Notizie in Pillole dal 09 marzo 2023 al 15 marzo 2023 (fonte: Agra press)
RIFORMA FISCALE: CONFAGRICOLTURA, PIU’ INCENTIVI A INNOVAZIONE TECNOLOGICA E ALLEGGERIMENTO ACCISE
2613 – roma (agra press) – “maggiori incentivi all’innovazione tecnologica e un alleggerimento delle accise verso un comparto gia’ gravato dai rincari di energia e carburanti: queste le principali richieste di confagricoltura, la piu’ antica organizzazione di tutela e di rappresentanza delle imprese agricole, al presidente del consiglio giorgia MELONI, durante l’incontro in corso a palazzo chigi con le parti sociali”. lo rende noto un comunicato di confagricoltura. “confagricoltura accoglie con favore la proposta di riforma fiscale del governo che sembra imprimere un’accelerazione importante alla crescita economica del paese”, dichiara il direttore dell’area fiscale di confagricoltura, nicola CAPUTO, presente all’incontro, che prosegue: “bene la riduzione degli adempimenti, nell’ottica della semplificazione e digitalizzazione dei rapporti tra il contribuente e il fisco, la rivisitazione del sistema delle sanzioni e l’applicazione del regime catastale alle attivita’ agricole di coltivazione, anche se esercitate su superfici prive di rendita catastale”. “positivo il giudizio anche sulla riconduzione ai redditi agricoli di quelli relativi ai beni anche immateriali che concorrono alla tutela dell’ambiente e alla lotta ai cambiamenti climatici”, sottolinea il comunicato. “in merito all’innovazione, volano del settore, le imprese agricole soffrono della razionalizzazione degli incentivi agli investimenti, pertanto, occorrerebbe integrare la detassazione degli utili con la concessione di crediti di imposta equivalenti. in materia di accise, diventa urgente tenere conto dell’effetto gia’ fortemente debilitante dei costi energetici e dei carburanti”, conclude CAPUTO.
LAVORO: ISTAT, IN IV TRIMESTRE 2022 E’ AUMENTATO L’INPUT DI LAVORO IN AGRICOLTURA LIEVISSIMO AUMENTO
2602 – roma (agra press) – nel quarto trimestre 2022, l’input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, e’ aumentato dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e del 3,1% rispetto al quarto trimestre 2021. nello stesso periodo il pil ha registrato una debole flessione (-0,1%) in termini congiunturali, mentre e’ aumentato dell’1,4% in termini tendenziali, secondo i dati diffusi oggi dall’istat. dalle tabelle dell’istituto risultano, in agricoltura, poco meno di 573 mila ore di lavoro, in calo dello 0,1 per cento rispetto al terzo trimestre 2022 (dati destagionalizzati) ma in aumento dello 0,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021.
STRANIERI: ISTAT, A FINE 2021 I RESIDENTI ERANO 5 MLN 8,5% SUL TOTALE POPOLAZIONE
2624 – roma (agra press) – “dinamica della popolazione straniera residente ancora sotto l’effetto della crisi pandemica. nel 2021 la dinamica naturale e migratoria internazionale della popolazione straniera residente e’ stata ampiamente positiva ma il saldo naturale degli stranieri residenti (positivo in tutte le regioni) e’ in calo rispetto al 2019 (-15,4%). al 31 dicembre 2021 l’incidenza della popolazione residente straniera sul totale della popolazione italiana e’ stata dell’8,5%, con poco piu’ di 5 milioni di residenti stranieri. tra gli stranieri diminuiscono le nascite (-4,8% sul 2020) e aumentano i decessi (+8,6 %), comportamento demografico che sembra risentire ancora dell’impatto pandemico. le immigrazioni di cittadini stranieri sono in ripresa (+27% sul 2020) dopo il vistoso calo dovuto alla chiusura delle frontiere, ma non recuperano i livelli pre-pandemici. gli stranieri risiedono prevalentemente in italia settentrionale (59% del totale), ripartizione in cui si concentrano anche i cittadini italiani per acquisizione (66,5%)”, informa un comunicato istat. rapporto completo e nota metodologica qui https://bit.ly/3ZOJHJb
LAVORO: A MARZO 417 MILA ASSUNZIONI SU GIOVANI E IMMIGRATI MAGGIORI OPPORTUNITA’ IN AGROALIMENTARE
2635 – roma (agra press) – “sono oltre 417mila i contratti programmati dalle imprese nel mese di marzo e sono circa 1,3 milioni quelli previsti per il trimestre marzo-maggio, con un incremento della domanda di lavoro pari a quasi 59mila unita’ rispetto a marzo 2022 (+16,3%) e 143mila unita’ sul corrispondente trimestre 2022 (+12,6%). in aumento la domanda di giovani, che passa da 101mila entrate programmate di marzo 2022 alle 132mila entrate previste per il mese in corso. aumenta anche la richiesta di lavoratori immigrati, attestandosi a quasi 79mila entrate mentre erano poco piu’ di 60mila a marzo 2022. i dati sono presentati dal bollettino del sistema informativo excelsior, realizzato da unioncamere e anpal. l’industria nel suo complesso e’ alla ricerca di 135mila lavoratori per il mese di marzo che salgono a 385mila nel trimestre marzo-maggio. all’interno del settore manifatturiero, che e’ alla ricerca di 87mila lavoratori nel mese di marzo e di 249mila nel trimestre, le industrie alimentari sono tra i comparti che offrono maggiori opportunita’, con 11mila lavoratori nel mese e 32mila nel trimestre”, informa un comunicato di unioncamere.
PNRR: MINISTERO IMPRESE, 550 MLN PER INNOVAZIONE STARTUP ANCHE IN RINNOVABILI, ECONOMIA CIRCOLARE
2591 – roma (agra press) – un comunicato del ministero delle imprese e del made in italy informa che: “startup e piccole e medie imprese possono presentare progetti riguardanti la transizione ecologica e digitale, finanziati con risorse europee ricomprese nel pnrr per un ammontare di 550 milioni”. i progetti riguardanti la transizione verde – sottolinea il comunicato – “potranno prevedere l’utilizzo di energia rinnovabile, mobilita’ sostenibile, efficienza energetica, economia circolare, mentre quelli legati alla transizione digitale dovranno interessare gli ambiti come l’intelligenza artificiale, l’industria 4.0, la cybersicurezza, fintech e blockchain”. per maggiori informazioni: digital transition fund – finanziamento di startup https://bit.ly/3lkKAtN; green transition fund – supporto a startup e venture capital attivi nella transizione ecologica: https://bit.ly/3JFLVVq
PIL: OCSE, LA CRESCITA NEI PAESI DEL G20 RALLENTA NETTAMENTE ALLO 0,3% NEL IV TRIMESTRE 2022
2598 – parigi (agra press) – il pil dell’area del g20 e’ cresciuto solo dello 0,3% nel quarto trimestre del 2022 rispetto a quello precedente secondo le stime provvisorie diffuse oggi dall’ocse. nel trimestre precedente la crescita congiunturale era stata dell’1,4%. questa frenata – sottolinea l’ocse – ha concluso un anno volatile per l’area del g20, in cui la crescita del pil e’ passata dal +0,7% del primo trimestre al -0,2% del secondo, prima di aumentare e scendere di nuovo nel terzo e nel quarto. le stime iniziale relative alla crescita annuale del pil mostrano che nell’area il prodotto interno lordo ha continuato a crescere nel 2022, ma ad un tasso dimezzato rispetto al 2021 (+6,3%), quando le economie si stavano riprendendo dall’impatto iniziale della pandemia.
FLAVESCENZA DORATA: GIANSANTI A CONVEGNO CONFAGRICOLTURA IN TOSCANA, CONTRO FITOPATIE SERVONO LE TEA
2636 – roma (agra press) – il presidente di confagricoltura massimiliano GIANSANTI ha concluso questa mattina i lavori del convegno di confagricoltura “flavescenza dorata: una fitopatia da conoscere e contrastare”, che si e’ svolto nell’auditorium antinori a san casciano in val di pesa (fi). occorre intervenire con forza sullo sviluppo delle nuove tecniche genetiche di evoluzione assistita (tea) che possono permetterci di fare fronti a problemi come la resistenza alle fitopatie in tempi piu’ rapidi rispetto alla normale ricerca genetica, ha detto GIANSANTI. purtroppo, pero’, non possiamo stimare i tempi dello sviluppo normativo: GIANSANTI si e’ augurato che entro fine anno possa aver inizio in italia la sperimentazione in campo. meno certezze per il livello europeo: il dibattito sull’autorizzazione delle tea avra’ infatti inizio nel secondo semestre del 2023 ma bisogna ricordare che a inizio 2024 ci saranno le elezioni europee ed il con seguente rinnovo della commissione. GIANSANTI ha anche sottolineato che il controllo delle fitopatie non e’ solo un problema di settore ma e’ di piu’ ampio respiro perche’ investe l’intera economia di un territorio, come e’ il caso della viticoltura in toscana. “e’ necessario un coordinamento tra i vari sistemi, regionali e nazionale, con il supporto dei consorzi di tutela, ma e’ soprattutto necessario avere risorse. per rafforzare la strategia di contrasto alla flavescenza dorata sono necessari fondi appropriati e commisurati alla gravita’ della situazione, in grado non solo di finanziare la sostituzione delle viti estirpate, ma anche e soprattutto di coprire il potenziamento di una serie di azioni coordinate di lotta alla fitopatia”, ha detto federico CASTELLUCCI, presidente della fnp vino di confagricoltura. al convegno hanno partecipato, tra gli altri: stefania SACCARDI, assessora agricoltura regione toscana; luca DE CARLO, presidente della commissione industria, attivita’ produttive, agricoltura del senato; mirco CARLONI, presidente della commissione agricoltura della camera; christian MARCHESINI, vicepresidente della fnp vino di confagricoltura e presidente del consorzio della valpolicella; marco NERI, presidente confagricoltura toscana; luca GIANNOZZI, presidente unione agricoltori firenze.
“RASSEGNA STAMPA ESTERA”: INSETTI BIO, ACCORDO SUL GRANO, MAIS OGM, MIELE CINESE, SALMONE SCOZZESE
2566 – roma (agra press) – un’etichetta ecologica, o biologica, anche per i prodotti a base di insetti: la chiede il ministro dell’agricoltura tedesco cem OEZDEMIR. con questa notizia particolare si apre il n.1462 della “rassegna della stampa estera” di agra press. un’altra ministra tedesca, steffi LEMKE, dei verdi, che guida il dicastero dell’ambiente, presenta la sua strategia per garantire l’approvvigionamento idrico. un servizio dal corrispondente in messico del quotidiano spagnolo “el pais” si occupa dell’incertezza causata dalla disputa tra stati uniti e messico sul mais transgenico. un interessante articolo dalla turchia ci spiega che secondo il ministro della difesa di quel paese, hulusi HAKAR, l’accordo sul grano tra russia e ucraina sara’ prolungato. in spagna gli apicoltori protestano per le importazioni a basso prezzo di miele dalla cina e sulle insufficienti informazioni ai consumatori. per la pesca, una moria senza precedenti rischia di fermare in scozia l’espansione dell’allevamento del salmone.
“LE FIGARO”: LA FILIERA BIOGAS TEME UN BRUSCO STOP AI PROGETTI
2537 – parigi (agra press) – “qualunque siano gli scenari sull’elettrificazione degli usi, rimarra’ almeno il 50% dei consumi che si baseranno su altre energie; anche quest’ultima meta’ dovra’ essere decarbonizzata”, ha detto julien nyssen, presidente del sindacato energie rinnovabili (ser), secondo quanto riferisce “le figaro”. certo – ha aggiunto – la produzione e il consumo di elettricita’ aumenteranno notevolmente da qui al 2050. ma questo non soddisfera’ tutti gli usi. il gas dovrebbe ancora rappresentare dal 25 al 30 per cento del consumo energetico in francia. tra le energie rinnovabili che ci consentono di raggiungere la neutralita’ carbonio entro il 2050 c’e’ il biogas. e’ per la maggior parte prodotto da rifiuti agricoli, domestici o anche industriali. in francia, il settore ha registrato una crescita impressionante nell’ultimo decennio. “per avere il 100% di gas verde nel 2050 servono 150 miliardi di euro di investimenti. nell’elettricita’, secondo rte, serviranno 1.000 miliardi di euro per rendere tutto piu’ verde “, ha ricordato NYSSEN. ma a causa delle tariffe di riacquisto del gas, fissate nel 2020, prima della fiammata dei prezzi, c’e’ stato un brusco stop ai nuovi progetti. “le tariffe di acquisto del gas sono state fissate a un livello che non e’ realistico, tenuto conto dell’aumento dei prezzi dell’energia, tra cui quello dell’elettricita’ necessaria al funzionamento del metanizzatore” per produrre il biometano, sottolinea laurence POIRIER-DIETZ, direttrice generale di GRDF.
IL 15/3 CONVEGNO DI CONFAGRICOLTURA SU FLAVESCENZA DORATA ALL’AUDITORIUM ANTINORI
2540 – firenze (agra press) – “confagricoltura organizza il convegno ‘flavescenza dorata: una fitopatia da conoscere e contrastare’, che si terra’ il 15 marzo alle 10.30 all’auditorium antinori, nella prestigiosa cantina nel chianti classico”. lo rende noto un comunicato di confagricoltura, che prosegue: “la flavescenza dorata e’ una problematica che desta grande preoccupazione agli operatori del settore vitivinicolo, vista anche la diffusione crescente che rischia di compromettere il potenziale viticolo di interi areali di produzione in piemonte, veneto, lombardia, emilia-romagna, trentino alto adige e friuli venezia giulia, che sono ad oggi le zone viticole piu’ colpite. anche in toscana sono stati segnalati di recente nuovi focolai. negli ultimi anni si e’ verificata una preoccupante recrudescenza e un aumento dell’incidenza della fitopatia per molteplici cause, fra cui la difficolta’ a contenere l’insetto vettore, dovuta anche alla presenza di superfici vitate incolte che di fatto fungono da serbatoi di infezione. i produttori sono particolarmente allarmati per le conseguenze che il mancato contenimento di questa fitopatia potra’ avere sulla viticoltura nazionale, in considerazione anche dei danni economici gia’ causati dalla flavescenza sono sempre piu’ ingenti e insostenibili non solo dai singoli, ma anche dal sistema vitivinicolo locale interessato. ad intervenire al convegno, oltre ai presidenti di confagricoltura toscana e l’union agricoltori di firenze, saranno elisa ANGELINI del crea viticoltura ed enologia; claudio IORIATTI e mario PEZZOTTI del centro di ricerca e innovazione della fondazione edmund mach; federico CASTELLUCCI, presidente della fnp vino di confagricoltura; il presidente della commissione agricoltura della camera dei deputati mirco CARLONI; il direttore generale del crea stefano VACCARI e stefania SACCARDI, assessore all’agricoltura della regione toscana. a concludere i lavori saranno il presidente confagricoltura massimiliano GIANSANTI e il sottosegretario al masaf patrizio giacomo LA PIETRA.”.
ISTAT: NOTA MENSILE SULL’ANDAMENTO DELL’ECONOMIA ITALIANA A FEBBRAIO 2023
2544 – roma (agra press) – “lo scenario internazionale resta caratterizzato da un elevato grado di incertezza e da rischi al ribasso. si inizia a profilare un percorso di rientro dell’inflazione piu’ lungo di quanto ini-zialmente previsto”, afferma l’istat nella sua nota mensile relativa a febbraio 2023, diffusa oggi. “il pil italiano, nel quarto trimestre 2022 – prosegue l’istat – ha segnato una lieve variazione congiunturale negativa a sintesi del contributo positivo della domanda estera netta e di quello negativo della domanda interna al netto delle scorte. a gennaio, l’indice destagionalizzato della produzione industriale, dopo il forte rialzo del mese precedente, e’ diminuito in termini congiunturali dello 0,7% con segnali discordanti tra i principali raggruppamenti di industria. il mercato del lavoro si e’ confermato in miglioramento anche a gennaio. il numero dei lavoratori dipendenti ha oramai superato i livelli pre-pandemia mentre gli indipendenti restano ancora al di sotto dei valori medi del 2019. a febbraio, in base alla stima preliminare, l’inflazione al consumo ha continuato a rallentare. il differenziale per l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (ipca) tra italia e area euro, pur rimanendo positivo, si e’ ridotto ulteriormente. il clima di fiducia dei consumatori a febbraio e’ tornato a migliorare mentre quello delle imprese, dopo essere aumentato per tre mesi consecutivi, si e’ stabilizzato”. altri particolari e tabelle al link https://www.istat.it/it/archivio/282047
VINO: OSSERVATORIO UIV-ISMEA-VINITALY, EXPORT 2022 RECORD CON +9,8% IN VALORE E 7,9 MLD DI EURO
2568 – roma (agra press) – “l’italia del vino sfiora il traguardo degli 8 miliardi di euro, chiudendo l’export 2022 con un nuovo record commerciale:7,9 miliardi di euro (+9,8%), a fronte di volumi piatti (22 milioni di ettolitri, -0,6%). secondo l’analisi dell’osservatorio uiv, ismea e vinitaly, che ha elaborato i dati rilasciati da istat sui 12 mesi dello scorso anno, il mercato ha retto anche alle inevitabili quanto parziali variazioni dei listini. la scalata dei costi di produzione ha pero’ abbondantemente eroso i margini della filiera, in particolare per i prodotti entry-level e popular (fino a 6 euro al litro). il risultato finale, vista anche la congiuntura, e’ senz’altro positivo per uno dei settori del made in italy piu’ virtuosi nella bilancia commerciale, che chiude in attivo di oltre 7,3 miliardi di euro. rimane la consapevolezza che il record commerciale sia senz’altro determinato da un doping dei prezzi, tanto necessario al fine di limitare l’erosione dei margini causata dal surplus dei costi, quanto pericoloso sul fronte dei consumi previsti per il 2023. ultimo trimestre in forte rallentamento, con chiusura nei valori a +5% contro +19% di marzo, +11% di giugno e +12% di settembre, mentre i volumi si mantengono in scia negativa (a -3% medio da giugno, con il solo primo trimestre positivo). tra i concorrenti, la francia si conferma leader mondiale con 12,3 miliardi di euro (+11% valore e -5% volume) mentre l’italia mantiene la posizione di primo fornitore a livello quantitativo e secondo in valore davanti alla spagna (2,98 miliardi di euro, che chiude a +3,5% nei valori e -9% nei volumi)”, informa un comunicato dell’osservatorio uiv, ismea e vinitaly. “per quanto riguarda i mercati, crescono in valore tutti quelli principali per la domanda, a partire dagli stati uniti (+10%) che si confermano primo mercato export italiano con una quota del 23%. seguono, tra i top buyer, la germania (quota del 15% sul totale), che sale del 5% a 1,2 miliardi di euro; poi regno unito (+10%), canada (+11%), svizzera (+3%) e una francia in forte progressione (+25%). diverso il quadro dei volumi, in calo o stazionari in tutte le principali destinazioni (stati uniti -6%, germania -2%, regno unito -4%), a eccezione di quella transalpina (+16%, dovuto alla poderosa crescita del prosecco, +20%). ancora in caduta la domanda cinese, che chiude i conti a -28% sul fronte dei vini in bottiglia. tra le tipologie, continua il traino degli spumanti che volano a +19% in valore (prosecco a +22%) e confermano la positivita’ sui volumi (+6%, di cui +6% prosecco e +9% asti spumante), mentre faticano i vini fermi imbottigliati (-3% volume). tra le regioni, si confermano in testa alla classifica in valore veneto, piemonte e toscana. da registrare inoltre le forti accelerazioni di friuli-venezia giulia, marche e sicilia”, spiega ancora il comunicato dell’osservatorio.
FRUTTA: CONFAGRICOLTURA EMILIA ROMAGNA, MAI PIU’ PREZZI SOTTO AI COSTI DI PRODUZIONE
2561 – bologna (agra press) – nel 2022 ai frutticoltori dell’emilia-romagna e’ stato riconosciuto un prezzo ben al di sotto dei costi di produzione: fino a -60% per le pere e -50% per mele e susine, denuncia confagricoltura emilia romagna in un comunicato, sottolineando che “le distorsioni o asimmetrie di potere hanno penalizzato, ancora una volta, l’anello piu’ debole della filiera, aggravando cosi’ la crisi del comparto che nel periodo 2006-2022, in regione, ha visto ridurre del 35% le superfici frutticole coltivate”. dai frutticoltori di confagricoltura emilia romagna, che si sono riuniti nella sede di confagricoltura ferrara, alla presenza dei vertici regionali e provinciali dell’organizzazione – spiega il comunicato -, parte ora la richiesta di una soluzione urgente “per garantire all’agricoltore un prezzo minimo che sia congruo, un’equa distribuzione del valore lungo la filiera e per stimolare chi commercializza il prodotto a regolare il rapporto con la grande distribuzione”. “occorre avviare una profonda ristrutturazione del sistema frutticolo al fine di renderlo piu’ competitivo”, sostiene confagricoltura. questa “svolta decisiva per le sorti del comparto – spiega l’organizzazione – deve passare in primo luogo da interventi straordinari a sostegno delle imprese attraverso la decontribuzione e defiscalizzazione e da nuovi massicci investimenti in ricerca, nella difesa fitosanitaria e nel contrasto al cambiamento climatico, dalla valorizzazione del prodotto made in italy, alla lotta contro le vendite promozionali sottocosto, alla regolamentazione delle importazioni nei periodi di raccolta dei vari prodotti frutticoli”. a tutte le componenti della filiera, incluso le strutture cooperative, confagricoltura chiede che vi sia un giusto riconoscimento dei costi produttivi sostenuti dalle aziende agricole.
STUDIO CA’ FOSCARI SU 10MILA AZIENDE AGRICOLE ITALIANE, 92,8% NON INVESTE IN RINNOVABILI
2533 – venezia (agra press) – il binomio agricoltura e rinnovabili puo’ portare benefici economici concreti alle aziende agricole, rivela uno studio pubblicato sul journal of productivity analysis da due ricercatrici dell’universita’ ca’ foscari venezia, che hanno analizzato i dati di 9.927 aziende agricole italiane. tuttavia, integrare l’attivita’ zootecnica o agricola con la produzione di energia green e’ ad oggi un’opportunita’ sfruttata solo dal 7,2% delle imprese del settore, aggiunge lo studio. “il rimanente 92,8% del nostro campione non produce rinnovabili, evidenziando il grande potenziale del comparto agricolo per contribuire alla crescita sostenibile”, affermano le autrici antonella BASSO e maria bruna ZOLIN, professoresse di matematica applicata ed economia agraria all’universita’ ca’ foscari.
PARLAMENTO UE APPROVA NUOVI OBIETTIVI RIDUZIONE EMISSIONI
2549 – bruxelles (agra press) – con 486 voti favorevoli, 132 contrari e 10 astensioni, il parlamento europeo ha approvato oggi in via definitiva la revisione del regolamento sulla condivisione degli sforzi che stabilisce i livelli vincolanti di riduzioni annuali delle emissioni di gas serra per il trasporto su strada, il riscaldamento degli edifici, l’agricoltura, i piccoli impianti industriali e la gestione dei rifiuti per ciascuno stato membro dell’ue. il testo e’ frutto di un accordo raggiunto in sede di trilogo. secondo un comunicato stampa del parlamento europeo i settori citati sono responsabili attualmente di circa il 60% di tutte le emissioni dell’unione. la nuova normativa innalza l’obiettivo di riduzione dei gas serra, da raggiungere entro il 2030, dal 30 al 40% rispetto ai livelli del 2005. per la prima volta, tutti i paesi dell’ue dovranno ridurre le emissioni di gas serra con obiettivi che variano dal 10 al 50% a seconda del pil pro capite e dell’ efficacia dei costi. ogni anno, gli stati membri dovranno inoltre garantire di non superare la propria quota annuale di emissioni di gas serra. il testo deve ora essere formalmente approvato anche dal consiglio dei ministri dell’uione europea e poi pubblicato nella gazzetta ufficiale dell’ue per poi entrare in vigore 20 giorni dopo.
CEREALI: GRUSHKO (RUSSIA), ACCORDO PROROGATO PER 60 GIORNI ALLE CONDIZIONI PRECEDENTI
2542 – mosca (agra press) – l’accordo sul grano e’ stato prorogato di 60 giorni, ha detto oggi alla tass il viceministro degli esteri russo alexander GRUSHKO. “il vice ministro [degli esteri] russo [sergey VERSHININ], responsabile dell’accordo, ha rilasciato ieri una dichiarazione in tal senso. in effetti, l’accordo e’ stato prorogato, e’ stata concordata la sua proroga di 60 giorni. e’ stato nuovamente confermato nell’ambito dello stesso pacchetto di accordi”, ha affermato GRUSHKO. mosca in particolare insistera’ affinche’ venga rispettato l’impegno dato alla russia “sull’attuazione specifica del secondo binario, ovvero la rimozione di tutte le sanzioni, dirette e indirette, sulla fornitura di prodotti agricoli russi ai mercati internazionali”, ha affermato GRUSHKO.
LA FILIERA AGROALIMENTARE CHIEDE ALL’UE UNA LEGISLAZIONE AD HOC PER LE TEA DE CARLO ANNUNCIA DDL
2554 – roma (agra press) – “ho gia’ depositato in senato il disegno di legge che consente la sperimentazione in campo dei prodotti ottenuti con le tea – tecniche di evoluzione assistita; la proposta e’ in attesa di essere assegnata alla commissione, che ho l’onore di presiedere. confido che venga assegnata al piu’ presto cosi’ da poter avviare l’iter in parlamento, ma anche per diffondere la conoscenza delle tea tra la popolazione”, ha annunciato il senatore luca DE CARLO (fdi), presidente della commissione industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare intervenendo alla presentazione del position paper sulle nuove tecniche genomiche, messo a punto da cluster agrifood nazionale, crea e assobietec. “le tea sono radicalmente diverse dagli ogm e necessitano di una legislazione ad hoc: questa la richiesta che la filiera agroalimentare – dall’agricoltura all’industria – rivolge alle istituzione europee, che saranno chiamate ad esprimere un parere a giugno, quando la commissione prevede di presentare un progetto di normativa in relazione alle tecniche di evoluzione assistita. si tratta di quelle tecniche di biologia sviluppate negli ultimi 10 anni che consentono di correggere il dna delle piante e quindi di selezionare caratteri specifici utili per l’agricoltura, che difficilmente sarebbero ottenibili con altri metodi”, precisa federalimentare, in un comunicato che cosi’ prosegue: “la grande differenza rispetto agli ogm transgenici e’ che le piante ottenute con le tea non contengono dna di altri organismi, perche’ il patrimonio genetico utilizzato e’ unicamente quello delle piante stesse. le tea, cioe’, non fanno altro che replicare processi che potrebbero avvenire in natura. nel caso di ogm transgenici, invece, il passaggio puo’ avvenire anche tra regni diversi, ad esempio tra batteri e piante. gli ogm sono inoltre molto costosi da ottenere, richiedono tempi lunghi (sia a livello di ricerca che di validazione) e non assicurano un livello di precisione paragonabile a quello delle tea. su queste basi, per la prima volta, i rappresentanti del mondo produttivo, della ricerca e delle istituzioni si sono incontrati per promuovere un sistema pubblico-privato di miglioramento genetico basato sulle tecnologie genomiche piu’ avanzate. un sistema strategico per adeguare l’agroalimentare nazionale al futuro e mantenere la sostenibilita’ e la competitivita’ del comparto agroalimentare nazionale. durante l’appuntamento, che si e’ svolto stamattina a roma, e’ stato illustrato il position paper ‘nuove tecniche genomiche genome editing e cisgenesi’, elaborato dal cluster agrifood nazionale (l’associazione riconosciuta dal ministero dell’universita’ e della ricerca che aggrega imprese, associazioni di categoria, universita’, organismi di ricerca, enti di formazione e rappresentanze territoriali che operano nel settore agrifood), dal crea e da federchimica assobiotec. il position paper illustra le potenzialita’ delle tea all’interno di un contesto agricolo italiano sempre piu’ messo a dura prova dagli effetti del cambiamento climatico e dalla necessita’ di migliorare la resistenza alla siccita’ e alle avversita’, assicurando al contempo qualita’ e produttivita’ piu’ elevate. il documento spiega come le tea possano contribuire ad accrescere la sostenibilita’ della nostra agricoltura e a produrre alimenti piu’ salutari, in linea con gli obiettivi dell’european green deal e delle strategie farm to fork e biodiversity. su queste basi, vengono stilate alcune raccomandazioni affinche’ l’italia sappia cogliere questa opportunita’ e, a tal fine, vengono suggerite agli attori della politica tre azioni: consentire la sperimentazione in campo delle tea in tempi brevi, poiche’ le tea sono radicalmente diverse dagli ogm di una volta e non possono essere normate allo stesso modo; rilanciare un programma di ricerca sulle biotecnologie pulite per l’agricoltura di domani, dato che nei prossimi mesi e’ atteso un cambiamento del quadro autorizzativo a livello europeo e sarebbe grave se l’italia non si presentasse all’appuntamento con un adeguato programma di investimento; predisporre strumenti di trasferimento tecnologico dei risultati dalla ricerca al mondo produttivo, coinvolgendo anche le industrie private, in modo da rinnovare il panorama varietale e renderlo idoneo al nuovo scenario climatico. negli ultimi anni il sistema scientifico italiano, sia attraverso il progetto biotech, finanziato dal ministero dell’agricoltura e coordinato dal crea, sia mediante altre iniziative, ha sviluppato conoscenze avanzate nell’ambito delle tea relativamente alle piu’ importanti specie agricole italiane (frumento, riso, pomodoro, vite, melo, agrumi, ecc). questo lavoro, che ha portato alla selezione di piante di volta in volta resistenti alle malattie, agli stress abiotici e/o con migliori caratteristiche qualitative e con potenzialita’ produttiva piu’ elevata, e’ rimasto fino a oggi confinato nei laboratori. le piante gia’ selezionate con le tea e quelle che saranno selezionate nei prossimi anni costituiscono una grande opportunita’ per l’agricoltura italiana – basti solo pensare alle perdite causate dalla siccita’ – purche’ pero’ ci sia la possibilita’ di testarle in campo, un’opzione al momento preclusa. ‘le emergenze globali che siamo chiamati ad affrontare sono ben evidenziate dai 17 sustainable development goals delle nazioni unite e nelle strategie della commissione europea’, ha affermato il presidente del cluster cl.a.n., mauro FONTANA, che ha proseguito: ‘la sfida sara’ di trovare un compromesso tra l’aumento di produzione di cibo per combattere la denutrizione che affligge la popolazione di gran parte dei paesi in via di sviluppo e rispondere alle future esigenze connesse alla crescita demografica, con uno sviluppo ambientale, sociale ed economico sostenibile, facendo fronte al climate change. l’italia, per la sua stessa conformazione geografica, rischia di subire in misura maggiore gli effetti del cambiamento climatico connessi alla perdita di coltivazioni in cui e’ leader qualitativo, o comunque un abbattimento delle rese in generale, dovuto a scarsita’ d’acqua e incremento delle fitopatologie. le tea, adeguatamente controllate in modo da garantire che non comportino rischi per la salute, saranno strategiche per migliorare la resistenza delle coltivazioni allo stress idrico e alle patologie vegetali, garantendo lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile e rigenerativa, in linea con le nuove esigenze ambientali, ma anche a favore di una produttivita’ e redditivita’ sostenibile per l’intera filiera agroalimentare italiana’. ‘le biotecnologie hanno dimostrato di poter contribuire in modo significativo alla soluzione di problemi tanto complessi e di drammatico impatto quanto improvvisi: la rapida disponibilita’ dei vaccini covid ne e’ un esempio. oggi siamo di fronte ad una nuova importante sfida globale: quella di nutrire un numero sempre piu’ alto di persone, auspicabilmente meglio in termini nutrizionali e in un contesto ambientale e climatico che innanzitutto va compreso e che dobbiamo rispettare. l’intera filiera agrifood nazionale e’ concorde nel chiedere che anche in italia, cosi’ come gia’ avviene in diversi paesi, la ricerca sulle tea dal laboratorio venga sperimentata anche in campo. con il cluster cl.a.n. e il crea, assobiotec ha lavorato alla redazione di un position paper che rende chiaro lo straordinario potenziale di queste tecnologie biotech. ci auguriamo che la politica nazionale possa presto ascoltare questo nostro appello’, ha affermato il vicepresidente di federchimica assobiotec, elena SGARAVATTI. ‘assosementi ritiene che le tea siano uno strumento indispensabile per consentire all’agricoltura italiana di rimanere competitiva, assicurando qualita’ e sostenibilita’ delle produzioni in uno scenario di crescente incertezza. auspichiamo che presto venga introdotto un quadro normativo chiaro che non preveda una diversa regolamentazione per varieta’ ottenute attraverso l’utilizzo delle tea nei casi in cui queste risultino analoghe a quelle ottenute mediante metodi di breeding tradizionali o attraverso processi naturali. riteniamo fondamentale il position paper che sottolinea l’importanza di una valutazione dei prodotti tea basata su elementi scientifici e non emozionali’, ha dichiarato nel suo intervento il presidente di assosementi, eugenio TASSINARI. ‘si tratta di un’opportunita’ per la valorizzazione della nostra distintivita’, la salvaguardia della biodiversita’ e la tutela del made in italy’, ha affermato francesco FERRERI, componente di giunta della coldiretti, nel precisare che ‘oggi l’agroalimentare allargato vale 580 miliardi di euro, la prima ricchezza del paese. ma per far fronte alle sfide attuali e future ed essere competitivi sui mercati esteri e’ necessario investire in infrastrutture irrigue, introdurre innovazione con nuove tecnologie e cisgenetica. la nostra scommessa e’ di estendere la loro applicazione anche alle piccole aziende. in tal senso riteniamo opportuno un intervento rapido delle istituzioni europee che ponga fine a dubbi o incertezze’. ‘non e’ assolutamente in discussione la continuita’ del processo verso un’agricoltura sempre piu’ sostenibile sotto il profilo ambientale, ma la sicurezza alimentare deve restare l’obiettivo centrale del nostro settore. la via da seguire non e’ quella dei divieti proposta dalla commissione’, ha sottolineato il presidente massimiliano GIANSANTI. ‘grazie alla ricerca, occorre invece mettere a disposizione degli agricoltori valide alternative. in primo luogo, la commissione dovrebbe accelerare le procedure per l’inquadramento nell’ordinamento europeo delle tecniche di evoluzione assistita (tea) per il miglioramento genetico, che consentono di salvaguardare il potenziale produttivo con una minore pressione sulle risorse naturali’, ha aggiunto GIANSANTI. ‘qualora le tecniche di evoluzione assistita consentiranno di migliorare la varieta’ e la produttivita’ e di contribuire a un sistema alimentare piu’ sostenibile, l’industria alimentare italiana non potra’ che essere interessata a valutarne le eventuali opportunita’ di sviluppo, naturalmente con la massima attenzione alla validazione dell’assoluta garanzia di sicurezza alimentare per il consumatore e di una idonea e trasparente comunicazione’, ha affermato paolo MASCARINO, presidente di federalimentare, nel sottolineare che ‘i recenti sviluppi normativi di apertura a livello ue e, soprattutto, il consenso della comunita’ scientifica nazionale, espresso nel position paper presentato oggi, costituiscono tappe fondamentali del processo di valutazione di queste nuove biotecnologie’. ‘i maggiori progressi dell’agricoltura, e quindi dell’uomo, sono sempre stati accompagnati dai progressi nella genetica. oggi la sfida e’ produrre di piu’ con meno: meno mezzi tecnici, meno acqua, meno energia, meno co2. senza nuove varieta’, piu’ performanti e resilienti, la sfida agricola e’ persa. le tecniche di evoluzione assistita sono decisive per consentire ai prodotti di qualita’ italiani di rimanere competitivi nella tipicita’. il crea ha pronte decine e decine di varieta’ da sperimentare in campo – uve da vino e da tavola, pomodori, melanzane, mele, grani – ma i nostri ricercatori sono bloccati dalla legge. autorizzare subito la sperimentazione di queste varieta’ e’ indispensabile per mantenere la competitivita’ del made in italy’, ha detto il direttore generale del crea, stefano VACCARI”.
TEA: GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), NON CI TIRIAMO INDIETRO SULLA SCIENZA APPLICATA ALL’AGRICOLTURA
2558 – roma (agra press) – “vogliamo che le nuove tecnologie applicate all’agricoltura diventino realta’. quando si parla di scienza e ricerca nel nostro settore, non ci tiriamo indietro, anzi. tanto che nello statuto della nostra organizzazione ho fatto inserire che confagricoltura crede nella scienza e nella ricerca. cio’ significa che vogliamo che le nuove tecnologie vengano adottate per l’agricoltura”, ha detto il presidente massimiliano GIANSANTI in occasione della presentazione del position paper: “nuove tecniche genomiche genome editing e cisgenesi” organizzata dal crea e dal cl.uster a.grifood n.azionale cl.a.n. “la questione si riassume semplicemente con una scelta che permetta di decidere chi rappresentiamo e quale agricoltura vogliamo. altrimenti continueremo a rimanere nello statu quo che stiamo vivendo. a proposito del contributo della genetica vegetale avanzata per un’agricoltura produttiva, sostenibile e competitiva, occorre sperimentare e utilizzare tutti i frutti della scienza e della ricerca, cosi’ da mettere in grado i nostri agricoltori di produrre di piu’ al costo minore e competere sui mercati”, ha detto ancora GIANSANTI. “nel 2000 l’italia per il mais era autosufficiente al 97%, mentre ora solo al 42%; per la soia eravamo al 56%, ora ci limitiamo a produrre il 32%. non e’ certamente un caso che proprio per questi due prodotti si risenta degli effetti della mancanza, sul campo, di scienza e ricerca, mentre quelle colture che ne subiscono un impatto minore hanno sostanzialmente mantenuto le quote di mercato. il sud america e’ leader per le proteine animali e vegetali, un primato che non si scalfisce con norme di etichettatura o barriere non tariffarie. produttivita’ e competitivita’ devono essere alla base di qualsiasi scelta associativa, del legislatore e del governo. sono sotto gli occhi di tutti i problemi causati dai cambiamenti climatici e dalle fitopatie a tutte le nostre colture, a partire da mais e soia. quando ci ammaliamo ci curiamo, cosi’ dovrebbe avvenire per le piante. servono entrambi i percorsi, nazionale e comunitario, per permettere a tutti gli agricoltori di utilizzare la sperimentazione in campo delle tea”, ha concluso GIANSANTI.
INDUSTRIA: ISTAT, A GENNAIO 2023 INDICE PRODUZIONE CRESCE +1,4% SU BASE ANNUA
2575 – roma (agra press) – “a gennaio 2023 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dello 0,7% rispetto a dicembre. nella media del trimestre novembre-gennaio il livello della produzione diminuisce dell’1,0% rispetto ai tre mesi precedenti. l’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale per i beni di consumo (+0,9%) e l’energia (+0,1%); diminuiscono invece i beni strumentali (-2,0%) e i beni intermedi (-0,6%). corretto per gli effetti di calendario, a gennaio 2023 l’indice complessivo aumenta in termini tendenziali dell’1,4% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 contro i 20 di gennaio 2022). si registrano incrementi tendenziali per i beni strumentali (+7,0%) e per i beni di consumo (+5,3%); evidenziano una diminuzione, invece, i beni intermedi (-3,6%) e l’energia (-7,4%). tra i settori di attivita’ economica che presentano variazioni tendenziali positive si segnalano la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+15,3%), la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+14,3%) e la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+11,8%). le flessioni piu’ ampie si registrano nella fabbricazione di prodotti chimici (-10,8%), nell’industria del legno, della carta e della stampa (-10,4%) e nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-9,3%)”, informa un comunicato dell’istat. testo integrale e nota metodologica qui https://bit.ly/3YGJqXm
PNRR: MASAF, DA OGGI COMUNICAZIONI E RICHIESTE ANTICIPAZIONE PER IMPIANTI FOTOVOLTAICI
2552 – roma (agra press) – “da questa mattina alle 12.00, attraverso l’area clienti del portale agrisolare, si potra’ comunicare l’inizio dei lavori per la realizzazione di impianti fotovoltaici e richiedere l’eventuale anticipazione fino al 30% del contributo riconosciuto”. lo rende noto un comunicato del ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, che prosegue: “l’attivazione rientra nella prosecuzione degli obiettivi del pnrr in materia di economia circolare ed agricoltura sostenibile. con questa misura si offre sostegno al settore agricolo e agroindustriale nella produzione di energia escludendo il consumo di suolo. gli oltre 5200 beneficiari delle proposte ammesse ai finanziamenti con fondi afferenti al pnrr – missione 2 componente 1 (m2c1) – investimento 2.2 – ‘parco agrisolare’, potranno effettuare la comunicazione accendo al seguente link: https://t.ly/B7XWd “.
FAO, SOTTOALIMENTAZIONE IN EUROPA E ASIA CENTRALE SOTTO A 2,5% MA RIMODULARE POLITICHE AGRICOLE
2572 – budapest (agra press) – informa la fao con un comunicato che e’ stato elaborato da otto agenzie delle nazioni unite il rapporto “rassegna regionale della sicurezza alimentare e della nutrizione in europa e asia centrale 2022”. stando al rapporto, la prevalenza della sottoalimentazione nel mondo e’ salita al 9,9% nel 2020 e, da allora, non ha smesso di crescere, mentre negli oltre 50 paesi dell’europa e dell’asia centrale la media e’ rimasta al di sotto del 2,5%. per quanto riguarda l’insicurezza alimentare moderata o grave, invece, dopo un brusco rialzo nel 2020 questa ha continuato a salire nel 2021 (dall’11,3% nel 2020 al 12,4% nel 2021), interessando circa 116,3 milioni di persone. in contrasto con questo dato, nella regione il sovrappeso e l’obesita’ continuano a essere fenomeni allarmanti, sia tra bambini che tra gli adulti, con dati superiori alla media globale. infine, il rapporto evidenzia la necessita’ di rimodulare le politiche alimentari e agricole, in modo da renderle piu’ adatte ad affrontare la triplice sfida a cui sono attualmente esposti i sistemi agroalimentari, vale a dire potenziare l’accesso a un’alimentazione sana, garantire mezzi di sostentamento migliori agli agricoltori e promuovere la sostenibilita’ ambientale.
CARBONIO: PARLAMENTO UE APPROVA NUOVO OBIETTIVO SUI POZZI
2551 – bruxelles (agra press) – il parlamento europeo ha approvato oggi con 479 voti favorevoli, 97 contrari e 43 astensioni la revisione del regolamento relativo all’uso del suolo, ai cambiamenti di uso del suolo e al settore forestale (lulucf) che cerca di migliorare i pozzi di assorbimento naturali del carbonio per fare dell’ue il primo continente climaticamente neutro entro il 2050 e migliorare la biodiversita’ in linea con il green deal europeo, informa un comunicato del parlamento europeo. l’obiettivo dell’ue per il 2030 per gli assorbimenti netti di gas a effetto serra (ghg) nel settore del suolo, dei cambiamenti di uso del suolo e della silvicoltura sara’ fissato a 310 milioni di tonnellate di co2 equivalenti, ovvero circa il 15% in piu’ rispetto a oggi. questo nuovo obiettivo dell’ue dovrebbe ridurre ulteriormente i gas a effetto serra dell’ue nel 2030 dal 55% a circa il 57% rispetto ai livelli del 1990. tutti gli stati membri dell’ue avranno obiettivi vincolanti a livello nazionale per il 2030 per gli assorbimenti e le emissioni da lulucf basati sui recenti livelli di allontanamenti e sul potenziale di ulteriori allontanamenti. le norme attuali si applicheranno fino al 2025, in base alle quali i paesi dell’ue dovranno garantire che le emissioni nel settore lulucf non superino la quantita’ rimossa. dal 2026, i paesi dell’ue avranno un bilancio quadriennale per il 2026-2029 invece di obiettivi annuali vincolanti. il testo deve ancora essere approvato formalmente dal consiglio. sara’ quindi pubblicato nella gazzetta ufficiale dell’ue ed entrera’ in vigore 20 giorni dopo.
GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), AGRICOLTURA FILIERA CULTURALE DEL PAESE
2481 – roma (agra press) – “‘il tema della cultura e’ profondamente legato a quello dell’agricoltura, soprattutto in un paese come il nostro’, ha dichiarato il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, intervenuto alla tavola rotonda ‘la ripresa del paese passa per il rilancio delle filiere culturali’, organizzata nell’ambito del master di II livello in economia e politiche dello sviluppo di luiss school of government e luiss school of european political economy”. lo rende noto un comunicato di confagricoltura, che prosegue: “‘basti pensare che la cultura rurale ha caratterizzato lo sviluppo dell’italia fino agli anni ’60’, ha continuato il presidente di confagricoltura. ‘e ancora oggi la centralita’ dei piccoli borghi e’ data dalle attivita’ locali che sono prevalentemente agricole’. GIANSANTI ha rimarcato inoltre come molti dei luoghi piu’ belli d’italia, tra cui anche numerose dimore storiche, siano aziende agricole, che raccontano la storia dei territori su cui sorgono, valorizzandone il tessuto. ‘anche il valore enogastronomico e’ un tema culturale – ha precisato -, cosi’ come quello dell’alimentazione: ogni paese esprime la propria cultura, infatti, anche attraverso le tradizioni alimentari’. il presidente di confagricoltura non ha mancato di sottolineare inoltre come nel panorama europeo l’italia vanti dei primati, come quello per i prodotti di qualita’, che hanno propri disciplinari e specifici consorzi di tutela. ‘tra cibo e vino sono quasi 900 infatti i prodotti tutelati. e il nostro paese – ha aggiunto GIANSANTI – e’ il primo in ue per valore aggiunto agricolo’. un primato dell’agricoltura italiana in europa, ma anche il primato del settore agroalimentare, per pil, all’interno dell’economia del paese, con 570 miliardi di euro e un export che nel 2022 ha superato ogni record, con 60 miliardi. ‘oltre all’indiscusso tema economico, oggi piu’ che mai, in uno scenario globale in cui la centralita’ dell’agroalimentare e’ stata riportata alla ribalta dalla pandemia prima e successivamente dal conflitto russo-ucraino, l’agricoltura – ha concluso GIANSANTI – sia con le sue piccole e medie imprese, sia con quelle piu’ strutturate e innovative, e’ capace di esprimere valori e modelli sociali, ambientali e territoriali’.”.
CONVEGNO GIOVANI ANGA EMILIA ROMAGNA CON GIOIA E CONSOLI
2482 – modena (agra press) – “terreni emiliano-romagnoli poco fertili e impoveriti, con ampie zone che hanno meno del 2% di sostanza organica e falde acquifere sempre piu’ basse, attualmente a – 3 metri dal piano di campagna. sfidare il cambiamento climatico significa contrastare, grazie all’ausilio dell’agricoltura smart, un mix di effetti negativi: innalzamento delle temperature, calo della piovosita’ soprattutto nel periodo estivo e riduzione della falda”, afferma un comunicato di confagricoltura emilia romagna, che prosegue: “‘serviranno piu’ di 250 millimetri di acqua per irrigare un frutteto: 6 volte tanto rispetto a 30 anni fa. e pensare che alla fine del secolo scorso l’acqua scorreva dalle sorgenti naturali dette anche sorgive’. descrive cosi’ la siccita’ che attanaglia il territorio regionale la presidente dei giovani di confagricoltura emilia romagna, alice CONSOLI, al convegno ‘la sfida del cambiamento climatico’, organizzato a modena, nel cratere dell’emergenza idrica, dove un centinaio di giovani imprenditori di confagricoltura-anga dell’area centro (emilia romagna, toscana, marche, umbria, lazio e abruzzo), si sono riuniti per affrontare le tematiche preminenti: agricoltura resiliente, nuove tecnologie per l’irrigazione, green economy e filiere virtuose. ‘occorre garantire a tutti la disponibilita’ della risorsa idrica e dare all’agricoltura un piano acque organico con opere infrastrutturali importanti, invasi di accumulo per raccogliere e stoccare le precipitazioni atmosferiche, utilizzando anche le risorse economiche messe a disposizione dal pnrr. bisogna innovare il modo di coltivare, adottare sistemi di irrigazione per il risparmio idrico, poi – ha concluso la giovane imprenditrice modenese – applicare tecniche agronomiche per aumentare la sostanza organica nei suoli e migliorare la fertilita’ del terreno’. giovanni GIOIA, presidente nazionale dei giovani di confagricoltura, ha guidato la riscossa dei ‘cento’ imprenditori under 40 per studiare le strategie di mitigazione degli effetti del climate change sull’agricoltura. ‘noi giovani siamo chiamati a trovare le soluzioni piu’ innovative, tecnologiche e lungimiranti per garantire produzioni alimentari sufficienti e di qualita’ nel rispetto dell’ambiente. la siccita’ di quest’anno ci preoccupa ancor piu’ dell’anno scorso e preannuncia una stagione estiva critica. tutti i settori sono coinvolti: dalla scarsa produzione foraggera con ricadute sul lattiero-caseario, settore trainante per il nostro export, fino all’ortofrutta e al riso, minacciati anche da una iniqua competizione estera. la scarsita’ di sottoprodotti agricoli potrebbe persino provocare un deficit della produzione di energie rinnovabili da biodigestore. chiediamo con forza – ha dichiarato infine il numero uno dei giovani imprenditori di confagricoltura – un’accelerazione su un piano straordinario per la gestione delle risorse idriche e una netta apertura alle nuove tecnologie genetiche, in grado di fornirci piante resistenti alle patologie e alla siccita’. raccogliamo la sfida per mantenere competitivo e sostenibile il nostro settore primario’. l’incontro ha visto la partecipazione, tra gli altri, di lara MAISTRELLO di unimore-universita’ di modena e reggio emilia, stefano VERTUANI della scarabelli irrigazione srl, cinzia ALESSANDRINI dell’osservatorio clima arpae e marco SACCHI di progeo”.
CORTE CONTI UE, SFORZI PER ELIMINARE CONFLITTI INTERESSE IN SPESA PAC E COESIONE MA ANCORA LACUNE
2342 – lussemburgo (agra press) – “nonostante viga un quadro giuridico volto ad evitare e gestire i conflitti di interesse nella spesa dell’ue, vi sono lacune nella promozione della trasparenza e nell’individuazione delle situazioni a rischio” indica la relazione della corte dei conti europea, incentrata in particolare – spiega un comunicato stampa della magistratura contabile – “sul modo in cui la questione e’ affrontata nella politica di coesione e in quella agricola, i settori in cui l’ue spende di piu'”. “alla luce delle modifiche alla normativa e dei casi recenti, il nostro scopo e’ stato verificare se la commissione e gli stati membri abbiano affrontato adeguatamente la questione dei conflitti di interesse nella politica agricola comune e nella politica di coesione”, ha affermato pietro RUSSO, il giudice responsabile dell’audit. “la corte ha riscontrato che sono stati compiuti sforzi per risolvere la questione, ma permangono lacune. la segnalazione dei casi andrebbe migliorata, per fornire una panoramica chiara degli importi interessati da conflitto di interessi”, avverte la corte. “la normativa dell’ue dispone che chiunque partecipi alla gestione dei fondi dell’ue sia a livello dell’unione sia nazionale) non debba trovarsi in una situazione di conflitto di interesse in conseguenza di affinita’ politica o nazionale, interesse economico o qualsiasi altro interesse personale diretto o indiretto. quando un conflitto di interesse percepito o reale viene individuato, l’autorita’ competente e’ tenuta a garantire che la persona in questione cessi ogni attivita’ nella materia. al livello nazionale, le autodichiarazioni sono il metodo piu’ utilizzato per scongiurare e gestire tali situazioni. ciononostante, le dichiarazioni possono risultare inattendibili, mentre il controllo incrociato delle informazioni puo’ talvolta essere difficoltoso, a causa di capacita’ amministrativa insufficiente, norme in materia di protezione dei dati e problematiche generali legate al raggiungimento di una piena trasparenza”, puntualizza la corte. “gli auditor della corte hanno riscontrato che, nei paesi esaminati – germania, malta, romania e ungheria – le autodichiarazioni non erano obbligatorie per i membri di governo partecipanti al processo decisionale sui programmi dell’ue e sull’assegnazione dei relativi finanziamenti, benche’ la normativa lo preveda sin dal 2018”, informa il comunicato. “le dichiarazioni sono largamente utilizzate anche a livello dell’ue e vengono eseguiti alcuni controlli, specialmente per le funzioni sensibili. tuttavia, il fenomeno delle ‘porte girevoli’ – per il quale un membro del personale si sposta da ruoli di funzionario pubblico a posizioni nel settore privato, ma nello stesso ambito – comporta intrinsecamente un rischio di conflitto di interesse, ragione per cui la corte ritiene necessaria una gestione piu’ proattiva di tali casi”, indica la relazione. “a giudizio della corte, le autorita’ nazionali pongono grande enfasi sull’individuazione dei conflitti di interesse negli appalti, ma non prestano sempre sufficiente attenzione a determinati segnali di rischio, come nel caso delle molte procedure che non prevedono una concorrenza adeguata: ad esempio, contratti negoziati senza procedure di gara o richiedenti che hanno legami con altri stakeholder coinvolti nei progetti di finanziamento dell’ue. la corte ha anche rilevato che le misure a favore degli informatori non sono ancora state attuate e che numerosi stati membri sono in ritardo nel recepimento delle norme a tutela delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’ue. al momento, le fonti disponibili pubblicamente (link a siti internet nazionali e regionali con elenchi di beneficiari dei finanziamenti dell’ue nei settori dell’agricoltura e della coesione, la piattaforma online della commissione kohesio) non contengono informazioni sugli effettivi beneficiari finali al di la’ delle persone giuridiche, il che limita l’esecuzione di controlli pubblici. la divulgazione di queste informazioni diventera’ obbligatoria nei sistemi di gestione e controllo dei paesi dell’ue nel contesto del nuovo periodo di programmazione (2021-2027) nel settore della coesione. dal 2023, i beneficiari dei finanziamenti per l’agricoltura saranno tenuti a fornire informazioni circa i raggruppamenti di societa’ a cui partecipano. la corte ha inoltre rilevato che non vi sono informazioni disponibili al pubblico circa l’entita’ dei conflitti di interesse nel regime di gestione concorrente della spesa dell’ue, ne’ indicatori che ne misurino la frequenza o la portata. non tutte le irregolarita’ vengono segnalate, come nel caso in cui l’importo in questione sia inferiore ai 10 000 euro o qualora esse siano individuate e corrette a livello nazionale prima che le somme siano richieste alla commissione”, conclude il comunicato. la relazione speciale 06/2023, e’ disponibile sul sito della corte.
LOLLOBRIGIDA ISTITUISCE CABINA REGIA PER DIFESA E SOSTEGNO FILIERA AGROALIMENTARE ITALIANA
2505 – roma (agra press) – e’ stata “istituita oggi al ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste la cabina di regia per sostenere e difendere la filiera agroalimentare italiana. il tavolo sara’ composto da icqrf, dai comandi dei carabinieri per la tutela agroalimentare e per la tutela forestale e parchi, dalla guardia di finanza, dal reparto pesca, da agea e dall’agenzia delle dogane”, rende noto un comunicato stampa. “assicurare controlli piu’ efficaci a garanzia dei cittadini e dei produttori che tengono alto il nome del made in italy: e’ questa la strategia che vogliamo mettere in campo per valorizzare le nostre eccellenze. dobbiamo aumentare non il numero dei controlli ma la loro efficacia, ampliando le competenze specifiche dei singoli comparti coinvolti in queste attivita’”, ha afferma il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, francesco LOLLOBRIGIDA, intervenendo alla riunione della cabina di regia. “integrare i servizi informativi per creare una sinergia e’ parte di quella visione complessiva che abbiamo elaborato per proteggere maggiormente le filiere produttive esposte all’italian sounding e alla concorrenza sleale”, ha aggiunto LOLLOBRIGIDA. all’incontro hanno preso parte, tra gli altri, il direttore generale dell’agenzia dei monopoli, roberto ALESSE, il comandante delle capitanerie di porto, l’ammiraglio nicola CARLONE, il capo di stato maggiore del comando della guardia di finanza, il generale francesco GRECO, il comandante del cufaa, il generale antonio MARZO, il direttore generale di agea, fabio VITALE, il capo dipartimento dell’icqrf, felice ASSENZA, e il capo di gabinetto del ministero avvocato giacomo AJELLO, precisa il comunicato.
RIFORMA FISCALE: CONFAGRICOLTURA, BENE LA BOZZA DEL DISEGNO DI LEGGE DELEGA
2494 – roma (agra press) – “confagricoltura esprime un primo giudizio positivo sulle proposte di modifica del sistema tributario delineate dalla bozza di legge delega che dovrebbe dare il via a un graduale processo di riduzione del carico fiscale e un’importante semplificazione del calendario degli adempimenti e del meccanismo dei versamenti”, rende noto un comunicato stampa dell’organizzazione che prosegue: “il disegno di legge delega contiene numerose novita’ in materia. la confederazione apprezza, in particolare, gli obiettivi di stimolo della crescita economica attraverso la rivisitazione del sistema dei tributi e la riduzione del carico fiscale, con la razionalizzazione del numero delle aliquote progressive irpef e la riduzione degli adempimenti dichiarativi, nonche’ i principi della delega circa l’affermazione del regime di imposizione su base catastale delle attivita’ agricole di coltivazione, anche se esercitate su superfici prive di rendita catastale. confagricoltura pone anche l’attenzione sull’aspetto innovativo delle norme sulla riduzione degli oneri amministrativi a carico dei contribuenti nell’ambito delle procedure di accertamento e sull’alleggerimento degli oneri legati alla misura delle sanzioni”.
ITALIA-ISRAELE: MIMIT, PRIMO FORUM ECONOMICO PER LE IMPRESE ITALIANE CON URSO E NETANYAHU
2439 – roma (agra press) – “il primo ministro israeliano, benjamin NETANYAHU, con il ministro delle imprese e del made in italy, adolfo URSO hanno dato il via questa mattina a palazzo piacentini al primo forum economico per le imprese italiane”. lo rende noto un comunicato del mimit, che prosegue: “il forum, che ha visto la partecipazione di oltre 50 rappresentanti di aziende ed enti italiani con interessi in israele, ha l’obiettivo di rafforzare la collaborazione sul piano economico tra i due paesi e consolidarne la cooperazione industriale, tecnologica e scientifica. al centro del dibattito temi come sicurezza, energia, digitalizzazione, salute, risorse idriche, agricoltura e innovazione, per rafforzare un rapporto industriale di grande importanza strategica. tra gli argomenti di discussione, inoltre, la centralita’ della transizione green attraverso le energie rinnovabili e l’innovazione tecnologica applicata all’industria. italia e israele vantano una naturale complementarieta’: la forte vocazione manifatturiera italiana unita all’avanguardia delle tecnologie israeliane. sempre piu’ aziende italiane, infatti, partecipano a importanti gare, pubbliche e private, nel contesto anche dell’accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica che ha finanziato oltre 200 progetti di interesse comune”. “italia e israele possono dare una risposta congiunta alle nuove sfide globali poiche’ godono di relazioni bilaterali profonde e solide, costruite su basi di amicizia, con una condivisione di valori e una forte cooperazione scientifica, tecnologica e industriale. il destino dell’europa si gioca nel mediterraneo e i nostri paesi insieme possono indicare la strada da percorrere anche perche’ hanno sistemi economici e produttivi complementari, particolarmente congeniali per affrontare le nuove frontiere tecnologiche”, ha affermato URSO. “nel 2021, l’interscambio commerciale tra italia e israele si e’ attestato a 4 miliardi di euro, con esportazioni italiane pari a 3,1 miliardi (+25,9%) e importazioni pari a 910 milioni di euro. tra i principali settori: macchinari, prodotti manifatturieri, prodotti alimentari, articoli in gomma e materie plastiche, prodotti chimici, materie plastiche, computer e apparecchi elettronici”, conclude il comunicato.
ITALIA-ISRAELE: GIANSANTI, SOLIDA COLLABORAZIONE CONFAGRICOLTURA NEI RAPPORTI TRA ROMA E TEL AVIV
2464 – roma (agra press) – “il lavoro comune di scambio di conoscenze sul fronte dell’agricoltura e dell’innovazione rispetto alle sfide globali del cambiamento climatico e della sicurezza alimentare vedono confagricoltura partner di primo piano nel dialogo con lo stato di israele”, ha dichiarato il presidente della confederazione, massimiliano GIANSANTI, al forum economico alla presenza del primo ministro dello stato d’israele, benjamin NETANYAHU, e del ministro delle imprese e del made in italy, adolfo URSO. “la due-giorni a napoli a maggio dello scorso anno, organizzata da confagricoltura con l’ambasciata israeliana, il comune di napoli e l’universita’ federico ii, ha avvalorato questa solida collaborazione, sia a livello istituzionale, sia a livello imprenditoriale ed economico, che comprende anche visite bilaterali, partnership con il celebre centro di ricerca agricola israeliano volcani center e accordi con i maggiori player nel campo agri-tech, perfettamente in linea con gli obiettivi della transizione energetica”, ha detto ancora GIANSANTI. “la ricerca e l’innovazione applicate all’agricoltura costituiscono elementi essenziali per cogliere tali obiettivi. il miglioramento genetico puo’ aumentare le rese, ridurre gli effetti del cambiamento climatico e aumentare la resistenza ai parassiti. l’agricoltura di precisione puo’ aiutare a contenere i costi delle imprese agricole, riducendo le emissioni di gas climalterante e favorendo un migliore utilizzo delle risorse naturali. la tecnologia, infine, favorisce la produzione di energia da fonti rinnovabili aumentando l’autoapprovvigionamento e riducendo la dipendenza. un partner di eccezione per favorire tale cambiamento e’ sicuramente israele. questo paese, sin dalla sua nascita, anche per le condizioni naturali in cui si trova, ha deciso di investire tantissimo nelle tecnologie applicate alla produzione agricola. le nostre imprese credono moltissimo in questo ponte ideale tra roma e tel aviv, perche’ rafforza la food security globale e anche la capacita’ produttiva delle stesse aziende”, ha concluso GIANSANTI.
RINNOVABILI: GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), AGRICOLTORI VOGLIONO FARE DI PIU’ MA SERVONO REGOLE CERTE
2450 – roma (agra press) – “accelerare sullo sviluppo della produzione nazionale di energia rinnovabile, impostando un piano di crescita del comparto adeguato alle necessita’ delle imprese italiane, che integri e diversifichi le fonti di approvvigionamento. il settore agricolo puo’ dare un contributo determinante su fotovoltaico, biogas (cogenerazione/biometano) e biomasse”, ha affermato il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, alla due giorni “farming possible”, organizzata a roma dal cib. “le imprese agricole sono pronte a dare un ulteriore contributo al settore. gia’ ora le aziende del biogas rappresentano il 6,5% della produzione rinnovabile italiana ma si puo’ fare di piu’. occorrono tuttavia alcuni interventi riconducibili a un piano organico dal punto di vista normativo e tempi certi per riuscire a mettere in atto quanto previsto dal pnrr. occorre anche una revisione del piano nazionale integrato per le energie ed il clima, in cui venga finalmente ben evidenziato il ruolo delle bioenergie, comprese le biomasse forestali, il cui apporto oggi non e’ valorizzato”, ha spiegato GIANSANTI. a riguardo e’ fondamentale la definizione in tempi rapidi di un regime fiscale sugli impianti a biogas esistenti. analogamente per confagricoltura e’ necessario valorizzare la digestione anaerobica per il settore dell’allevamento, ancor piu’ centrale in funzione degli obiettivi di riduzione dei gas serra, -55% entro il 2030″. “fermi restando gli obiettivi 2030, in questo percorso non dobbiamo perdere nessun impianto, salvaguardando anche la produzione elettrica”, ha ricordato il presidente di confagricoltura. un altro capitolo importante e’ il carbon farming, con la proposta della commissione ue che istituisce il primo quadro europeo per certificare, in modo affidabile e su base volontaria, gli assorbimenti di carbonio di alta qualita’. “l’agricoltura puo’ ricoprire un ruolo di primo piano grazie al sequestro di carbonio, attraverso l’impiego di pratiche agronomiche mirate. il sequestro di carbonio nel suolo da parte di agricoltori e silvicoltori costituira’ un nuovo modello di business verde per contrastare il cambiamento climatico e aumentare la resilienza dell’ambiente, perseguendo cosi’ gli obiettivi europei. l’ennesima riprova che sostenibilita’ ambientale ed economica, opportunamente gestite, viaggiano di pari passo”, ha concluso GIANSANTI.
RISPARMIO ENERGETICO: ACCORDO TRA PARLAMENTO EUROPEO E CONSIGLIO SU NUOVE REGOLE
2428 – bruxelles (agra press) – il parlmento europeo e la presidenza svedese del consiglio hanno raggiunto un accordo provvisorio sui nuovi obiettivi di risparmio energetico sia nel consumo di energia primaria che finale nell’ue. in base a quanto concordato sulla direttiva per l’efficienza energetica, che deve ora essere approvata dal parlamento e dal consiglio, gli stati membri dovranno garantire collettivamente una riduzione del consumo energetico di almeno l’11,7% nell’unione entro il 2030 (rispetto alle proiezioni dello scenario di riferimento 2020). un solido meccanismo di monitoraggio e applicazione – sottolinea un comunicato del parlamento europeo – accompagnera’ questo obiettivo per garantire che gli stati membri forniscano i loro contributi nazionali a questo obiettivo vincolante dell’ue. il parlamento e la presidenza del consiglio hanno inoltre concordato un risparmio energetico annuo da parte degli stati membri dell’1,5% (in media) fino al 2030. il risparmio energetico annuo iniziera’ con l’1,3% nel periodo fino alla fine del 2025 e raggiungera’ progressivamente l’1,9% nell’ultimo periodo fino alla fine del 2030.
IMPRESE: UNIONCAMERE, ANCHE IN AGRICOLTURA AUMENTO DELLE STRANIERE NON COMPENSA CALO ITALIANE
2427 – roma (agra press) – l’agricoltura, nel quinquennio 2018-2022 ha perso complessivamente 28.501 imprese. quelle con una prevalenza di soci o amministratori nati al di fuori dei confini nazionali sono aumentare di sole 3.037 unita’ (con variazioni del -4,3% delle italiane e +18,2% delle straniere), e non sono quindi riuscite a controbilanciare la mortalita’ complessiva, secondo i dati del registro delle imprese delle camere di commercio riferiti al periodo 2018-2022 elaborati da unioncamere-infocamere sulla base di movimprese, l’analisi statistica sull’andamento della demografia delle imprese italiane. questa tendenza fa parte di un andamento generale, secondo cui egli ultimi cinque anni, l’imprenditoria straniera ha fatto segnare una crescita cumulata del 7,6% a fronte di un calo delle imprese di nostri connazionali del 2,3%. in termini assoluti, queste dinamiche non riescono a compensare la scomparsa di attivita’ italiane: dal 2018 a oggi, le imprese di stranieri sono aumentate di 45.617 unita’ mentre le non straniere sono diminuite di 126.013 unita’, cosicche’ il totale complessivo della base imprenditoriale del paese si e’ ridotto di 80.396 imprese.
STATI UNITI: VILSACK, BUDGET BIDEN INVESTE IN ECONOMIA ALIMENTARE E AGRICOLA EQUA E INTELLIGENTE
2433 – washington (agra press) – l’amministrazione BIDEN-HARRIS ha pubblicato il budget del presidente per l’anno fiscale 2024. “il budget del presidente BIDEN fornisce all’usda gli strumenti necessari per servire tutti gli americani fornendo una leadership di politica pubblica efficace e innovativa basata sulla scienza a casa e in tutto il mondo. contiene investimenti fondamentali che aiuteranno le comunita’ rurali a fornire il carburante, il cibo e la fibra da cui dipende la nostra nazione e guidera’ soluzioni che porteranno a maggiori opportunita’ di mercato per i produttori “, ha affermato il segretario all’agricoltura tom VILSACK. “l’usda continuera’ a investire in sistemi e programmi equi, aumentera’ la resilienza del paesaggio e aiutera’ le comunita’ rurali a costruire la resistenza agli impatti dei cambiamenti climatici, creare nuovi e migliori mercati per i nostri produttori laboriosi, rafforzare l’accesso a un’alimentazione sana e conveniente per le famiglie e collegare tutti gli americani alla prosperita’ economica. questo budget e’ un chiaro messaggio di cio’ che il presidente biden apprezza e dimostra l’impegno dell’amministrazione per il successo degli americani rurali e delle loro comunita’ “, ha aggiunto. per quel che riguarda l’usda, il budget – spiega un comunicato del dipartimento – da’ la priorita’ all’accesso costante a cibo sicuro e nutriente per tutti gli americani; investe nella resilienza climatica e nella capacita’ dell’agricoltura statunitense di continuare a far parte della soluzione climatica; promuove l’equita’ e il sostegno per le comunita’ svantaggiate; punta a creare nuovi e migliori mercati per i prodotti agricoli statunitensi; rende l’usda un ottimo posto in cui lavorare e riforma la forza lavoro dei vigili del fuoco.
AUTORITA’ DI BACINO, PRESENTATO UN ANNO DI ATTIVITA’ DEI CARABINIERI PER LA TUTELA DEL DELTA DEL PO
2460 – parma (agra press) – sono stati presentati al palazzo delle acque di parma, sede dell’autorita’ di bacino distrettuale del fiume po-ministero dell’ambiente e sicurezza energetica e di aipo (agenzia interregionale per il fiume po) i risultati di un anno di lavoro dell’arma dei carabinieri del cufaac (comando unita’ forestali, ambientali e agroalimentari) nell’area del delta del fiume po nel contrasto dei reati ambientali, informa un comunicato dell’autorita’ di bacino. il focus di approfondimento ha riguardato le operazioni svolte a rovigo e ferrara, che hanno portato: per la difesa del territorio a 1710 controlli, con 126 illeciti amministrativi, 27 illeciti penali, 2 denunce per incendio; per bracconaggio a 1383 controlli, con 112 illeciti, 5 illeciti penali, 6 denunce; per rifiuti a 354 controlli, 46 illeciti amministrativi, 29 illeciti penali, 14 denunce; per la salute a 66 controlli, 13 illeciti amministrativi.
INFLAZIONE: EUROSTAT, NELL’UE PIU’ CHE TRIPLICATA NEL 2022
2448 – bruxelles (agra press) – nel 2022, l’inflazione annuale nell’ue ha raggiunto il livello piu’ alto mai misurato, pari al 9,2%, informa un comunicato di eurostat. rispetto al 2021, quando era del 2,9%, il valore annuale e’ piu’ che triplicato. la variazione media annua dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo nell’ue nel periodo 2013-2022 e’ stata del 2,1%. osservando gli ultimi sviluppi annuali nell’ue, tra le 12 voci principali, i prezzi al consumo per l’abitazione, l’acqua, l’elettricita’, il gas e altri combustibili registrano l’aumento piu’ elevato nel 2022, con una media del 18%. seguono i trasporti, con un rialzo medio del 12,1%, mentre i prodotti alimentari e le bevande analcoliche sono cresciuti in media dell’11,9%. le altre voci principali sono tutte aumentate nel 2022 tra il 2% e l’8,1%, ad eccezione del prezzo delle comunicazioni, che e’ diminuito marginalmente dello 0,1%, conclude eurostat.
PREZZI: ISTAT, NETTA DECELERAZIONE DELLA CRESCITA TENDENZIALE DI QUELLI ALLA PRODUZIONE
2421 – roma (agra press) – l’istat registra a gennaio 2023 una flessione congiunturale di eccezionale entita’ e una netta decelerazione della crescita tendenziale dei prezzi alla produzione dell’industria, che si riporta sui livelli dell’estate 2021, soprattutto dovute ai forti ribassi sul mercato interno dei prezzi di fornitura di energia elettrica e gas, favorevolmente condizionati dal crollo del prezzo del gas naturale. nel comparto manifatturiero, la crescita tendenziale dei prezzi rallenta per quasi tutti i settori, su tutti e tre i mercati di riferimento. complessivamente, a gennaio 2023 i prezzi alla produzione dell’industria registrano una flessione congiunturale del 7,5% e una crescita tendenziale dell’11,1%, in netto rallentamento rispetto al mese precedente (+31,7%). per industrie alimentari bevande e tabacco gli aumenti tendenziali sono stati del 15,2% sul mercato interno, del 13,1% area euro, del 14,0% area non euro.
CEREALI: STATI UNITI, 20 MLN DOLLARI PER STOCCAGGIO EMERGENZA PRODOTTO AZIENDE COLPITE DA CALAMITA’
2423 – washington (agra press) – il segretario all’agricoltura tom VILSACK ha annunciato che i produttori delle contee colpite da eventi catastrofici ammissibili in kentucky, minnesota, dakota del sud, illinois, indiana, iowa, missouri, dakota del nord e tennessee possono richiedere assistenza con condivisione dei costi tramite il programma di assistenza emergency grain storage facility (egsfp). il nuovo programma fornisce assistenza a costi condivisi per la costruzione di nuove capacita’ di stoccaggio del grano e per le esigenze di essiccazione e movimentazione, al fine di supportare la commercializzazione ordinata delle merci. uno stanziamento iniziale di 20 milioni di dollari in assistenza di cofinanziamento e’ disponibile per i produttori agricoli nelle contee colpite dal danneggiamento o dalla distruzione di grandi silos commerciali per cereali a seguito di disastri naturali dal 1° dicembre 2021 al 1° agosto 2022. il periodo di domanda si apre alla fine di questo mese e si chiude il 29 dicembre 2023.
CONDIZIONALITA’: LOLLOBRIGIDA FIRMA DECRETO SU OBBLIGHI PER BENEFICIARI PAC
2366 – roma (agra press) – “il ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste francesco LOLLOBRIGIDA ha firmato il decreto sugli obblighi di condizionalita’ che i beneficiari dei pagamenti diretti e dello sviluppo rurale sono tenuti a rispettare per poter percepire i contributi della politica agricola comune (pac)”. lo rende noto un comunicato del masaf. “con questo provvedimento chiediamo il rispetto di obblighi fondamentali, che vanno nella direzione della sostenibilita’, del rispetto dell’ambiente e del benessere animale. la normativa nazionale fa cosi’ un passo in avanti, allineandosi a quelle nuove regole di condizionalita’ della politica agricola comune 2023-2027 che abbiamo sostenuto e condiviso”, afferma LOLLOBRIGIDA. “tra gli adempimenti obbligatori inseriti nel decreto, ci sono le norme per il mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali, il benessere animale e i requisiti minimi per l’uso di fertilizzanti e prodotti sanitari”, precisa il comunicato. “i prodotti del made in italy nascono dalla cura della terra e da persone che sanno interpretare i suoi frutti secondo le grandi tradizioni che ci arricchiscono da nord a sud. un patrimonio inestimabile di biodiversita’ e di qualita’ che abbiamo il dovere, e l’onore, di tutelare e continuare a tramandare tracciando una prospettiva di sviluppo solida e sostenibile”, conclude LOLLOBRIGIDA.
ETICHETTATURA: “THE WASHINGTON POST”: LE NORME “PRODOTTO DEGLI USA” SARANNO RAFFORZATE
2376 – washington (agra press) – la carne, il pollame o le uova etichettati come “product of usa” devono provenire da animali allevati e macellati all’interno del paese secondo una regola proposta dall’amministrazione BIDEN, che rappresenta una vittoria per gli allevatori statunitensi che avevano fatto pressioni per il cambiamento, scrive “the washington post” riprendendo un lancio della “reuters”. le regole esistenti per l’etichetta “product of usa” ne consentono l’uso per la carne derivata da animali nati e cresciuti all’estero ma che sono stati solo lavorati negli stati uniti, il che, secondo gli agricoltori e gli allevatori, li svantaggia. l’amministrazione e il dipartimento dell’agricoltura degli stati uniti (usda) si sono impegnati a rivedere gli standard di etichettatura “product of usa” e “made in usa” per la carne all’inizio dello scorso anno, come parte di una strategia piu’ ampia per incoraggiare la concorrenza nell’economia nel suo complesso e nel consolidato settore delle carni, ricorda l’articolo. “i consumatori americani si aspettano che quando acquistano un prodotto a base di carne al supermercato, le affermazioni che vedono sull’etichetta significhino cio’ che dicono”, ha dichiarato il segretario all’agricoltura tom VILSACK in un comunicato.
DECRETO FLUSSI: GIANSANTI (CONFAGRICOLTURA), BENE APERTURA VIE LEGALI PER LAVORATORI STRANIERI
2411 – roma (agra press) – “avevamo chiesto da tempo una revisione del decreto flussi, con una programmazione affidabile degli stagionali necessari, con un iter burocratico snello per consentire l’avviamento al lavoro in tempi ragionevoli. esprimiamo apprezzamento al governo per le novita’ apportate, in particolare per quanto riguarda la visione prospettica che ci permettera’ di programmare, in un arco temporale triennale, le nostre necessita’ di manodopera stagionale”, ha dichiarato in un comunicato il presidente di confagricoltura, massimiliano GIANSANTI, commentando il nuovo decreto sui flussi 2023 varato oggi dal consiglio dei ministri, che dovrebbe consentire un aumento delle quote e una semplificazione nelle procedure. “le 44mila quote ammesse nel dpcm 2022 destinate al settore sono, infatti, molto inferiori rispetto al fabbisogno di almeno 100mila lavoratori per la stagione primaverile/estiva. allargare le maglie della nostra capacita’ di accoglienza e’ particolarmente importante per il nostro settore, dove gli stagionali sono una forza lavoro necessaria e si continua a registrare forte difficolta’ nel reperimento di manodopera disponibile e qualificata”, ha aggiunto GIANSANTI. “confagricoltura ricorda il click day del prossimo 27 marzo, a valere sulle quote 2022, per il quale e’ forte l’interesse delle imprese agricole, che proprio in questi giorni stanno predisponendo le richieste. i lavoratori stranieri in agricoltura hanno un’incidenza superiore a tutti gli altri settori produttivi (circa il 40% del totale). la crescita e’ stata molto elevata soprattutto per i lavoratori stranieri non comunitari che, secondo i dati eban, sono la maggioranza fra gli stranieri (67%). tra i paesi, sottolinea la confederazione, predomina la provenienza africana, in particolare dai paesi del nord (marocco e tunisia) e dell’ovest del continente (senegal, nigeria e mali), cui si affiancano quote rilevanti di lavoratori dell’est europa non comunitari (albania e macedonia) e asiatici (india e pakistan)”, conclude il comunicato.
BIOLOGICO: SOTTOSEGRETARIO D’ERAMO, COSTRUIREMO INSIEME EVOLUZIONE SETTORE
2377 – roma (agra press) – “‘oggi e’ iniziato un confronto che sara’ costante nel tempo e che permettera’ di costruire una nuova visione di un settore che consideriamo strategico, per l’agricoltura e per tutto il paese’, ha detto il sottosegretario al ministero dell’agricoltura, sovranita’ alimentare e foreste, luigi D’ERAMO, nel corso della riunione sulle linee programmatiche per il biologico che si e’ tenuta presso la sala clemente del masaf e che ha visto la partecipazione dei principali protagonisti del comparto”. lo rende noto un comunicato del masaf. “l’obiettivo e’ arrivare in modo piu’ rapido possibile a una sintesi e a soluzioni condivise rispetto alle sfide che ci attendono”, ha aggiunto D’ERAMO. “numerosi i temi affrontati, dall’attuazione della legge 9 marzo 2022, n. 23, approvata dopo anni di attesa, al come adeguare la norma nazionale alle direttive europee e raggiungere gli obiettivi fissati da qui al 2030. si e’ inoltre discusso di certificazioni e controlli, cosi’ come della necessita’ di semplificare e sburocratizzare e di un’adeguata comunicazione, informazione e formazione”, informa il comunicato. “lavoreremo per rilanciare i consumi e per garantire una sempre maggiore trasparenza e tracciabilita’ dal campo alla tavola”, ha affermato D’ERAMO, nell’annunciare che “dopo l’estate promuoveremo un convegno nazionale con le sigle di categoria e con tutti gli operatori per accendere, in italia e non soltanto, i riflettori sul nostro biologico”. “non solo norme e atti, la sfida che lanciamo e’ disegnare insieme quella che nei prossimi anni potra’ essere l’evoluzione del settore”, ha concluso il sottosegretario.
OLI: “WALL STREET JOURNAL” L’EXPORT UCRAINO DI GIRASOLE CALMA IL MERCATO
2358 – new york (agra press) – gran parte delle esportazioni di olio di girasole dall’ucraina continuano ad essere impedite dalla guerra, ma i produttori del paese stanno inviando all’estero i semi non lavorati, contribuendo a stabilizzare il mercato degli oli da cottura, scrive il “wall street journal”. a gennaio, l’ucraina ha esportato 347.000 tonnellate di olio di girasole, un netto calo rispetto alle 612.000 tonnellate esportate prima della guerra, secondo i dati della societa’ di consulenza agricola sul mar nero sovecon. essendo l’ucraina il secondo produttore mondiale di olio di girasole dopo la russia, questa situazione, nei primi giorni dopo l’invasione, aveva fatto crescere alla stelle i prezzi del prodotto e di tutti gli oli, dato che gli acquirenti erano disposti a tutto per trovare alternative. ma negli ultimi tempi – spiega il quotidiano – gli ucraini hanno smesso di mandare all’estero l’olio gia’ pronto, e si limitano a spedire enormi partite di semi non lavorati agli acquirenti esteri, che poi procedono da soli alla lavorazione.
EMILIA ROMAGNA: INTERNAZIONALIZZAZIONE, DALLA REGIONE 7 MILIONI PER DIVERSIFICARE MERCATI DI SBOCCO
2403 – bologna (agra press) – la regione informa con un comunicato di aver messo a disposizione di imprese di micro, piccola e media dimensione e degli enti del terzo settore dell’emilia-romagna finanziamenti a fondo perduto per 7 milioni di euro, per favorire l’accesso a nuovi mercati e consolidare la presenza su mercati nei quali le imprese abbiano gia’ realizzato interventi; aumentare la conoscenza e l’impiego di canali digitali per la promozione e la vendita, rafforzando la capacita’ di export delle imprese; produrre effetti occupazionali diretti e indiretti e positive ricadute sul territorio in termini di impatto economico. l’apposito bando sosterra’ la partecipazione a manifestazioni fieristiche ed eventi promozionali, all’estero e in italia, di rilevanza internazionale, sia in presenza che virtuali.