Notizie in Pillole dal 20 aprile 2023 al 26 aprile 2023 (fonte: Agra press)

 

CONFAGRICOLTURA, COSTRUIRE SISTEMA AGROINDUSTRIALE SOLIDO PER RENDERE UCRAINA PARTNER STRATEGICO UE 

4300 – roma (agra press) – “confagricoltura ha preso parte stamani alla conferenza bilaterale per la ricostruzione dell’ucraina. a intervenire per la confederazione il componente di giunta nicola CILENTO, che ha fornito un quadro dell’organizzazione agricola piu’ antica d’italia e analizzato la situazione del settore primario in relazione al conflitto in atto da ormai piu’ di un anno”. lo rende noto un comunicato della confagricoltura. “l’aggressione russa all’ucraina ha spinto le istituzioni europee a dare maggiore priorita’ al processo di integrazione. in questo iter, l’ucraina rappresenta un paese dal grande impatto agricolo e demografico, capace, solo con il proprio ingresso nell’ue, di ridisegnare la geografia dell’unione, dispiegando un peso politico di elevata caratura e obbligando, a suo tempo, a rivedere interamente la pac, ridimensionando il quadro finanziario pluriennale europeo”, ha affermato CILENTO. “la guerra ha generato una grave destabilizzazione a livello di sicurezza alimentare globale, viste le ingenti quantita’ di grano e semi oleosi che l’ucraina esportava in tutto il mondo, ponendola al terzo posto a livello internazionale per export agricolo”, evidenzia il comunicato, nel ricordare che “dopo lo scoppio del conflitto, la ratifica dell’accordo del mar nero siglato sotto l’egida dell’onu ha rappresentato un passaggio significativo per la sicurezza alimentare, evitando una crisi che avrebbe spinto alla fame gran parte del continente africano”. “un investimento mirato sull’agroindustria ucraina permetterebbe l’esportazione di materie trasformate, evitando disequilibri di offerta produttiva di alcune materie prime come il mais, il grano o i semi oleosi. inoltre, investire sull’agroindustria del paese significherebbe generare valore aggiunto in loco e favorire l’occupazione”, ha spiegato CILENTO. “la realizzazione di un sistema agroindustriale solido renderebbe l’ucraina un partner strategico per gli stati membri, che importerebbero prodotti gia’ trasformati senza dazi interni, evitando cosi’ di creare un pericoloso disequilibrio nel mercato interno”, sottolinea il comunicato. “la sospensione da parte dell’ue dei dazi sui prodotti agricoli importati dall’ucraina ha comportato un precedente con cui il paese si e’ insediato, nel giro di un anno, al terzo posto tra i fornitori di prodotti agricoli per l’europa. per questo, alcuni stati membri dell’est europeo hanno posto in essere degli accordi per non collocare i prodotti agricoli sul proprio territorio, evitando cosi’ gravi squilibri di mercato nazionale”, ha ricordato CILENTO. “e’ rilevante il ruolo dell’ucraina per supplire alla carenza di materie prime, tra cui i fertilizzanti, originariamente importati in massa dalla russia. nel processo di ricostruzione, il paese potrebbe pertanto sviluppare un sistema di produzione dei fertilizzanti utile a ridurre la dipendenza europea dai paesi terzi, fra cui la russia”, aggiunge il comunicato, che conclude: “il percorso di adesione all’ue portato avanti dalle istituzioni europee mostra un elevato livello di fiducia e una propensione ad assicurare un futuro piu’ certo ai cittadini ucraini. l’ucraina rappresenta in questo momento storico un baluardo della democrazia e, come tale, deve essere preservato nelle sue fondamenta, garantendo al contempo una transizione rapida e irreversibile verso il sistema ue, sviluppando un progresso agroindustriale capace di salvaguardare e valorizzare la vocazione esportatrice del paese”.

 

IL GRANO, STRUMENTO DI POTERE DA TEMPO IMMEMORABILE, SCRIVE “LE FIGARO” 

4279 – parigi (agra press) – il conflitto in ucraina ha riportato di attualita’ una vecchia realta’, scrive “le figaro”: sin dall’antichita’, il commercio del grano struttura le relazioni internazionali e la vita dei regimi. mosca, primo esportatore internazionale dal 2016 con una produzione di 80 milioni di tonnellate, pari al 10% della prouzione mondiale, ne ha fatto, da un anno, una delle sue armi di guerra. l’attacco all’ucraina ha provocato un profondo caos sui mercati mondiali. grazie a dei corridoi che hanno assicurato la circolazione dei cereali ucraini, il peggio e’ stato evitato: la sicurezza alimentare e la pace sociale dei stati importatori piu’ fragili e’ stata preservata. nei paesi occidentali il problema principale – continua “le figaro” – e’ per alcuni, come la francia, l’inflazione alimentare, per altri, come i paesi dell’est vicini all’ucraina, il crollo dei prezzi dei cereali causato dall’afflusso di prodotto ucraino rimasto bloccato per questioni logistiche. a tutte queste situazioni, a livello nazionale o europeo, si tenta di reagire con aiuti piu’ o meno di emergenza. ma secondo “le figaro”, che cita a sostegno il testo “geopolitica del grano” di sebastien ABIS, di cui e’ appena uscita una versione aggiornata, bruxelles non potra’ uscire dai conflitti che la situazione attuale sta seminando se non utilizzando una visione politica della sua produzione cerealicola. rappresentando il 20% delle calorie consumate nel mondo, il grano resta, come 2000 anni fa, una delle leve della sovranita’ piu’ potenti, conclude “le figaro”.

 

26 APRILE A ROMA CONFERENZA SU RICOSTRUZIONE UCRAINA CON MELONI, TAJANI E SALVINI 

4290 – roma (agra press) – si tiene oggi 26 aprile nella capitale la conferenza bilaterale per la ricostruzione dell’ucraina con il presidente del consiglio giorgia MELONI, i vice presidenti antonio TAJANI (fi) e matteo SALVINI (lega), i ministri giancarlo GIORGETTI (lega) e adolfo URSO (fdi). in rappresentanza di kiev, il primo ministro denys SHMYHAL ed il titolare degli esteri dmytro KULEBA tra gli altri. il ministro degli esteri TAJANI ha sottolineato che “la ricostruzione e’ parte fondamentale dell’azione di vicinanza che noi italiani, noi europei, vogliamo concretamente dimostrare all’ucraina. e’ un passo importante perche’ l’ucraina sara’ parte importante dell’ue e del mercato unico. e’ giusto quindi che si inizi a lavorare. la ricostruzione inizia ora e noi vogliamo essere in prima fila, ponendone le basi”. secondo la vicepresidente della banca europea per gli investimenti gelsomina VIGLIOTTI “sono necessari 14 miliardi di dollari per le priorita’ piu’ urgenti dell’ucraina nel 2023”.

 

EMISSIONI INDUSTRIALI: CONFAGRICOLTURA, BENE VOTO COMAGRI PE CHE ESCLUDE STALLE DA NORME REVISIONE 

4311 – roma (agra press) – “con il voto di ieri sono state accolte le richieste di confagricoltura a difesa del comparto zootecnico, escludendo gli allevamenti bovini dagli obblighi derivanti dalla direttiva sulle emissioni industriali ed eliminando ogni ulteriore aggravio per gli allevatori di suini e pollame”, afferma il presidente dell’organizzazione, massimiliano GIANSANTI, dopo l’esito della commissione agricoltura del parlamento europeo sulla proposta di revisione della direttiva sulle emissioni industriali. ora il voto passera’ in commissione ambiente. “confagricoltura ha seguito il dossier da vicino, lavorando insieme al parlamento europeo e al copa cogeca, evidenziando l’insostenibilita’ dell’applicazione della direttiva sugli allevamenti, gia’ fortemente provati da molte difficolta’ che rischiano di compromettere irreversibilmente la produttivita’ delle imprese agricole italiane”, sottolinea il comunicato stampa di confagricoltura. “riteniamo assurdo ed infondato paragonare gli allevamenti alle attivita’ industriali, dal momento che c’e’ un impegno forte da parte del mondo zootecnico nel dare una risposta ad una sempre maggiore richiesta di attenzione verso l’ambiente. l’italia primeggia sul fronte delle tecnologie innovative e della sostenibilita’, come peraltro dimostrano i risultati ottenuti rispetto alle emissioni di ammoniaca e gas serra che, negli ultimi 30 anni, si sono ridotte rispettivamente del -24% e -12% (fonte ispra)”, ha concluso GIANSANTI.

 

EMISSIONI INDUSTRIALI: DE CASTRO (S&D), POSIZIONE COMAGRI UE ESCLUDE BOVINI DA OBBLIGO RIDUZIONE 

4260 – bruxelles (agra press) – “il voto di oggi ribadisce il nostro supporto a difesa del settore agricolo, escludendo gli allevamenti bovini dagli obblighi derivanti dalla direttiva sulle emissioni industriali, ed eliminando ogni ulteriore onere per gli allevatori di suini e pollame”, afferma paolo DE CASTRO, relatore per il gruppo s&d in commissione agricoltura del parlamento europeo, commentando il voto della comagri (36 a favore, 8 contrari e 2 astenuti) sulla proposta di revisione della direttiva sulle emissioni industriali. “condividiamo pienamente l’obiettivo dell’esecutivo ue di ridurre i gas serra e l’inquinamento ma gli obblighi di sottomettersi a un regime di autorizzazioni e a implementare pratiche produttive sempre piu’ stringenti derivanti da questa proposta, rischiano di mettere a repentaglio la sostenibilita’ dei nostri allevamenti, soprattutto quelli di minori dimensioni”, prosegue l’eurodeputato pd, che aggiunge: “sarebbe non solo tecnicamente errato paragonare le emissioni della zootecnia, in particolare bovina, alle emissioni industriali, ma anche scientificamente infondato”. gli allevamenti suinicoli ed avicoli gia’ oggi assoggettati alla direttiva “beneficeranno di un sistema semplificato, che obbliga tutti gli stati membri a rilasciare le autorizzazioni necessarie entro 6 mesi dalla richiesta, garantendo adeguati livelli di concorrenza a livello europeo”, spiega DE CASTRO, nel concludere che: “grazie al lavoro della commissione agricoltura abbiamo bilanciato una proposta che non prendeva sufficientemente in considerazione la dimensione sociale ed economica delle nostre stalle e dei nostri allevamenti. ora la palla passa alla commissione ambiente, che dovra’ prendere in dovuta considerazione il testo approvato oggi, quando votera’ la propria posizione a fine maggio”.

 

G7: LOLLOBRIGIDA, PROSSIMO ANNO PRESIDENZA ITALIANA ALL’ALTEZZA DELLE SFIDE 

4249 – roma (agra press) – “‘il g7 di miyazaki, organizzato dal giappone, rappresenta una solida base per garantire un equilibrio nei rapporti internazionali. il prossimo anno l’italia avra’ l’onore e la responsabilita’ di guidare il g7 dei ministri dell’agricoltura. lavoreremo per essere all’altezza delle sfide su innovazione, ricerca, investimento su giovani, sostenibilita’ ambientale, economica e sociale’, ha detto il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste francesco LOLLOBRIGIDA , intervenendo in conferenza stampa a miyazaki, in chiusura del g7 che si e’ tenuto il 22 e 23 aprile in giappone”. lo rende noto un comunicato del ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste. “‘ho apprezzato molto i giovani dei licei agrari che hanno avuto la capacita’ di trasmettere, con le loro parole e con i loro sguardi, la volonta’ di proseguire la tradizione dei loro antenati. allo stesso tempo, pero’, sono in grado di coniugare questo obiettivo con lo sviluppo di quelle tecnologie che possono garantire maggiori produttivita’ e sostenibilita’, e mantenere alto lo standard di cibi e alimentazione. tante le imprese giapponesi che ci hanno rappresentato elevati livelli di qualita’, sviluppo, ricerca, attenzione e promozione di prodotti di eccellenza’, ha aggiunto il ministro. “e’ emersa la volonta’ di continuare a lavorare al fianco dell’ucraina, come abbiamo fatto fino ad ora con grande compattezza, per renderla di nuovo libera. siamo pronti a ricostruire quello che l’aggressione russa ha distrutto, sradicando gli elementi di una realta’ che viaggiava verso una crescita economica. auspico, infine, che in occasione del prossimo g7 potremo dare una risposta operativa al progresso economico delle nazioni in via di sviluppo. l’africa ha territori che avrebbero grandi potenzialita’ ma che nel tempo sono stati mal sfruttati e le popolazioni che li abitano non sono state messe in condizione di utilizzarli a pieno per creare ricchezza. non possiamo piu’ permettere che i popoli di quei paesi siano costretti ad emigrare a causa della poverta’. l’emigrazione deve essere una libera scelta, non una necessita’ per sopravvivere alla fame”, ha detto LOLLOBRIGIDA.

 

CONFAGRICOLTURA E ASSOVERDE CREANO KEPOS ASSOCIAZIONE PER PROMUOVERE SOSTENIBILITA’ VERDE IN ITALIA 

4244 – roma (agra press) – “agire concretamente per la salute e il benessere della comunita’ locale, diffondendo una cultura della sostenibilita’ ambientale attraverso la pubblicazione del libro bianco del verde, promuovere il pieno sviluppo di attivita’ finalizzate alla coesione sociale, alla crescita civile e culturale e al miglioramento della qualita’ della vita dei cittadini. questi gli obiettivi principali di ke’pos, la neonata associazione del terzo settore, fortemente voluta da confagricoltura e assoverde”. lo rende noto un comunicato congiunto di confagricoltura e assoverde, che prosegue: “e’ stato nominato presidente, per i prossimi quattro anni, l’imprenditore francesco MACCAZZOLA, al vertice di ‘floricoltura san donato milanese – grandi trapianti’. sara’ affiancato dai vicepresidenti francesco FERRINI, ordinario del dipartimento di scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali (dagri) dell’universita’ di firenze, e alberto GIUNTOLI, paesaggista e componente del comitato nazionale sviluppo verde pubblico del ministero dell’ambiente. eletti consiglieri grazia FRANCESCATO, carlo GAUDIO, piero MASTROBERARDINO, fabio ernesto RAPPO, rosario RASIZZA e donato ROTUNDO. ‘con kepos – spiega il presidente MACCAZZOLA – intendiamo, moltiplicare l’impegno che ci siamo assunti con la pubblicazione di due edizioni del libro bianco del verde, dedicandoci ancora di piu’ a promuovere lo sviluppo della cultura ambientale e della sostenibilita’. continueremo a coinvolgere istituzioni, tecnici, professionisti e volontari per generare nuova conoscenza basata su evidenze scientifiche. il nostro obiettivo e’ quello di proseguire in questo processo virtuoso in grado, da un lato di far crescere la consapevolezza e l’informazione nei cittadini, dall’altro di promuovere progetti, interventi e servizi concreti per tutelare il patrimonio culturale e del paesaggio, valorizzando il verde urbano ed extra-urbano. proponiamo un percorso di formazione universitaria e post-universitaria, iniziative turistiche di interesse sociale e culturale, in raccordo con il mondo della scuola e della formazione e le pubbliche amministrazioni’.”.

 

G7 AGRICOLTURA: LOLLOBRIGIDA INCONTRA MINISTRI GIAPPONE GERMANIA, CANADA, REGNO UNITO, FRANCIA, USA 

4220 – roma (agra press) – “nell’attuale presidenza giapponese del g7 agricoltura abbiamo trovato un riferimento di qualita’. la qualita’ per l’italia e’ l’elemento piu’ importante. un elemento che puo’ diventare ulteriore ricchezza per i nostri popoli ma anche per far crescere quei paesi piu’ deboli, che hanno disponibilita’ di risorse ma non sanno come utilizzarle. in futuro per garantire la sicurezza alimentare non potremo rinunciare alla qualita’”, ha dichiarato in un comunicato il ministro dell’agricoltura, francesco LOLLOBRIGIDA, incontrando a miyazaki il suo omologo giapponese tetsuro NOMURA, prima dell’inizio dei lavori del g7. “sia in termini ambientali sia economici, dobbiamo potenziare ricerca e innovazione. auspico che italia e giappone possano sviluppare ancora di piu’ una fattiva collaborazione in questi campi, anche per aiutare le nazioni piu’ deboli. i prodotti giapponesi, anni dopo fukushima, non sono piu’ radioattivi. l’italia e’ pronta a dare il suo contributo su questo tema, cercando di sensibilizzare anche quegli stati ue meno convinti. sono certo, inoltre, che i ministri della salute italiano e giapponese, nel prossimo bilaterale in programma a maggio a parigi, troveranno l’accordo per rimuovere il divieto di esportazione di carni, imposto dal giappone dopo l’insorgere della peste suina africana”, ha aggiunto LOLLOBRIGIDA. “prima del g7 agricoltura di miyazaki, ho avuto anche l’opportunita’ di confrontarmi con i colleghi del canada, marie claude BIBEAU, della germania, cem OZDEMIR, del regno unito, trudy HARRISON, e del giappone, testuto NOMURA, per rispondere agli attuali fabbisogni e per ragionare su misure concrete per la crescita sostenibile della produttivita’ del settore agroalimentare. con BIBEAU, che presiedera’ la conferenza annuale della fao di roma il prossimo luglio, un confronto su strategie per la sicurezza alimentare, ribadendo la posizione italiana: no ad alimenti standardizzati, si’ al cibo di qualita’ per tutti. con il ministro tedesco cem OZDEMIR abbiamo confermato il sostegno comune alle misure ue a favore dell’ucraina. situazione commerciale post-brexit, contrasto ai falsi prodotti italiani e difesa delle indicazioni geografiche: su questi temi registriamo sincera collaborazione con la viceministra per l’ambiente e territorio trudy HARRISON, durante l’incontro di oggi a miyazaki. infine, con il presidente ifad alvaro LARIO abbiamo discusso delle prospettive di collaborazione in vista della presidenza italiana del g7 nel 2024”, ha dichiarato LOLLOBRIGIDA. “anche con il ministro francese marc FESNEAU e con il segretario di stato usa tom VILSACK, abbiamo avuto modo di rinnovare lo spirito di amicizia e collaborazione tra le nostre nazioni. affrontare la crisi alimentare e farsi trovare pronti alle sfide del futuro: e’ questo l’obiettivo che ho condiviso con i colleghi, prima del g7. l’italia e’ pronta ad elaborare una strategia di produzione sostenibile ma ancora di qualita’”, ha concluso il ministro.

 

COVID-19: CORTE CONTI UE, AIUTI A CATENE APPROVVIGIONAMENTO AGRICOLO UTILI MA NON ABBASTANZA MIRATI 

3982 – lussemburgo (agra press) – l’ue ha prontamente reagito alla minaccia che la pandemia di covid-19 ha rappresentato per le catene di approvvigionamento agricolo, secondo una relazione pubblicata dalla corte dei conti ue (disponibile al link https://bit.ly/3oABhXV). le diverse misure approvate da bruxelles, per un totale di 712 milioni di euro, hanno contribuito a limitare le perturbazioni nel settore agroalimentare, ma in caso di crisi simili future, bisognerebbe concentrare gli aiuti sui settori e sugli agricoltori che ne hanno piu’ bisogno. nel caso della pandemia, osserva la corte dei conti, “molti paesi, tra cui polonia, romania, grecia, italia e spagna, hanno aiutato gli agricoltori di un determinato settore indipendentemente dalle perdite subite”.inoltre, in alcuni casi, gli aiuti di stato hanno rischiato di produrre distorsioni alla concorrenza. “la crisi causata dalla covid-19 ha duramente colpito il settore agroalimentare europeo” ha dichiarato joelle ELVINGER, componente della corte dei conti europea responsabile dell’audit. “purtroppo, non e’ stata l’unica: anche la guerra di invasione russa in ucraina ha messo a dura prova la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare nell’ue. ci auguriamo che il nostro lavoro possa contribuire a migliorare le misure che verranno adottate in caso di future crisi per sostenere il settore agroalimentare e a renderle piu’ mirate”, ha concluso.

 

GIORNATA TERRA: CONFAGRICOLTURA, OCCASIONE IMPORTANTE PER RICORDARE IL RUOLO DEL SETTORE PRIMARIO 

4189 – roma (agra press) – “tutela della natura e sviluppo sostenibile, educazione ambientale, partecipazione fattiva di imprese e cittadini ad iniziative che promuovano la conoscenza e la consapevolezza dell’importanza di preservare il pianeta da squilibri ed abusi di un bene che non e’ inesauribile. e’ questa, per confagricoltura, l’obiettivo della giornata mondiale della terra, appuntamento annuale che si celebra il 22 aprile per far luce sulle questioni ecologiche piu’ urgenti come la crisi climatica, il riscaldamento globale e il consumo di suolo”. lo afferma un comunicato di confagricoltura, che prosegue: “il tema di quest’anno e’ ‘invest in our planet’. e gli agricoltori da sempre investono su questo bene vitale, sanno quale dono sia la terra e quante responsabilita’ comporti la sua coltivazione o, al contrario, il suo abbandono per le generazioni future – sottolinea l’organizzazione agricola -. il loro impegno e’ produrre cibo sano per tutti preservando le risorse naturali. i primi risultati del 7° censimento generale dell’agricoltura diffusi nel 2022 da istat registrano in italia una sau (superficie agricola utilizzata) di 12.535 mila ettari e una sat (superficie agricola totale) di 16.474 mila ettari. ‘l’innovazione digitale e quella genetica, come le tea, sono il supporto concreto per rendere i sistemi produttivi sempre piu’ sostenibili – ricorda il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI -. sono un valido aiuto nella lotta ai mutamenti climatici, consentono di ridurre il consumo di acqua, di produrre di piu’, e meglio, per una popolazione in continua crescita. occorre percio’ investire di piu’ in ricerca e innovazione, solo cosi’ sara’ possibile un sistema economico globale equo e sostenibile’. l’agricoltura fa dunque della sostenibilita’ il suo piu’ grande investimento: attraverso l’economia circolare ricicla di piu’ per produrre meno scarti inutili, riduce il consumo di acqua attraverso i sistemi di irrigazione a goccia per conservare questa risorsa in futuro, preserva la biodiversita’ avendo cura dei suoli e del paesaggio, custodendo i boschi e le foreste. sono infatti – sottolinea confagricoltura – oltre 700mila le imprese agricole attive sul territorio nazionale a garantire, con il loro lavoro quotidiano, la tutela del patrimonio boschivo e delle biodiversita’ colturali attraverso pratiche benefiche per l’ambiente e modelli di produzione sempre piu’ evoluti. lo dimostra il report di agricoltura100, il progetto che confagricoltura e reale mutua portano avanti da anni per la misurazione del livello di sostenibilita’ del settore primario. attraverso parametri specifici di valutazione e i risultati ottenuti, il report testimonia come sostenibilita’ ambientale e sociale siano centrali per piu’ della meta’ delle oltre 2.800 imprese coinvolte nell’indagine”.

 

DECRETO FLUSSI: EMILIA-ROMAGNA A GOVERNO, PER AGRICOLTURA E TURISMO SERVONO ALMENO 6MILA LAVORATORI 

4210 – bologna (agra press) – “in emilia-romagna occorre il triplo di lavoratori stranieri stagionali per i settori dell’agricoltura e per quello turistico-alberghiero”, informa un comunicato stampa della regione. “quelli assegnati dal dpcm ‘flussi’ del governo, poco piu’ di 2mila, sono insufficienti per le esigenze e, in base a quanto stimato dalle associazioni datoriali, tale quota soddisfa circa un quinto del fabbisogno espresso dal settore agricolo e da quello turistico-alberghiero. in una regione in cui il tasso di disoccupazione e’ pari al 5%, tanto da considerarsi fisiologico, le 2.095 persone assegnate sono largamente insufficienti ad affrontare sia la stagione agricola della raccolta, sia quella turistica, entrambe alle porte, mettendo in difficolta’ tanti altri settori. e’ in sintesi il cuore della richiesta scaturita dal patto per il lavoro e il clima, costituito da 60 realta’ rappresentative del sistema territoriale dell’emilia-romagna, che ha inviato una richiesta all’esecutivo dove si chiede che si intervenga, in sede di aggiornamento del decreto e, tenendo in considerazione le reali esigenze segnalate dal sistema imprenditoriale regionale, che si aumenti la quota di lavoratori stagionali dell’emilia-romagna. la richiesta e’ stata indirizzata ai ministri adolfo URSO (imprese e made in italy), marina elvira CALDERONE (lavoro e politiche sociali), francesco LOLLOBRIGIDA (ministro dell’agricoltura, sovranita’ alimentare e foreste), daniela SANTANCHE’ (turismo) e matteo PIANTENDOSI (interno). il tavolo esprime ‘preoccupazione anche in merito al rischio che aumenti in modo sensibile lo sfruttamento di persone costrette a vivere in clandestinita’ e, con esso, la pratica del lavoro nero e del caporalato, a scapito del lavoro regolare. a tal fine, il tavolo ritiene inoltre urgente lo stanziamento delle risorse da destinare agli enti locali per la realizzazione di tutti gli interventi utili a promuovere l’integrazione sociale e l’accesso ai diritti fondamentali’. il sistema emilia-romagna, inoltre, chiede lo scorrimento complessivo delle liste dei lavoratori stranieri non stagionali, rispetto ai quali, a seguito del click day dello scorso 27 marzo, le imprese emiliano-romagnole hanno avanzato 5mila richieste”. la regione e i firmatari del patto per il lavoro e per il clima esprimono “la piena disponibilita’ ad avviare un confronto con il governo, utile ad affrontare tali problematiche, attuando politiche per sostenere la qualita’ del lavoro in particolare nei settori caratterizzati da forte stagionalita’, individuando una soluzione strutturale agli ingressi che permetta una crescita sostenibile del sistema produttivo regionale e nazionale, promuovendo occupazione di qualita’ e rispetto della legalita’, contrastando con ogni mezzo il lavoro irregolare ed i fenomeni di grave sfruttamento lavorativo, anche attraverso la corretta applicazione dei contratti collettivi di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente piu’ rappresentative sul piano nazionale”.

 

GIANSANTI(CONFAGRICOLTURA) AL SUMMIT EIIS, MONDO DI OGGI HA BISOGNO DI FILIERE DEL CIBO INTELLIGENTI 

4202 – roma (agra press) – “‘un’agricoltura forte contribuisce anche alla solidita’ delle democrazie perche’ l’efficienza della sua produttivita’ garantisce lo stato di salute degli ecosistemi in cui i cittadini vivono’, ha detto il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, durante il suo intervento alla seconda edizione del vertice dell’european institute of innovation for sustainability (eiis), a roma”. lo rende noto un comunicato di confagricoltura. “le imprese agricole condividono con quelle dell’industria la principale delle sfide di oggi. siamo chiamati a pensare ad un nuovo modello produttivo, orientato verso filiere intelligenti che tengano insieme produttivita’ e sostenibilita’. ecco perche’, protagonisti di questa fase di grande cambiamento sono gli imprenditori professionali del settore, quelli che sanno esprimere competitivita’ sul mercato”, ha spiegato GIANSANTI. “il rinnovamento della filiera del cibo e’ un obiettivo reso ancora piu’ complesso dai cambiamenti climatici e dalle ripercussioni ambientali ed economiche che questi hanno sulle colture. ecco perche’ e’ fondamentale il contributo di tutti gli ambiti convolti nell’agroalimentare. compreso quello della ricerca scientifica”, evidenzia il comunicato. “finalmente si torna a parlare di genetica vegetale e animale. un discorso avviato in italia nella prima meta’ del ‘900 e che oggi, insieme alla rivoluzione digitale gia’ in corso, risulta centrale per selezionare produzioni che permettano di ridurre al massimo il consumo di risorse naturali”, ha concluso il presidente di confagricoltura.

 

ETICHETTATURA: COMMISSIONE UE PROPONE AGGIORNAMENTO NORME COMMERCIALIZZAZIONE AGROALIMENTARI 

4208 – bruxelles (agra press) – “oggi la commissione ue ha proposto di rivedere le vigenti norme che riguardano la commercializzazione di una serie di prodotti agroalimentari, quali frutta e verdura, succhi e confetture di frutta, miele, pollame o uova”, rende noto un comunicato, sottolineando che “le revisioni proposte dovrebbero aiutare i consumatori a operare scelte informate per una dieta piu’ sana e contribuire a prevenire gli sprechi alimentari”. le norme riguardano tra l’altro: l’etichettatura di origine, gli sprechi alimentari, gli imballaggi, i succhi di frutta, confetture e marmellate e le uova. riguardo all’etichettatura sono previste “norme piu’ chiare e obbligatorie per miele, frutta a guscio e frutta secca, banane mature, nonche’ frutta e verdura rifilate, trasformate e tagliate (come le foglie di insalata confezionate) – spiega il comunicato -. in caso di miscele, occorrera’ riportare sull’etichetta il o i paesi di origine. il fatto di elencare i paesi di origine consentira’ di aumentare la trasparenza per i consumatori, oltre a promuovere la produzione di questi prodotti nell’ue”. sul fronte del contrasto agli sprechi alimentari “le revisioni proposte – prosegue il comunicato – riguardano sia i rifiuti alimentari che quelli di imballaggio. ad esempio, per gli ortofrutticoli esteticamente meno attraenti (con difetti esterni, ma comunque adatti al consumo locale/diretto) venduti a livello locale e direttamente dai produttori ai consumatori e’ prevista una deroga dalle norme di commercializzazione. valorizzarne la freschezza potrebbe offrire ai consumatori maggiori opportunita’ di acquistare frutta e verdura fresca a prezzi piu’ accessibili e andare a vantaggio dei produttori attivi nelle filiere corte. lo stesso vale per alcuni prodotti colpiti da calamita’ naturali o da altre circostanze eccezionali, se il loro consumo e’ sicuro”. sugli imballaggi, la commissione ue pensa che “i prodotti destinati alla donazione potrebbero essere esentati dai principali requisiti di etichettatura. cio’ – sottolinea il comunicato – potra’ ridurre gli adempimenti burocratici e le esigenze di etichettatura, facilitando il lavoro degli operatori”. i succhi di frutta – continua il comunicato – “potranno recare la menzione ‘senza zuccheri aggiunti’ per chiarire che, contrariamente ai nettari di frutta, i succhi non possono per definizione contenere zuccheri aggiunti, una caratteristica di cui la maggior parte dei consumatori non e’ a conoscenza. inoltre, per rispondere alla crescente domanda di prodotti con meno zuccheri, un succo riformulato potrebbe indicare sull’etichetta ‘succo di frutta a tasso ridotto di zuccheri’. per semplificare ulteriormente e adattarsi ai gusti dei consumatori, il termine ‘acqua di cocco’ potrebbe essere utilizzato accanto a ‘succo di cocco’”. in confetture e marmellate “il contenuto di frutta – evidenzia il comunicato – sara’ portato da 350 a 450 grammi minimi (550 per i prodotti di alta qualita’) per chilogrammo di prodotto finito. con l’aumento generalizzato del contenuto di frutta, ai consumatori verrebbe offerto un prodotto con meno zuccheri liberi e una quantita’ di frutta superiore a quella attuale. il termine ‘marmellata’, finora autorizzato soltanto per le confetture di agrumi, si applicherebbe a tutte le confetture, in modo da adeguare il nome del prodotto a quello piu’ utilizzato a livello locale”. per le uova, “i pannelli solari – conclude il comunicato – potrebbero essere introdotti nei sistemi di produzione all’aperto per stimolare l’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili. anche la stampigliatura delle uova verrebbe effettuata direttamente in azienda per migliorare la tracciabilita’”.

 

G7 AGRICOLTURA: LOLLOBRIGIDA, NECESSARIO AFFRONTARE CRISI ALIMENTARE MONDIALE 

4135 – roma (agra press) – “la cooperazione internazionale e’ determinante per affrontare la grave crisi internazionale e programmare iniziative comuni sul tema della sicurezza alimentare. bisogna rispondere, con misure concrete e sostenibili, agli attuali fabbisogni. da domani, a miyazaki, per il g7 dei ministri dell’agricoltura, l’italia ascoltera’ e portera’ le sue proposte per programmare una strategia di produzione del cibo in quantita’ sufficienti ma ancorato al principio della qualita’. sostenere tutte le popolazioni del mondo con azioni concrete di sviluppo attraverso la ricerca e la cooperazione. sostenere l’ucraina con tutti gli strumenti possibili ma, allo stesso tempo, anche difendere le nostre eccellenze, la filiera di lavoro e cultura che ne e’ la base, in vista della presidenza italiana il prossimo anno”. lo dichiara il ministro dell’agricoltura della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA. “in giappone, avro’ inoltre l’opportunita’ di raccontare i nostri territori e incontrare giovani studenti e aziende. un’occasione fondamentale per rafforzare quel rapporto di scambio e collaborazione, partendo dalla scuola per arrivare al mondo del lavoro, senza il quale sarebbe impossibile sostenere e far crescere il comparto agroalimentare e farsi trovare pronti alle sfide del futuro. nei giorni scorsi ho coinvolto in una consultazione ampia universita’, istituti agrari, associazioni e parlamento per raccogliere proposte utili a integrare la nostra posizione in questo importante consesso internazionale. ringrazio tutti coloro che con il loro apporto hanno voluto contribuire alla posizione che l’italia ha sui temi che tratteremo”, conclude LOLLOBRIGIDA. lo rende noto un comunicato stampa del masaf.

 

INDICAZIONI GEOGRAFICHE: COMAGRI PE APPROVA RELAZIONE DE CASTRO (S&D) VOTO IN AULA A GIUGNO 

4114 – bruxelles (agra press) – la commissione agricoltura del parlamento europeo ha approvato all’unanimita’ la relazione di paolo de castro (s&d) sulla riforma delle norme dell’ue per la registrazione e la protezione delle indicazioni geografiche (ig) per vino, bevande spiritose e prodotti agricoli e regimi di qualita’ per i prodotti agricoli. la relazione sara’ ora sottoposta al voto della plenaria del parlamento, probabimente durante la sessione del 31 maggio-1 giugno. successivamente si aprira’ la fase di trilogo . dopo il voto, DE CASTRO ha dichiarato: “l’approvazione all’unanimita’ da parte della commissione agricoltura e sviluppo rurale del parlamento europeo della proposta di relazione, conferma l’obiettivo del parlamento europeo di continuare a far evolvere un sistema senza eguali nel mondo, che gia’ funziona in modo efficace, generando valore senza bisogno di investire alcun fondo pubblico. nel voto di oggi, e’ stato approvato un pacchetto di 46 proposte di emendamento di compromesso, che copriva circa il 90% delle oltre 1000 modifiche presentate alla proposta del commissario all’agricoltura janusz WOJCIECHOWSKI, dalle tre commissioni che hanno lavorato su questo regolamento: agri come responsabile principale, juri con alcune competenze condivise, e inta. “Alcune modifiche sono state necessarie gia’ a partire dagli obiettivi di questa riforma, che includeranno la necessita’ di garantire un reddito adeguato ai produttori di qualita’, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo rurale”, ha aggiunto DE CASTRO, facendo presente che “la dop economy vale oggi, a livello europeo, quasi 80 miliardi di euro. non si tratta piu’ di una semplice questione culturale di pochi stati membri particolarmente affezionati alla propria tradizione culinaria, ma di un vero patrimonio economico, sociale e politico europeo”.

 

INDICAZIONI GEOGRAFICHE: COSA PREVEDE RELAZIONE DE CASTRO APPROVATA DA COMAGRI PE 

4115 – bruxelles (agra press) – la relazione di paolo DE CASTRO (s&d) sulla riforma delle norme dell’ue per la registrazione e la protezione delle indicazioni geografiche (ig) per vino, bevande spiritose e prodotti agricoli e regimi di qualita’ per i prodotti agricoli, approvata oggi all’unanimita’ dalla commissione agricoltura del parlamento europeo – si basa su quattro pilastri: rafforzamento del ruolo dei consorzi, maggiore protezione, semplificazione e chiarimento del ruolo dell’ufficio europeo dei brevetti (euipo), sostenibilita’ e trasparenza. in merito al primo punto, i consorzi rappresentano il motore di sviluppo delle ig, e continueranno a rimanere in mano solo ai produttori, con maggiori e migliori responsabilita’, tra cui la lotta alle pratiche svalorizzanti e la promozione del turismo ad indicazione geografica, che – spiega DE CASTRO – riteniamo possa rivelarsi un “vero volano per lo sviluppo delle nostre regioni e dei nostri territori”. per quanto riguarda i criteri di riconoscimento dei consorzi, sono stati salvaguardati schemi nazionali, come quello italiano, che gia’ funzionano in modo efficace, sottolinea il relatore. agli stati membri verra’ inoltre riconosciuta la possibilita’ di introdurre sistemi di contributi obbligatori erga-omnes, che prevedano l’obbligo, per tutti i produttori, di sostenere i costi del consorzio per lo svolgimento delle attivita’ previste dal regolamento. sulla protezione, le principali disposizioni riguardano la protezione on-line, che dovra’ diventare ex-officio grazie a un alert system sviluppato da euipo, e la protezione quando le ig vengono utilizzate come ingredienti, rendendo obbligatoria l’autorizzazione da parte del consorzio. sono state poi eliminate – aggiunge DE CASTRO – “tutte quelle falle del sistema che consentano a stati membri o produttori di sfruttare indebitamente la reputazione delle indicazioni geografiche, tramite norme tecniche nazionali, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, o addirittura strumenti unionali, quali le menzioni tradizionali, nel caso del prosek made in croazia. in particolare, e’ stata chiarito nella definizione di menzione tradizionale come queste non possano corrispondere o evocare ig riconosciute”. per eliminare la burocrazia per i produttori, la relazione propone di ridurre il tempo a disposizione della commissione per registrare una nuova ig da sei a cinque mesi e limitare il periodo di proroga a un massimo di tre mesi e solo in casi debitamente giustificati. alle autorita’ nazionali passa la gestione della maggior parte delle richieste di modifica delle registrazioni delle ig esistenti senza che la commissione le controlli nuovamente. deve inoltre essere la commissione, con la sua competenza unica nel settore agricolo, ad amministrare il sistema delle ig, piuttosto che l’euipo, la quale potra’ tuttavia dare un importante supporto consultivo su questioni tecniche. e’ stato inserito l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi prodotto ig il nome del produttore. allo stesso tempo, per i soli prodotti igp, sara’ obbligatorio indicare in etichetta l’origine della materia prima principale, nel caso provenga da un paese differente rispetto allo stato membro in cui si colloca l’areale di produzione.

 

INDICAZIONI GEOGRAFICHE: DE CASTRO, PIU’ FORZA E PROTEZIONE GRAZIE A EUROPARLAMENTO 

4111 – strasburgo (agra press) – “il parlamento europeo continua a far evolvere un sistema senza eguali nel mondo, capace di generare valore senza bisogno di investire alcun fondo pubblico, rafforzando il ruolo dei consorzi, la protezione di dop e igp, e la trasparenza verso i consumatori”, afferma in un comunicato paolo DE CASTRO (s&d), relatore dell’europarlamento per il nuovo regolamento ue sui prodotti dop e igp, dopo l’approvazione all’unanimita’ del testo in commissione agricoltura. nel testo adottato, rivendica DE CASTRO, “abbiamo introdotto l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi prodotto dop e igp il nome del produttore e, per i prodotti igp, l’origine della materia prima principale. non solo, su spinta dei nostri produttori di qualita’, abbiamo potuto eliminare quelle falle del sistema che consentono di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre indicazioni geografiche, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, o addirittura del prosek made in croazia. in particolare – spiega l’eurodeputato pd – e’ stato chiarito come menzioni tradizionali come prosek non possano essere registrate, in quanto identiche o evocative di nomi di dop o igp”. i prodotti dop e igp “beneficeranno di protezione ex-officio anche online. nel caso in cui vengano utilizzati come ingredienti, sara’ invece necessaria un’autorizzazione scritta da parte dei rispettivi consorzi di tutela – prosegue DE CASTRO – a beneficio dei quali proponiamo anche di semplificare le norme per la registrazione e la modifica dei disciplinari di produzione”. l’europarlamento – informa il comunicato – ha preso una posizione anche su uno dei punti piu’ discussi del regolamento, e cioe’ il ruolo dell’ufficio europeo dei brevetti (euipo). “con il testo adottato oggi, con cui andremo al negoziato con i ministri gia’ prima dell’estate, chiariamo che l’euipo dovra’ avere un ruolo puramente consultivo e su questioni tecniche, mentre l’interlocutore principale dei produttori restera’ la direzione generale agricoltura della commissione ue, consolidando il legame tra i marchi della qualita’ europea e lo sviluppo delle aree rurali”, sottolinea DE CASTRO. “la dop economy vale, a livello europeo, quasi 80 miliardi di euro. non si tratta piu’ di una semplice questione culturale di qualche stato membro, ma di un vero patrimonio economico, sociale e politico europeo”, afferma DE CASTRO, nel concludere che “con questo regolamento creeremo un vero testo unico europeo sulle produzioni di qualita’, che rafforzera’ la protezione, la promozione e la sostenibilita’ delle nostre indicazioni geografiche, conosciute in tutto il modo come sinonimo di qualita’ ed eccellenza, grazie alla passione e alla competenza dei nostri agricoltori e produttori.”

 

INDICAZIONI GEOGRAFICHE: LOLLOBRIGIDA, DA COMAGRI PE ULTERIORE PASSO A DIFESA ECCELLENZE ITALIANE 

4121 – roma (agra press) – “l’obbligo di utilizzo di almeno il 50% delle materie prime realizzate nella nazione di appartenenza del marchio igp e quello relativo all’indicazione del nome produttore, come deciso oggi dalla commissione agri, rappresenta un ulteriore passo per difendere le eccellenze agroalimentari italiane. grazie al lavoro svolto dagli europarlamentari italiani di diversi schieramenti, PROCACCINI, DORFMAN, DE MEO, DE CASTRO, RONDINELLI, LAURETI, LIZZI, CONTE, GHIDONI, BASSO e GIARRUSSO, continuiamo a impegnarci per proteggere i nostri prodotti di qualita’ dal fenomeno dell’italian sounding che sottrae centinaia di miliardi alla nostra economia e per difendere insieme il sistema italia, simbolo di eccellenza nel mondo”. lo ha dichiarto il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA .

 

INDICAZIONI GEOGRAFICHE: CONFAGRICOLTURA, VOTO COMAGRI PARLAMENTO UE ACCOGLIE MOLTE NOSTRE RICHIESTE 

4158 – roma (agra press) – “con il voto di oggi della commissione agricoltura del parlamento europeo sulla proposta di regolamento delle indicazioni geografiche sono state accolte molte istanze presentate da confagricoltura che mirano a rafforzare la protezione delle dop e igp, a snellire le procedure di approvazione e di modifica dei disciplinari, prevedere un ruolo per i produttori agricoli nei consorzi, aumentare la trasparenza verso i consumatori e tutelare il settore vitivinicolo”. lo rende noto un comunicato stampa della confagricoltura che cosi’ prosegue: “e’ un provvedimento importante, ricordando che l’italia e’ il primo paese europeo per numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine, con un valore di circa 20 miliardi di euro. la proposta di regolamento va a normare le associazioni di produttori e le associazioni di produttori riconosciute. giudichiamo molto positive le misure introdotte per semplificare le procedure di gestione delle ig, con tempistiche per la registrazione e la modifica dei disciplinari piu’ snelle rispetto alle attuali, che oggi richiedono oltre i 12 mesi. bene anche il mantenimento del ruolo dell’euipo, agenzia che gestisce i marchi ue a cui sono attribuiti solo compiti amministrativi nella gestione delle richieste. positivi, inoltre, il carattere volontario degli impegni di sostenibilita’, che possono essere inclusi nel disciplinare di produzione o in un documento a parte, e la maggiore protezione su internet, per esempio sui siti di e-commerce. in ambito vitivinicolo, il risultato di oggi va incontro alle richieste di confagricoltura: sono infatti stati lasciati nella regolamentazione di base elementi importanti di tutela delle ig. le norme che regolano la protezione, l’omonimia, la relazione con i marchi e gli impegni di sostenibilita’ restano dunque specifiche per il vino, contrariamente a quanto inizialmente proposto dalla commissione. la confederazione ringrazia infine gli europarlamentari per il lavoro svolto, auspicando che l’assemblea plenaria e il consiglio possano sostenere le posizioni della comagri”.

 

INDICAZIONI GEOGRAFICHE: MAMMI(EMILIA-ROMAGNA) RINGRAZIA DE CASTRO, ORA PIU’ TUTELA DELLA QUALITA’ 

4132 – bologna (agra press) – “c’e’ l’accordo in parlamento europeo sul nuovo regolamento ue delle indicazioni geografiche: per la prima volta e’ stato proposto un testo unico europeo sulle produzioni di qualita’, che puo’ garantire maggiore allineamento, chiarezza e protezione per chi produce e acquista”,sottolinea un comunicato stampa della regione emilia-romagna. “oggi e’ una giornata importante per la dop economy italiana e per quella dell’emilia-romagna che, con le sue 44 dop e igp, vale 3,6 miliardi di euro ed e’ il cuore agroalimentare del paese – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura, alessio MAMMI -. e questo grazie al lavoro del parlamento ue e, in primo luogo, del relatore del testo, l’onorevole paolo DE CASTRO, redatto partendo da un ascolto vero e capillare delle istanze dei territori”. “in particolare – prosegue il comunicato – l’assessore ha spiegato le norme in materia di procedura, sui consorzi e le novita’ in merito alla protezione rafforzata che sono state unificate nel nuovo regolamento delle indicazioni geografiche, per tutti i settori: agro-alimentare, vitivinicolo e delle bevande spiritose. questo per garantire un reddito adeguato ai produttori, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo rurale, con un’attenzione mirata al rafforzamento del ruolo dei consorzi, alla maggiore protezione, sostenibilita’ e trasparenza verso i cittadini che acquistano i prodotti”. l’assessore prosegue: “i consorzi dei produttori, rappresentano il motore di sviluppo delle indicazioni geografiche e continueranno ad avere maggiori e migliori responsabilita’: mi fa molto piacere che sia stata salvaguardata l’applicazione degli schemi nazionali, tra cui quello del nostro paese, che gia’ funziona in maniera efficace, e che sia stata soprattutto rafforzata la protezione on-line dei prodotti”. per l’assessore, e’ ottima anche la volonta’ “di impedire tutti quei procedimenti che hanno consentito in questi anni a stati membri dell’unione europea o a produttori di sfruttare indebitamente la reputazione delle indicazioni geografiche tramite norme tecniche nazionali, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, dando il via libera a mistificazioni e tentativi di imitazione tali da confondere chi acquista i prodotti”. “il regolamento – continua il comunicato – prevede inoltre piu’ attenzione alla sostenibilita’ ambientale, economica e sociale che e’ da sempre al centro delle produzioni delle dop e delle igp, cosi’ come maggiore impegno per la trasparenza verso i cittadini che acquistano, con l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi prodotto ig il nome del produttore. allo stesso tempo, per i soli prodotti igp, sara’ obbligatorio indicare in etichetta anche l’origine della materia prima principale, nel caso in cui provenga da un paese differente rispetto allo stato membro in cui si colloca l’areale di produzione. a seguito dell’accordo, l’iter parlamentare prevede ora l’approvazione finale da parte della plenaria del parlamento tra il 31 maggio e il 1 giugno prossimi e l’avvio dei negoziati interistituzionali con i ministri”.

 

REPOWEREU: CONFAGRICOLTURA, RIVEDERE PROGRAMMAZIONE PER ACCOMPAGNARE TRANSIZIONE IMPRESE AGRICOLE 

4166 – roma (agra press) – “i costi di produzione delle imprese, la spinta inflattiva, l’emergenza idrica e le sfide di ammodernamento tecnologico e digitale del settore primario sono impegni che necessitano di essere affrontati contestualmente alla crisi energetica per poter garantire all’agricoltura italiana di superarli. in tale contesto, per gestire meglio le risorse a disposizione e’ indispensabile il riallineamento della programmazione dei fondi di coesione, con il pnrr e il repowereu”, ha detto il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, intervenendo alla cabina di regia sul pnrr, indicando alcuni interventi prioritari per il settore agricolo. “in linea con l’esigenza di ridurre le emissioni inquinanti e rafforzare la competitivita’ delle imprese, resta fondamentale investire nello strumento dei ‘contratti per la logistica agroalimentare’ inseriti nel pnrr, che prevedono il sostegno agli investimenti finalizzati a potenziare i sistemi di logistica e stoccaggio. occorre aggiungere risorse al bando sulla logistica agroalimentare, vista l’eccedenza di domande da soddisfare per il settore. auspichiamo una riorganizzazione dei trasporti, fatta anche in un’ottica di sostenibilita’ ambientale, che permettera’ di ridurre il traffico su gomma. sui contratti di filiera e’ da valutare un finanziamento aggiuntivo o la possibilita’ di stornare risorse inutilizzate da altre misure del pnrr, o da altri strumenti a disposizione del governo, visto che rispetto ai 690 milioni di euro disponibili sono state presentate al ministero richieste per 318 progetti, per un ammontare di 5 miliardi di euro. una cifra, quindi, superiore di sette volte alle disponibilita’”, ha aggiunto GIANSANTI. “riguardo alla transizione ecologica e digitale, confagricoltura sostiene in pieno la posizione dell’esecutivo di poter utilizzare una parte dei fondi di coesione non ancora impegnati. i fondi mobilitati con la flessibilita’ potrebbero essere destinati al ripristino delle aliquote 4.0 per incentivare lo sviluppo del tessuto imprenditoriale nel paese, nonche’ sostenere il ciclo economico. la misura andrebbe calata in un quadro piu’ ampio, che tenga conto anche di una piu’ accentuata valenza ambientale, guardando all’implementazione del carbon farming”, ha concluso GIANSANTI.

 

PNRR: CORTE CONTI, PROGETTI PER 2 MILIARDI DESTINATI A INFRASTRUTTURE IDRICHE 

4107 – roma (agra press) – “ammontano a 2 miliardi di euro i finanziamenti pnrr per i 124 progetti finalizzati al potenziamento, al completamento e alla manutenzione delle infrastrutture idriche primarie in tutta italia, necessarie per migliorare la qualita’ dell’acqua e garantire il costante approvvigionamento nei centri urbani e nelle grandi zone irrigue. e’ quanto emerge dall’analisi – approvata con delibera n. 14/2023/ccc – che il collegio del controllo concomitante della corte dei conti ha condotto sullo stato di implementazione delle infrastrutture di derivazione, stoccaggio e fornitura idrica in tutto il territorio nazionale”. lo rende noto un comunicato della corte dei conti, che prosegue: “una forma di controllo particolare – ha puntualizzato la corte – che ha interessato non solo l’investimento nel suo complesso, ma anche un campione dei vari progetti presentati, in virtu’ della crisi idrica che, da alcuni anni, sta colpendo il paese. le criticita’ riscontrate dalla corte, gia’ nella fase della pianificazione, riguardano il rapporto tra l’individuazione dei sistemi idrici complessi e le singole opere da realizzare. la continuita’, a livello nazionale, dell’approvvigionamento idrico e l’effettiva attenuazione delle dispersioni – osservano, infatti, i giudici contabili – non sono garantiti dai singoli interventi manutentivi o di ripristino, necessariamente limitati a specifiche aree, ma da un sistema complessivo di opere individuato preventivamente, che consenta la corretta misurabilita’ dell’obiettivo e delle singole fasi attuative. in ogni caso, per taluni progetti (le dighe rosamarina e olivo), i soggetti attuatori hanno ammesso l’esistenza di problemi di copertura tali da imporre il ricorso a significativi finanziamenti aggiuntivi (pari anche al doppio dell’iniziale previsione di spesa) legati sia all’aumento dei prezzi di energia e materie prime, sia alle revisioni progettuali resesi necessarie. il notevole ritardo, rispetto al cronoprogramma degli interventi, con cui il ministero delle infrastrutture ha avviato il monitoraggio diretto sui soggetti attuatori in modo sistematico (dicembre 2022), ha indotto la magistratura contabile a raccomandare al ministero stesso un’assunzione piu’ incisiva dei poteri di coordinamento, monitoraggio, rendicontazione e controllo per assicurare l’effettiva governance sull’investimento”.

 

“GLI AGRICOLTORI SFIDANO L’AGENDA VERDE DELL’UE”, SECONDO IL “FINANCIAL TIMES” 

4106 – londra (agra press) – tanti agricoltori europei “si stanno stancando di quelli che vedono come diktat ambientali di una burocrazia a 2.500 km di distanza. la portata della trasformazione che la commissione europea chiede nella sua strategia farm to fork – dimezzare la quantita’ di pesticidi usati entro il 2030, ridurre l’uso di fertilizzanti, raddoppiare la produzione biologica e ripristinare alcuni terreni agricoli – sarebbe notevole anche in tempi meno difficili”, scrive il “financial times” in uno dei suoi articoli di approfondimento, intitolato “gli agricoltori sfidano l’agenda verde dell’ue” e firmato da andy BOUNDS, alice HANCOCK ed eleni VARVITSIOTI. il farm to fork e le altre norme ambientali – sottolinea l’articolo – stanno arrivando nel momento in cui la guerra in ucraina ha sconvolto i mercati alimentari globali e mentre gli agricoltori affrontano un taglio dei sussidi della pac. ma un alto funzionario dell’ue che lavora sulla politica climatica definisce il settore agricolo “il nostro bambino problematico”, dato che rappresenta l’11% delle emissioni totali di gas serra dell’unione, una percentuale quasi pari a quella di 20 anni fa. i terreni agricoli dell’ue stanno cosi’ diventando un nuovo campo di battaglia per le ambizioni verdi della commissione europea. governi nervosi stanno ridimensionando le sue proposte, sotto la pressione di una lobby agricola organizzata e ben finanziata con stretti legami con i politici. ma se bruxelles non riuscira’ a coinvolgere gli agricoltori, il suo impegno a raggiungere zero emissioni nette entro il 2050 potrebbe essere a rischio, osserva il “financial times”. le proposte del blocco non sono adatte a una “economia di guerra” in cui gli agricoltori dovrebbero essere liberi di produrre, afferma christiane LAMBERT, co-presidente del potente sindacato degli agricoltori dell’ue copa-cogeca. “le persone che prendono decisioni sull’agricoltura non ne sanno nulla”, aggiunge. i responsabili politici dell’ue sostengono che al contrario le misure sono nell’interesse degli agricoltori a lungo termine. “e’ un mito dire che o hai piu’ natura o hai piu’ cibo”, sostiene un funzionario dell’ue. “le principali minacce fondamentali alla sicurezza alimentare includono il cambiamento climatico e la perdita di biodiversita’”. virginijus SINKEVICIUS, commissario europeo per l’ambiente, e’ d’accordo. “cio’ che e’ molto importante per me e’ capire che quelle proposte ambientali non vanno mai contro l’azienda agricola. sono a loro favore perche’ senza la natura l’agricoltura non e’ possibile. e’ un cambiamento significativo per i nostri agricoltori, ma inevitabilmente dovranno far parte della soluzione”, aggiunge. “forse non accadra’ dall’oggi al domani”. ma e’ improbabile che un settore che si sente gia’ con le spalle al muro ceda, osserva il “financial times”. alcuni credono che il modo migliore per affrontare l’opposizione sia comprarla. il commissario europeo per l’agricoltura janusz WOJCIECHOWSKI ha gia’ chiesto maggiori finanziamenti della pac perche’ l’inflazione – che ha raggiunto quasi il 10% nell’eurozona lo scorso anno, sottolinea l’articolo – ha eroso il suo valore reale. la pac “e’ solo lo 0,4 per cento del prodotto interno lordo dell’ue per garantire la sicurezza alimentare, la sicurezza ambientale e la sicurezza climatica”, sostiene. il settore privato e’ d’accordo. fooddrinkeurope, che rappresenta gli industriali, ha scritto alla presidente della commissione europea VON DER LEYEN chiedendo che parte dei miliardi di sussidi per la transizione verde vadano all’agricoltura. “la strategia farm to fork dell’ue non dispone di risorse o strumenti adeguati per affrontare le realta’ del mercato odierno e le pressioni future”, sostiene.

 

VON DEL LEYEN RISPONDE A 5 GOVERNI SU EXPORT CEREALI UCRAINA CON TRE PROPOSTE PER AGRICOLTORI 

4061 – bruxelles (agra press) – “la presidente della commissione europea ursula VON DER LEYEN ha risposto questa mattina alla lettera di cinque governi – polonia, ungheria, slovacchia, bulgaria, romania – in merito alla situazione delle esportazioni di prodotti agricoli dall’ucraina”, ha annunciato la portavoce della commissione dana SPINANT durante il quotidiano briefing con la stampa. nella sua risposta, VON DER LEYEN – ha spiegato SPINANT – ha sottolineato di essere pienamente consapevole degli effetti dell’aumento delle importazioni di alcuni prodotti agricoli ucraini, sottolineando pero’ che l’ue e’ un mercato unico e un’unione di consumatori e che per questo e’ necessario un approccio europeo comune per affrontare le preoccupazioni espresse. a questo scopo – ha proseguito la portavoce – la presidente ha presentato tre proposte. si tratta, in primo luogo, di un secondo pacchetto di sostegni finanziari da 100 milioni di euro per gli agricoltori colpiti dei mercati danneggiati dall’import dall’ucraina, dopo il primo supporto di 56,3 milioni di euro. in secondo luogo, la commissione prendera’ misure preventive – che pero’, ha precisato la portavoce, non comporteranno controlli tariffari o quote – applicabili a determinate categorie di prodotti, come cereali, girasole e colza. in terzo luogo, VON DER LEYEN ha anticipato l’avvio di un’indagine su altri prodotti sensibili. oggi stesso le proposte vengono discusse dal vicepresidente della commissione valdis DOMBROVSKIS – nonche’ commissario europeo per il commercio – con i ministri competenti dei cinque paesi firmatari della lettera. la portavoce della commissione ha voluto ancora una volta ribadire che l’esecutivo fin dall’inizio del conflitto conseguente all’invasione russa dell’ucraina ha sostenuto il paese invaso nell’esportazione dei suoi prodotti, compresi quelli agricoli, per supportarne l’economia. d’altro canto – ha aggiunto – la commissione e’ pienamente impegnata a sostenere gli agricoltori europei.

 

CIBO DA LABORATORIO: DA CONFERENZA STATO-REGIONI PARERE FAVOREVOLE SUL DISEGNO LEGGE DEL GOVERNO 

3965 – roma (agra press) – nella riunione di oggi la conferenza stato-regioni, preso atto della posizione degli assessori all’agricoltura, ha dato parere favorevole sul disegno di legge del governo recante “disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici”.

 

CIBO DA LABORATORIO: CANER, CONFERENZA REGIONI CONTRARIA A INTRODUZIONE SUL MERCATO 

4055 – roma (agra press) – “la conferenza delle regioni e’ contraria all’introduzione nel nostro mercato dei cibi sintetici”, ha dichiarato il coordinatore della commissione agricoltura della conferenza delle regioni, federico CANER, assessore agricolo del veneto. “pertanto abbiamo espresso un parere positivo, in sede di conferenza stato-regioni, al decreto che dispone il divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici. crediamo che bisogna fermare i cibi sintetici per non impoverire la qualita’ dei nostri prodotti. abbiamo quindi le stesse perplessita’ gia’ espresse verso le farine di insetti. per non parlare dei poco conosciuti rischi per la salute e della mancanza adeguata di informazioni a riguardo. tutti gli aspetti della sicurezza alimentare del cibo devono essere in primo piano, dai rischi per allergie e tumori, ma anche quelli relativi all’etica e alla cultura del cibo e degli alimenti, che si collegano alla qualita’ agricola e industriale, alla difesa dell’ambiente e a proteggere e salvaguardare le biodiversita’, e cioe’ i nostri prodotti e la ricchezza della nostra alimentazione”, ha concluso CANER.

 

DEF: SAVIO (ISTAT) PRESENTA IN PARLAMENTO DOCUMENTO CON FOCUS SU INFLAZIONE TRA BENI ALIMENTARI 

4049 – roma (agra press) – nell’ambito della attivita’ conoscitiva preliminare all’esame del documento di economia e finanza 2023, le commissione bilancio congiunte di camera e senato hanno ascoltato, tra gli altri, giovanni SAVIO, direttore della direzione centrale per la contabilita’ nazionale dell’istat. questi ha illustrato un documento sull’evoluzione recente dell’economia italiana, i rischi per lo scenario macroeconomico e le prospettive a breve termine per l’economia italiana, gli obiettivi di finanza pubblica e il quadro demografico. il documento contiene anche un breve focus su “la diffusione degli impulsi inflazionistici tra i beni alimentari”. in particolare, vi si legge che “nei primi tre mesi del 2023, la dinamica dei prezzi al consumo dei prodotti alimentari ha evidenziato un profilo altalenante: dopo essere sceso all’11% a gennaio, il tasso tendenziale di variazione dei prezzi del settore e’ di nuovo risalito, attestandosi al 12% a marzo. tale andamento segue da vicino l’evoluzione dell’incidenza delle variazioni di prezzo piu’ sostenute che, scesa sotto della soglia del 60% a gennaio, si e’ poi riportata a marzo al 69,8%. piu’ in dettaglio, tra gli aggregati di prodotto che a marzo hanno evidenziato aumenti dei prezzi su base annua superiori all’8% figurano in primo luogo frutta e vegetali, latte uova e grassi, carni e pesci, pane e cereali, altri prodotti alimentari, bevande analcoliche e bevande alcoliche”.

 

PNRR: LOLLOBRIGIDA, AL VIA ITER PER NUOVO DECRETO SU PARCO AGRISOLARE 

4090 – roma (agra press) – “il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste francesco LOLLOBRIGIDA ha adottato la proposta di decreto per promuovere la realizzazione di impianti fotovoltaici (e interventi accessori) sui tetti dei fabbricati agricoli. l’investimento si pone all’interno del piano nazionale di ripresa e resilienza, misura 2, componente 1 e vuole favorire interventi per l’autosufficienza energetica del settore agricolo e agroalimentare. a dicembre era gia’ stato emanato un primo bando attraverso il quale sono state assegnate risorse pari a circa 500 milioni di euro ad oltre 7.000 imprese beneficiarie. con questo nuovo decreto vengono programmate le residue risorse della misura ‘parco agrisolare’ per un importo di circa 1 miliardo di euro. il testo del decreto sara’ ora trasmesso alla commissione europea per la relativa autorizzazione, a cui seguira’ la pubblicazione del bando”, informa un comunicato del ministero dell’agricoltura. “per il ministero che rappresento la misura parco agrisolare realizza un obiettivo particolarmente importante nella direzione della sempre maggiore sostenibilita’ dell’intero comparto agricolo. non solo perche’ consente di incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili ma anche perche’ cio’ avviene senza alcun consumo di suolo. con questo nuovo decreto, recependo le istanze del mondo produttivo e valorizzando al massimo i benefici derivanti dai nuovi orientamenti per gli aiuti di stato, introduciamo importanti novita’ finalizzate a rendere la misura piu’ attrattiva: incremento del contributo a fondo perduto concesso alle imprese agricole su tutto il territorio nazionale; introduzione del nuovo concetto di autoconsumo condiviso; eliminazione, in diversi casi, del vincolo di autoconsumo; raddoppio della potenza installabile senza consumo di suolo; raddoppio della spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo e ricarica”, ha dichiarato LOLLOBRIGIDA. “in particolare, a favore delle imprese della produzione agricola sono attribuiti circa 775 milioni di euro, ripartiti tra contributi a fondo perduto pari all’80% con vincolo di autoconsumo (anche condiviso) per quasi 700 milioni di euro e contributi a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo per 75 milioni di euro. inoltre, sono assegnati 150 milioni di euro a favore delle imprese della trasformazione agricola (con contributo a fondo perduto fino all’80% senza vincolo di autoconsumo) e 75 milioni di euro a favore delle imprese dell’agroindustria (con contributo a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo). e’ prevista la possibilita’ per gruppi di imprese di realizzare pannelli fotovoltaici per investimenti di ‘autoconsumo condiviso’. gli impianti fotovoltaici potranno avere una potenza massima di 1mw. soggetto attuatore dell’intera misura e dell’accesso al meccanismo incentivante e’ il gestore servizi energetici (gse)”, conclude il comunicato.

 

ORTOFRUTTA: MAMMI (EMILIA-ROMAGNA), VALORIZZARE SETTORE FONDAMENTALE PER ECONOMIA E OCCUPAZIONE 

4079 – bologna (agra press) – “un fronte comune tra regione e produttori del settore ortofrutta emiliano-romagnolo per una valorizzazione del settore primario e per far fronte alle difficolta’ climatiche che hanno modificato i risultati delle produzioni in campo, in un comparto strategico dal punto di vista economico ed occupazionale. dalle strategie per affrontare i cambiamenti climatici, causa di eventi estremi come la siccita’, le gelate che hanno investito le produzioni nelle scorse settimane, alle fitopatie. questi temi sono stati affrontati ieri nel corso della consulta agricola regionale, durante la quale le associazioni delle organizzazioni dei produttori (aop) e le (op), hanno illustrato strategie, piano di investimenti e attivita’ dell’ortofrutta emiliano-romagnola, portati avanti tramite l’impiego dei contributi europei ocm (organizzazione comune di mercato), con riferimento a tutti i prodotti frutticoli comprese le produzioni di pomodoro e patata”, rende noto un comunicato stampa della regione emilia-romagna. “il sistema delle organizzazioni dei produttori emiliano-romagnoli ha un forte livello di aggregazione, costituendo un grande patrimonio economico e sociale, una delle filiere che contribuiscono maggiormente sul piano occupazionale. rilevante e’ il loro impegno nel garantire ricerca sul campo e varietale, sulle difese alle fitopatie nonche’ quello sulla sensoristica e la messa in rete ancora delle informazioni per avere dati meteo condivisi che aiutino a gestire per quanto possibile le previsioni su fenomeni meteorologici avversi”, prosegue la regione. “l’ortofrutta in emilia-romagna sta attraversando una crisi strutturale dovuta principalmente agli effetti dei cambiamenti climatici, e serve darle una prospettiva. e’ un settore decisivo e strategico per la nostra economia. come regione stiamo affiancando le imprese per il sostegno al reddito attraverso la corretta implementazione e gestione degli interventi settoriali per ortofrutta e patate attuati dalle aop e dalle op e attraverso i bandi dello sviluppo rurale, continueremo a fare tutto il possibile per ribadire questa centralita’ rispetto al governo e al livello europeo. partendo da una maggiore competitivita’ delle filiere, l’abbassamento del costo del lavoro, la gestione del rischio in agricoltura, la ricerca varietale e la valorizzazione nei mercati. temi che abbiamo gia’ sottoposto all’esecutivo nazionale”, afferma l’assessore regionale all’agricoltura, alessio MAMMI. “l’assessore ha garantito che verra’ riproposto nelle prossime settimane il bando per finanziare i sistemi antibrina e saranno garantite inoltre le risorse per i fondi agrifidi. ha definito l’incontro molto interessante e utile. bisogna investire in ricerca come gia’ la regione ha fatto con il bando da 2 milioni di euro. MAMMI ha, inoltre, proposto di fare un incontro con il ministero e le rappresentanze delle imprese dell’ortofrutta per capire meglio il funzionamento del sistema agricat attivato dal ministero per la copertura dei danni da gelate, vista la situazione che si e’ verificata nei campi nelle notti dal 5 al 7 aprile. evidenziati, per aggredire i problemi irrigui a fronte di una crescente siccita’, gli importanti investimenti che stanno facendo i consorzi di bonifica, in collaborazione con la regione, per 700milioni di euro. un vero e proprio piano marshall per garantire almeno 80-100 milioni di metri cubi di acqua in piu’ sul territorio ogni anno”, conclude il comunicato.

 

TRASPORTO ANIMALI: CORTE CONTI UE, DIFFERENZE COSTO TRA DIVERSE AREE INCREMENTANO DURATA SPOSTAMENTI 

3971 – lussemburgo (agra press) – ogni anno, miliardi di bovini, suini, ovini, caprini, equini e capi di pollame sono trasportati all’interno e al di fuori dell’ue per allevamento, ingrasso o macellazione: allevatori e produttori di carne cercano infatti di sfruttare e trarre profitto dalle differenze di costo a livello regionale, osserva la corte dei conti dell’unione europea in un’analisi pubblicata in vista della modifica della normativa comunitaria in materia. oltre un terzo di questi spostamenti – fa tuttavia notare la corte – dura piu’ di otto ore e gli standard per il benessere animale non sono sempre rispettati, il che fa sorgere dubbi circa la loro adeguatezza. “trasportare gli animali per lunghi tragitti puo’ avere conseguenze negative sul loro benessere,” ha dichiarato eva LINDSTROEM, componente della corte dei conti europea responsabile dell’analisi. “la normativa dell’ue in materia di trasporto degli animali non e’ fatta rispettare in modo uniforme da parte degli stati membri: vi e’ il rischio che i trasportatori possano sfruttare le scappatoie derivanti dalla diversita’ dei regimi sanzionatori nazionali”, ha aggiunto, ad esempio allungo i percorsi per evitare quei paesi dove le sanzioni sono piu’ onerose. la corte nell’analisi propone alcune alternative al trasporto di animali vivi, quali l’uso di impianti di macellazione locali o di strutture di macellazione mobili, nonche’ introdurre un regime di etichettatura legato al benessere degli animali. infine, la nuova normativa potrebbe offrire l’opportunita’ di promuovere cambiamenti strutturali verso una catena di approvvigionamento dei prodotti alimentari piu’ sostenibile. l’analisi della corte dei conti europea 3/2023, “il trasporto di animali vivi nell’ue: sfide e opportunita’” e’ disponibile sul sito internet della corte https://bit.ly/3mDlHKO

 

ETICHETTATURA: CORTE COSTITUZIONALE, REGISTRO SICILIA DEI PRODOTTI DE.CO. NON CONTRASTA CON NORME UE 

3991 – roma (agra press) – “non contrasta con la normativa dell’unione europea sui marchi dop, igp e stg la legge della regione siciliana n. 3 del 2022, che ha previsto l’istituzione del registro regionale dei prodotti a denominazione comunale (de.co.), quale strumento per la salvaguardia, la tutela e la diffusione, in particolare, delle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche territoriali”. lo rende noto un comunicato della corte costituzionale, che prosegue: “la corte costituzionale con sentenza n. 75 del 2023 (redattore giovanni AMOROSO) ha dichiarato non fondata l’impugnativa del governo, affermando che la denominazione comunale (de.co.) e’ una ‘attestazione di identita’ territoriale’ destinata a individuare l’origine ed il legame storico culturale di un determinato prodotto tipico con il territorio comunale. non si tratta di un marchio, come tale attestante la qualita’, e quindi le de.co. non interferiscono con le denominazioni registrate a livello europeo (dop, igp e stg), ne’ hanno un effetto equivalente a una restrizione quantitativa nel mercato interno. la sentenza ricorda che anche altre leggi regionali hanno istituito registri di denominazioni comunali”.

 

EXPORT: ISTAT, A FEBBRAIO 2023 LIEVE AUMENTO +0,4% CON ALIMENTARE A +12,4% 

3981 – roma (agra press) – “a febbraio 2023 si stima una lieve crescita congiunturale per le esportazioni (+0,4%) e una flessione per le importazioni (-1,4%). l’aumento su base mensile dell’export e’ dovuto all’incremento delle vendite verso l’area extra ue (+1,7%), mentre le esportazioni verso l’area ue sono in diminuzione (-0,8%)”. lo rende noto un comunicato dell’istat, che prosegue: “nel trimestre dicembre 2022-febbraio 2023, rispetto al precedente, l’export cresce dell’1,1%, l’import diminuisce del 6,5%. a febbraio 2023, l’export cresce su base annua del 10,8% in termini monetari, mentre e’ pressoche’ stazionario in volume (+0,1%). la crescita dell’export in valore e’ molto piu’ sostenuta verso i mercati extra ue (+17,2%) rispetto all’area ue (+5,5%). l’import registra un incremento tendenziale del 3,1% in valore – sintesi di un aumento del 11,4% per l’area ue e di una flessione per quella extra ue (-6,5%) – e una riduzione del 2,5% in volume. tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+51,3%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+12,7%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+12,4%) e coke e prodotti petroliferi raffinati (+29,0%). su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori all’incremento dell’export nazionale sono: cina (con un aumento del +131,3%), stati uniti (+18,2%), francia (+9,8%), spagna (+12,9%) e turchia (+26,2%). le esportazioni verso belgio (-3,0%) e giappone (-7,5%) risultano in calo. nei primi due mesi del 2023, la crescita tendenziale delle esportazioni (+13,0%) e’ dovuta in particolare all’aumento delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (+52,5%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+15,8%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+15,0%). la stima del saldo commerciale a febbraio 2023 e’ pari a +2.108 milioni di euro (era -1.475 milioni a febbraio 2022). il deficit energetico (-5.811 milioni) si riduce rispetto a un anno prima (-6.864 milioni), mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta da 5.389 milioni di febbraio 2022 a 7.919 milioni di febbraio 2023. nel mese di febbraio 2023 i prezzi all’importazione diminuiscono dell’1,7% su base mensile e crescono dell’1,3% su base annua (era +4,7% a gennaio)”. il testo integrale e la nota metodologica sono disponibili al link https://bit.ly/3UK7NTw

 

CARNE DA LABORATORIO: STOP DEL GOVERNO METTE IN ALLARME SETTORE FARMACEUTICO, SCRIVE “IL SOLE24ORE” 

3974 – milano (agra press) – “quello delle carni da laboratorio e’ un mercato in crescita che rischia di essere fermato” dal provvedimento del governo, scrive sara MONACI su “il sole 24 ore”, riferendo della “preoccupazione di alcune aziende farmaceutiche che stanno creando, nei fatti, una piccola filiera dei principi attivi della carne sintetica, un prodotto nuovissimo in italia e di cui ancora poche realta’ di occupano, ma che da alcuni colossi del settore farmaceutico viene vista come una potenzialita’ in crescita, soprattutto nell’export (ancor piu’ che nelle vendite domestiche)”. la preoccupazione diventa ancora piu’ forte – prosegue l’articolo – se si pensa che il divieto di produzione non significa divieto di importazione. a guidare questo ristretto gruppo di aziende – scrive MONACI – c’e’ la olon, che ha sede a rodano milanese, rimasta ancora una delle poche in italia a realizzare anche principi attivi nei farmaci.