Le gelate tardive  spiega il Presidente di Confagricoltura di Forlì-Cesena e di Rimini, Carlo Carli – hanno azzerato in molti casi la produzione di frutta, ma lo strumento scelto dal governo non risulta essere del tutto efficace”.

“I motivi sono tecnici. La norma infatti prevede la perdita del 30% della produzione lorda vendibile in confronto con la media delle tre annualità precedenti, ma nel caso delle imprese agricole del nostro territorio molto spesso si è in presenza di multicoltura, il che è un limite per la richiesta di questi risarcimenti. Lo strumento – prosegue Carli – risulta quindi inadeguato, tanto che da tempo chiediamo che venga modificato, in funzione delle reali esigenze dei territori nei quali viene applicato”.

Inoltre, il settore della frutta, quello più colpito dalle gelate tardive, è ormai da tempo uso ad avere una copertura assicurativa. “E’ chiaro – spiega ancora Carli – che la norma non prevede risarcimento in caso di copertura assicurativa. E’ quindi uno strumento in parte inadeguato”.

Gli agricoltori, inoltre, sono preoccupati per i tempi con i quali questo risarcimento potrà essere incassato. “Siamo alle solite – conclude Carli – in agricoltura lavoriamo senza un tetto sulla testa e quindi siamo soggetti alle bizzarrie delle condizioni climatiche”.
In ogni caso gli uffici di Confagricoltura di Forlì-Cesena e di Rimini sono a disposizione degli associati per la richiesta di risarcimenti.