Stipula contratti di affitto agrari in deroga alla durata di legge di 15 (quindici) anni – Attenzione!

Con riferimento alla stipula dei contratti di affitto agrari in deroga, invitiamo tutti i soci/clienti a prestare la massima attenzione e ad affidarsi all’Associazione, in quanto ci stanno pervenendo segnalazioni di proposte di contratti di affitto agrari in deroga da sottoscrivere esclusivamente tra le parti, senza l’assistenza e la sottoscrizione delle organizzazioni agricole.

Ricordiamo che per la validità dei patti in deroga ex art. 45 legge n. 203/1982, tra i quali quello sulla durata dell’affitto, che altrimenti verrebbe ricondotto, ai sensi di legge, a 15 (quindici) anni, è imprescindibile l’assistenza e la sottoscrizione delle organizzazioni agricole nei contratti di affitto agrari.

I nostri Uffici Tecnici sono a disposizione.

 

 

MATTARELLA A CESENA, CONFAGRICOLTURA:

“UN MESSAGGIO DI FIDUCIA, IL SETTORE PRIMARIO NE HA BISOGNO”

(Cesena, 27 aprile 2023) “La visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Cesena riveste per noi agricoltori un significato particolare: in un momento molto difficile per il settore primario, con gli imprenditori agricoli provati dagli effetti dei cambiamenti climatici e dalle sfide di un mercato condizionato da un fenomeno inflattivo dalla portata storica, l’attenzione che ci riserva il Capo dello Stato è un segnale gradito, testimonia una vicinanza positiva, un messaggio che dà fiducia e speranza”. Lo sostiene Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini.

“L’ortofrutta ha spesso segnalato come il mondo istituzionale rimanesse troppo lontano da un comparto che vale alla produzione oltre 15 miliardi di euro, il cui export supera i 5 miliardi e che alimenta una filiera strategica, con un indotto fatto di tecnologia e innovazione che tutto il mondo ci invidia – aggiunge il presidente dell’organizzazione – La Romagna e Cesena sono stati precursori dello sviluppo del settore e ancora oggi il nostro territorio e le nostre imprese possono avere un’importante voce in capitolo e segnare la nuova rotta dell’ortofrutta”.

“I quarant’anni del Macfrut e la visita di Mattarella di martedì 2 maggio rimettono al centro l’ortofrutta, danno a noi agricoltori l’opportunità di ricordare a tutta Italia il nostro ruolo di produttori di cibo sano, salubre e sostenibile, ma anche di chiedere quell’attenzione che meritiamo – interviene Matteo Brunelli, vicepresidente interprovinciale di Confagricoltura e presidente della Circoscrizione di Cesena dell’associazione – non per scaricare sulle spalle altrui i nostri problemi, ma perché da noi passa la tenuta del sistema alimentare. E negli ultimi anni abbiamo visto quanto questa non sia affatto scontata. L’agricoltura, e l’ortofrutta in particolare, è un’industria a cielo aperto e anche nelle ultime settimane abbiamo visto come il clima possa avere conseguenze terribili e imprevedibili sulle produzioni: gelate tardive, grandinate, ma anche la siccità che ancora incombe. Vogliamo sfruttare questo momento per ribadire come sia necessario rafforzare la competitività delle imprese agricole: i costi di produzione delle imprese, la spinta inflattiva, l’emergenza idrica e le sfide di ammodernamento tecnologico e digitale del settore primario sono impegni che necessitano di un convinto supporto istituzionale e del sistema Paese. Vanno affrontati con questa logica, senza lasciare soli gli agricoltori, anche davanti a certe forzature dell’Unione Europea, affinché l’agricoltura italiana possa continuare a svolgere il suo prezioso lavoro”.

“Confagricoltura si sta battendo per rafforzare la posizione negoziale dei produttori agricoli nella fase di formazione dei prezzi nella filiera agroalimentare, in modo che il prezzo riconosciuto ai produttori agricoli sia allineato sui costi di produzione – conclude Carlo Carli – è una sfida di civiltà e di progresso. Siamo certi che il presidente Mattarella sarà vicino a noi agricoltori”.

Prorogata al 30.6.2023 la “rottamazione-quater”

Recentemente il MEF ha reso nota la proroga dal 30.4 al 30.6.2023 del termine di presentazione della domanda di adesione alla c.d. “rottamazione-quater” dei carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo 1.1.2000 – 30.6.2022.

Di conseguenza sono prorogati anche il termine entro il quale l’Agenzia delle Entrate-riscossione comunicherà le somme dovute per il perfezionamento della definizione agevolata nonché il termine per effettuare il relativo versamento.

Al fine di estinguere i debiti risultanti dai singoli carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo 1.1.2000 – 30.6.2022 i contribuenti possono, tramite la presentazione di un’apposita domanda, aderire alla c.d. “rottamazione-quater”, introdotta dalla Finanziaria 2023.

Tale definizione consente di estinguere il debito, senza sanzioni, interessi (anche di mora), somme aggiuntive e somme maturate a titolo di aggio, effettuando il pagamento in unica soluzione / massimo 18 rate delle somme:

  • affidate all’Agente della riscossione a titolo di capitale;
  • maturate a favore dell’Agente della riscossione a titolo di rimborso spese per procedure esecutive / notifica della cartella di pagamento.

A tal fine il soggetto interessato:

Proroga scadenze della rottamazione-quater

Il MEF con il Comunicato stampa 21.4.2023, n. 68 ha “anticipato” la proroga, stabilita con un’apposita disposizione di prossima emanazione, delle scadenze collegate con la definizione agevolata in esame.

In particolare, dopo aver evidenziato che i contribuenti dispongono di “due mesi in più per presentare le dichiarazioni di adesione”, il Ministero specifica che:

“il nuovo termine per la presentazione delle domande all’Agenzia delle entrate-Riscossione passa … dal 30 aprile al 30 giugno 2023. Conseguentemente è differito al 30 settembre 2023 (invece del 30 giugno 2023) il termine entro il quale l’Agenzia delle entrate-Riscossione trasmetterà, ai soggetti che hanno presentato le suddette istanze di adesione, la comunicazione delle somme dovute per il perfezionamento della definizione agevolata. Infine, una prossima disposizione stabilirà che la scadenza per il pagamento della prima o unica rata (originariamente fissata al 31 luglio 2023) slitta al 31 ottobre 2023”. 

 

 

Le comunicazioni “di anomalia” degli aiuti di Stato 2019 non registrati nel RNA

Come noto, sempre più frequentemente l’Agenzia delle Entrate, in attuazione di maggiore collaborazione con il contribuente, invia specifiche comunicazioni delle anomalie riscontrate al fine di consentire al contribuente di correggere (eventualmente) la propria posizione tramite il ravvedimento usufruendo della riduzione delle sanzioni. 

A tal fine l’Agenzia ha predisposto ed inviato periodicamente (dal 2015) una serie di comunicazioni aventi ad oggetto anomalie riscontrate dalla stessa.

Recentemente con il Provvedimento 19.4.2023 l’Agenzia ha individuato:

“le modalità con le quali sono messe a disposizione dei contribuenti e della Guardia di finanza … le informazioni riguardanti la mancata registrazione nei registri RNA, SIAN e SIPA degli aiuti di Stato e degli aiuti in regime de minimis indicati nelle dichiarazioni REDDITI, IRAP e 770 relative al periodo di imposta 2019”.

Al contribuente sono quindi rese disponibili le informazioni al fine di poter valutare la correttezza dei dati in possesso dell’Agenzia e fornire “elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti”.

Comunicazione anomalie mancata registrazione rna / sian / sipa

La comunicazione relativa alle anomalie in esame contiene le seguenti informazioni:

  • codice fiscale, denominazione / cognome e nome del contribuente;
  • numero identificativo e data della comunicazione, codice atto e anno d’imposta;
  • data e protocollo telematico del mod. REDDITI / IRAP / 770 2020, relativo al 2019;
  • dati degli aiuti di Stato e degli aiuti “de minimis” indicati nelle predette dichiarazioni per cui non è stato possibile procedere alla registrazione nel RNA / SIAN / SIPA.

Modalità di invio delle comunicazioni

Le comunicazioni sono inviate al domicilio digitale (PEC) del contribuente ovvero tramite posta ordinaria in assenza del domicilio digitale (la comunicazione è consultabile nel Cassetto fiscale accessibile dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate).

Attività del contribuente destinatario della comunicazione

Come disposto dal Provvedimento in esame, il contribuente, anche tramite un intermediario abilitato, può richiedere all’Agenzia informazioni ovvero comunicare eventuali elementi, fatti e circostanze non conosciuti da quest’ultima con le modalità indicate nella comunicazione (i dati e le informazioni oggetto della comunicazione saranno altresì messi a disposizione della Guardia di Finanza).

Il contribuente destinatario della comunicazione può regolarizzare le anomalie tenendo presente che:

  • se l’errore riguarda la compilazione dei campi del prospetto “Aiuti di Stato” (“Codice attività ATECO”, “Settore”, “Codice Regione” / “Codice Comune”, “Dimensione impresa”, “Tipologia costi”) può presentare una dichiarazione integrativa con i dati corretti (in tal caso il contribuente conserva l’accesso al beneficio, che viene iscritto nei predetti Registri nell’esercizio successivo a quello di presentazione della dichiarazione integrativa);
  • se la mancata registrazione del beneficio non è imputabile all’errata compilazione dei predetti campi, il contribuente deve restituire il beneficio maggiorato degli interessi e presentare una dichiarazione integrativa.

In caso di regolarizzazione entro il 2.10.2023 (il 30.9 cade di sabato), il contribuente potrà beneficiare del c.d. “ravvedimento speciale” previsto dall’art. 1, commi 174 a 178, Finanziaria 2023, con applicazione della sanzione ridotta a 1/18 del minimo, rimuovendo la violazione e versando quanto dovuto (unica soluzione) / prima rata di 8.

Decorso il predetto termine, resta ferma la possibilità di regolarizzare gli errori / violazioni tramite il ravvedimento ex art. 13, D.Lgs. n. 472/97, beneficiando della ordinaria riduzione delle sanzioni.

 BUONI CARBURANTE 2023: esenzione fino a 200 euro solo ai fini fiscali e non ai fini previdenziali

Ricordiamo che in sede di conversione in legge del Decreto Legge n. 5/2023, è stata prorogata la possibilità, per i datori di lavoro privati, di erogare ai propri lavoratori dipendenti, anche per l’anno 2023, buoni benzina o analoghi titoli per l’acquisto di carburanti esenti, ai fini della formazione del reddito, fino ad un massimo di 200 euro. Va però specificato, che la legge di conversione precisa che tale esenzione si applicherà ai soli fini fiscali, eliminandone la possibilità di applicazione ai fini previdenziali. Il valore dei buoni carburante andrà di conseguenza assoggettato a contribuzione. L’agevolazione riconosciuta nell’anno 2023 è quindi diversa rispetto a quella introdotta nell’anno 2022, anno nel quale la stessa è stata applicata sia ai fini fiscali, sia ai fini previdenziali.

A breve dovrebbe essere pubblicato un Messaggio proprio in materia di contribuzione dei buoni carburante 2023. Sostanzialmente, le aziende che hanno riconosciuto i buoni carburante senza provvedere alla relativa denuncia e al versamento della relativa contribuzione, dovranno regolarizzarsi con la prima denuncia utile successiva alla pubblicazione del messaggio stesso.

Ci riserviamo di tornare sull’argomento appena sarà pubblicato il Messaggio che chiarirà la procedura da applicare.

 

 

 

                 BANDO ISI INAIL, apertura procedura anno 2022 e pubblicazione elenchi cronologici definitivi anno 2021 

Ricordiamo che dal 2 maggio al 16 giugno 2023 sarà aperta la procedura informatica INAIL per la compilazione delle domande di finanziamento a valere sul bando ISI per il finanziamento di investimenti in materia di salute e sicurezza per l’anno 2022.

Si riporta qui di seguito il calendario aggiornato delle varie date di scadenza pubblicate ad oggi dall’INAIL.

 

Allegato Calendario

Scadenze Isi 2022 

Apertura della procedura informatica per la compilazione della domanda

2 maggio 2023

Chiusura della procedura informatica per la compilazione della domanda

16 giugno 2023, ore 18:00

Download codici identificativi

23 giugno 2023

Regole tecniche per l’inoltro della domanda online e data di apertura dello sportello informatico

in aggiornamento

Pubblicazione elenchi cronologici provvisori

 in aggiornamento

Upload della documentazione
(efficace nei confronti degli ammessi agli elenchi pena la decadenza della domanda)

in aggiornamento

Pubblicazione degli elenchi cronologici definitivi

in aggiornamento

 

Entro il 16 giugno 2023 il calendario sarà aggiornato con la pubblicazione delle successive date.

Come di consueto, le risorse finanziarie destinate ai progetti sono ripartite per assi di finanziamento e per regione/provincia autonoma. Gli Avvisi pubblici regionali e provinciali sono consultabili sul sito internet dell’INAIL accedendo all’Area “prevenzione e sicurezza” e alla voce “incentivi alle imprese”.

Infine, si comunica che sono disponibili online, sul sito web dell’INAIL, gli elenchi definitivi in ordine cronologico delle domande relative al Bando ISI 2021, divisi per regione e per asse di finanziamento, con evidenza di quelle: 

  • S = Ammessa definitivamente
  • S-AMS = Subentrata per l’ammissibilità 
  • N-DEC = Decaduta/non convalidata 
  • N = Definitivamente non ammissibile, per carenza di fondi

Per le domande subentrate in posizione utile ai fini del finanziamento (S-AMS), che negli elenchi provvisori non risultavano ammesse (N), le imprese devono provvedere, a pena di decadenza, entro e non oltre le ore 18:00 del 22 maggio 2023 all’invio della propria domanda (Modulo A) insieme alla documentazione a suo completamento. 

 

 

 

 

Agrivoltaico PNRR: firmato il Decreto Ministeriale 

Si informa che nei giorni scorsi il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, ha firmato il decreto di attuazione del PNRR sullo sviluppo dell’agrivoltaico, il quale consentirà di supportare nuovi investimenti nella produzione di energia fotovoltaica in impianti realizzati su terreni agricoli su cui viene mantenuta e monitorata l’attività agricola. Rispetto allo schema di decreto presentato dal fu Ministero della Transizione ecologica nel giugno 2022, il nuovo decreto contiene una novità importante: la previsione di un contingente di potenza incentivabile specifico per le imprese agricole (300 MW su 1.04 GW) per la realizzazione di impianti di potenza fino ad 1 MW. Tale novità accoglie una delle principali richieste mosse da Confagricoltura al ministero. Il provvedimento viene ora notificato alla Commissione europea per le relative verifiche di congruità con il PNRR e con il regime di aiuti di stato per l’energia. Una volta approvato da Bruxelles, sarà possibile procedere all’emanazione del bando per l’assegnazione degli aiuti (conto capitale e tariffa incentivante). Procedura che potrebbe richiedere alcuni mesi.

 

 

Indagine di percezione degli agricoltori riguardo alla transizione ecologica.  

Buongiorno, l’Università di Bologna sta lavorando a progetti relativi alla transazione ecologica. Verrà fatta anche una tesi sull’argomento. In relazione a questo sotto trovate il link per compilare un breve questionario, che sarà ANONIMO e naturalmente GRATUITO per raccogliere dati relativi agli studi in corso. 

Con questo breve questionario si vuole indagare la propensione degli agricoltori ad attuare pratiche che contribuiscano alla transizione ecologica.

Crediamo che i nostri sistemi agroalimentari debbano gradualmente diventare più sostenibili e vorremmo raccogliere le vostre opinioni a riguardo, le problematiche che affrontate ogni giorno e le vostre richieste per migliorare le future politiche agroalimentari.

Dopo aver compilato il questionario, se avesse intenzione di approfondire l’argomento e raccontarci la sua esperienza diretta, non esiti a mandarci una mail all’indirizzo giulia.scaramuzzo@studio.unibo.it e saremo lieti di confrontarci e di supportarla nelle sue scelte.  

Link per la compilazione del questionario: 

https://unibodipsa.eu.qualtrics.com/jfe/form/SV_0dZmNVn02TEAZ9A  

Grazie per averci dedicato del tempo.

 

 

Firmata la convenzione tra Confagricoltura Forlì-Cesena e di Rimini e la società ECO certificazioni. 

Confagricoltura ha il piacere di annunciare che è attiva la collaborazione con ECO Certificazioni SPA per i servizi di:

  • Verifica periodica delle attrezzature di Lavoro;
  • Verifica periodica degli impianti di messa a terra;
  • Gestione del portale INAIL CIVA

Le verifiche periodiche sulle macchine come carri raccogli frutta e telescopici – per l’elenco completo si veda l’all VII del D.lgs. 81/08 – sono disciplinate dall’art.71 del D.lgs. 81/08 e sono di diretta responsabilità dei datori di lavoro i quali potranno rivolgersi non solo agli Enti Pubblici (Inail/Asl), ma anche ai Soggetti Privati abilitati.

ECO Certificazioni vanta una ventennale esperienza nel mondo delle macchine e opera come Soggetto Abilitato su tutto il territorio italiano con tariffe agevolate per gli associati a Confagricoltura.

ECO Certificazioni, inoltre, supporta i datori di lavoro attraverso il monitoraggio e l’inserimento delle pratiche di verifica sull’apposito portale CIVA INAIL.

Per ogni informazione contattare:

Cristall Bazzani

3299613932

CBazzani@ecocertificazioni.eu

 

 

 

Piano colturale anno 2023: ultimi giorni per la raccolta dei dati.

Con l’avvicinarsi delle scadenze al momento previste per il prossimo mese di maggio (pagamenti diretti attraverso la Domanda Unica e pagamenti a superficie relativi agli interventi agro-climatico-ambientali) è necessario raccogliere quanto prima il dato relativo alle coltivazioni presenti nei terreni in conduzione per l’anno 2023.

Chiediamo quindi alle aziende che ancora non hanno trasmesso i dati di completare il quadro dei terreni in conduzione per il 2023 con gli eventuali terreni in affitto e di prendere contatto quanto prima con gli uffici tecnici di Rimini, Cesena e Forlì.

Ricordiamo che la data di riferimento relativa alla conduzione dei terreni è fissata al 15 maggio per rendere ammissibili a premio le superfici ai fini della Domanda Unica. Al momento la scadenza per la presentazione delle domande è fissata al prossimo 15 maggio.

 

 

Regione Emilia-Romagna: approvato un bando sulla prevenzione danni da fauna. 

Si comunica che la Regione Emilia-Romagna ha pubblicato il bando unico regionale 2023 relativo al Tipo di operazione 4.4.02 “PREVENZIONE DANNI DA FAUNA”.

Le domande potranno essere presentate entro le ore 13.00.00 del 16/06/2023 con le modalità procedurali e la specifica modulistica approvate da AGREA. Per questo bando, applicabile su tutto il territorio regionale, la Regione mette a disposizione € 3.026.370,00.

L’intensità dell’aiuto è fissata nel 100% calcolato sul totale della spesa ammissibile.

Gli investimenti proposti dovranno avere una dimensione finanziaria minima di € 2.500,00 e massima di € 30.000,00.

Il bando è stato approvato con Delibera di Giunta n° 483 del 27 Marzo 2023

 

Per maggiori informazioni: https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/psr-2014-2020/bandi/bandi-2023/Danni%20da%20fauna

 

Gl uffici tecnici sono a disposizione per ogni informazione e per la predisposizione delle domande.

 

 

 

 

RISCHIO INCENDI BASSO: colore Verde fino a martedì 2 maggio

Emesso Bollettino di informazione 9/2023; le limitazioni antismog finiscono il 30 aprile.

Bologna – Valido fino alla mezzanotte di martedì 2 maggio, il Bollettino d’informazione 9/2023 è stato emesso sulla base delle previsioni meteo a medio termine, dello stato della vegetazione, del numero e delle dimensioni degli incendi riscontrati. Al termine della videoconferenza del 19 aprile, si è deciso di confermare lo scenario di rischio incendi basso, corrispondente al Colore Verde, secondo la logica indicata dal Dipartimento nazionale della Protezione civile; alla videoconferenza hanno preso parte l’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, la direzione regionale dei Vigili del Fuoco, il Comando regionale Carabinieri forestale e Arpae-ER. La situazione viene rivalutata settimanalmente (prossima convocazione: 26 aprile). Il 30 aprile si conclude il divieto di abbruciamento di residui vegetali (agricoli e forestali) nei Comuni delle zone Pianura Est, Pianura Ovest e Agglomerato di Bologna, individuati dal Piano Aria Integrato Regionale (PAIR2020); fatte salve le deroghe emesse dall’Autorità fitosanitaria, tale divieto non si applica nei Comuni dell’ambito Appennino. Le ultime piogge non hanno migliorato il bilancio idrologico (ricarico delle falde): la situazione continua a risultare migliore in Romagna e nelle pianure orientali, mentre resta segnata da una grave siccità sui rilievi fra Piacenza e Bologna e nelle pianure occidentali. Grazie alla prevalenza di correnti atlantiche, più umide, le previsioni meteo a medio termine lasciano intravedere l’arrivo di piogge diffuse, ma non molto intense; dopo una fase caratterizzata da temperature inferiori alle medie stagionali, si prevede un rialzo. Nell’ultima settimana, i Vigili del Fuoco hanno registrato un numero esiguo di incendi, soprattutto sterpaglie, tutti di dimensioni ridotte. E lo stato della vegetazione non desta particolari preoccupazioni. Da questi elementi, alla fine della riunione del 19 aprile, si è tratta la conclusione che “le condizioni meteo-climatiche e l’umidità del combustibile vegetale sono tali da generare un incendio con intensità del fuoco molto bassa e propagazione molto lenta”, come sta scritto nel Bollettino d’informazione ai cittadini, dove sono sintetizzati gli scenari di rischio e sintetiche norme di comportamento.

Dove sono possibili, gli abbruciamenti vanno comunicati con queste modalità:

L’attività di abbruciamento deve avvenire in piccoli cumuli non superiori a tre metri steri per ettaro al giorno, in assenza di vento e terminare entro 48 ore dalla comunicazione, che verrà automaticamente inviata a Vigili del Fuoco, Comune e Carabinieri Forestali per gli eventuali controlli. Ulteriori informazioni circa le modalità di abbruciamento sono al seguente link:

https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi-natura2000/foreste/gestione-forestale/abbruciamenti

Per maggiori informazioni visitare il seguente link:

https://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/incendi-boschivi-verde-9-2023-fino-al-2-maggio-2023

 

 

BENESSERE ANIMALE: prime anticipazioni da Bruxelles

A Bruxelles si stanno mettendo a punto nuove norme sul benessere degli animali in allevamento. In autunno le decisioni finali. Intanto trapelano le prime anticipazioni.

Il tema del benessere animale continua ad essere al centro delle attenzioni del legislatore europeo, sulla scia degli obiettivi fissati dal progetto Farm to Fork. In vista delle decisioni finali, attese per il prossimo autunno, Efsa, l’Ente Europeo per la Sicurezza Alimentare, ha esaminato sotto il profilo scientifico i vari aspetti del problema. Il 23 maggio è in programma un incontro nel quale saranno rese note le ultime risultanze degli studi svolti sin qui. Ma numerosi sono i punti già definiti e che saranno alla base delle prossime decisioni legislative. Tre le principali aree di discussione: l’impiego delle gabbie, in particolare in campo avicolo, gli interventi cruenti, tipico caso quello del taglio della coda nei suini, e infine il trasporto e la macellazione che concludono il ciclo produttivo. Sul tema delle gabbie in avicoltura va ricordato che il loro uso è già fortemente limitato dalla diffusione dell’allevamento a terra di broiler e ovaiole. Che andrebbe però abbinato all’accesso a parchetti esterni o a “verande” coperte. In ogni caso con un aumento degli spazi a disposizione di ogni animale. Intuibile il miglioramento per il benessere degli animali, ma anche la riduzione della produzione e la conseguente compromissione della redditività aziendale, difficilmente compensabile da un aumento dei prezzi di cessione del prodotto finito. Allevamenti avicoli all’aperto, l’accesso a parchetti esterni e verande deve però fare i conti con i rischi sanitari (influenza aviaria veicolata da uccelli selvatici) e dall’aumento delle predazioni. Valutazioni che si spera non sfuggiranno all’attenzione degli scienziati e del legislatore. Resta sullo sfondo il tema dei pulcini maschi delle razze ovaiole, destinati alla soppressione in quanto inutilizzabili per la produzione di uova. Ma con molta probabilità le normative allo studio di occuperanno anche di questo argomento. L’eventuale messa al bando delle gabbie per tutti gli allevamenti rischia di creare problemi negli allevamenti di conigli, dove l’allevamento in gruppi presenta numerose criticità, ancora da risolvere. Non meno complessa appare l’eliminazione delle gabbie per le scrofe allattanti. Il presunto benessere dell’animale deve fare i conti con il rischio, reale, di schiacciamento dei piccoli suinetti. Per gli allevamenti di suini appare non meno complessa l’abolizione del taglio delle code. La riduzione dei casi di cannibalismo in questa specie animale è ancora oggetto di studi. Nemmeno gli allevamenti bovini sfuggono all’attenzione del legislatore europeo, che si appresta, stando alle prime indiscrezioni, a proibire la decornazione degli animali. Questa viene praticata nei giovani animali prima ancora che le corna si presentino, inibendo la “gemma cornuale”, pratica effettuata previa analgesia della parte trattata. La presenza delle corna è invece possibile causa di ferite, conseguenza degli “scontri” nello stabilire le gerarchie all’interno dei gruppi. Sui trasporti le norme esistenti fissano con precisione i requisiti che i mezzi devono possedere per garantire agli animali inutili sofferenze. Se ci saranno modifiche, come alcune anticipazioni lasciano prevedere, queste riguarderanno in particolare i tempi di viaggio. Novità sono poi in vista per i macelli, con l’aggiornamento dei metodi di stordimento degli animali. Un maggior livello di benessere degli animali in allevamento rappresenta un obiettivo ampiamente condiviso, purché non disgiunto da valutazioni di carattere sociale ed economico. È indispensabile che nel prendere le prossime decisioni il legislatore europeo sia consapevole delle ricadute sui costi di produzione e sulle ripercussioni che queste avranno a ogni livello della filiera. Per gli allevamenti un aumento dei costi risulta insostenibile senza un adeguamento dei prezzi di mercato. Infine occorre tenere conto dell’incidenza che questi aumenti avranno sul consumatore finale e sulla stessa evoluzione dei consumi. Resta da risolvere il nodo delle importazioni. A livello normativo si potrà decidere che i prodotti di origine animale importati siano ottenuti in condizioni analoghe a quelle imposte a livello europeo. Controllare che questo vincolo sia rispettato non sarà facile.

 

 

 

 

 

 

ALBO GESTORI AMBIENTALI: scadenza pagamento diritti annui di iscrizione 

I pagamenti relativi all’albo gestori ambientali devono essere effettuati annualmente. La scadenza annuale per il pagamento è il 30 Aprile; se il pagamento non viene effettuato entro tale data la posizione nell’Albo verrà sospesa.

Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio tecnico – Area ambiente

 

Visita il nostro Sito Web e la nostra pagina Facebook

 https://patronatoenapa.com

https://www.facebook.com/PatronatoEnapaForli

 

News

 ASSEGNO UNICO

 L’Assegno Unico Universale ora potrà essere richiesto anche dai titolari di un permesso per protezione temporanea, rilasciato alle persone provenienti dall’Ucraina conseguentemente allo scoppio della guerra, permessi la cui scadenza è stata prorogata fino 31 dicembre 2023. 

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha precisato che tra i permessi di soggiorno che permettono di percepire l’Assegno Unico Universale rientra anche quello per protezione temporanea, che viene rilasciato alle persone provenienti dall’Ucraina in conseguenza degli eventi bellici in corso. 

Si ricorda che i principali destinatari dell’Assegno Unico Universale sono: 

  • Cittadini italiani o comunitari, compresi i loro familiari;
  • Cittadini non comunitari titolari di premesso UE di lungo soggiorno;
  • Cittadini titolari di un permesso unico di lavoro di durata superiore ai sei mesi;
  • Titolari di protezione internazionale equiparati ai cittadini italiani.

 

 

La domanda di Assegno Unico Universale   

La domanda deve essere presentata esclusivamente in via telematica all’INPS e per l’invio della richiesta è necessario essere in possesso del modello ISEE in corso di validità così da ottenere la misura corretta, è inoltre necessario ed indispensabile avere la Dichiarazione Sostitutiva Unica in corso di validità (DSU) ai fini ISEE.

  

 

 

BENEFICIO LAVORI USURANTI 

Coloro che svolgono i cosiddetti “lavori usuranti” e che intendono andare in pensione nel 2024, devono presentare la domanda di riconoscimento della loro condizione e dei requisiti entro il prossimo 1° maggio 2023. Il ritardo della presentazione comporta il differimento della decorrenza della futura pensione.   

Per coloro che svolgono lavori particolarmente faticosi e pesanti, cioè i “lavori usuranti” i requisiti per il pensionamento sono più favorevoli rispetto agli altri lavoratori.  

Si fa un breve riepilogo dei cosiddetti lavori usuranti 

  • Lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti (lavori in galleria, cava o miniera; palombari; lavori ad alte temperature; soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio; lavori espletati in spazi ristretti (attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, o mansioni svolte all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture); lavori di asportazione dell’amianto;
  • Lavoratori addetti alla cosiddetta “catena di montaggio”;
  • Conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo;
  • Lavoratori notturni a turni o che prestano attività per periodi di durata pari all’intero anno lavorativo.

 

Quali sono i requisiti necessari per il pensionamento?

 

Per tutte le categorie lavorative, il requisito contributivo è di almeno 35 anni di contributi versati, mentre la normativa differenzia l’età anagrafica per l’accesso al pensionamento sulla base del lavoro svolto:

 

Tipologia lavoro  

Requisiti anagrafici (età) 

 

Lav.  DIPENDENTI 

Lav. AUTONOMI  

  • Lavori usuranti 
  • Catena di montaggio 
  • Conducenti 
  • Lavori notturni a turno per almeno 78 giorni all’anno o per l’intero anno 

61 anni e 7 mesi 

62 anni e 7 mesi 

Lavori notturni a turno da 64 a 71 giorni all’anno 

63 anni e 7 mesi 

64 anni e 7 mesi 

Lavori notturni a turno da 72 a 77 giorni all’anno 

62 anni e 7 mesi 

63 anni e 7 mesi 

 

 

La domanda di riconoscimento dei requisiti e la decorrenza della pensione

 

Come detto in precedenza, per accedere alla pensione anticipata nel 2024 con i requisiti ridotti previsti per queste categorie di lavoratori, è necessario presentare la domanda di riconoscimento dei requisiti stessi entro il 1° maggio 2023.

Nel caso di riconoscimento positivo, se la domanda viene presentata:

 

  • entro il 31 maggio, la pensione verrà differita di un mese;
  • entro il 31 agosto, la pensione verrà differita di due mesi;
  • dal 1° di settembre in poi, la pensione verrà differita di tre mesi