ISMEA: Prestito MIA (Misura Intervento Alluvione)

Con l’obiettivo di assicurare liquidità alle PMI agricole e della pesca colpite dagli eventi alluvionali verificatesi a partire dal 1° maggio 2023, ISMEA promuove il prestito MIA per le imprese che abbiano la sede legale/operativa o con superfici aziendali nelle aree individuate dall’allegato 1 al D.L. 61/2023.

Nello specifico trattasi di finanziamenti il cui valore nominale non può essere inferiore a 3 mila euro e non può superare il 50% dell’ammontare dei ricavi registrati nel 2022 dal soggetto beneficiario, come risultante dalla ultima dichiarazione fiscale, e non può comunque superare l’importo di 30 mila euro.

La durata del prestito è di 5 anni, a tasso zero, con due anni di preammortamento.

Le domande potranno essere presentate esclusivamente in forma telematica, attraverso il portale dedicato dell’istituto in parola (https://strumenti.ismea.it/), a partire dal prossimo 3 luglio ed i contratti di prestito possono essere firmati entro e non oltre il prossimo 30 novembre.

La presentazione della domanda con modalità diverse da quelle segnalate, l’irregolarità o la mancanza di anche uno solo dei documenti richiesti, comporta l’automatica irricevibilità della domanda medesima e la conseguente perdita della priorità acquisita. La domanda può essere ripresentata. In tal caso è necessaria la creazione e la convalida di una nuova domanda, alla quale sarà assegnata una nuova priorità.

Le domande saranno istruite secondo l’ordine cronologico di presentazione e fino ad esaurimento della dotazione finanziaria, pari a 15 milioni di euro. I costi per l’istruttoria sono pari a zero.

La misura in parola è stata accolta positivamente da Confagricoltura ed è in linea con le richieste avanzate al Governo per supportare le imprese del comparto nell’attuale difficoltà economico – finanziaria derivante dall’emergenza climatica.

 

 

Carburanti agricoli: Credito d’imposta fino al 30 settembre

Il credito d’imposta per le attività agricole del terzo trimestre 2022 viene prorogato al 30 settembre 2023. Lo prevede un emendamento approvato per la conversione in legge del Dl 51/2023. Resta fermo, invece, al prossimo 30 giugno il termine per l’utilizzo del credito maturato nel quarto trimestre.

Il credito di imposta in esame è quello che spetta alle imprese esercenti attività agricola e della pesca, in misura pari al 20% delle spese sostenute per gli acquisti di carburante da destinare alla trazione dei mezzi per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca, effettuati nel terzo trimestre solare dell’anno 2022.

Non si tratta della prima proroga per questa misura. Inizialmente, la scadenza era fissata al 31 dicembre 2022; successivamente, la legge 197/2022 ha definito le specifiche regole di utilizzo del credito del terzo trimestre e ha previsto, quale scadenza, il termine del 31 marzo 2023. La legge di conversione del Dl 198/2022 (decreto Milleproroghe) ha poi previsto un ulteriore differimento del termine al 30 giugno 2023; infine, nel testo del Dl 51/2023 viene ora prevista l’aggiunta dell’articolo 8-bis che modifica l’articolo 7 del Dl 115/2022 sostituendo il termine del 30 giugno 2023 con quello del 30 settembre prossimo.

Il credito, oltre che in compensazione orizzontale, può essere anche ceduto a terzi, per intero e, in questo caso, l’acquirente deve usarlo entro lo stesso termine del 30 settembre. Ad oggi, il termine per effettuare la cessione del credito del terzo trimestre è fissata al 21 giugno ma sarà presumibilmente differita tenendo conto dell’attuale proroga.

La proroga non viene estesa, invece, al credito di imposta del quarto per il quale l’utilizzo va quindi concluso entro il 30 giugno e l’eventuale cessione a terzi, entro il 21 giugno.

Si ricorda, infine, che con la risoluzione 27/E/2023 l’Agenzia delle Entrate ha fornito un chiarimento utile per coloro che, entro il 16 marzo scorso non hanno adempiuto agli obblighi di comunicazione del credito con le modalità disciplinate dai provvedimenti 44905 del 16 febbraio 2023 e 56785 del 1° marzo 2023.

La risoluzione ammette l’utilizzo dell’istituto della «remissione in bonis» che consente di sanare l’omesso invio e salvare, quindi, il credito pagando una sanzione di 250 euro. Per beneficiarne è necessario, tuttavia, che sussistano i requisiti sostanziali per beneficiare del bonus, che la violazione non sia contestata e che il modello sia inviato prima dell’utilizzo del credito ed entro la scadenza per l’utilizzo. 

Contratti a termine 2023: le novità del decreto Lavoro

 Il decreto lavoro approvato dal Governo  e pubblicato in Gazzetta il 4 maggio 2023 come dl 48-2023, amplia  l’utilizzo di questo strumento dando maggiore  libertà  per le causali da apporre oltre i 12 mesi di durata,  pur mantenendo il limite massimo fissato dal Decreto Dignità n. 87 2018.

I contratti a termine potranno essere stipulati e rinnovati  entro il limite di  24 mesi totali  con causali  quasi “libere”.

Si ricorda che la durata massima di 24 mesi  può essere raggiunta  tramite  un  massimo di 4 rinnovi o proroghe

La nuova formulazione prevista dal DL 48   le novità per i contratti a tempo determinato riguardano un forte ampliamento delle causali per l’utilizzo dei contratti a termine oltre i primi 12 mesi. Il comunicato del Governo spiega in particolare che

“Si apportano modifiche alla disciplina del contratto di lavoro a termine (cosiddetto “tempo determinato”), variando le causali che possono essere indicate nei contratti di durata compresa tra i 12 e i 24 mesi (comprese le proroghe e i rinnovi), per consentire un uso più flessibile di tale tipologia contrattuale, mantenendo comunque fermo il rispetto della direttiva europea sulla prevenzione degli abusi.

Pertanto, i contratti potranno avere durata superiore ai 12 mesi, ma non eccedente i 24 mesi:

  •     per esigenze previste  dai contratti collettivi;
  •     per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva, individuate dalle parti, in caso di mancato esercizio da parte della contrattazione collettiva, e in ogni caso entro il termine del 31 dicembre 2024;
  •    per sostituire altri lavoratori.”

Nulla cambia  per i contratti fino a 12 mesi .

 

 

Fringe benefit 2023 a 3000 euro:

Lo prevede l’art 40 del nuovo decreto Lavoro n. 48 2023 , messo a punto e velocemente  pubblicato in Gazzetta ufficiale  il 4 maggio, la misura è quindi già in vigore  e impiegherà circa 150 milioni di euro per l’attuazione .

Solo per il 2023 in  deroga  a  quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, prima parte  del  terzo  periodo,  del TUIR non  concorrono  a formare il reddito, entro il limite complessivo di euro  3.000:

  •   il valore dei beni  ceduti  e  dei  servizi  prestati  ai   lavoratori dipendenti con figli, compresi
    • i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti
    • i figli adottivi o affidati,
    • a carico del lavoratore (che si trovano nelle  condizioni previste dall’articolo 12, comma 2, del’ testo unico delle imposte sui redditi,
  •  le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di  lavoro  per  il  pagamento  delle  utenze  domestiche  del  servizio  idrico   integrato,    e dell’energia elettrica  e  del  gas  naturale.

Prima di erogare tali emolumenti i datori devono dare informativa  alle rappresentanze sindacali unitarie laddove presenti.

Da parte loro i lavoratori devono fornire  ai datori di lavoro una dichiarazione del diritto indicando il codice fiscale di ciascun figlio.

Si ricorda che sono considerati familiari fiscalmente a carico i membri della famiglia che possiedono un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.

Fringe benefits e bonus carburante

Vale la pena ricorda anche che il Decreto “Trasparenza prezzi carburante ” n. 5/2023,   sempre ai fini del sostegno al reddito dei lavoratori dipendenti  ha riproposto  l’agevolazione   detta bonus carburante   o bonus benzina, già previsto nel 2022 dal Governo Draghi .

I datori di lavoro privati   possono quindi   erogare ai dipendenti somme o titoli di valore non superiore a 200 euro, per l’acquisto di carburanti per autotrazione, non imponibili  fiscalmente e deducibili per l’impresa. 

Attenzione: Il bonus carburante è fiscalmente esente ma la  legge di  conversione del decreto  ha previsto  la novità dell’imponibilità  ai fini previdenziali,  il  che comporta anche una minore convenienza fiscale.

 

Segnalazione danni da alluvione, raccolta entro il 29 giugno

Gentile Azienda

Su iniziativa della Regione è partita la raccolta dei dati di rilevazione danni su colture e strutture a seguito degli eventi calamitosi (alluvione-frane-piogge alluvionali) verificatisi nella nostra regione nel mese di maggio.

L’amministrazione ha ritenuto opportuno in questa fase coinvolgere tutti i Centri di Assistenza Agricola non solo per raccogliere in maniera puntuale le informazioni circa lo stato dei danni nelle aziende ma anche per verificare l’eventualità in presenza di impegni agroambientali a valere sul PSR di dover procedere con una comunicazione di causa di forza maggiore. A questo proposito si fa presente che le aziende che potrebbero dover effettuare una comunicazione di causa di forza maggiore saranno contattate direttamente dai tecnici dell’associazione che operano sul CAA.

Ti invitiamo dunque a compilare, se già non è stato fatto, entro il 29 giugno prossimo il form al link sotto riportato per segnalare i danni presenti nella tua azienda. Con riferimento al valore del danno si fa presente che è una stima approssimativa, pertanto, ti invitiamo comunque a restituire un dato orientativo.

Il modulo ufficiale predisposto dalla regione per la segnalazione dei danni è il seguente:

https://forms.office.com/pages/responsepage.aspx?id=nFdet_y240OGxjrVOwDh_fdstx4atbRPqepa63lsuOlUQVE5T0pQM1JHNzBYOTlaTktJSjBZSzJGTSQlQCN0PWcu

 

Garanzia pubblica ISMEA su crediti concessi alle imprese agricole e della pesca

Si segnala l’ammissibilità della garanzia pubblica ISMEA, in favore delle micro, piccole e medie imprese agricole e della pesca, a titolo gratuito e con copertura fino al 100 per cento del valore del finanziamento, per nuove operazioni destinate alla realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile.

Più precisamente trattasi del rilascio della cd. garanzia “diretta” su crediti concessi dalle banche e dagli intermediari finanziari (ex art. 106 del D.LGS 385/1993) per la suddetta finalità, il cui valore, comunque, non sia superiore a 250 mila euro. Tali finanziamenti hanno una durata fino a 96 mesi e prevedono l’inizio del rimborso del capitale non prima di 12 mesi dalla erogazione. L’efficacia di tali disposizioni è subordinata alla autorizzazione della Commissione Europea (ex art. 108, par. 3, del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea – TFUE -).

La disposizione normativa in commento è stata fortemente voluta da Confagricoltura. Il suo accoglimento da parte del Legislatore rafforza gli strumenti della garanzia pubblica, ritenuti essenziali soprattutto nell’attuale congiuntura economica caratterizzata anche dall’aumento dei tassi di interesse. La concessione della garanzia, a costo zero, consente, infatti, alle micro, piccole e medie imprese di beneficiare di una riduzione in termini di tasso di interesse praticato sull’operazione di finanziamento garantita.

 

 

Incontro con il Ministero della Salute sullo schema di DM per le tariffe sulla gestione e aggiornamento della Banca Dati Nazionale.

Il 13 giugno scorso si è tenuto al Ministero della Salute, come sollecitato da Confagricoltura, un incontro per discutere lo schema di Decreto ministeriale per le tariffe sulla gestione e l’aggiornamento della Banca Dati Nazionale. All’incontro, tenuto dal Direttore Generale della Sanità animale e del Farmaco veterinario, hanno partecipato rappresentanti di Confagricoltura, Coldiretti e CIA.

Confagricoltura e le altre due Organizzazioni partecipanti hanno espresso la loro contrarietà a che si preveda un prelievo agli operatori per finanziare uno strumento voluto ed utile all’Amministrazione a garanzia della salute pubblica e del quale gli operatori stessi non sono fruitori. Inoltre, Confagricoltura ha espresso serie preoccupazioni in merito a quanto affermato dal Dicastero sui tagli che sono previsti nei prossimi tre anni al finanziamento di attività pubbliche essenziali per la gestione delle emergenze sanitarie in ambito zootecnico, nonché sulla possibilità che ulteriori costi vengano attribuiti agli operatori per altre banche dati nazionali, quali quella relativa alla ricetta elettronica veterinaria, a classyfarm, etc.

Il Direttore Generale, sottolineando l’impegno della Direzione degli ultimi anni ad esprimere a livello comunitario e nazionale l’importanza di prevedere fondi stabili e non emergenziali dedicati alle attività della BDN, ha preso nota delle osservazioni delle organizzazioni in merito alla previsione della norma nazionale (d.lgs. 134/2022) che prevede l’emanazione del DM in oggetto, sicché, considerando la netta posizione delle Organizzazioni di categoria, riporterà al Gabinetto del Ministro quanto evidenziato per poi comunicare le decisioni che verranno assunte.

 

 

PAC 2023-2027: Sostegno accoppiato e sementi certificate, domanda Unica 2024

Si è svolta lo scorso 14 giugno una seconda riunione (la prima si era svolta lo scorso 10 marzo) presso il MASAF relativa al sostegno accoppiato al reddito per superfici con utilizzo di sementi certificate, a partire dalla Domanda Unica 2024.

La riunione, che ha coinvolto oltre alle Organizzazioni agricole anche le principali ditte sementiere, ha avuto come obiettivo principale quello di informare sulla disponibilità di sementi per le colture che, a partire dall’anno di domanda 2024, dovranno utilizzare semente certificata per poter percepire il sostegno accoppiato; anche alla luce dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna ed alcuni Comuni della Toscana e delle Marche. Seppure ci siano state diverse rassicurazioni da parte delle ditte sementiere presenti al tavolo, in merito alla disponibilità delle diverse sementi sulla base delle superfici investiti, Confagricoltura ha ribadito come sia necessario continuare a mantenere un’alta vigilanza sul tema, valutando le conseguenze degli eventi climatici avversi anche in termini di resa e, quindi, sulla disponibilità ed il prezzo delle stesse produzioni. Infatti, sarà necessario non solo confermare le rese degli anni precedenti, ma anche aumentarle dal momento che dal 2024 l’utilizzo delle sementi certificate sarà obbligatorio per percepire il sostegno accoppiato e con superfici superiori rispetto agli anni passati.

Confagricoltura ha invitato, inoltre, a prestare particolare attenzione alla fase in cui nei documenti attuativi sarà fissato il quantitativo di semente certificata necessaria per ettaro, per le diverse colture dove potranno essere fissati parametri minimi che tengano conto della reale disponibilità di sementi per alcuni settori, tra cui rileva quello risicolo. La riunione si è conclusa con la l’ipotesi di fissare un’ulteriore riunione di monitoraggio delle sementi, prevista per la fine di luglio.

 

 

Dinamica corso estivo on line per imprenditore agricolo professionale

Dinamica a livello regionale ha calendarizzato un corso per Imprenditore Agricolo Professionale nel periodo estivo in modalità on-line.

Il corso per andare incontro alle urgenze nell’ottenimento dell’attestato di formazione di 150 ore, riguardante la scadenza del 30 di Settembre partirà Lunedì 3 Luglio e finirà Mercoledì 20 Settembre.

A seguito il materiale informativo:

 

 

 

Vi chiediamo di farci pervenire la scheda di adesione corredata da un documento di identità entro Venerdì 30 Giugno a pr@dinamica-fp.it

In caso di necessità potete contattarci al numero 0521/1554165

 

 

Programma regionale per il controllo e il contrasto di Flavescenza dorata. Comunicazione dell’avvio, del periodo e delle modalità dei monitoraggi nelle aziende viticole dell’Emilia-Romagna

A seguito della recrudescenza della fitoplasmosi da Flavescenza dorata (FD) registrata tra il 2020 e il 2021 e in considerazione dell’importanza della problematica per la produzione vitivinicola, il Settore fitosanitario e difesa delle produzioni ha predisposto per l’anno in corso un programma triennale di azioni tra loro integrate, con l’obiettivo di contrastare la diffusione di questa pericolosa malattia. Per il 2023 tali azioni riguarderanno:

  • Il monitoraggio e controllo della malattia;
  • Il monitoraggio e controllo del vettore Scaphoideus titanus;
  • L’informazione e sensibilizzazione degli operatori coinvolti e delle associazioni;
  • La ricerca e la sperimentazione

Sul portale web del Settore fitosanitario è presente una pagina dedicata a Flavescenza dorata, consultabile a questo link:

https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario/temi/avversita/schede/avversita-per-nome/flavescenza/flavescenza-dorata-della-vite

Per eventuali informazioni sull’attività di monitoraggio e, in generale, sul programma di contrasto alla malattia, è possibile inviare una mail alla casella dedicata: infoFlavescenza@regione.emilia-romagna.it 

 

 

 

Sospensione termini procedimentali per ipotesi riconoscimento qualifica IAP in assenza di requisiti ex art. 1, co. 5ter, D. Lgs 99/2004

In riferimento al Decreto-legge del 1° giugno 2023 che ha disposto diverse sospensioni dei termini relativi a procedimenti amministrativi, si evidenzia che quanto previsto dall’art. 4, “Misure urgenti in materia di sospensione dei procedimenti e dei termini amministrativi”, trova applicazione anche nei procedimenti di riconoscimento della qualifica IAP, in special modo quella senza requisiti.

In questo caso, il titolare del certificato rilasciato in maniera provvisoria deve maturare tutti i requisiti previsti dalla norma, in un termine perentorio di tre anni.

In virtù della sospensione prevista da decreto di cui sopra dal 1 maggio 2023 al 31 agosto 2023 si intende prorogato il termine perentorio dei tre anni per l’attivazione dei requisiti IAP per tutti i soggetti aventi residenza, domicilio, sede legale od operativa nei territori colpiti dall’alluvione e che vengono riportati nell’allegato 1 del Decreto stesso.

 

 

Ulteriore proroga PAC

In relazione alle difficoltà registrate per questo primo anno di applicazione della Riforma PAC sia di natura normativa che dal punto di vista informatico, il Ministero, a fronte delle richieste pervenute, a prorogato i termini per la presentazione delle domande al prossimo 30 giugno.

Si riporta l’estratto del Decreto:

Art. 1

(Proroga del termine per la presentazione delle domande per l’anno 2023)

  1. Per l’anno 2023, le domande di cui all’articolo 11, del decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste 23 dicembre 2022 e all’articolo 7 del decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste 9 marzo 2023, citati in premessa, sono presentate entro il 30 giugno 2023.
  2. Per le domande presentate oltre il termine del 30 giugno 2023 si applicano le riduzioni di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 17 marzo 2023, n. 42.
  3. Le modifiche apportate alle domande presentate entro il 30 giugno 2023, con l’aggiunta di singole parcelle agricole o singoli diritti all’aiuto, capi animali o ulteriori elementi fattuali sui quali richiedere ulteriori interventi, a condizione che i requisiti previsti siano rispettati compresi gli ettari ammissibili a disposizione del beneficiario nel fascicolo aziendale, non sono considerate domande presentate tardivamente purché presentate entro il 25 luglio 2023.
  4. Le domande e le modifiche presentate oltre il 25 luglio 2023 sono irricevibili.

 

 

 

Ulteriore proroga domanda di adesione SQNPI

Si informa che l’Organismo Tecnico Scientifico, ha deliberato la proroga al 25/7 del termine ultimo delle adesioni al Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI) presente nella norma adesione gestione e controllo 2023.

Il termine ultimo di adesione al SQNPI è stato prorogato al 25 luglio 2023, prevedendo comunque il rispetto dei Disciplinari di produzione integrata a partire dal 1/1/2023.

 

CONDIZIONALITA’ RAFFORZATA: al via in Emilia-Romagna il nuovo regime per l’anno 2023

Pubblicata la delibera che introduce nuovi criteri di gestione obbligatori, nuove norme relative alle buone condizioni agronomiche e ambientali e assorbimento di parte del greening della Pac 2014-2022.

La Regione Emilia-Romagna con la Delibera di Giunta regionale n. 982 del 12 giugno 2023 ha approvato il nuovo regime di Condizionalità rafforzata, che si conferma come principale strumento operativo per il raggiungimento degli obiettivi di gestione agronomica e ambientale dei terreni delle aziende, di benessere animale e di sicurezza alimentare in sinergia con gli obiettivi ambientali della nuova PAC 2023-2027. Le principali novità riguardano il “rafforzamento” della condizionalità attraverso l’introduzione di nuovi criteri di gestione obbligatori (CGO 1 e CGO 8), di nuove norme relative alle buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA 2 e BCAA 7) e l’assorbimento di parte del greening della PAC 2014-2022 (BCAA 1, BCAA 8, BCAA 9).

Per maggiori informazioni, visitare il seguente link:

https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/notizie/2023/giugno/al-via-in-emilia-romagna-nuovo-regime-condizionalita-rafforzata-2023

 

 

 

SETTORE AVICOLO: apertura moduli per la richiesta di aiuto danni indiretti

Sono disponibili i seguenti moduli per la richiesta degli aiuti per danni indiretti settore avicolo:

  • Sostegno al Mercato Avicoltori – Aiuti Nazionali

Gli interventi sono attivati dal decreto MASAF n.  193915 del 5 aprile 2023,” interventi di sostegno delle aziende avicole italiane, che hanno subìto danni indiretti dalle misure sanitarie di restrizione alla movimentazione di prodotti avicoli e volatili vivi nel periodo 23 ottobre 2021 – 31 maggio 2022”. I sostegni sono erogati come aiuti di Stato. Possono presentare domanda di aiuto le imprese (piccole, medie e grandi), in grado di dimostrare di aver ricevuto danni indiretti sull’esercizio della propria attività, causati dall’applicazione delle misure veterinarie e di polizia sanitaria, come indicano le norme sanitarie dell’Unione europea e nazionali. Possono, inoltre, beneficiare dei sostegni gli incubatoi e gli allevamenti da riproduzione che, seppur non ubicati nelle aree sottoposte a restrizione sanitaria per la movimentazione di prodotti avicoli e volatili vivi, hanno comunque subìto danni indiretti e indipendenti dalla loro volontà nel programmare, gestire e trasportare gli avicoli di loro produzione verso le aziende situate nelle zone focolaio di influenza aviaria, per il periodo 23 ottobre 2021- 31 maggio 2022

  • Sostegno al Mercato Avicoltori – Aiuti Comunitari

Possono accedere all’aiuto le imprese (grandi medie e piccole) ubicate nelle zone interessate da un provvedimento sanitario di restrizione delle movimentazioni degli animali o delle uova, che hanno subito danni indiretti in conseguenza di tali provvedimenti, nel periodo compreso tra il 23 ottobre 2021 ed il 31 dicembre 2021. Inoltre come previsto  dall’articolo 2, comma 2, del Decreto Ministeriale n. 278458/2023 i beneficiari di indennizzi ricevuti come aiuti di Stato, per i medesimi animali o uova, sono ammissibili alla presentazione delle domande ai sensi del Reg UE n. 2023/834, fatto salvo che gli importi erogabili a ciascun beneficiario, sono eventualmente detratti degli aiuti già percepiti, per le stesse fattispecie di danno, ai sensi del decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali n. 216437, del 12 maggio 2022.

Per entrambi i moduli la scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 30 giugno 2023

 

 

CLASSYFARM: iscrizione obbligatoria per aderire all’eco-schema 1

Per poter aderire all’eco-schema 1 – pagamento per il benessere animale e la riduzione dell’antimicrobico resistenza – è obbligatorio iscriversi al sistema Classyfarm. Si specifica che si fa riferimento ad entrambi i livelli dell’eco-schema 1.

Classyfarm è il sistema informativo del Ministero della Salute, gestito dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna (IZSLER) ed integrato alla rete Vetinfo. Definisce la categorizzazione degli allevamenti in base al rischio e permette di monitorare, analizzare ed indirizzare gli interventi in funzione delle problematiche dell’allevamento. Classyfarm raccoglie e registra dati relativi al controllo ufficiale (autorità competente: medici veterinari ufficiali) e all’autocontrollo (operatore/allevatore, veterinario aziendale) sul benessere animale, inoltre, ha come base dati anche il sistema informativo per la farmacosorveglianza. Le elaborazioni consentono di misurare l’effettivo consumo di farmaco, tenendo conto dei principi attivi utilizzati, del numero di animali trattati per ciascun allevamento o possono essere analizzate in forma aggregata per consentire di studiare i fenomeni di utilizzo del farmaco su scala più ampia. Tutti i dati sono convertiti in coefficienti validati e inseriti in un logaritmo di calcolo che definisce un punteggio di rischio all’allevamento permettendo la categorizzazione dello stesso.

 

 

MUD 2023: scadenza all’8 luglio

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 febbraio 2023 recante l’approvazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale per l’anno 2023, che sarà utilizzato per le dichiarazioni riferite all’anno 2022 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 marzo 2023. Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha pubblicato sul proprio sito istituzionale, nella sezione bandi e avvisi, le istruzioni per la compilazione del Modello unico di dichiarazione, il modello per la comunicazione rifiuti semplificata, i modelli raccolta dati e le istruzioni per la presentazione telematica.
In base all’articolo 6 della Legge 25 gennaio 1994 n.70, il termine per la presentazione del Modello Unico di dichiarazione ambientale (MUD) è fissato in centoventi giorni a decorrere dalla data di pubblicazione e, pertanto, la presentazione del MUD dovrà avvenire entro il giorno 8 luglio 2023.