Notizie in Pillole dal 06 aprile 2023 al 12 aprile 2023 (fonte: Agra press)

 

CONFAGRICOLTURA A TAVOLO GRANO DURO, QUOTAZIONI BASSE RISCHIANO DI COMPROMETTERE PRODUZIONE ITALIANA 

3748 – roma (agra press) – “valorizzare maggiormente le produzioni nazionali di pasta ottenuta con 100% di grano duro italiano, intensificando anche i controlli sulle produzioni italian sounding; fronteggiare la volatilita’ dei prezzi puntando ancora di piu’ sui contratti di filiera; riattivare la commissione unica nazionale per il grano duro per aiutare a migliorare la conoscenza dei processi di formazione dei prezzi. sono queste le priorita’ che filippo SCHIAVONE, componente di giunta confagricoltura, ha esposto al tavolo sul grano duro convocato oggi al masaf alla presenza del ministro LOLLOBRIGIDA”, rende noto un comunicato stampa di confagricoltura. “la recente evoluzione delle quotazioni di mercato a livello nazionale sta preoccupando non poco gli operatori del comparto. sono in particolare le quotazioni del grano duro all’origine che nelle ultime settimane si sono contratte notevolmente con riduzioni anche del 10% su base settimanale”, afferma SCHIAVONE. “sulle piazze di bari e foggia le quotazioni del grano duro ‘fino’ all’origine sono crollate del 25-26% da inizio anno e del 14-15% nell’ultimo mese”, aggiunge il comunicato. “la questione della tenuta del prezzo pone un serio problema di autoapprovvigionamento. mentre negli ultimi anni si era assistito a un miglioramento del tasso di autoapprovvigionamento per il grano duro, la minore remunerazione della materia prima potrebbe indurre a contrarre le semine e quindi la produzione nazionale con un maggiore ricorso alle importazioni”, spiega SCHIAVONE. “questa situazione fara’ aumentare anche il potenziale dell’export verso l’italia, che nel 2022 aveva subito un vero e proprio crollo con un calo delle importazioni dal canada di oltre il 40%. nel 2022 l’italia, primo produttore mondiale di pasta, ha importato piu’ grano duro dall’ue (essenzialmente da francia e grecia) che dal canada, tradizionalmente primo paese fornitore”, evidenzia confagricoltura. “e’ inoltre essenziale avere maggiore conoscenza della situazione di mercato con dati aggiornati e disponibili in materia. a questo scopo, tuttavia, confagricoltura non ritiene sia confacente l’obbligo di istituzione e tenuta del registro di carico e scarico di cereali e derivati, il cosiddetto ‘granaio d’italia’ che sinora non e’ di fatto partito se non in via sperimentale e che rischia di tradursi unicamente in un ulteriore aggravio burocratico per le imprese”, conclude SCHIAVONE.

 

SICCITA’: UNA STORICA MANCANZA D’ACQUA SOFFOCA L’AGRICOLTURA ARGENTINA E MINACCIA L’ECONOMIA 

3726 – pergamino (argentina) (agra press) – l’argentina ha vissuto l’estate piu’ calda della sua storia, scrive flora KNEES, inviata speciale di “le monde” a pergamino, 230 chilometri a nord-ovest di buenos aires, nel “nucleo” agricolo del paese, che in particolare e’ stato colpito da temperature percepite che hanno ripetutamente superato i 40°c, sotto l’impatto del fenomeno naturale della niña e del cambiamento climatico. in media, l’estate ha mostrato un termometro di 1,3°c sopra il normale. caldo estremo, che ha finito di far evaporare la poca umidita’ nel terreno. perche’ gia’ dal 2019 il settore e’ scosso dalla siccita’. secondo il servizio meteorologico nazionale, solo il 44% delle precipitazioni medie e’ caduto negli ultimi quattro mesi del 2022. la percentuale piu’ bassa da trentacinque anni. la situazione interessa direttamente il settore cerealicolo, la cui irrigazione dipende quasi esclusivamente dalla pioggia. e alla siccita’ si e’ aggiunto un evento senza precedenti: una gelata lampo, tra due ondate di caldo di febbraio, ha danneggiato le piantagioni che ancora resistevano. un panorama “drammatico” , secondo un rapporto del 9 marzo del rosario commodity exchange, relativo alla produzione di soia, mais e grano. stima le perdite per il settore in 13 miliardi di euro, con un calo del 40% del valore delle esportazioni, rispetto all’anno precedente, e ricadute a cascata su tutto l’indotto a monte e a valle, dalle macchine agricole, alle sementi, ai trasporti. con tutti i settori che ruotano attorno all’agricoltura, la perdita totale legata alla siccita’ e’ stimata in 17,6 miliardi di euro, ovvero 3 punti del prodotto interno lordo (pil) argentino per l’anno 2023, sottolinea KNEES, facendo presente che questo buco nell’economia, che respira in gran parte al ritmo della sua agricoltura (circa il 60% del valore delle esportazioni totali nel 2022), a sua volta induce un deficit in termini di gettito fiscale, derivante, tra l’altro, dalle tasse sull’esportazione dei cereali (5,6 miliardi di euro persi quest’anno). gli obiettivi fissati dal fondo monetario internazionale (fmi) nell’ambito della rinegoziazione del debito di 45 miliardi di dollari (circa 41 miliardi di euro) diventano cosi’ difficili da raggiungere e l’istituzione non ha mancato di avvertire che “in un contesto di siccita’ sempre piu’ grave (…), e’ necessario un insieme di misure piu’ solide per garantire la stabilita’”.

 

EMILIA ROMAGNA: AGRITURIST, E’ BICI-MANIA UN TURISTA SU CINQUE CHIEDE ITINERARI SU DUE RUOTE 

3723 – bologna (agra press) – “l’agriturismo che viaggia su due ruote e’ la tendenza che si sta sempre piu’ delineando nella nostra regione: un turista su cinque vuole muoversi in bici per conoscere entroterra e colline, piccoli borghi e oasi gourmet, per avventurarsi fuori dalle solite mete”, ha detto gianpietro BISAGNI, presidente di agriturist emilia romagna e di agricycle, “club d’eccellenza” della regione emilia-romagna, intervenendo alla manifestazione “montagna tutto l’anno”. nasce cosi’ un nuovo modo di visitare il territorio e prende forma il progetto “pedalando tra gli agriturismi dell’emilia-romagna”, presentato in anteprima da agriturist regionale e agricycle (mappe consultabili sui siti www.agrituristemiliaromagna.it e www.agricycle.it). “destagionalizzare la vacanza in agriturismo perfezionando l’offerta- prosegue bisagni – e’ il punto a cui tendere per dare stabilita’ al comparto. abbiamo pensato a nuovi percorsi bike ed ebike-friendly, potendo contare su un club d’eccellenza per gli amanti delle due ruote, agricycle, che e’ presente sul territorio da oltre dieci anni, con una rete di agriturismi specializzati e un network di servizi in grado di fornire al cicloturista tutto cio’ di cui ha bisogno: dalla disponibilita’ di attrezzature per la manutenzione e riparazione delle due ruote, alle indicazioni utili che raggiungere le ciclovie piu’ paesaggistiche oltre a convenzioni con officine meccaniche e centri di noleggio per biciclette sostitutive”.

 

MINISTRO AGRICOLTURA POLACCO PROMETTE CONTROLLI DI QUALITA’ SU MASSICCIO AFFLUSSO GRANO DA UCRAINA 

3768 – londra (agra press) – “il nuovo ministro dell’agricoltura polacco ha promesso mercoledi’ di introdurre controlli di qualita’ dettagliati sul massiccio afflusso di grano dall’ucraina in transito attraverso il paese e di garantirne un efficiente trasporto all’estero. la mossa segue le proteste degli agricoltori polacchi arrabbiati, che affermano di rischiare la bancarotta a causa di un eccesso di grano ucraino a buon mercato. il ministro robert TELUS e’ stato oggetto di aspre critiche da parte dei parlamentari, i quali hanno affermato che le societa’ commerciali legate al governo stavano realizzando enormi profitti dalla vendita di prodotti ucraini a buon mercato e non testati in polonia, invece di facilitarne il trasferimento nell’africa affamata di cereali. telus ha sostituito il precedente ministro dell’agricoltura, henryk KOWALCZYK, che si e’ dimesso la scorsa settimana poche ore prima di una visita ufficiale del presidente ucraino volodymyr ZELENSKYY. durante la visita, i leader polacchi e ucraini hanno dichiarato di aver trovato una rapida soluzione al ‘problema del grano’, ma non hanno fornito dettagli”. lo scrive oggi sul suo sito il quotidiano britannico the independent.

 

GESTIONE RISCHIO: MINISTERO AGRICOLTURA APPROVA REGOLAMENTO FONDO MUTUALISTICO AGRICAT 

3689 – roma (agra press) – “con l’approvazione del regolamento di funzionamento del fondo mutualistico nazionale per la copertura dei danni catastrofali alle produzioni agricole causati da alluvioni, gelo o brina e siccita’, si completa il panorama degli strumenti di gestione del rischio messi a disposizione delle imprese agricole dal piano strategico della politica agricola comune 2023-2027. il nuovo fondo mutualistico nazionale potra’ contare su di una dotazione di circa 350 milioni di euro all’anno, tra fondi comunitari e nazionali, da utilizzare per risarcire le imprese agricole che subiranno danni alle produzioni a seguito di eventi climatici di carattere catastrofale nel corso del 2023. insieme al regolamento e’ stata adottata anche la prima circolare esplicativa, con la quale si impartiscono disposizioni operative alle imprese che hanno subito un danno da eventi catastrofali per presentare domanda di accesso alle compensazioni del fondo. con la partenza del fondo agricat, tutti gli strumenti per la gestione dei rischi aziendali sono ora disponibili per le imprese agricole che possono cosi’ affrontare con maggior serenita’ la campagna agraria”, informa il ministero dell’agricoltura. maggiori informazioni al link https://bit.ly/3zM3o90

 

DE CASTRO AL “CORRIERE”, DIRETTIVA UE DEL 1996 VIETA CONSUMO DI CARNE PRODOTTA CON ORMONI 

3677 – bruxelles (agra press) – «l’ue ha una direttiva che risale al 1996 che vieta il consumo di carne prodotta utilizzando ormoni. quindi non vedo come sia possibile ipotizzare che il legislatore europeo autorizzi il consumo umano di carni prodotte in laboratorio», dichiara il parlamentare europeo paolo DE CASTRO (s&d), in una intervista di francesca BASSO pubblicata dal “corriere della sera” col titolo “carne sintetica? il governo fa bene a difendere l’agricoltura”. per DE CASTRO il provvedimento del governo ha “avuto il merito di avere aperto il dibattito su un tema cosi’ delicato quale e’ il rapporto tra cibo e natura”. anche se – aggiunge l’eurodeputato – “non bisogna mai fermare la scienza e l’innovazione, la ricerca in questo settore deve andare avanti perche’ da essa possono nascere risposte a problematiche e malattie attraverso, per esempio, la produzione di tessuti. tuttavia e’ necessario fare una riflessione sulla frattura tra il cibo da una parte e la natura dall’altra che crea questa idea dell’introduzione di prodotti coltivati in laboratorio, dalla carne al latte o altro”. DE CASTRO si dice “preoccupato che non ci sia un’attenzione sulle conseguenze, stiamo parlando della sostituzione della natura e della rottura di un modello con impatti devastanti. c’e’ poi anche un problema di concentrazione nelle mani di pochi di questa tecnologia, come dimostrano gli investimenti miliardari”.

 

DEFEZ AL “CORRIERE”, PREGIUDIZI SOPRATTUTTO LINGUISTICI SULLA CARNE PRODOTTA IN LABORATORIO 

3678 – milano (agra press) – sulla carne prodotta in laboratorio i controlli sono previsti e dai dati disponibili non vengono nominati ormoni, ne’ problemi di salute specifici: le aziende che stanno producendo la carne in vitro sono gia’ autorizzate a lavorare dagli enti regolatori europei, fa presente sul “corriere della sera” roberto DEFEZ, direttore del laboratorio di biotecnologie microbiche ibbr-cnr di napoli, in un articolo in cui tre scienziati replicano alle affermazioni di paolo DE CASTRO, favorevoli al provvedimento del governo sulla carne sintetica comparse sullo stesso giornale. “per la fase di messa in commercio, invece – puntualizza DEFEZ – le autorizzazioni sono ancora da richiedere e vagliare: se ne occupa l’efsa (autorita’ europea per la sicurezza alimentare), che analizzera’ i dossier presentati dalle aziende su aspetti molto approfonditi”. “sono dati piu’ completi rispetto a quelli che possono essere pubblicati sui giornali scientifici, hanno informazioni che chiunque nella comunita’ scientifica non potrebbe avere, sono migliaia e migliaia di pagine. sulla base di quei rilievi potremmo fare le nostre controdeduzioni”. a suo avviso, “sulla carne coltivata c’e’ un pregiudizio innanzitutto linguistico: di sintetico non ha nulla. c’e’ sempre questo mito del ‘ritorno alla natura’, ma la natura non ha creato gli allevamenti intensivi: non siamo cacciatori che andiamo nella savana a competere con animali selvatici in un ambiente naturale”.

 

RICHIESTE A FDA PER CONSUMO UMANO CARNE O LATTE DA LABORATORIO PREVEDONO ORMONI RIBADISCE DE CASTRO 

3666 – roma (agra press) – le richieste finora arrivate alla food and drug administration (fda) statunitense per l’autorizzazione al consumo umano di carne o latte prodotto in laboratorio prevedono l’uso di ormoni, come emerge dalla pre-istruttoria dell’fda su richiesta di upside food (https://bit.ly/43rhY3h), dove sono evidenziati i passaggi che confermano l’uso di siero fetale bovino e in un passaggio si fa riferimento anche a possibili alternative ad oggi non presenti nelle richieste di autorizzazione. lo ribadisce paolo DE CASTRO (s&d) in una nota. quindi la valutazione dei rischi oggi include l’uso del siero fetale bovino e della sua carica di ormoni – che possono essere considerati naturali, ma restano esogeni, quindi vietati dalle norme ue sugli allevamenti, puntualizza l’europarlamentare. inoltre il siero non e’ l’unico fattore di crescita utilizzato. in particolare si fa uso di proteine ricombinanti – in questa definizione possono rientrare sostanze come insulina e ormoni della crescita, precisa la nota. purtroppo dall’istruttoria fda emerge che l’elenco di queste sostanze risulta secretato per motivi commerciali, sottolinea DE CASTRO. a conferma dell’uso attuale di fattori di crescita esogeni e del siero fetale bovino si allega poi l’assessment recentissimo (settimana scorsa) della fao, in cui sono evidenziati i passaggi che riguardano il siero fetale bovino (https://bit.ly/41hRWxz), conclude DE CASTRO.

 

“THE ECONOMIST”: TRATTARE LA CARNE BOVINA COME IL CARBONE INCIDEREBBE NOTEVOLMENTE SUI GAS SERRA 

3671 – londra (agra press) – “the economist” pubblica un articolo in cui, citando una serie di studi, ribadisce che, qualsiasi sia il tipo di conteggio utilizzato, ovvero tenendo conto o meno della deforestazione che ne deriva; delle emissioni derivanti dal trasporto o dall’imballaggio o di analoghe considerazioni, l’agricoltura da’ un contributo significativo alle emissioni di gas serra e, in questo ambito, la quota principale deriva dall’allevamento di carne bovina. fortunatamente, pero’ – osserva “the economist” – “il metano si dissipa in modo relativamente veloce, il che significa che le passate emissioni di bovini smettono presto di riscaldare il pianeta se gli animali (che lo producevano) non vengono sostituiti”. “un tale cambiamento – prosegue l’articolo – potrebbe anche aumentare la produzione di alimenti a base vegetale, rendendo disponibile per altre colture la terra ora utilizzata per coltivare mangimi per animali. ci vogliono 33 calorie vegetali per produrre una caloria di manzo”. “il modo piu’ semplice per ridurre la produzione di carne bovina – argomenta “the economist” – e’ che le persone mangino invece altri animali o diventino vegetariane. ma convincere i carnivori a rinunciare ai loro hamburger e’ un compito arduo. fortunatamente, le carni coltivate in laboratorio si stanno spostando dai laboratori ai ristoranti di fascia alta. fare a meno della carne di bovini vivi e’ difficile da immaginare, ma lo stesso valeva per il carbone 100 anni fa. la carne coltivata potrebbe svolgere un ruolo essenziale per evitare una catastrofe climatica”, conclude l’articolo.

 

UCRAINA CHIEDE A MINISTRO URSO (MIMIT) SUPPORTO PER CREAZIONE MARCHIO ‘MADE IN UCRAINA’ 

3710 – roma (agra press) – “il ministro delle imprese e del made in italy adolfo URSO ha svolto oggi una riunione in videoconferenza con una delegazione del governo dell’ucraina guidata dal capo dell’amministrazione presidenziale ucraina andrej YERMAK e dal vice primo ministro e ministro dell’economia natalja SVYRYDENKO. al centro del colloquio due progetti per il sostegno ai prodotti e alle imprese ucraine. in particolare kiev ha chiesto all’italia assistenza tecnica per giungere alla creazione di un marchio ‘made in ucraina’. proposta su cui il ministro URSO, che gia’ aveva lanciato il progetto nel corso della sua missione a kiev nel gennaio scorso, ha assicurato il massimo appoggio. per URSO infatti l’identificazione dei prodotti tipici ucraini con un marchio nazionale puo’ contribuire al loro acquisto sia con motivazioni solidali, sia per identificarne meglio l’origine. dovranno ora essere meglio definiti gli aspetti tecnici del progetto per renderlo compatibile con le norme ue e con gli impegni gia’ presi dall’ucraina con bruxelles”, informa un comunicato del mimit. “il secondo progetto esaminato oggi riguarda la cooperazione tra i sistemi industriali di italia e ucraina nel settore dell’industria leggera: su questo tema il ministro URSO ha sottolineato l’importanza di una piu’ stretta collaborazione auspicando il coinvolgimento delle associazioni di categoria italiane e ucraine in modo da poter cogliere in tempi brevi le opportunita’ piu’ concrete. al termine della videoconferenza e’ stato auspicato il successo della prossima conferenza sulla ricostruzione che si terra’ a roma il 26 aprile: un evento, e’ stato sottolineato, che si spera possa tradursi presto in un attivo contributo alla ripresa produttiva dell’ucraina”, conclude il ministero.

 

CAVALLETTE: EMILIA-ROMAGNA, UN PIANO PER PREVENIRE POSSIBILI INFESTAZIONI ESTIVE 

3697 – bologna (agra press) – “mappatura delle zone di rischio, informazioni preventive e applicazione tempestiva di un efficace prodotto biologico. sono i punti principali del piano della regione contro la presenza delle cavallette dei prati (calliptamus italicus) che, con la primavera, tornano nella fascia collinare e pedecollinare romagnola”. lo rende noto un comunicato stampa della regione emilia-romagna che cosi’ prosegue: “in previsione delle nuove nascite di cavallette, il settore fitosanitario della regione ha tenuto alcuni incontri direttamente in campo con gli agricoltori interessati, i tecnici dei comuni e dell’asl romagna. la strategia condivisa punta a programmare le azioni di contrasto, da attuare in coincidenza con le nuove nascite previste a partire da meta’ maggio. l’individuazione dei principali focolai da parte degli agricoltori e’ la base per un piano di controllo coordinato dal settore fitosanitario e basato sull’applicazione tempestiva di un insetticida biologico (laser, a base della sostanza attiva spinosad) che ha recentemente ottenuto un’autorizzazione eccezionale da parte del ministero della salute, per essere impiegato nei campi di erba medica contro la cavalletta dei prati”. l’assessore regionale all’agricoltura alessio MAMMI spiega: “ora e’ il momento giusto per avviare le azioni piu’ efficaci di contrasto. il settore fitosanitario regionale, in collaborazione con gli agricoltori, i comuni interessati e l’asl romagna, ha messo a punto gli interventi preventivi, dall’informazione alla mappatura, ed i trattamenti localizzati per i quali abbiamo ottenuto l’autorizzazione dal ministero. per ridurre le popolazioni di cavallette e contenerne i danni, non si puo’ prescindere da un attento presidio del territorio, che puo’ essere effettuato soltanto coinvolgendo tutti coloro che operano nelle zone, soprattutto collinari, in cui vengono registrate le infestazioni”. “caldo torrido, mancanza di pioggia e terreno argilloso sono le principali condizioni che favoriscono l’infestazione. per questo motivo il settore fitosanitario ha predisposto materiale informativo rivolto a imprenditori agricoli ed enti locali, per sensibilizzare la popolazione e gli operatori a segnalare le grillare – i luoghi in cui l’insetto depone le uova – e sta organizzando ulteriori incontri tecnici sul territorio per aggiornare la mappa dei rischi”, conclude il comunicato.

 

DL SICCITA’: CONFAGRICOLTURA, SODDISFAZIONE PER LINEA ASSUNTA DAL GOVERNO PER AFFRONTARE L’EMERGENZA 

3646 – roma (agra press) – “confagricoltura esprime piena soddisfazione per i risultati ottenuti nel decreto siccita’ appena varato dal governo, all’interno del quale sono presenti diverse linee di intervento per arginare il fenomeno climatico estremo che rischia di mettere in ginocchio l’agricoltura con l’avvicinarsi della stagione estiva”. lo rende noto un comunicato di confagricoltura, che prosegue: “in primo luogo, la confederazione esprime soddisfazione per l’articolato volto a ben delineare gli ambiti di intervento della cabina di regia gia’ operativa sul tema e della figura del commissario straordinario. particolare apprezzamento per la misura volta al riutilizzo delle acque reflue depurate ad uso irriguo attraverso il rilascio di un provvedimento autorizzatorio unico, un intervento fortemente auspicato da confagricoltura. le procedure semplificate per la realizzazione di infrastrutture idriche, tra cui i progetti di desalinizzazione e la realizzazione di invasi ‘aziendali’, fino ad un volume massimo di 50 metri cubi d’acqua per ogni ettaro di terreno coltivato vengono fatti rientrare nelle opere di ‘edilizia libera’. per gli imprenditori agricoli sono concreti manifesti di un iniziale impegno da parte del governo in carica di cercare di risolvere le future carenze di approvvigionamento della risorsa blu. un segno di ulteriore sensibilita’ del governo emerge altresi’ dall’istituzione degli osservatori distrettuali permanenti sugli utilizzi idrici e per il contrasto ai fenomeni di scarsita’ idrica presso ciascuna autorita’ di bacino distrettuale, organismi che risulteranno determinanti per la raccolta, l’aggiornamento e la diffusione dei dati relativi alla disponibilita’ e all’utilizzo della risorsa idrica nel distretto idrografico di riferimento. si ritiene, inoltre, positivo l’atteggiamento del governo nel prevedere la sospensione dei mutui e finanziamenti per i concessionari di piccole derivazioni a scopo idroelettrico. sono misure che confagricoltura chiede costantemente ai decisori pubblici, per mitigare la preoccupante situazione economica finanziaria delle imprese a causa non solo della attuale congiuntura ma anche delle conseguenze dei cambiamenti climatici”.

 

AVIARIA: CONFAGRICOLTURA, DA UE 27,5 MILIONI PER DANNI URGENTE USARE RISORSE ENTRO IL 30/9 

3573 – roma (agra press) – “la commissione europea ha stanziato 27,5 milioni di euro a parziale copertura dei danni subiti dagli allevatori per l’influenza aviaria”. lo ricorda con un comunicato confagricoltura, sottolineando che “i fondi saranno prelevati in via straordinaria dalla riserva di crisi della pac”. “il fondo ue va ad aggiungersi a quelli gia’ mobilitati a livello nazionale”, spiega il comunicato, che prosegue: “la decisione della commissione e’ stata assunta a conclusione di un dialogo con il governo italiano che la confederazione ha costantemente seguito e supportato per assicurare ai produttori avicoli il giusto ristoro economico. con i 27,5 milioni stanziati sara’ possibile integrare i risarcimenti gia’ disponibili sul piano interno che hanno consentito di anticipare ai produttori il 25% dei danni indiretti gia’ richiesti. ora bisogna fare presto, sottolinea confagricoltura, per venire incontro alle giuste aspettative degli allevatori. non solo. il riconoscimento dei ristori deve seguire la via piu’ breve possibile per rientrare nel termine massimo del 30 settembre prossimo previsto dall’unione per la loro spesa. la tutela della produttivita’ delle imprese del settore colpite dal virus, pero’, non si conclude con quest’ultimo provvedimento di bruxelles. confagricoltura continuera’ a lavorare, sia a livello nazionale che a livello europeo, per ottenere il ristoro dei danni indiretti provocati dall’influenza aviaria fino al 31 dicembre 2021.

 

GELATE: MAMMI (EMILIA-ROMAGNA) ANNUNCIA AVVIO RICOGNIZIONE, PRONTI AD AVVIARE ITER SOSTEGNO 

3580 – bologna (agra press) – “scatta anche in emilia-romagna l’allarme gelate tardive per le produzioni agricole. e, dopo il forte abbassamento delle temperature fino a sotto lo zero di questa notte, sono in corso accertamenti per verificare eventuali danni a frutta e ortaggi, con le piante fiorite e le verdure in campo particolarmente esposte”. lo rende noto un comunicato della regione emilia romagna. “siamo molto preoccupati di quanto avvenuto, gli uffici hanno immediatamente attivato una ricognizione su tutto il territorio regionale e se, come purtroppo ipotizziamo, ci saranno stati danni alle coltivazioni ci attiveremo come avvenuto nel 2020 e 2021, per fare richiesta di delimitazione e di deroga al governo e al parlamento a sostegno dei produttori colpiti”, ha detto l’assessore regionale all’agricoltura alessio MAMMI. “il ritorno del freddo, con aria polare proveniente dalla norvegia per tutta questa settimana, si sta abbattendo su coltivazioni ingannate dal clima che si sono risvegliate prima del solito, con anche la maturazione in anticipo delle primizie che vengono bruciate dal gelo anomalo dopo un inverno caldo dal punto di vista climatologico e straordinariamente secco”, conclude il comunicato.

 

GELATE: CONFAGRICOLTURA FORLI’-CESENA, NON TUTTI I PRODUTTORI HANNO POTUTO DIFENDERSI 

3599 – forli’ (agra press) – le gelate tardive hanno colpito il territorio forlivese con le temperature notturne che sono scese fino a -5° c, come risulta da un monitoraggio di confagricoltura forli’-cesena e rimini, denuncia l’organizzazione in un comunicato. in questo periodo le gelate rischiano di compromettere la produzione dei frutteti, in particolare peschi, albicocchi, peri, susini, ciliegi, kiwi, ma creano problemi anche ai vigneti. nel territorio i sistemi di difesa attiva piu’ diffusi sono i cosiddetti ventoloni e gli impianti antibrina, ma questi ultimi hanno bisogno di acqua per funzionare e non sempre c’e’ stata una pressione costante per tutti e con una pressione ridotta cala anche l’efficacia del sistema. inoltre con i prezzi dell’acqua che sono esplosi, con aumenti dell’80% dal 2021 ad oggi, per gli agricoltori forlivesi difendersi dal gelo e’ diventato ancor piu’ oneroso, spiega confagricoltura.

 

GELATE: CONFAGRICOLTURA EMILIA-ROMAGNA, FRUTTETI E VIGNETI I PIU’ COLPITI A RISCHIO ALBICOCCHE 

3604 – bologna (agra press) – “prosegue l’ondata di freddo anomalo che nella notte si e’ estesa a tutto il territorio regionale, con temperature in picchiata fino a -6”, informa un comunicato stampa della confagricoltura emilia-romagna. “colpiti i piccoli frutti gia’ presenti sugli alberi di albicocco, susino, pesco e ciliegio: si stima una perdita fino al 70-80% della produzione di albicocche per chi non ha messo in moto sistemi di protezione delle colture, ventole o impianti d’irrigazione antibrina sovra e sottochioma. la coltre bianca ha investito i pereti e i meleti nella delicata fase di fioritura e allegagione, le piante di kiwi e kaki appena germogliate, con danni ingenti nelle zone a maggior vocazione frutticola, in particolare modena, ferrara, bologna e la romagna; danneggiate anche le viti nella fase di sviluppo della gemma cotonosa” spiega confagricoltura emilia romagna che sta monitorando il territorio, per fare la conta dei danni e calcolare gli effetti del freddo polare anche sulle altre colture, sulle piante di barbabietola da zucchero e sui trapianti di pomodoro effettuati da poco, persino sul mais appena seminato. l’organizzazione agricola regionale segnala inoltre che per azionare gli impianti antibrina bisogna intervenire con irrigazioni di soccorso, in una stagione che si presenta gia’ critica per la mancanza d’acqua, le riserve a zero e le falde ai minimi storici. “va rivisto completamente il sistema assicurativo, come sottolineato da tempo dalla nostra organizzazione – dichiara infine confagricoltura emilia romagna -. con gelate primaverili cosi’ importanti la preoccupazione e’ forte anche per gli agricoltori assicurati, che a fronte di una perdita totale della produzione saranno risarciti solo in parte, andando a coprire al massimo il 30-40% del danno subito”.

 

AGRITURIST-CONFAGRICOLTURA, A PASQUA E PASQUETTA IN CAMPAGNA TUTTO ESAURITO PER I PRANZI 

3579 – roma (agra press) – “la vacanza in agriturismo e’ la prima scelta degli italiani per pasqua e pasquetta. i segnali del territorio vanno verso il ‘tutto esaurito’, soprattutto nella ristorazione. e, se il meteo ce lo permettera’, potremo raggiungere anche un +20% di crescita rispetto allo scorso anno. per il primo lungo week end di primavera gli ospiti che scelgono l’agriturismo sono storicamente gli italiani, anche se assistiamo al forte ritorno degli stranieri, americani in primis”, ha affermato in un comunicato augusto CONGIONTI, presidente di agriturist-confagricoltura, diffondendo i risultati raccolti dalle aziende associate per pasqua ed i prossimi ponti di aprile e maggio. “da sempre la campagna, nella stagione primaverile, attira i cittadini alla ricerca di contatto con la natura, per scrollarsi di dosso il grigiore dell’inverno insieme alla famiglia o con gli amici. crescono i sostenitori delle vacanze sempreverdi: aria aperta, mete vicine, ambienti genuini, ritmi di vita piu’ lenti, eccellenze enogastronomiche da assaggiare sono la ricetta perfetta per una vacanza ideale, che unisce ospitalita’ familiare alla buona cucina e alle attivita’ agro-culturali, senza dimenticare il benessere psico-fisico. si registra, generalmente, una forte crescita in tutto lo stivale, con una ripartenza primaverile fisiologicamente un po’ piu’ incerta nelle zone montane. continua tuttavia la difficolta’ a reperire personale, cosi’ come pesano i forti aumenti delle materie prime: ad esempio, in un anno, la farina e’ aumentata del 150%, lo zucchero del 100%, latte, carni e ortaggi dell’80% e oltre il 150% i costi energetici. per contro, responsabilmente, gli imprenditori agrituristici hanno solo leggermente ritoccato i loro prezzi”, spiega agriturist. “in sicilia per pasqua e pasquetta le prenotazioni del pranzo sono state esaurite con largo anticipo, mentre le camere hanno qualche disponibilita’. ancora pochi gli stranieri. in calabria forte crescita rispetto al 2022 per i soggiorni e per la ristorazione, con un incremento dei turisti stranieri. pienone in puglia: camere esaurite all’85%, 100% per la ristorazione. in abruzzo si attende il last minute per completare le prenotazioni dei soggiorni; incremento (+20%) per l’estate e l’autunno di prenotazioni straniere, piu’ lente quelle italiane. bene la campania: tirano le zone costiere, ristorazione e pernottamenti esauriti per la pasqua; nel beneventano crescono le prenotazioni degli stranieri di oltre il 10%. nel lazio incrementate le prenotazioni rispetto al 2022 (+15%), ristorazione al completo, alloggi con turismo prevalentemente italiano, occupazione al 70%; roma e la tuscia le mete piu’ gettonate. umbria a pieno regime: folta la presenza di italiani, famiglie con bambini in cerca di esperienze da vivere in fattoria. bene le strutture vicino alle citta’ d’arte. la toscana si appresta a superare abbondantemente il 2019. tutto pieno anche per i prossimi ponti del 25 aprile e 1° maggio. sono tornati in massa gli americani nel chianti e nel senese. il sistema agrituristico dell’emilia-romagna e’ ripartito bene dopo la crisi pandemica (+49% gli arrivi) mixando turismo d’affari con quello ricreativo, culturale ed esperienziale; prossime festivita’ pasquali all’insegna di soggiorni brevi e ristorazione al completo. molto bene anche i ponti in liguria, anche qui soprattutto per la ristorazione e gli stranieri che raggiungono il 50%. in piemonte, generalmente, tutto pieno per pasqua e pasquetta, consolidando la tendenza positiva. molte strutture hanno appena aperto, perche’ a causa dei costi energetici sono rimaste chiuse nel periodo invernale. buona la presenza soprattutto da germania, francia, svizzera e stati uniti. al completo la lombardia con stime superiori pre-pandemia. traina brescia, capitale della cultura, riscontri positivi anche per strutture nelle citta’ d’arte e i laghi. andamento molto positivo in veneto: litorale, colline, mare, laghi e campagna al completo soprattutto per la ristorazione; buona la presenza straniera, che intorno al lago di garda e alle citta’ d’arte supera quella degli italiani. in italia le aziende agrituristiche attive sono piu’ di 25.000 e oltre il 60% dei comuni italiani ne ospita almeno una. quasi la meta’ offre almeno tre servizi e piu’ di una su tre e’ condotta da un’imprenditrice”, afferma il comunicato di agriturist. “il settore dell’agriturismo italiano, con le sue peculiarita’ uniche al mondo, si conferma una parte strategica all’interno dell’offerta turistica nazionale. ci siamo finalmente gettati alle spalle la pandemia e i risultati lo stanno dimostrando. si ricomincia con una maggiore pianificazione e programmazione delle proprie vacanze, anche se preoccupa, soprattutto in vista della prossima stagione estiva, la difficolta’ a reperire personale”, conclude il presidente CONGIONTI.