, ispettorato nazionale del lavoro, associazioni datoriali e sindacali – con l’obiettivo di condividere una strategia trasversale in materia di sicurezza e salute sul lavoro. “su temi come questo dobbiamo agire subito con una progettualita’ comune, riflettendo sui rischi specifici per settore, implementando la strategia nazionale di prevenzione e protezione”, ha affermato CALDERONE.