LA PESANTE EREDITA’ DEL MALTEMPO SUL SETTORE PRIMARIO,CONFAGRICOLTURA FORLÌ-CESENA E RIMINI FA IL PUNTO:
MISURE VELOCI E CONSISTENTI, LA CAMPAGNA NON ASPETTA
(Forlì-Cesena, 13 giugno 2023) – Un’attenta perimetrazione delle aree colpite da alluvioni e frane, senza dimenticare nessuno; un preciso censimento dei danni, azienda per azienda; e poi una Legge speciale per consentire un immediato ristori dei danni patiti e una veloce ricostruzione, perché i tempi della campagna mal si conciliano con quelli burocratici. E’ questo il messaggio emerso dall’Assemblea di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini, che si è tenuta lunedì 12 giugno a Poderi del Nespoli (Civitella di Romagna), in Val Bidente, una delle zone maggiormente toccate dalle frane.
L’obiettivo dell’appuntamento era quello di condividere informazioni e conoscenze, nello spirito di far squadra con tutti i soggetti in campo in questa emergenza, a partire dalla gestione dei terreni e delle colture travolte da acqua e fango. Questa, infatti, è una pesante eredità che gli agricoltori si stanno trovando ad affrontare. Per questo nella tavola rotonda “L’agricoltura nel post alluvione – Il rapporto tra uomo e territorio”, Confagricoltura ha chiamato esperti che potessero fornire indicazioni precise ai propri associati.
All’evento hanno preso parte Carlo Carli (Presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini), Annamaria Barrile (Direttore Generale di Confagricoltura nazionale), Giuseppe Bortone (Direttore Arpae ER), Alvaro Crociani (Direttore Ri.Nova), Pierluigi Randi (Tecnico Meteorologo e Presidente Associazione Meteo Professionisti) e Alberto Mazzoni (Vicepresidente FNP Bioeconomie Confagricoltura).
“Abbiamo scelto la Val Bidente per la nostra Assemblea per mandare un messaggio di vicinanza ai territori e agli agricoltori più colpiti dall’alluvione – commenta il presidente Carlo Carli – I segni di quanto è accaduto sono ancora visibili ed evidenti, mentre la conta dei danni non è ancora del tutto chiara, ma è sicuramente ingente. Per questo, mai come in questa occasione, è arrivato il momento di fare tutti squadra e di remare così verso un’unica direzione che sia di supporto all’intero mondo agricolo, che è prossimo al collasso. È necessario che le varie Istituzioni, in primo luogo il Governo, procedano nel fornirci un percorso semplice e veloce per ottenere i finanziamenti promessi, dando così ossigeno alle aziende. La nostra richiesta è quella di una Legge speciale per la ricostruzione in agricoltura: serve un iter straordinario per far fronte a un evento dalla portata straordinaria. Diventa quindi fondamentale muoversi in fretta perché ogni giorno di ritardo può diventare cruciale per la sopravvivenza di un’azienda agricola”.
Giuseppe Bortone, Direttore Arpae Emilia Romagna, ha spiegato numeri alla mano l’eccezionalità dei due fenomeni avversi che si sono verificati nel mese di maggio: giornate di pioggia con valori che non si registravano dal 1961. Picchi straordinari che, dopo oltre un anno e mezzo di siccità, hanno provocato il disastro che tutti conosciamo. “Al momento stiamo lavorando per monitorare e analizzare la qualità delle acque superficiali e i punti dove stanno lavorando le idrovore – ha detto Bortone – Al momento la situazione è sotto controllo: non ci sono sostanze inquinanti, ma solo della sostanza organica degradabile riconducibile prettamente all’erosione del terreno”.
È dello stesso parere anche Alvaro Crociani, Direttore di Ri.Nova, che, grazie al lavoro realizzato in sinergia con i ricercatori dell’Università di Bologna e i funzionari della Regione, ha stabilito che “nell’acqua non è presente nessuna forma di inquinamento, anche perché nell’Appennino sono presenti pochi insediamenti che non hanno influito a modificare la qualità dell’acqua. Al momento è presente solo tanta argilla con poca sabbia e molti residui organici”.
L’effetto dei depositi sui terreni agricoli è un fenomeno monitorato, proprio per capire se ci saranno ripercussione sulla fertilità degli stessi. E, per gli alberi da frutto, le prossime settimane saranno decisive per capire la reale portata dei danni.
Pier Luigi Randi ha fornito un quadro meteoclimatico, dando contezza delle precipitazioni straordinarie.
“Abbiamo evidenziato l’importanza di fare gruppo e di aiutarci in maniera reciproca, mettendo a disposizione l’uno dell’altro le rispettive competenze – afferma Alberto Mazzoni, Vicepresidente FNP Bioeconomie Confagricoltura – In questo momento è opportuno che anche tutte le Istituzioni siano di aiuto e ci forniscano il supporto necessario economico e logistico. Mi riferisco, ad esempio alle infrastrutture collinari colpite dalle frane, che sono da ricostruire totalmente e nel minor tempo possibile. C’è il nodo della tenuta delle imprese da sciogliere subito, assicurando la liquidità necessaria. Sarà poi fondamentale trovarsi tutti insieme per pianificare il futuro e capire come affrontare gli effetti del cambiamento climatico: sarebbe impossibile sopravvivere ad un’altra situazione simile”.
Proroga dei versamenti per i soggetti ISA
Con il Comunicato stampa 14.6.2023, n. 98, il MEF ha annunciato che con “una prossima disposizione” sarà concessa la proroga del termine di versamento delle imposte risultanti dal mod. REDDITI / IRAP / IVA 2023. In particolare il MEF precisa che, saranno prorogati:
“per professionisti e imprese che esercitano attività per le quali sono approvati gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA), i termini dei versamenti delle somme risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA, in scadenza al 30 giugno 2023:
- entro il 20 luglio 2023, senza alcuna maggiorazione;
- entro il 31 luglio 2023, applicando una maggiorazione dello 0,40 per cento”.
Lo slittamento dei termini quindi:
- è riconosciuto (soltanto) ai soggetti “interessati” dall’applicazione degli ISA. Tra i beneficiari sono compresi anche i contribuenti forfetari / minimi.
Come specificato nel Comunicato in esame, la proroga riguarda anche:
- i soggetti nei cui confronti sussiste una causa di esclusione dagli ISA;
- i soggetti che partecipano a società / associazioni / imprese “interessate” dagli ISA.
La nuova data del 20 luglio si riflette anche sull’individuazione delle scadenze per i soggetti che intendono effettuare i versamenti in forma rateale (la seconda rata è quindi fissata al 21/8, la terza al 18/9, e così via). Non risultano modificati i termini della rate in caso di inizio della rateizzazione dal 31.7.2023 (+ 0,40%).
La “nuova” proroga, rispetto ai consueti differimenti concessi in passato, non interviene, di fatto, sul termine di versamento con la maggiorazione dello 0,40% (ciò è collegabile alla necessità di dover rispettare il “bilanciamento” del differimento delle entrate tributarie con le coperture finanziarie a disposizione dell’Erario);
La disposizione non interessa le persone fisiche “private” per le quali il versamento va effettuato:
- entro il 30.6.2023, senza alcuna maggiorazione;
- dall’1.7 al 31.7.2023, con la maggiorazione dello 0,40%;
- non può essere applicato dai soggetti “non interessati” dagli ISA (ad esempio, imprese con ricavi superiori a € 5.164.569).
Per le società di capitali con esercizio coincidente con l’anno solare la proroga dei versamenti al 20.7.2023 risulta applicabile in caso di approvazione del bilancio nel mese di aprile / maggio (seconda convocazione). La stessa può essere usufruita dalle società che utilizzano il maggior termine di 180 giorni previsti dal Codice Civile, che approvano il bilancio nel mese di maggio.
In merito alle somme interessate dalla proroga, la stessa riguarda, oltre al versamento del saldo IRPEF / IRES / IRAP / IVA 2022 e dell’acconto 2023 IRPEF / IRES / IRAP, anche i versamenti relativi a:
- addizionali IRPEF;
- contributi previdenziali (IVS, Gestione separata INPS);
- cedolare secca;
- acconto del 20% per i redditi a tassazione separata;
- imposta sostitutiva rivalutazione beni d’impresa;
- diritto CCIAA 2023.
Contribuenti residenti nei territori alluvionati
La proroga in esame non interessa i soggetti dei territori alluvionati delle Regioni Emilia Romagna, Marche e Toscana i quali possono beneficiare della sospensione (fino al 20.11.2023) dei termini dei versamenti tributari in scadenza nel periodo 1.5 – 31.8.2023 disposta dal DL n. 61/2023, c.d “Decreto Alluvioni”.
Interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023
Ammortizzatore sociale “unico” per i lavoratori subordinati del settore privato compresi quelli agricoli
Si comunica che l’ INPS con la circolare n. 53/2023 illustra il nuovo “ammortizzatore unico introdotto dall’art. 7 del D.L. n. 61/2023 per tutti i lavoratori del settore privato, compresi quelli agricoli, colpiti dagli eccezionali eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 e fornisce indicazioni per accedervi.
Si evidenziano gli elementi più rilevanti per il settore agricolo.
- L’ammortizzatore unico spetta ai lavoratori agricoli che, alla data del 1° maggio 2023, avevano un rapporto di lavoro “attivo” la cui attività lavorativa si svolge in uno dei comuni ricompresi nell’Allegato 1 al decreto–legge n. 61/2023 o che, in quanto residenti o domiciliati in uno dei predetti comuni, sono impossibilitati a recarsi al lavoro.
- Esso spetta anche ai lavoratori agricoli che, pur non avendo un rapporto di lavoro “attivo” alla data del 1° maggio 2023, vengano assunti entro il 31 agosto 2023, e che risultino impossibilitati a prestare attività lavorativa in quanto la stessa si svolge in uno dei Comuni ricompresi nell’Allegato 1 al decreto-legge n. 61/2023 o impossibilitati a raggiungere il luogo di lavoro perché residenti/domiciliati in uno di tali comuni. Per tali lavoratori la misura di sostegno è riconoscibile solo a partire dalla data di assunzione.
La circolare INPS chiarisce che per accedere a questo beneficio, i lavoratori agricoli (sia a tempo determinato che indeterminato) devono comunque risultare assunti da un datore di lavoro. L’assunzione può essere preesistente agli eventi alluvionali (devono risultare in forza al 1°maggio 2023) ovvero successiva (entro il 31 agosto 2023).
Tale chiarimento è importante soprattutto con riferimento alla categoria degli operai agricoli a tempo determinato che, pur non risultando in forza presso alcun datore di lavoro al 1° maggio 2023, potrebbero venire assunti entro il 31 agosto 2023.
Con riguardo alla condizione impeditiva di recarsi al lavoro, la circolare INPS precisa che qualora essa dipenda da un provvedimento normativo o amministrativo (es. decreto di stato di calamità; ordinanza prefettizia o comunale), questo andrà indicato puntualmente nella domanda di accesso al beneficio. Qualora invece l’impossibilità di recarsi al lavoro dipenda da altre cause (interruzione o impraticabilità delle vie di comunicazione; inutilizzabilità dei mezzi di trasporto; inagibilità della abitazione di residenza o domicilio; condizioni di salute di familiari conviventi; ulteriori avvenimenti che abbiano richiesto la presenza del lavoratore in luogo diverso da quello di lavoro), i lavoratori dovranno rilasciare al datore di lavoro un’idonea dichiarazione di responsabilità, che attesti la tipologia di motivazione invocata. Tale documentazione dovrà essere custodita dai datori di lavoro anche ai fini dei controlli successivi.
La circolare precisa inoltre che qualora sia già stata presentata all’INPS domanda di Cassa integrazione ordinaria, Assegno di integrazione salariale FIS, Cassa integrazione speciale agricola (CISOA), i datori di lavoro che volessero optare per la nuova misura di “ammortizzatore sociale unico”, con riferimento ai medesimi periodi e agli stessi lavoratori, potranno richiedere, con la massima urgenza, alla Struttura territoriale competente, l’annullamento dell’originaria istanza, e potranno presentare successivamente una nuova domanda per accedere alla nuova misura di sostegno.
Le istanze potranno essere presentate all’INPS dai datori di lavoro entro la fine del mese successivo a quello in cui si colloca l’inizio della sospensione dell’attività lavorativa. La circolare precisa, tuttavia, che detto termine non riveste carattere decadenziale e che le istanze potranno essere presentate a partire dal 15 giugno 2023.
Segnalazione danni da alluvione.
Gentile Azienda
Su iniziativa della Regione è partita la raccolta dei dati di rilevazione danni su colture e strutture a seguito degli eventi calamitosi (alluvione-frane-piogge alluvionali) verificatisi nella nostra regione nel mese di maggio.
L’amministrazione ha ritenuto opportuno in questa fase coinvolgere tutti i Centri di Assistenza Agricola non solo per raccogliere in maniera puntuale le informazioni circa lo stato dei danni nelle aziende ma anche per verificare l’eventualità in presenza di impegni agroambientali a valere sul PSR di dover procedere con una comunicazione di causa di forza maggiore. A questo proposito si fa presente che le aziende che potrebbero dover effettuare una comunicazione di causa di forza maggiore saranno contattate direttamente dai tecnici dell’associazione che operano sul CAA.
Ti invitiamo dunque a compilare entro il 21 giugno prossimo il form al link sotto riportato per segnalare i danni presenti nella tua azienda. Con riferimento al valore del danno si fa presente che è una stima approssimativa, pertanto, ti invitiamo comunque a restituire un dato orientativo.
Si chiede la compilazione anche a chi ha già compilato il modello precedente, per avere un dato uniforme. Grazie per la collaborazione.
Ulteriore proroga PAC
In relazione alle difficoltà registrate per questo primo anno di applicazione della Riforma PAC sia di natura normativa che dal punto di vista informatico, il Ministero, a fronte delle richieste pervenute, a prorogato i termini per la presentazione delle domande al prossimo 30 giugno.
Si riporta l’estratto del Decreto:
Art. 1
(Proroga del termine per la presentazione delle domande per l’anno 2023)
- Per l’anno 2023, le domande di cui all’articolo 11, del decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste 23 dicembre 2022 e all’articolo 7 del decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste 9 marzo 2023, citati in premessa, sono presentate entro il 30 giugno 2023.
- Per le domande presentate oltre il termine del 30 giugno 2023 si applicano le riduzioni di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 17 marzo 2023, n. 42.
- Le modifiche apportate alle domande presentate entro il 30 giugno 2023, con l’aggiunta di singole parcelle agricole o singoli diritti all’aiuto, capi animali o ulteriori elementi fattuali sui quali richiedere ulteriori interventi, a condizione che i requisiti previsti siano rispettati compresi gli ettari ammissibili a disposizione del beneficiario nel fascicolo aziendale, non sono considerate domande presentate tardivamente purché presentate entro il 25 luglio 2023.
- Le domande e le modifiche presentate oltre il 25 luglio 2023 sono irricevibili.
Ulteriore proroga domanda di adesione SQNPI
Si informa che l’Organismo Tecnico Scientifico, ha deliberato la proroga al 25/7 del termine ultimo delle adesioni al Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI) presente nella norma adesione gestione e controllo 2023.
Il termine ultimo di adesione al SQNPI è stato prorogato al 25 luglio 2023, prevedendo comunque il rispetto dei Disciplinari di produzione integrata a partire dal 1/1/2023.
Fauna selvatica, i bandi aperti.
SI informa che la regione ha prorogato al 1° settembre la possibilità di presentare domande sul bando prevenzione danni da fauna. La norma prevede contributi per la creazione di protezioni fisiche con recinzioni perimetrali, recinzioni individuali in rete metallica o “shelter” in materiale plastico, reti anti uccello; protezione elettrica a bassa intensità; protezione acustica con strumenti ad emissione di onde sonore, apparecchi radio, apparecchi con emissione di suoni; – protezioni visive con sagome di predatori, nastri olografici, palloni predatori;- acquisto dei cani da guardiania. I contributi sono sul 100% della spesa con un importo massimo di € 30.000. Oltre tre milioni la disponibilità finanziaria.
Per approfondimenti:
https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/psr-2014-2020/bandi/bandi-2023/Danni%20da%20fauna
Con deliberazione n° 920 del 05/06/2023 la regione ha approvato bando per le richieste di contributi per presidi di prevenzione. Si tratta di provvedimento che la Regione ripropone da alcuni anni.
La Regione ha deliberato la scadenza domande al 01/09/2023 e concludere l’acquisto del presidio entro e non oltre il 15 aprile 2024; questo per permettere alle aziende interessate di coprire sia il periodo delle prevenzioni autunnali che quelle primaverili.
La somma stanziata quest’anno per tale bando è di € 250.000,00, diminuita di € 100.000 rispetto allo scorso anno.
Garanzia pubblica ISMEA su crediti concessi alle imprese agricole e della pesca
Si segnala l’ammissibilità della garanzia pubblica ISMEA, in favore delle micro, piccole e medie imprese agricole e della pesca, a titolo gratuito e con copertura fino al 100 per cento del valore del finanziamento, per nuove operazioni destinate alla realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile.
Più precisamente trattasi del rilascio della cd. garanzia “diretta” su crediti concessi dalle banche e dagli intermediari finanziari (ex art. 106 del D.LGS 385/1993) per la suddetta finalità, il cui valore, comunque, non sia superiore a 250 mila euro. Tali finanziamenti hanno una durata fino a 96 mesi e prevedono l’inizio del rimborso del capitale non prima di 12 mesi dalla erogazione. L’efficacia di tali disposizioni è subordinata alla autorizzazione della Commissione Europea (ex art. 108, par. 3, del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea – TFUE -).
La disposizione normativa in commento è stata fortemente voluta da Confagricoltura. Il suo accoglimento da parte del Legislatore rafforza gli strumenti della garanzia pubblica, ritenuti essenziali soprattutto nell’attuale congiuntura economica caratterizzata anche dall’aumento dei tassi di interesse. La concessione della garanzia, a costo zero, consente, infatti, alle micro, piccole e medie imprese di beneficiare di una riduzione in termini di tasso di interesse praticato sull’operazione di finanziamento garantita.
Approvato il DDL Florovivaismo
In data 7 giugno, il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge di delega al Governo in materia di florovivaismo, con l’obiettivo di realizzare quadro normativo coerente e organico in materia di coltivazione, promozione, commercializzazione, valorizzazione e incremento della qualità e dell’utilizzo dei prodotti del settore florovivaistico e della filiera annessa. Una legge delega che affida al Governo la stesura di una legge quadro da lungo tempo auspicata per il settore, verso cui Confagricoltura si è spesa a lungo.
Al fine dell’individuazione delle misure di indirizzo del settore è previsto un coordinamento nazionale, con l’elaborazione, con cadenza quinquennale, di un Piano quale strumento programmatico e strategico per avviare azioni innovative per la comunicazione e la promozione dei prodotti, per la competitività e per lo sviluppo delle aziende florovivaistiche. Si prevede l’istituzione di piattaforme logistiche per macroaree (Nord, Centro, Sud e isole) al fine di garantire la dislocazione della produzione del settore florovivaistico verso l’Unione europea e i Paesi terzi.
Infine, il disegno di legge stabilisce la definizione delle figure professionali che operano nel comparto florovivaistico, compresi i settori del verde urbano e periurbano, i parchi e i giardini storici, prevedendo il loro inquadramento nel sistema di classificazione delle professioni dell’ISTAT e l’attivazione di ulteriori percorsi formativi presso gli ITS Academy.
Circoscrizione di Rimini
CAAR: AVVISO PER L’ASSEGNAZIONE IN LOCAZIONE DI DUE STAND NEL MERCATO ORTOFRUTTICOLO ALL’INGROSSO E MERCATO DEI FIORI ALL’INTERNO DEL CENTRO AGROALIMENTARE RIMINESE
La società Centro Agro Alimentare Riminese SpA (CAAR SpA), intende assegnare in locazione i posteggi di vendita fisso (STAND) all’interno del Mercato ortofrutticolo all’ingrosso e mercato dei fiori del Centro Agro Alimentare Riminese, sito in Rimini – via Emilia Vecchia n.75, destinato a Commercianti all’ingrosso e/o produttori agricoli singoli o associati, Cooperative di produttori e loro Consorzi e Organizzazioni di produttori, con le seguenti caratteristiche:
IMMOBILE |
MQ. MAGAZZINO |
AREA ESPOSITIVA |
RETRO |
ATTR. SCARICO CARICO PEDANE |
UFFICIO |
STAND N. 6 (Galleria A) | 116,12 | 40,48 | 52,80 | 22,08 | 69,40 |
STAND N. 8 (Galleria A) | 112,28 | 33,56 | 50,76 | 21,48 | ——- |
L’assegnazione degli stand avverrà mediante trattativa privata previa gara fra tutte le imprese operanti nel settore ortofrutta e dei fiori che avranno chiesto di partecipare alla gara stessa. Le domande di partecipazione alla gara debbono pervenire, presso la sede legale della Società Centro Agro Alimentare Riminese spa in via Emilia Vecchia, 75 — 47922 Rimini,
entro le ore 12:00 di giovedì 22 giugno 2023.
Per ogni ulteriore informazione sul presente avviso gli interessati possono rivolgersi agli uffici amministrativi della Società Centro Agro Alimentare Riminese spa: tel. 0541-682131 – PEC: bandiclienti.caar@pec.it – mail: segreteriadirezione@caar.it
SETTORE AVICOLO: apertura moduli per la richiesta di aiuto danni indiretti
Sono disponibili i seguenti moduli per la richiesta degli aiuti per danni indiretti settore avicolo:
- Sostegno al Mercato Avicoltori – Aiuti Nazionali
Gli interventi sono attivati dal decreto MASAF n. 193915 del 5 aprile 2023,” interventi di sostegno delle aziende avicole italiane, che hanno subìto danni indiretti dalle misure sanitarie di restrizione alla movimentazione di prodotti avicoli e volatili vivi nel periodo 23 ottobre 2021 – 31 maggio 2022”. I sostegni sono erogati come aiuti di Stato. Possono presentare domanda di aiuto le imprese (piccole, medie e grandi), in grado di dimostrare di aver ricevuto danni indiretti sull’esercizio della propria attività, causati dall’applicazione delle misure veterinarie e di polizia sanitaria, come indicano le norme sanitarie dell’Unione europea e nazionali. Possono, inoltre, beneficiare dei sostegni gli incubatoi e gli allevamenti da riproduzione che, seppur non ubicati nelle aree sottoposte a restrizione sanitaria per la movimentazione di prodotti avicoli e volatili vivi, hanno comunque subìto danni indiretti e indipendenti dalla loro volontà nel programmare, gestire e trasportare gli avicoli di loro produzione verso le aziende situate nelle zone focolaio di influenza aviaria, per il periodo 23 ottobre 2021- 31 maggio 2022
- Sostegno al Mercato Avicoltori – Aiuti Comunitari
Possono accedere all’aiuto le imprese (grandi medie e piccole) ubicate nelle zone interessate da un provvedimento sanitario di restrizione delle movimentazioni degli animali o delle uova, che hanno subito danni indiretti in conseguenza di tali provvedimenti, nel periodo compreso tra il 23 ottobre 2021 ed il 31 dicembre 2021. Inoltre come previsto dall’articolo 2, comma 2, del Decreto Ministeriale n. 278458/2023 i beneficiari di indennizzi ricevuti come aiuti di Stato, per i medesimi animali o uova, sono ammissibili alla presentazione delle domande ai sensi del Reg UE n. 2023/834, fatto salvo che gli importi erogabili a ciascun beneficiario, sono eventualmente detratti degli aiuti già percepiti, per le stesse fattispecie di danno, ai sensi del decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali n. 216437, del 12 maggio 2022.
Per entrambi i moduli la scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 30 giugno 2023
GESTIONE DEI RIFIUTI: le ultime novità
Nel corso delle ultime settimane sono intervenute importanti novità riguardo la gestione dei rifiuti presso le aziende. La prima novità è inerente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n.126 del 31 maggio u.s. del decreto 4 aprile 2023, n. 59, un regolamento recante: «Disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti e del registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti ai sensi dell’articolo 188-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152». Il provvedimento entrerà in vigore il prossimo 15 giugno e avrà come obiettivo la raccolta e la disponibilità in formato digitale dei dati relativi ai rifiuti generati e gestiti dai soggetti tenuti a iscriversi. Le prime iscrizioni saranno riservate esclusivamente ai produttori iniziali di rifiuti speciali, sia pericolosi che non pericolosi, che occupano più di 50 dipendenti e inizieranno soltanto a partire da dicembre 2024.
Il nuovo regolamento definisce:
- i modelli e i formati relativi al registro cronologico di carico e scarico dei rifiuti e al formulario di identificazione di cui agli articoli 190 e 193 del decreto legislativo n. 152 del 2006 con l’indicazione delle modalità di compilazione, vidimazione e tenuta;
- le modalità di iscrizione al Rentri e i relativi adempimenti, da parte dei soggetti obbligati ovvero di coloro che intendano volontariamente aderirvi;
- il funzionamento del Rentri, ivi incluse le modalità di trasmissione dei dati.
Il nuovo Registro per la tracciabilità RENTRI non ricalcherà le annose criticità che erano presenti nel vecchio Sistri. Rimangono vive le possibilità di delegare le associazioni imprenditoriali o i circuiti organizzati di raccolta per la gestione degli adempimenti, nonché le diverse esenzioni se la movimentazione è saltuaria e occasionale o se è finalizzata a raggiungere la cooperativa o il consorzio di cui si è soci. Le imprese agricole possono, inoltre, adempiere alla tenuta dei registri conservando i FIR o i documenti di conferimento rilasciati dal gestore del circuito organizzato di raccolta. Per quanto riguarda la dichiarazione annuale Mud, per le imprese che conferiscono al circuito organizzato di raccolta o al servizio pubblico competente per territorio, sarà tale soggetto e non l’impresa agricola, a farsi carico della comunicazione limitatamente alle quantità che gli sono state conferite dall’azienda.
Importante, inoltre, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 127 del 1° giugno u.s., del Decreto Legislativo numero 213 del 23 dicembre 2022, titolato “Correttivo al Recepimento Pacchetto economia circolare rifiuti”. Il nuovo provvedimento, le cui disposizioni entreranno in vigore il 16 giugno p.v., contiene sostanziali modifiche al Decreto Legislativo numero 152 del 2006 (“Norme in materia ambientale”), tra cui la cancellazione della possibilità di istituzione di schemi di responsabilità estesa del produttore (EPR) “anche su istanza di parte” (articolo 178-bis) e il divieto di incenerimento per rifiuti raccolti in modo differenziato. Sono stati modificati poi gli obblighi informativi dei sistemi di gestione degli imballaggi (articolo 237, Dlgs 152/2006) per spingere la promozione dell’ecodesign di prodotti che contengono materie prime critiche. Scomparsa la norma presente nelle prime bozze del provvedimento che considerava i rifiuti prodotti da agriturismi, fattorie didattiche e spacci aziendali come rifiuti urbani, facendoli quindi tornare nel perimetro applicativo della Tari a dispetto di quanto contenuto nel Dlgs 116/2020. Si ricorda, infatti, che tale Dlgs ha classificato i rifiuti prodotti dalle attività agricole e connesse come rifiuti speciali. Con l’eliminazione di tale misura si conferma, pertanto, che le aziende agrituristiche potranno scegliere autonomamente il soggetto privato a cui affidare la raccolta dei propri rifiuti mantenendo comunque la facoltà, se ritenuto più conveniente e vantaggioso a livello economico o gestionale, di consegnare i propri rifiuti al servizio di raccolta comunale, previa stipula di apposita convenzione con l’ente locale o con il gestore del servizio da esso designato.
FLAVESCENZA DORATA: prescrizioni fitosanitarie
Sono state determinate le prescrizioni fitosanitarie per la lotta contro la flavescenza dorata della vite nella regione Emilia-Romagna, anno 2023:
1) disporre l’obbligo di estirpo immediato di ogni pianta con sintomi sospetti di flavescenza dorata, anche in assenza di analisi di conferma, nelle aree vitate inserite nel seguente comprensorio regionale di cui all’Allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente atto:
– Piacenza: intero territorio;
– Parma: intero territorio;
– Reggio Emilia: intero territorio;
– Modena: intero territorio;
– Bologna: intero territorio;
– Ravenna: intero territorio;
– Ferrara: area delimitata nel territorio del comune di Argenta a nord e a est dal confine di provincia, a sud dal fiume Reno, dalla Strada Provinciale n. 48 Via Argine Marino, dal Canale Fossa Marina, da Via Marchetto, da Via Argine Pioppa e da Via Giuliana, a ovest da Via Fossa Menate, così come evidenziato nella mappa, di cui all’allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente atto;
– Forlì-Cesena: intero territorio dei comuni di Castrocaro Terme, Dovadola, Forlì, Modigliana e Predappio;
2) disporre l’obbligo di estirpo immediato di ogni pianta con sintomi sospetti di flavescenza dorata presente nelle unità vitate dei corpi aziendali in cui sono state riscontrate piante infette da flavescenza dorata nel seguente comprensorio regionale di cui all’allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente atto)
– Ferrara e Forlì-Cesena: tutto il territorio escluso le aree indicate al punto precedente;
– Rimini: intero territorio;
3) disporre l’obbligo di estirpo immediato delle piante sintomatiche e di divieto del prelievo di materiale di moltiplicazione della vite senza la preventiva autorizzazione del Settore Fitosanitario e difesa delle produzioni nei campi di piante madri ove si riscontri la presenza di flavescenza dorata;
4) stabilire che, in alternativa all’obbligo di estirpo immediato disposto ai punti precedenti, è ammessa la capitozzatura immediata delle piante sintomatiche praticando il taglio dell’intera porzione aerea della vite (chioma) e l’eliminazione di ogni eventuale ricaccio fino al momento dell’estirpo completo del ceppo che dovrà avvenire entro la successiva ripresa vegetativa e comunque non oltre il 31 marzo;
5) disporre l’obbligo di eseguire, in tutte le aree vitate del territorio regionale, almeno n. 2 trattamenti contro il vettore Scaphoideus titanus sulla base delle indicazioni impartite dal Settore Fitosanitario e difesa delle produzioni rese note attraverso i periodici Bollettini di produzione integrata e biologica predisposti a livello territoriale e consultabili al seguente link: Bollettini territoriali di produzione integrata e biologica — Agricoltura, caccia e pesca (regione.emilia-romagna.it;
6) disporre l’obbligo di eseguire, nei campi di piante madri per marze e per portinnesti e nei barbatellai di tutto il territorio regionale, almeno n. 3 trattamenti contro il vettore Scaphoideus titanus nei periodi che saranno indicati preventivamente con specifica comunicazione alle imprese vivaistico-viticole;
7) provvedere alla pubblicazione integrale della presente determinazione sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 7-bis, comma 3, del D. Lgs. n. 33/2013, al fine di garantirne la più ampia diffusione;
8) disporre l’ulteriore pubblicazione, ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. n. 33/2013, secondo quanto previsto nella direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal medesimo D.lgs. 33/2013. L’inosservanza delle prescrizioni sopra impartite sarà punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000,00 a 6.000,00 euro, ai sensi dell’art. 55, comma 15, del D. Lgs. 02 febbraio 2021, n. 19.
Per maggiori informazioni, e per la cartografia, visitare il seguente link:
CLASSYFARM: iscrizione obbligatoria per aderire all’eco-schema 1
Per poter aderire all’eco-schema 1 – pagamento per il benessere animale e la riduzione dell’antimicrobico resistenza – è obbligatorio iscriversi al sistema Classyfarm. Si specifica che si fa riferimento ad entrambi i livelli dell’eco-schema 1.
Classyfarm è il sistema informativo del Ministero della Salute, gestito dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna (IZSLER) ed integrato alla rete Vetinfo. Definisce la categorizzazione degli allevamenti in base al rischio e permette di monitorare, analizzare ed indirizzare gli interventi in funzione delle problematiche dell’allevamento. Classyfarm raccoglie e registra dati relativi al controllo ufficiale (autorità competente: medici veterinari ufficiali) e all’autocontrollo (operatore/allevatore, veterinario aziendale) sul benessere animale, inoltre, ha come base dati anche il sistema informativo per la farmacosorveglianza. Le elaborazioni consentono di misurare l’effettivo consumo di farmaco, tenendo conto dei principi attivi utilizzati, del numero di animali trattati per ciascun allevamento o possono essere analizzate in forma aggregata per consentire di studiare i fenomeni di utilizzo del farmaco su scala più ampia. Tutti i dati sono convertiti in coefficienti validati e inseriti in un logaritmo di calcolo che definisce un punteggio di rischio all’allevamento permettendo la categorizzazione dello stesso.
MUD 2023: scadenza all’8 luglio
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 febbraio 2023 recante l’approvazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale per l’anno 2023, che sarà utilizzato per le dichiarazioni riferite all’anno 2022 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 marzo 2023. Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha pubblicato sul proprio sito istituzionale, nella sezione bandi e avvisi, le istruzioni per la compilazione del Modello unico di dichiarazione, il modello per la comunicazione rifiuti semplificata, i modelli raccolta dati e le istruzioni per la presentazione telematica.
In base all’articolo 6 della Legge 25 gennaio 1994 n.70, il termine per la presentazione del Modello Unico di dichiarazione ambientale (MUD) è fissato in centoventi giorni a decorrere dalla data di pubblicazione e, pertanto, la presentazione del MUD dovrà avvenire entro il giorno 8 luglio 2023.
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News
DECRETO LEGGE N.61/2023 INTERVENTI PER ALLUVIONE EMILIA ROMAGNA
PROVVEDIMENTI IN MATERIA DI CONTRIBUZIONE LAVORO E AMMORTIZZATORI SOCIALI
A seguito del decreto-legge del 1°giugno 2023 n.61, siamo a rendervi nota una prima informativa su quanto effettivamente disposto in materia di:
- sospensione di adempimenti e versamenti tributari e contributivi
- misure al sostegno del reddito dei lavoratori autonomi
Appena in possesso di istruzioni operative, faranno seguito ulteriori eventuali dettagli, disposizioni e chiarimenti su come procedere all’attuazione pratica delle misure previste da tale decreto.
MISURE AL SOSTEGNO DEL REDDITO DEI LAVORATORI AUTONOMI
Il sostegno al reddito prevede l’erogazione di un’indennità una tantum per il periodo dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023, in favore di:
- collaboratori coordinati e continuativi,
- dei titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale,
- dei lavoratori autonomi o professionisti, ivi compresi i titolari di attività di impresa:
- lavoratori iscritti alla gestione speciale dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani, istituita presso l’INPS ai sensi dell’articolo 3 della legge 4 luglio 1959, n. 463;
- lavoratori iscritti alla gestione speciale dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali istituita presso l’INPS ai sensi dell’articolo 5 della legge 22 luglio 1966, n. 613;
- lavoratori iscritti alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri, istituita ai sensi dell’articolo 6 della legge 26 ottobre 1957, n. 1047, compresi gli imprenditori agricoli professionali iscritti alla medesima gestione;
- pescatori autonomi di cui alla legge 13 marzo 1958, n. 250, recante “Previdenze a favore dei pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne”;
- lavoratori autonomi che svolgono attività per la quale vige l’obbligo contributivo presso la gestione speciale ex Enpals
iscritti a qualsiasi forma obbligatoria di previdenza e assistenza, che, risiedono o sono domiciliati ovvero operano esclusivamente in uno dei Comuni delimitanti e che abbiano dovuto sospendere l’attività a causa degli eventi alluvionali verificatisi
Indennità una tantum 500€ per ciascun periodo di sospensione non superiore a quindici giorni e comunque nella misura massima complessiva di € 3.000 |
Sono, altresì, destinatari dell’indennità una tantum i lavoratori iscritti in qualità di coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, esercenti attività commerciali e coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri.
Tale indennità è riconosciuta ed erogata dall’INPS, a domanda adeguatamente documentata.
Anche in questo caso, restiamo in attesa del rilascio di un’apposita procedura per la presentazione delle istanze da parte degli interessati.
VERIFICA DEI REQUISITI E MISURA INDENNITÀ UNA TANTUM:
Con riferimento al requisito della residenza, lo stesso è verificato dall’Istituto in sede di presentazione della domanda attraverso l’accesso al relativo servizio telematico tramite la propria indennità digitale SPID almeno di livello 2, CIE o CNS.
Quanto al requisito del domicilio è necessario che il richiedente l’indennità dichiari, in sede di domanda, di essere domiciliato alla data del 1° maggio 2023 in uno dei Comuni di cui all’allegato 1 del decreto in argomento.
Con riferimento ai periodi di sospensione, il lavoratore richiedente l’indennità una tantum è tenuto, in sede di presentazione della domanda, a dichiarare il periodo o i periodi durante il/i quale/i l’attività lavorativa è rimasta sospesa a causa degli eventi alluvionali, indicando per ciascun periodo la data di inizio e fine della sospensione medesima. I lavoratori possono scegliere di presentare:
- una domanda per ciascun periodo di sospensione
- una domanda che interessa due o più periodi di sospensione
- un’unica domanda per tutti i periodi di sospensione; i periodi di sospensione dell’attività, fino a un massimo di sei periodi, possono anche essere continuativi.
Limite di spesa complessivo pari a 253,6 milioni di euro per l’anno 2023. Raggiunto detto limite INPS non procede all’accoglimento delle ulteriori domande per l’accesso ai benefici in esame.
PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
I lavoratori potenziali destinatari delle indennità al fine di ricevere la prestazione dovranno presentare domanda all’INPS entro la data del 30 settembre 2023 esclusivamente in via telematica, utilizzando due modalità:
- i consueti canali messi a disposizione per i cittadini
- rivolgendosi presso gli Istituti di Patronato
La domanda sarà disponibile dal 15 giugno 2023, accedendo alla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” raggiungibile a partire dalla home page del sito web dell’Istituto (www.inps.it).
Le credenziali di accesso al servizio per la prestazione sopra descritta sono attualmente le seguenti:
- SPID di livello 2 o superiore;
- Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
- Carta nazionale dei servizi (CNS).
Per coloro che non sono in possesso di nessuna delle anzidette credenziali, è possibile presentare domanda attraverso gli Istituti di Patronato, utilizzando i servizi offerti dagli stessi.
Requisiti ammissibilità della domanda
Il lavoratore richiedente l’indennità è tenuto alle seguenti dichiarazioni:
- di rientrare nell’ambito di una delle categorie di lavoratori previste dall’articolo 8 del decreto-legge n. 61 del 2023;
- di essere residente in uno dei Comuni individuati nell’allegato 1 del decreto-legge n. 61 del 2023 alla data del 1° maggio 2023;
- di essere domiciliato in uno dei Comuni individuati nell’allegato 1 del decreto-legge n. 61 del 2023 alla data del 1° maggio 2023;
- di svolgere l’attività lavorativa esclusivamente in uno dei Comuni individuati nell’allegato 1 del decreto-legge n. 61 del 2023 alla data del 1° maggio 2023;
- di essere un lavoratore titolare di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale e di svolgere attività lavorativa prevalentemente in uno dei Comuni individuati nell’allegato 1 del decreto-legge n. 61 del 2023 alla data del 1° maggio 2023;
- di possedere i requisiti previsti dalla legge per la categoria di appartenenza.
Si precisa che l’indennità una tantum è corrisposta dall’INPS sulla base dei dati dichiarati in domanda dal richiedente, della documentazione allegata nonché di quelli a disposizione dell’Istituto al momento del pagamento.
PER POTER USUFRUIRE DEL NOSTRO SERVIZIO DI PATRONATO IN MERITO ALLA RICHIESTA DELLA SUDDETTA INDENNITÀ DI PREGA DI FAR PERVENIRE UNA CONFERMA SCRITTA TRAMITE EMAIL ALL’INDIRIZZO FORLI@ENAPA.IT ENTRO LA DATA DEL 15 GIUGNO 2023.
SOSPENSIONE DI ADEMPIMENTI E VERSAMENTI TRIBUTARI E CONTRIBUTIVI
È disposta la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti dei contributi previdenziali ed assistenziali in scadenza nel periodo compreso tra il 1° maggio e il 31 agosto 2023.
La sospensione si applica ai soggetti che alla data del 1° maggio 2023, avevano la residenza ovvero la sede legale o la sede operativa nei territori alluvionati.
Nei confronti dei soggetti sopra descritti si ritengono sospesi i termini dei versamenti tributari in scadenza nel periodo dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023. Per il medesimo periodo, sono sospesi i termini relativi agli adempimenti e ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria.
I versamenti sospesi dovranno essere effettuati, senza applicazione di sanzioni ed interessi, in un’unica soluzione, entro il 20 novembre 2023.
Sono inoltre sospesi per lo stesso periodo (1° maggio-31 agosto 2023):
- i termini degli adempimenti relativi ai rapporti di lavoro che devono essere effettuati dai datori di lavoro verso le amministrazioni pubbliche. Tale sospensione opera anche in favore dei soggetti intermediari dei datori di lavoro: professionisti, consulenti e centri di assistenza fiscale.
- i termini previsti per gli adempimenti anche processuali, i termini di prescrizione e decadenza in materia di liquidazione, controllo, accertamento, contenzioso e riscossione a favore degli enti impositori, degli enti previdenziali e assistenziali e degli agenti della riscossione (art. 1, c. 8);
- i versamenti derivanti dalla definizione agevolata delle cartelle di pagamento disposta dalla legge di bilancio per il 2023
- i termini ordinatori o perentori, propedeutici, endoprocedimentali, finali ed esecutivi relativi a procedimenti amministrativi, comunque denominati, pendenti alla data del 1° maggio 2023 o iniziati successivamente a tale data, ivi inclusi quelli sanzionatori, nonché i termini di formazione della volontà conclusiva dell’amministrazione nelle forme del silenzio significativo previste dall’ordinamento
Sono inoltre sospesi per il solo periodo 1° maggio-31 luglio 2023 i termini processuali per il compimento di qualsiasi atto nei giudizi amministrativi, contabili, militari e tributari, ivi compresi quelli per la proposizione degli atti introduttivi del giudizio, per le impugnazioni e per la proposizione di ricorsi amministrativi (art.3).
ASSEGNI PER IL NUCLEO FAMILIARE – NUOVI LIVELLI DI REDDITO
Si rende noto che, l’Inps – come ogni anno – ha provveduto ad emanare i nuovi livelli di reddito in vigore dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024, così come previsto dall’art. 2, comma 12, del D.L. 69/88 convertito dalla L. n. 153/88 ai fini della corresponsione dell’assegno al nucleo familiare ANF.
Com’è noto, in ragione di quanto previsto dall’art.10, 3° comma, del D. leg.vo n. 230/2021, dal 1° marzo 2022 gli ANF non trovano più applicazione a favore dei nuclei con figli e orfani – a favore dei quali è previsto l’AUU – e continuano ad essere riconosciuti a favore dei nuclei composti dai coniugi, dai fratelli, dalle sorelle e dai nipoti.
Ne consegue che la rivalutazione Istat – pari a 8,1 % – trova applicazione per le sole Tabelle riportate di seguito: 19 – 20A e B – 21A – 21B – 21C – e 21D che non prevedono la presenza di figli/orfani.
Si ricorda che per il periodo 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024, il reddito familiare da prendere in considerazione per determinare il diritto agli ANF è dato dalla somma dei redditi conseguiti dai componenti il nucleo familiare nell’anno 2022.
