Caro Associato,
è un momento preoccupante per l’agricoltura italiana, schiacciata tra gli effetti dei cambiamenti climatici e rincari dei costi produttivi mai visti fini ad oggi. Il nostro settore è spesso vittima di mercati volatili ed è preda della burocrazia. Nonostante questo noi agricoltori siamo sempre in prima linea per produrre il cibo che finisce ogni giorno nelle tavole degli italiani, difendiamo l’ambiente, siamo sentinelle del territorio e generiamo ricchezza contribuendo a creare posti di lavoro.
Però l’agricoltura e gli agricoltori sono a malincuore assenti dal dibattito politico nazionale.
Proprio per questo, in vista delle elezioni del 25 settembre, Confagricoltura ha elaborato il documento “Produrre non è peccato”, in cui sono presenti un sunto delle richieste nazionali della nostra organizzazione e un approfondimento dedicato al nostro territorio.
Il documento sarà presentato ai politici locali per far conoscere più da vicino le problematiche che ogni giorno affrontiamo.
Più nello specifico abbiamo chiesto ai politici di conoscere la loro posizione su quattro temi che toccano da vicino le aziende associate.
- La siccità che ha caratterizzato l’estate ci lascia una doppia eredità da gestire. Da una parte i danni subiti dalle aziende agricole, dall’altra l’ennesima conferma che le infrastrutture idriche sono insufficienti. Come pensate di intervenire? Quali risorse pensate di mettere in campo? E più in generale come affrontereste la gestione del rischio in agricoltura davanti ad eventi climatici estremi sempre più frequenti?
- Caro energia, una emergenza per tutto il sistema economico. Ma ci sono filiere agricole letteralmente in ginocchio, come la zootecnia che sul territorio esprime livelli di eccellenza. Sono filiere che, se si fermano, difficilmente ripartiranno: un grave danno economico ma anche una minaccia alla sicurezza alimentare del Paese. Come disinnescare questo fenomeno? Rivedreste la norma sugli extraprofitti?
- Lavoro. La scarsità di manodopera disponibile continua ad essere un grave problema per le aziende agricole. Come riportare i lavoratori nei campi e nelle stalle? Siete favorevoli a una reintroduzione dei voucher in agricoltura? Continuerete a finanziare il reddito di cittadinanza?
- Come intendete portare avanti la revisione della Legge 152 in tema di caccia, alla luce dei danni ormai incalcolabili all’agricoltura, e non solo, derivanti da caprioli, cervi, daini, storni e soprattutto cinghiali? Questo visto anche il pericolo sempre crescente di PSA sul nostro territorio che metterebbe in ginocchio non solo gli allevamenti ma anche tutta l’industria di trasformazione.
Gli incontri che avverranno sul territorio saranno trasmessi sul canale YOUTUBE di Confagricoltura di Forlì-Cesena e di Rimini, così che tutti i nostri associati possano conoscere quanto emergerà dal dibattito politico.
Il Presidente